Esperienze
Sono Irene Dequarti, psicologa specializzata nel trattamento dell'ansia e nel benessere psicologico.
Il mio obiettivo è aiutare le persone a comprendere e gestire le proprie emozioni, sviluppando strumenti concreti per affrontare le difficoltà della vita quotidiana.
Attraverso percorsi personalizzati, supporto chi desidera rafforzare la propria autostima, gestire lo stress e riscoprire il proprio equilibrio interiore.
Lavoro per offrire strategie pratiche e consapevolezza emotiva, affinché ognuno possa vivere con maggiore sicurezza e serenità.
Per maggiori informazioni www.irenedequarti.it
Aree di competenza principali:
- Psicologia del lavoro
Principali patologie trattate
- Crisi ,
- Ansia ,
- Attacco di panico ,
- Difficoltà relazionali ,
- Paura ,
- +2 a11y_sr_more_diseases
Indirizzi (2)
Via Vincenzo Lancia 92, Torino 10141
Disponibilità
Questo dottore non offre prenotazioni online a questo indirizzo
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Disponibilità
Questo dottore non offre prenotazioni online a questo indirizzo
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Prestazioni e prezzi
-
Colloquio psicologico
Da 70 € -
-
Consulenza psicologica
Da 70 € -
-
Colloquio psicologico individuale
Da 70 € -
-
Orientamento scolastico
Da 40 € -
-
Primo colloquio psicologico
Da 70 € -
-
-
-
Recensioni
2 recensioni
-
B
Beppe
Irene mi ha aiutato in un momento in cui avevo perso fiducia nella figura dello psicologo, a causa di esperienze passate poco positive. Fin dalla nostra prima "chiacchierata", però, mi sono sentito capito e ascoltato. È riuscita a farmi vedere aspetti di me che tenevo nascosti, aiutandomi a riconoscerli e ad affrontarli. Mi ha dato sicurezza in me stesso e mi ha permesso di ritrovare un equilibrio che credevo perso empatizzando molto con me senza farmi sentire sbagliato. Non mi resta che ripeterle nuovamente grazie.
• Studio di Psicologia - Irene Dequarti • colloquio psicologico •
Dott.ssa Irene Dequarti
Grazie di cuore per queste parole.
Ti auguro di continuare a portare avanti questa consapevolezza con la stessa forza con cui l’hai costruita.
Grazie davvero per averlo condiviso.
-
M
Marco
Professionale, empatica, mi sono sentito a mio agio
• Altro • Altro •
Dott.ssa Irene Dequarti
Grazie davvero, sapere che ti sei sentito a tuo agio è per me la cosa più importante!
Risposte ai pazienti
ha risposto a 3 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve , ho 27 anni ed e da 4 mesi che soffro di depersonalizzazione. E' iniziato tutto l'8 di settembre quando stavo tornando a casa ed all' improvviso mi sembrava tutto strano , come se non fossi io , lo sapevo che ero io ma non mi sentivo io.Sono andata a casa ed ho fatto finta di non avere niente con la speranza che domani sarei stata di nuovo io.Però non e successo nè domani , ne i giorni successivi. Non volevo dirlo a nessuno perche temevo che mi prendessero per pazza.Per una settimana ho tenuto tutto per me , poi non ho pot uto piu. L'ho detto a mia madre e mio fratello , e lui mi disse che anche lui aveva passato questa cosa 2 anni prima e mi ha detto che ci vuole tempo e tutto torna come prima.A dire la verità ha ragione , perche inizialmente non potevo ne dormire , ne mangiare e mi sentivo estremamente estranea.Poi con il passar del tempo questa sensazione e iniziato a svanire .Prima mi ricordavo tutto il tempo , adesso quando parlo o penso l'ho dimentico di averlo.Pero il mio problema e' che non mi sento come prima della depersonalizzazione, o meglio dire e passato cosi tempo che io nemmeno me lo ricordo come mi dovrei sentire ed e questo che mi spaventa di piu.Mio fratello mi assicura che passera ma io non so che pensare.Ogni volta che me lo ricordo di evere la depersonalizzazione o quando parlo ce lho di nuovo la sensazione di essere straniera.Secondo le vostre esperienze riuscirò piu a sentirmi come prima, ad essere di nuovo io del 100 %?Grazie
Quella che descrivi è una esperienza di depersonalizzazione, un fenomeno che molte persone vivono in seguito a periodi di forte stress, ansia o traumi, e che può manifestarsi come una sensazione di estraneità da sé stessi, come se si fosse spettatori della propria vita. È una reazione del nostro sistema nervoso che, in certi momenti, cerca di proteggerci "disconnettendoci" temporaneamente da ciò che sentiamo o viviamo.
Ti voglio rassicurare su due punti molto importanti:
Non sei pazza.
Questa sensazione, per quanto sconvolgente, non significa che stai “impazzendo”. È una risposta psicofisica, spesso transitoria, e che può essere compresa e affrontata. Molte persone, proprio come tuo fratello, ci sono passate e ne sono uscite.
Sì, è possibile tornare a sentirsi “sé stessi”.
Anche se ora ti sembra impossibile, o ti spaventa non ricordare più esattamente come ti sentivi prima, il cervello ha una grande capacità di ritrovare equilibrio e familiarità. È normale che, dopo un’esperienza forte come questa, la mente cerchi dei punti di riferimento — e allo stesso tempo si spaventi quando sente che “qualcosa non torna”. Questo può alimentare un circolo di ansia e ipervigilanza verso le proprie sensazioni.
Buongiorno, sono una ragazza di 21 anni e da sempre ho avuto paura della morte. Non c’è mai stato un evento traumatico che mi abbia scatenato ciò, penso sia un qualcosa di cui tutti più o meno abbiamo paura, tuttavia negli ultimi anni, soprattutto mesi, questa mia paura e ansia sta aumentando. Per un qualsiasi dolore corro al pronto soccorso per paura che possa essere qualche malattia grave che può portarmi alla morte, ovunque sento parlare di morte e soprattutto quando sono coinvolti miei coetanei comincio a provare ansia. Mi rendo conto che questa situazione mi sta debilitando molto e non so come uscirne.
Buongiorno,
ti ringrazio per aver condiviso quello che stai vivendo.
Parlare della propria paura, soprattutto quando riguarda un tema profondo come quello della morte, richiede coraggio e consapevolezza.
La paura della morte è qualcosa che, in forme diverse, riguarda molte persone. Quando però questa paura diventa costante e difficile da gestire, come nel tuo caso, può trasformarsi in ciò che viene chiamato tanatofobia: una preoccupazione persistente legata al morire o alla possibilità che accada qualcosa di grave.
Tanatofobia è il termine clinico che indica la paura intensa e persistente della morte o del morire. Non sempre implica un evento traumatico alle spalle può emergere anche come espressione di ansie più profonde legate al senso di controllo, all’incertezza o al significato della vita.
Nel tuo caso, la paura della morte sembra generare preoccupazione continua per la tua salute e un’attivazione ansiosa ogni volta che emergono notizie o situazioni che ti riportano al tema della morte, in particolare di persone giovani. Questo può portare a ipervigilanza, pensieri ricorrenti, e a comportamenti come andare frequentemente al pronto soccorso.
Non sei sola in questo. Esistono percorsi psicologici che aiutano proprio a comprendere da dove nasce questa ansia, a contenerla e a trovare nuove modalità per affrontare i pensieri legati alla morte e alla salute.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.