Salve ho 32 anni e sono mamma di 2 bambini il maschio di 4 anni e mezzo e la femmina di 6 mesi il ma
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Salve ho 32 anni e sono mamma di 2 bambini il maschio di 4 anni e mezzo e la femmina di 6 mesi il maschietto mangia poco una volta e capitato che ha avuto un calo glicemico ed è stato male vederlo quasi svenuto mi ha fatto prender uno spavento assurdo dopo 1 anno ha avuto un episodio di disidratazione dinuovo quasi svenuto lo stesso terrore ho vissuto da quando è nata la Sorellina e diventato ipocondriaco ha sempre dolore alla pancia gli viene da rimettere e poi dopo 2 secondi mi dice che è uno scherzo ma io vivo e lo guardo sempre con la paura che sta male glielo dico sempre come ti senti? Ogni giorno è un incubo per me anche se lo vedo un po' in disparte per me è come se sta male vorrei uscirne perché così sto male a vivere sempre con questa paura grazie in anticipo
Salve,
molti sono i cambiamenti che lei riporta. Le può essere utile richiedere una consulenza psicoterapeutica, in modo che possa individuare il percorso adatto in base alle proprie esigenze. Bicchi
molti sono i cambiamenti che lei riporta. Le può essere utile richiedere una consulenza psicoterapeutica, in modo che possa individuare il percorso adatto in base alle proprie esigenze. Bicchi
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Buon pomeriggio,
quello che consiglio è di chiedere un consulto psicologico per andare a lavorare su questi vissuti di ansia e andare a promuovere dei pensieri maggiormente funzionali, avere un quadro più chiaro della situazione e trovare delle strategie efficaci per gestirla.
Resto a disposizione per dei colloqui online.
Cordialmente
Dott. Michele Arnaboldi.
quello che consiglio è di chiedere un consulto psicologico per andare a lavorare su questi vissuti di ansia e andare a promuovere dei pensieri maggiormente funzionali, avere un quadro più chiaro della situazione e trovare delle strategie efficaci per gestirla.
Resto a disposizione per dei colloqui online.
Cordialmente
Dott. Michele Arnaboldi.
Buon pomeriggio gentile utente. Mi dispiace molto per la situazione angosciante che sta vivendo nei confronti del suo primo figlio. Non so se il bambino soffra effettivamente di un disturbo o se si è trattato di episodi casuali e sporadici. Quello che mi fa molta figura è il suo atteggiamento ansioso e preoccupato nei confronti del bambino. Le potrebbe essere utile parlare di queste sue paure con un professionista, per elaborare vissuti ed emozioni correlate alla situazione.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento
Dott.ssa Valeria Blandino
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento
Dott.ssa Valeria Blandino
Essere genitore, diventare mamma di due bambini non è un'esperienza facile e lineare.
Socialmente esiste il pregiudizio che essere genitore è una funzione in sè finita, ma non è affatto così.
La gravidanza, il parto, crescere un neonato che assorbe completamente le energie e l'attenzione è un percorso molto impegnativo fisicamente e psicologicamente.
E' molto importante che la madre sia sostenuta dal padre-compagno e possibilimente da un ambiente familiare allargato che aiuti la giovane famiglia.
Se la madre si ritrova sola questo influenza negativamente sul suo stato emotivo e sulle sue possibilità di assolvere a tutti i suoi compiti.
I bambini avvertono il clima emotivo, le difficoltà anche incofessate degli adulti e in qualche modo rimandato il disagio quasi come in uno specchio.
Ascoltare le difficoltà dei piccoli e un po' come assecondare ed accogliere anche i propri limiti.
Rivolgersi ad uno psicoterapeuta che possa farsi carico dell'intera situazione e valutare le modalità migliori di intervento, è una grande possibilità di rendere evolutiva e positiva una crisi.
Maria Grazia Antinori, Roma
Socialmente esiste il pregiudizio che essere genitore è una funzione in sè finita, ma non è affatto così.
La gravidanza, il parto, crescere un neonato che assorbe completamente le energie e l'attenzione è un percorso molto impegnativo fisicamente e psicologicamente.
E' molto importante che la madre sia sostenuta dal padre-compagno e possibilimente da un ambiente familiare allargato che aiuti la giovane famiglia.
Se la madre si ritrova sola questo influenza negativamente sul suo stato emotivo e sulle sue possibilità di assolvere a tutti i suoi compiti.
I bambini avvertono il clima emotivo, le difficoltà anche incofessate degli adulti e in qualche modo rimandato il disagio quasi come in uno specchio.
Ascoltare le difficoltà dei piccoli e un po' come assecondare ed accogliere anche i propri limiti.
Rivolgersi ad uno psicoterapeuta che possa farsi carico dell'intera situazione e valutare le modalità migliori di intervento, è una grande possibilità di rendere evolutiva e positiva una crisi.
Maria Grazia Antinori, Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
'Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
cordialmente, dott FDL
'Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
cordialmente, dott FDL
Gentile utente,
Le sue paure e le sue ansie sono comprensibili alla luce delle esperienze che riporta. Ancora più comprensibile è la preoccupazione che avverte nei confronti di uno stato quasi di allarmismo che vive nei confronti di suo figlio. Questo perché riconosce quanto l'ansia e la paura stiano prendendo il sopravvento su di lei, con il rischio che diventino le emozioni principali attraverso le quali si struttura il rapporto con suo figlio. È fondamentale intervenire in queste prime fasi, l'obiettivo è quello di ridimensionare l'entità delle sue preoccupazioni abbassando l'attivazione che sente, questo le permetterà di gestire meglio le situazioni e di conseguenza limitare la tendenza del piccolo ad utilizzare questi meccanismi (es. Ipocondria) per modulare la relazione con lei. Le consiglio di lavorare su questo con l'aiuto di un professionista.
Resto a disposizione.
Saluti, dott.ssa Giulia Vuono
Le sue paure e le sue ansie sono comprensibili alla luce delle esperienze che riporta. Ancora più comprensibile è la preoccupazione che avverte nei confronti di uno stato quasi di allarmismo che vive nei confronti di suo figlio. Questo perché riconosce quanto l'ansia e la paura stiano prendendo il sopravvento su di lei, con il rischio che diventino le emozioni principali attraverso le quali si struttura il rapporto con suo figlio. È fondamentale intervenire in queste prime fasi, l'obiettivo è quello di ridimensionare l'entità delle sue preoccupazioni abbassando l'attivazione che sente, questo le permetterà di gestire meglio le situazioni e di conseguenza limitare la tendenza del piccolo ad utilizzare questi meccanismi (es. Ipocondria) per modulare la relazione con lei. Le consiglio di lavorare su questo con l'aiuto di un professionista.
Resto a disposizione.
Saluti, dott.ssa Giulia Vuono
Buonasera Gentile Utente, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Innanzitutto le consiglierei di consultarsi con il pediatra per quanto riguarda la parte organica, come il calo glicemico, che sicuramente può darle qualche indicazione al riguardo. Per quanto riguarda invece i mal di pancia "per scherzo" del bambino, può essere che siano solo dei tentativi di attirare l'attenzione dei genitori, visto che la nascita della sorellina avrà sicuramente cambiato le dinamiche familiari. È possibile che suo figlio sia semplicemente geloso e voglia, com'è normale che sia, più attenzioni per Sé. Se però la cosa non la fa stare tranquilla, prenda in considerazione l'idea di portare suo figlio da uno psicologo, meglio se specializzato sull'infanzia, cosicché possa anche spiegarle nei dettagli come mai suo figlio ha bisogno di questi mal di pancia e cosa potete fare voi genitori. Cordialmente, dott. Simeoni
Gentile Amica,
leggendo la sua domanda, si comprende bene l'angoscia che sta attraversando. Per prima cosa, occorre verificare quali sono le effettive condizioni di salute di suo figlio. Una volta verificati i motivi di queste disidratazioni e cali glicemici, occorrerà comunque rivolgersi ad uno psicologo infantile che la aiuti a comprendere le dinamiche de vostro rapporto.
con i migliori auguri,
dr. Ventura
leggendo la sua domanda, si comprende bene l'angoscia che sta attraversando. Per prima cosa, occorre verificare quali sono le effettive condizioni di salute di suo figlio. Una volta verificati i motivi di queste disidratazioni e cali glicemici, occorrerà comunque rivolgersi ad uno psicologo infantile che la aiuti a comprendere le dinamiche de vostro rapporto.
con i migliori auguri,
dr. Ventura
Gentile mamma, credo che il suo bambino stia esprimendo un disagio che non sembra facilmente traducibile in parole poichè lo esprime con il corpo. Il malessere fisico è comunemente indicato come un problema organico che offusca l'entità della sofferenza psicologica. Quest'ultima incide sullo sviluppo, ma non dimenola sua preoccupazione. È lecito che lei chieda costantemente al bambino come sta, ma cosi facendo funge da fattore di mantenimento perché il bambino continua a ottenere attenzioni, lei a preoccuparsi e il circolo vizioso continua. Suggerisco un'accurata visita pediatrica e un suo percorso di psicoterapia cognitivo comportamentale. Resto disponibile Saluti Dott.ssa Silvana Zito
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Gentile utente, sicuramente l'arrivo della sorellina richiede una riorganizzazione familiare per fare spazio alla nuova arrivata. Come ha vissuto suo figlio l'arrivo della sorellina? In aggiunta, capisco la paura che vive al pensiero che suo figlio possa stare male visti i trascorsi, le consiglio di approfondire la questione in uno spazio per sé, dove possa trattare con i guanti questa sua parte impaurita.
Per la questione del calo glicemico e della disidratazione, le suggerisco di chiedere ad un esperto. Rimango a disposizione e le mando un caro saluto
Per la questione del calo glicemico e della disidratazione, le suggerisco di chiedere ad un esperto. Rimango a disposizione e le mando un caro saluto
Salve,
la nascita della sorellina, potrebbe aver destabilizzato suo figlio il quale attraverso lo star male cercherebbe l'attenzione dei genitori ed in particolare della mamma. In merito alla preoccupazione costante per suo figlio, se la paura dovesse superare la soglia critica al punto tale da divenire un qualcosa di incontrollabile contatti uno specialista che la aiuti nel prendersi cura di tali cambiamenti approfondendo inoltre le sue preoccupazioni.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
la nascita della sorellina, potrebbe aver destabilizzato suo figlio il quale attraverso lo star male cercherebbe l'attenzione dei genitori ed in particolare della mamma. In merito alla preoccupazione costante per suo figlio, se la paura dovesse superare la soglia critica al punto tale da divenire un qualcosa di incontrollabile contatti uno specialista che la aiuti nel prendersi cura di tali cambiamenti approfondendo inoltre le sue preoccupazioni.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Salve, e grazie per la sua condivisione. Credo che quando un genitore vive un trauma rispetto alla paura che il figlio possa stare cosi male, quello rimane e si riattiva, se non lavorato, ogni volta si crei una situazione simile.
Penso che forse lei possa farsi aiutare ed essere sostenuta, nel comprendere tutti i suoi stati emotivi e riuscire a gestire al meglio questa situazione che la fa stare cosi male.
Per qualsiasi cosa sono a disposizione
Le auguro una buona giornata
Penso che forse lei possa farsi aiutare ed essere sostenuta, nel comprendere tutti i suoi stati emotivi e riuscire a gestire al meglio questa situazione che la fa stare cosi male.
Per qualsiasi cosa sono a disposizione
Le auguro una buona giornata
Salve, essere genitori non e semplice per nessuno. Anche perché i figli sanno come mettere in difficoltà e se non siamo attenti ai loro segnali rischiamo di entrare in un vortice ansioso che ci porta a stare ancora piu male, senza oiu sapere cosa fare. Sicuramente suo figlio con questi atteggiamenti richiama la sua attenzione, e impaurito che lei non si accorga di lui, infatti anche gli scgerzi sono sul richiamo del male fisico. E come se avesse capito che in quella modalità lui riesce ad averla tutta per se. Le consiglio di farsi aiutare e vedrà che le cose miglioreranno, sia con suo figlio, ma soprattutto per il suo stato d'ansia. Dr. ssa Gabriella Cascinelli
Buongiorno. A mio avviso è molto importante sia la consapevolezza che esprime in relazione alla costante preoccupazione che vive per suo figlio, sia la spinta che sente a voler uscire da questo tipo di vissuto che sperimenta in modo molto frequente. Il mio suggerimento è di contattare un/a professionista psicoterapeuta per avere uno spazio in cui esplorare e chiarire i vissuti, sentimenti, pensieri, ecc. che sperimenta nella relazione con i propri figli, in particolare con il più grande, e valutare l'inizio di uno specifico percorso psicologico che possa aiutarla da una parte a riflettere in modo più ampio sulle dinamiche relazionali che si sono potute attivare con la nascita della seconda figlia e dall'altra a vivere il rapporto con loro in modo più sicuro e maggiormente libero dalla costante paura che suo figlio, in particolare, non stia bene o stia vivendo una qualche particolare forma di malessere. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Buongiorno, le suggerisco di richiedere un consulto psicologico. Deciderà con il professionista se intraprendere un percorso che le consenta di esplorare le sue paure e di tranquillizzarsi. I bambini vivono delle fasi che cambiano molto velocemente. La serenità dei genitori è fondamentale!
Le faccio i miei migliori auguri
Le faccio i miei migliori auguri
Buongiorno cara utente, mi dispiace molto per la sua situazione. E' stata molto chiara ad esprimere le sue preoccupazioni e per prima cosa le suggerirei di rivolgersi ad uno/a psicoterapeuta che possa aiutarla ad esplorare e a contenere le sue comprensibili paure.
Il/la professionista la aiuterà a capire cosa sta accadendo al suo bambino, in questo periodo delicato in cui c'è anche da considerare l'arrivo della sorellina.
Un saluto,
Dott.ssa Angela Ricucci
Il/la professionista la aiuterà a capire cosa sta accadendo al suo bambino, in questo periodo delicato in cui c'è anche da considerare l'arrivo della sorellina.
Un saluto,
Dott.ssa Angela Ricucci
Buongiorno,
Preoccuparsi, soprattutto nel caso di un malessere dei figli è assolutamente normale. Come nel caso di qualcuno che arriva preoccupato per un proprio malessere fisico, per prima cosa consiglierei di fare tutte le visite mediche del caso per escludere una patologia di carattere medico, ovviamente in questo caso si parla di suo figlio (probabilmente l'ha giá fatto ma da queste domande online è difficile capire bene la situazione quindi mi sento di dirle tutto ciò che mi viene in mente). Una volta effettivamente escluse patologie di ordine medico sarebbe da capire se questi mal di pancia e reflusso di suo figlio possano avere una componente psicologica (magari dovute allo spavento di quegli eventi in cui è svenuto o magari anche ad altre situazioni) o se sono davvero piccole bugie magari messe in atto per richiamare la sua attenzione (visto che diceva che giustamente è particolarmente attivata da determinate parole di suo figlio) o magari anche per nessun motivo. Nel frattempo, se la sua componente ansiosa diventa molto intensa, invalidante e per lei difficile da gestire le consiglio di chiedere un consulto da un professionista, per capire meglio di cosa si tratta e come intervenire eventualmente.
Spero di esserle stata utile nonostante il poco spazio a disposizione in queste domande e risposte, rimango comunque a disposizione.
Sperando che possa trovare in breve tempo una soluzione, le faccio un caro saluto,
Dr.ssa Elena Longari
Preoccuparsi, soprattutto nel caso di un malessere dei figli è assolutamente normale. Come nel caso di qualcuno che arriva preoccupato per un proprio malessere fisico, per prima cosa consiglierei di fare tutte le visite mediche del caso per escludere una patologia di carattere medico, ovviamente in questo caso si parla di suo figlio (probabilmente l'ha giá fatto ma da queste domande online è difficile capire bene la situazione quindi mi sento di dirle tutto ciò che mi viene in mente). Una volta effettivamente escluse patologie di ordine medico sarebbe da capire se questi mal di pancia e reflusso di suo figlio possano avere una componente psicologica (magari dovute allo spavento di quegli eventi in cui è svenuto o magari anche ad altre situazioni) o se sono davvero piccole bugie magari messe in atto per richiamare la sua attenzione (visto che diceva che giustamente è particolarmente attivata da determinate parole di suo figlio) o magari anche per nessun motivo. Nel frattempo, se la sua componente ansiosa diventa molto intensa, invalidante e per lei difficile da gestire le consiglio di chiedere un consulto da un professionista, per capire meglio di cosa si tratta e come intervenire eventualmente.
Spero di esserle stata utile nonostante il poco spazio a disposizione in queste domande e risposte, rimango comunque a disposizione.
Sperando che possa trovare in breve tempo una soluzione, le faccio un caro saluto,
Dr.ssa Elena Longari
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. La sua preoccupazione, per quanto sgradita, è il segnale che la spingerà a fare sempre il meglio per se stessa e per i suoi figli. La ascolti e si faccia guidare in questo percorso con un consulto psicologico che potrà aiutarla a capire il percorso migliore per lei da intraprendere. Un caro saluto.
Cara mamma, è molto comune che i bambini a seguito della nascita di un fratellino/sorellina riportino sintomi somatici come mal di pancia e/o nausea a causa delle numerose, nuove e complesse emozioni che si ritrovano a dover fronteggiare non avendo ancora gli strumenti per poterlo fare. Questa, tuttavia, potrebbe essere solo una possibilità, non conoscendo la situazione specifica del suo bambino, le sue condizioni generali di salute e la sua storia di sviluppo, che sarebbero da approfondire. Comprendo la sua ansia e le difficoltà che sta attraversando: un percorso di sostegno alla genitorialità con un/a psicologo/a potrebbe aiutarla nell'affrontare al meglio la situazione che descrive.
Rimango a disposizione anche online se ne avesse bisogno.
Saluti
Dott.ssa Concetta Maccarrone
Rimango a disposizione anche online se ne avesse bisogno.
Saluti
Dott.ssa Concetta Maccarrone
Buongiorno signora, la nascita di un fratellino o una sorellina è un evento importante nella vita di un bambino e che che cambia profondamente le dinamiche familiari e nella relazione con la mamma, che il più delle volte è la figura primaria nella sua quotidianità. Credo che potrebbe essere utile il consulto di uno/a psicologo/a infantile per valutare se sia necessario un intervento più strutturato. Spesso inoltre può essere utile, in quanto genitori, chiedere un sostegno ad un professionista per riuscire a gestire le diverse situazioni che ci angosciano. Non c'è un modo giusto di fare il genitore, ma poter assumere una nuova prospettiva sugli eventi e acquisire una nuova chiave di lettura spesso dà modo di trovare la propria personale soluzione.
Buongiorno, capisco profondamente la sua preoccupazione per la salute del suo bambino, soprattutto dopo episodi così spaventosi come il calo glicemico e la disidratazione. È assolutamente comprensibile che questi eventi abbiano lasciato in lei una forte ansia e una continua attenzione ai segnali che potrebbero indicare un malessere.La prima cosa che le consiglio di fare è far visitare il bambino da uno specialista, come un pediatra o un gastroenterologo, per escludere eventuali problemi fisici che potrebbero influenzare il suo rapporto con il cibo. Alcuni aspetti da approfondire sono: possibili problemi di reflusso o gastrointestinali, che potrebbero causare fastidi e portarlo a mangiare poco.Selettività alimentare, ovvero una tendenza a rifiutare alcuni cibi, che può essere legata a fattori sensoriali o emotivi. Difficoltà di masticazione, che potrebbero rendere il momento del pasto faticoso e poco piacevole per lui. Inoltre, dal punto di vista emotivo, è importante considerare se questi sintomi siano emersi o peggiorati dalla nascita della sorellina. Spesso, l’arrivo di un nuovo membro della famiglia può portare i bambini a manifestare disagio attraverso sintomi fisici o richieste di attenzione..
Anche per lei, sarebbe utile un supporto per gestire questa forte ansia legata alla salute del bambino. Comprendo quanto sia difficile vivere con la costante paura che possa stare male, ed è importante che anche lei trovi un modo per affrontare questi timori senza che influenzino il suo benessere e quello del suo piccolo.
Se sente che questa situazione sta diventando troppo difficile da gestire da sola, un percorso di supporto psicologico potrebbe aiutarla a ritrovare maggiore serenità e a gestire l’ansia legata alla salute del bambino in modo più equilibrato.
Non esiti a chiedere aiuto: sia lei che il suo bambino meritate di vivere con più tranquillità.
Un caro saluto! Dott.ssa Borrelli
Anche per lei, sarebbe utile un supporto per gestire questa forte ansia legata alla salute del bambino. Comprendo quanto sia difficile vivere con la costante paura che possa stare male, ed è importante che anche lei trovi un modo per affrontare questi timori senza che influenzino il suo benessere e quello del suo piccolo.
Se sente che questa situazione sta diventando troppo difficile da gestire da sola, un percorso di supporto psicologico potrebbe aiutarla a ritrovare maggiore serenità e a gestire l’ansia legata alla salute del bambino in modo più equilibrato.
Non esiti a chiedere aiuto: sia lei che il suo bambino meritate di vivere con più tranquillità.
Un caro saluto! Dott.ssa Borrelli
Buonasera gentilissima mamma,
La paura che ha vissuto nei momenti in cui suo figlio è stato male — quel senso di impotenza davanti a un bambino che quasi sviene, che non mangia, che si disidrata — sono eventi che lasciano un segno. Capiamo il suo stato d'animo. Quello che sta vivendo non è una semplice “ansia da mamma”: è un meccanismo di allerta costante, una vigilanza che ha lo scopo di proteggerlo, ma che alla lunga logora.
Le consiglio di rivolgersi innazitutto al pediatra se non lo avesse gia fatto, per capire insieme se sia il caso di contattare uno psicologo dell’età evolutiva o a uno psicoterapeuta specializzato in genitorialità, non perchè c'è qualcosa di sbagliato in lei o in suo figlio, ma perchè spesso una lettura diversa da parte di uno specialista può aiutarci a rimettere a fuoco la problematica e trovare soluzioni alternative. I bimbi spesso usano il corpo come palcoscenico per mettere in atto emozioni e pensieri che altrimenti non riescono a esprimere e capire, sta a noi adulti trovare il senso e aiutarli a stare meglio.
Un caro saluto
La paura che ha vissuto nei momenti in cui suo figlio è stato male — quel senso di impotenza davanti a un bambino che quasi sviene, che non mangia, che si disidrata — sono eventi che lasciano un segno. Capiamo il suo stato d'animo. Quello che sta vivendo non è una semplice “ansia da mamma”: è un meccanismo di allerta costante, una vigilanza che ha lo scopo di proteggerlo, ma che alla lunga logora.
Le consiglio di rivolgersi innazitutto al pediatra se non lo avesse gia fatto, per capire insieme se sia il caso di contattare uno psicologo dell’età evolutiva o a uno psicoterapeuta specializzato in genitorialità, non perchè c'è qualcosa di sbagliato in lei o in suo figlio, ma perchè spesso una lettura diversa da parte di uno specialista può aiutarci a rimettere a fuoco la problematica e trovare soluzioni alternative. I bimbi spesso usano il corpo come palcoscenico per mettere in atto emozioni e pensieri che altrimenti non riescono a esprimere e capire, sta a noi adulti trovare il senso e aiutarli a stare meglio.
Un caro saluto
Gentile utente,
la ringrazio per aver condiviso con sincerità la sua esperienza. Capisco quanto possa essere difficile, dopo episodi così spaventosi, convivere con una continua preoccupazione per la salute di suo figlio. A volte l’ansia non nasce solo da ciò che accade nel presente, ma si intreccia con le paure già vissute, e può succedere che queste emozioni riaffiorino, influenzando il modo in cui guardiamo alle situazioni di oggi. Riconoscere questo legame, e concedersi il tempo di rifletterci, potrebbe aiutarla a sentirsi più serena e a ritrovare fiducia nelle sue risorse di madre.
la ringrazio per aver condiviso con sincerità la sua esperienza. Capisco quanto possa essere difficile, dopo episodi così spaventosi, convivere con una continua preoccupazione per la salute di suo figlio. A volte l’ansia non nasce solo da ciò che accade nel presente, ma si intreccia con le paure già vissute, e può succedere che queste emozioni riaffiorino, influenzando il modo in cui guardiamo alle situazioni di oggi. Riconoscere questo legame, e concedersi il tempo di rifletterci, potrebbe aiutarla a sentirsi più serena e a ritrovare fiducia nelle sue risorse di madre.
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