Buongiorno Sono la mamma di una ragazza di 16 anni con (probabilmente) disturbo borderline... è in u

17 risposte
Buongiorno Sono la mamma di una ragazza di 16 anni con (probabilmente) disturbo borderline... è in una comunità terapeutica da dicembre e sta facendo un bel lavoro...si impegna in tutto molto e fa dei grandi passi in avanti Tra qualche giorno verrà a casa per qualche ora...e se l'inserimento scolastico procede bene da dicembre si pensa di fare rientri settimanali In questo momento prende anche farmaci (aripiprazolo+EN al mattino e la sera aripiprazolo+sertralina) Sono molto contenta del suo percorso e sicuramente farò di tutto per sostenerla...ma...il mio cuore di mamma è molto preoccupato... Potete dirmi per favore se ci sono delle possibilità di guarigione totale? Se no come puo una persona affetta di questo disturbo avere una vita normale? Grazie delle vostre risposte
Salve, comprendo perfettamente le sue preoccupazioni e comunque sono contento che il percorso che la ragazza sta effettuando stia dando i suoi frutti.quello che è utile per poter guarire è innanzitutto conoscere il disturbo, le sue manifestazioni e soprattutto cosa fare e cosa non fare per evitare che possa amplificarsi; in questi casi la guarigione viene intesa come piena consapevolezza di quello che è il funzionamento della ragazza in modo che lei stessa possa saper riconoscere ed individuare i primi segnali di squilibrio emotivo per potervi opportunamente intervenire. Voi genitori dovete essere supportati e istruiti in questo in modo da riconoscere anche voi i segnali del disturbo al fine di poter gestire le situazioni problematiche in maniera tempestiva.
In bocca al lupo per tutto.
Cordialmente, dott FDL

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Cara utente, posso solo immaginare cosa significhi essere madre di una figlia che soffre. Ciò che lei sente è prova è legittimo e assolutamente comprensibile. Non esiste una visione unica in letteratura rispetto alla prognosi dei disturbi di personalità. Sicuramente state facendo tutto ciò che è necessario fare per un percorso di guarigione. SI fidi ed affidi come sta facendo adesso all'equipe che vi ha in carico, esponga anche i suoi dubbi e chieda un suo supporto individuale se ne sentisse l'esigenza. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Gentile Signora, l essere umano è dotato di innumerevoli risorse. Di certo più delle fragilità. Un caro saluto.E M.
Buongiorno a lei. Secondo il paradigma sistemico, l'attribuzione di un'etichetta diagnostica ad una persona, tanto di più se questa persona è un minore, come nel caso di sua figlia, è frutto di una distorsione prospettica che porta a concentrare su uno dei membri della famiglia l'attenzione clinica, anziché mettere il focus sul malfunzionamento dell'intero nucleo.
Quindi, nell'ottica sistemica, converrebbe che l'intero nucleo famigliare si sottoponesse a terapia, per modificare quelle dinamiche ricorsive che si palesano in ciò che viene definito "disturbo borderline" della ragazza.
Dal mutare delle condizioni nell'ambiente di vita del paziente designato può conseguire la "guarigione totale" dello stesso ed un'esistenza decisamente migliore per tutti i suoi congiunti.
Consideri perciò l'opportunità di tentare una terapia famigliare. Saluti.

Dott.ssa Emanuela Carosso
psicologa - psicoterapeuta.
Buongiorno, intanto è profondamente scorretto/sbagliato fare diagnosi di disturbo della personalità prima dei 18 anni. Secondariamente consiglierei, visto che comunque dalla descrizione si intuisce la problematicità della situazione, di non abbandonare un percorso terapeutico e quindi di mantenere un percorso di psicoterapia, soprattutto quando uscirà dalla comunità. Il concetto di "guarigione" applicato alla personalità è fuorviante, sarebbe più corretto pensare nell'ottica di imparare a gestire le proprie caratteristiche, azioni e reazioni.
Gentile utente di mio dottore,

è difficile stabilire una prognosi dei disturbi di personalità. Sicuramente l'essersi affidati ad un equipe di specialisti per un percorso di guarigione è stata la scelta migliore. Continuate il percorso attraverso l'equipe che vi ha in carico, e si confronti pure in merito ai suoi dubbi; nel caso chieda un supporto individuale qualora ne sentisse l'esigenza.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, comprendo la sua preoccupazione di madre per il futuro di sua figlia, ma credo che state facendo tutto il meglio possibile per la crescita della ragazza. È ancora piccola e poco si può dire sull'evoluzione. Il suggerimento è di affidarsi alla struttura e seguire i consigli che vi daranno a fine percorso.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera, difficile rispondere alla sua domanda con così pochi elementi e senza conoscere sua figlia.
Se percepisce che il percorso terapeutico intrapreso sia proficuo, abbia fiducia e sostenga sua figlia affinché continui.
Spesso i giovani se lavorano seriamente su loro stessi sono capaci di cambiamenti sorprendenti.
Un caro saluto
Dott.ssa Cristina Villa
Buongiorno. Non è semplice rispondere alla sua domanda attraverso questo spazio, gli aspetti relativi alla prognosi variano in base alle particolari situazioni ed a mio avviso è importante che si confronti direttamente con i professionisti che stanno lavorando con sua figlia. Il mio suggerimento è di non focalizzarsi su ciò che potrebbe succedere in futuro ma su ciò che sta succedendo in questo momento, adesso: sua figlia si sta impegnando molto e sta migliorando molto, tra qualche giorno tornerà a casa per qualche ora dalla comunità terapeutica e poi potrebbe tornare per il week end. Che valore ha questo per lei? Sembra dalle sue parole estremamente importante; se è cosi il mio invito è di poterlo riconoscere, permettendosi di sentire ed accogliere le emozioni che questo genera in lei e di concentrarsi sui prossimi piccoli e importanti passi che sua figlia, lei come madre, e tutto il vostro nucleo familiare potrete fare insieme. Questo per ciò che concerne il sostegno per sua figlia; potrebbe essere inoltre importante richiedere un proprio spazio individuale con un professionista attraverso il quale poter dar voce ai propri vissuti e ricevere aiuto in merito all'esperienza che affrontando. Un saluto, Dott. Felice Schettini

Cara utente, le sue incertezze sono comprensibili, essere accompagnate nel percorso da un equipe e importante perché la aiuterà a non sentirsi sola. Lei potrebbe iniziare un percorso psicologico individuale. Un abbraccio
Buon pomeriggio,quando si parla di personalità borderline ci si riferisce ad una struttura che, in quanto tale,non prevede una guarigione come quella a cui ci si riferisce a proposito di un'influenza. Alcune terapie costruite appositamente come la DBT ( dialectical behavior therapy) aiutano il paziente a gestire meglio la quotidianità, le convinzioni su se stesso , la disregolazione emotiva, e la socialità, smussando gli angoli più impegnativi da fronteggiare altrimenti, come lei certamente saprà.Ripeto, la parola chiave in queste situazioni è gestione.
La saluto, dott.ssa Agostini Maria Grazia
Buonasera, mi dispiace per la situazione che vive sua figlia e lei! Il fatto che sia figlia si stia impegnando molto significa che vuole stare bene, questa è la risorsa più grande per ottenere i migliori risultati! Anche il modo in cui lei ci parla del suo disagio mi fa capire quanto lei si impegni per risolvere la situazione dolorosa. Complimenti e creda nel.fatto che sia figlia ce la farà, lo sta già dimostrando!!!!! In bocca al.lupo per tutto!
Un caro saluto
Claudia m
Buongiorno Signora! Posso solo provare ad immaginare quanto angosciosa possa essere la situazione. Aver trovato qualcuno che si occupa di sua figlia, la motivazione della ragazza e la giovane età sono indicatori favorevoli, ma il percorso farmacologico e psicoterapeutico non devono essere abbandonati. Potrebbe essere prezioso anche per Lei (e il papà?) trovare un professionista che vi accompagni in questo difficile cammino, affinché possiate muovervi tutti nella giusta direzione, aiutandovi anche a digerire meglio i momenti più difficili e conservare fiducia e speranza per il futuro. Si tenga forte
Gentile utente, purtroppo da pochi elementi non si può dare una risposta certa alla sua domanda. Comunque più che di guarigione totale, parlerei di possibilità di continuo miglioramento delle capacità di gestione della sofferenza, delle capacità di coping ( di adattamento di fronte a situazioni stressanti) che sua figlia potrà acquisire attraverso le terapie.
Il miglioramento della salute mentale di sua figlia può essere anche causato dalle relazioni positive familiari ed extra-familiari.
Cordialmente
Sara Chiara Pompili
Carissima mamma, sono un paio d'anni che rientro nel programma di aiuto di familiari di persone Borderline. Conduco corsi psicoeducativi secondo un modello sperimentato da un ventennio e che ha trovato riscontri scientifici. La psicoterapia elettiva su cui si fonda per il trattamento dei pazienti è la Psicoterapia dialettico comportamentale (DBT), mentre i corsi psicoeducativi per i genitori sono condotti a titolo gratuito da un familiare e da uno psicologo. Faccio questa premessa perché la mia risposta è il frutto della mia esperienza sul campo. Vedo tanti familiari e ho un campione di riferimento da cui trarre certe conclusioni.
Il disturbo borderline racchiude più di 300 tipologie diverse al suo interno e con livelli diversi di gravità. Le teorie che spiegano le cause del disturbo parlano di aspetti biologici e aspetti sociali che si incrociano. Quindi per rispondere alla domanda: certo che dal disturbo borderline si può guarire! Ma ovviamente dipende dalla persona in questione. La sensibilità spiccata di questa personalità perdura nel tempo e si manifesta in forme artistiche o prosociali che possono dare anche grandi soddisfazioni; l'emotività si gestisce, trovando situazioni ad hoc in cui fare una vita "normale". Si evitano le situazioni stressanti e si impara ad avere un controllo sull'ambiente esterno in modo da trarne il massimo beneficio possibile. La psicoterapia mette il paziente nelle condizioni di conoscersi bene, di essere consapevole di se stesso e di decidere cosa gli fa bene e cosa no. Come chi ha una pelle molto delicata sa di non potersi esporre al sole senza una protezione adeguata o come chi ha gli occhi chiari sa che deve indossare sempre gli occhiali da sole, così la persona con disturbo borderline impara a proteggersi in svariate occasioni. Non siamo tutti uguali e non siamo tutti sensibili allo stesso modo, ma ognuno di noi impara con il tempo a fare ciò che è meglio per sé. E' vero che se il disturbo è associato ad altri problemi, come per esempio la dipendenza da droghe pesanti, o l'averne fatto un uso smodato nel passato, la funzionalità della persona e la sua capacità di recupero diminuiscono notevolmente.
Gentilissima utente di miodottore, comprendo la sua preoccupazione di mamma ed empatizzo con i suoi dubbi rispetto al futuro, quello che penso è che sicuramente state facendo il possibile per rendere appagante la vita di vostra figlia e lei sembra rispondere bene, già questo è tantissimo e quindi è giusto siate orgogliosi di questo, per quanto riguarda la diagnosi ci sono diverse opinioni rispetto la prognosi del disturbi borderline, anche se mi accodo ai colleghi che le hanno risposto precedentemente sul fatto che credo sia davvero pericoloso fare una diagnosi così importante ad una ragazza minorenne, immagino i medici che l’hanno seguita siano stati iper scrupolosi e attenti in questo, comunque con un percorso terapeutico e una cura farmacologica adeguata la ragazza potrà prendere consapevolezza delle sue dinamiche interne e riuscire a vivere una vita dignitosa, come merita, saluti e in bocca al lupo, resto a disposizione per qualsiasi confronto, dott.ssa Ilaria Pavoni
Gentile utente grazie per aver condiviso con noi i suoi dubbi e le sue perplessità ma anche le sue paure. Vivere la malattia mentale e comprenderla è molto importante per per la buona riuscita del lavoro che sua figlia sta facendo ed è bene che valorizziate i passi avanti di sua figlia perché solo cosi potete essere un supporto per lei e un aiuto. Rispondere alla sua richiesta comunque risulta molto difficile visti i pochi elementi a disposizione e la complessità della situazione queste sono risposte che potete rivolgere al terapeuta che segue vostra figlia in comunità e sicuramente lui saprà cosa consigliarvi. vi auguro di godervi il tempo insieme al suo rientro a casa anche se all'inizio sarà graduale e a piccole dosi e vivete ogni momento nel modo più sereno possibile ma con la consapevolezza e la conoscenza della patologia di vostra figlia vedrete che tutto verrà da se. Un caro saluto Dott.ssa Valeria Sicari

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