41 anni, mamma di una bimba di 2 e neanche mezzo. di un secondo si è parlato, poi si è deciso di rim

18 risposte
41 anni, mamma di una bimba di 2 e neanche mezzo. di un secondo si è parlato, poi si è deciso di rimandare, almeno di un altro anno. non programmata, si annuncia una seconda avventura. normale il senso di colpevolezza verso la prima, a cui ci eravamo ripromessi di dedicare attenzioni esclusive ancora per un po'? e la colpevolezza verso il nuovo: lo accoglieremo, certo, ma non lo volevamo, mentre abbiamo desiderato e atteso la prima? e poi il disagio della precipitazione: se non fosse accaduto, forse avremmo deciso di restare tranquillamente in tre? e l'egoistica reazione a pelle: mi preparavo a un anno calmo, pieno di buoni propositi per ritrovarmi un po' con me stessa prima di ricominciare, se mai?
Buongiorno signora, le sue domande esprimono una buona capacità di sentire le emozioni e di rifletterci su. Avere dei dubbi e delle paure rispetto a un cambiamento (soprattutto quando non previsto o programmato) è naturale, riuscire a esprimerle è già un passo avanti che ci fa immaginare il coraggio di affrontarle. Alcuni figli si desiderano e cercano con energia, altri "arrivano" quasi non aspettati, l'importante è essere in contatto con ciò che si prova e imparare a sentire e a creare spazio per la nuova vita. Mi sembra che ci siano presupposti positivi da parte sua, ma se crede può pensare a un supporto psicologico per avere uno spazio di pensiero e di contenimento in cui potersi esprimere e affrontare questo cambiamento.

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Salve, da come scrive ho l'impressione che si trovi in un vortice emotivo, normalissimo specialmente all'inizio di una nuova gravidanza complice anche la trasformazione ormonale. Si lasci trasportare da questa avventura che arricchirà lei e la sua famiglia! Se pensa di poter aver bisogno di sostegno ci sono moltissimi centri pubblici e privati che erogano corsi di accompagnamento alla nascita davvero ricchi e interessanti!
Resto a disposizione per eventuali approfondimenti!
Un saluto,
dott.ssa Baiardo Bruni
Buonasera, ogni cambiamento porta con se un senso di incertezza e di paura. Saperli affrontare e gestirli non sempre può sembrare facile. Già avere consapevolezza delle proprie emozioni a riguardo è un ottimo punto di partenza. Se vuole, il tempo per se stessa lo può sempre trovare.
Accogliere un figlio è un'azione complessa e non scontata..che sia il primo o l'undicesimo! Anche in una gravidanza programmata capiteranno nel corso del tempo miriadi di situazioni non programmate e questo perché stiamo parlando di 'vita', di 'nuova vita', quindi dell'antitesi della possibilità di controllo.. ciò nonostante, come forse starà imparando dalla sua prima esperienza come genitore, anche se un figlio non lo può 'controllare', può provare a comprenderlo e a comprendersi ed in questo modo a trovare spazi e modi per continuare ad essere lei senza reprimersi o reprimere..non è facile ma, ogni volta che pensa di non farcela se lo dica liberamente e lo dica a chi ritiene possa aiutarla, si ritroverà più forte e più ricca.
Buonasera, i suoi dubbi sono legittimi e non la sminuiscono in alcun modo. Anzi, una nuova vita che arriva porta ad un grande cambiamento nella sua vita e in quella della sua famiglia. Le domande che si pone sono tutte importanti, ma rischiano di ostacolarla e insinuare dubbi che a lungo andare possono minare la sua serenità. La invito a condividere con suo marito i suoi timori al fine di aprire una conversazione su questo tema. Per quanto riguarda sua figlia, accoglierà il nuovo arrivo con serenità e gioia, se lo vivrete in questo modo anche voi.
Cordialmente,
Dott.ssa Alessandra Notaro
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno cara mamma, grazie per la condivisione dei suoi pensieri in modo così sincero. Non è facile quando si parla di maternità riuscire a svelare anche le proprie emozioni meno positive, che però esistono e sono più frequenti di quanto si pensi in situazioni come la sua. Quelli che lei esprime sono dubbi, pensieri ed emozioni legittimi. E' giusto prendersene cura e rifletterci in modo da elaborarli per accogliere con maggior serenità questo grosso cambiamento. Qualora lo desiderasse, resto a disposizione per un confronto. Un caro saluto, dott.ssa Gaboardi Beatrice
Gentile Utente, sono domande importanti e legittime quelle che si pone, la maternità è un momento particolare che ogni donna merita di vivere con la giusta serenità. Le consiglio di ritagliarsi uno spazio suo per provare a riflettere sui contenuti che ha esposto e raggiungere una nuova consapevolezza che le permetta di affrontare questo periodo nel modo migliore.
Buon giorno signora, confermo anche io che per questo tipo di cambiamento le domande sono normali. I sentimenti che lei tocca quali il disagio di non aver previsto una seconda gravidanza ravvicinata e quel senso di egoismo che prova nel desiderare spazi e tempi per sé stessa sono più che normali. Rimango colpita dal senso di colpa nei confronti, scrive, di sua figlia, per non lasciarle il godimento dell'esclusività ancora per un po' e del nuovo arrivato, che in qualche modo sente di non aver "voluto" fin dal concepimento. Il senso di colpa in realtà non esiste, è un grande inganno. Non esiste perché è qualcosa che non prevede una riparazione come al contrario la vera colpa, verso la quale la persona può intervenire attivamente. Mi soffermo su questo punto perché mi sto chiedendo come mai spunta fuori questo senso di colpa, o meglio questo sentimento di colpa, che presuppone che una colpa sia stata commessa. Sente di aver commesso una vera e propria colpa rimanendo incinta una seconda volta adesso? E verso chi è rivolta la colpa? Ascolti sé stessa con attenzione. Sono domande dirette che possono portare a risposte diverse, tutte probabilmente parleranno della sua storia personale. Il bello della storie è che si possono riscrivere sempre con parole diverse e per farlo basta voler attraversare un viaggio dentro di sé, con l'aiuto di un professionista che guida e che accompagna. Buon viaggio!
Gentile signora, ogni cambiamento porta con sé un insieme di emozioni e tra queste spesso la paura per l'incertezza del nuovo evento. Una gravidanza accentua ancora di più tali emozioni in quanto subentrano fattori fisiologici ed ormonali. Positiva è la sua apertura verso ciò che le sta accadendo, sembra pronta a riflettere sulle sue emozioni e sui suoi timori, e a valutare in modo consapevole i cambiamenti che questo evento potrà portare. Ascoltando se stessa potrà trovare risposte ad alcune delle sue domande ma se dovesse rendersi conto che il flusso delle emozioni e dei timore che sperimenta sembrano essere più grande di lei non dubiti nel chiedere un supporto ad uno specialista che possa guidarla nel ritrovare le sue risorse o crearne di nuove.
Buonasera, la sua capacità di analisi emotiva è una buona base da cui partire nel prossimo futuro che la aspetta. Non creda che le attenzioni uniche verso la prima figlia siano necessariamente la cosa migliore per la bimba nè pensi che i suoi spazi si siano annullati. Sono due elementi che deve rivalutare per affrontare in modo sereno il nuovo arrivo. Perchè non pensare ad un supporto in un momento così particolare come una gravidanza?
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno, condividere la gamma di emozioni che sta provando in questo momento la rende una donna e una mamma consapevole e empaticamente meravigliosa. Accogliere un nuovo bambino nella vita di una famiglia non essendo programmato, è sicuramente stressante e impegnativo. Quando parla di senso di colpa verso il primo figlio, è importante ricordare che non c'è un limite al numero di amore e attenzioni che un genitore può dare ai propri figli. Inoltre, crescere fratelli può essere un'esperienza positiva per entrambi i bambini e può rafforzare i loro legami.
Per quanto riguarda la colpa verso il nuovo bambino, è importante ricordare che ogni bambino è una persona unica e merita di essere accettato e amato per quello che è, indipendentemente dalle circostanze in cui sono nati.
Per affrontare la precipitazione, è importante prendersi il tempo di elaborare i propri sentimenti e adattarsi alla nuova realtà.
Infine, per quanto riguarda il suo desiderio di prendersi un po' di tempo per se stessa, è importante che lei continui a prendersi cura di se stessa e che cerchi il supporto di cui ha bisogno per farlo. Questo la aiuterà a essere una mamma felice e presente per i suoi figli.
Vorrei darle supporto durante questa transizione. Effettuando insieme a lei
una elaborazione dei sentimenti così potrà comprendere e elaborare i suoi sentimenti riguardo alla gravidanza e all'arrivo del nuovo bambino. Questo può aiutarla a gestire i suoi pensieri e le sue emozioni in modo più efficace.
Impareremo a gestire le preoccupazioni, identificando e gestendo le sue preoccupazioni riguardo all'impatto che l'arrivo del nuovo bambino avrà sulla tua vita e sulla tua relazione con il primo figlio. Ci prepareremo praticamente alla transizione, verso una famiglia con due bambini identificando gli strumenti e le strategie che la aiuteranno a gestire il nuovo sistema famigliare.
Svilupperemo nuove abilità di genitorialità necessarie per prendersi cura di due bambini, come la gestione del tempo e delle priorità. Faremo infine un lavoro di
prevenzione del burnout, fornendole strumenti per la gestione dello stress e consigli su come prendersi cura di se stessa. Si ricordi che cercare aiuto da un professionista è un segno di forza e coraggio, e può aiutare a migliorare la qualità della vita per lei e per la sua famiglia dottoressa Bachiorri Sara.

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Buongiorno il suo senso di colpa è un fii conduttore nella sua vita. Non è possibile avere il controllo su tutto e a volte le cose accadono anche le gravidanze e bisogna imparare ad accogliere ciò che è è semplicemente perchè è. Credo possa essere utile per ei richiedere una consulenza psicologica per fare chiarezza sul suo senso di colpa, di cosa si giudica colpevole? da dove viene questo pensiero? e la paura del nuovo da dove viene? Stia attenta a non confondere i suoi vissuti di colpa e paura con quelli del suo primo figlio, lei sta esprimendo queste paure e si sente in colpa verso il primogenito ma non vuol dire togliere attenzione ma ridistribuirla in modo diverso, se prima era tutta su uno adesso sarà distribuita sulla base delle esigenze di due figli. Prendersi cura dei suoi vissuti sarà un atto di amore e prevenzione verso possibili disagi dei suoi figli. Cordiali saluti Dott.ssa Adriana Casile
Buongiorno,

le sue riflessioni meriterebbero uno spazio più ampio in cui poter esser accolte. Vive un conflitto interiore non di poco conto, che la fa sentire confusa e allo stesso tempo affaticata. Vorrebbe esser aiutata a fare delle scelte non di poco conto. Ritengo altrettanto importante sia convolto suo marito in queste riflessioni, in quanto eventuali scelte riguarderebbero anche lui. Resto disponibile anche on-line nel caso senta il bisogno di approfondire il tema qui riportato.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno signora,
i suoi dubbi e le sue domande richiedono spazio e, per questo, andrebbero approfondite scrupolosamente con uno/a psicologo/a in un contesto adeguato. La indirizzerei verso un consulto psicologico.
Resto a disposizione.
Cordialmente,
Dott.ssa Alessandra Barbera
Buongiorno Signora, è stata molto coraggiosa nel condividere qui con noi il suo stato emotivo e i suoi dubbi in questo periodo della vita, la gravidanza, in cui maggior parte delle persone pretendono solo commenti positivi. Posso immaginare lo stato di confusione emotiva che sta vivendo. Mi sembra di capire che questa seconda gravidanza è arrivata in un momento in cui si sentiva già stanca e questo accentua la difficoltà nell'affrontare l'imprevisto. L'arrivo improvviso di un secondo figlio non è una situazione banale da affrontare ed è normale che susciti in lei tante domande e dubbi, considerando anche l'età della prima figlia. Ritengo possa essere importante per lei condividere in modo più approfondito questo suo vissuto onde evitare un possibile aggravarsi di uno stato ansioso nel periodo di gravidanza e post partum. Nel caso fosse interessata sono specializzata in psicologia perinatale e consulto anche online. Potrebbe anche esserle utile partecipare a gruppi d'incontro per donne in gravidanza e neo-mamme. Cordialmente Dott.ssa Estelle Clavier
Gentile signora, si nota quanto lei riflette e analizza il cambiamento e le nuove emozioni ad esso correlate. La maternità è un momento particolare e lo è in maniera diversa per ogni donna. Una seconda nascita non necessariamente causerà minore attenzioni verso la prima, anzi sarà riorganizzata e ristabilita con cura. Ci sono tanti aspetti positivi inoltre da non tralasciare, che questa nascita potrebbe portare a lei, al primogenito, a tutta la famiglia. Se i suoi dubbi persistono, non tralasci di affidarsi ad uno specialista in grado di supportarla durante questo percorso così bello e delicato. Un caro saluto
Dott.ssa Veronica Guidi
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Salve, l'arrivo di questo figlio la mette di fronte a tante, difficili domande. Dovesse sentirlo necessario, può richiedere un percorso psicologico e fare chiarezza tra questi dubbi, prendersi cura di sé e dei suoi figli, accogliendo la nuova nascita al meglio che può
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