So di essere una persona complicata, con esperienze che probabilmente inconsciamente mi hanno turbat

18 risposte
So di essere una persona complicata, con esperienze che probabilmente inconsciamente mi hanno turbata. Da un anno ho una relazione con un uomo, da 2 mesi viviamo insieme e premetto di avere già un figlio da una relazione precedente. Purtroppo non riesco a fidarmi completamente, sono sempre in allerta. Faccio spesso pensieri negativi dimenticando tutto il bello. Qualche giorno fa abbiamo avuto una discussione, mi ha rinfacciato di essere pesante e di non fidarmi, si è agitato molto. Quando si è calmato ha giurato guardandomi negli occhi di dirmi la verità, più e più volte. Stava mentendo. Alla fine ha confessato. Avevo ragione. Premetto che era davvero una sciocchezza, mi ha detto che lo ha fatto x non mandarmi in “paranoia”. Una bugia bianca. Ora però sono tormentata, ha mentito sapendo di mentire guardandomi negli occhi.. sarebbe capace di farlo anche per questioni davvero rilevanti? Passerò il resto del tempo a dubitare di qualsiasi cosa lui dica? Io già non ero molto tranquilla prima, adesso poi… io sono consapevole del suo amore nei miei confronti, è palese, come il mio verso di lui. Ma non riesco a chiudere gli occhi.
Salve, comprendo la complessità delle emozioni che sta vivendo in questo momento e la sfida che rappresenta il mantenimento della fiducia nella sua relazione. È naturale, in questo contesto, esplorare meglio come l'evento attuale si inserisca nella tua storia personale. La sua vulnerabilità nella fiducia potrebbe avere radici più profonde, forse legate a esperienze passate o dinamiche relazionali. La invito a riflettere sulle sue esperienze e a cercare il supporto di uno psicoterapeuta. Questo potrebbe aiutarla a esplorare più a fondo le sue preoccupazioni e a sviluppare nuovi modi per gestire la tua relazione in modo più sereno e fiducioso. Inoltre, è importante comunicare apertamente con il suo partner, condividendo le tue preoccupazioni e lavorando insieme per costruire una base di fiducia più solida. Come diceva Rilke, "Per comprendere tutto, è necessario perdonare tutto." La comprensione reciproca e il perdono possono essere i mattoni fondamentali per una relazione sana e appagante. Cordiali Saluti, DM

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno gentile utente.
Grazie per il suo momento di condivisione. La fiducia tra due persone si costruisce passo dopo passo, passando anche attraverso errori e bugie. Proprio nel difetto dell'altro, nella sua fragilità, si può riuscire a conoscerlo davvero e comprenderlo, perdonarlo se necessario. A volte, bisogna essere coraggiosi nel fare il primo passo, nel concedere un po' di se stessi agli altri, con trasparenza di sentimenti e gentilezza. Questo atteggiamento, molto spesso, genera una sensazione di benessere interiore che viene percepito dall'altro, mettendo in moto uno scambio sincero di emozioni positive. Amare per essere amati.

Per quanto riguardo il suo essere sempre in allerta, sempre preoccupata e vittima di pensieri intrusivi e negativi, la invito a considerare l'idea di un supporto psicologico, che l'aiuti a elaborare questo momento della sua vita e a gestire meglio queste emozioni negative. Lei merita di vivere una vita felice e ricca di soddisfazioni personali e interpersonali. Per migliorare la qualità della vita può essere utile avere a disposizione nuovi strumenti e strategie mentali, che aumentino le opportunità di cogliere il bello che ci circonda, che migliorino le nostre capacità di comunicare e relazionarci con gli altri, che letteralmente ci facciano sentire bene, al meglio delle nostre potenzialità.

Se lo desidera, sono a sua disposizione per fornirle informazioni su un percorso psicologico che possa avere questi obiettivi.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Gentile Utente, le dinamiche relazionali sono spesso complesse come lo sono le dinamiche interiori, rielaborare alcuni vissuti psicoemotivi, provare ad indagare le proprie sfumature caratteriali può essere utile per approcciare con maggior serenità il rapporto con l'altro. Le consiglio di prendere in considerazione un percorso di psicoterapia.
Dott. Marenco
Buongiorno. Posso immaginare il timore e la paura che prova nei pensieri di non-fiducia verso il suo compagno, lo stato di precarietà che probabilmente è con lei per molto del suo tempo e lo sforzo razionale che fa per "cacciare" certi pensieri. Quello che posso consigliarle è di iniziare un percorso con un professionista, psicologo o psicoterapeuta, per cercare di indagare l'origine di tutti questi pensieri intrusivi o meglio "paranoie" e di capire come mai si senta sempre "sull'attenti". Spero che prenderà in considerazione il mio consiglio e nel mentre rimango a disposizione per eventuali chiarimenti o per un colloquio online.
Cordialmente, dottor Moraschini
Buongiorno questo grande stato di malessere deve essere inquadrato alla luce delle ossessioni che riguardano la gelosia e l'insicurezza di base proiettata sul partner. E questo può essere facilitato in un approccio cognitivo comportamentale e un lavoro sulla propria autostima. Per non correre il rischio paradossale di far terminare una relazione funzionale con sospetti e controlli disfunzionali è bene indagare quanto prima in questo suo atteggiamento di sfiducia. Resto a disposizione, anche online. Saluti Dr. Gianpietro Rossi
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Gentilissima, dovrebbe darsi la possibilità di approfondire e gestire questo modo di “stare” nella relazione che la porta a percepirsi insicura e sfiduciata verso il prossimo, in questo caso il suo partner. Potrebbero essere presenti esperienze pregresse che hanno contribuito alla genesi di questo schema interpretativo della realtà relazionale che merita di essere corretto, così che lei possa strutturare relazioni sane e appaganti, fondate su sicurezza e fiducia. Altrimenti, potrebbe continuare a inciampare su eventi e dettagli che confermerebbero la correttezza del suo “non fidarsi”, alimentando negativamente un approccio non funzionale al suo benessere relazionale. Augurandole il meglio, le porgo cordiali saluti
Cara utente, le sue paure e i suoi dubbi possono essere comprensibili. Ma vorrei spostare un attimo l'attenzione su un dettaglio, spesso i nostri dubbi, la nostra ansia il nostro agire in una determinata direzione ha degli effetti sull'altro. Immagiamo lei avesse un modo diverso di porsi verso la sua relazione, secondo lei il suo compagno avrebbe avuto bisogno di dirle una "bugia bianca"? Questa non vuole essere una giustificazione verso il mentire ma un osservazione sul fatto che alle volte il nostro modo di agire fa un po effetto profezia che si auto avvera. Io sono talmente preoccupata che l'altro mi menta, inizio a fare tutta una serie di azioni che magari mettono l'altro in condizione di temere di poter avere una comunicazione onesta e sincera con noi. Il circolo che si innesca è potenzialmente lesivo per tutti. Potrebbe essere utile per lei ritagliarsi uno spazio per prendere coscienza dei suoi vissuti, emozioni, pensieri ed azioni in questo momento della sua vita. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
cara utente,
mi sembra che ci troviamo di fronte ad una potenziale "profezia che si autoavvera"; a volte se abbiamo già delle forti credenze radicate su di noi e sugli altri e delle idee di un certo tipo di noi stessi in relazione con l'altro in termini di amabilità, desiderabilità, fiducia etc, tendiamo a metterle in atto in maniera più o meno consapevole attraverso comportamenti, atteggiamenti e risposte che a loro volta suscitano effetti sugli altri e li portano a rispondere in un certo modo e che vadano infine a confermare queste credenze rendendole reali.. e questo lo facciamo per un senso di coerenza interna, per darci prova che quello stato d'animo che proviamo è validato anche all'esterno. Ritengo che sia utile per lei e per il suo benessere all'interno di questa o una futura coppia indagare il come queste credenze di sfiducia possano essersi create e radicate attraverso un percorso di conoscenza di sè e di autoconsapevolezza.
Cordialmente
Dtt.ssa Ottavia Riccadonna
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Gentile utente, mi spiace molto per la situazione che descrive e posso immaginare il disagio connesso a un crollo della fiducia verso la persona con cui sta.
La domanda che ci pone è complessa, poichè come professionisti siamo formati per offrire comprensione, conforto, punti di vista differenti, ma non consigli: questo non perchè non vogliamo aiutare chi ci sta davanti, ma perchè lei e lei soltanto può decidere in che direzione far proseguire questo rapporto e la sua vita.
Quello che mi sento di suggerirle è di valutare un consulto psicologico al fine di rielaborare il suo vissuto e le emozioni connesse, per mettere ordine tra i pensieri e ricercare, insieme a una figura professionale che la supporti, le risposte che cerca.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
Gentile utente, la sua situazione è comprensibilmente complicata ed emotivamente faticosa. Nelle relazioni sentimentali spesso entrano in gioco dinamiche individuali che si sono via via sviluppate lungo il corso della vita di cui, il più delle volte, non siamo a conoscenza. Prendere consapevolezza di tali meccanismi potrebbe aiutarla ad affrontare in modo più funzionale ciò che sta vivendo oggi. Resto a disposizione nel caso volesse approfondire l'argomento. Un saluto!
Gentile Utente, i suoi dubbi questa volta erano fondati, ma come ben riconosce si trattava di una questione irrisoria, ciò nonostante lui ha "confessato", quando poteva benissimo mantenere la propria posizione iniziale, perché forse non ci sarebbe stata alcuna conseguenza. Nonostante lui conosca il suo essere sospettosa, ha preferito essere sincero. Le suggerirei di rafforzare quest'ultima considerazione perché sono proprio i suoi sospetti che alimentano le bugie bianche dell'altro, innescando un circolo vizioso. Le consiglierei un precorso psicoterapeutico cognitivo-comportamentale che l'aiuterebbe ad avere comportamenti più funzionali per avere relazioni più stabili. Un cordiale saluto.
Dott.ssa Marina Bonadeni
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Sembrava di sentire il suo respiro affannato tra le righe.. Le relazioni sono complesse, dare fiducia è complesso, forse avere dubbi è la cosa più semplice a volte. Ma le chiedo: che significato profondo c'è dietro tutto questo? Da dove arriva e verso dove vuole andare? Per il momento le auguro forza e coraggio per ricercare le risposte. Resto a disposizione. Un cordiale saluto. Dott.ssa Carlotta Perucca
Buongiorno. Mi pare che questi dubbi le rendano difficili i legami in generale, perchè investono qualsiasi aspetto della sua vita. Forse sarebbe il caso di mettere al lavoro tutto questo, anche per sgravarla dal peso che sente. Perchè non contattare un curante che le possa dare una mano? Credo che questo passo, coraggioso e rischioso, possa aiutarla a farsene qualcosa di tutta questa dolorosa vicenda. Cordialmente. Greta Tovaglieri
Buongiorno, comprendo la spiacevole esperienza, sicuramente questo comportamento non ha aiutato a farla sentire più tranquilla. La fiducia è importante in una relazione e pare lei voglia ritrovarla. Avete mai pensato di enfatizzare gli aspetti positivi e ritrovarvi tramite una terapia di coppia? rimango disponibile a tale scopo.
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Buongiorno. Sovente nelle relazioni si tende a mettere in rilievo il comportamento dell'altro e non si pone sufficiente attenzione sul nostro modo di agire che indirizza la relazione tanto quanto l'agire dell'altro. Dalla sua domanda colgo una sua difficoltà nel fidarsi e sicuramente questo ha un impatto sull'altro e sulla sua possibilità di stare in coppia. Credo sarebbe importante per lei riflettere sulla reale origine di questo problema che non penso sia legato in modo specifico a quest'uomo. Accenna ad una precedente storia e mi chiedo se anche in quella relazione il problema che l'aveva portata alla conclusione fosse legato alla difficoltà di fidarsi dell'altro. Poter stare in apertura con la persona che si ama è fondamentale perchè diversamente ci si allontana, non ci si comprende, ci si ferisce. Il suo dubitare sempre del suo compagno rischia di soffocarvi e di farvi percepire la vostra relazione come una gabbia da cui fuggire (anche con bugie bianche). Non varrebbe la pena lavorare su di sè per poter vivere meglio la sua relazione, trasformandola in un nido accogliente dove trovano spazio tutti i vissuti, le gioie e anche le fragilità? Un nido dove sentirvi a casa, dove poter lasciare fuori le vostre paure per godere appieno dell'abbraccio dell'altro? Credo che potrebbe essere importante per lei un percorso psicoterapeutico per prendere consapevolezza delle radici più profonde della sua fatica nel fidarsi.
Nel caso decidesse in tal senso sono a sua disposizione.
Un caro saluto.
Dott.ssa Margherita Toscano
Buonasera, grazie per la sua condivisione. Il suo messaggio è ricco di spunti su cui poter lavorare. Ha usato tante parole che la raccontano e comunicano tanto del suo vissuto, personale e di coppia: complicata, turbata, sempre in allerta, dimenticando tutto il bello, pesante, ragione, tormentata, palese, non riesco. Si legge tra le righe il dolore che ha sentito e che, forse, è ancora lì con lei. Non ci sono ricette magiche per proteggere una relazione, ma tanto tanto lavoro su di sé e sul senso della coppia. Mi viene solo da rimandarle una cosa: il dolore fa parte di noi ma si ricordi di non lasciare fuori dalla porta "tutto il bello". Un abbraccio
Buongiorno, ho l'impressione che un percorso di psicoterapia per lei potrebbe essere molto importante. Evidentemente qualcosa nella sua storia personale l'ha portata a non fidarsi di nessuno. Mi pare di capire che è difficile per non dire impossibile che l'altro la rassicuri e in fondo penso che la sensazione di fiducia in un altro che la ama è un qualcosa di interno, una sensazione personale e che difficilmente l'altro potrà farla stare del tutto tranquilla con delle rassicurazioni o dimostrazioni. E' un peccato perché poi così il rapporto rischia di appesantirsi a causa di questa non fiducia verso un uomo che lei stessa riconosce come una persona sinceramente innamorata di lei.

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