Dott.
Francesco Mangiafico
Psicologo,
Psicoterapeuta
Neuropsicologo
Altro
Torino 1 indirizzo
Esperienze



Esperto in:
- Psicologo clinico
- Psicodiagnostica
- Psicoterapia cognitivo comportamentale
- Psicoterapia costruttivista
- Psicoterapia sensomotoria
- Neuropsicologia
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26 recensioni
Punteggio generale
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Andrea
Professionista bravissimo e molto empatico. Mi ha fornito un grandissimo aiuto.
Luca
Il Dr. Mangiafico ] mi ha aiutato a superare un periodo difficile con grande empatia e competenza. Mi sono sempre sentito ascoltato e supportato. Consiglio vivamente a chiunque cerchi un professionista serio e preparato.
A. F.
Ho conosciuto il Dottore in un momento di estrema vulnerabilità, in cui faticavo a fidarmi di chiunque. Ha saputo trattarmi con delicatezza, umanità ed estrema professionalità. Anche se il nostro percorso è ancora lungo, sono contenta dei risultati già raggiunti.
Consiglio
C.
Il dottor Mangiafico è un professionista serio e preparato, sono suo paziente da qualche mese e riconosco l'effetto del lavoro fatto insieme. Consiglio, a chi ne abbia bisogno, di rivolgersi a lui con piena fiducia e voglia di scavare dentro sé stessi.
Dott. Francesco Mangiafico
Ti ringrazio per il feedback, trovo che le parole "lavoro fatto insieme" siano elementi chiave per ogni percorso, alle quali è giusto aggiungere una buona dose di "lavoro fatto in autonomia". Goditi ciò che hai costruito fino ad ora, ricordati che ogni tanto va bene fermarsi lungo la strada. A presto! Dott. Francesco Mangiafico - Psicologo
L. D.
Da quando ho iniziato un percorso con il dott. Mangiafico vedo già dei cambiamenti nel mio modo di vedere la quotidianità e la mia relazione con le persone che mi circondano. Mi sentivo oppressa e ora sento di avere più controllo sulla mia vita. È molto attento alla mia narrazione. Lo consiglio a chi vuole sentirsi ascoltato e capito.
marcello porro
Si è cominciato un cammino, sono fiducioso e mi sento in buone mani.
Marco
Devo dire che già dopo solo 2 incontri il mio stato d animo è molto più positivo... professionalità e grande empatia mi hanno fatto stare fin dall inizio a mio agio.
Giudizio molto ma molto positivo e spero di continuare questo mio percorso e risolvere i miei problemi.
Super consigliato
Stefano
Attento alle tue esigenze, mi sono sentito a mio agio nel raccontare me stesso.
Dott. Cella Lorenzo
Ho avuto la fortuna di trovare un professionista che non si limitasse a fornirmi supporto, ma che mi prendesse sul serio e che fosse disponibile a incontrare le mie necessità e per questo lo considero una persona molto responsabile e attenta oltre che accogliente.
Pietro
Posso solo ringraziarlo per l’aiuto che mi sta dando ed essere contento per la professionalità che possiede. Mi ritengo pienamente soddisfatto!
Risposte ai pazienti
ha risposto a 85 domande da parte di pazienti di MioDottore
con A. siamo amiche dalle superiori. Poi A. si sposa e inizia a mettere dei paletti molto restrittivi, ad esempio risponde o chiama solo se sta lavorando, se e' a casa sua ti ignora. Se e' disoccupata ti ignora anche per anni, e per qualsiasi ricorrenza ti fa mandare la mail dal marito, con gli auguri. Io accetto tutto, forse ho bisogno delle briciole, me le faccio bastare e proseguo con la mia vita. Nel frattempo diventiamo adulte e la mia vita si fa sempre piu complicata, difficolta' enormi, lutti, furti, mobbing eccetera, io sono a tappeto soffro di depressione, attacchi di panico, ansia grave. Lei a tratti ricompare -lavora a tratti.- la sua vita scorre liscia, la mia non mi da tregua. Sono come anestetizzata e sopporto il suo senso di superiorita', il suo trattarmi da sciocchina, mi svilisce e mi demoralizza, mi colpevolizza dei miei guai, mi da consigli che non riconosco come utili e che mi buttano ancor di piu nell'angoscia. Non so perche' ho sopportato tutto questo. Ad oggi sono mesi che non la cerco, ho volutamente scordato il suo compleanno e lei, molto permalosa, non mi cerca. Voglio allontanarla definitivamente perhe' devo ricostruire la mia vita distrutta, recuperare la mia autostima e sento il bisogno di eliminare dalla mia vita tutto cio' che mi fa del male. Il problema e' la rabbia che questa situazione ha scatenato in me, la situazione sarebbe il fatto di aver accettato di farmi trattare in questo modo offensivo e giudicante, senza mai ribellarmi e per cosi tanto tempo. Ora ho aperto gli occhi, ma e' un continuo rimuginare su questo rapporto tossico che ho tollerato per lunghi anni, non riesco a smettere di pensarci e di provare rabbia, non ne esco, sono in un loop
Gentilissima, buongiorno. Sicuramente i rapporti cosiddetti "tossici" nascondono dinamiche legate alla personale storia di attaccamento. Spesso ci ritroviamo a costruire legami disfunzionali perché non disponiamo di modelli affettivi "sicuri", sicuramente non c'è una colpa in tutto questo quanto una mancata consapevolezza. Quello che lei descrive potrebbe essere approfondito in sede di terapia, sicuramente potrebbe giovarne. Un caro saluto. Dott. Francesco Mangiafico - Psicologo

Buongiorno,
Sono una donna di 33 anni. In quest'ultimo anno ho perso mia nonna, contratto il covid con una forma di emicrania che mi ha portata in ospedale e con fitte al petto. Ho sofferto di fascite plantare, in concomitanza con una flebite alla gamba, che mi ha resa meno autonoma e limitata nella deambulazione per molti mesi. Ho avuto forti bruciori di stomaco che mi hanno costretta a rinunciare alla convivialità e al piacere del cibo. Ho iniziato a soffrire di reflusso da novembre scorso, con forti bruciori di stomaco ed eruttazioni continue, che mi hanno creato disagio. Per me tutto questo è stato molto provante, non solo fisicamente. Ho sofferto per molti anni di depressione e ora mi dico che sono già così sfortunata a poco più di 30 anni, con una genetica non a mio favore e con esperienze del passato che mi hanno segnata nel profondo. So che al mondo c'è di peggio ma al momento non riesco a trovare positività. Tutto quello che sto passando potrebbe dipendere anche da uno stato di stress psico-fisico prolungato? Mi vedo come una donna ultratrentenne 'sfigata' e sola. Sfortunata non solo in amore e in altri ambiti, ora anche per quanto riguarda la salute fisica. Mi chiedo perché tutto questo proprio a me? Sono stata coraggiosa per molto tempo e ora non vedo più stimoli per andare avanti e trovare uno scopo. Sono disoccupata, ho vissuto una relazione emotivamente abusiva per quasi due anni, sono dovuta tornare a vivere dai miei, nella città dove ho subito bullismo ai tempi del liceo. Tornare in quel luogo è stato come un raffiorare di ricordi vividi e una sconfitta personale, come se non avessi ottenuto un mio 'riscatto'. Dove posso trovare le forze per ricostruire se molte cose mi remano contro e non dipendono da me?
So che non voglio morire, non voglio arrendermi, sono ancora giovane e ho i miei in salute, che mi supportano economicamente ed affettivamente, ho un cane a cui badare, una responsabilità grande e un affetto importante. Mi ha aiutata a uscire da quella relazione sbagliata, è stato un elemento fondamentale per sganciarmi da quella persona tossica. Eppure nella mia mente ruotano ancora pensieri autodistruttivi e disfattisti. Sono stanca di lottare ogni giorno, della solitudine, di questa precarietà. Cosa mi suggerite? Sono stata in terapia per molti anni durante l'adolescenza, dopo la laurea e poco dopo la fine della relazione. Ho cambiato più professionisti con approcci diversi, l'ultimo dei quali giudicante, non mi sono sentita accolta. L'altro psicoterapeuta non disse nulla rispetto alla relazione di abuso psicologico che stavo vivendo, eppure mi ero aperta, anzi, mi esortò a trasferirmi da lui e lì le cose degenerarono. Per me tutto questo è incomprensibile.
Vi ringrazio per l'attenzione.
Saluti
Buongiorno, Innanzitutto, desidero riconoscere la profondità della sua sofferenza e la forza che ha dimostrato nel condividere la sua esperienza. Ha attraversato un periodo estremamente difficile, con sfide che hanno messo a dura prova sia il suo corpo che la sua mente. È del tutto comprensibile che si senta stanca e demoralizzata.
Le emozioni che descrive – il senso di ingiustizia, la frustrazione, la solitudine – sono reazioni umane e legittime di fronte a un insieme di difficoltà così complesse. Ciò che sta provando non è segno di debolezza, ma la naturale conseguenza di un periodo di grande stress e dolore.
Dal punto di vista psicologico, è noto che lo stress prolungato può avere un impatto significativo sulla salute fisica, influenzando il sistema immunitario, il sistema digestivo e molte altre funzioni corporee. Questo non significa che i suoi sintomi siano "solo" legati allo stress, ma che corpo e mente sono profondamente connessi e che le sue esperienze emotive possono aver contribuito a rendere ancora più difficoltosa la sua condizione di salute.
Capisco anche il senso di delusione rispetto alle esperienze terapeutiche passate. Sentirsi ascoltati e compresi è fondamentale, e mi dispiace sapere che questo non sempre è accaduto. Tuttavia, il fatto che abbia cercato aiuto in più occasioni dimostra la sua determinazione e la sua volontà di stare meglio. Questo è un aspetto importante: nonostante tutto, lei non ha mai smesso di cercare una via d'uscita.
In questo momento potrebbe essere utile valutare nuovamente un supporto psicologico, magari con un professionista che rispecchi maggiormente le sue esigenze, qualcuno con cui possa sentirsi accolta e valorizzata. Inoltre, considerare piccoli passi concreti per ricostruire il proprio senso di stabilità – che sia attraverso una routine quotidiana, il sostegno di persone di fiducia o attività che le diano sollievo – potrebbe aiutarla a ritrovare gradualmente una direzione.
Infine, desidero sottolineare che il suo valore non è definito dalle difficoltà che ha vissuto. Lei è molto più delle esperienze dolorose che ha affrontato. Anche nei momenti più bui, possiede dentro di sé risorse che forse ora fatica a vedere, ma che le hanno permesso di andare avanti fino a oggi.
La invito a prendersi il tempo che le serve per valutare quali passi possano esserle di aiuto in questo momento e, se lo desidera, a cercare un nuovo spazio di ascolto che possa davvero accoglierla con rispetto e sensibilità.
Le auguro di ritrovare la serenità e la forza che merita.
Un caro saluto. Dott. Francesco Mangiafico - Psicologo

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