è brutto se voglio andare a letto con un uomo (impegnato) senza però dirgli prima che sono vergine?
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è brutto se voglio andare a letto con un uomo (impegnato) senza però dirgli prima che sono vergine? Mi piace molto esteticamente e mi piacerebbe se tra noi succedesse qualcosa, ho questa sensazione/idea... lui anche prova una forte attrazione e vorrebbe concedersi quest'avventura di una notte, con la convinzione che tra noi non possa esserci mai nulla di serio. Io da una parte per un periodo di tempo ho sperato che ci fosse altro, poi mi sono rassegnata. Ma ora continuo a pensare che forse lui è quello "giusto" per sbloccarmi da questo stallo che vivo nelle relazioni dato che non ne ho mia avuta una e sono quasi trent'enne.
cosa posso fare? come arrivare a prendere una decisione consapevole? testa o cuore? ragione o istinto?
cosa posso fare? come arrivare a prendere una decisione consapevole? testa o cuore? ragione o istinto?
Buongiorno, va bene così com’è il tuo desiderio, se nasce da un bisogno autentico. Chiediti solo se sei pronta a viverlo senza aspettative e con rispetto per te stessa. La scelta consapevole non è perfetta, è quella che non ti lascia rimpianti e ti può far sentire al meglio. Auguro il meglio, rimango a disposizione per qualsiasi considerazione di supporto.
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Gentile Utente, Lei è libera, il suo cuore è libero! Che cosa la blocca per fare una esperienza sessuale? Pregiudizi, giudizi, doveri, convinzioni? Noi siamo fatti di energia sessuale, siamo istinto; tutto il resto è frutto delle idee della nostra mente. Segua il suo istinto, non reprima questa parte. Ascolti il suo corpo e NON la sua mente. Grazie.
Ciao,
non posso dirti se sia brutto o meno, ma certamente mi sento di dirti che già sai la risposta, se è impegnato sai che non sarebbe la relazione che potrebbe sbloccarti, ma forse darti ancor di più la "certezza" che vivresti di un "non rapporto" così.
In un valido rapporto di terapia puoi trovare le risposte che ancora non hai trovato.
Un caro saluto
Lavinia
non posso dirti se sia brutto o meno, ma certamente mi sento di dirti che già sai la risposta, se è impegnato sai che non sarebbe la relazione che potrebbe sbloccarti, ma forse darti ancor di più la "certezza" che vivresti di un "non rapporto" così.
In un valido rapporto di terapia puoi trovare le risposte che ancora non hai trovato.
Un caro saluto
Lavinia
Salve cara il mio consiglio è; Se tu ti sei già preparata che comunque una storia seria sarebbe impossibile con questo uomo potresti provare a stare con lui, insomma concederti magari potresti vivere l'esperienza più affascinate della tua vita; in questo caso io proverai a scegliere l'istinto senza provare una ripeto una delusione se dovesse la storia con lui fermarsi a storia di una notte"
buona fortuna
buona fortuna
Non è “brutto” avere desideri o sensazioni complesse riguardo a una persona, anche se lui è impegnato e c’è il tema della tua verginità non detta. Quello che conta davvero è che tu riesca a prenderti cura di te stessa, rispettando i tuoi tempi, i tuoi valori e le tue emozioni. Il fatto che tu senta attrazione e che lui sia disposto a un’avventura senza impegno può creare confusione, soprattutto se dentro di te c’è ancora la speranza di qualcosa di più profondo.
La decisione tra seguire testa o cuore, ragione o istinto, non è mai facile. Ti suggerisco di fermarti a riflettere su cosa davvero desideri, senza pressioni esterne, e su come questa esperienza potrebbe influire sul tuo benessere emotivo. Essere consapevole dei propri sentimenti e delle possibili conseguenze ti aiuterà a scegliere in modo più autentico e sereno.
Per approfondire queste riflessioni e trovare un equilibrio che sia davvero tuo, sarebbe utile e consigliato rivolgerti a uno specialista che ti possa accompagnare in questo percorso di consapevolezza e scelta.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
La decisione tra seguire testa o cuore, ragione o istinto, non è mai facile. Ti suggerisco di fermarti a riflettere su cosa davvero desideri, senza pressioni esterne, e su come questa esperienza potrebbe influire sul tuo benessere emotivo. Essere consapevole dei propri sentimenti e delle possibili conseguenze ti aiuterà a scegliere in modo più autentico e sereno.
Per approfondire queste riflessioni e trovare un equilibrio che sia davvero tuo, sarebbe utile e consigliato rivolgerti a uno specialista che ti possa accompagnare in questo percorso di consapevolezza e scelta.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Buon pomeriggio, innanzi tutto La ringrazio per questa condivisione così personale.
Non credo che la questione sia dire o meno all'uomo in questione della Sua verginità, ma piuttosto mi interrogherei sul motivo per il quale ritiene l'uomo "giusto" proprio un uomo che è impegnato e che Le ha lasciato capire che sarebbe solo "un'avventura di una notte".
Credo che per sbloccarsi e superare lo stallo debba trovare una persona che le ispiri fiducia e la faccia sentire al sicuro - tanto da concedersi la possibilità di dire (o non dire, se non lo riterrà importante) della sua verginità, ma anche che le permetta di immaginare una relazione futura... Altrimenti rischia di sbloccarsi da un punto di vista "fisico", ma non da uno "relazionale" (visto che racconta di non aver mai avuto una relazione)... E' necessario che Lei si dia la possibilità di costruire, con tempo e fiducia, la relazione con l'altro - credendo autenticamente di meritarsela.
Con un aiuto ed un sostegno psicologico sono certa che riuscirebbe ad apprezzarsi di più ed a concedersi all'altro, fisicamente e romanticamente, in maniera sana e funzionale.
Se avrà bisogno, sarò a Sua disposizione! :)
Non credo che la questione sia dire o meno all'uomo in questione della Sua verginità, ma piuttosto mi interrogherei sul motivo per il quale ritiene l'uomo "giusto" proprio un uomo che è impegnato e che Le ha lasciato capire che sarebbe solo "un'avventura di una notte".
Credo che per sbloccarsi e superare lo stallo debba trovare una persona che le ispiri fiducia e la faccia sentire al sicuro - tanto da concedersi la possibilità di dire (o non dire, se non lo riterrà importante) della sua verginità, ma anche che le permetta di immaginare una relazione futura... Altrimenti rischia di sbloccarsi da un punto di vista "fisico", ma non da uno "relazionale" (visto che racconta di non aver mai avuto una relazione)... E' necessario che Lei si dia la possibilità di costruire, con tempo e fiducia, la relazione con l'altro - credendo autenticamente di meritarsela.
Con un aiuto ed un sostegno psicologico sono certa che riuscirebbe ad apprezzarsi di più ed a concedersi all'altro, fisicamente e romanticamente, in maniera sana e funzionale.
Se avrà bisogno, sarò a Sua disposizione! :)
No, non è brutto. Non c’è nulla di sbagliato nel desiderare qualcuno, anche se la situazione è complicata.
Però è importante chiederti: lo sto facendo davvero per me? Mi farà sentire bene, libera… o più vuota dopo?
La prima volta è qualcosa che resta, e se c’è anche solo una parte di te che spera in qualcosa di più, rischi di farti male. Lui ha già messo un confine — “solo una notte” — tu invece sei ancora in una zona un po’ sospesa.
Questo non vuol dire che non puoi scegliere di viverla comunque. Ma prima ascolta te stessa bene, senza fretta. Non devi dimostrare niente a nessuno.
E se deciderai di farlo, fallo con consapevolezza, per te — non per smuovere qualcosa in lui, non per sbloccarti a tutti i costi.
Testa e cuore non devono essere in lotta. A volte basta solo prendersi per mano.
Tu meriti di sentirti scelta.
Dott.ssa Paola Massafra
Però è importante chiederti: lo sto facendo davvero per me? Mi farà sentire bene, libera… o più vuota dopo?
La prima volta è qualcosa che resta, e se c’è anche solo una parte di te che spera in qualcosa di più, rischi di farti male. Lui ha già messo un confine — “solo una notte” — tu invece sei ancora in una zona un po’ sospesa.
Questo non vuol dire che non puoi scegliere di viverla comunque. Ma prima ascolta te stessa bene, senza fretta. Non devi dimostrare niente a nessuno.
E se deciderai di farlo, fallo con consapevolezza, per te — non per smuovere qualcosa in lui, non per sbloccarti a tutti i costi.
Testa e cuore non devono essere in lotta. A volte basta solo prendersi per mano.
Tu meriti di sentirti scelta.
Dott.ssa Paola Massafra
Cara utente,
la questione non è se "è brutto" o no andare a letto con un uomo impegnato quanto piuttosto concentrarci sui motivi della sua riflessione al riguardo. Nel suo racconto si intrecciano molte dimensioni: il desiderio, l’autenticità, il bisogno di esperienza e la ricerca di senso in una scelta che riguarda sia il corpo che la propria storia personale. In un’ottica sistemico-relazionale, ogni scelta relazionale ha un significato che va oltre l'evento in sé: parla di lei, del suo rapporto con la propria identità affettiva e sessuale, dei modelli relazionali appresi e del modo in cui si posiziona rispetto all'altro e ai legami.
La invito quindi ad una riflessione rispetto proprio a questi temi, cosa significa per lei trovare quello "giusto" e cosa invece "sbloccarsi nelle relazioni". Leggo nelle sue parole una certa "corsa" alla ricerca del tempo perduto.
Il fatto che lui sia impegnato e che la relazione sia esplicitamente definita da lui come “non seria” apre una riflessione sulla reciprocità e sull'asimmetria: non tanto in termini morali, quanto rispetto al potenziale impatto emotivo per lei. La sessualità, soprattutto se vissuta come soglia significativa (come nel caso della prima volta), può avere risonanze profonde non solo fisiche, ma anche simboliche. Si interroga infatti se sia giusto o meno condividere un'informazione così personale, che riguarda la sua intimità più profonda. Non è una questione di obbligo, ma di coerenza con ciò che sente essere rispettoso per sé.
Il tema centrale non è quindi “testa o cuore” una decisione consapevole non è mai solo istinto né solo razionalità, ma l’ascolto profondo di sé e del proprio valore, al di là di quello che l’altro può o non può offrire.
Resto a disposizione per approfondimenti. Saluti
la questione non è se "è brutto" o no andare a letto con un uomo impegnato quanto piuttosto concentrarci sui motivi della sua riflessione al riguardo. Nel suo racconto si intrecciano molte dimensioni: il desiderio, l’autenticità, il bisogno di esperienza e la ricerca di senso in una scelta che riguarda sia il corpo che la propria storia personale. In un’ottica sistemico-relazionale, ogni scelta relazionale ha un significato che va oltre l'evento in sé: parla di lei, del suo rapporto con la propria identità affettiva e sessuale, dei modelli relazionali appresi e del modo in cui si posiziona rispetto all'altro e ai legami.
La invito quindi ad una riflessione rispetto proprio a questi temi, cosa significa per lei trovare quello "giusto" e cosa invece "sbloccarsi nelle relazioni". Leggo nelle sue parole una certa "corsa" alla ricerca del tempo perduto.
Il fatto che lui sia impegnato e che la relazione sia esplicitamente definita da lui come “non seria” apre una riflessione sulla reciprocità e sull'asimmetria: non tanto in termini morali, quanto rispetto al potenziale impatto emotivo per lei. La sessualità, soprattutto se vissuta come soglia significativa (come nel caso della prima volta), può avere risonanze profonde non solo fisiche, ma anche simboliche. Si interroga infatti se sia giusto o meno condividere un'informazione così personale, che riguarda la sua intimità più profonda. Non è una questione di obbligo, ma di coerenza con ciò che sente essere rispettoso per sé.
Il tema centrale non è quindi “testa o cuore” una decisione consapevole non è mai solo istinto né solo razionalità, ma l’ascolto profondo di sé e del proprio valore, al di là di quello che l’altro può o non può offrire.
Resto a disposizione per approfondimenti. Saluti
Buongiorno,
la ringrazio per la sua condivisione. Nella situazione che descrive, più che domandarsi cosa sia “giusto” o “sbagliato” in senso assoluto, può essere utile chiedersi: cosa sento davvero di volere io?
La verginità è un aspetto molto intimo e personale. Decidere se condividerlo o meno con qualcuno è una scelta che spetta solo a lei, e può essere guidata da ciò che la fa sentire più serena, protetta e rispettata nei suoi tempi e bisogni.
Lei parla di ragione e istinto, testa e cuore, come se fossero in conflitto. Ma forse la direzione più utile non è scegliere uno dei due, quanto piuttosto provare ad ascoltarli entrambi. Trovare un equilibrio tra ciò che sente emotivamente e ciò che la fa sentire al sicuro, rispettata e in pace con sé stessa, può aiutarla a prendere una decisione più consapevole.
Qualunque scelta faccia, è importante che sia una scelta sua, autentica e non condizionata dalla paura o dall’aspettativa altrui.
Resto a disposizione.
Un caro saluto, dott.ssa Elena Dati
la ringrazio per la sua condivisione. Nella situazione che descrive, più che domandarsi cosa sia “giusto” o “sbagliato” in senso assoluto, può essere utile chiedersi: cosa sento davvero di volere io?
La verginità è un aspetto molto intimo e personale. Decidere se condividerlo o meno con qualcuno è una scelta che spetta solo a lei, e può essere guidata da ciò che la fa sentire più serena, protetta e rispettata nei suoi tempi e bisogni.
Lei parla di ragione e istinto, testa e cuore, come se fossero in conflitto. Ma forse la direzione più utile non è scegliere uno dei due, quanto piuttosto provare ad ascoltarli entrambi. Trovare un equilibrio tra ciò che sente emotivamente e ciò che la fa sentire al sicuro, rispettata e in pace con sé stessa, può aiutarla a prendere una decisione più consapevole.
Qualunque scelta faccia, è importante che sia una scelta sua, autentica e non condizionata dalla paura o dall’aspettativa altrui.
Resto a disposizione.
Un caro saluto, dott.ssa Elena Dati
Buonasera,
la ringrazio per aver condiviso un pensiero così intimo e complesso. Le domande che pone riguardano temi profondi e delicati, legati all'identità, alla sessualità, ai bisogni affettivi e ai vissuti personali. Non esiste una risposta giusta o sbagliata in senso assoluto: ciò che conta davvero è che la decisione che prenderà sia frutto di una consapevolezza piena e rispettosa di sé.
Desiderare un incontro intimo, anche con una persona impegnata, non è di per sé qualcosa di “brutto”: è un desiderio umano, che però porta con sé implicazioni etiche, emotive e relazionali che meritano di essere esplorate. In particolare, il fatto che lei stia valutando di vivere la sua prima esperienza sessuale in questo contesto suggerisce la presenza di bisogni emotivi e di domande profonde che sarebbe importante ascoltare con attenzione.
Da ciò che scrive, emerge una tensione tra due poli:
Da un lato, il bisogno di sbloccarsi, di vivere qualcosa che segni un passaggio, un “prima e dopo” nella sua storia affettiva e sessuale.
Dall’altro, la consapevolezza che questa persona non è disponibile a costruire nulla di più, e che forse anche lei stessa ha rinunciato a sperare in una relazione più profonda.
È proprio questa contraddizione interna — tra desiderio e rassegnazione, tra istinto e riflessione — che merita spazio. Chiedersi se seguire la testa o il cuore è legittimo, ma più utile può essere integrare entrambi, cercando un punto d'incontro tra ciò che si desidera nell'immediato e ciò che si ritiene importante per sé nel lungo termine.
Le suggerirei di prendersi tempo per esplorare a fondo queste domande:
Che significato ha per me questa prima esperienza?
Sto scegliendo questa persona perché è davvero quella giusta per me, o perché sento che è “il meno peggio” disponibile in questo momento?
Cosa mi aspetto che accada dopo? Come potrei sentirmi, il giorno seguente?
Posso parlarne apertamente con lui, anche solo in parte, per sentirmi più libera e meno sola in questa scelta?
Non si tratta di decidere solo “se farlo o no”, ma di costruire le condizioni interiori perché qualsiasi scelta venga fatta sia sostenibile, rispettosa e porti crescita.
la ringrazio per aver condiviso un pensiero così intimo e complesso. Le domande che pone riguardano temi profondi e delicati, legati all'identità, alla sessualità, ai bisogni affettivi e ai vissuti personali. Non esiste una risposta giusta o sbagliata in senso assoluto: ciò che conta davvero è che la decisione che prenderà sia frutto di una consapevolezza piena e rispettosa di sé.
Desiderare un incontro intimo, anche con una persona impegnata, non è di per sé qualcosa di “brutto”: è un desiderio umano, che però porta con sé implicazioni etiche, emotive e relazionali che meritano di essere esplorate. In particolare, il fatto che lei stia valutando di vivere la sua prima esperienza sessuale in questo contesto suggerisce la presenza di bisogni emotivi e di domande profonde che sarebbe importante ascoltare con attenzione.
Da ciò che scrive, emerge una tensione tra due poli:
Da un lato, il bisogno di sbloccarsi, di vivere qualcosa che segni un passaggio, un “prima e dopo” nella sua storia affettiva e sessuale.
Dall’altro, la consapevolezza che questa persona non è disponibile a costruire nulla di più, e che forse anche lei stessa ha rinunciato a sperare in una relazione più profonda.
È proprio questa contraddizione interna — tra desiderio e rassegnazione, tra istinto e riflessione — che merita spazio. Chiedersi se seguire la testa o il cuore è legittimo, ma più utile può essere integrare entrambi, cercando un punto d'incontro tra ciò che si desidera nell'immediato e ciò che si ritiene importante per sé nel lungo termine.
Le suggerirei di prendersi tempo per esplorare a fondo queste domande:
Che significato ha per me questa prima esperienza?
Sto scegliendo questa persona perché è davvero quella giusta per me, o perché sento che è “il meno peggio” disponibile in questo momento?
Cosa mi aspetto che accada dopo? Come potrei sentirmi, il giorno seguente?
Posso parlarne apertamente con lui, anche solo in parte, per sentirmi più libera e meno sola in questa scelta?
Non si tratta di decidere solo “se farlo o no”, ma di costruire le condizioni interiori perché qualsiasi scelta venga fatta sia sostenibile, rispettosa e porti crescita.
Ci sono troppi pochi elementi per poterle dare un'indicazione. All'interno di qualche colloquio psicologico riuscirebbe sicuramente ad andare oltre il problema attuale, a capire da dove arriva il suo blocco, cosa la motiva a sperare in una relazione con un uomo non disponibile. Così su due piedi e con così pochi elementi sarebbe da sconsiderati darle un consiglio su un aspetto così importante della sua vita.
Gentilissima, la ringrazio per la sua condivisione. Sembra che dalle sue parole sia per certi versi desiderosa di sbloccare la situazione che descrive ma al contempo anche un pò timorosa. Comprendo assolutamente questa sua ambivalenza, se dovessi aiutarla a prendere una decisione consapevole le domanderei come prima cosa qual'è il suo reale bisogno in questa situazione, che cosa desidererebbe fare? Che cosa significa per lei sbloccarsi, è qualcosa che ha desiderato fare in altre situazioni? Che cosa la ostacola in questo processo invece? Forse una decisione consapevole ha bisogno sia di emozioni che di ragione, non necessariamente si oppongono, entrambe ci indicano degli aspetti legati a ciò che vorremmo e ciò che ci spaventa. Un caro saluto, Dott. Marco Squarcini
Gentile utente, credo che non stia a nessuno di noi poterle dire cosa fare o non fare, cosa è giusto e cosa non lo è. La scelta deve essere giusta per lei. Come la farebbe sentire? Se ciò che desidera è avere un rapporto intimo con questa persona, pur sapendo che potrebbe non esserci una proseguo, è libera. Si senta libera di fare ciò che desidera. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
cara,
Se ti stai facendo queste domande, sappi che non sei sola. A volte ci troviamo di fronte a scelte intime e complesse, come quella di vivere la prima esperienza sessuale con qualcuno che ci attrae — anche se quella persona è già impegnata o non disponibile per una relazione stabile.
Può nascere un senso di urgenza, la voglia di “sbloccarsi”, magari perché ci sentiamo in ritardo rispetto a ciò che la società si aspetta da noi. Ma è davvero un peso da togliere? O è un passaggio che merita ascolto, presenza e verità?
La verginità non è un valore assoluto. È un costrutto sociale, e come tutti i costrutti, ha senso solo se ti risuona, se ne comprendi il significato dentro di te. La vera domanda quindi non è: “È brutto?”, ma piuttosto:
Perché ho aspettato fino ad ora?
Cosa mi spinge a volerlo fare adesso, con questa persona?
Cosa rappresenta per me questo momento?
Non esistono risposte giuste o sbagliate, ma solo risposte autentiche — le tue.
In un percorso di counselling psicologico puoi esplorare tutto questo in uno spazio sicuro, senza giudizio, dove portare le tue emozioni, i tuoi dubbi e anche i tuoi desideri. Perché ogni scelta può essere bella e potente, se è consapevole.
Se senti che questo è un momento delicato per te, prenota un colloquio. Insieme possiamo fare chiarezza, dare voce a ciò che senti davvero e accompagnarti verso una decisione che rispetti te stessa.
Se ti stai facendo queste domande, sappi che non sei sola. A volte ci troviamo di fronte a scelte intime e complesse, come quella di vivere la prima esperienza sessuale con qualcuno che ci attrae — anche se quella persona è già impegnata o non disponibile per una relazione stabile.
Può nascere un senso di urgenza, la voglia di “sbloccarsi”, magari perché ci sentiamo in ritardo rispetto a ciò che la società si aspetta da noi. Ma è davvero un peso da togliere? O è un passaggio che merita ascolto, presenza e verità?
La verginità non è un valore assoluto. È un costrutto sociale, e come tutti i costrutti, ha senso solo se ti risuona, se ne comprendi il significato dentro di te. La vera domanda quindi non è: “È brutto?”, ma piuttosto:
Perché ho aspettato fino ad ora?
Cosa mi spinge a volerlo fare adesso, con questa persona?
Cosa rappresenta per me questo momento?
Non esistono risposte giuste o sbagliate, ma solo risposte autentiche — le tue.
In un percorso di counselling psicologico puoi esplorare tutto questo in uno spazio sicuro, senza giudizio, dove portare le tue emozioni, i tuoi dubbi e anche i tuoi desideri. Perché ogni scelta può essere bella e potente, se è consapevole.
Se senti che questo è un momento delicato per te, prenota un colloquio. Insieme possiamo fare chiarezza, dare voce a ciò che senti davvero e accompagnarti verso una decisione che rispetti te stessa.
Ciao, ho letto il tuo racconto e mi piacerebbe partire dalla fine quando scrivi "testa o cuore", "ragione o istinto". Immagina un attimo se potessi fondere questi termini apparentemente contrastanti, cosa ti direbbero?
Ti chiedi se è brutto andare con quest'uomo, ma forse in questa vicenda non si tratta di parlare di giusto o sbagliato ma di concentrarsi su altro. Vorrei chiederti infatti il senso di questa scelta, ossia se provi davvero una forte attrazione per lui che viene "mascherata" con l'attribuirgli il mero ruolo di colui che potrebbe "sbloccarti" o se invece sei attratta perchè gli attribuisci questa capacità. A questo punto mi immagino un terzo soggetto in questa vicenda, ossia il blocco, il muro che ti separa dalle relazioni. Magari anche a lui va data voce. un caro saluto
Ti chiedi se è brutto andare con quest'uomo, ma forse in questa vicenda non si tratta di parlare di giusto o sbagliato ma di concentrarsi su altro. Vorrei chiederti infatti il senso di questa scelta, ossia se provi davvero una forte attrazione per lui che viene "mascherata" con l'attribuirgli il mero ruolo di colui che potrebbe "sbloccarti" o se invece sei attratta perchè gli attribuisci questa capacità. A questo punto mi immagino un terzo soggetto in questa vicenda, ossia il blocco, il muro che ti separa dalle relazioni. Magari anche a lui va data voce. un caro saluto
La sua domanda è molto delicata e importante, e la ringrazio per averla posta con tanta sincerità. La situazione che descrive è complessa, perché tocca più aspetti della sua vita emotiva e relazionale, e merita una riflessione profonda, rispettosa e non giudicante. Aver raggiunto quasi trent’anni senza aver vissuto ancora un’esperienza intima può sicuramente generare un senso di frustrazione, ansia o persino vergogna. In realtà, ogni persona ha i propri tempi, la propria storia e il proprio percorso, e non esiste una scadenza o una regola fissa che definisca cosa è “normale” e cosa no. È però comprensibile che lei senta la necessità di uscire da questo “stallo”, anche solo per iniziare a vivere un’esperienza che sente di desiderare, o per sentirsi finalmente parte di qualcosa che, finora, le è sembrato distante o irraggiungibile. Nel modello cognitivo-comportamentale, consideriamo sempre come centrale il modo in cui le persone costruiscono significati personali attorno agli eventi e alle scelte. Lei sta cercando una risposta alla domanda “è giusto o sbagliato?”, ma in realtà la domanda più utile potrebbe essere: “che cosa rappresenta davvero questa scelta per me?”. Se sente che l’attrazione fisica verso quest’uomo le permette di connettersi con il suo desiderio, con una parte di sé che vuole finalmente vivere, sperimentare, lasciarsi andare, allora è importante riconoscere quel desiderio. Ma è altrettanto importante domandarsi se, andando avanti, questa esperienza possa davvero portarle un senso di benessere e libertà oppure se potrebbe lasciarle dietro una scia di dubbi, rimpianti o ferite emotive. Il fatto che quest’uomo sia impegnato e che, da quanto scrive, non ci siano reali prospettive di una relazione profonda, rappresenta un elemento critico. Se da una parte può sembrare che sia una scelta “pragmatica”, utile per superare il blocco, dall’altra rischia di rinforzare inconsapevolmente la sensazione che la sua prima volta non sia pienamente rispettosa di ciò che lei è e di ciò che merita. In altre parole, può esserci una sottile differenza tra scegliere di vivere un’esperienza per sentirsi finalmente liberi e scegliere qualcosa per paura di rimanere “indietro” o di non essere mai scelti da qualcun altro. Ha senso chiedersi se non stia valutando questa esperienza più per “togliersi il pensiero” che per un reale desiderio condiviso. E anche il fatto che stia pensando di non dirgli che è vergine potrebbe essere il segnale che dentro di sé, almeno in parte, non sente questo momento come uno spazio davvero sicuro o autentico. La testa e il cuore, la ragione e l’istinto, non devono necessariamente escludersi a vicenda. Un comportamento consapevole è quello che tiene conto del desiderio senza perdere di vista il contesto emotivo e relazionale. Lei ha tutto il diritto di desiderare una notte di passione, ma merita anche che quell’esperienza sia costruita in un contesto dove si senta pienamente rispettata, compresa e libera di essere se stessa, anche nelle sue vulnerabilità. Se sente di voler proseguire in questa direzione, potrebbe essere utile, prima di tutto, prendersi un momento per ascoltare le sue emozioni più profonde: sta cercando piacere, intimità, affetto, conferma? E poi chiedersi se questa persona, in questo momento, è davvero in grado di offrirle ciò di cui ha bisogno. Non esiste una risposta giusta in senso assoluto, ma solo quella che le permette di restare fedele ai suoi valori, a ciò che è importante per lei nella costruzione della propria storia personale. Infine, non si senta sola: questi pensieri, questi vissuti, sono molto più comuni di quanto si pensi. Parlare con un terapeuta può aiutarla ad esplorarli senza paura, con rispetto e senza giudizio, per arrivare a fare una scelta non dettata dalla fretta o dalla pressione sociale, ma dalla piena consapevolezza del proprio valore. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Grazie per aver condiviso una parte così delicata e intima di sé. Le domande che pone toccano aspetti profondi del desiderio, della vulnerabilità e del bisogno di sentirsi visti e scelti per ciò che si è davvero. Non esiste una risposta giusta o sbagliata in assoluto, ma certamente può essere utile avere uno spazio sicuro dove esplorare tutto questo, con rispetto e ascolto.
Se sente il bisogno di chiarire dentro di sé cosa sta cercando davvero in questa esperienza e cosa potrebbe lasciarle dentro, la invito a contattarmi per un colloquio. Potremo prenderci il tempo necessario per ascoltare tutto ciò che sente, senza giudizio, e aiutarla a trovare la sua risposta autentica. Quando si è in bilico tra testa e cuore, è importante avere qualcuno accanto che aiuti a mettere ordine nei pensieri e a dare voce alle emozioni. Se vuole, possiamo incontrarci.
Dott.ssa Stefania Conti, Psicologa
Se sente il bisogno di chiarire dentro di sé cosa sta cercando davvero in questa esperienza e cosa potrebbe lasciarle dentro, la invito a contattarmi per un colloquio. Potremo prenderci il tempo necessario per ascoltare tutto ciò che sente, senza giudizio, e aiutarla a trovare la sua risposta autentica. Quando si è in bilico tra testa e cuore, è importante avere qualcuno accanto che aiuti a mettere ordine nei pensieri e a dare voce alle emozioni. Se vuole, possiamo incontrarci.
Dott.ssa Stefania Conti, Psicologa
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, mi sembra che lei sia ben consapevole di ciò che le sta accadendo, se il suo obiettivo è veramente sbloccarsi da quello che lei definisce stallo allora forse potrebbe cogliere questa occasione e abbandonarsi a questa avventura. E' importante che lei poi mo monitori le sue apettative, aspettative che non mai nulla a vedere con la ragione. se ha bisogno di aiuto a disposizione
Buongiorno,
si percepisce la asua condizione di indecisione, mi spiace!
Lei avrebbe bisogno di fare chiarezza dentro di lei prima di qualsiasi decisione, a mio avviso, per evitare soffernze dopo.
Se vuole sono disponibile a vedrci.
Buona giornata.
Dr. Grazia Chianetta
si percepisce la asua condizione di indecisione, mi spiace!
Lei avrebbe bisogno di fare chiarezza dentro di lei prima di qualsiasi decisione, a mio avviso, per evitare soffernze dopo.
Se vuole sono disponibile a vedrci.
Buona giornata.
Dr. Grazia Chianetta
Buongiorno,
la ringrazio per queste domande, che mostrano come spesso le situazioni ci portino a riflettere sull'ascolto della nostra parte più razionale e mentale piuttosto che quella emotiva.
Per poter prendere una decisione consapevole potrebbe esserle di aiuto l'ascolto del suo mondo interiore. Esistono diverse pratiche psico corporee che si focalizzano sull'osservazione dei nostri livelli corporeo, emotivo e mentale e che possono far luce su ciò che ci sentiamo e desideriamo davvero fare, portandoci alla nostra vera essenza, che è poi l'essere e il potersi esprimere in maniera spontanea ed autentica per come siamo davvero.
Se vorrà approfondire, resto a disposizione,
Dott.ssa Giorgia Colombo
la ringrazio per queste domande, che mostrano come spesso le situazioni ci portino a riflettere sull'ascolto della nostra parte più razionale e mentale piuttosto che quella emotiva.
Per poter prendere una decisione consapevole potrebbe esserle di aiuto l'ascolto del suo mondo interiore. Esistono diverse pratiche psico corporee che si focalizzano sull'osservazione dei nostri livelli corporeo, emotivo e mentale e che possono far luce su ciò che ci sentiamo e desideriamo davvero fare, portandoci alla nostra vera essenza, che è poi l'essere e il potersi esprimere in maniera spontanea ed autentica per come siamo davvero.
Se vorrà approfondire, resto a disposizione,
Dott.ssa Giorgia Colombo
La tua domanda apre uno spazio ricco di contraddizioni emotive e desideri profondi, ed è già un segno di grande consapevolezza che ti stai interrogando su come agire in modo autentico e rispettoso verso te stessa.
Dal punto di vista costruttivista intersoggettivo, ogni scelta relazionale è un dialogo continuo tra bisogni emotivi, narrazioni interiori e l’intersoggettività, cioè la co-costruzione del significato con l’altro. Essere onesti con sé stessi e con chi si sceglie di incontrare, anche in un’avventura breve, significa prendersi cura della propria identità emotiva e del proprio benessere psicologico.
Nascondere la propria verginità può essere una forma di protezione, ma anche un modo per evitare una vulnerabilità che forse temi. Riflettere sul perché questa informazione ti pesa così tanto e cosa significherebbe condividerla o meno può aiutarti a prendere una decisione più integrata.
La tensione tra testa e cuore, ragione e istinto, è il classico spazio dove nasce la crescita personale. Un percorso di psicoterapia può diventare un luogo sicuro per esplorare questi aspetti, aiutandoti a trasformare il dubbio in una scelta più consapevole, che rispetti i tuoi valori e i tuoi desideri.
Dal punto di vista costruttivista intersoggettivo, ogni scelta relazionale è un dialogo continuo tra bisogni emotivi, narrazioni interiori e l’intersoggettività, cioè la co-costruzione del significato con l’altro. Essere onesti con sé stessi e con chi si sceglie di incontrare, anche in un’avventura breve, significa prendersi cura della propria identità emotiva e del proprio benessere psicologico.
Nascondere la propria verginità può essere una forma di protezione, ma anche un modo per evitare una vulnerabilità che forse temi. Riflettere sul perché questa informazione ti pesa così tanto e cosa significherebbe condividerla o meno può aiutarti a prendere una decisione più integrata.
La tensione tra testa e cuore, ragione e istinto, è il classico spazio dove nasce la crescita personale. Un percorso di psicoterapia può diventare un luogo sicuro per esplorare questi aspetti, aiutandoti a trasformare il dubbio in una scelta più consapevole, che rispetti i tuoi valori e i tuoi desideri.
Gentilissima utente, grazie per la sua condivisione. Quello che sembra preoccuparla è qualcosa di molto comune all'essere umano, ed è importante che lei stia cercando di dare un senso ai suoi pensieri e desideri.
Il suo bisogno di "sbloccarsi" e di vivere qualcosa di concreto a livello intimo è del tutto legittimo.
Mi sembra che sia presente una parte più istintiva che prova attrazione e curiosità e una parte più razionale che riconosce i limiti di questa situazione, come il fatto che lui sia impegnato e che non cerchi nulla di serio.
La domanda che potrebbe porsi allora non è “cosa vuole lui?” ma piuttosto: cosa desidera lei, davvero, per sé stessa in questo momento della sua vita?.
È naturale chiedersi cosa scegliere tra "testa o cuore", "ragione o istinto", ma spesso la risposta non sta nello scegliere uno dei due, bensì nel trovare un dialogo tra le parti.
Si concentri su di lei, su quello che desidera e si ascolti.
Un caro saluto, Dott. Daniele Migliore
Il suo bisogno di "sbloccarsi" e di vivere qualcosa di concreto a livello intimo è del tutto legittimo.
Mi sembra che sia presente una parte più istintiva che prova attrazione e curiosità e una parte più razionale che riconosce i limiti di questa situazione, come il fatto che lui sia impegnato e che non cerchi nulla di serio.
La domanda che potrebbe porsi allora non è “cosa vuole lui?” ma piuttosto: cosa desidera lei, davvero, per sé stessa in questo momento della sua vita?.
È naturale chiedersi cosa scegliere tra "testa o cuore", "ragione o istinto", ma spesso la risposta non sta nello scegliere uno dei due, bensì nel trovare un dialogo tra le parti.
Si concentri su di lei, su quello che desidera e si ascolti.
Un caro saluto, Dott. Daniele Migliore
Buongiorno,
può scegliere di preservare la sua intimità senza condividerla necessariamente.
Tuttavia la scelta può essere presa consapevolmente provando a riflettere su i suoi reali bisogni e desideri senza lasciarsi influenzare dal giudizio esterno.
Un caro saluto
può scegliere di preservare la sua intimità senza condividerla necessariamente.
Tuttavia la scelta può essere presa consapevolmente provando a riflettere su i suoi reali bisogni e desideri senza lasciarsi influenzare dal giudizio esterno.
Un caro saluto
Gent.ma utente,
è difficile per noi risolvere il suo dilemma, credo debba essere infine una sua decisione libera. Il mio consiglio è in una domanda: che valore da' alle sue azioni? Si chieda se i comportamenti che adotta o che intende adottare rispondano in modo coerente a ciò in cui lei crede davvero, al suo senso di orgoglio e di onestà verso sé stessa. Lì potrà trovare le risposte che cerca, non nelle convenzioni sociali che stabiliscono presunte date di scadenza per perdere la verginità, e non sul fatto che semplicemente si presenti un'occasione per farlo.
Il suo desiderio di vivere a pieno una relazione e di fare le sue esperienze sessuali è legittimo e richiama un'esigenza naturale dell'essere umano. Ma l'essere umano non è solo corpo e ormoni, è anche mente ed emozioni, e ci deve essere armonia fra tutte le parti. Se lei è consapevole di questi aspetti interiori, qualsiasi decisione prenderà sarà quella giusta e non avrà a che fare con le normali conseguenze, psicologiche e fisiche.
Prenda spunto da questa situazione per fermarsi e guardarsi dentro con gentilezza e pazienza, magari indagando il suo senso di autostima e la gestione dei pensieri intrusivi. C'è sempre un momento per dedicarsi alla crescita personale e migliorare anche il modo di relazionarsi alle altre persone, ricercando connessioni veramente significative, interessanti e durature.
Se lo desidera posso supportarla con un percorso psicologico di questo tipo, anche tramite consulenza online. Mi contatti per maggiori informazioni.
Le auguro il meglio, sperando di averla aiutata ad ampliare la sua prospettiva attuale.
Dott. Antonio Cortese
è difficile per noi risolvere il suo dilemma, credo debba essere infine una sua decisione libera. Il mio consiglio è in una domanda: che valore da' alle sue azioni? Si chieda se i comportamenti che adotta o che intende adottare rispondano in modo coerente a ciò in cui lei crede davvero, al suo senso di orgoglio e di onestà verso sé stessa. Lì potrà trovare le risposte che cerca, non nelle convenzioni sociali che stabiliscono presunte date di scadenza per perdere la verginità, e non sul fatto che semplicemente si presenti un'occasione per farlo.
Il suo desiderio di vivere a pieno una relazione e di fare le sue esperienze sessuali è legittimo e richiama un'esigenza naturale dell'essere umano. Ma l'essere umano non è solo corpo e ormoni, è anche mente ed emozioni, e ci deve essere armonia fra tutte le parti. Se lei è consapevole di questi aspetti interiori, qualsiasi decisione prenderà sarà quella giusta e non avrà a che fare con le normali conseguenze, psicologiche e fisiche.
Prenda spunto da questa situazione per fermarsi e guardarsi dentro con gentilezza e pazienza, magari indagando il suo senso di autostima e la gestione dei pensieri intrusivi. C'è sempre un momento per dedicarsi alla crescita personale e migliorare anche il modo di relazionarsi alle altre persone, ricercando connessioni veramente significative, interessanti e durature.
Se lo desidera posso supportarla con un percorso psicologico di questo tipo, anche tramite consulenza online. Mi contatti per maggiori informazioni.
Le auguro il meglio, sperando di averla aiutata ad ampliare la sua prospettiva attuale.
Dott. Antonio Cortese
Buongiorno gentile Utente, la sua domanda arriva dritta al centro di un conflitto profondo che spesso incontriamo nelle scelte intime e affettive: il bisogno di ascoltare il proprio desiderio e, allo stesso tempo, la necessità di proteggerci da situazioni che potrebbero lasciarci feriti. Non è affatto “brutto” desiderare un contatto fisico, né è sbagliato vivere la sessualità secondo i propri tempi e modalità. Al contrario, ciò che conta è che le sue scelte siano libere, autentiche e rispettose di sé.
Il fatto che lei stia riflettendo con tanta attenzione su questo passo rivela un grado di consapevolezza importante. In particolare, mi colpisce la lucidità con cui descrive la situazione: l'uomo che le piace è impegnato, ha chiarito che non desidera un rapporto serio, mentre lei ha vissuto e sta vivendo un desiderio che è anche carico di significati emotivi, e legato a un passaggio importante nella sua vita.
Quando ci si trova di fronte a una prima esperienza, è frequente che si carichi quel momento di aspettative, di significati profondi, anche inconsci. Spesso non si tratta solo di “fare l’amore” ma di sentire di valere, di essere scelte, di avere un posto nello sguardo e nel corpo dell’altro. Se la motivazione a vivere quest’esperienza è radicata in un bisogno di sbloccarsi, o di liberarsi da un “ritardo” che la fa sentire diversa o inadeguata, forse vale la pena fermarsi un momento in più a domandarsi: sto davvero scegliendo per me, o sto reagendo a una pressione, mia o esterna?
Anche la questione del non dire la verità sulla propria verginità non va letta in termini morali, ma relazionali. Nascondere un aspetto così centrale della sua storia può proteggerla nell’immediato, ma rischia anche di lasciarla sola nel momento in cui, invece, potrebbe avere bisogno di una presenza capace di rispetto, ascolto e cura. Se questa persona non le appare in grado di offrirglieli, chiedersi se sia davvero “quello giusto” per un passaggio così delicato diventa fondamentale.
Cuore e testa non devono per forza opporsi. Il desiderio può camminare insieme alla consapevolezza. Seguire l’istinto non significa agire impulsivamente, ma anche saper ascoltare le emozioni senza censurarle, restando però radicati in ciò che ci fa bene nel profondo. A volte può essere utile domandarsi: come mi sentirò il giorno dopo? cosa mi rimarrà addosso di questa esperienza, e cosa potrei perdere di me stessa se non fosse come immagino?
Non esiste una risposta “giusta” uguale per tutti. Esiste la sua risposta, quella che tiene insieme il suo desiderio di esplorarsi e la sua esigenza di non farsi male. Se sta ancora cercando un equilibrio tra questi due poli, può essere prezioso parlarne in uno spazio protetto, dove poter riconoscere i suoi bisogni autentici e accompagnarli senza giudizio.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori informazioni o di intraprendere un percorso mi trova a disposizione,
Dott. Luca Vocino
Il fatto che lei stia riflettendo con tanta attenzione su questo passo rivela un grado di consapevolezza importante. In particolare, mi colpisce la lucidità con cui descrive la situazione: l'uomo che le piace è impegnato, ha chiarito che non desidera un rapporto serio, mentre lei ha vissuto e sta vivendo un desiderio che è anche carico di significati emotivi, e legato a un passaggio importante nella sua vita.
Quando ci si trova di fronte a una prima esperienza, è frequente che si carichi quel momento di aspettative, di significati profondi, anche inconsci. Spesso non si tratta solo di “fare l’amore” ma di sentire di valere, di essere scelte, di avere un posto nello sguardo e nel corpo dell’altro. Se la motivazione a vivere quest’esperienza è radicata in un bisogno di sbloccarsi, o di liberarsi da un “ritardo” che la fa sentire diversa o inadeguata, forse vale la pena fermarsi un momento in più a domandarsi: sto davvero scegliendo per me, o sto reagendo a una pressione, mia o esterna?
Anche la questione del non dire la verità sulla propria verginità non va letta in termini morali, ma relazionali. Nascondere un aspetto così centrale della sua storia può proteggerla nell’immediato, ma rischia anche di lasciarla sola nel momento in cui, invece, potrebbe avere bisogno di una presenza capace di rispetto, ascolto e cura. Se questa persona non le appare in grado di offrirglieli, chiedersi se sia davvero “quello giusto” per un passaggio così delicato diventa fondamentale.
Cuore e testa non devono per forza opporsi. Il desiderio può camminare insieme alla consapevolezza. Seguire l’istinto non significa agire impulsivamente, ma anche saper ascoltare le emozioni senza censurarle, restando però radicati in ciò che ci fa bene nel profondo. A volte può essere utile domandarsi: come mi sentirò il giorno dopo? cosa mi rimarrà addosso di questa esperienza, e cosa potrei perdere di me stessa se non fosse come immagino?
Non esiste una risposta “giusta” uguale per tutti. Esiste la sua risposta, quella che tiene insieme il suo desiderio di esplorarsi e la sua esigenza di non farsi male. Se sta ancora cercando un equilibrio tra questi due poli, può essere prezioso parlarne in uno spazio protetto, dove poter riconoscere i suoi bisogni autentici e accompagnarli senza giudizio.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori informazioni o di intraprendere un percorso mi trova a disposizione,
Dott. Luca Vocino
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