Mia moglie soffre di depressione da diversi anni ,7 mesi fa ha tentato il suicidio è stata ricoverat

28 risposte
Mia moglie soffre di depressione da diversi anni ,7 mesi fa ha tentato il suicidio è stata ricoverata x 1 mese in una casa di cura ed adesso è in cura con una psichiatra ,9 giorni fa gli ha cambiato la pastiglia x la depressione dalla Sertralina da 100 mg ,al Wellbutrin da 150 mg ,da quando ha cambiato sta più male cioè piange sempre ed ha dei dolori in tutto il corpo ,é una cosa passeggera o è un sintomo indesiderato??
Dott.ssa Debora Gilardi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Firenze
Caro utente, riferisca l'accaduto allo psichiatra che segue sua moglie: i farmaci non hanno lo stesso effetto in tutti i soggetti, la risposta alla terapia farmacologica è comunque soggettiva.
Le consiglio inoltre di non fare solo affidamento ai farmaci, per la cura depressione è assolutamente consigliabile la terapia combinata, ovvero farmacologica e psicoterapica. In particolare, la psicoterapia cognitivo comportamentale, più concreta ed efficace. In bocca al lupo.

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Dott.ssa Maria Grazia Messaglia
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casale Monferrato
gent. le consiglio oltre all'aiuto farmacologico un percorso psicoterapeutico di sostegno e di rinforzo. Si rivolga anche ad uno psicoterapeuta che in collaborazione con lo psichiatra possa valutare in modo più completo le problematiche di sua moglie. La sofferenza psichica può essere letta ed interpretata anche in modo psicodinamico. Cordiali saluti dott.ssa MGrazia Messaglia
Dott.ssa Grazia Esposito Malara
Psicologo, Psicoterapeuta, Professional counselor
Ospitaletto
Buonasera,non trascuri questi segnali e ponga la domanda al medico che segue sua moglie che sicuramente saprà darle una risposta.inoltre,per avere risultati migliori è opportuno accompagnare la terapia farmacologica a una psicoterapia.
Dott.ssa Federica Serafini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Condivido l’opinione delle mie colleghe, consigliandole anch’io la psicoterapia e un contatto con lo psichiatra di riferimento di sua moglie! In bocca al lupo! Dott.ssa Federica Serafini Psicologa Psicoterapeuta
Dott.ssa Teresita Forlano
Psicologo, Sessuologo, Psicoterapeuta
Roma
Gentilissimo, queste sue perplessità vanno poste all'attenzione dello psichiatra che ha in cura all'attuale sua moglie.
Prima di parlare di psicoterapia, valuterei con dei colloqui: la capacità della signora di poter trarre benefici dagli incontri con uno psicologo/psicoterapeuta, lo stato patologico e lo stato di funzionamento attuale; poi, prenderei in considerazione l'intervento psicologico adatto a lei.
Cordialità
Dottoressa Forlano Teresita
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buongiorno! La risposta ai farmaci è soggettiva ed eventuali effetti collaterali possono rientrare dopo qualche giorno. In ogni caso per avere risposte dettagliate deve rivolgersi al più presto allo psichiatra che la segue. Le consiglio di affiancare prima possibile una psicoterapia. Saluti
Dott.ssa Enza Marangella
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Trebaseleghe
Buonasera, la situazione che descrive può richiedere più tempo per avviarsi alla guarigione.La terapia farmacologica deve essere monitorata ed se e' il caso modificata dallo psichiatra che cura sua moglie . Le crisi depressive gravi devono avvalersi di un trattamento farmacologico associato a un percorso psicoterapeutico. È importante risalire alle origini della depressione ed elaborare i traumi subiti e le situazioni che l'hanno determinata.
Dott.ssa Lucia Mezzalana
Psicologo, Psicoterapeuta
Piove di Sacco
Ritengo che oltre ai farmaci ci voglia una psicoterapia. Contatti qualcuno anche in questo portale. La psicoterapia di uno psicologo giunge all'anima.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Gemma Bosco
Psicoterapeuta, Psicologo
Roma
Buongiorno come prima cosa sarebbe il caso di segnalare questa nuova sintomatologia allo psichiatra che la segue affinché possa " sistemare" la terapia. Successivamente consiglierei di contattare uno psicoterapeuta per poter approfondire gli aspetti psicodinamici relativi alla patologia depressiva e indagare circa le cause scatenanti la stessa.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Un saluto
D.ssa gemma bosco
Dott.ssa Enza Cuzzucoli
Psicologo, Psicoterapeuta
Torino
Buonasera, come le hanno suggerito i colleghi è il caso che lei contatti lo psichiatra che segue sua moglie così da poter condividere con il medico la situazione e discuterne eventualmente la cura farmacologica attuale. Le consiglio inoltre di prendere in considerazione la possibilità di rivolgersi anche ad uno psicoterapeuta, un percorso psicologico non potrà che essere occasione di riflessione sulle possibili cause legate allo stato depressivo di sua moglie e, più in generale, al benessere familiare complessivo. In bocca al lupo, E. Cuzzucoli
Dott. Daniel Michael Portolani
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, ogni effetto reale o supposto della terapia farmacologica va riportato al medico curante che l'ha prescritta; è fondamentale che il collega resti informato su ogni possibile conseguenza della terapia e che sia in grado di aggiustare, laddove necessario, la posologia in tempi utili ed efficaci. Solo il collega conosce l'anamnesi farmacologica e medica di Sua moglie e può in sicurezza dirLe la natura di queste difficoltà emerse. Mi unisco ai colleghi nel consigliare l'associazione di una psicoterapia, in quanto la sola terapia farmacologica non da risultati apprezzabili nel lungo periodo e non può agire alla base del problema, ovvero sulle sue cause. L'accompagnamento farmacologico è necessario ma non sufficiente. Anche a Lei potrebbe fare bene un sostegno. Rivolgetevi a un terapeuta e assicuratevi che lavori a stretto contatto con lo psichiatra che ha prescritto la terapia farmacologica, e otterrete risultati ben più apprezzabili. Cordialità, in bocca al lupo! DMP
Dott.ssa Anna Maria Schallig
Psicologo, Psicoterapeuta
Firenze
Buongiorno, Affrontare la depressione non è mai un percorso facile. In una fase acuta come quella che sua moglie sta vivendo in questo momento, la terapia psicofarmacologica è fondamentale per potersi riaprire, per ritrovare un minimo di serenità. Gli effetti collaterali da Lei descritti vanno riferiti immediatamente allo psichiatra che ha in cura sua moglie: ci sarà stato senz’altro un motivo per cambiare terapia e purtroppo non è facile trovare il farmaco “giusto”.... la risposta individuale varia da persona a persona. Comunque i psicofarmaci, pur essendo importantissimi, non sono l’unica risorsa. Sua moglie ha bisogno di affiancare alla terapia farmacologica un percorso di sedute di psicoterapia. Un malessere forte come il suo è sintomo di un disagio molto profondo che va affrontato con l’aiuto di un bravo psicoterapeuta. Contattatene qualcuno nella vostra zona, e affidatevi quando vi sentite accolti e a vostro agio. (Io personalmente uso il metodo della psicoterapia analitica e vedo che su pazienti depressi funziona molto bene.) Tanti cordiali saluti, Anna Maria Schallig
Dott. Simone Tealdi
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Torino
Buongiorno,
mi spiace per la difficile situazione. Sarebbe molto consigliato unire alla terapia farmacologica una psicoterapia per ottenere risultati migliori.
Ne parli con il suo medico e cerchi uno psicologo qui sul portale.
dott Tealdi
Dott. Andrea De Simone
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Salerno
Buongiorno, sua moglie ha mai intrapreso un percorso psicoterapeutico?
Dr. Ioannis Georgantas
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Comprendo le difficoltà che possono dipendere dal cambiamento del piano terapeutico. Bisogna rivolgersi allo psichiatria che ha in cura sua moglie che sicuramente cercare di gestire per al meglio la situazione. Converrebbe anche intraprendere un percorso psicoterapeutico. Cordiali saluti
Dr. Adriano Purgato
Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Buongiorno, in base a quanto ci dice è altamente consigliabile affiancare il sostegno farmacologico con un trattamento psicoterapico. E' da valutare anche la partecipazione ad un gruppo psicoterapeutico.
Ci faccia sapere, i miei migliori auguri.
Adriano Purgato
Dott.ssa Tiziana Vecchiarini
Psicologo, Psicoterapeuta
Pozzuoli
Salve.
spero che in questo grande marasma dovuto all'emergenza coronavirus lei abbia potuto avere il sostegno dello psichiatra per se e per sua moglie. Non aspetti tempo a rivolgersi a uno psicologo anche online per curare la depressione di sua moglie, parallelamente all'assunzione di farmaci già avviata, in modo completo e totale.
Le auguro il meglio in questo momento difficile
Ce la faremo
dott.ssa Tiziana Vecchiarini
Dott.ssa Enza Pecora
Psicoterapeuta, Psicologo, Professional counselor
Reggio Calabria
Buon pomeriggio.
La sertralina può scatenare molti effetti avversi che variano per tipo e intensità da un paziente all'altro. Ciò è dovuto alla sensibilità che ciascun individuo possiede nei confronti del farmaco, perciò non è detto che gli effetti collaterali si manifestino tutti e nello stesso modo in ogni paziente. é importante riferire questi effetti collaterali allo psichiatra che segue sua moglie e non per ultima cosa farla seguire da uno psicoterapeuta. insieme alla terapia farmacologia è opportuno abbinare quella psicoterapica. per maggiori informazioni mi contatti
cordiali saluti
Dott.ssa Pecora
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Dott.ssa Rossella Ianniello
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Settimo Milanese
Buona sera, sarebbe opportuno sentire lo/la psichiatra di sua moglie per capire le cause di queste reazioni avverse ed eventualmente rivalutare la terapia farmacologica. Contemporaneamente sarebbe utile affiancare alla farmacoterapia una psicoterapia di supporto.
Un caro saluto
Rossella Ianniello
Dott. Michele Iannelli
Omeopata, Agopuntore, Psicoterapeuta
Roma
Rivolga il suo quesito farmacologico allo psichiatra che segue sua moglie. Tenga, inoltre, presente che una depressione che dura da tanti anni ha bisogno, per essere curata validamente, anche da una seria psicoterapia. Cordiali saluti.
Dott.ssa Patrizia Provasi
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Legnano
Buonasera, le consiglio vivamente di rivolgersi allo psichiatra di sua moglie, che le può dare indicazioni sull'essere o meno effetti collaterali del nuovo farmaco.
In bocca al lupo per sua moglie e lei, spero possiate ritrovare la vostra serenità
Dott.ssa Tamara Muratore
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Quartu Sant'Elena
Gent.mo utente, mi spiace per quanto sta affrontando insieme a sua moglie e mi sento di invitarla a non trascurare questi segnali e di confrontarsi con lo psichiatra curante. i farmaci e i loro effetti possono essere molto soggettivi, oltretutto è necessario attendere qualche tempo affinché la risposta alla terapia farmacologica si stabilizzi. Nel caso di depressione inoltre sarebbe auspicabile una terapia combinata, ovvero assunzione di farmaci unitamente ad un percorso di psicoterapia individuale al fine di intervenire direttamente sulla causa del problema, anche attraverso la tecnica EMDR. Un caro saluto, dott.ssa Tamara Muratore
Dott.ssa Antea Viganò
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pessano con Bornago
Gentilissimo, il mio consiglio è, oltre ai farmaci, che ci voglia una psicoterapia.
Cordiali saluti.
AV
Dott. Mauro Vargiu
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo
Milano
Gentile utente, le consiglio caldamente di rimanere in contatto con lo psichiatra di sua moglie, le potrà dare le giuste indicazioni circa gli effetti della terapia e come comportarsi in merito. Sicuramente un percorso di psicoterapia combinato con la cura farmacologica è la miglior scelta. Mi auguro sinceramente possiate ritrovare la vostra serenità. Un caro saluto Dottor Mauro Vargiu
Dott.ssa Valeria Colascilla Narducci
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Como
Buongiorno,
se la Psichiatra che ha in cura sua moglie ha fatto un cambiamento del farmaco avrà sicuramente avuto una motivazione.
Per tale motivo, visto il cambiamento che state riscontrando, è molto importante che facciate direttamente riferimento alla Dottoressa in modo che possiate avere le risposte più accurate in relazione alla specifica situazione di sua moglie.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Il passaggio da un farmaco antidepressivo a un altro può comportare una fase di adattamento, durante la quale possono comparire sintomi transitori come peggioramento dell'umore, ansia, irritabilità, pianto frequente e anche dolori fisici. Questo può essere dovuto sia all'interruzione della Sertralina (che può causare sintomi da sospensione) sia all'introduzione del Wellbutrin, che potrebbe richiedere del tempo per fare effetto.

Tuttavia, dato il quadro clinico complesso e il precedente tentativo di suicidio, è fondamentale segnalare tempestivamente questi sintomi alla psichiatra che la sta seguendo. Solo uno specialista può valutare se si tratta di un normale periodo di adattamento o se sia necessario modificare il trattamento.

Approfondire la situazione con un professionista della salute mentale è sempre consigliato per garantire il miglior supporto possibile.

DOTTORESSA SILVIA PARISI
PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA SESSUOLOGA
Dott.ssa Cecilia Cicchetti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Mi dispiace molto per quello che stai vivendo con tua moglie. La depressione è una condizione complessa e, quando si cambia il trattamento farmacologico, è comune che ci siano delle fluttuazioni iniziali, soprattutto quando si passa da un farmaco all'altro, come nel caso della sertralina al Wellbutrin. Ogni farmaco agisce in modo diverso, e l'organismo ha bisogno di tempo per adattarsi.

Il fatto che tua moglie stia piangendo spesso e provando dolori corporei potrebbe essere un effetto collaterale temporaneo, ma potrebbe anche indicare che il nuovo farmaco non sta funzionando bene per lei o che la dose deve essere regolata. La somatizzazione del dolore emotivo è un fenomeno comune in chi soffre di depressione, e potrebbe essere che la modifica del trattamento stia influenzando il suo equilibrio emotivo e fisico.

È importante che tu continui a monitorare i suoi sintomi e parli con la psichiatra che la segue, per fare il punto sulla situazione. A volte, la scelta del farmaco giusto richiede tempo, e potrebbe essere necessario fare degli aggiustamenti. Inoltre, la psicoterapia è un supporto fondamentale in questi casi, per aiutarla a lavorare sulle cause sottostanti della sua sofferenza.

In ogni caso, il supporto familiare e il monitoraggio costante della sua condizione sono essenziali per il suo percorso di cura. Se noti un peggioramento significativo o sintomi che sembrano non migliorare, è sempre utile segnalarlo al medico per valutare se sia il caso di cambiare approccio.
Dott.ssa Denise Cavalieri
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Ravenna
Buongiorno, Le consiglio di contattare immediatamente la psichiatra di sua moglie per descrivere i sintomi che sta manifestando.
Il peggioramento dei sintomi che descrive potrebbe essere dovuto a diversi fattori legati alla transizione tra i due farmaci:
Effetti collaterali iniziali del Wellbutrin (Bupropione): È comune sperimentare effetti collaterali nelle prime settimane (generalmente 2-4 settimane) di assunzione di un nuovo antidepressivo. Tra gli effetti indesiderati del Wellbutrin ci sono agitazione, ansia, insonnia, mal di testa e dolori muscolari, che spesso migliorano con il tempo. Il pianto continuo e il peggioramento dell'umore possono rientrare in questa fase di adattamento iniziale.
Sindrome da sospensione della Sertralina: La Sertralina ha un'emivita relativamente breve (circa 26-32 ore) e la sua interruzione, anche se graduale, può causare sintomi da sospensione, tra cui nervosismo, ansia, umore depresso e crisi di pianto. Questi sintomi si manifestano solitamente nei primi giorni dopo la sospensione e tendono a scomparire entro un paio di settimane.
Aumento del rischio di pensieri suicidari: Un aspetto cruciale è che i farmaci antidepressivi, in particolare all'inizio del trattamento o in seguito a modifiche del dosaggio, possono in alcuni pazienti (specialmente quelli con una storia pregressa di tentativi di suicidio) aumentare temporaneamente l'ansia, l'agitazione e, in rari casi, i pensieri o i comportamenti suicidari.
Dato che sua moglie ha una storia di tentato suicidio e i suoi sintomi (pianto costante, dolori, peggioramento dell'umore) sono significativi, la situazione richiede attenzione medica immediata:
Contattare subito la psichiatra, Informarla nel dettaglio di tutti i sintomi, della loro intensità e della storia clinica della paziente. Spieghi che sta piangendo sempre e ha dolori diffusi.
È fondamentale non lasciarla sola in questo periodo di transizione farmacologica.
In caso di emergenza: Se i sintomi peggiorano ulteriormente, o se sua moglie dovesse esprimere pensieri suicidari o autolesionistici, recatevi immediatamente al pronto soccorso più vicino o chiamate i numeri di emergenza sanitaria.
La psichiatra valuterà se si tratta di effetti transitori gestibili o se è necessario un aggiustamento del dosaggio, una terapia di supporto o un cambio di strategia terapeutica.

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