Buonasera, tempo fa ho tradito la mia fidanzata. Stiamo insieme da 4-5 anni considerando qualche tir
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Buonasera, tempo fa ho tradito la mia fidanzata. Stiamo insieme da 4-5 anni considerando qualche tira e molla agli inizi. Sono passati 7 mesi dal tradimento, una notte o per meglio dire qualche mezz'ora in una serata in cui ero ubriaco. Sostanzialmente il tradimento è arrivato alla fine di un percorso scosceso nella nostra relazione, ed è infatti avvenuto con una ragazza che conoscevo e che mi faceva sentire sempre valorizzato a differenza della mia ragazza. Purtroppo da quella notte io soffro, ho scelto di non confessare perché non voglio che un mio errore laceri il suo cuore. Nel frattempo in questi mesi ho cercato di migliorare come fidanzato di aprirmi a discussioni per risolvere i nostri problemi ed effettivamente siamo di nuovo felici insieme. Quando leggo vedo la gente che dice che se tradisci una volta lo rifarai.. Io mi trovo in disaccordo perché so come ho e sto soffrendo, sono qui per scrivere perché non capisco se ho fatto la scelta giusta a non confessare o se effettivamente sono uno stupido e dovevo scaricare la colpa.. So soltanto che ci sono giorni in cui sto meglio e giorni in cui la guardo e mi faccio schifo. Cosa mi consigliate?
Ciao,
Capisco che tu stia vivendo una situazione molto difficile e che sia tormentato dai sensi di colpa e dal dilemma su confessare o meno il tradimento alla tua fidanzata. È normale che tu provi un mix di emozioni complesse in una situazione del genere.
Prima di tutto, è importante riconoscere che il tradimento è stato un errore e che hai la responsabilità di affrontarne le conseguenze, sia per te stesso che per la tua fidanzata. La tua preoccupazione per il suo benessere e il desiderio di proteggerla dal dolore sono comprensibili, ma è fondamentale valutare attentamente le implicazioni a lungo termine delle tue azioni.
Il fatto che tu stia lavorando per migliorare come fidanzato e che tu e la tua fidanzata stiate di nuovo vivendo momenti felici insieme è un segno positivo. Tuttavia, mantenere il tradimento nascosto potrebbe alla lunga influenzare negativamente la vostra relazione. La mancanza di fiducia e l'incapacità di essere completamente aperto l'uno con l'altro potrebbero mettere a rischio la stabilità della vostra relazione nel lungo termine.
Il processo decisionale su se confessare o meno dipende da vari fattori, tra cui la tua sincerità e la tua volontà di assumerti la responsabilità delle tue azioni, così come la natura della vostra relazione e la capacità di affrontare insieme le difficoltà. Potrebbe essere utile riflettere su cosa sia meglio per entrambi a lungo termine e se la confessione potrebbe effettivamente contribuire a costruire una base più solida per il vostro rapporto, nonostante il dolore iniziale.
Ti consiglierei di parlare con un terapeuta o un consulente di fiducia per esplorare i tuoi sentimenti più profondi e ricevere supporto nel prendere una decisione informata. Un professionista può aiutarti a valutare le tue opzioni in modo obiettivo e a comprendere meglio le dinamiche della tua relazione.
Ricorda che non esiste una risposta giusta o sbagliata in questa situazione e che è importante ascoltare la tua coscienza e agire in modo etico e rispettoso verso te stesso e verso la tua fidanzata.
Spero che troverai la pace e la chiarezza di cui hai bisogno per affrontare questa situazione difficile. Se hai bisogno di ulteriori consigli o supporto, non esitare a chiedere aiuto.
Capisco che tu stia vivendo una situazione molto difficile e che sia tormentato dai sensi di colpa e dal dilemma su confessare o meno il tradimento alla tua fidanzata. È normale che tu provi un mix di emozioni complesse in una situazione del genere.
Prima di tutto, è importante riconoscere che il tradimento è stato un errore e che hai la responsabilità di affrontarne le conseguenze, sia per te stesso che per la tua fidanzata. La tua preoccupazione per il suo benessere e il desiderio di proteggerla dal dolore sono comprensibili, ma è fondamentale valutare attentamente le implicazioni a lungo termine delle tue azioni.
Il fatto che tu stia lavorando per migliorare come fidanzato e che tu e la tua fidanzata stiate di nuovo vivendo momenti felici insieme è un segno positivo. Tuttavia, mantenere il tradimento nascosto potrebbe alla lunga influenzare negativamente la vostra relazione. La mancanza di fiducia e l'incapacità di essere completamente aperto l'uno con l'altro potrebbero mettere a rischio la stabilità della vostra relazione nel lungo termine.
Il processo decisionale su se confessare o meno dipende da vari fattori, tra cui la tua sincerità e la tua volontà di assumerti la responsabilità delle tue azioni, così come la natura della vostra relazione e la capacità di affrontare insieme le difficoltà. Potrebbe essere utile riflettere su cosa sia meglio per entrambi a lungo termine e se la confessione potrebbe effettivamente contribuire a costruire una base più solida per il vostro rapporto, nonostante il dolore iniziale.
Ti consiglierei di parlare con un terapeuta o un consulente di fiducia per esplorare i tuoi sentimenti più profondi e ricevere supporto nel prendere una decisione informata. Un professionista può aiutarti a valutare le tue opzioni in modo obiettivo e a comprendere meglio le dinamiche della tua relazione.
Ricorda che non esiste una risposta giusta o sbagliata in questa situazione e che è importante ascoltare la tua coscienza e agire in modo etico e rispettoso verso te stesso e verso la tua fidanzata.
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Gentile utente, da quanto scrive mi pare che lei non abbia tradito solo la sua ragazza, ma anche se stesso e il suo codice morale! E la seconda questione mi pare più cocente per la sua persona.
Sento che in qualche modo lei voglia essere rassicurato sulla sua condotta, ma ahimè, è come chiedere da quale parte stare: la parte del bene o la parte del male. Tuttavia, le relazioni sono più complesse di così (e menomale!).
Mi sento di farle due suggestioni, giacché mi pare lei abbiamo tutte le risorse per gestire questa situazione.
La prima riguarda il "dirlo/non dirlo alla sua ragazza". Penso che tenere questa informazione per sé possa esserle utile: sia perché è una cosa che riguarda lei e non la sua ragazza, sia perché affrontare questo senso di colpa possa esserle utile per lei a far emergere le reali motivazioni alla base del tradimento. Confessarlo alla sua ragazza, probabilmente, genererebbe solo ulteriore sofferenza da parte di entrambi.
La seconda suggestione è un invito a riflettere sugli sforzi che lei sta facendo per salvaguardare lei, la sua ragazza e la vostra relazione. Penso che questi elementi sia indicativi del grande sentimento e responsabilità che lei dedica alla coppia e, forse ancora più, dei principi valoriali e morali che guidano il suo agire nel mondo.
Sperando di esserle stato in qualche modo d'aiuto, un saluto.
Sento che in qualche modo lei voglia essere rassicurato sulla sua condotta, ma ahimè, è come chiedere da quale parte stare: la parte del bene o la parte del male. Tuttavia, le relazioni sono più complesse di così (e menomale!).
Mi sento di farle due suggestioni, giacché mi pare lei abbiamo tutte le risorse per gestire questa situazione.
La prima riguarda il "dirlo/non dirlo alla sua ragazza". Penso che tenere questa informazione per sé possa esserle utile: sia perché è una cosa che riguarda lei e non la sua ragazza, sia perché affrontare questo senso di colpa possa esserle utile per lei a far emergere le reali motivazioni alla base del tradimento. Confessarlo alla sua ragazza, probabilmente, genererebbe solo ulteriore sofferenza da parte di entrambi.
La seconda suggestione è un invito a riflettere sugli sforzi che lei sta facendo per salvaguardare lei, la sua ragazza e la vostra relazione. Penso che questi elementi sia indicativi del grande sentimento e responsabilità che lei dedica alla coppia e, forse ancora più, dei principi valoriali e morali che guidano il suo agire nel mondo.
Sperando di esserle stato in qualche modo d'aiuto, un saluto.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza e i suoi vissuti. Innanzitutto penso che lei abbia iniziato un importante lavoro di consapevolezza, comprendendo che alla base di un tradimento c'è un problema nella coppia ed ha quindi provato a risolvere tali difficoltà "migliorandosi", questa sua apertura al dialogo ha permesso l'accesso ad una nuova dimensione di felicità di coppia; tuttavia, per avviare un vero cambiamento è necessario che entrambi i componenti della coppia acquisiscano consapevolezza delle difficoltà, in caso contrario, il rischio è che, a fronte di momenti difficili, si possa tornare nelle dinamiche precedenti e mettere in atto stessi o nuovi errori. Infine, un aspetto importante, su cui la invito ad interrogarsi, è che il tradimento dell'altro è anche un tradimento verso se stessi, soprattutto verso l'idea che si aveva di se, questa penso sia la componente che è necessario elaborare, in quanto per compensare il senso di colpa e di delusione, si rischia di rinunciare a mettere il proprio vissuto e i propri bisogni all'interno della relazione, focalizzandosi solo sull'altro per compensare; tuttavia, in questo modo si mette ancora a rischio la relazione che, per funzionare, deve vedere entrambi i membri come soggetti dotati di bisogni ed emozioni, nonché di una propria autonomia. Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico che la possa aiutare a gestire la situazione, a prendere consapevolezza e ad elaborare i suoi vissuti, così da capire come agire per il suo bene e per quello della sua fidanzata. Resto a disposizione. Dott.ssa Martina De Angelis.
Comprendo che stia affrontando un momento davvero difficile, il tradimento è un evento doloroso e complesso che può avere ripercussioni devastanti su entrambi i partner e sulla relazione nel suo complesso. È comprensibile che lei stia cercando di proteggere il cuore della sua fidanzata evitando di confessare il tradimento, ma è importante considerare anche il peso emotivo che porta con sé la segretezza e il senso di colpa.
Non esiste una risposta definitiva su quale sia la scelta giusta da fare in questa situazione, poiché dipende dalle dinamiche individuali della vostra relazione e dalla vostra capacità di affrontare la verità.
Le consiglierei di riflettere sinceramente sui motivi che l'hanno portata a tradire e sui cambiamenti che ha apportato nella sua vita e nella sua relazione dopo quell'evento. È positivo che lei abbia cercato di migliorare come fidanzato, tuttavia è importante anche valutare se la segretezza e il senso di colpa che prova stiano influenzando negativamente la sua salute mentale e il suo benessere emotivo. Parlare con un terapeuta potrebbe essere un passo utile per esplorare i suoi sentimenti e le sue preoccupazioni in un ambiente sicuro e non giudicante.
Sia gentile con se stesso mentre affronta questo processo. Le auguro di risolvere questa sua situazione emotiva e di ritrovare la serenità. Cordialmente, dott.ssa Deborah Loddo
Non esiste una risposta definitiva su quale sia la scelta giusta da fare in questa situazione, poiché dipende dalle dinamiche individuali della vostra relazione e dalla vostra capacità di affrontare la verità.
Le consiglierei di riflettere sinceramente sui motivi che l'hanno portata a tradire e sui cambiamenti che ha apportato nella sua vita e nella sua relazione dopo quell'evento. È positivo che lei abbia cercato di migliorare come fidanzato, tuttavia è importante anche valutare se la segretezza e il senso di colpa che prova stiano influenzando negativamente la sua salute mentale e il suo benessere emotivo. Parlare con un terapeuta potrebbe essere un passo utile per esplorare i suoi sentimenti e le sue preoccupazioni in un ambiente sicuro e non giudicante.
Sia gentile con se stesso mentre affronta questo processo. Le auguro di risolvere questa sua situazione emotiva e di ritrovare la serenità. Cordialmente, dott.ssa Deborah Loddo
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. Non c'è una risposta giusta o una sbagliata, tutto dipende da come si sente con la sua ragazza ma soprattutto con se stesso. Mi sembra importante poter vedere che ad ora il senso di colpa che prova ha un impatto sulla sua relazione: lei si sta aprendo e sta cercando di migliorarsi nella relazione, cosa sicuramente importante e che giova a entrambi, ma lo sta facendo per il senso di colpa, non per la reale volontà di migliorare la relazione. Credo che debba interrogarsi su cosa significa per lei mantenere il segreto oppure svelarlo e prendere la responsabilità di quanto è successo, e che possa fare una riflessione sui motivi per cui ha tradito. Come mai non si sentiva valorizzato dalla sua ragazza? Forse ci sono delle questioni a monte che meritano di essere viste e approfondite. Aprire uno spazio di riflessione con un professionista può sicuramente accelerare e rendere più efficace questo processo, sicuramente molto doloroso. Se avesse bisogno di ulteriore supporto o chiarimenti resto a disposizione, anche online. Un caro saluto, Dott.ssa Elena Gianotti
Buonasera e grazie per la sua condivisione. Ritengo che le emozioni altalenanti che prova siano più che naturali e comprendo che sta affrontando una lotta interna. Credo che prima di tutto si stia confrontando con un dilemma morale ed etico molto personale, legato all'immagine che aveva ed ha di sé e alla sua idea di giusto e sbagliato. Non penso che esista una risposta unica al suo quesito ma ritengo possa essere molto utile per lei indagare in terapia i suoi vissuti e i suoi pensieri in relazione all'accaduto; questo la porterà a prendere per sé la decisione che ritiene migliore per lei e la sua relazione.
Resto a disposizione.
Cordialmente, dottoressa Beatrice Bisante
Resto a disposizione.
Cordialmente, dottoressa Beatrice Bisante
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua esperienza personale. Mi spiace molto leggere quanto successo e i vissuti conseguenti che ancora stanno impattando sulla sua vita quotidiana e la sua progettualità di coppia.
Sicuramente ha acquisito molta consapevolezza circa le circostanze in cui si è verificato l'evento e il suo carattere di unicità vista la sicurezza nell'evitare una reiterazione. Accanto a ciò si emerge anche come sarebbe molto utile per lei potersi prendere uno spazio in cui ingaggiarsi in un lavoro più introspettivo per capire cosa la sta trattenendo-spingendo in questo momento, questi vissuti opposti che avranno a monte significati e valori altrettanto complessi e compositi.
Resto a disposizione per qualsiasi sua ulteriore necessità e intanto le auguro un grande in bocca al lupo per il suo percorso di vita. Un caro saluto, dott.ssa Francesca Formaggio
Sicuramente ha acquisito molta consapevolezza circa le circostanze in cui si è verificato l'evento e il suo carattere di unicità vista la sicurezza nell'evitare una reiterazione. Accanto a ciò si emerge anche come sarebbe molto utile per lei potersi prendere uno spazio in cui ingaggiarsi in un lavoro più introspettivo per capire cosa la sta trattenendo-spingendo in questo momento, questi vissuti opposti che avranno a monte significati e valori altrettanto complessi e compositi.
Resto a disposizione per qualsiasi sua ulteriore necessità e intanto le auguro un grande in bocca al lupo per il suo percorso di vita. Un caro saluto, dott.ssa Francesca Formaggio
Caro utente, quanto è faticoso sentirsi così soli nella propria coppia!?.
Mi chiedo come potrei porle la domanda che espone in una forma diversa: possiamo perdonarci e perdonare? Quanto questo rientra nelle sue possibilità e nelle possibilità della sua compagna? Sicuramente lei più di tutti conosce la risposta, perchè si conosce nella sua individualità, anche se in divenire ed in crescita, così come conosce il divenire e la crescita della sua coppia. E' per lei più importante perdonarsi o essere perdonato?
E' un discorso complesso ed articolato e sicuramente ritagliarsi uno spazio personale dove poter condividere le sue molteplici emozioni potrebbe essere d'aiuto affinchè esca da questo stallo emotivo fatto di senso di colpa e pensieri persecutori.
Con piacere l'accolgo qualora volesse condividere ulteriormente i suoi pensieri e lavorarci insieme.
La dottoressa Aratro Alessandra
Mi chiedo come potrei porle la domanda che espone in una forma diversa: possiamo perdonarci e perdonare? Quanto questo rientra nelle sue possibilità e nelle possibilità della sua compagna? Sicuramente lei più di tutti conosce la risposta, perchè si conosce nella sua individualità, anche se in divenire ed in crescita, così come conosce il divenire e la crescita della sua coppia. E' per lei più importante perdonarsi o essere perdonato?
E' un discorso complesso ed articolato e sicuramente ritagliarsi uno spazio personale dove poter condividere le sue molteplici emozioni potrebbe essere d'aiuto affinchè esca da questo stallo emotivo fatto di senso di colpa e pensieri persecutori.
Con piacere l'accolgo qualora volesse condividere ulteriormente i suoi pensieri e lavorarci insieme.
La dottoressa Aratro Alessandra
Salve e grazie per aver condiviso la sua esperienza. Alla sua domanda non esiste una risposta giusta o sbagliata, perché molto dipende dal suo vissuto. il senso di colpa emerge dalla rottura di un patto che il suo tradimento ha generato, ma è importante innanzitutto per lei fare chiarezza nelle sue emozioni. Sembra che la vs storia stia andando meglio perché questa situazione l'ha portato ad aprirsi di più con la sua fidanzata e a cercare attivamente delle soluzioni a questi problemi. Ha fatto una riflessione su questo? si sente bene in questo rapporto riscoperto?
Che rapporto ha con il perdono?
Molte le domande su cui riflettere, il contesto di una seduta sarebbe il luogo ideale in cui cercare risposte.
La saluto e resto a disposizione,
dott.ssa C. Campilongo
Che rapporto ha con il perdono?
Molte le domande su cui riflettere, il contesto di una seduta sarebbe il luogo ideale in cui cercare risposte.
La saluto e resto a disposizione,
dott.ssa C. Campilongo
Buongiorno, capisco che stia attraversando un momento difficile. La scelta di confessare o meno è complessa e dipende da vari fattori. È importante per lei fare chiarezza sulle emozioni che questo tradimento ha generato in lei. Mi sembra che abbia anche il desiderio di costruire una relazione più forte con la sua fidanzata attraverso una comunicazione sincera e aperta. Forse c'è la necessità di fare i conti con il perdonare se stesso. Le consiglio di prendere contatto con uno psicologo/a perché possa trovare un luogo privo di giudizio e accogliente dove poter dare voce alle sue emozioni e trovare risposte alle sue domande. Resto a disposizione. Cordiali Saluti. Dott. Edoardo Bunone
Gentile utente, capisco che tu stia attraversando un periodo molto difficile e pieno di conflitti interiori a seguito del tradimento. È positivo che tu abbia cercato di migliorare come fidanzato e di lavorare sulla vostra relazione.
La decisione di confessare o meno un tradimento è una questione complessa e dipende da molti fattori, tra cui il tipo di rapporto che hai con la tua fidanzata e le conseguenze che potrebbe avere la confessione sulla vostra relazione. Tuttavia, è importante considerare che la mancanza di onestà e trasparenza potrebbe minare la fiducia e l'integrità della vostra relazione nel lungo termine.
La tua sofferenza e i rimorsi che provi sono comprensibili, e sono un segno che sei consapevole dell'errore che hai commesso. È importante confrontarti con queste emozioni e cercare di capire il motivo per cui hai tradito, così da evitare che ciò si ripeta in futuro. Potrebbe essere utile parlare con uno psicologo o uno psicoterapeuta per esplorare più a fondo questi sentimenti e trovare modi per affrontarli in modo sano e costruttivo.
Quanto alla questione di confessare il tradimento alla tua fidanzata, non c'è una risposta universale. Tuttavia, è importante considerare che mantenere un segreto del genere potrebbe creare tensione e risentimento nella vostra relazione nel lungo termine. È fondamentale valutare attentamente i pro e i contro di entrambe le opzioni e prendere una decisione che sia nel migliore interesse di entrambi.
Infine, è importante essere pazienti con te stesso e concederti il tempo di elaborare i tuoi sentimenti e trovare una soluzione che ti permetta di vivere in pace con te stesso e con la tua relazione. Resto a disposizione per qualsiasi dubbio domanda. Un caro saluto, dott. Daniele D'Amico.
La decisione di confessare o meno un tradimento è una questione complessa e dipende da molti fattori, tra cui il tipo di rapporto che hai con la tua fidanzata e le conseguenze che potrebbe avere la confessione sulla vostra relazione. Tuttavia, è importante considerare che la mancanza di onestà e trasparenza potrebbe minare la fiducia e l'integrità della vostra relazione nel lungo termine.
La tua sofferenza e i rimorsi che provi sono comprensibili, e sono un segno che sei consapevole dell'errore che hai commesso. È importante confrontarti con queste emozioni e cercare di capire il motivo per cui hai tradito, così da evitare che ciò si ripeta in futuro. Potrebbe essere utile parlare con uno psicologo o uno psicoterapeuta per esplorare più a fondo questi sentimenti e trovare modi per affrontarli in modo sano e costruttivo.
Quanto alla questione di confessare il tradimento alla tua fidanzata, non c'è una risposta universale. Tuttavia, è importante considerare che mantenere un segreto del genere potrebbe creare tensione e risentimento nella vostra relazione nel lungo termine. È fondamentale valutare attentamente i pro e i contro di entrambe le opzioni e prendere una decisione che sia nel migliore interesse di entrambi.
Infine, è importante essere pazienti con te stesso e concederti il tempo di elaborare i tuoi sentimenti e trovare una soluzione che ti permetta di vivere in pace con te stesso e con la tua relazione. Resto a disposizione per qualsiasi dubbio domanda. Un caro saluto, dott. Daniele D'Amico.
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Buonasera a lei, grazie per la sua condivisione, che trovo alquanto autentica. Quel che mi colpisce è quando scrive che il tradimento è arrivato alla fine di "un percorso scosceso" con una ragazza che conosce e che la faceva sentire "sempre valorizzato" a differenza della sua ragazza. Mi soffermerei su questo primo suo sentire il percorso verso la fine e il bisogno di essere valorizzato dalla sua partner, ma al momento del tradimento, in verità, per lei la relazione con la sua ragazza era già arrivata al capolinea. Sceglie, però, di non porre fine alla vostra storia e di migliorarsi per non far soffrire la sua ragazza, mi sfugge però il motivo per cui la sua ragazza dovrebbe soffrire, ignara del tradimento. O forse si migliora per sentirsi meno in colpa lei per l'errore che lei stesso non riesce ancora a perdonarsi? Le consiglio vivamente di approfondire tale disagio e conflitto interiore contro cui sembra lottare un giorno sì e l'altro pure affichè possa comprendere meglio la sua volontà autentica e le scelte delle sue azioni. Spero di esserle stata d'aiuto, dott.ssa Monica Giaquinto
Buonasera.
Sarebbe importante far spazio al suo senso di colpa.
La colpa è un'emozione a volte intensa da far male, altre volte rimane sfumata ma pronta a mordere quando la persona cerca di andare avanti.
Quando si prova il senso di colpa, i propri pensieri cominciano a girare intorno e legarsi tra loro, questo aumenterà il malessere (spesso legato ad una critica verso se stessi) e può portare a mettere in atto comportamenti diversi tra cui il riparare al danno che si pensa di aver causato. Ciò intacca inevitabilmente anche l'immagine di sè e il proprio modo di vedersi dopo l'accaduto.
Inoltre sarebbe utile esplorare in colloquio il vissuto di non essersi sentito apprezzato e valorizzare in un certo periodo della sua vita nel rapporto con la sua ragazza e accogliere quelle emozioni.
In terapia ci si concede l'opportunità di provare a cambiare le lenti con cui osserva la situazione e la sua colpa, per imparare a regolarla e accoglierla senza essere eccessivamente duro con se stesso.
Importante non far confusione tra sentimenti e dati di fatti, quindi sentirsi colpevoli non vuol dire esserlo ma vuol dire sentirlo. Sono due cose diverse.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Sarebbe importante far spazio al suo senso di colpa.
La colpa è un'emozione a volte intensa da far male, altre volte rimane sfumata ma pronta a mordere quando la persona cerca di andare avanti.
Quando si prova il senso di colpa, i propri pensieri cominciano a girare intorno e legarsi tra loro, questo aumenterà il malessere (spesso legato ad una critica verso se stessi) e può portare a mettere in atto comportamenti diversi tra cui il riparare al danno che si pensa di aver causato. Ciò intacca inevitabilmente anche l'immagine di sè e il proprio modo di vedersi dopo l'accaduto.
Inoltre sarebbe utile esplorare in colloquio il vissuto di non essersi sentito apprezzato e valorizzare in un certo periodo della sua vita nel rapporto con la sua ragazza e accogliere quelle emozioni.
In terapia ci si concede l'opportunità di provare a cambiare le lenti con cui osserva la situazione e la sua colpa, per imparare a regolarla e accoglierla senza essere eccessivamente duro con se stesso.
Importante non far confusione tra sentimenti e dati di fatti, quindi sentirsi colpevoli non vuol dire esserlo ma vuol dire sentirlo. Sono due cose diverse.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Buonasera, ragionare in termini giusto/sbagliato rispetto al tradimento o all'atto di "confessarlo" al partner credo sia poco utile e rischio di logorare e incastrare in un pensiero e un dilemma in un certo senso irrisolvibile. Sarebbe però utile per lei capire meglio e indagare il senso di colpa e le emozioni che l'hanno portato a tradire la ragazza. Un saluto, Dott.ssa Bonomi
Buongiorno,
grazie di essersi aperto in questa piattaforma.
Credo sia importante allontanarsi dal giusto e sbagliato e invece iniziare a pensare alle motivazioni che hanno portato al tradimento. Lei parla di non essersi sentito valorizzato nella relazione con la sua compagna e di aver sentito appagato questo suo bisogno al di fuori del vostro rapporto.
Credo che abbia già iniziato a fare un passo avanti cercando di "migliorare come fidanzato" e riconoscendo i bisogni della coppia. Sarebbe utile anche indagare quali sono le esigenze di entrambi e aprirsi con la sua compagna rispetto al senso di non valorizzazione. Sarà lei a scegliere se condividere il tradimento oppure no.
Rimango a disposizione nel caso in cui volesse indagare il suo vissuto emotivo e di coppia.
Dott.ssa Giorgia Sapienza
grazie di essersi aperto in questa piattaforma.
Credo sia importante allontanarsi dal giusto e sbagliato e invece iniziare a pensare alle motivazioni che hanno portato al tradimento. Lei parla di non essersi sentito valorizzato nella relazione con la sua compagna e di aver sentito appagato questo suo bisogno al di fuori del vostro rapporto.
Credo che abbia già iniziato a fare un passo avanti cercando di "migliorare come fidanzato" e riconoscendo i bisogni della coppia. Sarebbe utile anche indagare quali sono le esigenze di entrambi e aprirsi con la sua compagna rispetto al senso di non valorizzazione. Sarà lei a scegliere se condividere il tradimento oppure no.
Rimango a disposizione nel caso in cui volesse indagare il suo vissuto emotivo e di coppia.
Dott.ssa Giorgia Sapienza
Buongiorno gentile utente, la ringrazio per aver condiviso questa sua situazione molto difficile. È una buona base di partenza il suo essersi messo in discussione per cercare di migliorare la situazione con la sua fidanzata, che, tuttavia, mostrava qualche problema già da prima del tradimento, lamentandosi lei di non sentirsi valorizzato all'interno della coppia. è legittimo il suo desiderio di volerla proteggere dal dolore, ma è fondamentale valutare attentamente le implicazioni a lungo termine che tutto ciò potrebbe avere, soprattutto per se stesso. Le consiglierei di parlare con un terapeuta per esplorare ciò che non la fa sentire valorizzato o, eventualmente, iniziare un percorso di coppia che possa aiutare entrambi a creare basi più solide. Non esiste, dunque, un consiglio in questo senso, ma può lavorare affinché sia lei stesso a trovare la giusta risposta al suo quesito. Rimango a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento. Cordiali saluti, Dott.ssa Chiara Mantuano
Buongiorno, da quanto scrive mi pare che lei non abbia tradito solamente la sua ragazza, ma anche la sua moralità!
Siamo umani e può succedere un momento di debolezza, mi sembra sia sulla buona strada per aver deciso di metter mano alle problematicità della relazione che molto probabilmente aveva portato a dei conflitti o quanto meno una distanza tra voi due, dove molto probabilmente aveva dato come esito un comportamento "più freddo" e con meno attenzioni da parte della sua ragazza. Mi sembra essere sulla buona strada.
Resto a disposizione.
Dr.ssa Versari Debora.
Siamo umani e può succedere un momento di debolezza, mi sembra sia sulla buona strada per aver deciso di metter mano alle problematicità della relazione che molto probabilmente aveva portato a dei conflitti o quanto meno una distanza tra voi due, dove molto probabilmente aveva dato come esito un comportamento "più freddo" e con meno attenzioni da parte della sua ragazza. Mi sembra essere sulla buona strada.
Resto a disposizione.
Dr.ssa Versari Debora.
la situazione che descrivi è complessa e coinvolge emozioni contrastanti. La scelta di confessare o meno un tradimento dipende da molti fattori, come la gravità dell'atto, il tuo sincero rimorso e il desiderio di proteggere il cuore della tua fidanzata. Tuttavia, è importante riconoscere che la mancanza di confessione può generare un senso di colpa interno. Rifletti su ciò che ti spinge a non confessare e considera se questa decisione sia per il tuo bene o per quello della tua relazione. Parla con un professionista per esplorare ulteriormente queste emozioni e prendere una decisione che sia in linea con i tuoi valori e il tuo benessere. Rimango a disposizione, Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Buona sera, il tradimento, sia esso confessato o taciuto, può generare un vortice emotivo complesso. Quando una persona decide di non confessare, lo fa spesso con l'intento di proteggere sé stessa o il partner, ma questa scelta può comportare un conflitto interiore difficile da gestire.
Come può affrontare il conflitto interiore:
Chiedersi cosa si desidera veramente dalla relazione e quali lezioni si possono imparare dall’esperienza.
Ogni situazione è unica; l’impatto di una confessione dipende dalla natura della relazione e da quanto il partner potrebbe essere ferito.
Riconoscere il proprio errore senza autocommiserazione è un passo importante per andare avanti.
Parlare con un terapeuta può aiutare a elaborare i sentimenti di colpa e vergogna, e a chiarire le proprie intenzioni per il futuro.
Non c'è una risposta giusta o sbagliata universale; ciò che conta è l'integrità delle scelte future e la volontà di crescere da ogni esperienza, anche le più difficili.
Un caro saluto, dott.ssa Beata Bozena Rozborska
Come può affrontare il conflitto interiore:
Chiedersi cosa si desidera veramente dalla relazione e quali lezioni si possono imparare dall’esperienza.
Ogni situazione è unica; l’impatto di una confessione dipende dalla natura della relazione e da quanto il partner potrebbe essere ferito.
Riconoscere il proprio errore senza autocommiserazione è un passo importante per andare avanti.
Parlare con un terapeuta può aiutare a elaborare i sentimenti di colpa e vergogna, e a chiarire le proprie intenzioni per il futuro.
Non c'è una risposta giusta o sbagliata universale; ciò che conta è l'integrità delle scelte future e la volontà di crescere da ogni esperienza, anche le più difficili.
Un caro saluto, dott.ssa Beata Bozena Rozborska
Buonasera,
il suo racconto mostra una profonda riflessione su ciò che è accaduto e sull'impatto che questa esperienza sta avendo su di lei e sulla sua relazione. È evidente che si sente combattere tra il desiderio di proteggere la sua fidanzata dal dolore e il peso che questo segreto rappresenta per lei.
Il tradimento, spesso, non è solo una questione di comportamento, ma anche di bisogni emotivi insoddisfatti, come ha evidenziato nel momento in cui ha spiegato di essersi sentito valorizzato da un'altra persona. È positivo che abbia scelto di lavorare sulla relazione e che ora vi sentiate più felici insieme. Tuttavia, il senso di colpa che prova potrebbe indicare che ci sono ancora questioni irrisolte, non solo con la sua fidanzata, ma anche con se stesso.
Per quanto riguarda la scelta di confessare o meno, non esiste una risposta universale. È importante considerare cosa si aspetta dal suo gesto: alleggerire il suo senso di colpa, ristabilire una maggiore trasparenza nella relazione, o altro? D'altra parte, è altrettanto essenziale valutare se questa confessione potrebbe danneggiare la sua fidanzata e il rapporto che avete ricostruito.
Ciò che emerge chiaramente è che questo evento sta lasciando un segno profondo in lei, e affrontarlo potrebbe aiutarla non solo a trovare maggiore serenità, ma anche a comprendere meglio se stesso e le sue dinamiche relazionali.
Per approfondire questa situazione e valutare i passi migliori da compiere, sarebbe utile e consigliato rivolgersi ad uno specialista. Un percorso psicoterapeutico potrebbe offrirle uno spazio sicuro per elaborare i suoi sentimenti, ridurre il senso di colpa e comprendere meglio le sue esigenze emotive e relazionali.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
il suo racconto mostra una profonda riflessione su ciò che è accaduto e sull'impatto che questa esperienza sta avendo su di lei e sulla sua relazione. È evidente che si sente combattere tra il desiderio di proteggere la sua fidanzata dal dolore e il peso che questo segreto rappresenta per lei.
Il tradimento, spesso, non è solo una questione di comportamento, ma anche di bisogni emotivi insoddisfatti, come ha evidenziato nel momento in cui ha spiegato di essersi sentito valorizzato da un'altra persona. È positivo che abbia scelto di lavorare sulla relazione e che ora vi sentiate più felici insieme. Tuttavia, il senso di colpa che prova potrebbe indicare che ci sono ancora questioni irrisolte, non solo con la sua fidanzata, ma anche con se stesso.
Per quanto riguarda la scelta di confessare o meno, non esiste una risposta universale. È importante considerare cosa si aspetta dal suo gesto: alleggerire il suo senso di colpa, ristabilire una maggiore trasparenza nella relazione, o altro? D'altra parte, è altrettanto essenziale valutare se questa confessione potrebbe danneggiare la sua fidanzata e il rapporto che avete ricostruito.
Ciò che emerge chiaramente è che questo evento sta lasciando un segno profondo in lei, e affrontarlo potrebbe aiutarla non solo a trovare maggiore serenità, ma anche a comprendere meglio se stesso e le sue dinamiche relazionali.
Per approfondire questa situazione e valutare i passi migliori da compiere, sarebbe utile e consigliato rivolgersi ad uno specialista. Un percorso psicoterapeutico potrebbe offrirle uno spazio sicuro per elaborare i suoi sentimenti, ridurre il senso di colpa e comprendere meglio le sue esigenze emotive e relazionali.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua esperienza in modo così sincero. La colpa è un'emozione che può essere estremamente dolorosa, capace di avvolgerci con la sua intensità, ma talvolta si presenta in modo più sottile, pronta a emergere nei momenti in cui cerchiamo di andare avanti. Quando proviamo colpa, i nostri pensieri iniziano a intrecciarsi e a girare su se stessi, creando un ciclo che sembra difficile da spezzare. Il tradimento è avvenuto alla conclusione di un "percorso difficile" con una persona che conosceva e che la faceva sentire "sempre apprezzato". Le consiglio di considerare un consulto psicologico, così da esplorare più a fondo la situazione, affrontare pensieri ed emozioni legati ad essa, e individuare strategie efficaci per affrontare i momenti più difficili.
Resto a disposizione anche per consulenze online.
Un caro saluto Dott.ssa Valentina De Chiara
Resto a disposizione anche per consulenze online.
Un caro saluto Dott.ssa Valentina De Chiara
Gentile paziente,da ciò che racconti, il tuo tradimento non è nato da superficialità, ma da un momento di fragilità personale e di crisi di coppia. Non è una giustificazione, certo, ma è importante contestualizzare le cose: eri dentro un rapporto che stava vacillando e ti sei sentito visto e valorizzato da qualcun altro. È una dinamica più comune di quanto sembri, soprattutto quando si fatica a trovare ascolto o riconoscimento nella relazione principale.
Il punto centrale del tuo messaggio però non è tanto il tradimento in sé, quanto il peso dei due dolori che stai portando da allora...
Il senso di colpa che ti divora nei momenti di intimità e affetto.
Il timore che confessare possa distruggere qualcosa che avete ricostruito con fatica.
Sono entrambi legittimi. Ma qui la domanda diventa: che tipo di verità vuoi costruire nella tua relazione?Se oggi la vostra coppia sta funzionando meglio, probabilmente è perché qualcosa in te è cambiato. E questo è un dato di realtà importante. Stai investendo, stai amando, stai cercando di essere un uomo migliore.Confessare non è sempre un atto di coraggio, a volte è solo uno spostamento del dolore.Se lo facessi per “alleggerirti”, senza che questo porti beneficio reale alla vostra relazione, rischieresti solo di far soffrire lei per un momento che non ha scelto, che non può cambiare, e che oggi non rispecchia il tuo presente.Quello che forse potresti fare – anche per trovare pace dentro di te – è lavorare sul senso di colpa in uno spazio tuo, magari con un supporto psicologico. Non per "eliminare" il dolore, ma per trasformarlo in qualcosa di costruttivo: un impegno vero, quotidiano, a fare meglio e a essere presente, onesto e coerente con i tuoi valori.
Perché il vero tradimento oggi non sarebbe quello di una notte di sette mesi fa. Sarebbe smettere di lottare per essere un uomo all’altezza dell’amore che dice di voler costruire.
Un caro saluto
Il punto centrale del tuo messaggio però non è tanto il tradimento in sé, quanto il peso dei due dolori che stai portando da allora...
Il senso di colpa che ti divora nei momenti di intimità e affetto.
Il timore che confessare possa distruggere qualcosa che avete ricostruito con fatica.
Sono entrambi legittimi. Ma qui la domanda diventa: che tipo di verità vuoi costruire nella tua relazione?Se oggi la vostra coppia sta funzionando meglio, probabilmente è perché qualcosa in te è cambiato. E questo è un dato di realtà importante. Stai investendo, stai amando, stai cercando di essere un uomo migliore.Confessare non è sempre un atto di coraggio, a volte è solo uno spostamento del dolore.Se lo facessi per “alleggerirti”, senza che questo porti beneficio reale alla vostra relazione, rischieresti solo di far soffrire lei per un momento che non ha scelto, che non può cambiare, e che oggi non rispecchia il tuo presente.Quello che forse potresti fare – anche per trovare pace dentro di te – è lavorare sul senso di colpa in uno spazio tuo, magari con un supporto psicologico. Non per "eliminare" il dolore, ma per trasformarlo in qualcosa di costruttivo: un impegno vero, quotidiano, a fare meglio e a essere presente, onesto e coerente con i tuoi valori.
Perché il vero tradimento oggi non sarebbe quello di una notte di sette mesi fa. Sarebbe smettere di lottare per essere un uomo all’altezza dell’amore che dice di voler costruire.
Un caro saluto
Gentile utente,
la situazione che descrive è molto più complessa di un semplice “giusto” o “sbagliato”. Il tradimento è stato un evento singolo, avvenuto in un momento fragile della relazione e in un contesto emotivo che lei stesso riconosce: si sentiva svalutato, distante, confuso. Questo non lo giustifica, ma lo contestualizza, e questo è importante per capire cosa fare adesso.
Il punto centrale è che lei non ha tradito per mancanza d’amore, ma come risposta disfunzionale a un malessere che nella coppia era già presente. Il vero lavoro — e lo sta già facendo — è capire perché è successo, non solo cosa è successo.
Sulla domanda se confessare o meno: è una delle questioni più delicate in assoluto. La confessione non porta automaticamente alla “verità”, né alla guarigione. In molti casi porta solo dolore inutile all’altro, soprattutto se il tradimento non è più in corso, non ha un significato affettivo, e non rappresenta un rischio per la relazione. Altre volte, però, il silenzio diventa una prigione per chi lo porta.
Quello che conta è una cosa sola: a cosa servirebbe la confessione oggi?
– A far stare meglio lei?
– A punirsi?
– A liberarsi della colpa?
– A dare a lei un dolore enorme pur senza nessun beneficio reale?
La colpa non si scioglie scaricandola sull’altro, ma facendo un lavoro interno: assumersi la responsabilità, capire il proprio funzionamento emotivo, cambiare rotta nella relazione. E lei questo lo sta già facendo: avete ricostruito il dialogo, ritrovato complicità, riportato equilibrio.
Questo non è “coprire un errore”, ma trasformarlo.
La frase “chi tradisce una volta lo rifà” non è vera in assoluto. Esiste una grande differenza tra:
• chi tradisce per abitudine o bisogno di gratificazione,
• e chi tradisce una volta in un momento di crisi, e poi ne coglie la gravità e cambia realmente.
Lei appartiene chiaramente al secondo gruppo: la sofferenza che racconta, la riflessione lucida, la volontà di migliorare sono segnali di responsabilità, non di superficialità.
Ora però è importante che non rimanga intrappolato nel senso di colpa. La colpa tende a trasformarsi in autosabotaggio: si guarda la partner e si sente indegno, si punisce mentalmente e rischia di sabotare proprio ciò che oggi ha ricostruito.
Il tradimento è stato un errore.
Ma non la definisce come persona.
E soprattutto non definisce il futuro della vostra relazione.
Se oggi siete felici, se lei è amata, se sente che la relazione è più sincera e matura, allora il suo compito è custodire questo cambiamento, non tornare indietro.
La domanda che può farsi è questa:
Sto nascondendo questo per paura, o sto proteggendo la relazione?
E soprattutto:
Sto costruendo un presente diverso da ciò che è accaduto?
Da come scrive, la risposta sembra chiara.
Dott.ssa Sara Petroni
la situazione che descrive è molto più complessa di un semplice “giusto” o “sbagliato”. Il tradimento è stato un evento singolo, avvenuto in un momento fragile della relazione e in un contesto emotivo che lei stesso riconosce: si sentiva svalutato, distante, confuso. Questo non lo giustifica, ma lo contestualizza, e questo è importante per capire cosa fare adesso.
Il punto centrale è che lei non ha tradito per mancanza d’amore, ma come risposta disfunzionale a un malessere che nella coppia era già presente. Il vero lavoro — e lo sta già facendo — è capire perché è successo, non solo cosa è successo.
Sulla domanda se confessare o meno: è una delle questioni più delicate in assoluto. La confessione non porta automaticamente alla “verità”, né alla guarigione. In molti casi porta solo dolore inutile all’altro, soprattutto se il tradimento non è più in corso, non ha un significato affettivo, e non rappresenta un rischio per la relazione. Altre volte, però, il silenzio diventa una prigione per chi lo porta.
Quello che conta è una cosa sola: a cosa servirebbe la confessione oggi?
– A far stare meglio lei?
– A punirsi?
– A liberarsi della colpa?
– A dare a lei un dolore enorme pur senza nessun beneficio reale?
La colpa non si scioglie scaricandola sull’altro, ma facendo un lavoro interno: assumersi la responsabilità, capire il proprio funzionamento emotivo, cambiare rotta nella relazione. E lei questo lo sta già facendo: avete ricostruito il dialogo, ritrovato complicità, riportato equilibrio.
Questo non è “coprire un errore”, ma trasformarlo.
La frase “chi tradisce una volta lo rifà” non è vera in assoluto. Esiste una grande differenza tra:
• chi tradisce per abitudine o bisogno di gratificazione,
• e chi tradisce una volta in un momento di crisi, e poi ne coglie la gravità e cambia realmente.
Lei appartiene chiaramente al secondo gruppo: la sofferenza che racconta, la riflessione lucida, la volontà di migliorare sono segnali di responsabilità, non di superficialità.
Ora però è importante che non rimanga intrappolato nel senso di colpa. La colpa tende a trasformarsi in autosabotaggio: si guarda la partner e si sente indegno, si punisce mentalmente e rischia di sabotare proprio ciò che oggi ha ricostruito.
Il tradimento è stato un errore.
Ma non la definisce come persona.
E soprattutto non definisce il futuro della vostra relazione.
Se oggi siete felici, se lei è amata, se sente che la relazione è più sincera e matura, allora il suo compito è custodire questo cambiamento, non tornare indietro.
La domanda che può farsi è questa:
Sto nascondendo questo per paura, o sto proteggendo la relazione?
E soprattutto:
Sto costruendo un presente diverso da ciò che è accaduto?
Da come scrive, la risposta sembra chiara.
Dott.ssa Sara Petroni
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