Salve, sono bipolare ed ho 62 anni ... Sono abruzzese e l'uomo veneto che amo mi ha chiesto di anda

35 risposte
Salve,
sono bipolare ed ho 62 anni ... Sono abruzzese e l'uomo veneto che amo mi ha chiesto di andare in Veneto ma io non me la sento ... Che fare ?
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Buonasera! Prima di tutto, voglio dirti che è molto importante riconoscere come ti senti e prenderti il tempo necessario per riflettere su una decisione così significativa.

Essere affetta da disturbo bipolare può rendere più delicato il processo decisionale, perché le emozioni e i pensieri possono talvolta oscillare in modo intenso. Non sentirti in colpa se al momento non te la senti di trasferirti: è legittimo ascoltare i tuoi bisogni e i tuoi limiti.

In una situazione come la tua, è utile valutare:

Il tuo stato di salute mentale attuale: sei in un periodo di stabilità? Hai il supporto del tuo psichiatra o psicoterapeuta per affrontare questo cambiamento?

Il tuo benessere pratico e relazionale: cambiare regione significa lasciare legami, abitudini e magari la tua rete di supporto. Ti senti pronta ad affrontare questa sfida?

I tuoi desideri reali: al di là dell’amore, desideri davvero vivere in Veneto? O restare in Abruzzo è ciò che senti più giusto per te?

La relazione: il tuo partner è disposto a comprendere i tuoi tempi e le tue paure? Potreste esplorare altre soluzioni (es. viaggi più frequenti, periodi di prova) invece di un trasferimento definitivo?

Non c’è una risposta giusta uguale per tutti. È importante che la scelta sia presa serenamente e senza pressioni, tutelando prima di tutto la tua salute e la tua stabilità emotiva.

Sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa

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Dott.ssa Serena Vitale
Psicologo, Psicologo clinico, Sessuologo
Pescara
Salve compaesana di regione,

Sicuramente non le dirò cosa fare in merito a una decisione così importante su un messaggio, vanno valutate tante cose. Se lei lavora, come gestisce il suo disturbo, come procede questa relazione, se e perchè lei non se la sente.

Insieme poi potremmo trovare la risposta giusta esclusivamente per lei.
È una scelta che merita varie riflessioni e dovrei essere a conoscenza di certe situazioni.

Se vuole un aiuto mi scriva

Cordialmente, dottssa Serena Vitale
Dott.ssa Emanuela Solli
Psicologo clinico, Psicologo, Psicoterapeuta
Frosinone
Gentile Signora,
il suo messaggio mi ha colpito profondamente. Mi permetta una riflessione, con tutta la delicatezza possibile: Lei non è “una bipolare di 62 anni”. Lei è una persona. Una donna con un nome, una storia, emozioni, desideri e paure. Una diagnosi può accompagnare il cammino, ma non ha il diritto di definirla.
Presentarsi partendo da ciò che si ha e non da ciò che si è lascia un senso di tristezza. Non per le parole che ha usato, ma perché rivelano quanto a volte ci si possa sentire ridotti a una sola etichetta. E invece no. Lei è molto di più.
La scelta che si trova davanti — restare nella sua terra o trasferirsi per amore — è tutt’altro che semplice. Spostarsi significa cambiare abitudini, contesti, sicurezze. Non è una decisione da prendere a cuor leggero.
Quello che conta davvero è capire cosa sente lei in questo momento. Cosa desidera davvero? Cosa la fa sentire al sicuro, rispettata, vista? Ha paura di fare un passo troppo grande o semplicemente non si riconosce nella direzione che le viene proposta? O forse, dentro di sé, sente una voce che le chiede di provarci?
Non esiste una risposta giusta in assoluto. Esiste la sua risposta.
Qualunque sarà la sua scelta, spero che possa nascere da un ascolto autentico di sé. E che possa sentirsi libera di fare spazio a ciò che la fa stare bene, senza rinunciare a sé stessa.
Con rispetto e vicinanza.
Dott.ssa Teresa Schillaci
Psicologo, Psicologo clinico
Catania
Buonasera,
immagino sia un momento di grande confusione e che questa richiesta la stia destabilizzando. Ha cercato di parlarne con lui? Esporre quelle che sono le sue motivazioni, le sue perplessità, i suoi sentimenti ed emozioni è un passo importante in cui lei può esprimere se stessa, legittimando ciò che prova e allo stesso tempo mantenendo una connessione con la persona che ama. Per farlo è importante che lei in primis sia consapevole di ciò che realmente la porta a non sentirsi di fare questo passo.
Non è detto che, nel momento in cui condividerà tutto ciò con lui, non troviate un compromesso o una soluzione che possa far star bene entrambi.

Le auguro ogni bene.
Resto a disposizione e le porgo un caro saluto.

Dott.ssa Teresa Schillaci
Dott.ssa Lorenza Celebre
Psicologo clinico, Psicologo
Trieste
grazie per aver condiviso una parte così importante e delicata della sua storia.
Capisco quanto possa essere difficile trovarsi davanti a una scelta significativa, specialmente quando in gioco ci sono l'amore, le radici e il proprio benessere. Il disturbo bipolare rende ancora più importante ascoltare con attenzione i propri tempi, i propri limiti e ciò che fa sentire stabili e sicuri.
Trasferirsi è un passo grande per chiunque — ancor di più se comporta lasciare il proprio ambiente abituale, il proprio medico o terapeuta di riferimento, o anche semplicemente abitudini rassicuranti.
Le farei alcune domande che potrebbero aiutarla a chiarirsi le idee:
- Come si sente all’idea di questo cambiamento? C’è paura, senso di colpa, desiderio, ambivalenza?
- Ha una rete di supporto terapeutico in Abruzzo? E potrebbe mantenerla, magari anche a distanza, in caso decidesse di spostarsi?
- Cosa teme possa accadere se si trasferisse? E cosa teme possa accadere se rifiutasse?

A volte il punto non è decidere subito, ma dare dignità alla propria esitazione, riconoscendo che prendersi tempo non è una debolezza, ma un atto di cura verso sé stessi.
Forse potrebbe essere utile parlarne con uno psicologo/a di fiducia, per valutare insieme le implicazioni emotive, pratiche e relazionali di questa scelta.
In ogni caso, la cosa più importante è che si senta libero di scegliere senza forzature, in un momento in cui sente di avere le risorse giuste per affrontare il cambiamento.

Resto a disposizione se desidera continuare questo confronto.
Un caro saluto
Dott.ssa Arianna Amatruda
Psicologo, Psicologo clinico
Nocera Inferiore
È importante ascoltare i tuoi limiti e non sentirti in colpa se non te la senti. Potresti valutare con calma, magari con il supporto del tuo psichiatra o psicoterapeuta, se ci sono modi graduali per affrontare l’eventuale cambiamento. Nel frattempo, parla apertamente con lui e provate a trovare insieme una soluzione che non ti faccia sentire forzata.
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Quello che racconta è un passaggio di vita delicato, carico di emozioni e di riflessioni profonde. Capisco bene quanto questa decisione la stia mettendo di fronte a sentimenti contrastanti: da una parte l’amore per quest’uomo, il desiderio di stare accanto a lui, dall’altra la fatica di immaginare un cambiamento così importante, che coinvolge non solo un trasferimento geografico ma anche il suo equilibrio personale, tanto più prezioso perché, come dice, convive con una condizione come il disturbo bipolare. Quando si è in una relazione e si affronta una scelta che implica spostarsi, lasciare un luogo familiare, adattarsi a un contesto nuovo, è naturale sentire timore e resistenze. Questo vale per chiunque, ma nel suo caso il peso può essere maggiore, perché le abitudini, i luoghi conosciuti, la rete di contatti, le piccole certezze quotidiane possono rappresentare un ancoraggio importante per mantenere stabilità emotiva. Spostarsi significa sradicarsi e affidarsi a un ambiente nuovo, e questo può far paura soprattutto quando si teme di non avere subito punti di riferimento o di non sentirsi padroni della propria serenità. La domanda che può farsi è se questo passo, oggi, rispetta i suoi bisogni emotivi e pratici. Non è un tradimento verso l’altro dire di no a un trasferimento, se dentro di sé sente che ora non è pronta o non è nelle condizioni di farlo senza compromettere il suo equilibrio. In una coppia è fondamentale trovare un punto di incontro: ciò che conta non è soltanto stare fisicamente vicini, ma costruire insieme un modo per sentirsi legati anche quando le strade non coincidono subito. Potrebbe chiedersi se esistono alternative più graduali: incontri più frequenti, periodi di prova più brevi in Veneto, valutare come si sente a restare lì per qualche giorno alla volta. Questo le permetterebbe di verificare se l’idea di un trasferimento diventa più accettabile con il tempo, o se invece conferma che per lei non è la scelta giusta. Un altro aspetto importante è parlare apertamente con il suo compagno di ciò che prova, senza timore di deluderlo. Spesso si sottovaluta quanto sia importante far sapere all’altro cosa si teme, quali sono i limiti, quali rassicurazioni potrebbero rendere più facile un passo così grande. Amare significa anche rispettare i tempi e le fragilità reciproche. Infine, non trascuri mai di coinvolgere chi la segue per la gestione del disturbo bipolare. Un cambiamento così significativo, anche se desiderato, può essere uno stressor importante. Confrontarsi con uno specialista può aiutarla a valutare rischi e benefici, a pianificare strategie di adattamento e a gestire le emozioni contrastanti in modo protetto. La invito a non forzarsi a dare subito una risposta definitiva. Si conceda di ascoltare le sue paure e i suoi desideri, trovando una via di mezzo tra il bisogno di sicurezza e l’apertura verso l’altro. E si ricordi che prendersi cura di sé non è egoismo, ma una forma di amore che protegge anche chi le sta accanto. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Martina Cremanti
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Bergamo
Gentile utente, se non se la sente penso abbia già la risposta. Un caro saluto
Dott. Febbraro Jacopo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Ciao, credo sia importante anzitutto comprendere cosa ci sia sotto questa tua non volontà, cercando e indagando soprattutto le emozioni che ti allontanano da questo ipotetico trasferimento. C'è paura?
Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Buongiorno gentile Utente, la ringrazio per aver condiviso, in poche parole ma con grande intensità, una questione che immagino le stia molto a cuore. Dietro a questa domanda così diretta si intuisce un mondo di vissuti, riflessioni, paure, e forse anche un profondo desiderio di equilibrio tra cuore e stabilità personale.

Lei scrive di essere bipolare e questa consapevolezza, che immagino sia frutto di un percorso clinico e personale importante, merita rispetto. Avere una diagnosi di disturbo bipolare comporta una maggiore attenzione nel prendere decisioni rilevanti, soprattutto quelle che impattano la quotidianità, il contesto di vita e le proprie risorse emotive. Il trasferimento in un’altra regione, oltre a implicare un cambiamento pratico significativo, può toccare corde molto profonde: il senso di sicurezza, l’autonomia, le radici, il rapporto con la propria salute e con la propria storia.

Il fatto che lei dica “non me la sento” è già di per sé molto importante. Ci sono motivi, anche se non espressi in dettaglio, che le fanno avvertire questo spostamento come troppo impegnativo, forse destabilizzante, o semplicemente non in linea con ciò di cui ha bisogno ora. Non c’è nulla di sbagliato in questo. Amare qualcuno non implica necessariamente dover modificare completamente la propria vita per seguirlo, soprattutto se ciò comporta un sacrificio sul piano della stabilità psicoemotiva. L’amore maturo, autentico, sa anche accogliere i limiti dell’altro e costruire soluzioni che non mettano a rischio la salute o l’equilibrio personale.

Potrebbe esserle utile, se non l’ha già fatto, parlarne apertamente con il suo compagno, condividendo non solo la decisione, ma anche le sue motivazioni profonde. Quando si ha una condizione come il disturbo bipolare, è fondamentale che le persone che ci sono vicine comprendano il valore del contesto, delle abitudini, dei riferimenti terapeutici, del proprio ritmo di vita. Una relazione significativa può trovare il modo di nutrirsi anche a distanza, oppure negoziare nuove modalità di vicinanza, senza necessariamente passare per scelte drastiche.

Inoltre, se sta affrontando questo dilemma da sola, valutare un confronto con un professionista, magari il suo terapeuta o psichiatra di riferimento, può aiutarla a mettere a fuoco le priorità, le paure, e anche le sue risorse.

In ogni caso, la sua voce merita di essere ascoltata. La decisione più giusta è quella che, nel tempo, le permette di essere il più possibile fedele a sé stessa, e di non perdere il senso della propria serenità nel tentativo di far spazio a quella degli altri.

Se dovesse avere bisogno di ulteriori informazioni o di intraprendere un percorso mi trova a disposizione,
Dott. Luca Vocino
Dott.ssa Maria Aurora Farris
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Salve, e grazie per aver condiviso una parte così sensibile e importante della sua vita.
La sua domanda tocca corde profonde, e mi sembra che dentro di lei ci sia già una parte molto consapevole che sta cercando di ascoltarsi con attenzione e rispetto. Avere una diagnosi di disturbo bipolare significa, tra le tante cose, imparare a conoscersi bene: sapere quando si è in equilibrio, cosa può destabilizzare, quali situazioni portano benessere e quali, invece, mettono sotto pressione.
Il fatto che lei dica “non me la sento” non è una debolezza, né una mancanza d’amore verso quest’uomo veneto che lei ama. È, anzi, un segno molto maturo di ascolto interiore. Quando si ha una condizione come la sua, trasferirsi in un’altra regione non è soltanto un cambiamento logistico: è un cambiamento che coinvolge la salute mentale, la continuità terapeutica, il proprio senso di sicurezza, le abitudini quotidiane che aiutano a mantenere la stabilità emotiva. Anche solo immaginare di lasciare il proprio territorio può far emergere ansie, dubbi, oppure un senso di smarrimento profondo.
Se lei sente che in questo momento non è pronta a spostarsi, ha tutto il diritto di rispettare questo sentire.
Non c’è una risposta giusta per tutti alla sua domanda, ma c’è una risposta giusta per lei, ed è quella che non la forza, che non la mette in pericolo, che non la fa sentire colpevole per ciò che prova. Ascolti quella voce interiore che già sa cosa la fa stare in pace, e si dia il permesso di proteggerla.
In amore, restare dove si sta bene non è egoismo. È rispetto profondo per sé. E se questo uomo la ama davvero, sarà capace di comprenderlo.
Resto a disposizione,

Aurora
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, comprendo il senso di indecisione che prova, soprattutto in un momento così delicato. La sua situazione, la sua salute e il suo benessere devono essere al centro della sua attenzione. In una relazione, è fondamentale ascoltare e rispettare il proprio sentire, anche quando ciò comporta delle scelte difficili. In questo momento, forse il primo passo potrebbe essere esplorare insieme al suo partner le tue emozioni, le sue paure e i suoi dubbi, senza pressioni. L’onestà reciproca di coppia la aiuterà a capire meglio se questo cambiamento, in un contesto così importante, è compatibile con il suo equilibrino interiore. Non c’è una risposta giusta o sbagliata, ma solo quella che alla fine dà il miglior agio. Infine, invito a prendere il tempo di riflettere su cosa le porta serenità, senza fretta. Ricordi che ha il diritto di fare scelte che rispettino i suoi ritmi e la sua salute. Utilizzare tecniche di consapevolezza come la mindfulness potrebbe aiutare a vivere con apertura tutti gli eventuali cambiamenti. Se ha bisogno di aiuto non esiti a rivolgersi ad uno psicoterapeuta.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli

Dott.ssa Maria Betteghella
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Salerno
Salve. Lei è bipolare nel senso di una diagnosi psichiatrica? E' in cura al momento? Prima è necessario chiarire questo, poi si può riflettere sul senso della sua domanda. Un caro saluto
Gentile utente, potrebbe iniziare riflettendo sulle varie motivazioni del perché lei non voglia trasferirsi. Successivamente trovi un momento adatto e tranquillo in cui potete parlare senza distrazioni. Esponga i suoi sentimenti in modo diretto e onesto, dopo di che dia spazio al suo partner di esprimere i suoi pensieri e sentimenti sugli argomenti trattati. Infine se fosse possibile trovate un compromesso discutendo sulle alternative proposte e trovate la soluzione più adatta per entrambi. Resto a sua disposizione Dott.ssa Valentina Pisciotta
E' importante fare ciò che si sente giusto, in alternativa, se la paura è di restare bloccati, rimane sempre consigliabile fare un colloquio con uno psicologo, che possa aiutare con le domande giuste a mettere buona luce su ciò che più la trattiene!
Dott. Marco De Fonte
Psicologo, Psicoterapeuta
Bari
Buonasera,
la sua domanda tocca corde profonde: l’amore, l’età, la salute, il cambiamento. È naturale sentirsi in conflitto quando il cuore desidera una cosa, ma il corpo o la mente fanno resistenza.

Chi vive con un disturbo bipolare conosce bene quanto sia importante proteggere il proprio equilibrio, soprattutto in situazioni che implicano un cambiamento importante come un trasferimento.

Non esiste una risposta giusta per tutti, ma può essere utile chiedersi:

Questo cambiamento mi fa bene o mi sradica?

Sto dicendo "no" per paura o perché mi sto ascoltando davvero?

Posso trovare un modo per conciliare amore e stabilità, senza sacrificarmi?

Parlarne in uno spazio terapeutico potrebbe aiutarla a fare chiarezza dentro di sé, senza sentirsi costretta né colpevole. Le sue emozioni sono legittime, e c’è sempre una strada che tiene insieme rispetto per sé e amore per l’altro.
Dott.ssa Silvia Ferraro
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Faenza
Salve,
capisco quanto questa scelta possa metterla in difficoltà, soprattutto se si intreccia con la sua condizione di bipolarità, che spesso rende i cambiamenti importanti più delicati da affrontare.
Le emozioni coinvolte, l’amore per questa persona, il timore del trasferimento, forse anche l’incertezza su come potrebbe influire sul suo equilibrio meritano attenzione e ascolto.
È fondamentale dare valore ai propri tempi e ai propri bisogni.
Non esiste una risposta “giusta” uguale per tutti, ma esiste quella che è più giusta per lei, oggi.
Un percorso psicologico può aiutarla a fare chiarezza dentro di sé, a comprendere meglio cosa desidera, cosa la spaventa, e cosa la farebbe sentire realmente serena e al sicuro.
Le scelte di cuore sono importanti, ma lo è altrettanto proteggere il proprio benessere psicologico ed emotivo.
Se lo desidera, resto a disposizione per accompagnarla in questo momento così significativo.
Dott.ssa Giada Casumaro
Psicologo, Terapeuta, Professional counselor
Rovereto sulla Secchia
Ogni strada ha un cuore, il tuo dove si colloca?
Non si hanno risposte giuste ma solo possibilità, analizza pro e contro ma soprattutto ascolta quello che vuoi.
Dott.ssa Casumaro Giada
Salve , perché non valuta la possibilità di parlarne con un professionista psicologo per approfondire il discorso e trovare la risposta che desidera?
Βuone cose , dott. Marziani
Dott. Michele Basigli
Psicologo, Psicologo clinico
Perugia
Salve, capisco che si trovi in una situazione complessa e delicata. Essere bipolare può comportare oscillazioni dell’umore e delle energie che rendono certe decisioni particolarmente difficili da affrontare.
È importante ascoltare i propri sentimenti e rispettare i propri limiti, soprattutto quando si tratta di cambiamenti significativi come trasferirsi in un’altra regione.

Le consiglierei di riflettere su alcuni punti:
-Ascolti i suoi sentimenti: se non si sente pronta o sicura, è importante rispettare questa sensazione.
-Valuti le ragioni del suo cuore: cosa la trattiene dal andare? Ci sono motivi pratici, emotivi o legati alla salute?
-Parli con il suo medico o terapeuta: condividere questa decisione con un professionista può aiutarla a valutare le sue emozioni e le sue possibilità, trovando un modo che sia più in linea con il suo benessere.
-Consideri alternative: magari può mantenere una relazione a distanza, visitare il suo partner frequentemente, o pianificare un trasferimento più graduale.

Ricordarsi che prendersi cura di sé e rispettare i propri limiti è fondamentale, specialmente in presenza di una condizione come il disturbo bipolare. Non ci sono risposte facili, ma ascoltare il proprio cuore, con il supporto di un professionista, può aiutarla a prendere la decisione più sana per lei.

Un caloroso saluto
Dott. Michele Basigli
Salve, vuole spiegarmi nel dettaglio come si sente a riguardo? Resto a sua disposizione.
Dott.ssa M. Alessia Sciacca
Psicologo, Psicologo clinico
Catania
Buona sera, posso comprendere quanto questa decisione sia combattuta. Le consiglierei di parlarne con lui e trovare un compromesso, è assolutamente comprensibile che lei abbia dei timori nel cambiare regione, abitudini, casa, ecc... è un passo enorme per chiunque, e lo è sicuramente di più per chi convive con un disturbo bipolare, Non deve forzarsi a fare una cosa che non vuole fare ma proverei ad aprirmi il piu possibile con il suo compagno, spiegandogli che ha bisogno di più tempo, magari iniziando con periodi di permanenza brevi in Veneto, per capire come la vita lì possa farla sentire. Si ascolti: si chieda se la sua è paura di uscire dalla zona di comfort o una reale incompatibilità con quel cambiamento. Ne parli pure con il medico da cui è in cura, in modo da capire se il trasferimento potrebbe destabilizzarla. Rimango a disposizione per ulteriori domande, cordialmente, dott.ssa Sciacca
Buongiorno, mi colpisce e mi dispiace che si presenti subito con un' etichetta ("sono bipolare"): mi domando chi sia la persona dietro a questa definizione e quale sia il suo nome. Quale è la storia di questa persona?
Rispetto alla sua richiesta, La invito ad ascoltare i suoi bisogni, i suoi desideri ed ad esplorare come mai non se la sente di andare in Veneto; inoltre, ne ha parlato con l'uomo che ama?
A volte, una comunicazione chiara ed aperta con Se stessi e con gli altri può aiutare a prendere una decisione più consapevole. Potrebbe anche essere aiutatə da un professionista in questo processo e per una comprensione maggiore su quale sia la scelta che sente più sua.
Buona giornata!

Dott.ssa Marie Jasmine Cazzaniga
Dott.ssa Martina Orzi
Psicologo, Psicologo clinico
Collegno
Buongiorno. Probabilmente una risorsa è il poter parlarne parlare con il suo partner provando a rendergli noto i suoi stati emotivi interni (pensieri, emozioni, eventuali paure, perplessità), in modo tale che possa provare quanto meno a sintonizzarsi con il suo sentire e insieme vedere se potete riformulare la vostra progettualità.
Se invece c’è il desiderio di andare a vivere in Veneto, ma ci sono delle vulnerabilità che la bloccano dal raggiungimento di quell’obiettivo, potrebbe essere utile uno spazio di supporto per eventualmente affrontare questo grande cambiamento.
Rimango a sua disposizione.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Dott.ssa Aurora Corso
Psicologo, Psicologo clinico
Rescaldina
Gentile utente, in questa situazione è importante, prima di tutto, che lei si ascolti profondamente: si sente pronto/a ad affrontare un cambiamento del genere? Quali sarebbero i suoi bisogni, le sue paure, e le sue risorse in questa situazione?
Le suggerisco di esplorare questi aspetti con l'aiuto di un professionista, se già non lo sta facendo, per poter valutare insieme non solo cosa 'fare', ma anche come affrontarlo in modo da tutelare la sua salute mentale e il suo benessere personale. Dott.ssa Aurora Corso.
Capisco che sia una decisione molto difficile e che si sente divisa tra l’amore per questa persona e le sue paure. È normale sentirsi così di fronte a un cambiamento così grande, soprattutto quando si ha una condizione come il disturbo bipolare che richiede stabilità e una buona rete di supporto.
La sua salute mentale deve essere la priorità. Se ha una rete di supporto, medici di fiducia e routine consolidate in Abruzzo, spostarsi potrebbe essere destabilizzante. D’altra parte, potrebbe valutare se in Veneto riuscirebbe a ricostruire questo supporto.
Potrebbe proporre una soluzione graduale: magari periodi di prova, visite più lunghe, o trovare un compromesso geografico che funzioni per entrambi.
Parli apertamente con lui delle sue preoccupazioni specifiche legate anche alla sua condizione. L’uomo amato potrebbe comprendere le esigenze e lavorare insieme per trovare una soluzione.
Non c’è fretta. Una decisione così importante merita tutto il tempo necessario per essere presa con serenità.
Cosa la spaventa di più di questo trasferimento?​​​​​​​​​​​​​​​​
Dott.ssa Chiara Biasi
Psicologo, Psicologo clinico
Brescia
Buongiorno, penso che lei una risposta già ce l'abbia, sa di non voler lasciare la sua terra per stare con l'uomo che ama. Penso che la cosa migliore possa essere affrontare con lui la questione e provare a vedere se riuscire a trovare un compromesso o eventualmente se si può negoziare o trovare un accordo.
Dott. Jonathan Trobia
Psicologo, Neuropsicologo, Psicologo clinico
Milano
Salve, capisco la difficoltà della scelta: mancando diverse informazioni sulla situazione (giustamente, è difficile riassumere tutta la situazione in poche righe) a mio avviso bisognerebbe approfondire le motivazioni che la portano a scrivere che non se la sente in modo tale da giungere alla scelta più serena possibile.
Rimango a disposizione
Buona giornata
Salve,
Parla apertamente con il tuo compagno delle tue preoccupazioni e paure. Una comunicazione aperta può aiutare a trovare una soluzione che funzioni per entrambi.
Inoltre io cercherei di capire il motivo : non sei sicuro/a dei tuoi sentimenti? Hai paura di un cambiamento così drastico? Hai paura di non riuscire a gestire il tuo disturbo in un ambiente nuovo?
Ricorda in ogni caso che è normale sentirsi esitanti di fronte a grandi cambiamenti..
Dott. Giorgio Pensa
Psicologo, Sessuologo, Psicologo clinico
Roma
dietro alla scelta non c’è solo un trasferimento, ma il senso di sicurezza, radici e possibilità di cambiamento. Non esiste una risposta giusta in assoluto: può essere utile chiedersi non tanto ‘dove andare’, ma cosa davvero la fa sentire al sicuro e rispettata nei suoi bisogni.
Dott. Marco Lenzi
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buonasera,
Quali fattori fanno sì che lei non se la senta di trasferirsi al Nord dal suo compagno?
Potrebbe parlare con il suo compagno di questa sua paura e cercare di capire insieme come affrontarla. Ad esempio, potreste trovare una via di mezzo o lui potrebbe venire da lei in Abruzzo. Essendo un tema di coppia, è fondamentale trattarlo con il proprio partner. Inoltre, in terapia potrebbe affrontare questa difficoltà andando a scoprire le cause che la originano. Troverà gli strumenti in grado di aiutarla a gestire il problema e un supporto emotivo da parte di un professionista qualificato. Si conoscerà meglio e capirà anche come convivere con la condizione di umore.
Resto a disposizione per ulteriori informazioni e domande nell'eventualità di un colloquio psicologico di approfondimento. Cordiali saluti
Buonasera e grazie per aver condiviso la sua perplessità.
Non credo negli psicologi che dicono alle persone cosa fare della loro vita, piuttosto sarebbe più giusto stimolare una riflessione più ampia che possa aiutare a prendere una decisione autonomamente e consapevolmente.
Detto questo, "non me la sento" è già un'espressione forte, che sicuramente avrà un significato. Provi a riflettere su cosa la blocca nel fare questo passo. Si tratta di un cambiamento importante e per nulla semplice, dunque comprendo la confusione del momento. A volte l'amore non basta, bisogna tener conto di tanti aspetti. Il mio consiglio è di sviscerare con calma questi aspetti e, soprattutto, si ascolti.
Ne approfitto anche per ricordarle che lei non è il suo disturbo, ma una persona di 62 anni che potrà avere una diagnosi ma che, di certo, non si riduce a quella.
Si presenti per quello che è, non per quello che ha.
Sembra una sciocchezza ma le assicuro che la aiuterà anche sull' "ascoltarsi".
Un caro saluto
Dott.ssa Sofia Binanti
Dott.ssa Giulia Cossu
Psicologo
Parma
Gentile Utente,
Grazie per aver condiviso una situazione così importante e complessa. Accade di trovarsi di fronte a una scelta che riguarda la propria stabilità e il proprio desiderio affettivo e questo può generare molta confusione e ansia.
Il suo dilemma (l'amore e l'opportunità di cambiare vita, contro il timore di un trasferimento che potrebbe destabilizzarla) tocca temi profondi che meritano di essere esplorati con calma e attenzione.

La domanda che vorrei porle è che cosa la spaventa di più del trasferimento in Veneto?

L'obiettivo in uno spazio di supporto psicologico non è fornirle dei consigli ma aiutarla a fare chiarezza dentro di sé e trovare la scelta più consapevole e protettiva per il suo benessere.

Un cordiale Saluto
Dott. Daniele Morandin
Psicologo, Psicologo clinico
Monfalcone
Buongiorno,
Ci tengo a sottolineare che lei non è bipolare, piuttosto sarebbe meglio dire che sta attraversando un disturbo bipolare.
Da quanto scrive, sembrerebbe che stia attraversando un momento di grande conflitto interiore.
Sarebbe importante comprendere meglio di quale tipo di disturbo si tratti (I o II tipo) e se, in passato, sono comparsi sintomi psicotici durante gli episodi, poiché questo può influenzare il modo in cui affrontare le decisioni importanti.

Mi sembra di cogliere un conflitto di scelta, da una parte c’è il desiderio di seguire l’uomo in Veneto e, dall’altra, la paura o la difficoltà di affrontare un cambiamento significativo come il trasferimento.
In ogni caso, la decisione andrebbe presa in uno stato di stabilità dell’umore (eutimia), evitando di scegliere in fasi (ipo)manicali o depressive.

Le suggerisco quindi di prendersi il tempo necessario, magari confrontandosi anche con il suo medico di riferimento o con il suo terapeuta, per valutare insieme quale può essere la scelta migliore.

Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Un caro saluto,
Dott. Daniele Morandin
Dott.ssa Gabriella Montanari
Psicologo, Psicologo clinico
Ravenna
Buongiorno, la cosa più ragionevole sarebbe quella di esplicitare alla persona amata le ragioni profonde per le quali il trasferimento le creerebbe difficoltà e disagi di diversa natura.

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