Buonasera. Sono in piena crisi esistenziale, e avrei bisogno di pareri esperti se qualcuno può aiuta

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Buonasera. Sono in piena crisi esistenziale, e avrei bisogno di pareri esperti se qualcuno può aiutarmi...
Sono una ragazza di 28 anni, da piccola ero molto spensierata e solare ma crescendo la vita, il destino, Dio, chiamatelo come volete, mi ha sbattuto in faccia tante situazioni difficili e strazianti, in primis la malattia autoimmune a fegato e intestino di mio fratello maggiore, una straziante ed ingiusta tortura che ha dovuto sopportare da quando aveva soli 9 anni fino a quando nel 2021 ci ha lasciato a soli 35 anni... la mia vita e sopratutto quella dei miei, hanno sempre girato tutte intorno a mio fratello perchè era giusto così, aveva bisogno di premura e attenzioni, Adesso ovviamente nulla ha più senso per noi, tiriamo avanti e resistiamo, come ha sempre fatto lui fino all'ultimo giorno. Difficoltà finanziarie tante, ma non ci importa più, il peggio è gia accaduto purtroppo... sfortunati ed infelici per sempre...
Questa è una premessa per rendervi partecipi del dolore che ho vissuto, sto vivendo, e che per sempre vivremo io e miei... per spiegarvi meglio adesso il mio problema nella mia relazione di coppia. nel 2019 incontrai un ragazzo in gamba e con le idee chiare sul suo futuro, è riuscito letteralmente a proiettarmi in una sua visione di vita di coppia che era molto simile alla mia (all'epoca..) con l'unica differenza rispetto alle altri relazioni che ho avuto che non sono mai state solo chiacchere, ma fatti ben concreti!!!!...Lui si è invaghito ed innamorato quasi subito di me, mentre io ci ho messo qualche mese ad amarlo, non mi sentivo forse alla sua portata e non era nemmeno proprio il ragazzo dei miei sogni, non è molto affettuoso o passionevole, ma conoscendolo sempre meglio (e mettiamoci anche che lui ha "insistito" parecchio, era tutti i giorni sotto casa mia) ho.. imparato?.. ad amarlo. Abbiamo preso un appartamento insieme, la mia prima esperienza di convivenza senza la mia famiglia. Abbiamo superato il periodo del lockdown in pandemia, e sopratutto mi è rimasto vicino nel mio lutto, come meglio poteva. Ci siamo anche poi trasferiti in Australia (lui è doppio cittadino) e vissuto l'ultimo anno lì, progettando di lavorare insieme comprando un camioncino per street food, e pagando circa 10mila dollari per applicare un Partner Visa (un tipo di Visto con cui otterrei la cittadinanza anchio). Tanto tempo, amore, denaro, progetti... ma con lui non sta più andando come vorrei e come mi aspettavo, nonostante io abbia la posizione "privilegiata" tra i due, perchè è lui che ha avuto di più da offire, coinvolgendo anche la famiglia. E' un uomo meraviglioso ma non riesco più a sopportarlo caratterialmente, perchè ha un imput molto forte e quasi predominante. Litighiamo spesso nella routine quotidiana, a volte imponendomi di dover risolvere per forza tutto e subito, quando magari chiedo del tempo per riflettere, e anche se poi risolviamo lì per lì, lo stesso problema con diversi soggetti o situazioni si ripresenta la settimana seguente. Quando si mette in testa una cosa, non c'è modo di ragionarci o di esprimere un'opinione che lui te la rigira come gli fà più comodo, a volte inventando verità che non sono mai accadute, è un po' un manipolatore verbale. Spesso e volentieri mi dice cosa posso o non posso fare, perchè forse crede che sia il modo più giusto per farlo o si preoccupa per me. Aggiungo inoltre che nella sfera sessuale negli ultimi due anni mi chiede (quasi obbliga direi...) di fare delle cose che non sopporto fare o che mi provocano dolore, ma che a lui piacciono, e che a suo dire mi dovrei quindi sforzare o quantomeno provare a fare, "dopo tutto quello che sta facendo per me", parole sue. Anche all'inizio della relazione era così, ma forse non mi importava poi tanto, o non ci facevo caso, o semplicemente me lo facevo star bene perchè... non lo so nemmeno io, in quel momento era così. Ho chiesto una pausa di riflessione (che lui ovviamente non accetta e non capisce), fortunatamente siamo in vacanza in Italia dalle nostre famiglie, invece di rimanere lì con loro ho fatto le valigie e sono andata dai miei. Adesso è come se mi fosse salita tutta insieme una sensazione di pesantezza, stress, e non sopportazione, se dice qualcosa che non mi sta bene non rimango più tranquilla e paziente ma scatto immediatamente, sbuffo, apro e sbatto le braccia sui fianchi... sono esasperata dal suo carattere, e dal fatto che non riesca ad accettare che forse mi sono resa conto di voler pensare per un periodo IO a ME STESSA, senza essere "la ragazza di" qualcuno, per una volta. Sono stata in varie relazioni per 10 anni, meno o più importanti, e comincio a sentire l'esigenza di rimanere SOLA almeno per un po', senza bisticci, e senza sopratutto scendere sempre a compromessi con qualcuno.... lui la trova una perdita di tempo, non accetta una pausa, dice che ovviamente non se lo merita e saprebbe già come andrebbe a finire (relazione finita, o tradimenti, o simili) e non vuole perdere ulteriore tempo con me se decidessi una cosa del genere. Io credo invece di meritare un po' di tempo con me stessa, sbagliare se necessario, ma voglio lasciarmi andare, dopo tutto quello che è successo... voglio elaborare, essere più indipendente, amarmi e rispettarmi di più, trovare la mia strada.... VIVERE "felice", per quanto posso, senza questi inutili stress di coppia, che penso dovrebbe essere molto più naturale e amorevole. E' difficile poter cambiare una persona, ma se lui riuscisse invece a cambiare e questo fosse solo un periodo di alti e bassi? Sto facendo solo i capricci o la mia esigenza è valida?...
Quindi, scusate il papiro...... ma cosa dovrei fare adesso?.... nella bilancia ho la relazione più vera e concreta che abbia mai avuto, un uomo che mi ama, leale, progetti di una famiglia, ho paura di perderlo e magari rivolerlo tra qualche mese perchè pentita... dall'altra una voglia di libertà, di riscoperta di me stessa, emozioni che devo ancora elaborare a pieno, di scegliere una strada mia.... lui vuole esserci per me, ma secondo me il problema è che rimanendo vicino a lui sarei altamente plasmabile e condizionata dai suoi punti di vista.... forse non sto più cercando quello che è meglio, ma quello che è pù giusto e in linea con il mio essere... è troppo egoistico?.... vivo nel mondo delle favole?.... è giusto chiedersi se è l'ultima occasione che ho nella mia giovane vita di avere voglia di tuffarsi nel vuoto e nell'ignoto, invece di una vita sicura e già avviata con un compagno....? GRAZIE INFINITE A CHIUNQUE ABBIA AVUTO LA PAZIENZA DI LEGGERE, ED EVENTUALMENTE RISPONDERE.
Buongiorno,
da quello che scrivi, ti do del tu!, si sente tanta fatica, tanta voglia di cambiamento, o più semplicemente di un TUO SPAZIO. La situazione che hai affrontato insieme alla tua famiglia sicuramente lascia ancora tanta sofferenza. In più ad oggi si aggiunge anche un rapporto di coppia che non sembra riconoscere il fatto che tu abbia dei tuoi bisogni dei tuoi desideri. Quando parli del sentirti egoista, penso che in realtà per te sia arrivato adesso un tempo che ti "chieda" di prenderti cura di te stessa (cosa che mi chiedo se tu sia riuscita a fare in passato: hai avuto modo di soffermarti mai a pensare a quello che avresti voluto fare, a quello che stavi vivendo e provando? forse per affrontare tutto quello che hai dovuto affrontare sei sempre andata avanti "accettando" le cose così com'erano).
Penso sia arrivato il tuo momento di definirti, rispetto anche al tipo di persona che vuoi accanto. Un partner che ti chiede di fare cose che tu non vuoi fare, che non da valore a quello che tu fai, è un modello di partner che vuoi nella tua vita?
Perderlo e pensare a te che significato e impatto avrebbe?
Penso ci siano tante tematiche sul quale varrebbe la pena di ragionare e sicuramente effettuare qualche incontro con un professionista potrebbe aiutarti!
:)


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Gentile utente buongiorno.
La sua narrazione è ricca di contenuti personali e parla di momenti di grande sacrificio e dedizione verso gli altri, spesso a scapito della sua felicità, della sua soddisfazione.
Vorrei cominciare con dirle che non deve accontentarsi di sopravvivere o di pensare che niente ha più senso, e che non c'è più modo di essere felici. Tutt'altro! E' proprio quello che merita più di ogni altra cosa. Il tempo, le sofferenze, ma anche le gioie che lei ha condiviso con suo fratello la devono rendere fiera e orgogliosa di sé stessa, e lui vorrebbe che lei vivesse ora la sua vita all'insegna della felicità, dell'armonia, della serenità. Ognuno di noi merita questa opportunità, ma chi ha dedicato parte della sua vita aiutando gli altri, senza chiedere nulla in cambio, ha un credito in più verso la vita, e bisogna onorare proprio l'opportunità di vivere a pieno la vita che altri non hanno potuto vivere. Questo è il modo più bello di vincere il dolore della perdita.

Probabilmente, nella sua relazione sentimentale ha continuato a mettere sé stessa in secondo piano rispetto ai bisogni altrui, in questo caso del partner. Ma se la soddisfazione dei bisogni va solo in una direzione, non si può certamente parlare di un amore sano e confortevole. In amore non c'è spazio alcuno per l'obbligo, per la costrizione, per il plagio, per la violenza psicologica. In amore il benessere dell'altro è benessere proprio, ma solo se entrambi sono complici di questo meccanismo: per essere amati bisogna saper amare.

Ha fatto molto bene a prendere consapevolezza che questa situazione la sta pian piano annichilendo. Sente la profonda necessità di vivere finalmente la sua vita, di coltivare le sue passioni, di incontrare nuove persone, di avere opportunità nel mondo del lavoro, di viaggiare, di conoscere e apprezzare la bellezza che c'è nel mondo. Se sente questa spinta motivazionale al cambiamento è il momento di ascoltarla e ricominciare a respirare....la vita.

Si dia la possibilità di fare un percorso di crescita psicologica con un professionista. Avrà modo di elaborare meglio il passato, con più efficacia. Comincerà a guardare al futuro con più fiducia, a porsi piccoli ma utili obiettivi personali. Saprà vivere meglio le sue relazioni, sentimentali e non, conoscendo il suo modo di comunicare e l'atteggiamento. Gestirà meglio il vortice di emozioni negative che sembra non lasciarla in pace, imparando ad accettare ciò che non può essere evitato o controllato e a lottare per ciò che può essere cambiato. Non rinunci a questa opportunità.

Sarei lieto di aiutarla a comprendere meglio in cosa consiste un intervento psicologico di questo tipo. Mi contatti pure, senza impegno per ulteriori informazioni, anche online su questa piattaforma.
Le auguro il meglio.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, ho letto ciò che ha scritto, innanzitutto la ringrazio per la condivisione della sua storia; le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico per arginare queste situazioni che ha raccontato.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Gentile utente, la ringrazio per la condivisione, è riuscita a trasmettere attraverso questo racconto tutta la sofferenza e il dolore che ha passato e per questo le sono vicina. C'è parecchia carne al fuoco, si sta portando dentro molti vissuti e sicuramente avrebbe bisogno di riordinarli e metabolizzarli in un setting adeguato come quello psicologico. Nel frattempo le consiglio di continuare ad ascoltarsi e concedersi il giusto spazio per capire le sue esigenze e priorità. La comunicazione è alla base delle relazioni, non solo con gli altri, ma anche con se stessi! Le auguro quindi di trovare la giusta chiave di comunicazione con il suo sè, un caro saluto. Stefania La Torre
Buonasera. Mi dispiace sentire che sta attraversando un periodo così difficile e pieno di sfide. È evidente che ha passato momenti molto dolorosi, soprattutto con la perdita di suo fratello, e comprendo che questo abbia profondamente influenzato la sua vita e le sue relazioni.

Quanto alla sua situazione attuale, sembra che stia affrontando una serie di conflitti e tensioni nella sua relazione di coppia. È comprensibile che, dopo un periodo così intenso, lei senta l'esigenza di riflettere su se stessa, sulla sua crescita personale e sulla sua indipendenza. È importante che lei si prenda il tempo necessario per comprendere le sue esigenze, i suoi desideri e le sue aspettative nella vita.

La sua voglia di libertà e di esplorare nuove strade è molto comprensibile, e non è affatto egoistica. È importante che lei si prenda cura di se stessa e perseguire la sua felicità. La decisione di intraprendere una pausa per riflettere è un passo coraggioso che le permetterà di valutare le sue priorità e i suoi obiettivi personali.

Nel prendere questa decisione, resta comunque essenziale comunicare apertamente con il suo partner riguardo ai suoi sentimenti e alle sue esigenze. La comunicazione è fondamentale in qualsiasi relazione, e spiegare le sue motivazioni potrebbe aiutare a facilitare la comprensione reciproca.

Quando si affrontano decisioni così importanti, potrebbe anche essere utile cercare il supporto di uno psicologo o terapeuta che possa offrirle uno spazio sicuro per esplorare i suoi pensieri e sentimenti in modo più approfondito.

Ricordi che la sua felicità e il suo benessere sono priorità fondamentali, e prendersi il tempo necessario per comprendere se stessa e le sue esigenze è un passo importante verso la realizzazione personale. Resto a sua disposizione per qualsiasi dubbio, curiosità o perplessità. Un caro saluto, dott. Daniele D'Amico.
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Gentile utente, innanzitutto la ringrazio per aver condiviso con noi una parte così importante di sè. Mi spiace molto per la situazione che descrive e posso immaginare il disagio connesso non solo alla situazione familiare così dolorosa, ma anche legato alle incertezze sulla sua relazione.
Ora lei si pone delle domande giustissime e come professionisti siamo formati per offrire comprensione, conforto, punti di vista differenti, ma non consigli: questo non perchè non vogliamo aiutare chi ci sta davanti, ma perchè lei e lei soltanto può decidere in che direzione far proseguire questo rapporto e la sua vita.
Quello che mi sento di suggerirle è di valutare un consulto psicologico al fine di rielaborare il suo vissuto e le emozioni connesse, per mettere ordine tra i pensieri e ricercare, insieme a una figura professionale che la supporti, le risposte che cerca e un supporto alla sua sofferenza.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
Gli argomenti son tenti così come sono tante le argomentazioni. Quello che rimane a me ancora aperto come domanda è da quanto tempo queste sensazioni siano presenti e quanto si intervallino con momenti di "calma apparente". Sicuramente il trauma ed i traumi che ha vissuto le hanno lasciato cicatrici profonde, soprattutto se non son stati indirizzati in una via di elaborazione riuscita. Ma concentrando la mia valutazione ed il mio commento nella sua richiesta, ho l'impressione che viva in uno stato di scissione dicotomica del "o tutto in un modo o tutto in un altro". Sicuramente tutti gli aspetti che ha preso in considerazione hanno un risvolto positivo ed uno negativo. Ma due riflessioni che vorrei fare insieme a lei è: 1) perchè si dovrebbero eslcudere e 2) se sono così opposte, perchè ci sta male? Questo credo sia importante non solo chiarirlo ma scoprirlo. Sento molta assenza di se stessa, di autodeterminazione. Tutto spostato ad un livello quasi di performance emotiva. Io andrei ad approfondire prima di tutto questo aspetto perchè "la scelta giusta" non c'è ed avendo un approccio che non si sente suo e poco ragionato rischia di trascinarsi questo malessere al prossimo incrocio che la vita le presenterà.
Gentile utente, la ringrazio di aver condiviso in maniera così dettagliata la sua esperienza, non fa altro che darci più sicurezza nel risponderle.
Si sente dalle sue parole che lei ha voglia di vivere la sua vita secondo le sue esigenze e il suo modo di pensare e cosa c'è di meglio rispetto ad avere chiari i propri obiettivi? E' chiaro come da ogni scelta ne consegue un cambiamento e questo implica delle paure e delle difficoltà e se lei avrà voglia e bisogno di essere supportata rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento.
A presto
Dott.ssa Veronica Guidi
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Buongiorno,
Purtroppo non credo che nessuno di noi possa darle dei suggerimenti validi su come comportarsi. Dovrà essere lei a scegliere cosa fare e rivolgersi ad un collega potrebbe aiutarla a rielaborare i suoi vissuti e ad avere le idee più chiare.
Da quanto ho letto l'impressione è che la sua relazione fosse basata su un gioco di potere in cui il suo compagno teneva le redini e che lei ora stia riprendendo il controllo.
Dott. Marco Cenci
Gentilissima, ho letto attentamente la sua storia, la narrazione della sua vita complessa, a tratti estremamente difficile, ma al contempo ricca di esperienze, sfide e riadattamenti. Mi ha raggiunta un’immagine di una donna forte, dotata e sensibile che è riuscita, nonostante tutto il dolore, ad andare avanti. Leggendola, ho percepito il suo bisogno di spazio di espressione, condivisione e ricerca di supporto in questo percorso di ricerca di se stessa e di quel “vivere” che ha citato che le permetta di superare il senso di sopravvivenza che ben conosce, avendo superato un dramma famigliare così significativo come la perdita di cui ha parlato. È assolutamente giusto e sano che lei si chieda come poter recuperare i suoi spazi e poter elaborare tanti elementi della sua vita che sono rimasti comprensibilmente non metabolizzati e non digeriti a fondo, da sola e per se stessa. Ha fatto quel che ha potuto, e ha fatto molto, sicuramente al meglio di quel che ha potuto, continuando a investire su se stessa e su una relazione che oggi sembra non darle più quel senso di appagamento e di pienezza che desidererebbe provare. Non c’è nulla di assurdo o insolito in questo: si chiama vita, ed è giusto assecondare ed esprimere il bisogno di fermarsi, riflettere, fare ordine, come probabilmente ha tentato di fare scrivendo qui il suo quesito. Comprenderà che lei merita molto di più di una risposta come questa e pertanto le suggerisco di farsi supportare in questa fase estremamente delicata e al contempo produttiva della sua vita. Tenuto conto della distanza, le suggerisco un percorso psicoterapico online che la agevoli da un punto di vista organizzativo e al fine di superare le barriere spazio-temporali. A sua disposizione per ulteriori necessità, la saluto augurandole ogni bene.
Buongiorno, i suoi dubbi sono legittimi. Una psicoterapia è consigliata perché, se da una parte "guarisce" gli stati d'animo che non la fanno stare bene, dall'altro "educa" alla consapevolezza e alla conoscenza di sé. La conseguenza di questa "educazione" è che poi lei è in grado di fronteggiare tutto ciò che la vita ci riserva quotidianamente, in modo adeguato. Se non trova riscontro con lo psicoterapeuta che sta frequentando o dovesse frequentare, conviene cambiare. Ognuno ha un suo metodo di lavoro e non è detto che quel metodo vada bene per lei. A disposizione per qualsiasi chiarimento, la saluto cordialmente.
dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta
Mi dispiace molto per le difficoltà e il dolore che hai vissuto, in particolare per la perdita di tuo fratello. Affrontare tali sfide può avere un impatto profondo sulla tua visione della vita e sulle tue relazioni.

In relazione alla tua situazione attuale di coppia, vorrei offrirti alcune riflessioni:

Ascolta Te Stessa: È fondamentale ascoltare i tuoi sentimenti e bisogni. Se senti il bisogno di tempo per te stessa, di elaborare le tue emozioni e di diventare più indipendente, è importante prendere in considerazione questi desideri. Non è egoistico voler crescere e capire meglio se stessi; è un processo vitale per il tuo benessere.
Comunicazione nella Relazione: La comunicazione aperta e onesta è cruciale in una relazione sana. Se ci sono problemi di manipolazione verbale o se senti che le tue opinioni e desideri non vengono rispettati, è importante affrontare queste questioni. Una relazione dovrebbe basarsi sul rispetto reciproco e sulla comprensione.
Salute e Benessere Sessuale: Nessuno dovrebbe sentirsi obbligato a fare qualcosa che trova doloroso o sgradito in ambito sessuale. Il consenso e il comfort sono essenziali. Se ci sono aspetti della tua vita sessuale che ti causano disagio, è importante affrontarli.
Valuta la Tua Relazione: Considera se questa relazione ti supporta nel tuo sviluppo personale, o se ti senti limitata. Una relazione dovrebbe arricchire la tua vita, non limitarla. Se senti che la relazione ti impedisce di crescere o di essere te stessa, potrebbe essere il momento di riflettere sul suo futuro.
Riflessione e Pausa: Prendere una pausa per riflettere può essere utile per capire meglio ciò che vuoi dalla vita e dalla tua relazione. Anche se il tuo partner non comprende o non accetta questa necessità, è importante che tu possa prendere decisioni che siano giuste per te.
Supporto Esterno: Considera di parlare con un terapeuta o un consulente. Un professionista può offrirti un punto di vista neutrale e supportarti nel processo di comprensione dei tuoi sentimenti e bisogni.
Paura di Perdere e Pentirsi: È normale avere paura di perdere qualcosa di familiare o di pentirsi delle proprie scelte. Tuttavia, prendere decisioni basate sulla paura può portarti a rimanere in situazioni che non sono salutari o soddisfacenti.
Scoperta di Sé e Crescita Personale: È importante dedicare tempo a te stessa, specialmente dopo aver vissuto eventi così difficili. La crescita personale e l'auto-scoperta sono processi fondamentali e non devono essere visti come egoistici.
In conclusione, è importante prendere decisioni che rispecchiano i tuoi valori e ciò che è meglio per il tuo benessere personale. Non vivere in funzione delle aspettative degli altri, ma piuttosto cerca di capire cosa è veramente importante per te. Sei l'unica che può decidere quale sia la strada migliore per la tua vita.
Gentilissima, grazie per aver condiviso un dolore tanto grande, un dolore che evidentemente ancora si fa sentire, chiede tempo per essere elaborato, e si intreccia con gli eventi di vita che sta vivendo nel momento presente.
Il suo racconto mi colpisce in tanti punti, e mi scuso se non li toccherò tutti ma credo che necessitino di uno spazio adeguato che la scrittura non mi concede. Una delle cose che mi ha colpito, e che mi sembra faccia un po' da filo rosso nel suo racconto, è il fatto che si definisca come una persona che fa i “capricci” o che definisca il suo atteggiamento come “egoistico”, proprio nel momento in cui pensa di dar spazio a ciò che sente, ai suoi bisogni e ai suoi desideri. Probabilmente, nella sua storia di vita ha imparato a mettere l'Altro prima di sé stessa, e nel momento in cui la sua voce interiore chiede di essere ascoltata le fa strano, quasi le sembra di essere egoista. Lei dice che forse non sta più cercando quello che è meglio, ma quello che è più giusto e in linea con il suo essere; di fatto non esiste un “meglio” in assoluto ma solo ciò che è meglio per ognuno di noi. Forse imparando a centrarsi su di sé, a sperimentarsi, a darsi spazio, imparerà a conoscersi e a conoscere il SUO meglio, e a comprendere che niente di tutto ciò è egoistico. La sua esigenza è più che valida.
Cosa desidera per sé? Come si immagina la sua strada? Cosa vuol dire per lei amarsi e rispettarsi di più? Pensa che un compagno che le chiede di fare delle cose che lei non vuole sia leale? Lei vuole una persona che pensa che la sua richiesta sia una perdita di tempo? Cominciare il viaggio dentro sé stessi è faticoso e può mettere paura lasciare una strada conosciuta, dei progetti immaginati, per un percorso sconosciuto; ma che soddisfazione nel disegnare quel percorso con le sue mani, con i paesaggi e con i colori che le piacciono di più! Si dia questa possibilità. Con l'aiuto e la delicatezza di un professionista può cominciare a tracciare il percorso senza sentirsi sola. Le mando un caro saluto e resto a disposizione.
Dott.ssa Francesca Loddo
Buonasera, capisco che si sia fatta travolgere da una relazione senza poi capire fino in fondo se è ciò che vuole e di cui ha bisogno. Perciò tutti i suoi interrogativi sono legittimi e dovrebbe chiedersi quale tra i vari punti affrontati è quello che le pesa di più in questo momento della vita: per esempio scegliere di continuare la relazione, invece che scegliere di vivere una senso di libertà e leggerezza, quanto le peserebbe emotivamente? Focalizzandosi poi sulle conseguenze delle varie possibilità che ha, può immaginare quale sia la strada che la farebbe stare meglio.
Se avesse bisogno di supporto, resto a disposizione.
Un caro saluto,
Dott.ssa Matilde Ciaccia
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Gentile utente, leggendo le sue parole mi arriva tanta fatica e sofferenza. Immagino quanto sia stato doloroso per lei e la sua famiglia affrontare la malattia, le cure e poi la perdita.
Mi sembra che, attraverso la richiesta della pausa di riflessione che fa al suo compagno, stia provando a prendersi uno spazio e un tempo per lei.
Questo è sicuramente importante.
Tuttavia, mi arriva anche tanta confusione, vissuti emotivi difficili da scogliere da soli, esperienze difficili. Per questo, sento di suggerirle di cercare uno spazio di supporto psicologico in cui possa imparare a prendersi i propri spazi, esprimere i propri bisogni e sentire i suoi desideri.
Un caro saluto,
Dott.ssa Del Giudice
Gentilissima
Mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo e immagino il suo stato.
Ciò che le posso consigliare è di intraprendere un percorso psicologico in modo tale da avere il suo spazio e aiutarla al meglio.
Resto a sua completa disposizione
Cordiali saluti
Dott.ssa Solano Giusy
Buongiorno,
le esprimo per prima cosa tutta la vicinanza per la sua dolorosa perdita, che comprendo possa essere motivo per Lei e la sua famiglia di disorientamento e un momento opportuno per interrogarsi sulla propria vita essendo venuto a mancare anche il ruolo assistenziale che aveva sempre assolto rispetto alla malattia di suo fratello.
Rispetto alla questione di coppia sicuramente dalle sue parole trapela un grande senso di insofferenza e ritengo sarebbe importante e opportuno per lei poter affrontare questi vissuti e dubbi rispetto alla sua storia all'interno di un percorso per ri-pensarsi e ri-pensare alle sue scelte di vita, ivi compresa quelle riguardanti la sua relazione sentimentale, rispetto alla quale emergono diverse criticità. Fin d'ora sento però di poterle rimandare che la sessualità dovrebbe poter essere un ambito di esplorazione del piacere per entrambi e non qualcosa in cui sentirsi costretti.
Resto a disposizione, qualora scegliesse di iniziare un percorso per sé!

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