Ho una domanda. Ultimamente ho dei problemi con il ragazzo della mia migliore amica. Ogni volta che
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Ho una domanda. Ultimamente ho dei problemi con il ragazzo della mia migliore amica. Ogni volta che usciamo insieme mi sento come se la mia autostima si abbassasse moltissimo, al punto da chiedermi se il problema sia io. Lui continua a parlare di quanto si trovi bene nella sua azienda: i benefit, le ferie, la paga eccellente, lo smart working… lo ripete ogni volta che ci vediamo, più e più volte, quasi per mettersi in mostra. Questo accade mentre io faccio fatica a trovare un lavoro nell’ambito per cui ho studiato, con uno stipendio che mi permetta di andare a vivere in affitto senza dipendere dai miei (ho 28 anni). Inoltre, in questo periodo il mio ragazzo è all'estero per qualche mese e non mi ha nemmeno mai chiesto io come stessi per questa cosa. Pensa solo a parlare di quanto lui sia felice ecc..
Inoltre, non si interessa mai a quello che fai tu: quando parli non ti ascolta, ti interrompe e parla sopra. Ogni tanto se ne esce anche con battute del tipo “che vecchia che sei”, solo perché mi piace andare a dormire presto, e cose simili.
La mia migliore amica tende sempre a difenderlo. Sono arrivata al punto che faccio davvero fatica a uscire quando c'è anche lui perché ogni volta mi sento svalutata, ma non so bene come gestire la situazione, dato che a lei ci tengo, ma non mi va di pargliargliene perchè lo difende, si offende e rischio di litigare con lei.
Inoltre, non si interessa mai a quello che fai tu: quando parli non ti ascolta, ti interrompe e parla sopra. Ogni tanto se ne esce anche con battute del tipo “che vecchia che sei”, solo perché mi piace andare a dormire presto, e cose simili.
La mia migliore amica tende sempre a difenderlo. Sono arrivata al punto che faccio davvero fatica a uscire quando c'è anche lui perché ogni volta mi sento svalutata, ma non so bene come gestire la situazione, dato che a lei ci tengo, ma non mi va di pargliargliene perchè lo difende, si offende e rischio di litigare con lei.
Non credo il problema sia il ragazzo della tua amica ma il difficile momento di passaggio che stai attraversando.
Probabilmente non sei felice di quello che sta' costruendo. Più che soffermarti sugli altri prova a concentrarti su ciò che non va della tua vita e a comprendere come raggiungere a piccoli passi quello che desideri per te.
Probabilmente non sei felice di quello che sta' costruendo. Più che soffermarti sugli altri prova a concentrarti su ciò che non va della tua vita e a comprendere come raggiungere a piccoli passi quello che desideri per te.
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Gentile utente, grazie per aver condiviso la tua situazione. Il comportamento di lui è oggettivamente svalutante. Questo tipo di atteggiamento, soprattutto ripetuto nel tempo, ha un effetto diretto sull’autostima di chi lo subisce. Il tuo corpo e le tue emozioni stanno reagendo a qualcosa di reale. Inoltre tu stai vivendo una fase delicata sul piano lavorativo, una dipendenza economica che non desideri, una distanza affettiva dal tuo ragazzo, che per di più non sembra sintonizzato su come stai.
In questo contesto, avere davanti qualcuno che ostenta continuamente successo e benessere senza alcuna sensibilità è inevitabilmente doloroso. Non perché tu sia “invidiosa”, ma perché ti senti invisibile e non riconosciuta. La tua amica, difendendolo sempre, di fatto nega la tua esperienza emotiva. Probabilmente non lo fa per cattiveria, ma perché è coinvolta emotivamente. Questo spiega perché parlargliene direttamente ora potrebbe farti più male che bene e che, quindi, a tua intuizione è lucida.
Il fatto che tu faccia fatica a uscire quando c’è anche lui non è un fallimento relazionale, è un segnale di confine interno. Hai diritto a proteggere la tua autostima, di scegliere contesti in cui non ti senti sminuita e di ridurre l’esposizione a chi ti fa stare peggio.
Puoi farlo senza giustificarti troppo, ad esempio: vedendo la tua amica anche da sola,
dicendo semplicemente che in questo periodo preferisci contesti più tranquilli, limitando la frequenza degli incontri di gruppo.
Non devi spiegare tutto. I confini non sono un processo democratico. Spero di esserti stato d'aiuto. Resto a disposizione. Un caro saluto.
Dott. Stefano Recchia
In questo contesto, avere davanti qualcuno che ostenta continuamente successo e benessere senza alcuna sensibilità è inevitabilmente doloroso. Non perché tu sia “invidiosa”, ma perché ti senti invisibile e non riconosciuta. La tua amica, difendendolo sempre, di fatto nega la tua esperienza emotiva. Probabilmente non lo fa per cattiveria, ma perché è coinvolta emotivamente. Questo spiega perché parlargliene direttamente ora potrebbe farti più male che bene e che, quindi, a tua intuizione è lucida.
Il fatto che tu faccia fatica a uscire quando c’è anche lui non è un fallimento relazionale, è un segnale di confine interno. Hai diritto a proteggere la tua autostima, di scegliere contesti in cui non ti senti sminuita e di ridurre l’esposizione a chi ti fa stare peggio.
Puoi farlo senza giustificarti troppo, ad esempio: vedendo la tua amica anche da sola,
dicendo semplicemente che in questo periodo preferisci contesti più tranquilli, limitando la frequenza degli incontri di gruppo.
Non devi spiegare tutto. I confini non sono un processo democratico. Spero di esserti stato d'aiuto. Resto a disposizione. Un caro saluto.
Dott. Stefano Recchia
Buongiorno
Grazie per aver condiviso qualcosa che chiaramente le sta pesando molto. Da ciò che descrive, stai vivendo situazioni che possono mettere a dura prova il benessere emotivo. È comprensibile sentirsi svalutata quando, durante le uscite, viene interrotta, non ascoltata o ridicolizzata con battute che non rispettano i suoi limiti. Anche il confronto continuo con i successi lavorativi degli altri può diventare difficile, soprattutto in un momento in cui sta cercando di costruire la sua indipendenza e il suo percorso professionale. Non c’è nulla di sbagliato nel provare disagio: le emozioni che sente sono legittime e meritano spazio.
È altrettanto comprensibile proteggere se stessa e il rapporto con la sua migliore amica. Non posso sapere se la sua migliore amica si sia accorta di questo disagio arrecato e vissuto o se non ci fa molto caso. Allo stesso tempo, è importante che lei possa sentirsi rispettata e ascoltata nelle relazioni che contano. A volte può essere utile ridurre l’esposizione a situazioni che ti fanno stare male o condividere con l'argomento sul tema in generale con la sua amica, in modo delicato, senza puntare il dito su nessuno.
Potrebbe essere utile, se lo sentirà nelle sue corde, portare nella comunicazione ciò che sta vivendo adesso. A volte chi ci sta vicino ha sensibilità, ma non si rende conto dell’effetto che certi comportamenti possono avere su qualcuno che sta costruendo il proprio percorso e si sta impegnando per realizzarsi. Ognuno ha la responsabilità di prendersi cura di sé, ma allo stesso tempo è possibile condividere come ci si sente senza andare sul personale o creare conflitti. Si può farlo solo quando ci si sente pronti, con calma, mettendo al centro il proprio vissuto e non il giudizio sugli altri.
In questo modo si dà all’altro la possibilità di capire, e a te la possibilità di alleggerire un peso che non meriti di portare da sola.
Resto a disposizione anche in modalità online per un confronto su questo argomento, qualora sentisse il bisogno di uno spazio in cui elaborare ciò che sta vivendo.
Una serena giornata,
Dr.ssa Manuela Valentini
Grazie per aver condiviso qualcosa che chiaramente le sta pesando molto. Da ciò che descrive, stai vivendo situazioni che possono mettere a dura prova il benessere emotivo. È comprensibile sentirsi svalutata quando, durante le uscite, viene interrotta, non ascoltata o ridicolizzata con battute che non rispettano i suoi limiti. Anche il confronto continuo con i successi lavorativi degli altri può diventare difficile, soprattutto in un momento in cui sta cercando di costruire la sua indipendenza e il suo percorso professionale. Non c’è nulla di sbagliato nel provare disagio: le emozioni che sente sono legittime e meritano spazio.
È altrettanto comprensibile proteggere se stessa e il rapporto con la sua migliore amica. Non posso sapere se la sua migliore amica si sia accorta di questo disagio arrecato e vissuto o se non ci fa molto caso. Allo stesso tempo, è importante che lei possa sentirsi rispettata e ascoltata nelle relazioni che contano. A volte può essere utile ridurre l’esposizione a situazioni che ti fanno stare male o condividere con l'argomento sul tema in generale con la sua amica, in modo delicato, senza puntare il dito su nessuno.
Potrebbe essere utile, se lo sentirà nelle sue corde, portare nella comunicazione ciò che sta vivendo adesso. A volte chi ci sta vicino ha sensibilità, ma non si rende conto dell’effetto che certi comportamenti possono avere su qualcuno che sta costruendo il proprio percorso e si sta impegnando per realizzarsi. Ognuno ha la responsabilità di prendersi cura di sé, ma allo stesso tempo è possibile condividere come ci si sente senza andare sul personale o creare conflitti. Si può farlo solo quando ci si sente pronti, con calma, mettendo al centro il proprio vissuto e non il giudizio sugli altri.
In questo modo si dà all’altro la possibilità di capire, e a te la possibilità di alleggerire un peso che non meriti di portare da sola.
Resto a disposizione anche in modalità online per un confronto su questo argomento, qualora sentisse il bisogno di uno spazio in cui elaborare ciò che sta vivendo.
Una serena giornata,
Dr.ssa Manuela Valentini
Buon pomeriggio, penso che lei meriterebbe un lavoro molto più soddisfacente. Quindi, le consiglio di provare a concentrarsi sul suo obiettivo personale, di pensare che ognuno ha il proprio percorso, il proprio tempo per realizzarsi e a farsi scivolare, quanto più possibile, le parole poco carine di altre persone. Se questo include il veder meno persone che non la fanno stare bene, non deve sentirsi obbligata ad averci un rapporto. Può vedere la sua amica anche in separata sede. Un caro saluto, Ilaria Innocenti
Salve, grazie per aver condiviso la tua esperienza. Da quello che racconti, è comprensibile che tu ti senta svalutata e frustrata: il comportamento del ragazzo della tua amica sembra creare un confronto continuo che mette a dura prova la tua autostima. È importante ricordare che il suo atteggiamento e le sue parole non definiscono chi sei né il tuo valore.
Può essere utile osservare cosa succede dentro di te quando ti trovi in queste situazioni: quali emozioni emergono, quali pensieri ricorrenti ti fanno sentire insicura. Prendere consapevolezza di questi meccanismi è il primo passo per poter agire in modo più assertivo e proteggere il tuo benessere emotivo.
A livello pratico, puoi sperimentare piccoli confini: per esempio, scegliere con chi uscire, quanto tempo passare in sua compagnia, o preparare risposte calme ma ferme quando ti senti sminuita. Non è necessario spiegare tutto alla tua amica subito, puoi procedere gradualmente, osservando come ti senti.
Se senti che la situazione pesa molto, può essere utile parlarne con una persona di fiducia o un professionista, anche solo per fare chiarezza sui tuoi sentimenti e trovare strategie che ti aiutino a sentirti più sicura e rispettata.
La domanda che puoi porti è: “Cosa posso fare per tutelare la mia autostima e il mio benessere, pur mantenendo un rapporto con la mia amica?” Questo sposta l’attenzione da lui a te e a ciò che puoi gestire, senza sentirti in colpa.
Cordialità
Può essere utile osservare cosa succede dentro di te quando ti trovi in queste situazioni: quali emozioni emergono, quali pensieri ricorrenti ti fanno sentire insicura. Prendere consapevolezza di questi meccanismi è il primo passo per poter agire in modo più assertivo e proteggere il tuo benessere emotivo.
A livello pratico, puoi sperimentare piccoli confini: per esempio, scegliere con chi uscire, quanto tempo passare in sua compagnia, o preparare risposte calme ma ferme quando ti senti sminuita. Non è necessario spiegare tutto alla tua amica subito, puoi procedere gradualmente, osservando come ti senti.
Se senti che la situazione pesa molto, può essere utile parlarne con una persona di fiducia o un professionista, anche solo per fare chiarezza sui tuoi sentimenti e trovare strategie che ti aiutino a sentirti più sicura e rispettata.
La domanda che puoi porti è: “Cosa posso fare per tutelare la mia autostima e il mio benessere, pur mantenendo un rapporto con la mia amica?” Questo sposta l’attenzione da lui a te e a ciò che puoi gestire, senza sentirti in colpa.
Cordialità
Salve, mi dispiace sia coinvolta in questa dinamica che lei stessa definisce svalutante. Rifletta sulle motivazioni che la spingono ad avvicinarsi a persone di questo tipo. Come la fanno sentire? Come mai mantiene il rapporto?
Potrebbe pensare di consultare un professionista.
La saprà aiutare.
Cordiali saluti.
Potrebbe pensare di consultare un professionista.
La saprà aiutare.
Cordiali saluti.
Lei giustamente ha una domanda.
Io le propongo un tema di riflessione: viviamo in una società performante.
Se non hai possibilità di mettere in mostra le tue medaglie sulla giacca, che dimostrano quanto bravo o brava sei, non vali niente. Sono le performance che danno forma al valore di una persona, non la persona stessa.
Ecco, questa società rende scarti tutti coloro che non hanno medaglie e lustrini. E' la dinamica della rupe Tarpea, da cui vengono gettati tutti coloro che non sono performanti e per ciò stesso diventano traditori.
Noi vogliamo una società diversa e lottiamo perché questo avvenga. Benvenuta in questo gruppo di idealisti che credono nella persona.
Io le propongo un tema di riflessione: viviamo in una società performante.
Se non hai possibilità di mettere in mostra le tue medaglie sulla giacca, che dimostrano quanto bravo o brava sei, non vali niente. Sono le performance che danno forma al valore di una persona, non la persona stessa.
Ecco, questa società rende scarti tutti coloro che non hanno medaglie e lustrini. E' la dinamica della rupe Tarpea, da cui vengono gettati tutti coloro che non sono performanti e per ciò stesso diventano traditori.
Noi vogliamo una società diversa e lottiamo perché questo avvenga. Benvenuta in questo gruppo di idealisti che credono nella persona.
Buongiorno,
da ciò che descrive emerge un vissuto di forte svalutazione, ed è importante sottolineare che le sensazioni che prova non sono “esagerate” né prive di senso. Quando una persona, attraverso atteggiamenti ripetuti, confronto implicito, scarsa ascolto o battute svalutanti, fa sentire l’altro inadeguato o invisibile, è naturale che l’autostima ne risenta.
È altrettanto comprensibile che questo momento sia per lei particolarmente delicato: la difficoltà lavorativa, il confronto con coetanei che sembrano “più avanti” e l’assenza temporanea del suo partner possono aumentare la vulnerabilità emotiva. In questo contesto, certi comportamenti risultano ancora più dolorosi.
Il fatto che la sua migliore amica tenda a difenderlo rende la situazione più complessa, ma non invalida il suo disagio. A volte, per tutelare una relazione importante, le persone faticano a vedere o riconoscere atteggiamenti problematici del partner. Questo non significa che lei debba sopportare situazioni che la fanno stare male.
Può essere utile iniziare a chiedersi quali confini desidera mettere per proteggere il suo benessere: ad esempio, limitare alcune uscite, cambiare contesto o valutare se e come esprimere ciò che prova, focalizzandosi su di sé e non sull’accusa.
Se questo senso di svalutazione è persistente o la accompagna anche in altri ambiti, un percorso psicologico potrebbe aiutarla a rafforzare l’autostima, a riconoscere i propri bisogni e a gestire in modo più sereno le dinamiche relazionali.
da ciò che descrive emerge un vissuto di forte svalutazione, ed è importante sottolineare che le sensazioni che prova non sono “esagerate” né prive di senso. Quando una persona, attraverso atteggiamenti ripetuti, confronto implicito, scarsa ascolto o battute svalutanti, fa sentire l’altro inadeguato o invisibile, è naturale che l’autostima ne risenta.
È altrettanto comprensibile che questo momento sia per lei particolarmente delicato: la difficoltà lavorativa, il confronto con coetanei che sembrano “più avanti” e l’assenza temporanea del suo partner possono aumentare la vulnerabilità emotiva. In questo contesto, certi comportamenti risultano ancora più dolorosi.
Il fatto che la sua migliore amica tenda a difenderlo rende la situazione più complessa, ma non invalida il suo disagio. A volte, per tutelare una relazione importante, le persone faticano a vedere o riconoscere atteggiamenti problematici del partner. Questo non significa che lei debba sopportare situazioni che la fanno stare male.
Può essere utile iniziare a chiedersi quali confini desidera mettere per proteggere il suo benessere: ad esempio, limitare alcune uscite, cambiare contesto o valutare se e come esprimere ciò che prova, focalizzandosi su di sé e non sull’accusa.
Se questo senso di svalutazione è persistente o la accompagna anche in altri ambiti, un percorso psicologico potrebbe aiutarla a rafforzare l’autostima, a riconoscere i propri bisogni e a gestire in modo più sereno le dinamiche relazionali.
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