Dott.
Fabio Romano
Psicoterapeuta,
Psicologo,
Psicologo clinico
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Ferrara, Lugo 2 indirizzi
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Esperienze
Di seguito, troverete qualche noiosa, ma forse necessaria indicazione sul mio percorso formativo e personale.
Laureato con lode in Psicologia Clinica, specializzato in Psicoterapia Psicoanalitica.
Mi sono sottoposto ad un lungo training con Psicoanalisti della SPI (Società Psicoanalitica Italiana), attraverso il quale ho imparato a condividere pensieri intimi e turbolenze emotive.
Un’esperienza personale che mi ha insegnato ad attraversare con il paziente le diverse fasi e le difficoltà del percorso psicoterapeutico.
Una formazione arricchita da anni di supervisioni individuali e di gruppo.
Partendo da una solida base psicoanalitica, ho sviluppato una modalità di lavoro che integra diversi strumenti teorici e tecnici, perché OGNI INDIVIDUO È UNICO, OGNI COPPIA TERAPEUTICA È UNICA.
Ho collaborato con la AUSL di Bologna e di Ferrara (Dipartimento di Salute Mentale), con l’Università di Bologna (Dipartimento di Psicologia e Servizi Clinici per giovani Adulti), con Istituzioni del comparto sicurezza dell’Emilia Romagna.
Mi occupo di FORMAZIONE e SUPERVISIONE di colleghi interessati alla Psicologia Militare, intesa come ambito di intervento sia sul singolo e che sul “contesto – ambiente”.
Membro del “C.I.R.S.P.” (Centro Italiano di Ricerche e Studi in Psicoanalisi).
Mi avvalgo della collaborazione di altri psicoterapeuti del territorio e consulenti selezionati (psichiatri, internisti e nutrizionisti).
21 recensioni
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A.N.
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Persona molto professionale ed empatica con la quale sono riuscito ad instaurare da subito un rapporto di intesa e collaborazione. Ho avuto grande giovamento dal percorso effettuato in quanto mi ha aiutato a vedere le cose da punti di vista che da solo non valutavo.
Dott. Fabio Romano
Buongiorno! Osservando da punti di vista diversi, abbiamo recuperato profondità. Grazie a Lei per la fiducia
C.B.
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Professionista esemplare, che si contraddistingue per gentilezza, cortesia e puntualità.
È un'esperienza che mi ha arricchito molto...
Dott. Fabio Romano
Buongiorno! Un'esperienza umana che arricchisce entrambi. Grazie per il gentile pensiero
C. A.
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Sono assistita dal Dr. Romano da diversi mesi e non potrei essere più soddisfatta dell'esperienza. Il Dr. dimostra un'incredibile competenza e professionalità in ogni sessione. Ha una capacità unica di creare un ambiente sicuro e accogliente in cui mi sento libero di esplorare i miei pensieri e le mie emozioni più profonde. Le sue osservazioni e il suo sostegno hanno avuto un impatto significativo sulla mia vita, aiutandomi a ottenere una maggiore consapevolezza di me stessa e a sviluppare strategie per affrontare le sfide quotidiane. Consiglio vivamente il Dr. Romano a chiunque cerchi un professionista affidabile nel campo della salute mentale.
Dott. Fabio Romano
Grazie per il gentile pensiero e per la fiducia che mi ha donato. Buon "viaggio" a noi
Lazzaro S.
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Sono un convinto sostenitore della psicoterapia ma non è sempre facile entrare in sintonia con il terapista per mille motivi e questo influisce sulla spontaneità e la sincerità nel rapporto. Ho incontrato il dottor Romano oltre tre anni fa, quasi per caso, e da allora posso solo dire che la mia vita è cambiata in meglio. Senza volersi dilungare sulle indubbie qualità professionali, vorrei sottolineare il fatto che sia riuscito a trasmettermi la fiducia necessaria per poter superare anche gli scogli più difficili. Un professionista che raccomando senza riserve. Tre anni sembrano tanti ma sono volati e c’è ancora della strada da fare ma so di essere in buona compagnia!
Martina
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Sono seguita dal dottor Romano da oltre un anno ed è sempre stato puntuale, cortese, disponibile e professionale. Soprattutto sempre molto attento alle mie esigenze.
Virginia
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Il Dottor Romano è stato gentile, accogliente e puntuale in ogni seduta. Fin da subito ho capito che era estremamente preparato e professionale. Il percorso intrapreso assieme al Dottor Romano lo ritengo in linea con i miei bisogni, che tramite i nostri incontri è riuscito a riconoscere e a supportare nel migliore dei modi. Sono pienamente soddisfatta della mia scelta di iniziare un percorso di psicoterapia con un eccellente professionista come il Dottor Romano. Lo consiglio e lo ringrazio veramente.
Patrizia
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Ho seguito un percorso di un anno. Sono molto soddisfatta sia per la qualità dell’ascolto sia che per la chiarezza e la delicatezza delle risposte. Mi sono accorta di essere stata guidata con poche parole ad approfondire aspetti di me che esistevano ma che non vedevo. Il percorso per me è risultato molto utile ad aprirmi ad un nuovo modo di vedere la realtà e quindi a una nuova vita. Lo consiglio a chiunque, anche senza particolari problematiche, voglia investire su se stesso
Dott. Fabio Romano
Buongiorno Patrizia! Considerata la specificità e la natura della Sua domanda, è stato importante/possibile fare un lavoro alta intensità. Sa dove trovarmi, in bocca al lupo per tutto
Roberto P.
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La mia esperienza è stata ottima, parlo di un percorso durato diversi anni. Un professionista su tutti i fronti, puntuale, rispettoso, educato e disponibile. Grazie a lui sono riuscito a comprendere me stesso e risolvere il mio problema. Di sicuro se in futuro dovessi aver bisogno, tornerei da lui indubbiamente.
Leonardo
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Porto la mia esperienza affinché possa essere di spunto per altre persone. Il percorso terapeutico è un percorso di crescita personale e di consapevolezza e il dottor Romano smuove abilmente quei sassolini che ci portiamo dentro e che ci appesantiscono la vita rendendola più leggere e serena.
Sono molto soddisfatto del percorso intrapreso e sono certo possa essere davvero di aiuto a tutti coloro che sentono il bisogno di un confronto con una persona affidabile e compete.
Dott. Fabio Romano
Insieme abbiamo trovato il modo di "giocare" con i sassolini, affinché non fossero solo un peso. Abbiamo costruito un'opportunità. Sfruttiamola! Grazie
Risposte ai pazienti
ha risposto a 97 domande da parte di pazienti di MioDottore
Come gestire, emotivamente, l'intromissione e i sensi di colpa che i genitori fanno sorgere a noi figli in merito alle nostre scelte personali?
Ho quasi 30 anni, e vivo ancora a carico dei miei (i miei studi si sono prolungati, la situazione lavorativa odierna è disastrosa e a causa di disturbi d'ansia e di panico ho bruciato molti anni della mia vita, la quale si è arenata). Dopo anni di terapia, ne sto uscendo, ma ci sono delle cose che, ahimè, la sola terapia non risolve: ciò che dipende dalle nostre azioni. Sto da diversi anni con una ragazza (persona fantastica, come veramente poche ne esistono al mondo)... tuttavia, per quanto certe cose siano apparentemente "perfette", i sentimenti prendono strade diverse. Infatti, sono sempre più convinto che questi stiano ponendo la loro attenzione su un'altra persona, molto distante da me (geograficamente parlando) e molto più grande di me. Già so che in una situazione "normale" (ovvero da single) sarebbe una circostanza che i miei mai accetterebbero. Se si aggiunge che sto con un'altra persona (alla quale loro sono molto legati) e che potenzialmente potrei lasciare per intraprendere un'altra relazione, accadrebbe il finimondo. E non lo dico per mera presupposizione, ma perché indirettamente successe la stessa cosa anni e anni fa, quando mia sorella lasciò il suo ex per un altro (i miei non le parlarono per mesi, in casa c'era un clima terrificante). Giusto l'altro giorno, era uscito a cena il discorso della possibilità dell'interruzione delle nostre rispettive relazioni (cioè mia e di mia sorella). Per quanto riguarda me, soprattutto mia madre si è mostrata molto ostinata: "se la dovessi lasciare mi daresti un dolore infinito, e non riuscirei a non avercela con te!". Il discorso si è prolungato per diverse ore, e purtroppo mia madre non è dotata di un'intelligenza tale da comprendere che i discorsi che stava facendo erano a dir poco aberranti (a distanza di anni, sono ancora convinti di aver agito correttamente nei riguardi della storia di mia sorella). I miei genitori mi vedrebbero come una persona orribile, anche solo se io lasciassi la mia attuale ragazza per semplice decadimento dei miei sentimenti per lei. Se ci aggiungessi la presenza di un'altra persona, 10 anni più grande di me che vive a centinaia di chilometri di distanza, penso che mi bandirebbero come figlio. E non lo dico per esagerare. Razionalmente, so che dovrei seguire ciò che il mio cuore mi dice, e che arrivato a questa età, non posso aspettarmi né di cambiare i miei genitori né di costringerli a comportarsi verso di me come io vorrei. Ma il peso emotivo che questa loro posizione, questo modo di ragionare (che poi tutto è meno che ragionare) mi dà è veramente forte. Mi blocca letteralmente. L'idea che i tuoi genitori ti considerino una persona disgustosa, che arriverebbero a non parlarti per anni, solo per aver preso una decisione in merito alla tua felicità è qualcosa di talmente assurdo che è ridicolo anche solo parlarne. Perché nel loro modo di vedere la cosa, se io lascio una persona che mi ama automaticamente le faccio del male = lei è la vittima poverina = io sono l'orco cattivo. Andare dritti per la propria strada, andando incontro a uno stravolgimento totale e improvviso della propria vita (economico, emotivo, pratico, psicologico) quanto può essere fruttuoso dal momento che non ci sente pronti? Non ci si sente così forti da poterlo affrontare? Grazie a tutti per l'attenzione...
Buonasera! Sarebbe stato di grande aiuto sapere se è ancora in terapia e, in caso contrario, come è stata gestita la fase finale, se è stata una decisione unilaterale o la naturale conclusione del rapporto terapeutico. Nonostante i limiti del contesto e dello strumento, proverò a darle un piccolo contributo di pensiero. Sembra che all'interno dell'ambiente familiare circoli da sempre una corrente ambivalente, qualcosa che fa pensare un al "tira e molla". Un'atmosfera in cui, forse, sono circolate comunicazioni contrastanti, che hanno reso poco stabile e poco rassicurante il legame madre-padre-figli*. La conseguenza potrebbe essere che qualsiasi movimento di autonomia, qualsiasi accenno separativo (in cui potremmo annoverare a ragion veduta una nuova relazione, ancor più se distante dal nucleo familiare), produca una forte reazione per ripristinare lo status originario. Immagino che in lei si agitino emozioni e stati d'animo contrastanti, penso alla rabbia, al senso di colpa, alla vergogna, alla paura. La situazione in cui si trova è tanto scomoda quanto dolorosa. Ma è possibile migliorare, crescere, cambiare, accettare le proprie fragilità e vivere una vita più piena. In bocca al lupo
Perché quando mi apro provo un forte senso di colpa?
Sono molto riservata sulla mia vita privata, parlo raramente di me, delle mie emozioni e dei miei affetti. I miei amici lo notano, e tante volte mi fanno domande personali per conoscermi meglio, sul mio passato e sull'aspetto sentimentale (preciso che non ho una relazione con nessuno al momento). Il problema è che quando provo a parlare ed aprirmi con qualcuno mi sento bene in quel momento ma appena tornata a casa provo un senso di colpa forte, come se avessi esposto una parte vulnerabile di me e che gli altri non possono comprendere. Perché mi succede questo?
Buonasera! Le sue poche righe mi hanno molto colpito. Nonostante i limiti del contesto e dello strumento, proverò a darle un piccolo contributo di pensiero. Va diritta al "problema" e non si racconta nemmeno un po', come se sentisse di dover essere breve, non annoiarci, non farci perdere tempo. Gli amici chiedono di "essere usati" (oggetti che ascoltano, caldi, interessati e disponibili si affacciano all'orizzonte), ma se lo fa, si sente colpevole. Sembra quasi che un potente rimprovero interno la redarguisca e la rimetta al posto che le spetta. Le sue poche righe mi hanno trasmesso un "impasto" di tristezza, rabbia, solitudine, colpa, vergogna. Emozioni dolorose e difficili da digerire da sola. In bocca al lupo per tutto
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