Buona sera… Da sempre subisco tutte le critiche di mia madre nei confronti del mio corpo, che non è

18 risposte
Buona sera…
Da sempre subisco tutte le critiche di mia madre nei confronti del mio corpo, che non è per niente diverso dal suo.
Ultimamente le sue critiche, i suoi giudizi e le sue minacce si sono evolute in peggio e io sto sempre più male. Per colpa sua ormai da 4 anni sono vittima di me stessa per via dell’autolesionismo, spesso mi scortico anche la pelle delle braccia fino a far uscire il sangue e molto spesso per la tanta rabbia e il tanto nervosismo mi prendo a pugni molto forti sulla testa…
Mi sono trattenuta talmente tanto in questi anni che ora esplodo per le piccole cose e non riesco a controllarmi.
Lei continua sempre a criticarmi, ma non vuole capire che mi distrugge ogni giorno.
Spesso mi diceva che mi mandava da uno psicologo, io gli dicevo che era meglio se ci andassi, anche se la nostra situazione economica non è un gran che…
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata. Ritengo importante che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli ed elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto. Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto. Resto a disposizione anche online Cordialmente dott FDL

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Salve, capisco il suo dolore e immagino i forti sentimenti conflittuali che possa provare nei confronti di suo madre. Credo che la rabbia che sente possa essere difficile da gestire e forse la riversa contro se stessa per salvaguardare gli altri, per paura che sia troppo violenta?
Sarebbe importante trovare un sostegno professionale per trovare un equilibrio personale e modalità differenti di relazionarsi a sua madre.
Ha bisogno di guardarsi con uno sguardo nuovo, non più con gli occhi critici di sua madre.
Spero possa riuscire ad emergere dalla sua sofferenza.
Dott.ssa Laura Tessari
Buonasera, comprendo il suo dolore e la sua situazione e immagino quanto possa essere difficile convivere all'interno di questa relazione conflittuale con sua madre. Credo possa essere utile e importante per lei iniziare un percorso psicoterapeutico, prendere uno spazio tutto suo che sia accogliente e non giudicante e che diventi il suo luogo sicuro, dove poter affrontare la sua situazione e la sua rabbia. Un caro saluto
Buonasera. Inizio da una frase fatta: "le parole feriscono come lame". Nel Suo caso questo è letteralmente vero, in quanto riversa sul Suo corpo quanto di deleterio proviene dalla bocca di Sua madre.
Si tratta di una richiesta di aiuto. E questa richiesta deve essere ascoltata. La finalità della psicoterapia sarà quella di far in modo che Lei instauri una relazione positiva con il corpo, anche laddove questo non rispecchi una relazione positiva con l'Altro genitoriale. Nella psicoanalisi lacaniana definisce "fase dello specchio" il momento particolare in cui il bambino si appropria dell'immagine del proprio corpo.
Nel caso voglia approfondire la tematica, non esiti a contattarmi.
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Buonasera, da quanto racconta mi sembra emerga una profonda sofferenza e la sua difficoltà nell'espressione delle sue emozioni negative come possono essere la rabbia, la tristezza, la paura. L'autolesionismo è un modo estremo di gestire il proprio dolore, attraverso un'azione contro se stessi a cui attribuire diversi significati. Credo che un percorso di psicoterapia possa aiutarla nell'ottica di apprendere modi alternativi di gestire ed esprimere queste sue emozioni che forse non ha avuto modo di conoscere e comunicare con le persone significative della sua vita. Attraverso la psicoterapia si può imparare (insieme ad un terapeuta e quindi non si è soli!) un modo per pensare alla propria sofferenza senza dover ricorrere ad agirla sulla propria pelle, come nel suo caso.
Viste le sue difficoltà economiche le suggerisco di provare a cercare servizi pubblici o privati che offrono tariffe agevolate sul suo territorio per prendersi cura del suo benessere mentale. Un caro saluto, dott.ssa Andreoli
Salve. Descrive con molta chiarezza il meccanismo di repressione delle emozioni che porta a farsi del male.
Una rabbia non espressa in modo sano viene trattenuta finché non esplode in modo negativo, nel suo caso autolesionismo. Mi sembra di capire che sua madre le diceva di mandarla dallo psicologo più come una svalutazione che come un sostegno per il suo malessere. Facciamo un pó di chiarezza: lei ha individuato bene la causa del suo autolesionismo. Sua madre l'attacca, la critica e la giudica. Non si aspetti comprensione e attenzioni da lei. Si concentri su di sé, investa sul suo futuro, si svincoli da sua madre, trovi il modo di esprimere la rabbia in modo sano per affermarsi nella vita. Aggredisca la vita per realizzarsi e non il suo corpo. Un percorso psicoterapeutico può essere un investimento per il suo futuro, un aiuto per poter canalizzare in modo costruttivo la rabbia autolesionistica e distruttiva che la lega a sua madre e a individuarsi separandosi emotivamente da lei e dai suoi giudizi. Sono disponibile per approfondimenti. Distinti saluti
Buongiorno, da quello che riporta risulta evidente lo stato di profonda sofferenza che sta attraversando in questo momento della sua vita. L'autolesionismo, probabilmente legato alle forti critiche e alle minacce che da sempre sua madre le rivolge, è un segnale che la sua mente le sta dando e che andrebbe ascoltato.
A mio avviso potrebbe essere utile esplorare le sue difficoltà nel rapporto con sua madre iniziando un percorso terapeutico. Con l'aiuto di una persona competente potrebbe iniziare ad analizzare ciò che la fa soffrire, lavorando nel reperire le strategie utili per affrontare questo momento di difficoltà. Sarebbe uno spazio solamente per lei in cui rileggere, sotto un altro punto di vista, quello che le sta accadendo.
Un caro saluto
Mi dispiace molto che il suo malessere arrivi a far sì che lei si faccia del male fisicamente.
Si intuisce quanto sia avuto il suo stare male e credo che sia importante che lei, visto che ne sente la necessità, inizi un percorso psicologico per riuscire a gestire meglio la sua sofferenza, e trovare strategie per affrontare la situazione in modo più utile per lei.
Per quanto riguarda la condizione economica credo che parlando con uno specialista, possiate trovare un compromesso che possa andare bene ad entrambi
Un caro saluto
Gentile paziente, mi dispiace molto per la sua difficile situazione, gli atti di autolesionismo sono un mezzo per comunicare agli altri il proprio stato, chiedere aiuto, ... attenzione però!!! non è determinato solo dal dolore, ma anche da sensazioni di piacere. Anche quando si inizia per sedare un dolore non è raro che, poi, tale comportamento porti a sperimentare sensazioni di piacere che tendono ad essere ricercate sempre più spesso. Dolore e piacere, infatti, hanno la stessa base neurobiologica che risiede nel sistema limbico intorno al talamo.
Il comportamento autolesionistico ripetuto più e più volte nel corso del tempo porta ad ottenere dei benefici che possono essere legati, ad esempio, all’apparente riduzione della sofferenza emotiva.
La consulenza psicologica rappresenta un valido sostegno per superare il problema dell’autolesionismo. Con l’aiuto di un esperto, infatti, è possibile analizzare nel dettaglio la situazione, iniziare ad elaborare e gestire la sofferenza emotiva.
Per quanto riguarda le difficoltà economiche, si può trovare un compromesso, oppure può provare a chiedere il bonus psicologico.
A disposizione
Saluti
Gentilissima, l'autolesionismo è un gesto estremo che le permette di auto-regolare le sue emozioni e, al contempo, di lanciare un messaggio a sua madre o, per meglio dire, una disperata richiesta di ascolto e di riconoscimento. Sua madre ha un peso importante nella sua vita e il muro che si è sollevato tra voi non verrà di certo scavalcato grazie al dolore che lei sta sperimentando. Il corpo è suo, non di sua madre, rovinarlo non lo riporterà a com'era prima. Dispiace sapere che ci sia tutta questa sofferenza. Se avesse bisogno di sentirsi ascoltata o di stare in uno spazio privato in cui parlare, non esiti a contattarmi. Ricevo sia in studio a Torino che Online in tutta Italia.
Un caro saluto.
Dott. Francesco Mangiafico - Psicologo
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Buongiorno,grazie per la sua condivisione. L'autolesionismo è una sua richiesta indiretta di aiuto e di comprensione che lei desidererebbe ricevere da parte di sua madre, ma che da quanto esprime non esiste. Un percorso psicologico può aiutarla a riconoscere le sue emozioni negative. Per quanto riguarda il lato economico potrebbe rivolgersi ai servizi delle asl competenti del suo territorio. Rimango a disposizione per qualsiasi elemento auguro una buona giornata.
Cordialmente, Dott.ssa Raffaella Lombardo
Salve, è sempre difficile leggere storie del genere sopratutto nel passaggio dove dice che la situazione economica non potrebbe sostenere un percorso.
Le consiglio vivamente di cercare nella sua città un servizio convenzionato con il SSN ed iniziare un percorso di psicoterapia che la possa aiutare al meglio.
Le auguro il meglio.
Gentile utente, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Capisco che ricevere le critiche e i commenti svalutativi da parte di una mamma non sia piacevole. Da quello che scrive immagino che la situazione non sia gestibile da sola, i comportamenti che mette in atto sono rischiosi per la sua salute. Proprio per questo è molto importante rivolgersi ad un professionista per ricevere il giusto sostegno psicologico. Può anche valutare la possibilità di accedere a terapia psicologica dell'Asl tramite il suo medico di base.
Spero di averle dato degli spunti di riflessione, per ulteriori domande mi può contattare anche online.
Buona giornata
Buongiorno,
sarebbe bene cercare di poter accedere alla figura dello psicologo/a poiché la sua problematica ha forte potenziale di miglioramento se presa in tempo, allo stesso modo c'è da dire che se trascurata, potrebbe esacerbarsi.
"Non basta guardare, occorre guardare con occhi che vogliono vedere" Galileo Galilei

Dott.ssa Francesca Gottofredi
Buongiorno,
le informazioni e i vissuti che riporta suggeriscono che intraprendere un percorso di terapia sarebbe assolutamente positivo e funzionale a supportarla in un momento così difficile e faticoso.
Di fronte a situazioni come quelle che descrive, in cui sono presenti forti critiche e giudizi, è comprensibile utilizzare meccanismi di "protezione", che in un certo modo danno un significato a tutto il dolore che proviamo dentro di noi; somatizzare la sofferenza, o praticare autolesionismo, ci danno la percezione di lenire quel dolore, che purtroppo però continua ad attanagliarci! Rimangono "soluzioni" a breve termine!
La terapia Cognitivo Comportamentale prevede alcuni protocolli specifici per intervenire sui comportamenti autolesivi e sulla dimensione emotiva ad essi collegata (Es: Terapia Dialettico Comportamentale/DBT di Marsha Linehan), funzionale e di efficacia scientificamente comprovata!
In bocca al lupo!
Dott. Luca Oppo
Gentile utente, comprendo che esplicitare questi vissuti possa essere molto difficoltoso e richieda molto coraggio; leggendo le sue parole è possibile percepire il peso di questa situazione e una sensazione di impotenza.
Ci tengo a rimandarle che un primo passo in una direzione diversa lei l'ha già fatto, condividendo la sua storia. Da qui in poi, potrebbe valutare il supporto di un professionista per rielaborare e dare significato ai vissuti ed emozioni che questa situazione prolungata le ha generato/le genera. Potrebbe eventualmente rivolgersi a consultori della sua zona oppure al medico di base, che le potrà indicare i servizi a sua disposizione.
Si prenda cura di sé.
Un caro saluto, Dott.ssa Diane Zanella
Buongiorno, mi spiace molto per la sua situazione perché da quello che scrive sta vivendo con sofferenza il rapporto con sua mamma tanto da utilizzare l'autolesionismo come modalità per esprimere la sua rabbia. Le suggerisco di insistere per far in modo di essere aiutata e supportata tramite una consulenza psicologica perché la salute psicologica è di fondamentale importanza e il modo di tornare serena è quello di imparare a gestire le proprie emozioni in modo funzionale e senza cadere nell'autolesionismo. Resto a disposizione e le sono vicina.
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso con noi la sua esperienza, immagino quanto sia difficile per lei questa situazione. Se ho ben capito l’autolesionismo e la rabbia autodiretta sono componenti che la accompagnano da 4 anni. L’autolesionismo è un mezzo per regolare le proprie emozioni, rappresenta una prova concreta del disagio emotivo e potrebbe rappresentare un tentativo per controllare gli eventi o distrarsi da stimoli spiacevoli. Gli alti livelli di rabbia, sono un ulteriore elemento della sua forte sofferenza. Per tali motivi, ritengo che possa essere utile per lei intraprendere un percorso con un professionista. Per quanto riguarda il lato economico, potrebbe provare a richiedere il bonus psicologico. Resto a disposizione.
Un caro saluto, Dott.ssa Eleonora Lazzarino.

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