Buongiorno, sono un marito di 57 anni, e sono spostato con mia moglie (che ha 52 anni) da 26 anni,

18 risposte
Buongiorno,
sono un marito di 57 anni, e sono spostato con mia moglie (che ha 52 anni) da 26 anni, abbiamo tre figli, due dei quali vivono ancora con noi.
Negli ultimi due anni mia moglie ha come subìto una trasformazione: è dimagrita di 20 kg, ha cambiato look, guardaroba e modo di vestire (ora è molto più elegante), ha allungato gli orari di lavoro di parecchio, comprendendo anche i sabati e talvolta le domeniche, e nello stesso tempo è diventata trascurata delle cose di casa e del rapporto col sottoscritto. Rapporti meno frequenti, nessun dialogo o condivisione di situazioni, meno "cura" della relazione con me e di me in particolare, lei che è sempre stata una persona premurosa. Mi sono insospettito, e anche molto, per cui ho deciso a un certo punto di scrutarla con occhi più attenti, di darle maggiori attenzioni, amore, passione, stimolo al confronto e al dialogo, sia frivolo che profondo.....ma nulla è cambiato, lei ha mantenuto questa indifferenza nei miei confronti. Questa pervicacia mi ha convinto a controllare il cellulare, la mail, i social....niente di niente.....poi ho frugato nelle sue cose in camera da letto, e ho trovato un diario di poesie, nel quale c'erano decine di bigliettini legati alle pagine attraverso clips, dove lei e un'altra persona si scambiavano pensieri d'amore, progetti per il futuro, lamenti per la distanza e per il fatto di non poter fisicamente stare insieme, insomma un corposo ed intenso scambio epistolare di due ferventi innamorati. Non sono riuscito a capire chi sia questa seconda persona, questo uomo, dato che nessun biglietto è mai firmato e lei non lo nomina mai. Sicuramente i contenuti sono inequivocabili ed è evidente la relazione, comprese anche effusioni e rapporti amorosi e sessuali. Ho intuito però che sia una situazione non più attuale, perché in vari bigliettini si fa riferimento ad un periodo che va dal 2017 al 2019 (siamo nel 2023, quindi qualche anno fa). Non so quindi se la relazione sia ancora viva oppure meno. Di primo acchito, le ho chiesto di uscire a cena diverse volte lei ed io da soli (mai fatto prima!), di condividere qualche situazione o esperienza (abbiamo cominciato a prendere lezioni per giocare a padel insieme), di fare lunghe camminate nelle quali abbiamo chiacchierato a lungo ma sempre del più e del meno. L'intento mio era di far venire fuori i suoi malumori legati al nostro rapporto, quelli che evidentemente l'hanno portata a tradirmi con un altro uomo. L'intento era anche quello di recuperare un rapporto a cui tengo molto, io sono ancora molto innamorato, e mia moglie dice lo stesso di me. Ho fatto sicuramente una cosa brutta: ho trafugato quel libro/diario e ora lo conservo in ufficio nascosto. Mia moglie, in tutto questo tempo, non ha mai parlato di questa relazione e quindi io continuo a non conoscerne i dettagli. Quello che è certo, è che da subito ho avuto uno schifo addosso che faccio fatica a scrollarmi, sono rimasto deluso, colpito, e faccio fatica a recuperare la fiducia in lei e nel nostro rapporto perché ho verificato che non è e non è stata sincera. Ora non so se, dopo tutti i miei tentativi per recuperare, sia corretto o meno parlarle di cosa ho saputo e scoperto. Diciamo che vorrei farlo proprio per carpire il livello di sincerità e la sua disponibilità alla condivisione del recupero del nostro rapporto, però ho anche paura di distruggere tutto: so già, ne sono sicuro, che mi accuserebbe di violare la sua privacy e di non rispettare i suoi sentimenti e la sua libertà, di essere una persona ossessiva nel controllo degli altri, ecc. ecc. Insieme a tutti gli stimoli nuovi che ho avviato, le ho chiesto anche di parlare di noi con una persona terza di sua fiducia, uno psicologo, un mediatore, un'amica, un prete/suora, chiunque insomma che la possa mettere a proprio agio per parlare liberamente senza avere l'impressione di essere giudicata. Ha rifiutato con fermezza, sostenendo che non c'è nessuna crisi tra noi, che lei mi ama, che non deve confrontarsi con nessuno se non con me, che è contenta e soddisfatta della sua vita.....
Cosa posso fare, a questo punto? Lasciar perdere, dato che è una roba forse non recente, o approfondire ed insistere per capire i meccanismi che l'hanno portata a tradirmi, per comprenderli, risolverli, superarli, e provare ad andare ancora avanti con fiducia e ottimismo?
Sono davvero combattuto e non so cosa fare, vi prego di aiutarmi.
Grazie di cuore.
Gentile utente, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo. Ritengo che i cambiamenti avvengano passo passo, lei, dopo aver notato che sua moglie è cambiata e quando ha trovato quel diario sta proponendo delle cose differenti, sicuramente parlare in maniera più aperta può portare a ritrovarvi ma penso che ci voglia del tempo. Penso inoltre che abbia fatto bene a proporre di parlare con una persona terza, se tuttavia sua moglie non sente questa esigenza forse può iniziare lei a confrontarsi con qualcuno e comprendere come superare i dubbi che vive adesso. La domanda che pone sul "lasciar perdere" o "continuare con ottimismo" è importante e penso che sia giusto che lei si possa trovare uno spazio per dare la risposta che merita. Le auguro di trovarla!

Un saluto, Emanuela

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Salve, ritengo importante che lei possa richiedere un consulto psicologico alla fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare Quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato. Resto a disposizione, anche online.cordialmente, dott FDL
Buongiorno, ritengo che le sue domande non possano ricevere una risposta unica e chiara. La risposta se parlare o no con sua moglie è qualcosa che dovrà partire da lei. Penso che lei tenga ancora molto alla situazione e a trattare il tutto con delicatezza e attenzione. Un sostegno psicologico in questo momento forse può essere importante per lei, anche per ritagliarsi uno spazio tutto suo di comprensione. Se desidera io sono disponibile anche on line. Cordiali saluti. Dottsa Alessandra Domigno
Buongiorno, come hanno affermato anche i colleghi in precedenza, ritengo che siano numerosi i quesiti a cui dare risposta e che sia necessario un maggior approfondimento, pertanto ritengo che potrebbe esserle utile un consulto psicologico. Qualora lo ritenesse opportuno sarei disponibile anche online.
Cordiali saluti.
Dott. Roberto Gungui
Buonasera, i tradimenti creano sempre dolore e sfiducia in chi li subisce, perché sono un attacco al legame. Perdonare o meno prevede un percorso intimo e soggettivo e una posizione non è migliore dell'altra. L importante è che si arrivi ad una posizione autentica. Credo anche che dopo molti anni, se in sua moglie c è stato un allontanamento, entrambi abbiate trascurato il fatto di tenere vivo il vostro rapporto.
Le consiglio un percorso che abbia primariamente a che fare su ciò che sente e pensa lei del suo rapporto di coppia prima di proporlo a sua moglie, sempre anche lei che condivida il desiderio di fare una eventuale terapia di coppia.
Un caro saluto
Dott.ssa Cristina Villa
Salve,
Lei descrive un grosso cambiamento di sua moglie quindi è chiaro che qualcosa da tempo stava succedendo dentro sua moglie e che ha avuto come esito proprio questa rivoluzione che ha visto accadere sotto i suoi occhi. Il fatto che sua moglie non abbia condiviso con lei, il compagno di vita, quello che si agitava dentro di lei mi fa pensare che già allora avevate smesso di parlarvi, di confidarvi, di condividere pensieri, emozioni, paure e desideri. Il fatto che non sappia se parlare onestamente a sua moglie di quello che ha scoperto sottolinea quanto non siate più il confidente l’uno dell’altro. Sua moglie afferma oggi che è felice ma lei sente chiaramente che siete distanti. Lei ha fatto molto per cercare di colmare la vostra distanza e ritrovarvi ma i silenzi e i segreti che ci sono tra voi non lo permettono. È chiaro che avete bisogno di un aiuto professionale, una buona terapia di coppia che vi aiuti a tornare uniti visto che lei lo desidera e sua moglie è ancora lì con lei e non altrove.
Buongiorno, purtroppo non c'è risposta alla sua domanda, dal momento che ogni azione comporta conseguenze che non sembra volere affrontare. Vuole parlare del tradimento senza parlargliene per paura di essere accusato di sfiducia. Anche questo aspetto può nascondere un problema relazionale. Potrebbe richiedere una consulenza psicologica per chiarirsi meglio le idee e riflettere su quale comportamento adottare.
Gentile utente di mio dottore,

lei è portatore di una istanza di coppia ed è in un percorso di coppia che andrebbero affrontate le tematiche qui riportate. Lei porta temi importantissimi, come quello dell'assenza del desiderio, dell'abitudine, del tradimento, della fiducia, insomma diversi elementi su cui varrebbe la pena lavorare. Lei personalmente sta male e chiede aiuto proprio per questo, allo stesso tempo nessuna terapia di coppia inizia se non vi è la volontà di entrambe. Anche questo è un dato su cui rifletterei, è probabile che da un po', quello che vale per lei non vale più per sua moglie.
Provi a confrontarsi con la sua compagna, aprendo l'argomento e mettendosi a nudo dicendole quanto tutto questo la faccia star male. Restare in una relazione che è fonte di malessere non sarebbe altrettanto salutare, anche da un punto di vista individuale. Si dia questa possibilità, in fondo è importante anche il suo benessere.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente, mi dispiace per la situazione che riporta e le consiglio di intraprendere un percorso psicoterapeutico così da capire se ciò che ha scoperta l’ha superato o meno e soprattutto capire cosa la attraversa .
Saluti
Buonasera, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Concordo con i miei colleghi nel dirle che il primo a dover davvero capire cosa vuole fare è lei stesso, in merito al dire o meno a sua moglie cosa ha scoperto. Un suo percorso individuale potrebbe aiutarla a riflettere più a fondo su ciò che prova e su ciò che pensa in merito a quanto accaduto e al suo matrimonio. Probabilmente essendo un tradimento lontano, forse già al tempo mancava tra voi complicità e comunicazione. Una riflessione più approfondita potrebbe aiutarla a trovare le giuste risposte.
Resto a disposizione, anche on line, per qualunque ulteriore chiarimento, un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Gentile utente grazie per la sua condivisione. E' sicuramente una situazione molto delicata, ma l'unico consiglio che mi permetto di darle è di parlare assolutamente con sua moglie. Parlare non del tradimento da lei scoperto, ma di voi. Penso che questo sia l'unico modo per farla uscire da una situazione per lei angosciosa. E' naturale una sua paura di perdere sua moglie, ma se le riuscisse ad affrontare la situazione, cioè a parlarle, l'altro vedrebbe le sue reali intenzioni di amore e di protezione del rapporto. Pertanto, piuttosto che cercare una terza persona sarebbe meglio innanzitutto affrontare direttamente i problemi della coppia.
Cordiali saluti
PL
Salve, grazie per aver condiviso con noi la sua storia, è un passo molto importante. Ammiro il fatto che lei abbia cercato in tutti i modi di avere un confronto con sua moglie, seppur non abbia mai esplicitamente parlato di quanto lei è venuto a conoscenza. Credo che uno spazio tutto per sé le possa servire per esplorare maggiormente le sue emozioni e quello che oggi prova. La risposta alla sua domanda non possiamo dargliela noi, ma si può mettere a nudo per capire qual è la cosa che più desidera.
Rimango a disposizione.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Paola Cammareri Psicologa
Buonasera, potrebbe essere qualcosa che sua moglie ha sepolto nel suo passato e non è necessario parlarne per recuperare il rapporto, così come sta facendo. Altro discorso invece è se lei sente il bisogno di chiarirsi con sua moglie. Se la necessità è prioritaria, ne parli e la violazione della privacy sarà del tutto secondaria. Se così non fosse, deve lei marito metabolizzare l'accaduto che ha intaccato la fiducia in sua moglie e per farlo può scegliere di affidarsi ad un percorso individuale.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buon giorno, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo, molto delicata e di certo fonte di sofferenza. Sono tutte domande lecite quelle che si pone, a cui forse però non c'è un'unica risposta. Credo che la via principale, a fronte del fatto che sua moglie non ritiene utile il coinvolgimento di una terza persona, potrebbe essere quella di partire da lei, per capire ed esplorare meglio se stesso e il sé nel rapporto con sua moglie. In un percorso psicoterapeutico individuale avrebbe modo di approfondire ed osservare con "altre lenti" la situazione, comprendere i vissuti emotivi eticitati e i significati che lei attribuisce a sé, alla luce di quanto accaduto. Le auguro ad ogni modo di poter trovare uno spazio dove elaborare le risposte ai suoi dubbi. Un caro saluto, Dott.ssa Monica Zenucchi
Salve. Riformulo ciò che ha raccontato. Ha scoperto che sua moglie ha avuto una relazione extraconiugale violando la sua privacy, non ha affrontato il fatto e di conseguenza si tiene dentro le emozioni che tale accadimento le ha suscitato per timore di essere giudicato e di palesare una crisi. Non sa come agire e chiede che qualcuno glielo suggerisca. Vorrebbe che sua moglie si aprisse, ma lei d'altro canto si tiene questo malloppone dentro.
Lei sembra davvero molto spaventato. Forse é il caso di chiedere aiuto e confrontarsi con un professionista su ciò che sta vivendo.
Cordiali saluti.
Credo che tua moglie ti abbia detto chiaramente cosa vuole fare: vuole parlare con te. Forse è arrivato il momento di parlare chiaramente con lei, di dirle che hai letto il suo diario e che questa cosa ti ha ferito. Che vorresti recuperare il vostro rapporto ma su basi solide, sulla sincerità, non solo delle cose fatte da lei o da te, ma sincerità sui vostri sentimenti. Non sai nulla di cosa lei abbia provato e provi davvero e lei non sa nulla di cosa provi tu. Parlate. Parlate tanto e profondamente. Di chi eravate voi quando vi siete messi insieme e di chi siete voi ora, dei vostri sentimenti e desideri. Solo così potrete capire se abbia un senso rimanere insieme o se sia il caso di separarvi. Un saluto
Salve gentile utente, ho letto la sua storia e il travaglio interiore che ne deriva. Scoprire un tradimento ci fa cadere il mondo addosso e ci fa perdere l'orientamento: uno dei nostri punti di riferimento, la compagna di una vita, viene meno. Credo che lei si sia posto bene nei confronti di questa crisi, interrogandosi sulle cause, cercando di recuperare potenziali mancanze e creando occasioni di scambio e confronto profondo. Rovistare e trafugare nei suoi oggetti senza dubbio era qualcosa che si poteva evitare, ma non sempre si riescono a fare solo le cose giuste quando siamo in balia della marea. Ad oggi credo che la cosa più importante che lei possa fare sia mettere la cura di se stesso al centro, al primo posto, capire come togliersi quella sensazione di schifo, che le fa male e che lei non merita, di dosso. Forse liberarsi da quella sensazione le permetterà di liberarsi anche di quel libricino che lei custodisce nella scrivania del suo ufficio per sentirsi più libero e determinato nel ricostruire il rapporto con sua moglie, qualsiasi forma esso assumerà. Non tenga dentro di se quello schifo come sta tenendo quel libro nel cassetto della sua scrivania.. Nulla di buono deriverà da questo! Se desidera effettuare un percorso di sostegno psicologico per avere uno spazio di elaborazione e liberazione dei suoi vissuti sono a sua disposizione anche online, il primo colloquio è gratuito.
Gentile utente, grazie per aver condiviso i suoi dubbi e la sua sofferenza. Come l'ha fatta stare il fatto che sua moglie negli ultimi 2 anni sia cambiata in questo modo? Cosa l'ha portata a perdere la fiducia e mettere in atto strategie di controllo? Ha provato a parlare a sua moglie in modo chiaro di come l'ha fatta sentire il suo cambiamento degli ultimi 2 anni?
Spesso i nostri comportamenti sono guidati da meccanismi automatici. Riflettere sul nostro funzionamento, con l'aiuto di un professionista, può aiutarci a comprendere questi meccanismi e dare significato alle nostre azioni. La conseguenza di questa comprensione potrebbe anche essere una comunicazione più funzionale di desideri, bisogni ed emozioni.
Credo possa esserle utile intraprendere un percorso di questo tipo. Un caro saluto. Dott. Gianluca Pilotti

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