Salve, mio fratello sta uscendo da un dentro di riabilitazione per dipendenza da alcool .... come po

24 risposte
Salve, mio fratello sta uscendo da un dentro di riabilitazione per dipendenza da alcool .... come posso aiutarlo ora nella vita reale per dargli giusta motivazione e giusta carica per affrontare bene la vita ? Un percorso con uno specialista può aiutarlo ad riprendere in mano completamente la sua vita ?
Grazie
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per suo fratello convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL

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Gentile utente l'aiuto con uno specialista è valido sia per suo fratello che per i familiari che vivono con lui e vicino a lui. Ciò permetterebbe a suo fratello di lavorare nei momenti critici su modalità disfunzionali che tendono nei periodi difficili e di forte stress a ripresentarsi. Anche i gruppi di auto/mutuo aiuto sono molto validi. La persona vicina è aiutata nello stesso tempo a capire meglio il disturbo e capire ed evitare dinamiche disfunzionali.
Cordialmente Dott.ssa Alessia Battista
Salve, certamente un percorso di sostegno sarebbe utile per suo fratello. Forse potrebbe chiedere indicazioni al centro dove è stato seguito suo fratello. Potrebbe anche informarsi presso la ASL di zona su percorsi specifici per le dipendenze patologiche.
Un percorso di psicoterapia può essere molto utile una volta usciti dalla dipendenza.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Suo fratello sicuramente esce dal centro perché riabilitato, lo accogli calorosamente e gli mostri fiducia per il percorso fatto. Per quanto riguarda l'aiuto specialistico deve essere lui a richiederlo. Resto comunque a disposizione. Cordiali saluti
Buonasera,
se suo fratello sta uscendo dal un centro di riabilitazione significa che ha già fatto un percorso con più specialisti.
Può essere utile accoglierlo senza giudizio, ma con tanto calore, dandogli fiducia di poter ricominciare la sua vita
Un caro saluto
tantissimi auguri
Buonasera, un sostegno in questi casi è indispensabile per continuare con successo il percorso di riabilitazione ed in genere è previsto in questi centri, provi ad informarsi e chiedere suggerimenti. Pensi, inoltre, ad uno spazio anche per lei, per essere accompagnata nel sostenere suo fratello.
buonasera, un percorso di sostegno è fondamentale sia per suo fratello che per voi familiari per poterlo supportare al meglio.
Buongiorno, un percorso di psicoterapia aiuterà sicuramente suo fratello a riprendere in mano la sua vita. Consiglio anche un sostegno psicologico ai familiari, per affrontare meglio le problematiche che ci possono essere nella relazione con lui. Un caro saluto, Dott.Valerio Mura
Buongiorno, come già detto dai colleghi è importante che sia suo fratello a decidere di iniziare un percorso, sicuramente molto utile per consolidare i progressi fatti.
Può essere d'aiuto un percorso di supporto psicologico anche per voi familiari, per poter gestire al meglio la situazione.
Cordialmente,
Dott.ssa Quattrini
Buongiorno, sicuramente un percorso di supporto per suo fratello è un ottimo punto di partenza.
Potrebbe chiedere direttamente alla struttura/ente che si è occupato di lui in questo percorso. Potrebbero consigliarvi degli specialisti formati a seguire i pazienti come suo fratello e le loro famiglie.
Cordiali saluti
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno, è fortunato suo fratello ad avere lei, che se ne prende cura. Chieda al centro stesso cosa può fare e se è previsto un accompagnamento in uscita. Dovrebbero saperla indirizzare, anche verso centri pubblici presenti sul territorio.
auguro tutto il bene a lei e a suo fratello.
Claudia m
Buongiorno,
l'attenzione che mostra verso suo fratello è un primo e importante indicatore positivo dell'ambiente che questi troverà al termine del percorso. Ho lavorato per diversi anni in strutture terapeutico-riabilitative che si occupano di dipendenze. I programmi variano molto a seconda della situazione e della struttura, ma spesso chi riesce a concludere un percorso ha trovato il supporto e l'aiuto di cui aveva bisogno in quella fase della vita. Al termine dei percorsi individuali, le comunità terapeutiche possono essere più o meno strutturate per la fase di reinserimento (il dopo ct). Come primo passo le conviene informarsi presso la struttura dove risiede suo fratello, su cosa è previsto dopo l'uscita. Se c'è un progetto (seppur breve) che coinvolge gli operatori della stessa, converrebbe seguirlo. Suo fratello ha imparato a fidarsi di questi professionisti e ha condiviso con loro i momenti più e meno belli. Se tale progetto non ci fosse, in primis consiglio a lei e ai familiari coinvolti (le dipendenze non sono mai un 'affare personale') di dare fiducia a suo fratello. In alcune fasi delicate della vita si può anche arrivare a perdere il controllo della situazione (con l'alcool come con altre sostanze), ma una volta che si è riusciti a fermarsi, a comprendere cosa e perché è accaduto, a elaborare i vissuti, a cambiare in parte sé stessi e in parte le relazioni più strette, è possibile anche riprendere in mano la propria vita. In conclusione, ritengo che un supporto per i familiari e per suo fratello sia utile, poiché l'uscita da un centro è una fase delicata.
Salve, assolutamente concordo con la sua proposta, in quanto suo fratello ora è in qualche modo chiamato ad affrontare la realtà quotidiana e non è più all'interno di una struttura che per quanto vincolante è anche protettiva. Spero troviate qualcuno nella vostra zona, in ogni caso rimango a disposizione per qualsiasi informazione. Un abbraccio
Gentile utente,
la sua preoccupazione per suo fratello è già un grande aiuto per lui.
Se si facesse seguire da uno specialista avrebbe un aiuto esperto.
Quando si è di fronte a disagi complessi, come la dipendenza da alcol, creare una rete di sostegno e aiuti professionali è la stada migliore.
Le auguro buone cose.
Dott.ssa Di Nardo
Buongiorno, un percorso con uno specialista potrebbe essere molto utile ma deve essere lui a richiederlo. Valuti magari di farsi accompagnare anche lei con dei colloqui di supporto. Un caro saluto, Federica Curci
Buonasera,
un percorso psicoterapico e/o un gruppo di mutuo aiuto sarebbero certamente utile per suo fratello. Tenga conto che la motivazione deve però partire da lui. Provate a parlarne insieme e faccia anche un pensiero su di sé. È fondamentale che anche i bisogni emotivi della famiglia vengano accolti.
Care cose,
Dott.ssa Zena Ballico
Salve, sicuramente l'equipe che ha avuto in carico suo fratello avrà ottimi consigli per il post riabilitazione. Certamente se sente la necessità di affrontare le sue "fatiche" un percorso personale può essere utile.. un caro saluto, Dott.ssa Giada D'Amico
Buongiorno,
Un percorso di mantenimento e prevenzione della ricaduta è sicuramente una buona idea e di questo può parlarne con il centro dove ha fatto il percorso per farsi indirizzare da qualcuno che utilizzi un metodo in linea con il loro. Per quanto riguarda la sua parte, già che sta ponendo la domanda vuol dire che si sta interessando ai bisogni che in questo momento presenta suo fratello quindi mi sento di dire che farlo sentire accolto e compreso e mostrargli la sua disponibilità è già un grande passo che sta facendo, brava! Per il resto sicuramente può aiutarlo non avere in casa alcolici e soprattutto i primi momenti concordare serenamente con lui di evitarli anche voi in sua presenza. Sembra assurdo ma se è in una fase di rischio ricaduta o comunque appena uscito dal percorso sarebbe bene non cucinare con alcolici (es. Sfumare il risotto col vino o l'aceto) perché questo può riattivare i circuiti cerebrali associati alla dipendenza e quindi il craving; circuiti che sicuramente con tanta fatica e tante strategie suo fratello sta "cercando" di tenere a bada.
Spero di poterle essere stata utile nonostante le poche righe di risposta.
Rimango comunque a disposizione!
Un caro saluto,
Dr.ssa Elena Longari
Gentile utente,
potrebbe essere utile rivolgersi a uno specialista sia per suo fratello sia per le persone a lui care. I percorsi di riabilitazione sono più efficaci se coinvolgono anche le persone più vicine alla persona che presenta una dipendenza. E' possibile che sia necessaria una presa in carico complessa in centri specializzati come i SerD (servizi territoriali predisposti al trattamento per le dipendenze). La psicoterapia può essere utile per comprendere le ragioni che spingono all'uso, i familiari possono essere aiutati a comprendere come funziona la dipendenza da alcol e quali strategie adottare per essere di supporto al proprio caro.
Un caro augurio per il futuro,
Dott.ssa Marta Lioy
Buonasera

Al centro in cui era in carico suo fratello avranno dei nominativi da consigliare in base al suo percorso.
Per quanto riguarda il vostro rapporto penso che sia importante riprendere la vita quotidiana in maniera graduale e cercare di dargli la motivazione necessaria senza tuttavia essere troppo direttivi o entranti ma fare in modo che si senta in grado attraverso gli affetti e il percorso fatto di riprendere in mano la propria vita.

Sono a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Con i migliori auguri
Dott.ssa Jessica Baldi
Gentile utente, mi occupo di dipendenza da sostanze, soprattutto alcol, e capisco bene quanto la situazione possa essere difficile sia per lei che per suo fratello. Il momento dell'uscita da una riabilitazione (non lo ha specificato, ma immagino residenziale) può essere fonte di maggiore stress: suo fratello dovrà riabituarsi alla "vita reale", per farlo le consiglierei due cose: contattare uno psicologo esperto affinchè suo fratello possa avere il supporto di uno specialista (almeno per il tempo necessario per poter riprendere in mano la propria vita), e cercare dei gruppi di auto-aiuto in zona, specialmente quelli in cui possono partecipare anche i famigliari: possono essere di grande supporto sia per suo fratello, che vedrà di non essere il solo ad affrontare questo percorso, che per lei stessa, poichè potrà comprendere più da vicino cosa stia provando suo fratello, e allo stesso tempo potrà confrontarsi con altre situazioni famigliari ed avere supporto da persone che stanno passando una situazione simile alla sua. Tutto questo permetterà a suo fratello di affrontare il rientro nella vita quotidiana con gradualità, avendo sempre a disposizione un aiuto.
So quanto tutto questo possa essere doloroso anche per le persone vicine a suo fratello, pertanto se sente che questo potrebbe essere troppo faticoso per lei, le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico personale, al fine di avere un sostegno.
Mi rendo conto che in poche righe è difficile rispondere a pieno a tutti i dubbi, pertanto se avesse bisogno di altre informazioni rimango a disposizione. Sono disponibile anche per colloqui online.
Con i migliori auguri, le porgo cordiali saluti. Dott.ssa Asya Cappalli
Buongiorno, grazie per la domanda.
Assolutamente si un supporto a livello terapeutico è fondamentale per ritrovare il proprio equilibrio psicologico.
Buongiorno, tutto dipende da suo fratello, la sua morivazione a smettere, con che emozioni esce dal percorso e cosa gli specialisti dello stesso gli hanno consigliato. Ma certamente lei può dare una mano, essere di supporto, capire le sue esigenze e se vuole rivolgersi ad uno specialista della salute mentale per poter comprendere come aiutarlo al meglio nella vostra situazione specifica.
Gentile utente, assolutamente sì, un professionista della salute mentale esperto nel trattamento delle dipendenze saprà sicuramente come esservi d'aiuto.
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu

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