Buonasera io sto assumendo daporox da una settimana mezza compressa poi devo prendere una intera il
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Buonasera io sto assumendo daporox da una settimana mezza compressa poi devo prendere una intera il medico dice che ho una sindrome fine ansia depressiva questa è la terza volta che mi capita vorrei sapere se tornerò come prima qualche mese fa stavo bene non so come mai mi è ricomparsa all'improvviso ho paura di non farcela prendo anche gocce di En ma non vedo nessun miglioramento niente umore niente felicità non mi va di fare niente specialmente la mattina nn mi va di alzarmi dal letto ho paura di affrontare la giornata come posso aiutarmi per stare più tranquilla grazie
Buonasera. Innanzitutto i farmaci hanno bisogno di tempo per essere efficaci. Inoltre, dai sintomi che riporta e dalla loro ricorrenza, sarebbe opportuno riflettere sulla possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico. La terapia farmacologia è molto utile a sedare i sintomi spiacevoli, ma non eliminano i motivi per cui essi sono presenti, specie se vi è difficoltà a cogliere le ragioni del malessere, come nel suo caso. Da quello che leggo, concordo col medico che le ha parlato di un problema ansioso-depressivo. Consiglio di iniziare a intraprendere una psicoterapia cognitivo comportamentale per depotenziare i sintomi riportati e riprendere il suo stile di vita; proseguirei poi con un approccio che vada maggiormente in profondità, come ISTDP o Schema Therapy
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Buonasera, è ancora troppo presto per poter verificare l'efficacia del farmaco, attenda ancora qualche settimana e per qualsiasi dubbio si rivolga sempre al medico che le ha prescritto lo stesso.. É comunque sempre consigliabile accompagnare una psicoterapia per aumentare l'efficacia del trattamento
Buonasera. Concordo con le colleghe. Solitamente prima di apprezzare gli effetti del farmaco devono passare almeno 15/20 giorni, perciò è normale che lei ancora non si senta bene. Tuttavia, se mai fatto, iniziare un percorso di psicoterapia è un impegno di cura e conoscenza di sé che porterebbe dei benefici nel breve e nel lungo periodo
Salve, capisco il suo turbamento, sarebbe bene che ci dicesse cosa le succede quando ha delle ricadute? Quali eventi la portano a stare così male? Inoltre come le hanno risposto le mie colleghe devono passare almeno 15/20 giorni dall'inizio della terapia per cominciare a vedere i primi miglioramenti. Inizi a fare un lavoro con una psicoterapeuta su di sè che sicuramente la potranno aiutare a capire la causa del suo malessere, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli
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Buona sera è presto per sentire l’effetto dei farmaci, ci vuole un po’ di tempo. Le consiglio per fare un lavoro completo di iniziare una psicoterapia per affrontare l’ansia e la depressione non solo sotto il profilo farmacologico. Le auguro di trovare a breve un po’ di sollievo. Saluti dott.ssa Carmen Scantamburlo
Buonasera. I farmaci la possono sicuramente aiutare ma purtroppo rischia ricadute se non risolve il problema alla radice andando a lavorare su quelle che sono le cause del suo malessere. Ci sono stati eventi che possono averle portato questa ricaduta?
Buonasera, i farmaci possono aiutarla, ma le suggerisco di consultare anche uno psicoterapeuta che la aiuti a comprendere le motivazioni dello stato in cui si trova, soprattutto perché non è la prima volta che attraversa un periodo di fatica e difficoltà. Fare luce sulle proprie ansie e paure è molto importante per poterle guardare e, quindi, affrontare. Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento. Cordiali saluti.
Oltre a prendere farmaci è bene capire le cause di questo suo stato d'animo. Per questo le consiglio di rivolgersi ad uno/a Psicologo/a psicoterapeuta che può aiutarla a capire cosa le sta capitando. Affrontando i problemi che sono alla base di questo disagio può sicuramente ritrovare la sua serenità e voglia di vivere. Un cordiale saluto.
Lina Isardi
Lina Isardi
Buonasera Signora, purtroppo i farmaci che assume non hanno tutti un efficacia immediata, e a volte non sono sufficienti a risolvere un disagio psicologico. Percio' puo' valutare anche col suo medico se le puo' essere utile associare un percorso con uno psicologo. Un caro saluto
Salve. Da quello che scrive la sua unica terapia per il suo forte disagio è quella farmacologica. È così?
Ha mai contemplato l'ipotesi di farsi aiutare anche con il supporto psicoterapeutico? Assieme al farmaco la sua terapia potrebbe risultare molto più efficace.
Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli.
Ha mai contemplato l'ipotesi di farsi aiutare anche con il supporto psicoterapeutico? Assieme al farmaco la sua terapia potrebbe risultare molto più efficace.
Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli.
Salve. Penso che il supporto farmacologico sia fondamentale in certi momenti di particolare malessere ma penso anche , visto che questi sintomi sono ricorrenti, che sia necessario un supporto terapeutico per capire e affrontare meglio le cause del suo malessere.
cordialmente e auguri
cordialmente e auguri
Salve,molto importante è il supporto farmacologico ma sempre associato ad un buon percorso psicologico,non basta tamponare il sintomo ma è fondamentale ricercare la causa che ha scatenato il sintomo.Saluti Dott.ssa Malugani
Buonasera, gli psicofarmaci hanno bisogno di almeno 2 settimane per produrre qualche effetto. Spesso però riescono solo ad indebolire i sintomi non certamente a guarire.
A parer mio andrebbero somministrati solo se affiancati da una psicoterapia che è necessaria ed indispensabile per sciogliere i nodi che creano i sintomi.
Si rivolga con fiducia ad uno psicoterapeuta!
Cordialmente
Dr.ssa Russo
A parer mio andrebbero somministrati solo se affiancati da una psicoterapia che è necessaria ed indispensabile per sciogliere i nodi che creano i sintomi.
Si rivolga con fiducia ad uno psicoterapeuta!
Cordialmente
Dr.ssa Russo
Buon giorno dal punto di vista pischiatrico non posso darle una risposta soddisfacente per lei se non quella di affidarsi alle cure e consigli del suo medico. Mi viene però da chiederLe se in affiancamento al percorso farmacologico sta svolgendo anche una psicoterapia che potrà certamente rivelarsi per Lei utile nel superamento del suo disagio. Riuscirà certamente a superare questo momento e a interrompere la terapia farmacologica nel momento in cui avrò raggiunto una migliore condizione di benessere psico-fisico. Cordialmente Gian Piero Grandi
Nessuno può sapere meglio di lei perché sta 'male' di nuovo. Spesso ci sono degli eventi precipitanti che ci riportano ad eventi traumatici o stati emotivi che non sappiamo controllare. Pensare ti tappare tutto questo con un farmaco là dove si potrebbe lavorare diversamente ed in un ottica di promozione della salute e della consapevolezza, è davvero riduttivo delle proprie potenzialità. Poiché questi sono eventi che si ripetono, le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta e accoppiare al farmaco la Psicoterapia. Saluti.
Gentile signora, innanzitutto tenga presente che i farmaci come quelli da Lei citati necessitano di un periodo di almeno 15 giorni prima di poter mostrare la propria efficacia. Secondariamente, dal momento che Lei stessa evidenzia una recidiva rispetto a una difficoltà già presente in passato, mi permetto di consigliarLe un consulto psicoterapeutico affiancato alla terapia farmacologica. Le linee guida internazionali e la buona pratica clinica evidenziano come l'azione combinata dei due trattamenti sia più efficace, soprattutto nel lungo termine (riducendo così il rischio di recidiva). La terapia farmacologica consente di agire sul sintomo, tamponandolo, ma non sfiora le cause che concorrono a crearlo, mantenerlo, esacerbarlo. Visto il grado di sofferenza e le recidive, è davvero consigliabile l'accesso allo psicoterapeuta. In bocca al lupo; cordialità. DMP
Buongiorno i farmaci possono calmare i sintomi dell'ansia e depressione ma non certo dare la felicità che giustamente cerca.
Una psicoterapia può affrontare questa apatia e paura ad affrontare la giornata.
Ci sono modalità terapeutiche per fare contatto con ciò che c'è, senza rifuggirlo nel sonno o altri evitamenti, o delegarlo al calmante chimico e in seguito ricorrere ai tanti stimoli antidepressivi che sono le attività fisiche, sociali e produttive a lei più consone.
Saluti,
Dr. Gianpietro Rossi
Una psicoterapia può affrontare questa apatia e paura ad affrontare la giornata.
Ci sono modalità terapeutiche per fare contatto con ciò che c'è, senza rifuggirlo nel sonno o altri evitamenti, o delegarlo al calmante chimico e in seguito ricorrere ai tanti stimoli antidepressivi che sono le attività fisiche, sociali e produttive a lei più consone.
Saluti,
Dr. Gianpietro Rossi
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Buongiorno. Il trattamento farmacologico è efficace, ma spesso i disturbi d’ansia si ripresentano quando viene interrotto. Attenda tuttavia un pò di giorni perchè, come dicevno giustamente alcuni colleghi, i farmaci entrano in azione non immediatamente. Detto questo consideri la possibilità di affiancare al farmaco una terapia psicologica. Tra i trattamenti psicologici la Terapia Cognitivo Comportamentale si è dimostrata la più valida nella cura dei disturbi d’ansia.
Cordialità
MT
Cordialità
MT
Salve, per quanto riguarda i farmaci si consulti con il proprio medico di fiducia.
Inoltre, le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia, al fine di fare un po’ di chiarezza.
Buona serata.
Dott. Fiori
Inoltre, le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia, al fine di fare un po’ di chiarezza.
Buona serata.
Dott. Fiori
Salve, mi spiace per la situazione ed il disagio espresso. Per quanto riguarda i farmaci, ritengo che la soluzione migliore sia esporre la questione al medico prescrivente.
A mio avviso, oltre al farmaco, è essenziale intraprendere un percorso psicologico volto a indentificare cause e fattori di mantenimento dei suoi sintomi, aspetti che il farmaco, da solo, non può trattare.
Cordialmente, dott. FDL
A mio avviso, oltre al farmaco, è essenziale intraprendere un percorso psicologico volto a indentificare cause e fattori di mantenimento dei suoi sintomi, aspetti che il farmaco, da solo, non può trattare.
Cordialmente, dott. FDL
Buongiorno, esponga le sue perplessità al medico curante, e si affidi a lui riguardo i medicinali.
La guarigione raramente arriva in tempi brevi.
MMM
La guarigione raramente arriva in tempi brevi.
MMM
Salve, sicuramente è molto complesso dare una risposta o comunque qualche indicazione sulla base dei pochi elementi che lei ha presentato. Anzitutto la prima domanda che le porrei è se questi farmaci che lei sta assumendo le sono stati prescritti dal suo medico piuttosto che da uno psichiatra. Io le consiglierei di fare anche una visita specialistica proprio per avere una prescrizione più accurata e attinente alla problematica che manifesta. Sarebbe inoltre importante che lei intraprenda un percorso di psicoterapia proprio per cercare di comprendere l'origine di questo malessere e di questa condizione che definisce depressiva. Altro non riesco a dirle visti i pochi elementi che lei ha riportato.
Spero in qualche modo di poterla sentire ed aiutare.
Le auguro intanto una buona serata
Dott.ssa Vittoriana Loporcaro
Spero in qualche modo di poterla sentire ed aiutare.
Le auguro intanto una buona serata
Dott.ssa Vittoriana Loporcaro
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buongiorno,
Purtroppo perché la terapia farmacologica entri a regime e inizi ad essere efficace, sono necessarie almeno 2 settimane di assunzione continua. Ad ogni modo, dal momento che lei riferisce di uno stato ricorrente di abbassamento dell'umore, potrebbe pensare ad affiancare la terapia farmacologica in atto con un percorso di sostegno psicologico o di psicoterapia personale. Con il supporto di uno psicologo potrebbe imparare a gestire al meglio il suo stato d'umore e ad attivare le sue risorse personali fin qui rimaste inespresse.
Purtroppo perché la terapia farmacologica entri a regime e inizi ad essere efficace, sono necessarie almeno 2 settimane di assunzione continua. Ad ogni modo, dal momento che lei riferisce di uno stato ricorrente di abbassamento dell'umore, potrebbe pensare ad affiancare la terapia farmacologica in atto con un percorso di sostegno psicologico o di psicoterapia personale. Con il supporto di uno psicologo potrebbe imparare a gestire al meglio il suo stato d'umore e ad attivare le sue risorse personali fin qui rimaste inespresse.
Buon pomeriggio!
Dalle sue parole percepisco molto la preoccupazione di tornare a stare bene quanto prima ed è legittimo, ma la terapia farmacologica richiede tempo per stabilizzarsi e fare il suo effetto. Inoltre, le condivido questo mio pensiero: il farmaco può essere un ottimo "bastone" per rimettersi a camminare, tuttavia non ha un potere assoluto e miracoloso. Potrebbe esserle di aiuto affiancare un percorso psicologico per riflettere sull'origine del proprio malessere, attivare un processo di cambiamento e di guarigione interiore... Volendo riprendere la metafora di prima, potrebbe essere un modo per sentirsi sostenuta su come cammina e su dove vuole andare.
Le porgo i miei saluti. VS
Dalle sue parole percepisco molto la preoccupazione di tornare a stare bene quanto prima ed è legittimo, ma la terapia farmacologica richiede tempo per stabilizzarsi e fare il suo effetto. Inoltre, le condivido questo mio pensiero: il farmaco può essere un ottimo "bastone" per rimettersi a camminare, tuttavia non ha un potere assoluto e miracoloso. Potrebbe esserle di aiuto affiancare un percorso psicologico per riflettere sull'origine del proprio malessere, attivare un processo di cambiamento e di guarigione interiore... Volendo riprendere la metafora di prima, potrebbe essere un modo per sentirsi sostenuta su come cammina e su dove vuole andare.
Le porgo i miei saluti. VS
Gentile utente, di solito prima di avere effetti con il farmaco devono passare almeno 15/20 giorni, quindi è normale che lei ancora non si senta bene. Tuttavia, sarebbe opportuno iniziare un percorso di psicologico con l'obiettivo di conoscersi e sicuramente tutto ciò porterebbe a dei benefici. Cordialmente. Dott. Davide PAPARELLA
Gentile utente,
Dal suo racconto mi sembra di capire che è seguito solamente farmacologicamente e che questi sintomi che riporta non comprende come mai sia arrivati e a cosa collegarli.
Mi sento di consigliarle un percorso di terapia che l'aiuti a mettere ordine nei suoi pensieri e nelle sue emozioni e che le permetta di cominciare a fare luce sulle sue attuali difficoltà.
Molto spesso, come lei lascia intuire, capita di sentirsi improvvisamente sopraffatti e di cominciare a soffrire di sintomi che all'inizio non si riescono nemmeno a gestire e capire.
L'atto di coraggio, come quello che lei ha fatto scrivendo qui, deve però essere accompagnato dalla volontà di comprenderne i motivi.
Ciò che le servirebbe è proprio un percorso che vada ad analizzare quali possano essere le cause delle sue difficoltà, perché comprendendone i motivi tutto le sembrerà più chiaro e meno pesante da gestire.
Una terapia familiare relazione l'aiuterebbe a ripercorrere le varie fasi della sua vita in tutta la sua complessità, ricercando passo dopo passo i nodi e facendoli arrivare al pettine. I percorsi di terapia sono un atto di coraggio, perché sono complessi, impegnativi ma a differenza dei farmaci non hanno controindicazioni.
Ne avrebbe tutto da guadagnare.
Si prenda il suo tempo per decidere e consulti quando se lo sentirà un terapeuta che l'accompagni nel suo percorso di rinascita.
Dal suo racconto mi sembra di capire che è seguito solamente farmacologicamente e che questi sintomi che riporta non comprende come mai sia arrivati e a cosa collegarli.
Mi sento di consigliarle un percorso di terapia che l'aiuti a mettere ordine nei suoi pensieri e nelle sue emozioni e che le permetta di cominciare a fare luce sulle sue attuali difficoltà.
Molto spesso, come lei lascia intuire, capita di sentirsi improvvisamente sopraffatti e di cominciare a soffrire di sintomi che all'inizio non si riescono nemmeno a gestire e capire.
L'atto di coraggio, come quello che lei ha fatto scrivendo qui, deve però essere accompagnato dalla volontà di comprenderne i motivi.
Ciò che le servirebbe è proprio un percorso che vada ad analizzare quali possano essere le cause delle sue difficoltà, perché comprendendone i motivi tutto le sembrerà più chiaro e meno pesante da gestire.
Una terapia familiare relazione l'aiuterebbe a ripercorrere le varie fasi della sua vita in tutta la sua complessità, ricercando passo dopo passo i nodi e facendoli arrivare al pettine. I percorsi di terapia sono un atto di coraggio, perché sono complessi, impegnativi ma a differenza dei farmaci non hanno controindicazioni.
Ne avrebbe tutto da guadagnare.
Si prenda il suo tempo per decidere e consulti quando se lo sentirà un terapeuta che l'accompagni nel suo percorso di rinascita.
Buonasera, quanto è difficile stare con il dubbio se le cose torneranno come prima?
Questo potrebbe essere uno dei temi da affrontare oltre che con il farmaco anche con un percorso di supporto psicologico.
Ha chiesto aiuto professionale al suo medico e anche su questo portale per un consiglio, ora cos'altro può fare per aiutarsi ancora un pò?
Un saluto
Giovanni
Questo potrebbe essere uno dei temi da affrontare oltre che con il farmaco anche con un percorso di supporto psicologico.
Ha chiesto aiuto professionale al suo medico e anche su questo portale per un consiglio, ora cos'altro può fare per aiutarsi ancora un pò?
Un saluto
Giovanni
Salve, perché il farmaco possa produrre i suoi effetti occorre maggiore tempo.
Completi il trattamento mettendosi in discussione con un percorso di psicoterapia.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Completi il trattamento mettendosi in discussione con un percorso di psicoterapia.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Gentile utente,
condivido in larga parte quanto espresso dai colleghi, poiché le loro osservazioni riflettono un approccio rispettoso e professionale verso il tema da lei sollevato.
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu
condivido in larga parte quanto espresso dai colleghi, poiché le loro osservazioni riflettono un approccio rispettoso e professionale verso il tema da lei sollevato.
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu
Gentilissimo, l'assunzione di farmaci per il trattamento di una sindrome ansioso depressiva è sicuramente il presupposto per la ripresa della qualità di vita auspicata. Tuttavia non sempre è sufficiente una farmacoterapia. Nei casi come il suo (recidiva, persistenza, intensità) è opportuno associare (non sostituire) al trattamento farmacologico una psicoterapia che possa aiutarla a comprendere i motivi di questi suoi ritiri depressivi ed aiutarla, piano piano a ristabilirsi.
Gent.le paziente, oltre ai farmaci deve cominciare una psicoterapia il prima possibile.
CC
CC
Salve, Lei ha mai intrapreso un percorso psicologico?
Buonasera,
capisco quanto possa essere difficile vivere di nuovo questo malessere dopo un periodo in cui stava meglio. È naturale chiedersi se tornerà mai a stare bene — e la buona notizia è che sì, è possibile tornare a stare bene, anche se ora sembra lontano.
Sta già facendo qualcosa di importante: ha chiesto aiuto, sta seguendo una cura, sta cercando risposte. Il Daparox, come forse le ha già spiegato il medico, richiede qualche settimana per iniziare a fare pienamente effetto, e all’inizio può anche aumentare la fatica emotiva. Le gocce di EN servono a contenere l’ansia nel breve termine, ma non agiscono sulle radici del disagio.
Ed è proprio qui che può essere utile il mio intervento: oltre alla cura farmacologica, esplorare insieme le cause più profonde del suo malessere può fare davvero la differenza. Spesso questi momenti non “arrivano all’improvviso” per caso, ma sono segnali — magari silenziosi — di qualcosa che dentro ha bisogno di ascolto, attenzione, spazio.
Se lo desidera, possiamo prenderci un tempo per capire meglio cosa c’è sotto questi sintomi, per dare senso a ciò che sta vivendo e costruire, passo dopo passo, un modo più solido e duraturo di stare bene.
Ci sono momenti in cui serve solo non affrontare tutto da soli. E questo può essere uno di quelli.
Un caro saluto.
capisco quanto possa essere difficile vivere di nuovo questo malessere dopo un periodo in cui stava meglio. È naturale chiedersi se tornerà mai a stare bene — e la buona notizia è che sì, è possibile tornare a stare bene, anche se ora sembra lontano.
Sta già facendo qualcosa di importante: ha chiesto aiuto, sta seguendo una cura, sta cercando risposte. Il Daparox, come forse le ha già spiegato il medico, richiede qualche settimana per iniziare a fare pienamente effetto, e all’inizio può anche aumentare la fatica emotiva. Le gocce di EN servono a contenere l’ansia nel breve termine, ma non agiscono sulle radici del disagio.
Ed è proprio qui che può essere utile il mio intervento: oltre alla cura farmacologica, esplorare insieme le cause più profonde del suo malessere può fare davvero la differenza. Spesso questi momenti non “arrivano all’improvviso” per caso, ma sono segnali — magari silenziosi — di qualcosa che dentro ha bisogno di ascolto, attenzione, spazio.
Se lo desidera, possiamo prenderci un tempo per capire meglio cosa c’è sotto questi sintomi, per dare senso a ciò che sta vivendo e costruire, passo dopo passo, un modo più solido e duraturo di stare bene.
Ci sono momenti in cui serve solo non affrontare tutto da soli. E questo può essere uno di quelli.
Un caro saluto.
Buonasera,
quello che descrive è un momento molto difficile, e il fatto che stia cercando aiuto è già un passo importante. Quando ansia e umore calano, è comune provare paura e senso di smarrimento, soprattutto se si ha la sensazione che tutto sia "tornato come prima". Ma non è un ritorno indietro: ogni esperienza che affrontiamo, anche dolorosa, può insegnarci qualcosa di nuovo su di noi.
I farmaci, come il Daparox e le gocce di EN, hanno bisogno di tempo per agire pienamente. Ma accanto alla terapia farmacologica, un lavoro psicologico può aiutarla a capire meglio cosa sta succedendo, da dove arriva questa sofferenza, e soprattutto a ritrovare fiducia nelle sue risorse.
È possibile tornare a stare bene, anche se oggi sembra difficile da credere. Le consiglio di parlarne con un professionista per intraprendere un percorso che le permetta di prendersi cura non solo del sintomo, ma anche di ciò che lo alimenta più in profondità.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giovanna Spadavecchia
quello che descrive è un momento molto difficile, e il fatto che stia cercando aiuto è già un passo importante. Quando ansia e umore calano, è comune provare paura e senso di smarrimento, soprattutto se si ha la sensazione che tutto sia "tornato come prima". Ma non è un ritorno indietro: ogni esperienza che affrontiamo, anche dolorosa, può insegnarci qualcosa di nuovo su di noi.
I farmaci, come il Daparox e le gocce di EN, hanno bisogno di tempo per agire pienamente. Ma accanto alla terapia farmacologica, un lavoro psicologico può aiutarla a capire meglio cosa sta succedendo, da dove arriva questa sofferenza, e soprattutto a ritrovare fiducia nelle sue risorse.
È possibile tornare a stare bene, anche se oggi sembra difficile da credere. Le consiglio di parlarne con un professionista per intraprendere un percorso che le permetta di prendersi cura non solo del sintomo, ma anche di ciò che lo alimenta più in profondità.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giovanna Spadavecchia
Salve, prende solo medicinali o segue anche un percorso psicologico?
Glielo dico perché le medicine posso attenuare i sintomi ma per il risolvere davvero la problematica c'è bisogno di capire da cosa nasce.
I migliori auguri
dottssa Serena Vitale
Glielo dico perché le medicine posso attenuare i sintomi ma per il risolvere davvero la problematica c'è bisogno di capire da cosa nasce.
I migliori auguri
dottssa Serena Vitale
Quando ci si trova in uno stato di profonda stanchezza emotiva, come quello che descrive, è naturale sentirsi spaventati e sfiduciati. L'inizio di una terapia farmacologica richiede tempo: spesso gli effetti si manifestano dopo alcune settimane. Ma oltre al farmaco, è importante affrontare ciò che ha innescato o mantenuto questo malessere. Un percorso psicologico mirato può aiutarla a dare senso a ciò che prova, ritrovare energia e costruire strategie per affrontare le giornate con più sicurezza. Il fatto che ne stia parlando dimostra che una parte di lei sta già cercando una via d’uscita.
Buonasera,
grazie per aver condiviso il suo momento di difficoltà. Quello che sta attraversando è comprensibilmente molto faticoso.
Tuttavia i farmaci richiedono tempo prima di mostrare la loro efficacia ed è normale nelle prime fasi non percepire subito miglioramenti.
Oltre al supporto farmacologico, un percorso psicoterapeutico può essere molto utile per comprendere più a fondo le cause di questo malessere, affrontare le paure e recuperare fiducia in sé stessi e nelle proprie risorse.
Tornare a stare bene è possibile, anche se ora può sembrare difficile.
Resto a disposizione e le auguro una buona serata.
Dott.ssa Graziana Di Terlizzi
grazie per aver condiviso il suo momento di difficoltà. Quello che sta attraversando è comprensibilmente molto faticoso.
Tuttavia i farmaci richiedono tempo prima di mostrare la loro efficacia ed è normale nelle prime fasi non percepire subito miglioramenti.
Oltre al supporto farmacologico, un percorso psicoterapeutico può essere molto utile per comprendere più a fondo le cause di questo malessere, affrontare le paure e recuperare fiducia in sé stessi e nelle proprie risorse.
Tornare a stare bene è possibile, anche se ora può sembrare difficile.
Resto a disposizione e le auguro una buona serata.
Dott.ssa Graziana Di Terlizzi
Gentilissimo,
grazie per aver confidato il suo stato. L'effetto stabile dei farmaci può vederlo col tempo, quindi ora può solo monitorarli giorno per giorno. Rispetto alla ricomparsa all'improvviso del sintomo "ansioso depressivo", può pensare di affiancare un percorso psicoterapeutico parallelo alla terapia farmacologica perchè può aiutarla ad eleborare il senso del suo disagio, e trovare una strada verso il milgioramento basandosi sulle sue risorse, nno solo sul supporto farmacologico.
grazie per aver confidato il suo stato. L'effetto stabile dei farmaci può vederlo col tempo, quindi ora può solo monitorarli giorno per giorno. Rispetto alla ricomparsa all'improvviso del sintomo "ansioso depressivo", può pensare di affiancare un percorso psicoterapeutico parallelo alla terapia farmacologica perchè può aiutarla ad eleborare il senso del suo disagio, e trovare una strada verso il milgioramento basandosi sulle sue risorse, nno solo sul supporto farmacologico.
È importante concedere al farmaco il tempo necessario per agire, poiché gli psicofarmaci generalmente richiedono alcune settimane per mostrare i loro effetti completi. Tuttavia, oltre alla terapia farmacologica, consiglio vivamente di considerare anche un percorso di terapia psicologica. Questo tipo di supporto aiuta a esplorare le cause alla base dei sintomi, permettendo di affrontare le motivazioni e le dinamiche che li hanno scatenati. L'approccio combinato, farmacologico e psicologico, può infatti essere molto più efficace nel lungo periodo
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