Buonasera, sono un ragazzo di 37 anni che non ha mai avuto legami affettivi o di natura sessuale con

18 risposte
Buonasera, sono un ragazzo di 37 anni che non ha mai avuto legami affettivi o di natura sessuale con una donna, mai neanche baciato una ragazza. Fino ai 30 anni ne avevo anche sofferto molto, ma negli ultimi anni ci avevo messo una pietra su e non mi importava granchè. Purtroppo negli ultimi mesi sto sentendo la mancanza di un rapporto sempre più forte, quando sono solo la sera o la domenica è un pensiero fisso, anche sul lavoro ultimamente sono molto distratto e dimentico facilmente cose. Ho sempre viaggiato da solo, anche per lunghi periodi, ma adesso il pensiero è sempre come sarebbe farlo con una compagna con cui condividere queste esperienze, quanto sarebbe bello essere in 2 ....ecc !!! Non ho gravi problemi a relazionarmi, parlo tutti i giorni con vari tipi di persone anche grazie al lavoro sono sempre a contatto con uomini e donne. Ma purtroppo questa situazione per me è un tabù e me ne vergogno molto, non avrei mai il coraggio di confessarlo a nessuno (neanche ad uno psicologo) tantomeno cercare una ragazza, ho troppa vergogna e paura. Vi chiedo come fare per metterci una pietra sopra? lasciarmi tutto alle spalle e non pensarci più !!! è andata così e va bene lo stesso !!! Grazie mille.
Buonasera,
Mi rendo conto che le sue riflessioni riguardo alla mancanza di esperienze affettive e sessuali stiano suscitando un mix di emozioni, tra cui la nostalgia di un rapporto e, contemporaneamente, la presenza di sentimenti di vergogna e paura.
È importante comprendere che le relazioni affettive sono un aspetto della vita di ciascuno che può seguire percorsi molto diversi. Ognuno ha il proprio timing e le proprie ragioni per fare determinate scelte, ed è fondamentale rispettare il proprio percorso e affrontare le emozioni connesse senza giudizio.
Le preoccupazioni riguardanti la vergogna e la paura sono comprensibili, ma potrebbero essere utili da esplorare con maggiore attenzione: la vergogna spesso ha radici profonde e può essere utile chiedersi da dove derivi questo sentimento. L'accettazione di sé e la comprensione delle proprie emozioni possono essere passi significativi per affrontare queste sfide emotive.
Se la vergogna e la paura si stanno rivelando ostacoli significativi, potrebbe essere utile cercare il supporto di un professionista che può fornire uno spazio sicuro E SENZA GIUDIZIO per esplorare le emozioni, affrontare le paure e sviluppare strategie per gestire questi sentimenti in modo costruttivo.
È anche importante notare che, nel processo di introspezione e crescita personale, potrebbe essere benefico considerare la possibilità di aprirsi gradualmente con persone fidate o con uno specialista che possa offrire un sostegno adeguato.
Ricordi che la vita è un viaggio in continuo cambiamento, e ogni passo che si compie verso la comprensione di sé può contribuire al benessere emotivo. Sono a disposizione per ulteriori approfondimenti o per discutere ulteriormente della sua situazione, se lo desidera, un caro saluto, dott.ssa Camilla Persico

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Carissimo, chiedere aiuto è sempre la cosa più difficile, spesso per vergogna o senso di inadeguatezza... ora che hai fatto il primo passo non ti resta che scegliere un terapeuta che ti ispiri fiducia e cominciare senza indugiare oltre...
spesso le cose sono più semplici di come ci sembrano.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera,
Erich Fromm, noto analista nonché autore fondamentale nella mia formazione clinica, identifica l'amore con la modalità più alta e vera a cui l'individuo può tendere per esprimere tutta la propria potenza interiore.
L'uomo può esercitare sia la modalità dell'essere che dell'avere ed attraverso queste due differenti visioni del mondo esprimere il proprio amore, che si afferma in modo differenziato a seconda della modalità esercitata. Il fatto che sia emerso ora questo bisogno è sicuramente un qualcosa che la pone in una posizione attiva, di ricerca ma che naturalmente si va a scontrare con insicurezze e paure che si autoalimentano. Ha saputo vivere con sè stesso a lungo, ma vedendo "come" attraverso un percorso individuale sarà in grado di donarsi anche all'altr*. Un caro saluto, Dott.Alessandro Esposito
Gent.Le utente,
dalle sue parole emerge chiaramente il profondo disagio che sta provando. Per quanto viva questa situazione come un tabù, al punto da immaginare difficile anche confrontarsi con uno psicologo, il mio invito è di tenere a mente che un percorso di psicoterapia è uno spazio protetto, che per definizione non prevede giudizio di alcun tipo. Anzi, potrebbe essere l'occasione per guardare da vicino questi suoi vissuti ed esplorare, con l'aiuto di un professionista, ciò che la ostacola nel presente e i meccanismi relazionali che si sono instaurati nel corso del tempo.

Rimango a sua disposizione, anche online.

Cordialmente,
Dott. Francesco Culcasi
Gentile utente, l'uomo è un animale sociale, è sempre alla ricerca di socializzare e questo è sicuramente importante ma al tempo stesso, si dovrebbe imparare che finché non si sta bene con la propria persona, è difficile se non impossibile instaurare dei rapporti con gli altri e se ciò si dovessero creare, non durano molto.
Con questo voglio dirle che probabilmente, c'è qualche ostacolo in lei che non le offre la possibilità di essere visto dagli altri. Le consiglio un percorso di supporto psicologico per esplorare i suoi vissuti.
Le auguro il meglio!
Se dovesse avere dei dubbi, può scrivermi attraverso il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Gentile utente,
Non c'è concesso di evitare le relazioni ed è fisiologico averne il bisogno, di conseguenza è davvero quasi impossibile "metterci una pietra sopra". Forse le sue difficoltà sono collegate a dinamiche profonde ed interiori che le provocano tanta fatica.
Sicuramente la vergogna e l'imbarazzo di affrontare queste tematiche la già in parte superata scrivendo qui… Se affrontare uno psicologo dal vivo potrebbe essere troppo difficile, le consiglio di provare a parlarne con uno psicologo online o partendo da un approccio telefonico.
Credo che una volta risolto questo blocco emotivo-relazionale per lei potrebbe davvero aprirsi un mondo.
Restando a disposizione, le auguro di riuscire a trovare la sua strada.
Buongiorno! Il tabù (dei legami affettivi, della sessualità, della relazione) sembra essere venuto meno. Ha trovato, come poteva, "il coraggio di confessato". Perché, allora, non approfittare e occuparsi di aspetti di se stesso che cercano di esprimersi?! In bocca al lupo per tutto
Buongiorno, sembra che un primo passo verso la condivisione lei lo abbia già fatto. Può fidarsi del fatto che lo psicologo, per definizione e professione, si astiene completamente dal giudizio e punta a creare un clima di totale accoglienza e comprensione dell'altro. Quando lei sente vergogna, proietta sull'altro probabilmente ciò che lei pensa di sé: con la vergogna si dice che sicuramente l'altro lo giudicherà e questo, in un contesto di terapia, è proprio qualcosa che non avviene. Si lavora anzi nella direzione di soluzione del problema che, se esiste e persiste, ha un significato. Resto a disposizione, un saluto
Buonasera, mi dispiace per ciò che sta attraversando, ma è riuscito forse per la prima volta a esprimere ciò che gli piacerebbe sperimentare nella sua vita. Perciò capisco che affrontare il tema della sessualità e della relazione affettiva sia difficile emotivamente e che per lei sarebbe più semplice metterci una pietra sopra. Ma proprio in virtù del fatto che questo suo desiderio di viversi questa esperienza di condivisione si sta facendo sempre più strada nella sua quotidianità, sarà difficile o pressoché impossibile sopprimerlo. Piuttosto potrebbe essere più realistico poterlo affrontare all'interno di un percorso che la aiuti a superare la vergogna e a comprendere passo passo come poter realizzare questo suo progetto.
Un caro saluto, Dott.ssa Matilde Ciaccia
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Gentile utente, è normale desiderare una connessione affettiva e sessuale con qualcuno, e sentirti bloccato dalla vergogna e dalla paura è comprensibile. Per superare questo tabù e liberarti da questi pensieri ti consiglio di considerare l'aiuto di uno psicologo o uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale (CBT), esperti nell'individuare strategie pratiche ed efficaci per affrontare le difficoltà attuali. La CBT si concentra sul comprendere e modificare i pensieri e i comportamenti che influenzano le emozioni, offrendo strumenti concreti per migliorare il tuo benessere psicologico. Resto a tua disposizione per qualsiasi chiarimento o supporto aggiuntivo.
Un caro saluto,
Dott. Moro
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Gentilissimo, il fatto che lei si stia esponendo a riguardo è sicuramente molto importante, forse più di quel tentativo di "metterci una pietra sopra". Comprendo la sua sofferenza e riconosco quanto possa essere frustrante tutto ciò, le dico però che la vergogna da lei percepita è in realtà una valida alleata perché le sta dicendo qualcosa su di sé che potrebbe essere utile esplorare per "sbloccare" questa situazione. Pertanto le suggerirei di iniziare un eventuale percorso psicoterapeutico con il fine di affrontare al meglio le paure e le difficoltà da lei riscontrate.
Cordialmente
Dott. Francesco Mangiafico - Psicologo
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Buongiorno, la ringrazio per questa condivisione. Ha trovato il coraggio di esprimere ad alta voce quello che sta vivendo e quello che prova, e questo è un importante passo avanti che può portarla verso il cambiamento. Il suo desiderio di "metterci una pietra sopra" nasconde la paura di non riuscire a trovare una relazione in cui scoprirsi e realizzarsi, ma con il giusto supporto tutti possiamo vincere le nostre paure ed evolvere. Tutti meritiamo di essere felici. Tutti abbiamo la possibilità di trovare e ottenere quello di cui abbiamo bisogno, nonostante gli ostacoli a volte possano apparirci come muri. Si è già mosso nella direzione giusta: segua questo inizio. Scelga qualcuno che le ispiri fiducia, se non se la sente in presenza da subito cominci con un consulto telefonico o online, e abbracci il cambiamento. Se avesse domande resto a disposizione. Un caro saluto
Dott.ssa Elena Gianotti
Gentile utente, il primo passo l'ha fatto parlandone in questo spazio. Io credo invece che lei sia pronto per farlo in presenza, oppure on-line, con uno specialista. Avrà difficoltà ma un buon professionista saprà aiutarla nel percorso. Le dico anche che non esiste un modo per metterci una pietra sopra.
Cordialmente
Innanzitutto, voglio dirti che non sei solo e che molti individui affrontano sentimenti di solitudine e desiderio di avere una relazione. È normale desiderare connessioni intime e romantiche con gli altri, ma è importante anche accettare se stessi e la propria situazione attuale.

Per superare questa sensazione di vergogna e paura riguardo alla tua situazione, potresti considerare i seguenti passaggi:

Accettazione di te stesso: Accetta te stesso per chi sei e per la tua situazione attuale. È importante riconoscere che non c'è nulla di sbagliato o di cui vergognarsi nel non aver avuto esperienze romantiche o sessuali fino a questo punto della tua vita. Ognuno ha il proprio percorso unico e non esiste un "tempo giusto" per queste esperienze.
Esplorazione dei sentimenti: Esplora i tuoi sentimenti e le tue emozioni in modo più approfondito. Cercare di comprendere meglio perché senti questa forte mancanza di una relazione e come puoi trovare soddisfazione e realizzazione in altre aree della tua vita.
Auto-compassione: Sii gentile con te stesso e praticare l'auto-compassione. Trattati con lo stesso rispetto e gentilezza che riserveresti a un amico che si trova in una situazione simile. Ricorda che è normale sentirsi soli o desiderare una relazione, ma questo non ti rende meno degno di amore e felicità.
Esplorare nuove attività e interessi: Focalizzati su attività che ti appassionano e che ti permettono di crescere personalmente. Potresti provare a dedicare più tempo a hobby, sport, o attività sociali che ti portano gioia e soddisfazione.
Raggiungere un professionista della salute mentale: Se senti che la tua situazione sta influenzando negativamente la tua salute mentale e il tuo benessere emotivo, potresti considerare la possibilità di parlare con uno psicologo o uno psicoterapeuta. Un professionista può aiutarti a esplorare i tuoi sentimenti, affrontare la vergogna e la paura che provi e sviluppare strategie per gestire queste emozioni in modo sano ed efficace.
Ricorda che è importante fare progressi a piccoli passi e che il processo di accettazione e guarigione richiede tempo e pazienza. Cerca di essere gentile con te stesso durante questo processo e cerca il supporto di amici, familiari o professionisti se senti di aver bisogno di aiuto.
Buongiorno gentile utente, comprendo il disagio che le sta provocando la vergogna. In questa società sembra che si debba rendere conto a tutti di quanto siamo performanti anche nelle sfere più private. Ma forse abbiamo diritto ad avere una sensibilità unica. La difficoltà, a volte è comprendere la nostra sfera emozionale e i nostri bisogni, così può capitare che neghiamo di averne. Se qualche mia parola trova riscontro nel suo sentire, la incoraggio a farsi dare un aiuto da un/una professionista. Un piccolo sforzo per prendersi cura di sé. Resto a disposizione. Un caro saluto. Dott.ssa Cinzia Arces
Salve, comprendo che questa situazione possa essere fonte di disagio e frustrazione. Potrebbe considerare l'opportunità di parlare con una/o psicologa/o, in quanto potrebbe aiutarla ad esplorare le sue emozioni. Cordiali Saluti Dott. Edoardo Bunone

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