Salve, ho 27 anni, è da 4 anni soffro di ansia e attacchi di panico che si sono trasformati in un’an

Buona sera caro utente. Mi dispiace quello che sta vivendo e posso comprendere le sue difficoltà. Credo sia fondamentale capire l'origine di tale ansia che potrebbe essere legata alla sua storia personale e qualche evento particolare del suo passato. Insieme potremmo analizzare e riscrivere il passato dato che non possiamo modificarlo. Questo le permetterebbe di metallizzare la sua ansia e attribuirne un significato.
quando vuole sono a disposizione, un caro saluto
Dott. Eugenio Di Giovanni

Buongiorno, comprendo la sua sofferenza e la ringrazio per la sua condivisione.
E' importante comprendere sia le cause della sua ansia alla luce della sua storia di vita, ma anche i nuclei di sofferenza.
Non solo, penso sia fondamentale anche esplorare quali sono i fattori che contribuiscono a mantenere questa condizione di allerta psicofisica.
Riavvolgere il nastro mentale di episodi specifici in cui ha sperimentato forte ansia potrebbe essere utile per analizzare insieme nel dettaglio pensieri, sensazioni, ed emozioni collegate a quella situazione.
Dalla consapevolezza passa anche la possibilità di sentirsi più autoefficaci nel gestire situazioni da cui ci si sente sopraffatti.
Momenti di scompenso durante un percorso psicologico sono fisiologici, anch'essi possono essere oggetto di esplorazione e accoglienza per poi trovare delle strategie più funzionali per farvi fronte.
Anzi, sono opportunità che aiutano anche a capire su cosa occorre ancora lavorare, quali strategie non hanno funzionato e quali risorse potremo potenziare per trovarne di più efficaci.
Mi rendo disponibile per qualsiasi chiarimento, anche online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Martina Orzi

Salve mi dispiace tanto ma dovrebbe capirlo insieme alla terapeuta perché sta accadendo questo.
Ne parli con lei e le dica che ha scritto per avere consigli. Servirà a riflettere sulla vostra relazione e terapia. I disturbi d'ansia sono ampiamente trattabili

Mi dispiace sentire che stai affrontando questi problemi di ansia e attacchi di panico durante la guida. È un'esperienza molto frustrante e stressante, ma ci sono alcune cose che potresti considerare per cercare di gestire e superare questa situazione.

Innanzitutto, è positivo che tu stia già cercando supporto da una psicologa e che stia assumendo tranquillanti. Tuttavia, è importante comprendere che ogni persona risponde in modo diverso ai trattamenti e che potrebbe essere necessario esplorare diverse opzioni terapeutiche o farmacologiche per trovare quella più adatta a te.

Un approccio che potrebbe essere utile è la terapia cognitivo-comportamentale (TCC), che si è dimostrata efficace nel trattamento dell'ansia e degli attacchi di panico. La TCC si concentra sulle connessioni tra pensieri, emozioni e comportamenti, aiutandoti a identificare e modificare i modelli di pensiero negativi o distorti che contribuiscono all'ansia. Potresti valutare la possibilità di trovare uno psicoterapeuta specializzato in TCC per lavorare su questi aspetti.

Inoltre, potresti anche esplorare tecniche di gestione dello stress come la respirazione profonda, la meditazione o il rilassamento muscolare progressivo. Queste tecniche possono aiutarti a calmare il sistema nervoso e a ridurre l'ansia durante la guida.

È importante anche prendersi cura del proprio benessere generale, mantenendo uno stile di vita sano e equilibrato. Ciò include una dieta equilibrata, un adeguato riposo, l'esercizio fisico regolare e la riduzione del consumo di sostanze stimolanti come la caffeina.

Ricorda che ogni persona è unica e che la strada per affrontare e superare l'ansia può richiedere tempo e pazienza. Continua a lavorare con la tua psicologa e discuti con lei dei tuoi progressi e delle tue preoccupazioni. Se ritieni che la situazione non stia migliorando o se hai bisogno di un supporto aggiuntivo, considera di consultare uno psichiatra per una valutazione più approfondita e per esaminare le opzioni farmacologiche disponibili.

Non arrenderti e sii gentile con te stesso durante questo processo. Con il giusto supporto e l'impegno nel seguire un percorso di trattamento, è possibile ridurre l'ansia e tornare a guidare con più tranquillità.

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso/a utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Buongiorno farsi seguire da una psicologa è la cosa migliore, ma dovrebbe anche valutare fino a che punto questa terapia sia efficace per lei. Andare dallo psicologo l'aiuta? in che modo? ne trae benefici? forse meglio una psicoterapia? valuti bene se la strada che sta seguendo sia quella giusta. In ogni caso noi siamo qui. Un caro slauto

L'ansia perenne è un mostro perenne, il che vuol dire che la collaborazione con il proprio psicologo è fondamentale per riuscire a sconfiggerlo del tutto. Dovrebbe quindi rivolgere questa domanda direttamente alla psicologa che la sta seguendo, lei avrà la giusta risposta.

Caro Utente, mi dispiace molto per quello che sta passando, nella richiesta che pone ci sono diversi elementi che meriterebbero senz'altro di attenzione. Le consiglio di condividere queste sue preoccupazioni con la terapeuta che la sta seguendo così da trovare insieme la radice dei problemi che ha esposto.
Resto a disposizione,anche online, e le auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia

Gentile utente, condivido quanto detto dai colleghi sull'approfondire queste preoccupazioni con la sua terapeuta: si esprima in modo libero e le comunichi tutti i dubbi, le perplessità così da creare un dialogo volto ad indagare e trovare delle risposte.
Resto a disposizione, un caro saluto.

Buongiorno, mi spiace molto per la situazione che sta vivendo e riporta. Sicuramente da quel che dice si sta muovendo per trovare una soluzione, il che è fondamentale, da quanto tempo ci sta provando? cosa sente? come è cambiato da quando si è rivolto all'aiuto di una psicologa e degli psicofarmaci? Non demorda, tuttavia non sempre ne i farmaci ne i professionisti possono essere quelli giusti per noi, in ogni caso ci vuole tempo per poter riuscire a superare le proprie problematiche. Rimango a disposizione.

Buongiorno,
le consiglio di focalizzare il suo percorso nell’individuazione di un eventuale trauma o episodio in particolare che possa aver innescato questa problematica, in modo da poter lavorare direttamente su questo e comprendere qualcosa in più su di sé.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giorgia Ferrucci

Buongiorno. Potrebbe approfondire con la sua attuale psicologa la situazione attuale e vedere se ci sono aspetti ancora da trattare o se nel vostro rapporto qualcosa non sta andando per il verso giusto. Dopo valuti se continuare con la stessa persona o cambiare approccio. Cordialmente. Dr. Roberto Clemenza

Salve, e grazie per la condivisione prima di tutto. Credo che il percorso che sta facendo con la sua psicologa sia giusto, solo che con questo tipo di problematiche è normale avere degli alti e dei bassi. L'attacco di panico è la nostra paura di vivere e sicuramente c'è stato un momento passato in cui ha creduto di non farcela. Abbia la pazienza di andare a vedere cos'è che l'ha bloccato e vedrà che i momenti altalenanti saranno sempre di meno, fino a scomparire del tutto. Per qualsiasi chiarimento , non esiti a contattarmi. Buone cose dr. ssaGabriella Cascinelli

Buongiorno, mi dispiace per il disagio vissuto. Credo potrebbe esserle d aiuto approfondire il discorso con la sua psicologa, sia per comprendere se si tratti di una questione di tempo, di relazione terapeutica o di altri significati.
Le auguro di trovare il capo della sua matassa al più presto e le auguro una buona giornata!
Alice Fantino

Buon pomeriggio,
grazie per aver condiviso la sua esperienza. Il consiglio che mi sento di darle è quello di parlare apertamente di queste difficoltà con il suo psicologo, ed eventualmente sperimentare un cambio di rotta nel vostro percorso.
Le auguro di trovare la serenità che cerca.
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Veronica Savio

Salve, grazie per aver condiviso con noi le sue difficoltà. Come sottolineato dai colleghi, credo sia bene affrontare il discorso con la psicologa che attualmente la segue, cercando di comprendere come modificare realmente questa situazione di profondo disagio. Comprendo il suo bisogno di condivisione e supporto. Per qualsiasi ulteriore chiarimento resto a sua disposizione. Un caro saluto, dr. Omar Isa

Buonasera, mi spiace molto per questa situazione e capisco sia tanto fastidiosa quanto invalidante. Mi sento di spronarla a parlarne con la professionista con cui sta lavorando: esponga i suoi dubbi e chieda informazioni e delucidazioni. E' un percorso collaborativo per forza di cose, se sente di essere in stallo o che ciò che quella specifica professionista le potesse dare è concluso ne parli con lei e può aiutarla ad affidarsi ad un nuovo percorso nel caso estremo.
Non sapendo il percorso che sta facendo con la psicologa che la segue e da quanto, mi sento di consigliarle questo. Le auguro il meglio, dott.ssa Giulia Remondini

Gentile utente, mi spiace molto per la situazione che descrive.
Mi sento di dirle innanzitutto di confrontarsi con la sua Psicologa spiegandole ciò che ha raccontato a noi: potrete, insieme, dare un significato a ciò che le accade.
Mi sento di dirle inoltre che nessun percorso psicologico è lineare: per "andare avanti" occorre "attraversare" il fiume delle emozioni.
Abbia fede nel percorso che ha intrapreso.

Dott.ssa Elisa Del Grosso

Gentile utente, mi dispiace molto che la sua sofferenza sia così invalidante. Mi permetto di consigliarle di parlarne apertamente con la sua Psicologa. A volte i percorsi vanno anche ripresi in mano per poter tornare a riflettere sugli obiettivi prefissati e fare un bilancio di dove si è arrivati. Parlarne e discuterne insieme, senza timori, sarà sicuramente un nuovo punto di partenza! Le auguro di trovare la via per tornare a stare bene. Rimango a disposizione in caso di ulteriori necessità. Un caro saluto, dott.ssa Mini

Buonasera, capisco che si senta abbattuto se la situazione non è ancora risolta. Non specifica da quanto tempo sta facendo un percorso ma risolvere questo tipo di problematiche richiede tempo. Le auguro il meglio, un saluto

salve, il problema è legato al rapporto con l’ ansia e in generale con tutte le proprie emozioni: se hai sempre considerato l’ ansia come un nemico, come un pericolo, come qualcosa da evitare è altamente probabile che questo atteggiamento evolva in panico poichè stai mandando un messaggio al tuo corpo e al tuo cervello che dentro di te c’è un nemico: l’ ansia, che deve essere combattuto e il modo migliore per combatterlo è attaccarlo. Peccato che questo meccanismo è fallimentare perché le nostre emozioni non possono essere controllate, non sono interruttori che accendiamo e spegniamo on off e quindi iniziamo una battaglia estenuante contro noi stessi magari potresti pensare devo fare di tutto per far sì che non mi venga quindi alimentiamo il meccanismo di avere l’ ansia dell’ ansia alimentando l’ idea che le tue emozioni tra cui l’ ansia sono sbagliate più cerchi di controllare il panico più si alimenta
Tutto nasce dal rapporto che hai con le tue emozioni e quanto ti ascolti ascolti i tuoi bisogni e le tue emozioni come questo meccanismo si è costruito e alimentato nel tempo. Il ciclo del panico si può interrompere non con una tecnica specifica ciò che cura è la relazione tra terapeuta e paziente

Salve, grazie per aver condiviso la sua esperienza. L'ansia e gli attacchi di panico, soprattutto legati a situazioni specifiche come la guida, possono essere molto difficili da affrontare e possono richiedere un percorso terapeutico mirato. È sentirsi comprensibile demoralizzati quando non si riesce a comprendere pienamente le cause del proprio malessere, ma voglio rassicurarla sul fatto che è possibile lavorare efficacemente su questi aspetti.
Le consiglio di approfondire il suo percorso con un approccio psicoterapeutico specifico, come la Terapia Cognitivo-Comportamentale, che si è dimostrata molto efficace nel trattamento dell'ansia e degli attacchi di panico. Inoltre, tecniche come la Mindfulness e l'EMDR possono aiutare a gestire e trasformare le emozioni legate ai momenti di disagio, offrendo strumenti pratici per affrontare le situazioni stressanti.
Un aspetto importante sarà esplorare insieme a uno specialista le cause profonde della sua ansia e lavorare su quelle, oltre che sui sintomi. Le suggerisco di non scoraggiarsi e di rivolgersi a un professionista per un supporto continuativo e personalizzato.

Dott.ssa Silvia
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa

E' importante trovare la strategia giusta per risolvere i problemi di ansia, ci sono terapie brevi mirate al problema che possono aiutare in maniera efficace ed efficiente. Se desidera può contattarmi per un colloquio.