Esperienze
L'approccio che utilizzo con chi si rivolge a me fa riferimento al modello gruppoanalitico secondo cui la mente è innanzi tutto relazionale. Ognuno di noi nasce , cresce e vive facendo esperienza di numerose e differenti relazioni sulla base delle quali si costruisce l’identità . Il piccolo cucciolo d’uomo si evolve e diventa tale in un lungo periodo di tempo essendo per lunghi periodo dipendente dalle figure di accudimento. In questi senso il processo evolutivo della persona si colloca in in un complesso intreccio di relazioni: dall’individuo al gruppo primario (famiglia), alle diverse forme di aggregazione spontanee o organizzate (società e istituzioni), alle matrici culturali, alle proprie origini familiari, relative ad un passato lontano. L’insieme delle esperienze relazionali interiorizzate costituiscono i punti di forza che contribuiscono al nostro benessere ma, talvolta, condizionando eccessivamente l’esperienza di vita del soggetto, sono responsabili del nostro malessere, determinando ripetizioni di schemi relazionali, atteggiamenti interni, modalità comportamentali disfunzionali. Da qui una riduzione, spesso significativa, della capacità di vivere in modo autentico le situazioni che si presentano e della possibilità di costruire e dare nuovo senso all’esperienza attuale, determinando l'insorgenza di ansia, fobie, depressione, problemi relazionali, fatica di vivere.
Negli ultimi anni alla formazione gruppoanalitica ho affiancato anche l'utilizzo dell'Emdr e della Mindufness.
L’integrazione della gruppoanalisi con la tecnica dell’Emdr e la Mindfulness permette di focalizzare l’attenzione del campo psicoterapeutico e ralazionale, non solo al linguaggio e alla parola, ma anche alle connessioni corporee e alle memorie somatiche che si trovano alla base delle nostre esperienze relazionali. Spesso, infatti, i sintomi ne sono testimoni, il corpo racconta una storia fatta di sensazioni corporee, olfattive, tattili, di attivazioni ansiose, cadute depressive e manifestazioni psicosomatiche. Le tecniche che si rifanno all’Emdr e alla Mindfulness mirano a rintracciare e ad integrare tali vissuti, riconnettendoli alle parole e permettendo, quindi, una elaborazione più efficace dei propri disturbi.
In particolare L’EMDR (dall’inglese Eye Movement Desensitization and Reprocessing, Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) è un approccio terapeutico utilizzato per il trattamento del trauma e di problematiche legate allo stress, soprattutto allo stress traumatico.
La memoria degli eventi traumatica si immagazzina in memoria in modo dissociato. Per intenderci , si interrompe la percezione integrata del ricordo. Le emozioni possono attivarsi in modo completamente disconnesso dall’evento e, viceversa, l’evento spesso può essere raccontato senza alcuna implicazione emotiva.
L’EMDR si focalizza sul ricordo dell’esperienza traumatica ed è una metodologia completa che utilizza i movimenti oculari o altre forme di stimolazione alternata destro/sinistra per trattare disturbi legati direttamente a esperienze traumatiche o particolarmente stressanti dal punto di vista emotivo.
L’obiettivo dell’EMDR è quello di ripristinare il naturale processo di elaborazione delle informazioni presenti in memoria per giungere ad una risoluzione adattiva attraverso la creazione di nuove connessioni più funzionali e all’elaborazione del ricordo in modo più integrato tenendo conto delle sue implicazioni di pensiero, emozioni e sensazioni corporee.
In questo senso si colloca l’utilizzo della Mindfulness. Essere in uno stato di Mindfulness, infatti, vuol dire portare un’attenzione focalizzata, intenzionale e non giudicante, all’esperienza del momento presente, che permetta di fotografare e cogliere la propria esperienza ai vari livelli: sensazioni, emozioni, pensieri. Lo sviluppo della capacità di sintonizzarsi con il tempo presente permette di costruire un senso di stabilità e sicurezza, come una finestra da cui guardare al mondo delle cose, delle relazioni, senza esserne travolti. Alla base delle pratiche meditative troviamo l’attenzione costante al respiro e al processo del respirare. Il respiro è ciò che ci collega alla vita: lo possiamo immaginare come un filo che unisce tutti gli eventi della vita dalla nascita alla morte. L’esercizio all’attenzione consapevole migliora la percezione di sé, partendo dal respiro fino ad arrivare a consapevolezza più complessa.
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Giulia
La dottoressa è una persona molto gentile, disponibile e professionale.
Mi trovo molto bene a parlare con lei perché sa darmi il consiglio giusto.
Mauro
Mi sono trovato molto bene con la dott.sa Serra. È stata molto accogliente e professionale. Consiglio
cavagabry
Ottima organizzazione nella prenotazione, puntualità della Dott.ssa Serra, che è molto professionale rispettosa del paziente; mi ha messo a proprio agio.
La consiglio
caruso.tina
Molto professionale .mi sono sentita subito accolta con competenza .la dottoressa è stata puntuale e disponibile
Risposte ai pazienti
ha risposto a 2 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve, ho 21 anni e soffro di ansia e attacchi di panico. Ho fatto ecg, un'ecocardiogramma e un test sotto sforzo che però è durato si e no 7/8 minuti, quindi non so se sia stato eseguito correttamente...Tutto ok...Ultimamente quando faccio anche piccoli sforzi ho la tachicardia e se appoggio la mano sul cuore avverto che il cuore si ferma per un secondo e poi continua a battere. Non so se ciò sia dovuto a qualche problema cardiaco oppure ad ansia o al fatto che appoggiando la mano sul petto trattengo il respiro per un secondo e magari il battito cardiaco salta per questo motivo. Grazie a chi mi risponderà
Buon giorno, spesso la sintomatologia ansiosa porta ad essere ipercontrollanti rispetto ai propri pensieri e al proprio corpo. Cio' che descrive e' molto comune, così come i dubbi sull'esito degli esami medici. Credo sia inportante escludere componenti fisiche ma, al contempo, sarebbe importante darsi la possibilità di un approfondimento psicologico, che la possa aiutare a comprendere cosa sta capitando dentro di lei, soprattutto considerando la sua età e il delicato passaggio di vita che sta attraversando, non lasci che il disturbo si cronicizzi. Un caro saluto. Manuela Serra

buongiorno.una grande delusione sentimentale che e' ancora tanto grande anche se e' quasi un anno che ho avuto la forza di chiudere pur amando piu' di me stessa questa persona, nn libera. quindi sono anni che prima per scherzo poi dipendenza pura mi sono rivolta alle cartomanti e all'alcool. Dato che le cose erano poche anche il rapporto con mia figlia21anni e' andato in malora. Mi odia, universita' quando le pare, rabbiosa contro di me ed il mondo intero.
Gentile utente, innanzi tutto mi sembra importante che abbia avuto la forza di chiudere un relazione distruttiva per la sua vita. Adesso sembra arrivato il momento di occuparsi di lei e dei suoi cari, provando a curare il suo dolore, il bisogno di essere amata, non più attraverso la lettura del futuro o lo stordimento dell'alcool ( tentativi di autocura sembra, ma purtroppo assai distruttivi) ma attraverso l' aiuto di uno psicoterapeuta che la accompagni ad incontrare le ragioni profonde della sua sofferenza. Le auguro ogni bene. Un caro saluto. Manuela Serra

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