Salve , ho 27 anni ed e da 4 mesi che soffro di depersonalizzazione. E' iniziato tutto l'8 di settem

22 risposte
Salve , ho 27 anni ed e da 4 mesi che soffro di depersonalizzazione. E' iniziato tutto l'8 di settembre quando stavo tornando a casa ed all' improvviso mi sembrava tutto strano , come se non fossi io , lo sapevo che ero io ma non mi sentivo io.Sono andata a casa ed ho fatto finta di non avere niente con la speranza che domani sarei stata di nuovo io.Però non e successo nè domani , ne i giorni successivi. Non volevo dirlo a nessuno perche temevo che mi prendessero per pazza.Per una settimana ho tenuto tutto per me , poi non ho pot uto piu. L'ho detto a mia madre e mio fratello , e lui mi disse che anche lui aveva passato questa cosa 2 anni prima e mi ha detto che ci vuole tempo e tutto torna come prima.A dire la verità ha ragione , perche inizialmente non potevo ne dormire , ne mangiare e mi sentivo estremamente estranea.Poi con il passar del tempo questa sensazione e iniziato a svanire .Prima mi ricordavo tutto il tempo , adesso quando parlo o penso l'ho dimentico di averlo.Pero il mio problema e' che non mi sento come prima della depersonalizzazione, o meglio dire e passato cosi tempo che io nemmeno me lo ricordo come mi dovrei sentire ed e questo che mi spaventa di piu.Mio fratello mi assicura che passera ma io non so che pensare.Ogni volta che me lo ricordo di evere la depersonalizzazione o quando parlo ce lho di nuovo la sensazione di essere straniera.Secondo le vostre esperienze riuscirò piu a sentirmi come prima, ad essere di nuovo io del 100 %?Grazie
Gentile utente, sembra che lei abbia già dato un nome ai suoi sintomi. Per poterle dare una risposta occorrerebbe poter condividere insieme al professionista quanto accaduto altrimenti il rischio che corre è di continuare a “parlare” di quanto le è accaduto senza contestualizzare, cioè senza comprendere in quale momento della sua vita si inserisce è un’esperienza che per lei è stata forte. Esperienze di “estraneità l” possono capitare. Quello che mi sento di dirle è che qualsiasi esperienza possiamo vivere merita di essere compresa nella sua funzione, cioè il motivo per cui le è accaduto. Una volta compreso insieme al professionista allora sarà possibile rispondere alla sua domanda, sarà anzi lei stessa a conoscere qualcosa di nuovo di se stessa e ad andare avanti con un bagaglio di consapevolezza in più. Un caro saluto.

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Salve, da ciò che racconta sembra essere emersa dell’ansia a causa di questa esperienza. Pur non essendo di per sé un sintomo di psicopatologia, tuttavia è curioso che anche suo fratello l’abbia esperita. Dovrebbe rivolgersi ad un esperto per capire perché è emerso proprio in un dato istante e come mai c’è questa familiarità. Non è possibile darle la certezza che ciò non ricapiti o che torni a sentirsi come prima, anche perché fare finta di nulla (ovvero fare evitamento) ha senso solo nel breve termine per farla sentire meglio, ma nel lungo termine non è molto funzionale.
Gentile utente, la richiesta che ci pone riguarda la rassicurazione circa il ritorno a una condizione precedente. Credo che, dal momento che i sintomi che descrive persistono da tempo, è necessario approfondire nell ambito di una visita specialistica. Solo attraverso l’aiuto di un professionista potrà arrivare ad una diagnosi precisa e alla corrispondente terapia.
Le porgo i miei saluti
Dottoressa Elisa Taverniti
Buonasera, i sintomi dissociativi svolgono una funzione di difesa dall'accesso a ricordi che potrebbero essere altamente dsturbanti.
Quando il cevello attiva il sistema di difesa per proteggere e difendere da un pericolo neuropercepito non può anche occuparsi di portare avanti le normali attivià quotidiane perchè non percepisce sicurezza. E' vero che questi sintomi posono rientrare da soli, ma potrebbero anche persistere e ripresentarsi. La invito a rivolgersi ad uno psicoterapeuta esperto di dissociazioni per comprendere il significato di questi sintomi. A volte c'è anche bisogno di un piccolo sostegno farmacologico.
Sono disponibile nel caso volesse ulterori informazioni. Cordialmente Dott.ssa Adriana Casile
Gentile Utente,
Le esperienze di estraneità e disaderenza sono molto sgradevoli e, ancor più, spaventanti, e non stupisce che abbia sviluppato una sensibilità che tutt'oggi le fa sentire di non essere più quella di prima, nutrita probabilmente dal timore del ri-verificarsi di ciò e dall'attenzione "esasperata" ai segnali che le comunichino se sta veramente bene oppure no. Non ha parlato di consulti psicologici, ma possiede già "un'etichetta" per quest'esperienza, e vien da pensare che sia il risultato di ricerche condotte autonomamente sull'onda della preoccupazione, che capisco. Ora, potrebbe essere che lei stia effettivamente vivendo stati depersonalizzanti, oppure potrebbe anche essere che l'esperienza che ha vissuto, spiacevole e disorientante, possa corrispondere a qualcosa di meno patologizzante. Consideri l'eventualità di rivolgersi ad uno Psicoterapeuta, per definire più chiaramente sia il problema, a tratti ancora indefinito, che il progetto terapeutico per tornare a star bene "al 100%". Un caro augurio di buona fortuna
Buonasera, concordo con i colleghi rispetto alla sintomatologia. È sicura che si tratti di depersonalizzazione? Questa potrebbe essere una “diagnosi” un po’ severa rispetto a una sintomatologia che andrebbe indagata con maggiore attenzione: momento in cui il sintomo è insorto, eventuali concomitanze di fattori organici, ansia...e davvero molto altro. Anziché “aspettare che passi da sola”, visto che ha sentito il disagio e la fragilità che questo evento le ha generato, non sarebbe più opportuno discuterne faccia a faccia con uno specialista? Anche solo per essere rassicurata rispetto alla possibile gestione del sintomo stesso. Un cordiale saluto Dott.ssa Elisa Galantini
Gentile Utente,
esperienze di depersonalizzazione si possono sperimentare nella vita e nella maggior parte dei casi, come è successo a lei, spaventano e vengono vissute con vergogna per il timore di essere giudicati “pazzi”. Le suggerisco di rivolgersi a un professionista innanzitutto per avere una diagnosi corretta, poi per comprendere da cosa sono scatenati questi episodi e per imparare a conoscerli e gestirli.
Cordiali saluti,
dott.ssa Irene Capello.
Gentilissima,
Quello che le è accaduto e che continua a manifestarsi è parte di qualcosa che riguarda le sue esperienze relazionali. Per arrivare a fondo di quello che vive credo che dovrebbe rivolgersi ad uno psicoterapeuta con il quale intraprendere un percorso di terapia attraverso cui può riprendersi quegli aspetti di se stessa che sente distaccati, a partire dalle sensazioni corporee e dai conseguenti vissuti. Le auguro di ri-trovarsi. I miei saluti. MF
Buonasera! La depersonalizzazione può avere diverse origini ed è curioso che anche suo fratello le riporta lo stesso "quadro". Capisco che lei cerchi rassicurazioni in merito ma senza un corretto inquadramento non è possibile dire nulla. Le consiglierei di rivolgersi ad uno specialista il prima possibile.
Salve, come scrivono i miei colleghi nelle risposte alla sua domanda, le consiglio di non fare un' auto diagnosi a ciò che ha provato, sarebbe meglio che la diagnosi la facesse uno psichiatra o una psicoterapeuta. Potrebbe essere anche che lei abbia frainteso i suoi sintomi come anche suo fratello. Inoltre è importante sapere cosa stava succedendo nella sua vista poco prima che provasse i sintomi di cui parla, forse stava passando un periodo stressante poco prima che provasse quei sintomi. Tutto ciò dovrà analizzarlo con un professionista pratico del disturbo da lei descritto in modo da essere tranquillizzata, ls saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
Prenota subito una visita online: Primo colloquio individuale - 50 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Buonasera. Con la dissociazione si crea un’ assenza di connessione nel pensiero, nella memoria e nel senso di identità. Questo quadro sintomatologico è sicuramente invalidante e gravoso nella vita di tutti i giorni. Si rivolga quanto prima ad uno specialista per definire meglio il problema in modo tale da trovare la migliore cura.

Cordialità

Massimiliano Trossello
Buongiorno, la situazione andrebbe approfondita molto per capire meglio la natura di queste depersonalizzazione. Ha pensato di rivolgersi ad uno psicologo?
dott Tealdi
Buongiorno, emerge una significativa preoccupazione per quanto vissuto e condiviso con i suoi famigliari. Sarebbe opportuno capire meglio e affidarsi ad uno specialista. La serenità può ritrovarla ma non da sola: un percorso terapeutico potrà aiutarla a capire cosa le è successo e potrà offrirLe gli strumenti adeguati per ritrovare la serenità.
Saluti cari, G. C.
Buongiorno, provi a rivolgersi ad uno specialista per comprendere e risolvere la sua situazione.
Ottime cose, Dottor Andrea De Simone
Salve, credo che abbia bisogno di rivolgersi ad uno specialista che l'aiuti a capire meglio la natura del suo sintomo e che possa farle una diagnosi corretta, anche valutando l'anamnesi familiare.
Solo in questo modo è possibile capire come e se intervenire per tornare a sentirsi lei al 100%.
Saluti.
Dott.ssa Carmen Capria
Gentile utente, tali vissuti preoccupanti di cui lei ha avuto esperienza possono essere espressione di un disagio più profondo. La sensazione di sentirsi distaccati e fuori da sé è molto generica, potrebbe riferirsi a quadri piuttosto diversificati, dall'ansia a vissuti depressivi. Ciò di cui ha fatto esperienza forse si è manifestato a causa di un periodo o di un fatto che ha fatto da elemento scatenante, non per questo deve svalutare il fenomeno e aspettare che in un futuro remoto la cosa vada da sé. Credo che sia opportuno che lei chieda aiuto ad uno psicologo, il fatto stesso che ha scritto qui prelude a tale bisogno.
Gentile utente, credo che sarebbe meglio parlare dei sintomi da lei descritti ad uno specialista con il quale condividere le sue paure e le sue angosce anche perché non possiamo avere la certezza che ciò che descrive sia ricollegabile ad un fenomeno di depersonalizzazione senza la conferma di un professionista. La sensazione di sentirsi staccati dal corpo è un fenomeno comune a diversi quadri patologici e sarebbe utile andare a " cercare" un possibile elemento scatenante tale sintomatologia.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento o informazione.
Un saluto
D.ssa gemma bosco
Salve,
certo che è possibile tornare ad essere come era, ma è necessario iniziare un percorso psicoterapeutico, in modo da dare una collocazione temporale e causale a tale esperienza di depersonalizzazione, in quanto è la manifestazione di qualcosa di più profondo e su cui deve lavorare.
Saluti.
Salve, sarebbe necessario sapere se questa diagnosi le è stata fatta da qualche professionista, in quanto quella che descrive, è una sintomatologia comune a diverse patologie, quindi è importante una discriminazione tra queste, per evitare ansie e preoccupazioni.
Bisognerebbe indagare molti più aspetti, di quelli descritti.
Sarebbe opportuno parlarne con qualcuno di esperto, per poterla rassicurare e consigliarle un percorso adatto.
Salve,
il consiglio è di evitare le auto diagnosi, occorrono tanti anni di studio per riuscire a farle.
Si affidi a una visita specialistica per comprendere la natura di quanto ha qui riportato e pianificare un percorso diagnostico, e eventualmente di sostegno psicologico.
Un saluto,
MMM
Salve, mi spiace per la situazione ed il disagio espresso. A mio avviso sarebbe essenziale intraprendere un percorso di supporto psicologico che possa identificare e riconoscere cause e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e valutare eventuale presa in carico psichiatrico.
Cordialmente, dott. FDL
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

Esperti

Paola Cipriano

Paola Cipriano

Psicologo, Psicoterapeuta

Milano

Federico Posa

Federico Posa

Psicologo

Torino

Claudia Tripi

Claudia Tripi

Psicoterapeuta, Psicologo

Palermo

Rosanna Verrastro

Rosanna Verrastro

Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico

Roma

Diego Italo Emilio Bonetti

Diego Italo Emilio Bonetti

Medico dello sport, Psicoterapeuta

Milano

Vito Carlucci

Vito Carlucci

Ortopedico, Neurologo, Medico legale

Roma

Domande correlate

Vuoi inviare una domanda?

I nostri esperti hanno risposto a 61 domande su Derealizzazione
  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati o richieste di una seconda opinione.
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.