Buonasera il sostituto del mio medico curante causa attacco di panico mi ha fatto,prendere da sabato
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Buonasera il sostituto del mio medico curante causa attacco di panico mi ha fatto,prendere da sabato gocce di en 10 mattina e pomeriggio e la sera15 il mio medico invece rientrato oggi invece mi ha detto che da domani devo iniziare con 5 gocce mattina e sera e 8 il pomeriggio e da premettere che da lunedì inizio con lo psicologo vorrei sapere se scalando così di colpo possa succedere qualcosa. Cosa posso fare?
Salve, le consiglio di rivolgere questa domanda al suo medico di fiducia.
Buona giornata.
Dott. Fiori
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Dott. Fiori
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Buonasera, è importante parlare col suo medico curante, per fare a lui questa domanda. Consideri la possibilità di un approccio psicologico, per venire a capo dei motivi che hanno potuto generare l'attacco di panico. Avrà una visita psicologica, utile per chiarire alcune cose.
Saluti,
Dr Vittorio Cameriero
Saluti,
Dr Vittorio Cameriero
Buonasera. Rispetto alla diversa misura del disaggio del farmaco si rivolga direttamente al suo medico per avere ulteriori informazioni.
Mi sembra inoltre molto importante che lei abbia già contattato un professionista psicologo per lavorare in modo attivo sul miglioramento del suo benessere. I migliori auguri, Dott. Felice Schettini
Mi sembra inoltre molto importante che lei abbia già contattato un professionista psicologo per lavorare in modo attivo sul miglioramento del suo benessere. I migliori auguri, Dott. Felice Schettini
Al di là del fatto che non è possibile dare una risposta ponderata al suo quesito non avendola visitata direttamente; penso però in qualità di Medico specialista in Psicologia clinica, Psicoterapeuta ed Omeopata di sottolinearle che gli psicofarmaci devono essere utilizzati solo in una situazione di emergenza, poiché non curano le cause del malessere, producono effetti collaterali negativi e hanno controindicazioni. Comunque la diminuzione dell’assunzione degli psicofarmaci deve essere effettuata con gradualità. Sono del parere che ci sia bisogno, per ottenere risultati soddisfacenti, nel caso degli attacchi di panico un rapporto psicoterapeutico in cui ci sia molta accoglienza, in cui si lavori seriamente sugli aspetti inconsci che generano malessere. E' opportuno anche che la psicoterapia sia promossa e supportata da medicinali innocui e naturali: la Floriterapia di Bach, l’Omeopatia Omotossicologica, la Nutraceutica, la Fitoterapia e la Psicoprobiotica che permettono di offrire al paziente i seguenti reali valori aggiunti: il lenimento sintomatico, la rivitalizzazione metabolica, il recupero delle forze e del buon umore e una benefica disintossicazione. Io sono un medico specialista in psicologia clinica, psicoterapeuta, omeopata ed esperto in terapie naturali- lavoro in questa maniera ottenendo degli ottimi risultati.
Se vuole sono a sua disposizione (telefonicamente o tramite messaggi) per informazioni. Ho lo studio a Roma, ma sono anche disponibile per terapie on line. Buona giornata!
Se vuole sono a sua disposizione (telefonicamente o tramite messaggi) per informazioni. Ho lo studio a Roma, ma sono anche disponibile per terapie on line. Buona giornata!
Buongiorno, rispondo alla sua richiesta in modo più competente possibile. Purtroppo mancano alcune informazioni salienti per esempio da quando ha iniziato la terapia farmacologica. Sicuramente ha fatto bene ad associare al farmaco la terapia psicologica in modo da farsi supportare al fine di gestire questo momento di messa alla prova per lei. Forza anche chiedere aiuto è sinonimo che sa averla e raffozarla!!!
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Buongiorno le consiglio di porre la domanda direttamente al suo medico curante.
Un cordiale saluto, Dott.ssa Paola Trombini
Un cordiale saluto, Dott.ssa Paola Trombini
Salve. Per i farmaci chieda al medico che glieli ha prescritti.
Poi nel percorso psicologico che intraprenderà, affronterà le cause psicoemotive del suo problema. Distinti saluti
Poi nel percorso psicologico che intraprenderà, affronterà le cause psicoemotive del suo problema. Distinti saluti
Buonasera, noi psicoterapeuti non possiamo dare pareri sui medicinali, lei dovrebbe seguire solamente il suo medico di fiducia, penso che la conosce meglio del suo sostituto. Inoltre mi sembra una scelta giusta fare dei colloqui con uno psicoterapeuta oltre che prendere i medicinali, potrebbe elaborare il perchè dei suoi attacchi di panico, distinti saluti, dott. Eugenia Cardilli,
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Salve, in merito alla posologia farmacologica é opportuno si rivolga al medico prescrivente figura più idonea a chiarirle ogni dubbio.
Cordiali saluti
Dottor. Diego Ferrara
Cordiali saluti
Dottor. Diego Ferrara
Buongiorno, oltre al percorso di psicoterapia che ha già deciso di intraprendere le consiglio, nel caso in cui i sintomi dovessero persistere, di chiedere al suo medico curante una visita specialistica da uno psichiatra per valutare la terapia farmacologica più adatta a lei. Per il momento per la posologia si affidi al suo medico curante. Le auguro di stare bene. SV
Buongiorno, credo che debba seguire le indicazioni del suo medico. Il totale complessivo di gocce non è più così diverso dal precedente. Ottimo il consiglio di affiancare la psicoterapia. Le faccio i miei migliori auguri di guarigione, vedrà che andrà meglio.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera, le consiglio di contattare il suo medico di fiducia.
Un saluto Antonella
Un saluto Antonella
Buongiorno. Lei sta andando nella giusta direzione, ha un medico di fiducia che la segue (si affidi a lui per ulteriori spiegazioni) e sta per iniziare un percorso terapeutico per il trattamento dell'ansia. Le faccio i miei migliori auguri.
Gentile utente, rivolga la domanda al medico prescrivente. Le consiglio di non gestire i farmaci senza consulenza specialistica. Saluti
Buongiorno, non sono un medico, quindi non mi addentro rispetto alla questione che lei pone sui farmaci, ma mi permetto di unirmi al coro dei colleghi che la invitano a porre al suo medico la domanda che lei porta qui. Questo è uno spazio molto utile per un primo orientamento rispetto ad alcuni temi, ma non può sostituire il rapporto di fiducia con il proprio curante. Ha fatto molto bene anche a pensare a un accompagnamento sul versante psicologico. Non so se lo psicologo col quale ha appuntamento è anche psicoterapeuta, ma in ogni caso valuterà con lei la possibilità di affiancare una psicoterapia, con lui o con qualcuno che potrà eventualmente segnalarle, al trattamento farmacologico che le è stato prescritto. Le faccio i miei auguri per l'inizio di questo percorso. Dottoressa Sara Zamperlin
Gentilissimo, le consiglio di porre la domanda direttamente al suo medico curante.
saluti
Dott.ssa Viganò Antea
saluti
Dott.ssa Viganò Antea
salve si in alcuni casi possono causare un aumento ponderale, ma non è certo questa la discriminante sull'eventuale uso di antidepressivi, quanto il parere dello specialista in materia, ossia lo psichiatra sulla necessità di un loro utilizzo.
cordiali saluti
cordiali saluti
Gentile Utente,
scalare di colpo un farmaco. non è mai ottima cosa...anzi, è deleterio...
E' comprensibilissimo il suo forte desiderio di far rientrare questa sintomatologia estremamente destabilizzante quali sono gli attacchi di panico, e non assumere più farmaci per "non sentirsi ammalata"...
Senta però un consiglio del suo medico curante, dopodichè intraprenda un percorso psicoterapeutico volto ad andare a fondo di questi attacchi.
Per qualsiasi chiarimento, non esiti a contattarmi.
Saluti
Dott.ssa Federica Ferrari
scalare di colpo un farmaco. non è mai ottima cosa...anzi, è deleterio...
E' comprensibilissimo il suo forte desiderio di far rientrare questa sintomatologia estremamente destabilizzante quali sono gli attacchi di panico, e non assumere più farmaci per "non sentirsi ammalata"...
Senta però un consiglio del suo medico curante, dopodichè intraprenda un percorso psicoterapeutico volto ad andare a fondo di questi attacchi.
Per qualsiasi chiarimento, non esiti a contattarmi.
Saluti
Dott.ssa Federica Ferrari
Salve,
il medico che le ha prescritto i farmaci potrà darle la risposta sui dosaggi.
Non appena intraprenderà il percorso psicologico valuterà insieme al suo terapeuta se e come proseguire con il farmaco.
Le auguro buone cose,
Dott.ssa Di Nardo
il medico che le ha prescritto i farmaci potrà darle la risposta sui dosaggi.
Non appena intraprenderà il percorso psicologico valuterà insieme al suo terapeuta se e come proseguire con il farmaco.
Le auguro buone cose,
Dott.ssa Di Nardo
Utile, nonché opportuno, l'approccio integrato tra psicoterapia e psicofarmacoterapia.
In merito ai farmaci, suggerisco di rivolgersi ad uno psichiatra - lo specialista più competente in materia - per individuare quelli più idonei al suo caso.
Sconsiglio vivamente il "fai da te" farmacologico: una sindrome da sospensione è un gran brutto affare...
MC
In merito ai farmaci, suggerisco di rivolgersi ad uno psichiatra - lo specialista più competente in materia - per individuare quelli più idonei al suo caso.
Sconsiglio vivamente il "fai da te" farmacologico: una sindrome da sospensione è un gran brutto affare...
MC
Buonasera, non entro nel merito dei farmaci ma le consiglio vivamente una psicoterapia che con i suoi tempi sarà la giusta via per il cambiamento.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Buongiorno, le benzodiazepine è preferibile non prenderle per lunghi periodi di tempo, perché potrebbero dare assuefazione, quindi spesso è necessario aumentare le dosi nel tempo per ottenere gli stessi effetti, credo dunque sia una scelta giusta scalare e poi interrompere il farmaco. Quanto alle modalità è però opportuno approfondire la questione con il medico che la segue, o all'occorrenza con uno psichiatra, se dovesse presentarsi l'esigenza di continuare con una terapia farmacologica.
Trovo tuttavia molto giusta la scelta di iniziare un percorso psicoterapeutico, che può essere prezioso per approfondire le possibili cause di questo sintomo e lavorare per una soluzione più strutturale rispetto ad un ansiolitico, che è un farmaco utile per attenuare il sintomo, ma non risolutivo.
Un caro saluto, Dott. Mario D. Roffi
Trovo tuttavia molto giusta la scelta di iniziare un percorso psicoterapeutico, che può essere prezioso per approfondire le possibili cause di questo sintomo e lavorare per una soluzione più strutturale rispetto ad un ansiolitico, che è un farmaco utile per attenuare il sintomo, ma non risolutivo.
Un caro saluto, Dott. Mario D. Roffi
Gentilissimo Utente, fa benissimo ad intraprendere un percorso terapeutico. Per quanto riguarda il farmaco si fidi del parere medico, comunque rimarrà a sua disposizione, qulora notasse quanche sintomo, potrà comunicalglielo e potrete valutare se alzare o abbassare la dose.
Spero di esserle stata utile
Dott.ssa Chiara Librandi
Spero di esserle stata utile
Dott.ssa Chiara Librandi
Salve, la variazione di terapia di cui lei parla non è così significativa pertanto stia tranquillo rispetto alla posologia, ciò non toglie che possa chiedere al suo medico per rassicurarsi ulteriormente. Credo che sarà molto importante il percorso psicologico o psicoterapico che intraprenderà. Buon lavoro! Dott.ssa Barbara Garofalo
Buongiorno e grazie per aver condiviso la sua esperienza. Rispetto alla terapia farmacologica con psicofarmaci, ritengo sia opportuno seguire le indicazioni mediche, in particolare non esitando a chiedere un consulto psichiatrico se lo ritenesse opportuno per essere seguito da questo punto di vista. Le consiglio prima di attendere di incontrare lo psicologo che ha contattato, affinchè possa aiutarla a comprendere e gestire la sua sintomatologia. resto a disposizione, dott.ssa amelia capezio
Gentile utente, ne parli con il medico prescrivente e continui il suo nuovo percorso con lo psicologo.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Gentile utente,
capisco la sua preoccupazione riguardo alla modifica del dosaggio del Delorazepam (EN). Anche se la riduzione che le è stata indicata non è drastica, ogni persona può reagire in modo diverso ai cambiamenti di dosaggio, soprattutto se è particolarmente sensibile agli ansiolitici.
In alcuni casi, una riduzione può portare a lievi sintomi di sospensione, come maggiore ansia, irritabilità o insonnia, ma il fatto che stia ancora assumendo il farmaco, seppur in dosaggi più bassi, dovrebbe ridurre questo rischio. Se dovesse avvertire malessere o un peggioramento dei sintomi, ne parli subito con il suo medico per valutare un adattamento più graduale.
L’inizio del percorso con lo psicologo sarà un ottimo supporto per imparare strategie di gestione dell’ansia a lungo termine, riducendo così la necessità di farmaci nel futuro. Nel frattempo, può essere utile affiancare tecniche di rilassamento come respirazione diaframmatica o meditazione per accompagnare il passaggio con maggiore serenità.
Se ha dubbi o sintomi fastidiosi, non esiti a confrontarsi con il suo medico.
Un caro saluto.
capisco la sua preoccupazione riguardo alla modifica del dosaggio del Delorazepam (EN). Anche se la riduzione che le è stata indicata non è drastica, ogni persona può reagire in modo diverso ai cambiamenti di dosaggio, soprattutto se è particolarmente sensibile agli ansiolitici.
In alcuni casi, una riduzione può portare a lievi sintomi di sospensione, come maggiore ansia, irritabilità o insonnia, ma il fatto che stia ancora assumendo il farmaco, seppur in dosaggi più bassi, dovrebbe ridurre questo rischio. Se dovesse avvertire malessere o un peggioramento dei sintomi, ne parli subito con il suo medico per valutare un adattamento più graduale.
L’inizio del percorso con lo psicologo sarà un ottimo supporto per imparare strategie di gestione dell’ansia a lungo termine, riducendo così la necessità di farmaci nel futuro. Nel frattempo, può essere utile affiancare tecniche di rilassamento come respirazione diaframmatica o meditazione per accompagnare il passaggio con maggiore serenità.
Se ha dubbi o sintomi fastidiosi, non esiti a confrontarsi con il suo medico.
Un caro saluto.
Buonasera,
può stare tranquilla: la riduzione che le ha indicato il medico è graduale e sicura.
È ottimo che stia per iniziare un percorso di terapia: sarà uno strumento fondamentale per aiutarla a stare meglio in modo più stabile e duraturo. Si affidi con fiducia!
può stare tranquilla: la riduzione che le ha indicato il medico è graduale e sicura.
È ottimo che stia per iniziare un percorso di terapia: sarà uno strumento fondamentale per aiutarla a stare meglio in modo più stabile e duraturo. Si affidi con fiducia!
buongiorno si affidi al suo medico e sia fiducioso nel percorso con lo psicologo e viva giorno per giorno cosa arriva senza allarmarsi in modo forte sul futuro. Sa bene che abbiamo la possibilità di gestire solo il presente ( il passato non puo essere cambiato e il futuro non lo conosciamo). Inizi a fidarsi e sarà già a metà dell'opera
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