Quando l’interesse per le relazioni scompare.. tutti diventano terribilmente scontati e banali, stes

57 risposte
Quando l’interesse per le relazioni scompare.. tutti diventano terribilmente scontati e banali, stessi argomenti, stesse tempistiche, stesse scuse.. Non hai più voglia di investire, di credere..di costruire nonostante piaci molto a tutti esteticamente e sei una persona realizzata e stimata
Meglio il divano e il libro della solita cena con uomini che ti raccontano le stesse finte crisi coniugali, la stessa sbandierata serietà che si infrange al primo chilometro.. ????
A 47 anni si chiama consapevolezza, rassegnazione, stare davvero bene da sole, paura di fallire o traguardo?
Dott.ssa Marta Corradi
Psicologo, Psicoterapeuta, Professional counselor
Rho
Gentilissima, se da una parte si coglie tanta disillususione in questo suo messaggio allo stesso tempo si pone delle domande importanti su di se e, indirettamente, sula sua vita e su quel che desidera. Ha mai pensato di porsi queste domande all’interno del contesto di un percorso psicoterapeutico? Dato il tipo di questione che pone credo che un percorso psicoanaliticamente orientato sia particolarmente indicato. A disposizione per eventuali dubbi e chiarimenti, un saluto, Marta Corradi.

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Dott. Donatello Barone
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Modica
Gentile Signora, le sue domande indicano che lei è una persona riflessiva e che vuole raggiungere delle consapevolezze importanti nella propria vita.
Spero lei possa trovare chiarezza e serenità attraverso le sue riflessioni.
Dott.ssa Elisa Taverniti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera gentile signora. Forse il suo percorso di vita le ha dato modo di scoprire varie sfaccettature di se stessa e di come si pone in relazione agli altri. A 47 anni può essere tutto ciò che ha elencato ma credo che la sua domanda sia più orientata alla ricerca di un equilibrio in cui possa sentirsi definita e consapevole. In questa ricerca le potrà essere di aiuto un percorso di psicoterapia ad orientamento psicoanalitico.
Le porgo i miei saluti
Dottoressa Elisa Taverniti
Dott.ssa Alessia Rita Candiloro
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Professional counselor
Napoli
Gentilissima, di certo in questo momento sta considerando la realtà in maniera più complessa e più saggia, forse sta guardando alle relazioni che ha avuto in un ottica più consapevole. Questa consapevolezza mi sembra le stia mostrando che il copione che vive nei rapporti è sempre lo stesso. Leggendola in chiave Analitico Transazionale, si può azzardare che forse si è resa conto di un gioco o di una modalità relazionale che non porta a nulla se non dolore. La sua domanda però è aperta:basta la consapevolezza? Cosa c'è dopo? Ora è giùnta a vedere cosa le procura fastidio, il compito che l'aspetta è imparare a interagire diversamente, capire cosa vuole dalle relazioni, ascoltando i suoi bisogni e mettendoli in chiaro. Le consiglio una consulenza da un terapeuta specializzato in analisi transazionale. Saluti.
Dott.ssa Annalisa Corlando
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Torino
Cara, mi chiedo perché l'interesse per le relazioni sia scomparso. Delusione e sofferenza, come per tutti. Probabilmente. Se scrive e ha dubbi la situazione attuale lascia dei vuoti. Insomma, sul divano o a cena con qualcuno dipende da come ci sentiamo. Se il suo benessere è almeno discreto anche libro e divano non hanno controindicazioni.
Dott.ssa Maria Noemi Ciacci
Psicoterapeuta, Psicologo
Grosseto
Buongiorno.
Si può chiamare in qualunque modo senta che si chiami. Nessuno tranne lei può saperlo e non vi è risposta giusta o sbagliata ma semplicemente quella che noi sentiamo più vicina ai nostei obiettivi e valori.
Se lo sente come una cosa positiva vuol dire che lavorando positivamente verso i suoi obiettiti. In caso, al contrario, lo sentisse come negativo a quel punto ci si potrebbe soffermare a chiederci perché? Quale è il nostro obiettivo di vita? Come possiamo raggiungerlo? Per queste ultime riflessioni potrebbe essere urile un percorso di conoscenza di sé condotto con un professionista psicologo.
Le auguro il meglio
Saluti Dottoressa Ciacci Maria Noemi.
Dr. Antonio Raia
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Montesarchio
Gentile Utente,
potrebbero essere tutte e nessuna delle componenti che lei ha evidenziato. Il vero spartiacque è ralativo, secondo il mio parere, a quanta sofferenza o malcontento produca questa condizione. Ovvero, se la situazione attuale non le produce alcuna insoddisfazione, non vedo il motivo per il quale dover intrattenere, per forza, rapporti che lei avverte come finti o non soddisfacenti.. Anche se, spesso, il nostro stato condiziona, molto, il giudizio circa il rapporto con gli altri. Parlarne con qualcuno del settore non sarebbe una cattiva idea. L'aiuterebbe a ricostruire le dinamiche del funzionamento/disfunzionamento del suo desiderio. Le auguro il meglio e, liddove avesse dubbi, non esiti a scriverci.
Dott.ssa Maria Grazia Messaglia
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casale Monferrato
Gent. Sig.ra questa fase di vita potrebbe avere significati profondi e dare una svolta al suo modo di vivere e di relazionarsi con il sociale. Un percorso psicoterapeutico le sarebbe utile per trovare dentro di sé le risposte che sta cercando. Un percorso terapeutico breve centrato sulla consapevolezza delle dinamiche psicologiche interiori la potrà aiutare a definire meglio la sua identità .dott.ssa Mgrazia Messaglia
Dott.ssa Arcangela Anna Rita Savino
Psicoterapeuta, Psicologo, Terapeuta
Roma
Si evince un percorso interiore che sta giungendo a lei, al suo centro. Evinco che finora ha condotto una vita in cui le sue relazioni sono state molto proiettate fuori sull'altro anche per via del lavoro. L'autocentramento è sempre una tappa evolutiva importante da raggiungere nella propria crescita.
Si prenda queso periodo e se lo goda tutto vivendo pienamente con sé stessa anche la "paura della morte". La morte è un vissuto simbolico e intrapsichico molto importante per la propria vita e per la maturità spirituale dell'Io.

Pertanto si viva questa tappa stando con sé stessa, se è questo che desidera, senza aver timore dei significati nascosti. E solo se desiderasse approfondire o confrontarsi con un esperto allora potrà rivolgersi ad uno specialista e riflettere con lui/lei le sue tematiche.

Buona evoluzione

Cordialmente, Savino Arcangela Anna Rita
Dott. Francesca Castelli
Psicologo, Psicoterapeuta
Lissone
Buon giorno, comprendo profondamente il Suo sentire, mi sento di dirLe che il mio modo di vivere prima e di lavorare poi mi porta a portare l'attenzione profonda sul principio di Responsabilità e Creazione. Siamo un potenziale Infinito che ha in sé tutte le possibilità per essere Felici. La Felicità nel mio modo di sentire passa per un allineamento sempre più profondo alle Leggi dell'Amore Universale, l'energia di cui parlava anche Einstein (lettera alla figlia Lisern). Siamo abituati a guardare fuori da noi, a cercare fuori, ad aspettarci e a sperare che l'altro sia in un modo piuttosto che in un altro senza renderci conto che così stiamo sprecando la nostra energia e il nostro potenziale. Da più parti oggi di sentono frasi come "la realtà esterna è lo specchio di quella interna": questo significa che cambiando la realtà interiore cambiano i fatti della nostra Vita. Trasportato su un piano relazionale significa che andando a modificare a livello profondo, vibrazionale i modelli relazionali interni (spesso basati più su bisogni di sicurezza che sulla Felicità che richiede una reale disponibilità al cambiamento) cambiano le esperienze che si fanno poi in ambito sentimentale.
Mi permetto di dirLe, forse più da Donna e da Amica, che da psicoterapeuta che essere Donne libere e forti capaci di stare senza un Uomo è meraviglioso e grande, ma avere il desiderio di avere accanto l'Uomo migliore per noi in ogni momento, quello con il quale possiamo esprimere al Meglio la bellezza della nostra anima è ancora qualcosa di più Grande... e l'Essere Umano (secondo il mio sentire) è fatto per la Grandezza... quella Grandezza a cui anela ma di cui ha anche paura... la Vita ci chiede il Coraggio di Scegliere di Essere Grandi... poi ci da davvero una mano... un abbraccio e un augurio di tantissima Felicità! Francesca
Dott.ssa Gabriella Ciampi
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta
Roma
Arriva ad un certo punto (periodicamente) il momento della consapevolezza, quando si raccolgono i frutti e il senso della propria esperienza fatta. Poi dovremmo riprendere a camminare, ad investire nelle relazioni (e su se stessi) con più maturità e nuove energie. Questa è l'utilità dell'essere consapevoli. Bisogna dare un senso alla propria esistenza per sentirsi bene e dev'essere un senso che nasce da sé, da ciò in cui si crede e da ciò che si vuole realizzare concretamente.
Ci sarebbe molto ancora da dire. Buona vita. Dott.ssa Gabriella Ciampi
Dott. Andrea De Simone
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Salerno
Buongiorno, forse sarebbe il caso di chiarire bene a “se stessa” quali sono Ie “sue priorità” in questo particolare periodo storico della sua vita.
Può capitare, a un certo punto, di sentirsi poco stimolati nel costruire nuove relazioni, ma possiamo anche cogliere questo periodo come uno “stimolo” a conoscere meglio noi stessi e a dedicarci a nuovi interessi, nuove sfide, nuove passioni.
In questo modo, potrebbero cambiare i “contesti emotivi” in cui agiamo e le nuove “modalità emotive” da sperimentare.
Questo nuovo atteggiamento potrebbe incidere positivamente sull'entusiasmo con cui ci percepiamo, sul modo di vivere in generale, e le dinamiche relazionali in particolare.
Ottime cose, Dott. Andrea De Simone
Dott.ssa Emanuela Berta
Psicologo, Psicoterapeuta
Ivrea
Gentile Sig.ra buongiorno!
Forse non è di una risposta "dall'alto" alle sue domande che ha bisogno, ma di trovare quella più utile e significativa per lei e anche di comprendere perché proprio ora se le stia ponendo. Mi pare di intuire che il problema sia più un'insoddisfazione per la vita che stava conducendo, forse quindi potrebbe servirle un aiuto per trovare nuovi obiettivi, nuovi desideri: se rimanessero leggere un libro sul divano, benissimo, purché la senta come una scelta consapevole e gratificante, non come un ripiego o un rifiuto del mondo esterno, che sicuramente ha ancora molto da darle.
Le faccio i miei migliori auguri
Cari saluti, Dott.ssa Berta
Dott.ssa Sara Loffredo
Psicologo, Psicoterapeuta
Bologna
Gentilissima,
a volte questo stato di "disinteresse" o indifferenza, che ci fa sentire distanti dagli altri, è il segnale di qualcosa che dentro di noi chiede attenzione: una domanda che sta prendendo forma, non ancora espressa, che segnala qualcosa che ci manca e di cui abbiamo bisogno per stare bene. Spesso i percorsi consistono nel formulare chiaramente quella domanda, e non solo nel darsi risposta. Non trascuri questi segnali, così importanti, che sono l'accesso a quello che siamo, profondamente.
Le auguro di proseguire bene in questo suo percorso di ricerca.
Un caro saluto, Sara L.
Dott.ssa Stefania Macchieraldo
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Torino
Cara signora in cerca di risposte.
Il porsi domande è già un passo importante per non fermarsi dietro a certezze falsamente auto-protettive che altro non farebbero che favorire un "inspiegabile" generale malessere in profondità.
Le relazioni, non solo quelle sentimentali, sono nutrienti umani imprescindibili. La nostra biologia e tutto il nostro essere si forma sulle relazioni.
Ovviamente ci sono relazioni nutrienti e relazioni tossiche e, mediamente, lungo la vita ognuno, in dose diversa, sperimenta entrambe.
Il punto è
- esserne consapevoli (e mi pare lei lo sia);
- compensare e disintossicarsi dalle esperienze tossiche;
- consolidare il rapporto con se stessi in termini di fiducia e valore e non ritiro e paura;
- aprirsi a modalità e contesti relazionali nuovi.
Non tutto ciò che migliora la qualità della nostra vita deve per forza essere terapia ma, di certo, un contesto psicoterapico che "sentiamo" fare per noi è uno spazio in cui permetterci di dare più rapidamente una svolta per vivere pienamente e serenamente la nostra vita.
A disposizione volesse approfondire, di persona o via Skype, nel frattempo, buona vita :-)
Dott.ssa Andrea Carta
Psicologo, Psicologo clinico
Garbagnate Milanese
Gentilissima,
da ciò che si scrive mi sembra di intuire che sia una persona molto riflessiva e in cerca di risposte. Voler conoscersi più a fondo è un ottimo obiettivo da raggiungere!
Se in questo momento della sua vita, ciò che la fa star bene è un buon libro su un divano, perché non farlo? Se una relazione non la sta appagando, perché continuare? Ciò che è davvero importante è prendere consapevolezza dei propri bisogni, di ciò che vuole e di ciò che la fa star bene. Può non essere così semplice, a volte, riuscire a trovare queste risposte ma è importante farlo poiché ci permette di dare un senso e riconoscere le nostre emozioni, i nostri pensieri e i nostri comportamenti. In questo senso può esserle utile un percorso psicologico, uno spazio per sé per conoscersi e comprendersi più a fondo.
Resto a disposizione
Un caro saluto
Dott.ssa Andrea Carta
Dott.ssa Angela Sgambati
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Gentilissima ha ragione e la capisco. A volte si incontrano persone che pensano di instaurare una relazione applicando uno schema mentale senza considerare l'altro, senza vedere la sua bellezza interiore e non solo esteriore, senza voler capire nulla di lei. Ognuno di noi ha un mondo dove l'altro deve entrare in punta di piedi perchè questo mondo è prezioso. Lei vada avanti, si ricordi che lei è una persona unica e irripetibile, ha delle potenzialità, delle qualità, delle capacità e bellezze che in questo momento di sconforto non le sono visibili ma esistono. Creda in lei, si occupi di lei, dei suoi bisogni. Ponga l'attenzione su di lei e non sugli altri. Per qualsiasi cosa può contare su di me. Un saluto
Dott.ssa Cecilia Bertagna
Psicologo, Psicoterapeuta
Novara
Gentile signora, da ciò che scrive traspaiono poche informazioni sul suo passato sentimentale. Provi a parlare della sua situazione attuale e passata con un professionista: potrà esserle d’aiuto per raggiungere una maggiore consapevolezza e per tornare a credere nel futuro. Il suo bisogno di relazioni autentiche è sicuramente legittimo e sano. Le auguro di trovare serenità.
Dott.ssa Mara Maglioni
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
salve, la sua domanda mi sembra giustissima! a 47 anni cambiano tante cose rispetto alle fasi di vita precendenti in cui siamo più incoscienti e per questo meno spaventati di fallire. siamo al tempo stesso più consapevoli di noi stessi e questa é , se la si sa usare, un’arma vincente contro la paura, il senso di disfatta e per ottenere qualcosa dalla vita che ancora non abbiamo mai provato ad ottenere . sarei felice di parlarne ancora con lei, se lo vorrà potrà contattarmi. saluti
Dott.ssa Rita Reggimenti
Psicologo, Psicoterapeuta
Fonte Nuova
E se fossero entrambe? Si escluderebbero a vicenda?
Un caro saluto
dott.ssa Rita Reggimenti
Dott.ssa Maura Falocco
Psicologo, Professional counselor
Grottaferrata
Gentilissima,
l’interesse per le relazioni scompare quando viviamo gli altri come scontati e banali a causa di una serie di esperienze che ci hanno portato a questa considerazione. In questo caso giustamente meglio il divano e un buon libro: questa forse possiamo chiamarla consapevolezza. Ma si può continuare a investire, a credere e a costruire relazioni se cominciamo ad avvicinare persone diverse e se, soprattutto riusciamo RI-pensare le nostre relazioni con nuove categorie di lettura, diverse da quelle che abbiamo utilizzato finora. In questo uno psicologo può esserle di aiuto.
In fondo è un peccato doversi rassegnare a 47 anni.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Tiziana Vecchiarini
Psicologo, Psicoterapeuta
Pozzuoli
Se lo domandi a noi penso ci sia un po’ di sofferenza, ma anche di paura... forse paura di sbagliare ancora o paura di incontrare un’altra persona sbagliata a “tombola” già completa.
Confrontarsi all’interno di un trattamento psicoterapeutico strutturato è la soluzione migliore affinché tu possa trovare le risposte giuste.
Ho sentito di poterti dare del tu ????
A presto
Dott. Tiziana Vecchiarini
Dr. Laura Pieroni
Psicologo, Terapeuta, Psicoterapeuta
Roma
Suggestivo affaccio alla sua esistenza. Un po' di tutte le sue risposte in percentuale diversa, immagino. Con un filo di amarezza. Sembra una ricerca di un nuovo senso, di una nuova strada e di nuove avventure. Le auguro di cuore di trovarne!
Dott. Daniel Michael Portolani
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno. Dalle Sue parole emerge un'amosfera emotiva di delusione, sfiducia, mancanza di aspettativa positiva. Sembra che tale modo di essere situata derivi da precedenti esperienze di delusione, alla luce delle quali quelle future assumono il carattere di storia che si ripete. Incontrando l'altro con questa modalità di essere nel mondo è facile che le aspettative vengano confermate. Facendo Lei esperienza di essere "apprezzata e realizzata" l'unica possibilità di significare le precedenti delusioni è in capo all'altro, che diviene una categoria depersonalizzata, "gli uomini". Così Lei non incontra il Chi della persona, incontra un rappresentante di una categoria che condivide con i membri le stesse caratteristiche che l'hanno delusa. Il primo passo per poter aprire possibilità di essere altrimenti e d'azione è quello di risignificare le esperienze precedenti alla luce delle caratteristiche di quei singoli Chi che l'hanno delusa, anziché di una intera categoria che appiattisce le differenze e de-umanizza i suoi membri. Le consiglierei di rivolgersi a uno psicoterapeuta con cui indagare i significati delle precedenti esperienze e riprogettarsi con fiducia nel mondo e nel futuro secondo possibilità di Relazionalitá ad oggi precluse. Cordialità. DMP
Buongiorno, tutte le ipotesi descritte potrebbero essere plausibili. Credo debbano essere contestualizzate e conosciute per individuare quella che le appartiene. La perdita, il senso di vuoto, il sostenere mi sembrano questioni che la riguardano.
Disponibile per approfondimenti
Dr.ssa Elisabetta Ciaccia
Dott. Gian Piero Grandi
Psicologo, Psicoterapeuta, Analista clinico
Torino
Buon giorno nel leggere il suo messaggio prendo consapevolezza di situazioni che capitano sovente. Ha usato molte parole per definire questa sua consapevolezza che però io chiamerei "resa". L'essere umano è in continua evoluzione e non credo opportuno sia salutare per lei assumere un atteggiamento dettato dallo sconforto o da esperienze non positive passate. Le consiglio, se posso, di non smettere di mettersi in gioco. Cordialmente Gian Piero dott. Grandi
Dott.ssa Enrica Tavella
Psicologo, Psicoterapeuta
Genova
Gentile Signora, le sue considerazioni sono probabilmente tutte vere. Basta trovare il giusto equilibrio ed essere consapevoli di cosa realmente si vuole.
La sua capacità di stare sola le dà sicuramente la possibilità di scegliere davvero con chi vuole stare.
Io cercherei un supporto per avere un confronto ed arrivare alla vera consapevolezza. Così darà risposta alle sue domande più profonde.
Enrica Tavella
Dr. Cristina Brunialti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentilissima,
non saprei darle una risposta, perché così facendo sarebbe come sostituirmi a lei. Darei una risposta mia personale ad un problema non mio e quindi le potrei impedire di ascoltare e conoscere la sua risposta.
Se decidessi di dare una mia risposta ai suoi contenuti mi comporterei come se fossi una sua amica.
Restando nel mio ruolo di psicoterapeuta penso che lei possa decidere se cercare la sua risposta facendosi aiutare in questo, oppure no.
Cordialmente, d.ssa Cristina Brunialti
Dott.ssa Susanna Nuti
Psicoterapeuta, Psicologo
Firenze
Gentile signora non Cecina risposta che posso darle, credo che la risposta debba trovarla lei, questo momento porta con se sè la necessità che qualcosa cambi!
Dott.ssa Maria Grazia Schembri
Psicologo, Professional counselor
Binago
L'essere umano è naturalmente portato alla crescita, poiché è inserito in un contesto naturale che richiede continua trasformazione. Lo vediamo nel fiore che cresce nell'asfalto, nei neonati che si aggrappano ad ogni goccia di vita... Ciò che si ferma deperisce e poi muore ed è ciò che lei vede ora: tedio e desolazione. L'unico modo che ha per uscire da questo empasse, dunque, è crescere. Il mondo che la circonda probabilmente non le basta più, forse non è all'altezza dei suoi sogni. Esplorare nuovi percorsi di senso, magari in compagnia di uno psicologo-guida, che conosca qualche "mappa" per orientarsi, può ampliarle gli orizzonti e restituirle nuova vitalità.
Dott.ssa Marina Greco
Psicologo, Psicoterapeuta
Sarnico
Buon giorno, capisco l’insoddisfazione che relazioni superficiali o complicate possono portare. Più che smettere di uscire e ritirarsi socialmente, o porsi la domanda sulla definizione della sua attuale situazione (consapevolezza, rassegnazione, stare davvero bene da sole, paura di fallire o traguardo), le consiglierei, con l’aiuto di uno specialista, di cercare di riconoscere le emozioni che questa situazione le genera e di analizzare i suoi stili relazionali: se non possiamo scegliere come gli altri si comportano nei nostri confronti, possiamo cercare di comprendere come noi ci relazioniamo agli altri e con quale tipo di persone siamo soliti interagire. Questo potrebbe aiutarla a migliorare la qualità delle sue relazioni.
Dott.ssa Patrizia Mattioli
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Gentile signora, la sua tristezza è comprensibile, probabilmente successiva alla conclusione di un mancato rapporto. Spesso il ripetersi di modalità simili nel succedersi delle relazioni con i diversi partner, è attribuibile alla loro monotonia e alla scelta operata degli stessi. Se fosse così anche per lei e si trovasse ogni volta di fronte allo stesso tipo di partner, questo potrebbe indicare la somiglianza tra gli uomini, ma soprattutto la selezione che lei ne fa. Potrebbe essere utile approfondire il tema con uno specialista, per capire se ci sono ragioni personali che la portano a ripetere scelte che si rivelano poi inefficaci.
Le auguro di trovare la strada.
Un cordiale saluto.
D.ssa Patrizia Mattioli
Dott.ssa Valentina Sciubba
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Per rispondere alla sua domanda credo sia giusto chiedersi anche perché storie precedenti non siano continuate. Lo psicologo dovrebbe poter dare delle risposte o delle ipotesi che, oltre a spiegare il presente, servano anche a costruire il futuro.
Dott.ssa Liliana Mattioli
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Axa
Buonasera, la sua è una riflessione molto profonda,
conoscere quali sono le emozioni che nascono da questa riflessione potrebbe aiutarla ad avere le risposte che sta cercando .
Mi sento di consogliarle un percorso di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale al fine di poter approfondire non solo le sue riflessioni/cognizioni ma anche la sua sfera emotiva.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Liliana Mattioli
Buonasera gentile utente, grazie di aver posto la sua domanda/riflessione. Credo che a 47 anni lei stia prendendo sempre più consapevolezza di sé stessa, delle sue risorse, delle sue capacità e del suo potenziale interiore. A volte stare meglio con sé stessi e avere un buon dialogo interiore significa affrontare dei cambiamenti e delle scelte nelle relazioni interpersonali. Ma se tutto questo aumenta il proprio grado di benessere e di consapevolezza ben venga. Buon cammino interiore per qualsiasi informazione sono a disposizione.
Cordialmente,
Dottoressa Monica Pesenti
Dott.ssa Caterina Passante
Psicologo, Psicoterapeuta
Rho
Buongiorno,
Le considerazioni e le domande, che in questa fase della sua vita, accoglie, potenzialmente aprono nuovi scenari.
Le sensazioni di delusione ed anche tristezza che accompagnano questa sua riflessione, sebbene dolorose, possono essere inserite in una visione di passaggio. Rassegnazione, consapevolezza, traguardo... è possibile sia l'inizio di un nuovo ed arrichente viaggio?
Le auguro di proseguire con la fiducia e la disponibilità di uno sguardo di stupore.
C. Passante
Dr. Ioannis Georgantas
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Gentilissima signora, penso che all'età di 47 anni è arrivato il tempo di poter affrontare le varie emozioni che lei descrive in compagnia di uno psicoterapeuta che la potrà aiutare con un percorso terapeutico di acquistare maggior fiducia di se stessa e agli altri. Cordiali saluti
Dott.ssa Maria Caterina Boria
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Ci sono nella vita dei momenti in cui si ha voglia di stare da soli, senza vedere nessuno, stando rilassati su un divano a leggere un libro. Forse non siamo più abituati a godere di queste situazioni, ma quando arrivano è meglio coglierle ed apprezzarle per quello che sono: dei momenti di tranquillità per dedicare un po’ di tempo a se stessi. L’importante è che non li faccia diventare una gabbia ma che sia comunque aperta a cogliere, quando arriveranno, quelle situazioni che potrebbero riaccende in lei la voglia di investire, credere, costruire, perché allora ne varrà davvero la pena.
Buonasera.
Le domande che si pone andrebbero un po’ approfondite, forse rovesciate .
Spesso gli altri fungono da specchio,.
Forse potrebbe osare, rischiare .
Un percorso di analisi penso le farebbe vivere scoperte interessanti in grado di sovvertire pronostici.
In bocca al lupo!
Cordialmente
Dr.ssa Russo
Dr. Gianpietro Rossi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Concesio
Quando l’interesse per le relazioni scompare... è più facile che vi sia rassegnazione, spero momentanea per non rifugiarsi a lungo in una solitudine anche depressiva dove tutto si appiattisce, compreso l'interesse per le persone. Nel mezzo della sua piena maturità e qualità, l'amore l'aspetta. Le auguro migliori incontri ...anche con se stessa.
Il mondo è un riflesso di sè dopo tutto.
Con incoraggiamento, Dr. Gianpietro Rossi
Prenota subito una visita online: Psicoterapia della depressione - 60 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Dott.ssa Simona Cavallaro
Psicologo, Psicoterapeuta
Cernusco sul Naviglio
Buongiorno, dalle sue parole sembra trasparire un senso di delusione legato alle relazioni. Il fatto che Lei si ponga delle domande circa il disinteresse nei confronti delle relazioni indica di per sé la percezione di una sensazione di mancanza. Potrebbe essere utile seguire un percorso per capire se questi suoi comportamenti siano semplicemente legati ad una consapevolezza acquisita, ad un reale senso di benessere o ad una tendenza all' evitamento. In bocca al lupo.
Dott.ssa Simona Cavallaro.
Dr. Vittorio Cameriero
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Bologna
Gentilissima, è piuttosto normale che lei viva e percepisca questo senso di delusione e scontentezza verso gli uomini, e verso le relazioni che ha finora avuto. Le sue consapevolezze sono senz'altro valide, indicano tra l'altro una certa mentalità psicologico- riflessiva.
Ma mi sentirei di dirle che sarebbero molto utili ulteriori consapevolezze, centrate più sullo schema relazionale che agisce dall'interno mentre lei si relaziona con uomo e si aspetta giustamente una evoluzione del rapporto. Questo schema è come un automatismo, proprio un copione, come diceva una collega che le ha risposto, che si è formato nella sua infanzia. Le consiglio un periodo di lavoro su di sé, ad indirizzo psicodinamico. In bocca al lupo!
Dott.ssa Francesca Carolina Ferbo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Napoli
La risposta sta nel come tu senti questo tuo stato attuale: se vorresti una relazione ma non riesci ad ottenerla e soffri per questo, o se una relazione non ti interessa e stai bene da sola. L'unica che conosce la risposta sei tu. Quello che é essenziale é non arrendersi al "ormai é così è sarà così per sempre" o al "é inutile provarci tanto sono tutti uguali" perché questo non é reale. Ma se stai bene e non senti il bisogno di cambiare le tue serate sul divano e con un buon libro, non vedo perché fartene un problema. Sai tu quale strada vuoi intraprendere e sta a te scegliere se restare così o contattare un professionista (uno psicologo magari) che ti aiuti a capire come realizzare i tuoi obbiettivi e ottenere ciò che vuoi dalla tua vita.
Ti auguro il meglio
Dott.ssa Paola Giovani
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buongiorno, la sua domanda ha tutta l'importanza della domanda. Lei se lo sta chiedendo. Solo lei può rispondersi a partire da ciò che per lei non va. Cordiali saluti PG
Dott. Massimo Zedda
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Torino
Buongiorno, spesso un libro è meglio di un incontro, o di molti incontri... La vita è fatta di incontri, come di domande, alcune delle quali profonde come le sue. Di sicuro consapevolezza. Forse anche rassegnazione; le novità inattese rimangono tra noi e la linea del traguardo. Saluti.
Dott.ssa Iris Mattera
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Vale ancora la pena di correre "il rischio dell'incontro"? Perchè gli uomini ci fanno sentire come dei "pezzi in serie" da poter sostituire? Esiste ancora "l'amore per il nome" della persona, per la sua unicità? Quanto mi costa nutrire questa speranza? Quanto mi costerà invece perderla?
Credo che le sue domande ne nascondano altre. E poi, esiste davvero una giusta risposta a queste domande? Ciò che mi preme scriverle è quanto sia importante cercarle, le risposte, per trovare il suo senso. Inizi un percorso. Come disse C.G.Jung: "rendi cosciente l'inconscio, altrimenti sarà l'inconscio a guidare la tua vita e tu lo chiamerai destino." I miei migliori auguri.
Dott.ssa Marcella Maria Spirito
Psicologo, Psicoterapeuta
Albenga
Gentile utente,
è sempre difficile da brevi messaggi riuscire a cogliere la complessità e la ricchezza di chi scrive, ma il fatto che stia cercando ancora una risposta a certe domande, mi fa pensare che una parte di lei senta ancora il bisogno di in una relazione dove sia possibile entrare in intimità con una certa spontaneità e consapevolezza. Penso che iniziare una relazione terapeutica potrebbe essere un primo passo. Se nella sua vita non l'ha mai fatto, potrebbe essere anche il luogo sicuro dove portare, osservare, conoscere meglio la sofferenza che deriva da passate delusioni.
Un forte abbraccio,
Marcella
Dr. Manuel Marco Mancini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, se riscontra delle problematiche come ha descritto, la invito a contattare un professionista con cui parlare e confrontarsi, magari per affrontare un percorso insieme.
MMM
Dott. Alessandro D'Agostini
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, penso che chiedere aiuto sia il primo passo verso la guarigione. Le auguro di trovare un professionista col quale costruire un rapporto di fiducia che possa permetterle di esplorare e sciogliere i suoi nodi più importanti. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Dott. Mauro Vargiu
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo
Milano
Gentile utente, il suo stato è comprensibile. Le consiglio di approfondire il concetto di coazione a ripetere.

Un caro saluto.

Dr Mauro Vargiu

Dott.ssa Sara Bachiorri
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buonasera, capisco come si stia sentendo. È normale attraversare periodi in cui sembra che le relazioni diventino monotone e scontate e lei perda l’interesse a investire emotivamente. Tuttavia, è importante prendere in considerazione se questa situazione è temporanea o permanente.

Se ritiene che questo sia solo un momento temporaneo e sente ancora il desiderio di costruire relazioni significative, potrebbe valutare l’idea di concentrarti su incontri con persone con interessi e obiettivi simili ai suoi, in modo da avere qualcosa di nuovo e stimolante su cui discutere e con cui impegnarsi.

D’altra parte, se questa sensazione si prolunga nel tempo, può essere utile riflettere sulla sua vita e sulle sue aspettative e valori. A volte il senso di rassegnazione o la paura di fallire possono spingerla a trattenersi da relazioni che potrebbero portare soddisfazione e felicità. In tal caso, potrebbe pensare di lavorare su se stessa e sulla sua autostima e valutare se ci sono aspetti della sua vita che potrebbero essere migliorati per permetterle di aprirsi a nuove esperienze.

In ogni caso, la scelta di rimanere single o avere relazioni dipende totalmente dalle sue esigenze e dalle sue preferenze. Se passare il tempo da sola e dedicare tempo a se stessa la fa sentire felice e realizzata, non c’è nulla di sbagliato in questo. Sta a lei decidere quale percorso seguire e quali sono i suoi obiettivi individuali, resto a disposizione per approfondire.
Prenota subito una visita online: Colloquio individuale - 35 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Dott.ssa Floriana Ricciardi
Psicologo, Psicologo clinico
Venegono Inferiore
Gentile utente, è davvero arrabbiata! Quando la rabbia passerà, può riflettere sul fatto che a 47 anni nulla è perduto, ma ha acquisito una consapevolezza che la sola sua esperienza le può dare. Consapevolezza che va accettata con le sue conseguenze e che, se letta ed accolta bene, può portare serenità nelle sue relazioni. Certo, nel mondo ci sono tanti "personaggi", ma anche tante persone piacevoli da conoscere, che si accostano a chi sa portare la serenità di cui le parlavo.
Cordialmente
dott.ssa Floriana Ricciardi
Dott.ssa Adriana Gaspari
Psicologo clinico, Sessuologo
Chieti
Buongiorno signora , approvo la sua scelta di scriverci per dare una risposta al malessere che sta vivendo in questo periodo. Mi viene da rispondere che e' vero che in giro ci sono tante persone che lei puo' trovare poco interessanti o vuote, ma....ce ne sono tante altre che lei potrebbe trovare interessanti e soprattutto piacevoli da frequentare .Bisogna partire da propri interessi , motivazioni e' proprio li' che si possono trovare dei degni compagni di viaggio della vita !!!!! In merito a delle delusioni affettive da metabolizzare e trasformare in energia nuova ,potrebbe intraprendere un percorso con uno psicologo o psicoterapeuta....Restando a disposizione ,la saluto cordialmente...dott.ssa Adriana Gaspari
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 50 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, bene, ha raggiunto la consapevolezza che certi schemi di vita non là interessano più.
Non trova che possa essere il momento giusto per trovare nuovi stimoli, rinnovare il senso della sua vita e darsi così obiettivi sensati ed adeguati al tempo che sta vivendo?
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Dott.ssa Gloria Friso
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile signora, da quanto scrive sembra emergere delusione e disillusione, almeno a me questo ha trasmesso. Bisognerebbe, anzitutto, comprendere se lei vive tale situazione come disagevole e dolorosa o, al contrario, se in questa condizione di disinteresse per le relazioni lei comunque sta bene. Se fosse il primo caso, potrebbe riflettere con l'aiuto di un professionista psicologo e psicoterapeuta sulle sue relazioni passate ma anche su come, attualmente, siano cambiati i suoi bisogni e le sue aspettative relazionali. Cordiali saluti, dott.ssa Gloria Friso
Dott. Dario Papa
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Ferrara
Quello che descrive potrebbe essere un mix di consapevolezza, disillusione e bisogno di autenticità. A 47 anni, dopo esperienze e delusioni, è naturale sviluppare uno sguardo più critico sulle dinamiche relazionali, soprattutto se si ha la sensazione di trovarsi sempre di fronte agli stessi copioni.
Potrebbe essere un traguardo, nel senso che stare bene da sola significa aver trovato un equilibrio e non sentire più il bisogno di "compensare" con qualcuno. Ma potrebbe anche esserci un velo di rassegnazione, una stanchezza verso le dinamiche che non stimolano più come un tempo.
Forse non è che l’interesse per le relazioni sia scomparso del tutto, ma che il livello di selezione si sia alzato: non è più sufficiente qualcuno che “vada bene”, serve qualcuno che valga davvero il tempo e l’energia. Se ora preferisce un libro a una cena con la prevedibilità, non è necessariamente un male: forse è solo il segnale che ciò che cerca è qualcosa di raro e che non vale la pena accontentarsi. Ma ciò diventa non patologico se, come lei perlatro sottolinea, sta bene sola con se stessa; in caso contrario sarebbe probabilmente quella che lei chiama "paura di fallire".
Se si identifica nel primo caso, viva con serenità la vita che sta vivendo senza precludersi nulla, d'altronde nessuno prevede il futuro. Quante volte ha sentito dire che le persone più interessanti arrivano quando si smette di cercarle? Nessuno però spiega il perché: ciò accade perché in quel momento si è più autentici, liberi da aspettative e focalizzati su se stessi. Non si insegue nessuno, non si forza nulla, e proprio questa leggerezza ci rende più affascinanti, ergo un polo di attrattività maggiore. Quando si sta bene da soli si trasmette sicurezza e serenità, e chi entra nella nostra vita lo fa per ciò che siamo davvero, non per il bisogno di riempire un vuoto. È un paradosso, ma quando si smette di cercare, si inizia finalmente a trovare.
Se invece si indentificasse nel secondo caso, allora varrebbe la pena valutrare un percorso psicologico che possa aiutarla a viversi meglio prima se stessa, poi le relazioni, lavorando su un'autostima il più delle volte atrofizzata dalle aspettative della società (puramente occidentale aggiungerei).
La saluto, invitandola a prendersi cura di se stessa.
Dott.ssa Silvia Nava
Psicologo, Sessuologo, Psicologo clinico
Brugherio
Buongiorno, mi hanno colpita le sue parole. Forse non è disinteresse, ma un passaggio di soglia.
Quando le relazioni ti appaiono tutte uguali, vuol dire che una parte di te ha già oltrepassato quel modo di stare con gli altri.
Non è rassegnazione: è come se l’anima non trovasse più nutrimento dove prima cercava conferme o passione.
A volte, dopo aver dato molto, l’inconscio chiude le porte non per punirci, ma per chiamarci altrove.
Ci chiede silenzio, introspezione, un tempo di solitudine fertile in cui capire chi siamo diventati, non solo chi siamo stati nelle relazioni.
Forse questo tuo “meglio il divano e il libro” non è isolamento, ma un ritorno a casa: un modo per raccogliere energia e ritrovare una forma di desiderio che nasca da te, non dal bisogno di essere vista o scelta.
Quando quella forza si sarà ricomposta, l’interesse per gli altri tornerà — ma con occhi nuovi, più selettivi, più veri.
Quindi no: non è rassegnazione, né paura.
È una tappa della consapevolezza, un momento in cui l’anima vuole smettere di ripetere e iniziare a scegliere.

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.