Buongiorno sono uno sportivo e praticavo assiduamente fino a 2 anni fa canottaggio ed esattamente 2a

12 risposte
Buongiorno sono uno sportivo e praticavo assiduamente fino a 2 anni fa canottaggio ed esattamente 2anni fa ho avuto prima un blocco lombare e poi mi è comparsa lombosciatalgia che quindi si irradiava alla coscia e fino al piede con fastidio insistente. Si aggiunse anche un fastidio cervicale e formicolio alle dita della mano destra. Successivamente a questi episodi mi fermai un pò con il canottaggio e ho fatto degli accertamenti e da un paio di risonanze lombosacrale e cervicale risultava quanto segue :

RISONANZA LOMBOSACRALE :

In L5-S1 si documenta ernia discale posteriore mediana e paramediana bilaterale assimetrica a destra
In L4-L5 bulging discale mediano posteriore
Canale rachideo ampiezza ridotta al passaggio L5-S1 in relazione al suddetto impegno erniario
Iniziali segni di disidratazione del disco L5-S1

RISONANZA CERVICALE:

Esame eseguito con sequenze T1 e T2 con scanner a basso campo.Rettilineizzata la lordosi cervicale.In C4-C5 ernia discale mediana posteriore. In C5-C6 ernia discale posteriore mediana paramediana bilaterale asimmetrica adestra determinante segni di compressione sul canale durale e segni di impegno intraforaminale a destra. In C6-C7 ernia discale posteriore mediana paramediana destra con segni di impegno intraforaminale a destra.Note spondilosiche. Canale rachideo ampiezza ridotta al passaggio C5-C6

Attualmente ho lasciato il canottaggio e mi alleno in palestra 3 volte a settimana in maniera specifica e non ho fastidi tranne a volte un pò mi sento tirare nel polpaccio destro (mi passa se cammino per un pò di tempo o faccio un pò di stretching) ma credo succede per il mio lavoro da ufficio di tante ore seduto che sicuramente mi fa accumulare rigidità
Chiedo in base alla mia situazione se continuo cosi ad allenarmi in palestra oppure provo a riprendere canottaggio?
E' uno sport bello ma molto stressante su tutto il dorso.
Dott. Riccardo Spurio
Massoterapista, Chinesiologo
San Benedetto del Tronto
Buongiorno,
grazie davvero per aver raccontato così bene la sua storia: si capisce che è una persona attenta al proprio corpo e che tiene molto allo sport. Da quello che racconta, le risonanze mostrano delle ernie lombari e cervicali che in passato le hanno dato parecchio fastidio. Il fatto importante, però, è che oggi sta bene, si allena con regolarità. Questo, nella pratica, è un segno che la situazione è stabile e che il suo allenamento sta funzionando. Il canottaggio, lo sa meglio di me, è uno sport fantastico ma anche molto impegnativo per la schiena: è ripetitivo, richiede forza, controllo e tanta mobilità. Non è “vietato” per chi ha avuto ernie, ma va affrontato con un po’ di attenzione in più. In generale, io le direi questo:
se in palestra si trova bene, non ha dolore e sente il corpo forte e stabile, questo è già un ottimo punto di partenza.
E se le manca il canottaggio, non c’è nulla che le impedisca di riprovarci, a patto di farlo con calma, magari iniziando una volta a settimana, facendo volumi ridotti e ascoltando molto le sensazioni della sua schiena. A volte non è lo sport in sé a creare problemi, ma come ci si arriva: se lei continua a lavorare sul core, sulla mobilità delle anche e sulla tecnica del gesto, è possibile rimettere il canottaggio nella sua vita senza peggiorare la situazione. Da come descrive la situazione adesso, non vedo segnali che le impediscano di provare a tornare a uno sport che ama.
Saluti.

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Dott. Roberto Caminiti
Osteopata, Massofisioterapista, Chinesiologo
Somma Lombardo
Buongiorno capisco la sua preoccupazione ma penso che lei, con la giusta preparazione e rinforzo della zona lombare e cervicale per andare a contenere le ernie, possa anche riprendere la pratica del canottaggio.

Cordialmente
Dott. R. Caminiti
Dott. Jacopo Zammarchi
Osteopata, Chinesiologo, Posturologo
Rovato
Buongiorno, in base a quanto riferisce e agli esiti delle risonanze, Lei presenta ernie lombari e cervicali che, pur essendosi stabilizzate clinicamente, rimangono condizioni strutturalmente delicate. Il fatto che oggi avverta solo lievi tensioni è un buon segnale, ma ciò non elimina il rischio di riacutizzazioni se sottopone la colonna a carichi eccessivi o ripetitivi. Il canottaggio, come giustamente osserva, è uno sport molto esigente per la colonna lombare e cervicale: richiede ripetute flessioni e rotazioni che possono aumentare lo stress sui dischi già compromessi. In generale, Le consiglierei prudenza nel riprendere il canottaggio, soprattutto se la sintomatologia si è attenuata grazie al lavoro in palestra. Continuare con un allenamento mirato, includendo rinforzo del core, glutei, dorsali e mobilità controllata, è spesso la scelta più sicura a lungo termine. Resto a disposizione se desidera un parere più specifico sugli esercizi da privilegiare o da evitare. Cordiali saluti. Dott. Jacopo Zammarchi.
Dott. Nicola Pellitteri
Chinesiologo, Massoterapista
Palermo
Buongiorno,
grazie per aver descritto così nel dettaglio la sua situazione.

Le alterazioni discali che riporta — sia a livello lombare che cervicale — sono compatibili con i sintomi che ha avuto in passato, ma è molto positivo che oggi, grazie al lavoro in palestra e a un adeguato stile di vita attivo, i disturbi si siano molto ridotti e compaiano solo in forma lieve e saltuaria.

Da chinesiologo e massaggiatore posso dirle che, in condizioni come la sua, ciò che fa realmente la differenza è la qualità del movimento, la gestione dei carichi e la continuità del lavoro posturale e di rinforzo. Non è tanto lo sport in sé a essere “pericoloso”, quanto come lo si pratica.

Allenamento in palestra

Continuare con l’allenamento specifico è sicuramente utile:
• mantiene la muscolatura del core stabile;
• migliora la mobilità di anche, colonna e cingolo scapolare;
• riduce la rigidità dovuta alle molte ore seduto;
• aiuta a gestire eventuali tensioni (come il “tirare” al polpaccio).

Un programma ben strutturato di rinforzo, mobilità e lavoro respiratorio rimane la base per proteggere la colonna.

Ritorno al canottaggio: sì, ma con alcune condizioni

Il canottaggio è effettivamente uno sport molto impegnativo per tutta la catena posteriore e per la colonna lombare e cervicale, soprattutto se:
• si rientra dopo un periodo di stop;
• la tecnica non è perfettamente pulita;
• si aumenta troppo rapidamente volume e intensità.

Detto questo, non è necessariamente da evitare: molti atleti con ernie o protrusioni continuano il canottaggio senza problemi, purché:
1. si riprenda in modo graduale (stress meccanico progressivo);
2. si curi molto la tecnica di remata;
3. si mantenga un buon equilibrio tra forza, mobilità e recupero;
4. si monitorino eventuali segnali di irritazione (formicolio, sciatica, dolore persistente).

Il mio consiglio pratico
• Continui con il suo attuale lavoro in palestra.
• Valuti un rientro progressivo al canottaggio, magari iniziando con brevi sessioni tecniche a bassa intensità.
• Abbini un lavoro costante su mobilità di anche e torace, rinforzo del core e decompressione vertebrale.
• Inserisca periodicamente trattamenti di massoterapia decontratturante e miofasciale, utili per gestire le rigidità dovute sia agli allenamenti sia alle molte ore seduto.

Se durante la ripresa non dovessero comparire sintomi importanti, può tranquillamente continuare. In caso contrario, sarà sufficiente ricalibrare i carichi o intervenire sulle eventuali rigidità che emergono.
Saluti
Dott. Antonio Giuffrida
Chinesiologo, Posturologo, Massofisioterapista
Torino
Non esistono sport buoni e sport cattivi.
Esiste lo sport che piace fare e che non deve evocare dolore.
Valuta se quando fai determinati sport hai male.
Se la situazione risulta asintomatica come dici, si potrebbe pensare a un rientro graduale verso il canottaggio. Sicuramente con una prima fase di preparazione, rinforzando il core e le zone lombare e cervicale e successivamente un graduale rientro alla tecnica dl canottaggio per infine arrivare ad allenamenti completi.
Dott. Massimo Giaccio
Chinesiologo, Massofisioterapista, Posturologo
Genova
Gentile Utente,
Dai referti che ha riportato è evidente che la sua colonna, sia cervicale che lombare, ha avuto in passato un importante sovraccarico (ernie e protrusioni), ma il fatto positivo è che oggi i sintomi sono minimi e l’allenamento in palestra sembra aiutarla a mantenere stabilità e controllo.
Il canottaggio, però, è uno degli sport più stressanti per la colonna, soprattutto per chi ha già avuto una lombosciatalgia o problemi cervicali: comporta continue flessioni, trazioni e carichi ripetuti che possono far riaccendere la sintomatologia.
Può continuare serenamente la palestra, che è la scelta più sicura e utile nel suo caso.
Prima di pensare di tornare al canottaggio, sarebbe prudente fare una valutazione posturale/funzionale mirata per capire se la colonna è davvero pronta a sopportare quel tipo di stress.
Spesso basta correggere eventuali asimmetrie, rinforzare il core e lavorare sulla mobilità toracica per poter reintrodurre certi movimenti in sicurezza.
Se lo desidera, posso aiutarla a valutare la situazione e indicarle un percorso adatto.
Un cordiale saluto,
Dott. M. Giaccio
Buongiorno. Date le informazioni riportate, sarebbe buona norma continuare gli allenamenti in palestra, rispettando i carichi che fino ad oggi non hanno riportato allo stato infiammatorio la situazione presente e da Lei descritta nei tratti interessati della sua colonna vertebrale. Ad ogni modo non è esclusa la ripresa del suo sport principale, ossia il canottaggio, andrebbe però verificato in questo caso, lo stato di rigidità muscolare presente sui tratti indicati. Questo servirebbe per evitare e sopratutto preparare il distretto muscolare ad affrontare con un ottima elasticità il nuovo carico di lavoro, senza tornare all'infiammazione pregressa. Una massoterapia specifica ed indicata la aiuterebbe a perseguire questo fine.
Buongiorno, in merito a quanto scritto, secondo me l'attività in palestra la dovrebbe continuare visti i benefici che le ha portato, soprattutto se l'allenamento è specifico per le sue problematiche. Per quanto riguarda il canottaggio, invece, è difficile valutare a priori; in teoria potrebbe provare in modo più tranquillo a riprenderlo, così da valutare se sia possibile gradualmente incrementare l'intensità e la frequenza degli allenamenti di canottaggio. L'importante è sempre ascoltare il proprio corpo: finchè riesce a svolgere una qualunque attività o disciplina sportiva senza presentare fastidi o problematiche varie, nulla vieta di praticarle, anzi.
Sul lavoro si potrebbe valutare, se si ha modo, ogni 20-30 minuti di alzarsi giusto un minuto tanto da "sciogliersi" un po', per evitare il mantenimento della posizione seduta troppo a lungo, che è la causa primaria di problemi e dolori vari. Spero di esserle stato d'aiuto e le auguro una buona giornata.
Sicuramente è bene che continui ad allenarti in maniera specifica in palestra; poi, gradualmente può riprendere a praticare canottaggio ma con molta cautela e in maniera progressiva tenendo conto delle problematiche alla colonna.
Dott. GUIDO LO PRESTI
Osteopata, Chinesiologo
Torino
Buongiorno. Data la sua descrizione della situazione potrebbe essere una buona idea fare un'attività fisica che non preveda di stare seduto dato che passa già tutto il tempo lavorativo seduto in ufficio
Da quello che mi racconti, hai avuto episodi piuttosto fastidiosi sia a livello lombare sia cervicale, con ernie che in passato ti hanno dato dolore alla gamba e formicolio alla mano. Oggi però la situazione è decisamente migliore: ti alleni in palestra, non hai più sintomi importanti e solo ogni tanto senti tirare il polpaccio, probabilmente per via delle molte ore seduto.
Questa è già una buona notizia: significa che il tuo corpo ha recuperato un buon equilibrio e che l’allenamento ti sta facendo bene.
Il punto è: ha senso tornare al canottaggio?
Il canottaggio è uno sport stupendo, lo sai meglio di me. Ti dà forza, resistenza, disciplina… ma è anche uno sport molto impegnativo per tutto il dorso, sia lombare che cervicale. Il gesto tecnico richiede flessioni ripetute del tronco, un forte coinvolgimento dei muscoli profondi e un controllo importante del tratto cervicale. In chi ha avuto ernie, questo tipo di sollecitazione non è proibito, ma è chiaramente più delicato.
La tua situazione attuale dice però una cosa importante: il tuo corpo sta rispondendo bene, e questo ti lascia la porta aperta a un eventuale rientro.
Se vuoi davvero riprendere, la cosa fondamentale è farlo gradualmente e con tecnica molto sorvegliata, soprattutto all’inizio. Non dovresti tornare alle vecchie intensità da un giorno all’altro. Si parte con sedute molto leggere, anche solo 10–15 minuti, una volta a settimana, osservando come reagisce la schiena nei giorni successivi. L’ideale sarebbe farti seguire da un istruttore solo per sistemare al meglio il movimento: la differenza fra un gesto “pulito” e uno fatto in affanno può cambiare tutto, soprattutto nel tuo caso.
Detto questo, se continuassi a fare solo palestra, non sbaglieresti assolutamente: è più controllabile, meno stressante sulla colonna e ti permette di mantenere tutto ciò che ti serve per stare bene, senza rischiare irritazioni o recidive. È una scelta più prudente, ma perfettamente sensata.
In pratica:
Vuoi riprendere canottaggio perché ti manca tanto?
Puoi farlo, basta reintrodurlo lentamente e con attenzione.
Stai bene così e non senti un’urgenza di tornare in barca?
La palestra rimane la soluzione più sicura e “stabile” nel lungo periodo.
Tu, in questo momento, sei in una fase buona: è un vantaggio. La scelta dipende soprattutto da quanto desideri davvero tornare al canottaggio e da quanta cura sei disposto a metterci nel farlo nel modo più corretto.

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