Salve il sono mamma di un bambino di 5 anni e siamo tanto attaccati uno con l’altro mio figlio non h

24 risposte
Salve il sono mamma di un bambino di 5 anni e siamo tanto attaccati uno con l’altro mio figlio non ha fatto asilo ha proprio il terrore quando solo lo nominiamo e allo stesso modo fa male anche ha me nn riesco a staccarmi da lui a pensare che l’hanno prossimo deve andare in prima mi fa stare malissimo piango nn riesco a dormire perché penso sempre questo e lui piange in continuazione perché non vuole andarci io da piccola non ho frequentato nemmeno l’asilo come posso fare?
Gentile utente buonasera.
Lei ha grandi responsabilità nei confronti di suo figlio. Una di queste è garantirgli un'educazione scolastica adeguata. Lo stile di attaccamento che si è creato non aiuta sicuramente suo figlio ad affrontare la scuola nel modo giusto è più sereno possibile.
Le consiglio di non attendere il prossimo anno per inserire suo figlio a scuola, ma di cominciare da subito. Nella scuola dell'infanzia si creano i presupposti fondamentali per l'apprendimento successivo. Non frequentarla comporterà ulteriori problematiche nell'acquisizione delle prime nozioni nella scuola primaria.
Le consiglio, anche e vivamente, di consultare uno psicologo dell'età evolutiva per instradare suo figlio al distacco dalla figura genitoriale senza traumi, né disagi. E' auspicabile che anche lei abbia modo di avere un colloquio psicologico con un professionista per elaborare meglio questo stile di attaccamento così forte ed esclusivo.
Da queste decisioni dipende molto del corretto sviluppo psicologico ed educativo di suo figlio. Se ciò implica qualche sacrificio e qualche pianto (o molti pianti), sarà sempre il suo bene e per il bene di entrambi.

Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese

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Dott. Alessandro Pedrazzi
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Settimo Milanese
Gentile Signora,
le sarà facile trovare conferma nelle risposte di ogni mia/mio collega che l'attaccamento nella diade madre-figlio è una cosa importantissima, ed è certo che il legame debba essere presente e attento (o meglio, sufficientemente buono!). Tuttavia, come per tutte le cose, il giusto mezzo è sempre la via migliore. Un eccesso di questo legame, può sembrare che abbia la forma dell'amore ma, in realtà, è più figlio della paura, per dirla in modo sintetico. Suo figlio ha bisogno di lei ma ha anche bisogno della sua assenza, della sua capacità di rendersi assente in certe circostanze, in modo che lui stesso, all'inizio con qualche difficoltà, poi non più, sviluppi la sua autonomia, sviluppi il suo Io in forma autonoma. Non consentirgli questo, mi creda, potrebbe portare ad una profonda insicurezza personale e, credo, che ciò non sia la cosa che lei si augura per il futuro di suo figlio. Valuti. Valuti anche di farsi aiutare se ha bisogno di sviluppare questa capacità se sente di fare fatica ad esprimerla!
Un caro saluto e buon 2024!
dott. Alessandro Pedrazzi
Dott.ssa Claudia Torrente Cicero
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Saronno
Gentile utente, il legame madre-figlio è importantissimo, ma a volte può essere influenzato da paure e vissuti personali che lo portano a diventare troppo stretto e a limitare entrambe le parti. La frequenza alla scuola materna aiuta a sviluppare competenze cognitive e relazionali necessarie per il corretto sviluppo successivo. Il mio consiglio è di cercare un consulto psicologico per affrontare la causa della sua angoscia nel separarsi da suo figlio e trovare la migliore strategia per aiutare anche lui a crescere serenamente.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, Dott.ssa Claudia Torrente Cicero
Dott. Luca Rochdi
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, in primo luogo è importante capire quali sono le sue emozioni legate alla separazione del momento in cui suo figlio andrà all'asilo. Sono certo che con un aiuto di un professionista che analizzerà con lei i vissuti legati al distacco, riuscirà a vivere in primis lei in modo più sereno questo accadimento ed allo stesso modo anche il suo bambino.
Vi auguro il meglio.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Buone Festività.
Dott. Luca Rochdi
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Dr. Giacomo Ginestrone
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Torino
Buonasera, le paure dei genitori di allontanarsi dai figli (come ad esempio a causa dell'inizio del percorso scolastico) vengono assorbite e rivissute dai bambini, quando sono così piccoli. Sono situazioni complesse su sui si può intervenire con successo attraverso un percorso di psicoterapia, riportando serenità nella relazione con suo figlio.
Spero che la mia risposta le sia stata utile, resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Un cordiale augurio di buone feste
Dott. Giacomo Ginestrone
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Cara utente, posso solo immaginare quanto possa essere difficile per lei separarsi dal suo bambino. Tuttavia sarebbe importante che lei approfondisse questa sua ansia da separazione, che coinvolge in prima analisi lei e che potrebbe essere presente con il tempo anche nel suo bambino. Cosa teme accadrebbe se lei e suo figlio foste separati? Come mai è per lei così importante stare sempre con lui? Lavorare sulla sua ansia sarà per lei importante e di riflesso anche per il suo piccolo, che come dice lei stessa l'anno prossimo andrà in prima. Affrontare questa separazione prima di tutto lei per poter mettere il suo piccolo a suo agio a sua volta. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Dott.ssa Cristina Sinno
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Buonasera e grazie per la condivisione, il rapporto tra mamma e figlio è sempre speciale, unico e difficile da comprendere, ma per una serenità sua e del suo piccolo, le consiglio di incominciare subito un percorso di psicoterapia in modo di affrontare in maniera preparata questi bellissimi anni di scuola che stanno per arrivare. La scuola sarà un momento di gioia, di condivisione, e di crescita per entrambi, non una paura da allontanare. Resto a disposizione anche per colloqui online. Cordiali Saluti, D.ssa Cristina Sinno
Dott.ssa Alessandra Morosinotto
Psicologo, Psicologo clinico
Alessandria
Buonasera signora, le suggerisco di intraprendere quanto prima un percorso psicologico per lei e per il suo bambino. Purtroppo finché non sarà lei ad aver lavorato sulle sue preoccupazioni, il suo bambino non potrà far altro che fidarsi di lei e delle sue paure "per sopravvivenza". Un caro saluto
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Dott.ssa Veronica Tosi
Psicoterapeuta, Psicologo
Siena
Gentile utente, Il legame madre e figlio è un legame molto forte che si crea dal momento della gestazione. Come tutti i legami con il passare del tempo evolvono e anche quello tra madre e figlio con il tempo cambia.
Il primo cambiamento avviene con l'inserimento all'asilo del bambino; questo è un grande cambiamento sia per il bambino che per il genitore.
Per questo motivo, Le consiglio di rivolgersi ad un professionista, che possa aiutarLa ad affrontare nel miglior modo possibile questa fase.
Rimango a disposizione,
Cordiali Saluti
Dott.ssa Tosi Veronica
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Mi rendo conto del Suo profondo legame con Suo figlio e delle Sue preoccupazioni riguardo l'asilo. È importante comprendere le ragioni profonde della resistenza del bambino e cercare sostegno professionale, come uno psicologo infantile, per esplorare le sue paure e trovare strategie per facilitare la transizione. Coinvolgere gradualmente il bambino in attività sociali può aiutare a costruire fiducia. Dott.ssa Francesca Gottofredi
Dott.ssa Zarina Zargar
Psicologo, Psicologo clinico
Verona
Salve gentile utente,
spesso le fasi di crescita dei figli possono mettere davvero alla prova e il dolore che lei sta provando al pensiero di allontanarsi dal suo bambino ne è la dimostrazione.
Si tratta, comunque, di momenti di vita e preoccupazioni che vanno affrontati e non evitati perchè necessari per un corretto sviluppo emotivo di suo figlio e per la sua serenità di madre.
Le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico che aiuterà lei a capire come gestire questa situazione e di conseguenza rasserenerà anche il suo bambino.
Resto a disposizione per un colloquio. Un caro saluto, Dott.ssa Zarina Zargar
Dott.ssa Giulia Zannoni
Psicologo, Psicologo clinico
Ravenna
Gentile utente,
la ringrazio per aver riportato il suo vissuto.
Ritengo che sia fondamentale comprendere prima di tutto il suo sentito a quale bisogno corrisponde per poter creare una relazione basata sul sentito con suo figlio.
Resto a disposizione
Dott.ssa Giulia Zannoni
Dott.ssa Martina Orzi
Psicologo, Psicologo clinico
Collegno
Buonasera, l'entrata all'asilo è un momento delicato sia per i genitori che per i bimbi.
Sarebbe importante accogliere ed esplorare meglio le sue preoccupazioni e i suoi vissuti emotivi.
Una relazione genitore-figlio efficace necessita di un equilibrio tra accudimento ed esplorazione, di cui il bambino necessita per strutturarsi e sviluppare capacità emotivo, relazionali etc.
Potrebbe valutare l'idea di rivolgersi ad un professionista per esplorare meglio questi aspetti, anche in relazione alla sua storia di vita e di figlia.
E' comunque un'esperienza emotivamente significativa quindi in un percorso psicologico potrebbe trovare un spazio di ascolto e supporto.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Dott.ssa Valeria Vitillo
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. Il legame tra madre e figlio è molto intimo, ma allo stesso tempo è importante favorire la crescita del proprio bambino e la sua esplorazione del mondo. Potrebbe porre attenzione sulla difficoltà a separarsi da lui, in modo la vivere in modo più sereno e rilassato le sue tappe di sviluppo.
Resto a disposizione.

Dott.ssa Valeria Vitillo
Dott.ssa Ilaria Pavoni
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta
Roma
Buonasera gentilissima, grazie per aver condiviso questa sua difficoltà le sono grata ed empatizzo con la sua sofferenza, purtroppo i bambini non hanno un corredo mnemonico per affrontare gli ostacoli e si basano su quelle che sono le nostre risposte, quindi una sua difficoltà sarà letta dal bambino come sua e così sarete legati da emozioni mischiate che confondono i confini; immagino sia molto doloroso il distacco, specialmente perché c'è un ritorno alla sua storia passata (come scrive anche lei non ha frequentato l'asilo) credo però che anche aiutare suo figlio nel raggiungere l'autonomia possa essere un vero atto d'amore, la vicinanza che ora avete fisica nel tempo si potrà trasformare in una vicinanza mentale, fatta di tante altre cose, per esempio sarà utile per suo figlio sapere che lei c'è (che è presente e costantemente orientato a lui) anche nella sua assenza, sono sicura che sarà capace di affrontare questa sfida, se avrà difficoltà potrà aiutarsi con un percorso terapeutico volto ad indagare i motivi di questa resistenza, un saluto e resto a disposizione. Dott.ssa Ilaria Pavoni
Dr. Marco Cenci
Psicologo, Psicologo clinico
Brescia
Buongiorno,
Sicuramente è una situazione che andrebbe approfondita con l'aiuto di un collega. Penso che indagando il suo mondo interiore troverebbe le risposte che cerca e risolverebbe il problema.
Dott. Marco Cenci
Dott.ssa Camilla Persico
Psicologo, Sessuologo, Neuropsicologo
Carrara
Buongiorno, l'attaccamento ad un figlio e viceversa alla madre è una cosa davvero difficile da gestire con l'inizio della scuola, dopo che avete trascorso la vs quotidianità sempre e costantemente insieme. La reazione di suo figlio è assolutamente normale, tuttavia è una tappa necessaria per la sua autonomia e indipendenza perciò le suggerisco di iniziare questo percorso per gradi, da subito, con piccoli distacchi quotidiani. Comprendo la difficoltà ma è per il benessere futuro di suo figlio, ed anche il suo. A disposizione per ulteriori consigli, cordialmente
Dott.ssa Camilla Persico
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Mi dispiace sentire che tu e tuo figlio state affrontando questo momento difficile. La paura e l'ansia legate all'inizio della scuola o dell'asilo sono comuni nei bambini, ma possono essere gestite in modo adeguato. Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarti e aiutare tuo figlio ad affrontare questo periodo di transizione:

Comunicazione aperta: Parla con tuo figlio in modo gentile e comprensivo. Chiedigli come si sente riguardo all'asilo e ascolta attentamente le sue preoccupazioni. Assicuragli che capisci i suoi sentimenti e che sarai sempre lì per lui.
Gradualità: Se possibile, visita l'asilo insieme a tuo figlio prima dell'inizio ufficiale in modo che possa familiarizzare con il luogo e incontrare gli insegnanti. Questo può ridurre l'ansia legata all'ambiente sconosciuto.
Routine: Mantenere una routine regolare può aiutare il tuo bambino a sentirsi più sicuro. Stabilisci una routine quotidiana che includa orari fissi per il gioco, il cibo, il sonno e il tempo trascorso insieme.
Coinvolgimento positivo: Fai in modo che tuo figlio associ l'asilo a esperienze positive. Raccontagli storie divertenti su cosa potrebbe fare lì o gioca a giochi che coinvolgono l'idea dell'asilo.
Coinvolgi gli insegnanti: Parla con gli insegnanti o il personale dell'asilo e condividi le preoccupazioni di tuo figlio. Lavora con loro per creare un ambiente accogliente e di supporto per tuo figlio.
Separazione graduale: Inizia con separazioni brevi e gradualmente aumenta il tempo che trascorre lontano da tuo figlio. Questo può aiutarlo ad abituarsi all'idea di essere separato da te.
Modello di comportamento: Mostra a tuo figlio che l'asilo è un luogo sicuro e divertente. Sii positiva riguardo all'asilo e trasmetti fiducia nel processo di apprendimento.
Supporto emotivo: Cerca il sostegno di amici, familiari o un professionista della salute mentale se senti di avere difficoltà a gestire le tue emozioni legate a questa situazione. È importante essere calmi e rassicuranti per tuo figlio.
Ricorda che ogni bambino è diverso, e alcuni potrebbero impiegare più tempo di altri ad adattarsi a nuove situazioni. Sii paziente e amorevole con tuo figlio durante questo periodo. Se le preoccupazioni o l'ansia di tuo figlio persistono o diventano molto intense, potrebbe essere utile consultare uno psicologo infantile o uno specialista in comportamento per ulteriori suggerimenti e supporto.
Dott. Diego Emmanuel Cordoba
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Questa situazione evidenzia un legame molto forte tra te e tuo figlio, che può essere positivo ma può diventare limitante se impedisce a entrambi di affrontare nuove sfide e crescere in modo sano e autonomo. La tua paura e l'ansia che provi riguardo all'andare all'asilo di tuo figlio potrebbero essere riflesso della tua esperienza passata e della tua difficoltà a separarti da lui.
In questo contesto, potrebbe essere utile lavorare con uno psicologo esperto in terapia familiare o sistemica per esplorare le dinamiche della vostra relazione e trovare modalità più equilibrate di separazione e autonomia. Potrebbe essere utile anche per te esplorare le tue paure e ansie legate al passaggio del tuo bambino all'asilo, per capire come gestirle in modo sano e positivo.
Inoltre, potresti considerare di parlare con il personale dell'asilo per ottenere supporto e consigli su come facilitare la transizione di tuo figlio e rendere il processo meno angosciante per entrambi. Ricorda che è normale provare ansia e preoccupazione quando si affrontano nuove sfide, ma è importante trovare modi per affrontarle in modo costruttivo e positivo. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
Dott. Cordoba
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Dott.ssa Alice Fazzina
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quartu Sant'Elena
Gentile signora, capisco le sue paure, è normale provare angoscia e preoccupazione quando affrontiamo nuove sfide ma lavorandoci in modo costruttivo potrà aiuterà sia lei che suo figlio.
Ha mai pensato di intraprendere un percorso psicologico?
Resto a sua disposizione, un caro saluto.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Salve,
comprendo quanto possa essere difficile per lei affrontare questa situazione. L'attaccamento tra genitore e figlio è un legame profondo e significativo, ma in alcuni casi può diventare un ostacolo per lo sviluppo dell'autonomia del bambino e per il benessere del genitore stesso.
Il fatto che suo figlio non abbia frequentato l'asilo e che manifesta un rifiuto verso la scuola potrebbe indicare una difficoltà nel separarsi da lei, alimentata anche dalla sua stessa sofferenza all'idea di allontanarlo. Questo circolo potrebbe creare una sorta di “ansia condivisa” che, se non affrontata, rischia di rendere più complicato il passaggio alla scuola primaria.
Un primo passo potrebbe essere quello per iniziare a preparare gradualmente suo figlio al distacco, creando momenti in cui lui possa sperimentare situazioni di autonomia in un ambiente protetto e rassicurante. Allo stesso tempo, sarebbe utile per lei lavorare sulle sue emozioni, per riuscire a vivere il distacco come un'opportunità per la crescita di entrambi.
Dato il peso emotivo che questa situazione ha su di lei e suo figlio, sarebbe utile e consigliato rivolgersi ad uno specialista. Uno psicologo o psicoterapeuta potrebbe aiutarla a comprendere meglio la dinamica tra voi e individuare strategie per gestire il distacco in modo sereno.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa, Psicoterapeuta, Sessuologa
Dott.ssa Antonella Bellanzon
Psicologo, Psicologo clinico
Massa
Quello che stai vivendo è un momento delicato, sia per te che per il tuo bambino. È normale avere paura del distacco, soprattutto se siete stati sempre molto legati e se lui non ha mai frequentato l’asilo. Il passaggio alla scuola primaria può sembrare enorme, ma con il giusto approccio potete affrontarlo insieme in modo più sereno. Il tuo bambino non ha esperienza con la scuola e la sua paura è normale, perché è qualcosa di sconosciuto.
Se anche tu hai difficoltà con il distacco, lui potrebbe percepirlo e questo rafforza la sua insicurezza. I bambini sono molto sensibili alle emozioni dei genitori! Parlatene in modo positivo

Evita di dire frasi come "Devi andare e basta", prova invece con:
"A scuola farai tante cose belle, imparerai a leggere le storie che ti piacciono, avrai nuovi amici!"
Se parli della scuola con ansia o tristezza, lui lo sentirà e penserà che è davvero qualcosa di spaventoso.
Preparatelo piano piano

Portalo a vedere la scuola prima che inizi. Fagli vedere le classi, il cortile, magari conosci qualche maestra in anticipo.
Leggete insieme libri sulla scuola, magari storie di bimbi che affrontano la stessa paura.
Se conosci altri bambini che andranno nella sua stessa classe, organizza degli incontri prima dell’inizio della scuola.
Abitualo al distacco gradualmente. Se finora siete stati sempre insieme, prova a lasciarlo qualche ora con i nonni, con amici o a farlo partecipare a qualche attività in cui tu non sei presente.
Questo lo aiuterà a capire che tu tornerai sempre e che può stare bene anche senza di te per un po’.Se senti di non riuscire a gestire questa ansia, prova a parlarne con qualcuno di fidato o con uno specialista. A volte basta solo un po’ di supporto per sentirsi meglio.
Dott.ssa Antonella Bellanzon
Dott.ssa Filippina Romano
Psicologo, Psicologo clinico
San Casciano in Val di Pesa
Gentilissima,
Per cercare di dare una spiegazione partirei proprio dalla fine: Lei non ha frequentato la scuola dell'infanzia. Probabilmente nel Suo immaginario ha costruito diverse fantasie inconsce relative a tale ambiente scolastico. A questo bisogna dare particolare importanza ai vissuti attuali di paura e sofferenza che si esprimono nel pianto a seguito della reazione del Suo bambino. A questo punto si crea un circolo vizioso: più Lei sta male, più il bambino reagisce al suo dolore. Inevitabilmente al piccolo arriva l'idea che la scuola è un posto pericoloso, perchè Lei, madre, si pone con preoccupazione.
Alla base di tutto ciò, andrei ad esplorare il tipo di attaccamento che ha instaurato con Suo figlio e che permetterebbe di fornire diverse spiegazione alla situazione che sta vivendo.
Mi occupo di infanzia e adolescenza (la invito a consultare il mio profilo) e potremmo insieme indagare diversi aspetti.

Resto a Sua disposizione.
Gentile Utente, la ringrazio innanzitutto per aver condiviso questo momento di difficoltà. Vorrei dirle, prima di tutto, che è assolutamente comprensibile ciò che sta provando. Separarsi per qualche ora da un bambino con cui si è condivisa la quotidianità per cinque anni è un passaggio emotivamente intenso. Questo è un momento di cambiamento per entrambi, perché anche lei si trova ad affrontare una piccola “separazione” simbolica: un nuovo capitolo del vostro rapporto.
Mi sembra di capire che il legame che ha costruito con suo figlio sia molto stretto, fatto di presenza, cura e protezione. È un legame prezioso, e continuerà a esserlo anche in futuro. Proprio perché è così profondo, però, è naturale che ora emergano ansie e paure legate alla distanza e all’autonomia.
Vorrei proporle una riflessione: provi a non considerare questo momento come una perdita, ma come un’evoluzione. Andare a scuola non significa “staccarsi” da lei, ma iniziare ad ampliare il proprio mondo, a fare nuove esperienze e incontrare nuove figure di riferimento, senza che questo tolga nulla al vostro legame o al suo ruolo, che resta fondamentale.
Mi piacerebbe offrirle una metafora che rappresenti lei come a un porto sicuro: il luogo da cui suo figlio parte ogni giorno per esplorare e a cui fa ritorno per sentirsi accolto e rassicurato.
In questo tempo che precede l’inizio della scuola può essere utile prepararsi gradualmente insieme, con piccoli passi. Parlatene con parole semplici, spiegandogli che la scuola è un posto dove imparerà tante cose nuove, conoscerà bambini e maestre gentili, e che all'uscita lei sarà sempre lì ad aspettarlo. Potreste anche visitare la scuola prima dell’inizio, per renderla un luogo un pò più familiare, oppure leggere insieme qualche storia o libro che parla di altri bambini che iniziano la scuola: lo aiuterà a immaginarsi nella situazione con meno paura.
Mi permetta di dirle che essere mamma non è mai semplice, e non è un fallimento se in questo momento prova paura. Al contrario, è il segno di quanto è coinvolta e di quanto ama suo figlio.
Se però l’ansia dovesse diventare troppo intensa, per lei o per il bambino, può essere utile parlarne con uno psicologo dell’età evolutiva, che possa aiutarvi a trovare strategie per affrontare il distacco in modo più sereno. E se sentisse il bisogno di uno spazio solo suo, dove poter esprimere e comprendere ciò che prova, potrebbe essere utile anche iniziare un percorso personale di sostegno psicologico.
Le porgo un cordiale saluto e resto a disposizione,
Dott.ssa Matilde M. Venerini

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