Buona sera… Da sempre subisco tutte le critiche di mia madre nei confronti del mio corpo, che non è

23 risposte
Buona sera…
Da sempre subisco tutte le critiche di mia madre nei confronti del mio corpo, che non è per niente diverso dal suo.
Ultimamente le sue critiche, i suoi giudizi e le sue minacce si sono evolute in peggio e io sto sempre più male. Per colpa sua ormai da 4 anni sono vittima di me stessa per via dell’autolesionismo, spesso mi scortico anche la pelle delle braccia fino a far uscire il sangue e molto spesso per la tanta rabbia e il tanto nervosismo mi prendo a pugni molto forti sulla testa…
Mi sono trattenuta talmente tanto in questi anni che ora esplodo per le piccole cose e non riesco a controllarmi.
Lei continua sempre a criticarmi, ma non vuole capire che mi distrugge ogni giorno.
Spesso mi diceva che mi mandava da uno psicologo, io gli dicevo che era meglio se ci andassi, anche se la nostra situazione economica non è un gran che…
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata. Ritengo importante che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli ed elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto. Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto. Resto a disposizione anche online Cordialmente dott FDL

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Dott.ssa Laura Tessari
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Firenze
Salve, capisco il suo dolore e immagino i forti sentimenti conflittuali che possa provare nei confronti di suo madre. Credo che la rabbia che sente possa essere difficile da gestire e forse la riversa contro se stessa per salvaguardare gli altri, per paura che sia troppo violenta?
Sarebbe importante trovare un sostegno professionale per trovare un equilibrio personale e modalità differenti di relazionarsi a sua madre.
Ha bisogno di guardarsi con uno sguardo nuovo, non più con gli occhi critici di sua madre.
Spero possa riuscire ad emergere dalla sua sofferenza.
Dott.ssa Laura Tessari
Dott.ssa Rosa Trillò
Psicologo, Psicologo clinico
Frosinone
Buonasera, comprendo il suo dolore e la sua situazione e immagino quanto possa essere difficile convivere all'interno di questa relazione conflittuale con sua madre. Credo possa essere utile e importante per lei iniziare un percorso psicoterapeutico, prendere uno spazio tutto suo che sia accogliente e non giudicante e che diventi il suo luogo sicuro, dove poter affrontare la sua situazione e la sua rabbia. Un caro saluto
Dott. Steven Goinden
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Gravina
Buonasera. Inizio da una frase fatta: "le parole feriscono come lame". Nel Suo caso questo è letteralmente vero, in quanto riversa sul Suo corpo quanto di deleterio proviene dalla bocca di Sua madre.
Si tratta di una richiesta di aiuto. E questa richiesta deve essere ascoltata. La finalità della psicoterapia sarà quella di far in modo che Lei instauri una relazione positiva con il corpo, anche laddove questo non rispecchi una relazione positiva con l'Altro genitoriale. Nella psicoanalisi lacaniana definisce "fase dello specchio" il momento particolare in cui il bambino si appropria dell'immagine del proprio corpo.
Nel caso voglia approfondire la tematica, non esiti a contattarmi.
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Dott.ssa Federica Andreoli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Torino
Buonasera, da quanto racconta mi sembra emerga una profonda sofferenza e la sua difficoltà nell'espressione delle sue emozioni negative come possono essere la rabbia, la tristezza, la paura. L'autolesionismo è un modo estremo di gestire il proprio dolore, attraverso un'azione contro se stessi a cui attribuire diversi significati. Credo che un percorso di psicoterapia possa aiutarla nell'ottica di apprendere modi alternativi di gestire ed esprimere queste sue emozioni che forse non ha avuto modo di conoscere e comunicare con le persone significative della sua vita. Attraverso la psicoterapia si può imparare (insieme ad un terapeuta e quindi non si è soli!) un modo per pensare alla propria sofferenza senza dover ricorrere ad agirla sulla propria pelle, come nel suo caso.
Viste le sue difficoltà economiche le suggerisco di provare a cercare servizi pubblici o privati che offrono tariffe agevolate sul suo territorio per prendersi cura del suo benessere mentale. Un caro saluto, dott.ssa Andreoli
Dott.ssa Anna Paolantonio
Psicologo, Psicoterapeuta, Posturologo
Roma
Salve. Descrive con molta chiarezza il meccanismo di repressione delle emozioni che porta a farsi del male.
Una rabbia non espressa in modo sano viene trattenuta finché non esplode in modo negativo, nel suo caso autolesionismo. Mi sembra di capire che sua madre le diceva di mandarla dallo psicologo più come una svalutazione che come un sostegno per il suo malessere. Facciamo un pó di chiarezza: lei ha individuato bene la causa del suo autolesionismo. Sua madre l'attacca, la critica e la giudica. Non si aspetti comprensione e attenzioni da lei. Si concentri su di sé, investa sul suo futuro, si svincoli da sua madre, trovi il modo di esprimere la rabbia in modo sano per affermarsi nella vita. Aggredisca la vita per realizzarsi e non il suo corpo. Un percorso psicoterapeutico può essere un investimento per il suo futuro, un aiuto per poter canalizzare in modo costruttivo la rabbia autolesionistica e distruttiva che la lega a sua madre e a individuarsi separandosi emotivamente da lei e dai suoi giudizi. Sono disponibile per approfondimenti. Distinti saluti
Dott. Matteo Caporale
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, da quello che riporta risulta evidente lo stato di profonda sofferenza che sta attraversando in questo momento della sua vita. L'autolesionismo, probabilmente legato alle forti critiche e alle minacce che da sempre sua madre le rivolge, è un segnale che la sua mente le sta dando e che andrebbe ascoltato.
A mio avviso potrebbe essere utile esplorare le sue difficoltà nel rapporto con sua madre iniziando un percorso terapeutico. Con l'aiuto di una persona competente potrebbe iniziare ad analizzare ciò che la fa soffrire, lavorando nel reperire le strategie utili per affrontare questo momento di difficoltà. Sarebbe uno spazio solamente per lei in cui rileggere, sotto un altro punto di vista, quello che le sta accadendo.
Un caro saluto
Dott.ssa Ilenia Corradin
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Reggio Emilia
Mi dispiace molto che il suo malessere arrivi a far sì che lei si faccia del male fisicamente.
Si intuisce quanto sia avuto il suo stare male e credo che sia importante che lei, visto che ne sente la necessità, inizi un percorso psicologico per riuscire a gestire meglio la sua sofferenza, e trovare strategie per affrontare la situazione in modo più utile per lei.
Per quanto riguarda la condizione economica credo che parlando con uno specialista, possiate trovare un compromesso che possa andare bene ad entrambi
Un caro saluto
Dott.ssa Sabrina Germi
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Castegnero
Gentile paziente, mi dispiace molto per la sua difficile situazione, gli atti di autolesionismo sono un mezzo per comunicare agli altri il proprio stato, chiedere aiuto, ... attenzione però!!! non è determinato solo dal dolore, ma anche da sensazioni di piacere. Anche quando si inizia per sedare un dolore non è raro che, poi, tale comportamento porti a sperimentare sensazioni di piacere che tendono ad essere ricercate sempre più spesso. Dolore e piacere, infatti, hanno la stessa base neurobiologica che risiede nel sistema limbico intorno al talamo.
Il comportamento autolesionistico ripetuto più e più volte nel corso del tempo porta ad ottenere dei benefici che possono essere legati, ad esempio, all’apparente riduzione della sofferenza emotiva.
La consulenza psicologica rappresenta un valido sostegno per superare il problema dell’autolesionismo. Con l’aiuto di un esperto, infatti, è possibile analizzare nel dettaglio la situazione, iniziare ad elaborare e gestire la sofferenza emotiva.
Per quanto riguarda le difficoltà economiche, si può trovare un compromesso, oppure può provare a chiedere il bonus psicologico.
A disposizione
Saluti
Dott. Francesco Mangiafico
Psicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
Torino
Gentilissima, l'autolesionismo è un gesto estremo che le permette di auto-regolare le sue emozioni e, al contempo, di lanciare un messaggio a sua madre o, per meglio dire, una disperata richiesta di ascolto e di riconoscimento. Sua madre ha un peso importante nella sua vita e il muro che si è sollevato tra voi non verrà di certo scavalcato grazie al dolore che lei sta sperimentando. Il corpo è suo, non di sua madre, rovinarlo non lo riporterà a com'era prima. Dispiace sapere che ci sia tutta questa sofferenza. Se avesse bisogno di sentirsi ascoltata o di stare in uno spazio privato in cui parlare, non esiti a contattarmi. Ricevo sia in studio a Torino che Online in tutta Italia.
Un caro saluto.
Dott. Francesco Mangiafico - Psicologo
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Dott.ssa Raffaella Lombardo
Psicologo, Psicologo clinico
Marina di Gioiosa Ionica

Buongiorno,grazie per la sua condivisione. L'autolesionismo è una sua richiesta indiretta di aiuto e di comprensione che lei desidererebbe ricevere da parte di sua madre, ma che da quanto esprime non esiste. Un percorso psicologico può aiutarla a riconoscere le sue emozioni negative. Per quanto riguarda il lato economico potrebbe rivolgersi ai servizi delle asl competenti del suo territorio. Rimango a disposizione per qualsiasi elemento auguro una buona giornata.
Cordialmente, Dott.ssa Raffaella Lombardo
Dott. Gianluigi Teta
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Qualiano
Salve, è sempre difficile leggere storie del genere sopratutto nel passaggio dove dice che la situazione economica non potrebbe sostenere un percorso.
Le consiglio vivamente di cercare nella sua città un servizio convenzionato con il SSN ed iniziare un percorso di psicoterapia che la possa aiutare al meglio.
Le auguro il meglio.
Dott.ssa Melania Filograna
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Lequile
Gentile utente, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Capisco che ricevere le critiche e i commenti svalutativi da parte di una mamma non sia piacevole. Da quello che scrive immagino che la situazione non sia gestibile da sola, i comportamenti che mette in atto sono rischiosi per la sua salute. Proprio per questo è molto importante rivolgersi ad un professionista per ricevere il giusto sostegno psicologico. Può anche valutare la possibilità di accedere a terapia psicologica dell'Asl tramite il suo medico di base.
Spero di averle dato degli spunti di riflessione, per ulteriori domande mi può contattare anche online.
Buona giornata
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Buongiorno,
sarebbe bene cercare di poter accedere alla figura dello psicologo/a poiché la sua problematica ha forte potenziale di miglioramento se presa in tempo, allo stesso modo c'è da dire che se trascurata, potrebbe esacerbarsi.
"Non basta guardare, occorre guardare con occhi che vogliono vedere" Galileo Galilei

Dott.ssa Francesca Gottofredi
Dott. Luca Oppo
Psicologo, Psicoterapeuta
Modena
Buongiorno,
le informazioni e i vissuti che riporta suggeriscono che intraprendere un percorso di terapia sarebbe assolutamente positivo e funzionale a supportarla in un momento così difficile e faticoso.
Di fronte a situazioni come quelle che descrive, in cui sono presenti forti critiche e giudizi, è comprensibile utilizzare meccanismi di "protezione", che in un certo modo danno un significato a tutto il dolore che proviamo dentro di noi; somatizzare la sofferenza, o praticare autolesionismo, ci danno la percezione di lenire quel dolore, che purtroppo però continua ad attanagliarci! Rimangono "soluzioni" a breve termine!
La terapia Cognitivo Comportamentale prevede alcuni protocolli specifici per intervenire sui comportamenti autolesivi e sulla dimensione emotiva ad essi collegata (Es: Terapia Dialettico Comportamentale/DBT di Marsha Linehan), funzionale e di efficacia scientificamente comprovata!
In bocca al lupo!
Dott. Luca Oppo
Dott.ssa Diane Zanella
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, comprendo che esplicitare questi vissuti possa essere molto difficoltoso e richieda molto coraggio; leggendo le sue parole è possibile percepire il peso di questa situazione e una sensazione di impotenza.
Ci tengo a rimandarle che un primo passo in una direzione diversa lei l'ha già fatto, condividendo la sua storia. Da qui in poi, potrebbe valutare il supporto di un professionista per rielaborare e dare significato ai vissuti ed emozioni che questa situazione prolungata le ha generato/le genera. Potrebbe eventualmente rivolgersi a consultori della sua zona oppure al medico di base, che le potrà indicare i servizi a sua disposizione.
Si prenda cura di sé.
Un caro saluto, Dott.ssa Diane Zanella
Dott.ssa Sara Marigo
Psicologo
Lonigo
Buongiorno, mi spiace molto per la sua situazione perché da quello che scrive sta vivendo con sofferenza il rapporto con sua mamma tanto da utilizzare l'autolesionismo come modalità per esprimere la sua rabbia. Le suggerisco di insistere per far in modo di essere aiutata e supportata tramite una consulenza psicologica perché la salute psicologica è di fondamentale importanza e il modo di tornare serena è quello di imparare a gestire le proprie emozioni in modo funzionale e senza cadere nell'autolesionismo. Resto a disposizione e le sono vicina.
Dott.ssa Eleonora Lazzarino
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso con noi la sua esperienza, immagino quanto sia difficile per lei questa situazione. Se ho ben capito l’autolesionismo e la rabbia autodiretta sono componenti che la accompagnano da 4 anni. L’autolesionismo è un mezzo per regolare le proprie emozioni, rappresenta una prova concreta del disagio emotivo e potrebbe rappresentare un tentativo per controllare gli eventi o distrarsi da stimoli spiacevoli. Gli alti livelli di rabbia, sono un ulteriore elemento della sua forte sofferenza. Per tali motivi, ritengo che possa essere utile per lei intraprendere un percorso con un professionista. Per quanto riguarda il lato economico, potrebbe provare a richiedere il bonus psicologico. Resto a disposizione.
Un caro saluto, Dott.ssa Eleonora Lazzarino.
Dott.ssa Giorgia Caputo
Psicologo, Psicologo clinico
Castell'Umberto
Salve, mi dispiace per la situazione che sta vivendo.
Capisco che un rapporto spiacevole con la madre possa essere causa di sofferenza; soprattutto se si protrae per un lungo periodo.
Sua madre è a conoscenza che i suoi comportamenti e atti di autolesionismo sono dovuti al dolore che lei stessa le sta causando?
Il mio consiglio è quello di intraprendere un percorso di psicoterapia di famiglia con sua madre, se non sarà il percorso giusto da seguire sarà la collega a indirizzarvi altrove.
Per quanto riguarda la parte economica prenoti attraverso il Sistema Sanitario Nazionale. Cordiali Saluti
Dott.ssa. Giorgia Caputo
Dott. Giovanni Paolo Mangano
Psicologo, Psicologo clinico
Misterbianco
Gentilissima,
Non dev'essere facile avere a che fare con questo genere di problema.
Lei ha tutto il diritto di approfondire la questione e cercare di gestire al meglio questa logorante problematica.
Ha il diritto di vivere la sua vita.
Coraggio!
Saluti.
Dott.ssa Antonella Bellanzon
Psicologo, Psicologo clinico
Massa
Il dolore che stai provando è reale, e il modo in cui il tuo corpo e la tua mente stanno cercando di gestirlo mostra quanto sia necessario che tu riceva aiuto e sostegno. L'autolesionismo non è una colpa, ma è un segnale forte che indica che dentro di te c’è un dolore che ha bisogno di essere ascoltato e affrontato in un modo più sano.
Sei riuscita a esprimere il bisogno di andare da uno psicologo, ed è già un grande passo. Anche se la situazione economica non è semplice, ci sono servizi di supporto psicologico gratuiti o a basso costo, sia pubblici che privati.
Un abbraccio
Dott.ssa Antonella Bellanzon
Ciao,

Mi dispiace moltissimo sentire quello che stai vivendo, e capisco quanto possa essere doloroso sentirsi continuamente criticata, soprattutto dalla persona che dovrebbe essere un sostegno. L'autolesionismo e la rabbia che descrivi sono segnali importanti di quanto tutto questo ti stia travolgendo, e riconoscere di star soffrendo è un passo fondamentale per poter cercare un cambiamento.

È comprensibile che tu ti senta sopraffatta e che ci sia un forte senso di frustrazione, soprattutto quando, nonostante i tuoi tentativi di cercare aiuto, ti sembra che le cose non migliorino. La rabbia e l'autolesionismo spesso sono il risultato di un dolore profondo e di un bisogno di gestire emozioni che sembrano troppo intense per essere controllate.

Tuttavia, voglio dirti che meriti un supporto che ti aiuti a gestire tutto questo in modo sano e a riscoprire la tua forza. Non è mai facile affrontare situazioni simili, ma la psicoterapia potrebbe essere un'opzione importante per lavorare su questi temi e aiutarti a trovare un modo per interrompere il ciclo di autolesionismo e rabbia. So che la situazione economica può rendere tutto questo più difficile.

Non sei sola in questo, e prenderti cura di te stessa è un atto di forza, non di debolezza. Se hai bisogno di qualcuno con cui parlare o di consigli su come trovare supporto, sono qui per aiutarti.

Un abbraccio virtuale,
Janett Aruta
Psicologa
Dott.ssa Lucia Boniotti
Psicologo, Psicologo clinico
Brescia
Gentile utente,
sono profondamente dispiaciuta per i suoi vissuti.
È fondamentale che lei si prenda cura di sé e interrompa questo circolo vizioso.
Esistono diverse strade per accedere a un supporto psicologico a costi calmierati o gratuiti. Può rivolgersi ai Centri di Salute Mentale (CSM) della sua ASL di riferimento, ai Consultori familiari o a iniziative private e associative che offrono sedute a prezzi accessibili.

Un caro saluto,
dott.ssa Boniotti

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