Salve, sono una donna di 55 anni con molteplici problemi Reali, nel senso che sono consapevole dei m

54 risposte
Salve, sono una donna di 55 anni con molteplici problemi Reali, nel senso che sono consapevole dei miei traumi subiti da gravissimi lutti in famiglia, da un grave incidente che mi ha portato alla perdita della vista dell occhio sinistro e problemi di salute tra cui la fibromialgia.
Forse tra i meno gravi ma non da sottovalutare.
Sto passando un bruttissimo periodo e i miei attacchi di panico ed ansia si fanno sempre più frequenti. Ultimo quello di ieri dovuto ad una grande litigata con mia figlia, unica figlia!
Sto vivendo il sentimento dell’abbandono e della emotività che esplode in pianto e pensieri negativi. Ne ho superate tante ma queste volta mi sento fragile e so di aver bisogno di aiuto ma un vero aiuto
Dott.ssa Lucia Laudi
Psicoterapeuta, Psicologo
Torino
Buongiorno, purtroppo le sue difficoltà non sono date da un solo trauma ma da trauma cumulativo, è importante che inizi un percorso psicoterapeutico che l'aiuti ad elaborare i lutti che ha subito, tra cui, non meno grave, quello della perdita della vista dall'occhio sinistro. Se lo ritiene opportuno ci possiamo tenere in contatto, mi raccomando in ogni caso si prenda cura di sé iniziando un percorso psicoterapeutico. Cordialmente Lucia Laudi

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Dott.ssa Silvia Pinna
Psicologo, Psicoterapeuta, Tecnico sanitario
Roma
Buonasera. È possibile che un funzionamento basato sulla negazione dell'emotività e portato a risolvere sempre tutto abbia causato oggi questa sua crisi. Immagino, se lei ha 55 anni, che sua figlia sia probabilmente intorno ai 20 e che, come giovane donna, voglia distinguere e separare i confini, ma modo suo! Questo può far insorgere liti costruttive, ma lei ora, forse, è come se si sentisse talmente fragile da non reggere la minima frustrazione. Utile sarebbe un percorso volto a ricomporre le varie schegge del passato e affrontare al meglio il presente
Dott.ssa Martina Bigoni
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Ferrara
Buonasera, proprio perché sente forte questo senso di fragilità e riconosce le difficoltà che la vita le ha portato, è probabilmente giunto il momento di affrontare tutto per cercare di dare un significato alle sofferenze e riuscire ad andare oltre, trovando un sollievo. Le consiglio perciò di iniziare un percorso psicoterapeutico proprio per rielaborare tutti questi aspetti. In bocca al lupo
Dott.ssa Eugenia Cardilli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, ho letto attentamente la sua lettera che manifesta tanta dolore. Come lei scrive soffre di attacchi di panico ed ansia che non le permettono di avere un rapporto sereno con sua figlia che chiederà ascolto e comprensione. Sarebbe bene che in questo momento lei si facesse aiutare sia con una terapia farmacologica per placare la sua ansia e gli attacchi di panico ed inoltre dovrebbe intraprendere un percorso terapeutico per elaborare i traumi subiti nella sua vita. Quindi sarebbe adatta una terapia EMDR dove un paziente che ha subito dei traumi, con la terapia ricorda l'evento traumatico, ma lo elabora e lo percepisce come evento del passato e si riduce d'intensità. Se ha bisogno di altre delucidazioni mi può chiamare anche online. Le auguro di stare meglio, Eugenia Cardilli.
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Dott.ssa Elisabetta Colucci
Psicoterapeuta
Avigliana
Gentile signora, ha vissuto e sta vivendo varie situazioni dolorose per cui è assolutamente comprensibile come emerga della fatica e una richiesta di aiuto. La consapevolezza che racconta rispetto al passato e quella di aver bisogno di aiuto rappresentano già buone risorse da cui partire. Una psicoterapia, unita ad un percorso EMDR, potrebbero aiutarla rispetto ai traumi passati e alle difficoltà del presente, anche con la sua amata figlia. Non esiti a contattarmi avesse dubbi o altre richieste. Le faccio i miei migliori auguri, Dott.ssa Colucci
Dott.ssa Caterina Cresciullo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Vallo della Lucania
Gentile Signora, leggo con attenzione le sue parole e sicuramente gli elementi problematici elencati fanno capire che ha attraversato momenti molto impegnativi emotivamente....forse è arrivato il momento di farsi aiutare...una psicoterapia potrebbe essere la soluzione...'sto passando un bruttissimo periodo...' lo sottolinea lei stessa, non esiti...La consapevolezza di avere dei problemi fisici ed emotivi, non basta ad attivare un cambiamento, è sicuramente un punto a suo favore ma ha bisogno di elaborare il tutto. resto disponibile per ulteriori chiarimenti.
cordialmente
Dott.ssa Alessandra Folino
Psicologo, Sessuologo
Torino
Salve,
da ciò che ho letto, ho la sensazione che sia arrivata ad un "culmine", oltre il quale, il vaso non possa più contenere "gocce".
Gli attacchi di panico spesso ci avvisano che non siamo più in grado di tollerare notizie negative, se prima non affrontiamo quelle del passato...
Provi a chiedersi se è da tempo che "stringe i denti"...a volte lo facciamo proprio fisicamente...quando non siamo coscienti...
Dott.ssa Laura Benvenuto
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Salerno
Buonasera, sicuramente gli attacchi di panico ed ansia sono campanelli d'allarme che le segnalano che non può più trascurare il suo malessere. Credo che per anni ha provato a "tirare avanti" come meglio ha potuto, ma ora è il momento di soffermarsi su tutto ciò che si è accumulato negli anni, credo che sua figlia stia cercando di individuarsi come giovane donna e che uno spazio psicoterapico possa migliorare anche il rapporto con lei, senza avere paura di perderla, Per qualunque altra domanda o chiarimento non esiti a contattarmi.
Dott.ssa Adriana Roncella
Psicoterapeuta, Cardiologo
Roma
Cara signora lei ha avuto sicuramente un grande coraggio ad affrontare tutte queste difficoltà, ma ci sono momenti nella vita in cuo il carico di responsabilità supera ogni resistenza fisica e psicologica. È possibile che il grande stress e il dolore che lei ha vissuto si rifletta sulla persona a cui è affettivamente più legata, nel rapporto con la sua unica figlia.
Parlando con una psicoterapeuta potrà ritrovare la serenità, che le permetterà di creare i giusti confini nella relazione madre-figlia e, piano piano, colmare il grande vuoto affettivo che si è creato dopo i numerosi lutti.
Cordiali saluti
Adriana Roncella
Dott.ssa Sara Tagliente
Psicologo, Psicoterapeuta
Torino
Buongiorno, ci sono situazioni che viviamo nella nostra vita che creano profonde ferite dentro di noi e che, se anche negli anni si cicatrizzano, in particolari situazioni o momenti di maggiore stanchezza, paura, ansia, tristezza possono ricominciare a a farsi sentire. Quando ciò avviene potersene prendere cura con l'aiuto di uno psicoterapeuta è un modo per dargli voce.....
Cordiali saluti
Raccolga le forze per iniziare a guardare in faccia e ad affrontare tutta quest'angoscia. Appena se la sente, sarà un momento in cui dirà basta e deciderà di chiedere aiuto. Io le consiglio un percorso intenso, una psicoanalisi classica.
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Dott. Emanuele Grilli
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Salve. Come lei già descrive in modo puntuale, la sua vita è costellata di lutti e perdite.
Le suggerisco di consultare uno psicoterapeuta. L'elaborazione e il superamento di queste situazioni gioveranno al suo sistema emotivo. Rimango a disposizione per ogni ulteriore chiarimento. Cordiali Saluti. Dottor Grilli.
Buongiorno signora, la percezione della fragilità e la consapevolezza del bisogno di aiuto sono segnali che le indicano con chiarezza il percorso verso la meta, ovvero la richiesta d'aiuto psicologico. Già indicato dai colleghi che le hanno risposto, l'approccio psicoterapeutico integrato EMDR potrebbe esserle d'aiuto, in tempi più brevi rispetto al classico approccio verbale, per ridurre l'intensita' della sofferenza psichica e per rielaborare le sue esperienze negative, trasformandole in strumenti utili ad affrontare la vita, strumenti che ha già a disposizione nel suo bagaglio esperienziale ma che ora le pesano e l'affliggono soltanto. A disposizione, mi contatti se ha bisogno di ulteriori informazioni. Dott.ssa Cinzia Lucia Bugni Batte
Dott.ssa Serena de Bigontina
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Perugia
Buongiorno, attacchi di panico e ansia possono compromettere la nostra vita quotidiana e le nostre relazioni. Per questo è importante, come lei stessa ha riconosciuto, intraprendere un percorso psicoterapeutico per poter elaborare non solo le sofferenze vissute, ma anche esaminare il senso di di fragilità e vuoto che sente. Potrà così attivare risorse per affrontare con maggiore serenità anche le dinamiche con sua figlia. Resto a sua disposizione se avesse bisogno di ulteriori chiarimenti.
Dr.ssa Serena de Bigontina
Dott.ssa Alessia Rita Candiloro
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Professional counselor
Napoli
La vita l'ha messa di fronte a molteplici problematiche ma oggi ha la possibilità e la volontà di prendersi cura di sé, è la scelta migliore. Qui può trovare uno specialista adatto a lei oppure nella ASL del suo territorio, saluti.
Dr. Ioannis Georgantas
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Gentilissima signora,ho letto con attenzione quello che ha scritto. Bisogna distinguere i suoi problemi in problemi di origine organica e problemi di origine psicologica. La fibromialgia è una patologia complessa che insieme ai sintomi di tipo muscolo-scheletrico, ne possono essere presenti molti altri come astenia, disturbi del sonno, labilità del tono dell'umore ( ansia, depressione). Sarebbe opportuno affrontare questa situazione sia con l'aiuto farmacologico sia con l'aiuto di uno psicoterapeuta che la aiuterà a migliorare il rapporto con se stessa e l'ambiente attorno a cordiali saluti
Dott.ssa Iris Mattera
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Mi colpisce molto questo suo "svelarsi" nella scrittura. Un uomo di 55 anni che ha attraversato le difficili battaglie descritte e che arriva ad ammettere di essere fragile e di aver bisogno di aiuto, suscita in me tutto il rispetto per il coraggio e la sofferenza che quest'ammissione di fragilità le ha richiesto. Trovo saggio e opportuno che lei si faccia aiutare, come chiede. Le nostre corazza ad un certo punto si infrangono e arriva il momento di prendersi cura di sè, non solo per il proprio benessere, ma anche per tutelare e rafforzare quei legami fondamentali per la nostra vita, come il rapporto con sua figlia. Ha trovato il coraggio di scrivere, completi il suo gesto rivolgendosi ad una figura che professionalmente possa ispirarle fiducia, questa è la cosa più importante. I miei auguri
Dott.ssa Sabrina Marini
Psicologo, Psicologo clinico
Brescia
Buongiorno signora,
dal suo scritto emerge la sua forza e tenuta di fronte alle difficoltà. Quest'ennesima messa alla prova potrebbe essere condivisa con un esperto che possa fungere da stampella d'aiuto in un momento tanto difficile!
Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, mi dispiace per la situazione che sta vivendo.
Le consiglio vivamente di intraprendere un percorso di psicoterapia, al fine di trovare le risposte che cerca.
Per quanto riguarda gli attacchi di panico la psicoterapia sicuramente la aiuterà a gestirli meglio.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per il disagio e per le situazioni vissute. Se ritiene di voler reagire e trovare una soluzione che possa aiutarla a farla stare meglio, ritengo che l'avvio di un percorso psicologico sia indispensabile per elaborare i traumi vissuti, identificare cause e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie funzionali per potervi reagire.
In bocca al lupo, dott. FDL
Dott. Roberto Morlacchi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bergamo
Buongiorno,
la sua vita è stata difficile e pluri-traumatica e questo inevitabilmente ha influito sulla sua personalità e sul suo funzionamento globale.
Probabilmente le sarebbe utile iniziare un percorso di psicoterapia con un terapeuta esperto di EMDR (vada sul sito emdr.it per saperne di più) che la aiuterà a desensibilizzare e rielaborare i vari traumi che ahimè ha incontrato nella sua vita.
A disposizione per chiarimenti, in bocca al lupo!
Dottor Roberto Morlacchi
Dr. Manuel Marco Mancini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, le raccomanderei di rivolgersi ad un professionista. Con il suo appoggio potrà sicuramente trovare una soluzione agli attacchi di panico e un alleviamento alla traumatica situazione che ha vissuto. Le auguro buone cose.
MMM
Dott.ssa Teresita Forlano
Psicologo, Sessuologo, Psicoterapeuta
Roma
Signora, buon giorno.
Ognuno di noi è qui per darle un vero aiuto, se ce lo permette.
Comprendo la sua storia e i suoi bisogni. Deve solo affidarsi ad uno di noi per poter risolvere quello che più le procura sofferenza.
Scelga il professionista che le pare più opportuno .
Un caro saluto
Dott. Alessandro D'Agostini
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Dott. Massimo Zedda
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Torino
Buongiorno, in generale quando si vivono momenti di forte ansia si dovrebbe recarsi presso un professionista per ricevere il giusto aiuto, il medico di base e/o psicoterapeuta subito dopo. Come riportato sul mio sito (che può consultare), "qualora una persona pensi di vivere una condizione di forte ansia, dovrebbe consultare un professionista clinico per valutare insieme come ripristinare la condizione di equilibrio e benessere." Un caro saluto.
Dott. Arno Landini
Psicologo, Psicologo clinico
Anghiari
Buon pomeriggio signora. Quello che lei racconta mi fa arrivare in maniera forte e chiara il suo disagio ed il suo dolore, ma al contempo anche la sua grande forza di volontà e la sua voglia di cambiare questa situazione che sembra essere arrivata al punto di essere difficile da sostenere da sola. Mi sembra molto evidente che lei sia consapevole di una buona parte delle cause che le provocano questo forte sentimento di tristezza ed abbandono e condivido pienamente la sua scelta di rivolgersi a qualcuno che la possa aiutare . Purtroppo, ingenuamente, spesso siamo portati a pensare che rivolgersi ad uno psicologo sia un segno di debolezza, del non riuscire a farcela da soli, del ammettere una sorta di "sconfitta"; niente di più falso. rivolgersi ad uno psicologo è una scelta di grande forza e coraggio, è il primo passo verso il cambiamento che inizia proprio dal ammettere a se stessi di avere bisogno di aiuto e volere iniziare a prendersi cura di se stessi e a mio avviso lei questa scelta l ha già fatta, le resta solo da scegliere una persona che le ispiri fiducia, con cui intraprendere un percorso. Buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Lequile
Gentile utente, mi dispiace tanto per quello che ha passato e sta passando nel periodo più recente a causa dell'ansia e degli attacchi di panico. Immagino che litigare con la propria figlia non sia piacevole e che per una mamma sia fonte di dolore e rammarico. La vorrei rassicurare che l'ansia si può imparare a gestire e tollerare, in modo meno intenso di come la sperimenta ora. L'ansia è un'emozione umana e come tale non può scomparire. Quello su cui si può agire è trasformare l'ansia in un'emozione meno intensa e frequente, ad esempio una sana preoccupazione.
Come ha scritto bene lei, i pensieri negativi non la stanno aiutando a stare bene e ciò influenza vari aspetti della sua vita, tra cui la relazione con sua figlia.
Non è la situazione in sé che ci fa stare male, ma i pensieri che passano nella nostra mente. A ragion per cui, non tutti agiamo allo stesso modo posti nella medesima situazione.
Sono sicura che con l'aiuto di un professionista starà bene e migliorerà anche il rapporto con sua figlia.
Rimango disponibile per domande e dubbi.
Buona serata
Dott.ssa Melania Filograna
Dott. Mauro Vargiu
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo
Milano
Gentile utente, tra i vari strumenti l'emdr permette di elaborare eventi traumatici responsabili di disagi e malesseri. Senza nulla togliere ad altri approcci come l'ipnosi, la terapia cognitivo comportamentale e l'analisi, tanto per citarne alcuni.
Le consiglio quindi di cercare un professionista specializzato nel trattamento dei traumi.

Cordialmente

Dottor Mauro Vargiu
Dott.ssa Antea Viganò
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pessano con Bornago
Gentilissima buongiorno, innanzitutto grazie per la sua preziosa e coraggiosa condivisione. Non deve essere stato facile convivere con queste sofferenze e pensieri. Ha mai pensato a rivolgersi ad un terapeuta? parlare con uno specialista potrebbe aiutarla ad esplorare ed elaborare meglio i suoi traumi e pensieri.
resto a disposizione!
AV
Dott.ssa Sara Bachiorri
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
La ringrazio per la profonda e coraggiosa condivisione. Quando si perde una persona cara le reazioni sono diverse per ognuno di noi, così come lo sono le fasi di elaborazione del lutto. Anche le modalità di adattamento dipendono da fattori specifici. Lei è stata fortissima in questi anni ma non aver affrontato le emozioni collegate agli eventi vissuti la portano oggi a esplodere nel pianto e sfociare nei pensieri negativi. Se oggi vuole salvaguardare se stessa e il rapporto con sua figlia le suggerisco un percorso il cui obiettivo sia legittimare tutto ciò che ha vissuto e allargare questi suoi vissuti con sua figlia in un ambiente protetto come quello della psicoterapia. Restando disponibile anche on line le porgo cordiali saluti.
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Dott.ssa Beatrice Taveggia
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Arese
Cara Utente, mi dispiace molto per quello che sta passando, nella richiesta che pone ci sono diversi elementi che meriterebbero senz'altro di attenzione. Potrebbe essere utile e prezioso esplorare il suo vissuto all'interno di un percorso psicologico.
Resto a disposizione,anche online, e le auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Dott.ssa Alessandra Morosinotto
Psicologo, Psicologo clinico
Alessandria
Buongiorno signora, mi dispiaace molto per il malessere che descrive, non dev'essere per nulla semplice affrontare la quotidianità con il suo bagaglio e con le difficoltà attuali. Penso che l'idea di chiedere aiuto sia assolutamente funzionale in questo momento e dalle sue riflessioni si evince esserci già una buona capacità riflessiva, autocritica e di consapevolezza che non possono che arricchire un suo eventuale percorso. Se è interessata, resto a disposizione. Un caro saluto
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Dott.ssa Marta Marcellini
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Firenze
Salve, da quello che ha raccontato capisco che in passato ha vissuto esperienze traumatiche e problemi di salute che le hanno provocato disagio e sofferenza ma che è riuscita a trovare in sè stessa le risorse necessarie per farvi fronte. Credo che quello che sta vivendo nel momento attuale sia una condizione che richiede l'aiuto e il supporto di un percorso psicologico professionale. Sentirsi fragili in alcuni periodi della propria vita è umano e normale, il fatto che lei abbia questa consapevolezza e si renda conto di aver bisogno di un aiuto è un primo passo coraggioso e importante per prendersi cura di sè e iniziare un cammino per ritrovare il benessere e la serenità. Le auguro di trovare la strada migliore, un saluto
Dott. Stefano Roti
Psicoterapeuta, Psicologo, Neuropsicologo
Firenze
Buongiorno, forse questo momento di fragilità è proprio ciò che le può permettere di fare qualcosa di queste sensazioni e riprendere in mano la sua vita. Imparare a far fluire questi sentimenti invece di farli esplodere è sicuramente una buona strada per eliminare ansia e attacchi di panico.
Dott.ssa Aurora Quaranta
Psicologo, Psicologo clinico
Vimodrone

Cara signora, mi dispiace molto per tutto ciò che stai attraversando. È evidente che hai vissuto molte difficoltà e traumi nella tua vita, e il tuo coraggio nel continuare a lottare non può che essere ammirato. È normale sentirsi sopraffatti di fronte a tutto questo dolore e stress accumulato.

La tua consapevolezza della necessità di aiuto è un passo importante verso il benessere. È fondamentale cercare supporto quando ci si sente così vulnerabili e sopraffatti. Vorrei incoraggiarti a raggiungere un professionista della salute mentale, come uno psicologo o uno psichiatra, che può fornirti l'ascolto e il sostegno di cui hai bisogno per affrontare i tuoi attacchi di panico, l'ansia e i sentimenti di abbandono.

Inoltre, potresti considerare l'opportunità di partecipare a gruppi di supporto o associazioni che si occupano di persone che hanno vissuto esperienze simili alle tue. Condividere le tue esperienze con altri che comprendono il tuo dolore può essere incredibilmente terapeutico e ti farà sentire meno sola.

Ricorda che chiedere aiuto non è un segno di debolezza, ma di forza. Meriti di ricevere il supporto e la cura di cui hai bisogno per superare questo momento difficile. Spero sinceramente che tu possa trovare la pace e la serenità che meriti. Se hai bisogno di ulteriori informazioni o risorse per trovare supporto, non esitare a chiedere.
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Dott. Diego Emmanuel Cordoba
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Mi dispiace molto per quello che stai passando, è comprensibile che con così tanti problemi reali da affrontare ti senta così vulnerabile. È importante che tu cerchi aiuto e supporto da parte di professionisti in grado di aiutarti a affrontare e superare i tuoi problemi. Potresti considerare di consultare uno psicologo o uno psicoterapeuta che possa aiutarti a gestire l'ansia e i attacchi di panico.
Parlare con qualcuno di fiducia o partecipare a gruppi di supporto potrebbe aiutarti a sentirti meno sola e ad affrontare meglio il tuo dolore emotivo. Cerca di dedicare del tempo a te stessa, di fare attività che ti piacciono e ti rilassano, come la meditazione, lo yoga o l'arte.
Ricorda che non sei sola e che ci sono persone disposte ad aiutarti. Non esitare a chiedere aiuto quando ne hai bisogno. Ti auguro tanta forza e ti invio un abbraccio virtuale. Spero che tu possa trovare la serenità e il benessere che meriti. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio conoscitivo.
Dott. Cordoba
Dott.ssa Carla Dilaghi
Psicologo
Padova
Gentile signora, già in così poche righe emerge la sofferenza che porta con sé per i traumi che probabilmente influenzano ancora la sua vita. È stata anche brava finora, ha tenuto testa alle situazioni difficili e traumatiche. La cosa che non deve sottovalutare è la possibilità che si possa appoggiare a un aiuto di un professionista, merita di avere una prospettiva in cui si contempli il suo benessere sotto tutti i punti di vista. Grazie per la sua condivisione. Cordiali saluti
Dott.ssa Carla Dilaghi
Dott.ssa Adele Pace
Psicologo, Psicologo clinico
Pompei
Buongiorno, le direi innanzitutto che non esistono problemi reali e non reali... La sofferenza psicologica è una sofferenza che ha o stesso valore delle altre e quindi di cui è necessario prendersi cura... Le consiglio di pensare di iniziare un percorso di psicoterapia.
Dott.ssa Florence Rosati
Psicologo, Psicologo clinico
Ariccia
Buona sera, i traumi e le sfide che ha affrontato possono sicuramente avere un impatto significativo sul suo benessere emotivo e mentale. È comprensibile che gli attacchi di panico e l’ansia stiano diventando più frequenti, specialmente in seguito a conflitti personali e sentimenti di abbandono.

Consideri di cercare il supporto di un professionista della salute mentale, come uno psicologo o uno psicoterapeuta. Un esperto può offrirle uno spazio sicuro per esplorare e affrontare i suoi sentimenti di fragilità e le difficoltà emotive, aiutandola a sviluppare strategie per gestire l’ansia e gli attacchi di panico.

Non esiti a cercare aiuto professionale per ottenere il sostegno di cui ha bisogno. La sua forza nel riconoscere la necessità di aiuto è un passo importante verso la consapevolezza.
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, la sua consapevolezza la aiuterà senz’altro a chiedere aiuto nel modo più corretto.
Si rivolga tempestivamente ad uno psicoterapeuta che la possa accompagnare in questo momento di difficoltà.
Un saluto, dott.ssa Sandra Petralli
Dott.ssa Melania Freni
Psicologo, Psicologo clinico
Aversa
Cara, comprendo quanto sia difficile affrontare un periodo così intenso e doloroso. È normale sentirsi sopraffatti da tanti eventi traumatici. Non sei sola e il fatto che tu riconosca il bisogno di aiuto è un grande passo avanti. I traumi che hai vissuto lasciano profonde ferite emotive e possono manifestarsi attraverso ansia, attacchi di panico e pensieri negativi. È importante che tu sappia che esiste aiuto. Una terapia psicologica ti permetterà di elaborare questi eventi, gestire le emozioni negative e ritrovare un senso di benessere. Ricorda, guarire da un trauma richiede tempo e pazienza. Ma con l'aiuto giusto, puoi superare questo momento difficile e ritrovare la forza di affrontare il futuro.
Dott.ssa Giulia Napoli
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Baronissi
Salve, ha affrontato prove davvero complesse, e comprendo come questo momento di fragilità possa sembrare più intenso, soprattutto considerando l’impatto che i rapporti familiari e le emozioni hanno sul suo benessere.
Può essere utile cercare uno spazio dedicato solo a lei, dove poter esprimere liberamente ciò che sente e lavorare per alleggerire il peso di questi vissuti. Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a trovare nuovi modi per gestire l’ansia e gli attacchi di panico, ma anche a rielaborare i traumi e a ricostruire un senso di stabilità emotiva.
Non è mai troppo tardi per prendersi cura di sé e riscoprire nuove risorse personali, anche quando tutto sembra più difficile. Il fatto che stia cercando un aiuto vero e concreto è già un passo fondamentale verso il cambiamento. Resto a disposizione se volesse ulteriori chiarimenti o suggerimenti.
Cara,
Grazie per aver condiviso parte della tua storia con così tanta sincerità. È comprensibile che, dopo aver affrontato lutti, un incidente grave e problemi di salute come la fibromialgia, tu possa sentirti fragile e sopraffatta dalle emozioni. Il dolore, la perdita e le difficoltà fisiche lasciano segni profondi, e il senso di abbandono che provi può amplificare l’ansia e il malessere.
Quello che stai vivendo non è un segno di debolezza, ma il naturale risultato di un accumulo di esperienze traumatiche e stressanti. Il nostro corpo e la nostra mente hanno un limite, e quando viene superato, possono manifestarsi sintomi come ansia intensa, attacchi di panico e pensieri negativi.
È importante concedersi il diritto di chiedere aiuto. Il supporto psicologico può essere una risorsa preziosa per affrontare il dolore e trovare strategie per gestire ansia ed emotività.
Se senti che il peso diventa troppo grande, non esitare a rivolgerti a uno specialista che possa offrirti un percorso su misura per te. Sei importante, e meriti di sentirti ascoltata e sostenuta.
Un caro saluto
Dott.ssa Elisa Fiora
Psicologo, Psicologo clinico
Busto Arsizio
Buongiorno,
sono molto dispiaciuta per il suo vissuto di dolore. In alcuni momenti della vita, dopo essersi fatti forza per molto tempo, è necessario chiedere l'aiuto di cui parla. Le consiglio di rivolgersi sia ad uno psicologo che ad uno psichiatra, quest'ultimo perchè questo tipo di ansia con attacchi di panico potrebbe necessitare di una terapia farmacologica.
Cordialmente,
Dott.ssa Elisa Fiora
Dott.ssa Silvia Caruso
Psicologo, Psicologo clinico
Palazzolo sull'Oglio
Buongiorno, ho letto il suo messaggio e ciò che mi sento di consigliarle è di iniziare un percorso psicologico dove poter affrontare il suo vissuto e i suoi eventi traumatici. Il sentimento dell'abbandono è molto comune se ci sono stati dei lutti in famiglia. Poterne parlare e poter affrontare la questione può aiutarla davvero nel vivere meglio il presente. Cordialmente, Dott.ssa Caruso
Dott.ssa Anna Bruti
Psicologo clinico, Psicologo, Psicoterapeuta
San Benedetto del Tronto
Salve,

comprendo il dolore e la fatica che sta affrontando. Vivere traumi e perdite così significative può lasciare segni profondi, e quando l’ansia e il senso di abbandono si fanno più intensi, può diventare difficile trovare un equilibrio. Non è debolezza sentire di aver bisogno di un aiuto vero, anzi, riconoscere questo bisogno è un atto di grande consapevolezza.

Esistono percorsi terapeutici che possono aiutarla a elaborare il dolore e a ritrovare stabilità emotiva, anche nei momenti più difficili. Se sente il bisogno di un supporto, può contattarmi: insieme potremo valutare un percorso adatto a lei. Non è sola in questo.
Dott.ssa Francesca Archetti
Psicologo, Professional counselor, Psicologo clinico
Brescia
Buongiorno,
rispetto molto la sua consapevolezza riguardo alle difficili situazioni che ha dovuto affrontare nella vita e comprendo la sofferenza nella gestione di emozioni legate ad episodi che solo all'apparenza sono meno gravi come può essere una litigata con i familiari.
Credo che il riconoscimento di aver bisogno di aiuto sia un punto importantissimo di partenza che, con l'aiuto di un professionista, potrà diventare un punto di partenza per scoprire in Lei nuove risorse e potenzialità.
Cordialmente,
Francesca
Dott.ssa Matilde Gatta
Psicologo, Psicologo clinico
Piossasco
Buongiorno signora, mi dispiace molto che si senta così. Le consiglierei di intraprendere un percorso con un professionista, riuscire a chiedere aiuto è già parte del processo per stare meglio.
Dott.ssa Valentina De Chiara
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Brescia
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua esperienza. Ha attraversato traumi molto gravi: lutti familiari, un incidente che le ha cambiato la vita, una malattia cronica come la fibromialgia che logora sia il corpo che l’anima. Tutto questo è un accumulo di ferite emotive. Le suggerisco di intraprendere un percorso psicologico, così da esplorare più a fondo la situazione e affrontare i pensieri e le emozioni legati ad essa, con l’obiettivo di trovare maggiore serenità.
Resto a disposizione per consulenze online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Valentina De Chiara
Dott.ssa Lucia Boniotti
Psicologo, Psicologo clinico
Brescia
Gentile utente,
la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza. La sua consapevolezza di aver bisogno di aiuto è un passo fondamentale. Un percorso terapeutico può offrirle gli strumenti per affrontare e gestire i suoi vissuti, permettendole di ritrovare l'equilibrio. Le auguro il meglio.
Un caro saluto, Dott.ssa Boniotti
Salve,
la ringrazio per aver condiviso la sua storia. Dalle sue parole emerge chiaramente quanto dolore abbia attraversato nella sua vita: lutti importanti, un grave incidente, difficoltà di salute e, oggi, un rapporto difficile con sua figlia che la fa sentire ancora più sola e vulnerabile. È comprensibile che, dopo tante sofferenze affrontate, ora senta di non avere più la stessa forza e che l’ansia e gli attacchi di panico diventino più frequenti e difficili da gestire.
Il fatto che riconosca i suoi traumi e che senta il bisogno di un “vero aiuto” è un passo fondamentale: significa che dentro di lei c’è ancora la consapevolezza e il desiderio di prendersi cura di sé. Le sue lacrime, così come i pensieri negativi, non sono segni di debolezza, ma il modo in cui la sua mente e il suo corpo stanno cercando di darle un segnale: c’è bisogno di ascolto, di sostegno e di uno spazio sicuro in cui poter elaborare questa sofferenza.
Intraprendere un percorso psicologico potrebbe offrirle proprio questo: un luogo protetto in cui sentirsi accolta senza giudizio, comprendere meglio le sue emozioni e trovare strumenti per gestire l’ansia, i pensieri intrusivi e il senso di abbandono che la affligge. Non significa dimenticare ciò che ha vissuto, ma imparare a trasformarlo in una parte della sua storia che non condizioni più il presente in modo così doloroso.
Lei ha già dimostrato di avere una grande forza, lo testimoniano le tante difficoltà che ha affrontato nel corso della vita. Ora merita di non portare più tutto questo peso da sola: con il giusto sostegno potrà riscoprire dentro di sé nuove risorse e tornare a guardare avanti con maggiore fiducia.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Elisa Bacchetta
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Ornavasso
Quello che sta raccontando porta con sé tanto dolore e tanta stanchezza, ed è comprensibile che adesso lei si senta fragile. Ha attraversato perdite, incidenti, dolore fisico cronico e ora anche un conflitto con sua figlia: sono eventi che mettono a dura prova chiunque. Non c’è nulla di “sbagliato” nel sentire che, dopo tante battaglie, questa volta fai più fatica a rialzarti. Anzi, il fatto che lei riconosca questo bisogno e che lei lo stia chiedendo a voce alta è già un segnale importante di forza.

Quello che può concretamente fare è iniziare da due direzioni:

Gestire l’immediato — imparare strategie per calmare gli attacchi di panico e ridurre l’intensità dell’ansia, così da non sentirti “travolta” ogni volta.

Guardare più in profondità — capire come le esperienze di perdita e di dolore hanno lasciato dentro di te delle ferite che ancora ti fanno sentire sola o abbandonata, e lavorare con qualcuno di fidato per elaborarle.

Conflitti come quello con sua figlia possono riattivare proprio queste ferite antiche: non è solo “la lite di ieri”, ma tutto il bagaglio di abbandoni e dolori che si riaccende in quel momento. Per questo la reazione emotiva è così forte. Un passo utile può essere darsi tempo prima di rispondere, permettendoti di calmare la parte emotiva, e solo dopo provare a comunicare con lei in modo più sereno.

Vorrei anche sottolineare una cosa: non è obbligata ad affrontare tutto da sola. In questo momento chiedere un aiuto professionale — uno psicologo, uno psichiatra o i servizi territoriali — non significa “non farcela”, ma al contrario significa scegliere di prendersi cura di te con strumenti più adeguati. È un atto di responsabilità verso di sé.

Spero che possa trovare la sua serenità al più presto
Salve, grazie per la sua condivisione. In questi casi, soprattutto in un periodo cosi delicato, potrebbe iniziare un percorso di ascolto e supporto psicologico, proprio per individuare quei pensieri negativi che non le permettono più di vivere in modo sereno la sua quotidianità. Resto a sua disposizione.
Dott.ssa Elena Mellano
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Salve signora, da quello che ha condiviso si evince una storia di vita ricca di eventi che hanno impattato fortemente su di lei. Tra lutti importanti, traumi e una malattia cronica, posso solo immaginare il carico emotivo che percepisce e che manifesta nel modo da lei descritto. Un percorso psicologico potrebbe esserle di aiuto, sia per elaborare i lutti, laddove non siano ancora elaborati, sia per lavorare sul trauma dell'incidente che l'ha coinvolta, ma anche per avere un supporto per quanto rigaurda la fibromialgia. Tutto quello che lei sta vivendo ha assolutamente un valore e un professionista le può essere d'aiuto per affrontare al meglio questo momento così delicato e vivere meglio il rapporto con sua figlia

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