Buonasera, sono Valentina ho 23 anni. Chiedo scusa per il linguaggio, ma voglio cercare di essere p
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risposte
Buonasera, sono Valentina ho 23 anni.
Chiedo scusa per il linguaggio, ma voglio cercare di essere più precisa e diretta possibile.
Da quando sono bambina ho un feticismo per il grasso. Mi eccitava già quando avevo 8/9 anni vedere i ragazzi che ingrassano, oltre ascoltare i commenti e consigli che il mio allenatore e nutrizionista della squadra facevano sul peso e dieta delle mie compagne (ho praticato per oltre 12 anni ginnastica ritmica), immaginando di essere una loro e di essere umiliata, anche se sono sempre stata in ottima forma perché il mio sport. A volte prima prima degli allenamenti bevevo litri d'acqua per sembrare più gonfia possibile e farlo notare all'allenatore. La cosa a pensandoci mi eccitava, ma quando lo facenvo davvero mi sentivo solo male, umiliata e non eccitata.
Con l'adolescenza la cosa è aumentata. Ho iniziato a vedere video su internet, a eccitarmi per il peso dei miei insegnanti, compagni, amici e i loro cambiamenti fisici, scoprendo di avere un eccitazione anche per gli uomini che perdono peso ed eccitarmi di nuovo se lo riprendono. Non è direttamente il grasso, ma il cambiamento fisico a piacermi. Da magro a grasso, da grasso a muscoloso, ecc
Anche il peso dei miei genitori e parenti mi causa eccitazione. Sono disgustata da me stassa per questi pensieri...
Sessualmente e sentimentalmente non ho mai avuto problemi con i ragazzi, ma ho paura che la cosa cambi, infatti negli ultimi 2 anni col corona virus la cosa è peggiorata.
Inizia ad eccitarmi l'aumento di femminile anche se non sono lesbica. Fantastico di essere io quella ragazza obesa che guardo su internet, e negli ultimi 2 anni sono ingrassata volutamente 25 kg. Sono passata dall'eccitarmi per gli aumenti di peso degli altri, dall'eccitami per il mio anche se avevo già avvisaglie su questo. Ho problemi di salute da sempre e non posso continuare così.
Quando non ho fame compro lo stesso dolci, patatine, Mc e mi abbuffo, ma poi mi sento in colpa perché sto continuando ad assecondare questa perversione. A volte decido di iniziare una dieta ma in quel momento mi eccita pensare di dimagrire, iniziando così diete volutamente pesanti e squilibrate (vegane, no carboidrati, ecc). Ho paura di passare da un estremo all'altro e poi ricominciare.
Credo che questo col tempo possa portarmi a sviluppare un disturbo alimentare, se non ce l'ho già...
Mi masturbo tantissime volte al giorno davanti foto di ragazzi e ragazze che da magri diventano grassi e viceversa.
Non mi sento più bella. Quando non sono eccitata da questa mia perversione mi sento un mostro sia dentro che fuori.
È possibile guarire? Devo andare dallo psicologo o sessuologo? Ho paura che mi giudichi quando racconterò queste cose, e allo stesso tempo paura d'eccitarmi davanti a un estraneo ricordando.
C'è il rischio che mi mandi dallo psichiatra?
Devo parlare anche con un nutrizionista in merito alle abbuffate ?
Chiedo scusa per il linguaggio, ma voglio cercare di essere più precisa e diretta possibile.
Da quando sono bambina ho un feticismo per il grasso. Mi eccitava già quando avevo 8/9 anni vedere i ragazzi che ingrassano, oltre ascoltare i commenti e consigli che il mio allenatore e nutrizionista della squadra facevano sul peso e dieta delle mie compagne (ho praticato per oltre 12 anni ginnastica ritmica), immaginando di essere una loro e di essere umiliata, anche se sono sempre stata in ottima forma perché il mio sport. A volte prima prima degli allenamenti bevevo litri d'acqua per sembrare più gonfia possibile e farlo notare all'allenatore. La cosa a pensandoci mi eccitava, ma quando lo facenvo davvero mi sentivo solo male, umiliata e non eccitata.
Con l'adolescenza la cosa è aumentata. Ho iniziato a vedere video su internet, a eccitarmi per il peso dei miei insegnanti, compagni, amici e i loro cambiamenti fisici, scoprendo di avere un eccitazione anche per gli uomini che perdono peso ed eccitarmi di nuovo se lo riprendono. Non è direttamente il grasso, ma il cambiamento fisico a piacermi. Da magro a grasso, da grasso a muscoloso, ecc
Anche il peso dei miei genitori e parenti mi causa eccitazione. Sono disgustata da me stassa per questi pensieri...
Sessualmente e sentimentalmente non ho mai avuto problemi con i ragazzi, ma ho paura che la cosa cambi, infatti negli ultimi 2 anni col corona virus la cosa è peggiorata.
Inizia ad eccitarmi l'aumento di femminile anche se non sono lesbica. Fantastico di essere io quella ragazza obesa che guardo su internet, e negli ultimi 2 anni sono ingrassata volutamente 25 kg. Sono passata dall'eccitarmi per gli aumenti di peso degli altri, dall'eccitami per il mio anche se avevo già avvisaglie su questo. Ho problemi di salute da sempre e non posso continuare così.
Quando non ho fame compro lo stesso dolci, patatine, Mc e mi abbuffo, ma poi mi sento in colpa perché sto continuando ad assecondare questa perversione. A volte decido di iniziare una dieta ma in quel momento mi eccita pensare di dimagrire, iniziando così diete volutamente pesanti e squilibrate (vegane, no carboidrati, ecc). Ho paura di passare da un estremo all'altro e poi ricominciare.
Credo che questo col tempo possa portarmi a sviluppare un disturbo alimentare, se non ce l'ho già...
Mi masturbo tantissime volte al giorno davanti foto di ragazzi e ragazze che da magri diventano grassi e viceversa.
Non mi sento più bella. Quando non sono eccitata da questa mia perversione mi sento un mostro sia dentro che fuori.
È possibile guarire? Devo andare dallo psicologo o sessuologo? Ho paura che mi giudichi quando racconterò queste cose, e allo stesso tempo paura d'eccitarmi davanti a un estraneo ricordando.
C'è il rischio che mi mandi dallo psichiatra?
Devo parlare anche con un nutrizionista in merito alle abbuffate ?
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Cordialmente, dott FDL
Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
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Buonasera,
nessuno può giudicarla per ciò che riguarda la sua sessualità e di questo uno psicologo (specialmente se specializzato in sessuologia) ne ha consapevolezza. Se non se la sentirà di affrontare la tematica le verrà detto.
Nella storia che racconta c'è un altro aspetto ed è quello legato alla gestione degli impulsi (alimentazione, masturbazione).
Su questo credo possa esserle utile comprendere un po' meglio come ha imparato a gestirli nel tempo e come poterlo fare in modo che sente come meno 'problematico'.
Le auguro una buona serata
Gianpaolo Bocci
nessuno può giudicarla per ciò che riguarda la sua sessualità e di questo uno psicologo (specialmente se specializzato in sessuologia) ne ha consapevolezza. Se non se la sentirà di affrontare la tematica le verrà detto.
Nella storia che racconta c'è un altro aspetto ed è quello legato alla gestione degli impulsi (alimentazione, masturbazione).
Su questo credo possa esserle utile comprendere un po' meglio come ha imparato a gestirli nel tempo e come poterlo fare in modo che sente come meno 'problematico'.
Le auguro una buona serata
Gianpaolo Bocci
Buon pomeriggio Valentina, ha fatto bene a confrontarsi con noi.
Da ciò che descrive non deve essere semplice convivere con questi pensieri e comportamenti. Voglio rassicurarla sul fatto che parlando con uno specialista, le sarà garantito il segreto professionale, sarà libera quindi di dire o non dire tutto ciò che riterrà opportuno. Se pensa che sia il momento di dedicare del tempo a capire cosa succede, perché non farlo? Stare bene è possibile e non è detto che quella condizione sia così lontana. Scriva ancora o mi contatti se lo ritiene opportuno.
Cordialmente Dottor Savasta.
Da ciò che descrive non deve essere semplice convivere con questi pensieri e comportamenti. Voglio rassicurarla sul fatto che parlando con uno specialista, le sarà garantito il segreto professionale, sarà libera quindi di dire o non dire tutto ciò che riterrà opportuno. Se pensa che sia il momento di dedicare del tempo a capire cosa succede, perché non farlo? Stare bene è possibile e non è detto che quella condizione sia così lontana. Scriva ancora o mi contatti se lo ritiene opportuno.
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Buonasera Valentina. E' stata molto chiara nella descrizione del suo problema. Anche se andrebbe approfondito. Per questo le consiglio di rivolgersi ad uno specialista, che se riterrà opportuno la potrà inviare anche da un nutrizionista. Non si preoccupi di essere giudicata, perchè questo non avverrà. Noi psicologi per fare bene il nostro lavoro, non dobbiamo assolutamente giudicare chi abbiamo di fronte. Quello che è ancora più importante però, è il giudizio che lei ha di sé stessa. Non sia troppo severa. Ma si voglia bene, anche se adesso le sembra impossibile... inizi però a pensarci. Quello lo può fare. Sperando di essere stato chiaro nella risposta, rimango a sua disposizione
Buonasera Valentina, capisco la sua preoccupazione. Non guarderei primariamente alla sessualità ed al comportamento alimentare, nonostante siano i segni più rumorosi del disagio che attraversa.
Le fantasie che descrive rappresentano varianti normali ed innoque dell'esperienza intima individuale. Ogni persona sviluppa delle proprie particolari fantasie sessuali. E' forse il modo in cui vive quei pensieri e comportamenti associati, la loro intensità e ripetitività a causare sofferenza. Le dico questo perchè avverto in lei il peso della colpa, ed un disgusto schiacciante verso sé stessa. Si tratta di un modo di vivere e vedere sé stessa, particolarmente doloroso e connesso a ciò che attraversa. Anche le abbuffate di cui fa esperienza, appaiono più l'espressione riflessa di un disagio di diversa natura.
Per rispondere alle sue domande, le suggerisco di contattare uno psicoterapeuta che definirà se necessario eventuali ulteriori integrazioni specialistiche. Può certamente avere fiducia di trovare la serenità di cui ha bisogno in tutta sicurezza, il giudizio non ha alcun senso nel setting terapeutico. Riguardo all'integrazione con farmacoterapia, non è possibile prevederla senza ulteriori approfondimenti, ma se suggerito non ne abbia paura, agevola semmai il trattamento, e sarà comunque lei in ultima analisi ad accettare o meno questa possibilità.
Le fantasie che descrive rappresentano varianti normali ed innoque dell'esperienza intima individuale. Ogni persona sviluppa delle proprie particolari fantasie sessuali. E' forse il modo in cui vive quei pensieri e comportamenti associati, la loro intensità e ripetitività a causare sofferenza. Le dico questo perchè avverto in lei il peso della colpa, ed un disgusto schiacciante verso sé stessa. Si tratta di un modo di vivere e vedere sé stessa, particolarmente doloroso e connesso a ciò che attraversa. Anche le abbuffate di cui fa esperienza, appaiono più l'espressione riflessa di un disagio di diversa natura.
Per rispondere alle sue domande, le suggerisco di contattare uno psicoterapeuta che definirà se necessario eventuali ulteriori integrazioni specialistiche. Può certamente avere fiducia di trovare la serenità di cui ha bisogno in tutta sicurezza, il giudizio non ha alcun senso nel setting terapeutico. Riguardo all'integrazione con farmacoterapia, non è possibile prevederla senza ulteriori approfondimenti, ma se suggerito non ne abbia paura, agevola semmai il trattamento, e sarà comunque lei in ultima analisi ad accettare o meno questa possibilità.
Buonasera, credo che sia arrivato il momento , Valentina,di farti aiutare psicologicamente Chiedi una consulenza ed inizia un percorso ,questi problemi sono seri e ti condizionano oltre che non essere controindicati per la salute.Esiste la privacy ,l importante è instaurare un rapporto di fiducia.Un caro augurio Dottssa Luciana Harari
Grazie per aver condiviso con noi la sua esperienza. Nonostante la ricchezza di dettagli contenuti nel suo messaggio, è senz'altro necessario approfondire queste tematiche e inserirle all'interno della cornice della sua storia di vita. Le suggerisco di rivolgersi ad uno psicoterapeuta per iniziare un percorso in cui, in un ambiente protetto e che sentirà di sostegno, potrà esplorare quello che sente dentro di sé, che ora le sembra così pesante da portare. Per quanto riguarda gli altri specialisti (psichiatra e nutrizionista), sarà lo specialista che sceglierà a valutarne la necessità e a concordare con lei il percorso migliore. Un caro saluto, Dott.ssa Pamela Cornacchia
Gentile Amica,
complimenti per il coraggio che ha mostrato nel condividere il suo vissuto: è l'inizio della soluzione del "problema", che al momento non ha dei contorni particolarmente definiti. non è chiaro, infatti, se questa sua preferenza sessuale le impedisca di lavorare o di avere rapporti sentimentali soddisfacenti, ossia quanto interferisca con la qualità della sua vita.
Tuttavia, il fatto che abbia una alimentazione sregolata è l'indizio di un disturbo alimentare, che andrebbe indagato.
Una consulenza da uno psicoterapeuta le sarà di grande aiuto per definire meglio i termini del suo disagio.
con i migliori auguri,
dr. Ventura
complimenti per il coraggio che ha mostrato nel condividere il suo vissuto: è l'inizio della soluzione del "problema", che al momento non ha dei contorni particolarmente definiti. non è chiaro, infatti, se questa sua preferenza sessuale le impedisca di lavorare o di avere rapporti sentimentali soddisfacenti, ossia quanto interferisca con la qualità della sua vita.
Tuttavia, il fatto che abbia una alimentazione sregolata è l'indizio di un disturbo alimentare, che andrebbe indagato.
Una consulenza da uno psicoterapeuta le sarà di grande aiuto per definire meglio i termini del suo disagio.
con i migliori auguri,
dr. Ventura
Cara ragazza,
sarebbe opportuno iniziare un percorso di psicoterapia al fine di capire più nel profondo il significato di queste fantasie e come mai giudica negativamente le forme con cui tende ad esprimersi la sua sessualità. Molto probabilmente parliamo di un qualcosa che si è sviluppato nel tempo e che ha assunto un significato particolare anche all'interno del contesto familiare all'interno del quale è cresciuta. Come mai non si è mai data la possibilità di farsi aiutare da uno specialista per poter vivere con maggior serenità la sua sessualità e le sue stesse fantasie dandole un nome ed un cognome. Fossi in lei rifletterei su questo. Nel caso avesse bisogno di un consulto per poter continuare questo discorso non esiti a contattarmi in privato.
Un caro saluto
Dott. Diego Ferrara
sarebbe opportuno iniziare un percorso di psicoterapia al fine di capire più nel profondo il significato di queste fantasie e come mai giudica negativamente le forme con cui tende ad esprimersi la sua sessualità. Molto probabilmente parliamo di un qualcosa che si è sviluppato nel tempo e che ha assunto un significato particolare anche all'interno del contesto familiare all'interno del quale è cresciuta. Come mai non si è mai data la possibilità di farsi aiutare da uno specialista per poter vivere con maggior serenità la sua sessualità e le sue stesse fantasie dandole un nome ed un cognome. Fossi in lei rifletterei su questo. Nel caso avesse bisogno di un consulto per poter continuare questo discorso non esiti a contattarmi in privato.
Un caro saluto
Dott. Diego Ferrara
Gentilissima, sento molto la sua sofferenza e comprendo quanto possa essere difficile parlarne e che se lo ha fatto è proprio perché è arrivata a non tollerare più il suo disagio. Il fatto di avere iniziato a parlarne è già un buon segno, in questo la vorrei incoraggiare; il prossimo passo sarà quello di iniziare un percorso di psicoterapia. Sarà opportuno, infatti, conoscere meglio la sua storia di vita, in quanto il disagio che lei riporta potrebbe essere la manifestazione di qualcosa che potrebbe riguardare non soltanto la sessualità, anche se è sicuramente un aspetto che dovrà essere indagato. La relazione psicoterapeutica che si instaurerà con il professionista, le permetterà di parlare liberamente di ogni aspetto del suo disagio, senza sentirsi giudicata o in colpa sui suoi vissuti. Resto a disposizione, Cordiali Saluti.
Buonasera Valentina, sono la Dott.ssa Tiziana Tambaro. Ci tengo a dirle che non pensi mai che lo psicologo possa essere una persona che la giudica, anzi decidere di intraprendere un percorso di cura con tale figura è solo un atto di coraggio da parte sua, di cui andarne fiera. Non a caso l'ascolto che offre lo psicologo è un ascolto NON GIUDICANTE. Ritengo che lei abbia buone possibilità di potersi far aiutare, dato che ha già riconosciuto e trovato il coraggio di esprimere ad altri di avere un problema, dichiarando inoltre di essere disposta a farsi aiutare.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Tiziana Tambaro.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Tiziana Tambaro.
Buongiorno Valentina, grazie per aver condiviso con noi questo importante vissuto. Non deve essere semplice convivere con tutti questi aspetti. Ognuno di noi vive la sessualità in modo diverso, ma dalle sue parole emerge una sua importante fatica ad affrontare la sfera sessuale, sia per quel che riguarda l'insorgere di un forte senso di colpa e di disgusto verso sè stessa, sia perchè sente che sta mettendo a rischio anche la sua salute. Alla luce di ciò, credo sia importante richiedere un consulto psicologico (non necessariamente sessuologico) per affrontare al meglio la sua situazione.
Gli psicologi sono tenuti al segreto professionale, quindi stia tranquilla. Potrà comunque parlare anche di questa sua "paura" al professionista a cui si rivolgerà, in modo che possiate affrontare insieme anche questo aspetto.
Resto a disposizione per eventuali dubbi o chiarimenti, un caro saluto!
Gli psicologi sono tenuti al segreto professionale, quindi stia tranquilla. Potrà comunque parlare anche di questa sua "paura" al professionista a cui si rivolgerà, in modo che possiate affrontare insieme anche questo aspetto.
Resto a disposizione per eventuali dubbi o chiarimenti, un caro saluto!
Salve, intanto vorrei ringraziarle per il coraggio dimostrato, per essersi aperta senza remore nel raccontare ciò che le causa sofferenza. Sicuramente sarebbe necessario inquadrare meglio le sue esperienze ed i suoi vissuti partendo dal ripercorrere la sua storia di vita in modo da avere maggiori informazioni e chiarezza. Le consiglio di chiedere un consulto psicologico ad un professionista, con il quale potrà affrontare queste dinamiche all' interno di un contesto supportivo e non giudicante, dove potrà sentirsi libera di esprimere le sue emozioni associate a determinati pensieri e sensazioni provate, che inizialmente sembravano provocarle piacere ma che con il tempo hanno assunto altre connotazioni e sfaccettature.
Rimango a disposizioni per qualsiasi perplessità o dubbio.
Saluti, Dott.ssa Angela Peronace
Rimango a disposizioni per qualsiasi perplessità o dubbio.
Saluti, Dott.ssa Angela Peronace
Salve, la prima cosa che tengo a dirle è che nessun professionista medico o psicologo che sia la giudicherà mai. Precisato questo aspetto, il primo passo più importante lei lo ha già fatto quando dice di avere un " problema " e poco importa se la sua consapevolezza sia recente o meno. Per questi motivi le suggerisco di rivolgersi a uno psicologo specializzato in queste tematiche ( fondamentale la scelta giusta ) per affrontare il motivo del suo comportamento e da dove arrivano i suoi impulsi sessuali. Le assicuro che con il giusto approccio lei risolverà il disagio . Consiglio di affiancare alla terapia psicologica il supporto di un nutrizionista per il primo periodo. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buonasera
Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta per affrontare il prima possibile i suoi problemi perché' essi non compromettano ulteriormente la sua salute.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Saluti
Dott.ssa Claudia Castellani
Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta per affrontare il prima possibile i suoi problemi perché' essi non compromettano ulteriormente la sua salute.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Saluti
Dott.ssa Claudia Castellani
Buongiorno le consiglio di farsi aiutare da un professionista per tutelare la sua salute. Consideri che gli psicologi sono tenuti al segreto professionale e non giudicano i loro pazienti. Rimango a disposizione, Dott.ssa Francesca Ghislanzoni - Psicologa.
Cara Valentina,
Non deve essere stato facile condividere questa esperienza così come non deve essere facile convivere con questo conflitto interiore - tra eccitazione e senso di colpa - tutti i giorni. Innanzitutto, dunque, grazie per aver riportato la tua esperienza. Come suggerito dai colleghi, può essere indicato iniziare un percorso psicologico in maniera tale da esplorare meglio sia questi pensieri ed impulsi sia i vissuti e le emozioni ad essi associati. Comprendo anche la paura di essere giudicata, ravvisabile nel modo in cui ti riferisci a te stessa quando tratti di questo argomento. Tuttavia, oltre al segreto professionale, il professionista è lì per comprendere, assieme a te, cosa stia succedendo e/o cosa sia accaduto, è lì per ascoltare e supportare. Non troverai un dito puntato contro a mo di velato rimprovero ma una mano pronta ad accogliere ciò che porterai.
Rimango a disposizione per eventuali chiarimenti, dubbi e/o domande.
Un caro saluto, Simona Del Peschio
Non deve essere stato facile condividere questa esperienza così come non deve essere facile convivere con questo conflitto interiore - tra eccitazione e senso di colpa - tutti i giorni. Innanzitutto, dunque, grazie per aver riportato la tua esperienza. Come suggerito dai colleghi, può essere indicato iniziare un percorso psicologico in maniera tale da esplorare meglio sia questi pensieri ed impulsi sia i vissuti e le emozioni ad essi associati. Comprendo anche la paura di essere giudicata, ravvisabile nel modo in cui ti riferisci a te stessa quando tratti di questo argomento. Tuttavia, oltre al segreto professionale, il professionista è lì per comprendere, assieme a te, cosa stia succedendo e/o cosa sia accaduto, è lì per ascoltare e supportare. Non troverai un dito puntato contro a mo di velato rimprovero ma una mano pronta ad accogliere ciò che porterai.
Rimango a disposizione per eventuali chiarimenti, dubbi e/o domande.
Un caro saluto, Simona Del Peschio
Salve Valentina. Un bravo psicoterapeuta non la giudicherà, il che non significa che lei non si sentirà giudicata. Sembra infatti che lei sia la prima a mortificarsi a causa delle sue fantasie, e si deduce dalle sue parole che é guidata più dal desiderio di risolverle, forse eliminarle, piuttosto che dalla curiosità di esplorarle e approfondirle. Si affidi a uno psicoterapeuta e costruisca con lui uno spazio relazionale all'interno del quale ricercare il significato profondo del suo "amore erotico" per il cambiamento fisico. Faccia questo primo fondamentale passo e, imparando a guardarsi con uno sguardo di accettazione, si avventuri in un percorso alla scoperta della sua interiorità. Buon viaggio...
Cara ragazza, non c'è da vergognarsi ma è necessario assecondare la sua consapevolezza che c'è qualche difficoltà. Le consiglio di cercare uno psicoterapeuta con cui valutare la situazione. Solo dopo una diagnosi accurata potrete decidere se siano necessarie altre figure professionali.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cara Valentina,
grazie per aver condiviso apertamente le tue esperienze ei tuoi pensieri. Comprendo quanto possa essere difficile parlare di questi aspetti così intimi e delicati. Le emozioni che descrivi, inclusa la paura del giudizio, sono comprensibili, ma vorrei rassicurarti che il tuo vissuto può essere affrontato in un ambiente privo di pregiudizi, con l'aiuto di professionisti qualificati.
Quello che racconti potrebbe essere legato a dinamiche psicologiche complesse, che includono aspetti legati alla sessualità, al rapporto con il tuo corpo e con il cibo, e alla gestione di impulsi e fantasie. Le difficoltà che stai sperimentando meritano attenzione e cura, non solo per migliorare il tuo benessere psicologico e relazionale, ma anche per tutelare la tua salute fisica.
È assolutamente possibile lavorare su questi aspetti con uno psicologo o uno psicoterapeuta, preferibilmente con esperienza in sessuologia. Questi professionisti non ti giudicheranno, ma ti aiuteranno a comprendere meglio i tuoi vissuti e a trovare strategie per affrontarli in modo costruttivo. Nel caso fosse necessario, il terapeuta potrebbe collaborare con altri specialisti, come un nutrizionista o uno psichiatra, per garantirti un supporto completo e personalizzato.
Ti incoraggio con forza a rivolgerti a uno specialista, perché un percorso terapeutico potrebbe fare davvero la differenza nella tua vita.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
grazie per aver condiviso apertamente le tue esperienze ei tuoi pensieri. Comprendo quanto possa essere difficile parlare di questi aspetti così intimi e delicati. Le emozioni che descrivi, inclusa la paura del giudizio, sono comprensibili, ma vorrei rassicurarti che il tuo vissuto può essere affrontato in un ambiente privo di pregiudizi, con l'aiuto di professionisti qualificati.
Quello che racconti potrebbe essere legato a dinamiche psicologiche complesse, che includono aspetti legati alla sessualità, al rapporto con il tuo corpo e con il cibo, e alla gestione di impulsi e fantasie. Le difficoltà che stai sperimentando meritano attenzione e cura, non solo per migliorare il tuo benessere psicologico e relazionale, ma anche per tutelare la tua salute fisica.
È assolutamente possibile lavorare su questi aspetti con uno psicologo o uno psicoterapeuta, preferibilmente con esperienza in sessuologia. Questi professionisti non ti giudicheranno, ma ti aiuteranno a comprendere meglio i tuoi vissuti e a trovare strategie per affrontarli in modo costruttivo. Nel caso fosse necessario, il terapeuta potrebbe collaborare con altri specialisti, come un nutrizionista o uno psichiatra, per garantirti un supporto completo e personalizzato.
Ti incoraggio con forza a rivolgerti a uno specialista, perché un percorso terapeutico potrebbe fare davvero la differenza nella tua vita.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Gentilissima,
Le premetto che nessun professionista la farà mai sentire giudicata. Il nostro lavoro comprende l'accettazione dell'Altro e la comprensione del suo funzionamento, al fine di poter aiutare il soggetto a sapere qualcosa di più su di sé. Questo è il desiderio di ogni professionista.
Il giudizio è qualcosa che non serve nè al professionista, nè al paziente, dunque non serve alla relazione terapeutica.
Lei ha bisogno di sapere il perchè di questo suo funzionamento; e comprendere il perchè di questo funzionamento la aiuterà a gestire al meglio tutte le dinamiche connesse ad esso.
Si conceda di poterne parlare, schiettamente, come ha appena fatto qui, ricordando che lo psicologo è lì appositamente per accogliere ogni sua parola e ogni suo atto.
Buona giornata.
Le premetto che nessun professionista la farà mai sentire giudicata. Il nostro lavoro comprende l'accettazione dell'Altro e la comprensione del suo funzionamento, al fine di poter aiutare il soggetto a sapere qualcosa di più su di sé. Questo è il desiderio di ogni professionista.
Il giudizio è qualcosa che non serve nè al professionista, nè al paziente, dunque non serve alla relazione terapeutica.
Lei ha bisogno di sapere il perchè di questo suo funzionamento; e comprendere il perchè di questo funzionamento la aiuterà a gestire al meglio tutte le dinamiche connesse ad esso.
Si conceda di poterne parlare, schiettamente, come ha appena fatto qui, ricordando che lo psicologo è lì appositamente per accogliere ogni sua parola e ogni suo atto.
Buona giornata.
Buonasera Valentina, la sua condivisione mostra una consapevolezza profonda delle esperienze e dei sentimenti che ha vissuto nel tempo, e il fatto che lei voglia affrontarli è un passo importante. È evidente che ci sia un'intensa conflittualità tra il piacere che trae da certe fantasie e la sensazione di disgusto verso di sé che esaspera la sua sofferenza. Le sue fantasie legate al cambiamento fisico e al peso degli altri rivelano un modo complesso di relazionarsi con il proprio corpo e con il corpo altrui, un tema che merita di essere esplorato con attenzione. L’esperienza di sentirsi "un mostro" in assenza di eccitazione collega il suo valore personale con le sue fantasie, rendendo difficile separare la sua identità reale dall’immagine che desidera. La presenza di comportamenti alimentari disfunzionali, come abbuffate e diete estreme, è un segnale serio di come queste dinamiche possano intersecare le sue emozioni e il suo benessere fisico e psicologico. La terapia può offrirle uno spazio sicuro per affrontare queste questioni senza giudizio, esplorando come le sue esperienze passate e le sue emozioni influenzino le sue scelte attuali. Un professionista potrebbe aiutarla a navigare in queste complesse dinamiche interiori, permettendo di comprendere meglio le radici delle sue fantasie e le loro implicazioni.
Se desidera continuare a esplorare queste esperienze e ricevere supporto durante questo processo, sono qui per offrirle ascolto e comprensione.
Cordialmente, dottoressa Laura Lanocita.
Se desidera continuare a esplorare queste esperienze e ricevere supporto durante questo processo, sono qui per offrirle ascolto e comprensione.
Cordialmente, dottoressa Laura Lanocita.
Gentile,
Quello che descrive rientra in una forma di feticismo legato al corpo e al cambiamento fisico, che nel tempo ha assunto caratteristiche più pervasive, fino a intrecciarsi con aspetti alimentari compulsivi e sentimenti di colpa. È importante sottolineare che non è “mostruoso” ciò che prova: si tratta di un comportamento con radici psicologiche, che può essere compreso e trattato con l’aiuto adeguato.
La via giusta è quella di rivolgersi a uno psicoterapeuta con competenze in sessuologia clinica, che possa aiutarla a comprendere l’origine e il significato del suo feticismo, e a gestire i comportamenti che le causano disagio. Non verrà giudicata né “mandata via”: il lavoro terapeutico servirà proprio a ridurre il senso di vergogna e la compulsione.
Visti i comportamenti alimentari e il rischio di oscillazioni estreme (abbuffate e restrizioni), può essere utile un supporto parallelo con un nutrizionista che collabori con lo psicologo, per affrontare insieme la parte fisica e quella emotiva.
Si può migliorare: il primo passo è riconoscere la difficoltà, come sta già facendo, e chiedere aiuto. Con un percorso mirato potrà ridurre l’impulso, riacquistare controllo e ritrovare equilibrio nel rapporto con il corpo e la sessualità.
—
Dott.ssa Sara Petroni
Quello che descrive rientra in una forma di feticismo legato al corpo e al cambiamento fisico, che nel tempo ha assunto caratteristiche più pervasive, fino a intrecciarsi con aspetti alimentari compulsivi e sentimenti di colpa. È importante sottolineare che non è “mostruoso” ciò che prova: si tratta di un comportamento con radici psicologiche, che può essere compreso e trattato con l’aiuto adeguato.
La via giusta è quella di rivolgersi a uno psicoterapeuta con competenze in sessuologia clinica, che possa aiutarla a comprendere l’origine e il significato del suo feticismo, e a gestire i comportamenti che le causano disagio. Non verrà giudicata né “mandata via”: il lavoro terapeutico servirà proprio a ridurre il senso di vergogna e la compulsione.
Visti i comportamenti alimentari e il rischio di oscillazioni estreme (abbuffate e restrizioni), può essere utile un supporto parallelo con un nutrizionista che collabori con lo psicologo, per affrontare insieme la parte fisica e quella emotiva.
Si può migliorare: il primo passo è riconoscere la difficoltà, come sta già facendo, e chiedere aiuto. Con un percorso mirato potrà ridurre l’impulso, riacquistare controllo e ritrovare equilibrio nel rapporto con il corpo e la sessualità.
—
Dott.ssa Sara Petroni
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- Tra ottobre 2023 e il 2025 ho iniziato ad avere un forte malessere.. Ho iniziato ad avvertire una forte pressione da parte della ex moglie drl mio compagno... Parcheggiava avanti a casa dei miei suoceri o dietro la mia auto dal lunedì al venerdì, si è vero, doveva prendere suo figlio da scuola.. Ma arriva…
- Buongiorno a tutti. Mi chiamo Chiara, ho 26 anni e sono una studentessa. Vi scrivo perché, nonostante io abbia appena prenotato una visita con una psicoterapeuta, non mi è stato possibile fissarla prima di gennaio, dato il periodo natalizio. Avrei bisogno di un aiuto, di qualsiasi cosa che possa aiutarmi…
- Sto vivendo un problema nella relazione con mio fratello (ho 41 anni, mio fratello 36). Tutto è cambiato quando si è sposato. La moglie viene da una famiglia in cui lei, la sorella e la madre si telefonano quasi tutti i giorni. Noi siamo una famiglia più riservata, ci teniamo aggiornati (non così frequentemente)…
- Salve a tutti, Ho subito violenze fisiche e psicologiche durante delle relazioni, dovendo anche affrontare una depressione alla fine di quella precedente a questa. Da poco tempo ho terminato una relazione che ha avuto un enorme impatto per il mio io, mandandomi completamente in confusione e creando…
- Buongiorno ho bisogno di aiuto. Mia figlia ventiduenne molto intelligente e profonda per la sua età, non ha amici. È sola! Pertanto non vive come dovrebbe fare una giovane ragazza come lei. Dice che in università le ragazze sono tutte frivole e superficiali perciò non vuole avere a che fare con loro;…
- Salve, scrivo perché sto attraversando un periodo di forte crisi con mia moglie, stiamo insieme da quasi 20 anni abbiamo due bambini gemelli piccoli e diciamo che la nostra relazione non è mai stata un gran che, ci siamo chiusi entrambi soprattutto io per insicurezze e paure e ho creato una specie di…
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