Buongiorno, Sono una ragazza di 25 anni, laureata da un anno e attualmente sto lavorando. Mi è stat

19 risposte
Buongiorno,
Sono una ragazza di 25 anni, laureata da un anno e attualmente sto lavorando. Mi è stata fatta una proposta di lavoro più seria ed inerente a ciò che ho studiato ma sarebbe necessario il trasferimento in un’altra provincia, all’interno della stessa regione dove abito al momento con i miei genitori.
La proposta è molto interessante e anche se non sono ancora stata scelta sto cercando di capire se sarei disposta a trasferirmi.
Premetto che non ho mai vissuto da sola e anche se so che la distanza non sarebbe molta, mi troverei in una città che non conosco completamente da sola e questo un po’ mi spaventa. Allo stesso tempo però non vorrei che le mie paure mi precludessero un opportunità importante.
Non so se sono disposta ad abbandonare tutte le mie certezze e le mie abitudini per affrontare qualcosa di completamente nuovo.
Qualche consiglio?
Buongiorno, ciò che descrive fa ben comprendere la necessità di fare chiarezza tra i vari aspetti delle due situazioni che si presentano all'orizzonte. Il processo di scelta nella decisione richiede un'attenta valutazione ed è frequente per noi esseri umani aver paura del cambiamento. Cerchi di immaginarsi nella nuova situazione lavorativa e provi a contattare le proprie emozioni al riguardo; provare paura per ciò che non conosciamo fa parte dell'animo umano e può essere rassicurante pensare che nessuna scelta è irreversibile. Le auguro il meglio!

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Buongiorno, la ringrazio per la condivisione. Posso immaginare la sua confusione e paura. Non è possibile dirle quale sia la giusta scelta. Tuttavia, è possibile ascoltarsi e sentire cosa stiamo pensando e quali emozioni emergono. La paura è comprensibile: i cambiamenti sono fonte di paura, di messa in gioco. Uscire dalla propria comfort zone è faticoso: ciò che è nuovo ci richiede di attivare risorse e può provocare ansia, angoscia. La paura è un segnale: sta a noi decidere cosa fare con la paura. Far prendere il sopravvento e farci guidare nelle scelte dalla paura oppure ascoltarla e cercare di gestirla. Fondamentale è sempre tenere a mente che le vie sono infinite e non c'è nulla di irrimediabile. Imboccare una strada non significa che poi quella sarà la nostra per tutta la vita, possiamo scegliere sempre di cambiare e orientarci verso ciò che ci fa stare bene e ci stimola maggiormente.
Cordialmente, Dott.ssa Ilaria Truzzi
Salve, Mi spiace molto per la situazione del disagio espresso e comprendo il disagio sperimentato. Ritengo importante che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare Quei pensieri rigidi e disfunzionali che le impediscono al benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL
Gentile Utente, c’è tanta realtà nella sua preoccupazione, nel senso che ciascuno trovandosi a dover cambiare i propri punti di riferimento contatterebbe il suo stesso smarrimento. È un’emozione che sta al posto giusto. Difficile darle un’indicazione risolutiva, bisognerebbe capire se lei in questo momento sta contattando un’ansia fisiologica, “normale”, o se sente che c’è una quota in più, che la riguarda e sulla quale attraverso la terapia vorrebbe avere controllo. Di base dice una cosa molto giusta, non vuole che la paura le impedisca di cogliere delle occasioni, ma d’altra parte è anche importante capire se un’occasione è davvero la nostra occasione. Se lei mi offrisse un’auto da corsa a 100€ sarebbe indubbiamente un affare, solo non sarebbe il mio. Consideri la possibilità di portare questi suoi timori in una psicoterapia, sarà possibile liberarsi da questa sgradevole tensione tra opposti. Un caro saluto
Buongiorno è normale avere timori, porsi delle domande e avere delle perplessità in una situazione che le richiede dei cambiamenti importanti. Spesso i cambiamenti possono essere vissuti con ambivalenza e possono elicitare emozioni come ansia e paura perché non sappiamo cosa ci aspetta. Noi non possiamo dirle quale strada scegliere o darle un consiglio a riguardo, l'aiuto che un terapeuta potrebbe darle è quello di esplorare insieme a lei i suoi timori, le preoccupazioni, supportandola in un processo decisionale all'interno di una relazione validante e non giudicante. Cordialmente, Dott.ssa Correggia
Buonasera, è comprensibile che di fronte ad una nuova esperienza possa provare il timore del sapere che cosa le potrebbe aspettare. Non c'è una risposta giusta o sbagliata di fronte ad un cambiamento. Piuttosto le potrebbe essere utile chiedersi se questo lavoro rappresenta un'opportunità autentica per lei verso cui prova un interesse, una spinta emotiva positiva, perchè se così fosse potrebbe essere limitante farsi bloccare a priori dalla paura della novità, che è normale provare nei momenti di passaggio.
Resto a disposizione.
Un caro saluto,
DOtt.ssa Matilde Ciaccia
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Ciao, concordo con i colleghi su tutti i consigli espressi. Ne avrei uno anche io...CARPE DIEM, è una frase fatta e anche la frase di un importante film, ma molto vera e significativa. Lei è giovane e le paure sono fisiologiche data la situazione, COLGA L'ATTIMO !!!
Dottssa Marika Fiori
Buongiorno,
occorrerebbe un colloquio di consultazione che le offrisse una mappa per uscire dall'incertezza e costruirsi un suo progetto esistenziale in modo prudente. Questione che interessa molti giovani oggi.
Se vuole contattarmi, qui trova i miei riferimenti.
Un saluto cordiale
Dott.ssa Marzia Sellini
Buongiorno,
comprendo il suo sentirsi spaventata in quanto ogni cambiamento o novità porta con sé la paura del non conosciuto. In questo momento si trova di fronte ad una scelta che a sua volta comporta un cambiamento per lei, sia dal punto di vista delle relazioni sia per quanto riguarda l'ingresso nel mondo del lavoro che la mette a contatto con la preparazione universitaria. Intervengono diverse dinamiche che andrebbero guardate un pò più da vicino. Credo che le possa essere utile rivolgersi ad un professionista in uno spazio a lei dedicato così da poter esplorare assieme queste emozioni.
Rimango a dsiposizione anche per una consulenza online.
Un caro saluto
Dr.ssa Laura Chiuselli
Buon pomeriggio cara ragazza,
credo che sia legittimo che si preoccupi e che abbia delle perplessità perché non sa cosa aspettarsi da questa nuova esperienza, ma le auguro che questo non la fermi dal provare a sperimentarsi, avendo la certezza che se proprio farà fatica, potrà sempre ritornare indietro.
Le faccio un grande in bocca al lupo per questa sua decisione ed un buon week end,
Dott.ssa Federica Ciccarese.
Gentilissima,

partendo dal presupposto che gli psicologi e/o psicoterapeuti non danno consigli, mi sentirei di suggerirle di approfondire ciò che "uscire dal nido" significhi per lei: i 25 anni di oggi non sono certo i 25 anni di qualche generazione fa, dove le cose fluivano molto più naturalmente per i giovani adulti (anche a livello lavorativo)...
Pertanto, lei e soltanto lei potrà, sapere ciò che varrà la pena di fare...
Probabilmente lo ha anche già deciso nel suo profondo!

Un caro in bocca al lupo!
Buonasera, le preoccupazioni che lei espone sono comprensibili e quello che sta vivendo può mettere di fronte diversi scenari, degni di un'accurata riflessione. Parto dal presupposto che le mie sono soltanto ipotesi, nate dalla lettura alla sua domanda e che per formulare un quadro più chiaro sarebbe utile sostenere almeno dei colloqui di consultazione. Dalla descrizione leggo che si è laureata da poco e che attualmente vive e lavora nel suo paese di origine. Vive un'età in cui si fanno strada stati affettivi ed emotivi importantissimi: ci si chiede se si è pronti a lasciare "casa", essere indipendenti, fare scelte difficili per rincorrere la realizzazione dei nostri progetti ecc. L'ingresso dirompente di tali bisogni, possono entrare in collusione con le nostre "antiche certezze", pertanto l'ipotesi di aderire alla proposta lavorativa - con conseguente trasferimento - sollecitano tali conflitti, rendendoli attuali.
Purtroppo - e per fortuna aggiungerei - non esiste un manuale sulla giusta strada da percorrere, né tantomeno sarebbe rispettoso nei suoi confronti che qualcun altro si arroghi il diritto di decidere per lei, piuttosto le suggerirei di fermarsi; ascoltare quelle che possono essere le difficoltà che sta vivendo, i suoi bisogni, i suoi progetti di vita, legittimarli; dopo averlo fatto, prenda la sua decisione!
Le auguro un grande in bocca al lupo per tutto
Dott. Vincenzo Costantino
Buon pomeriggio, innanzitutto la ringrazio di aver condiviso questa esperienza e mi dispiace molto del disagio che ha espresso. Le preoccupazioni e le ansie sono tematiche ricorrenti nel momento in cui si devono affrontare delle tappe importanti della propria vita. Cambiare lavoro rappresenta un grande cambiamento, che può assumere determinati significati in base alla storia individuale, portandoci, a volte a bloccarci. Un percorso psicologico potrebbe permettergli di conoscersi meglio e di sviluppare delle strategie utili al fine di affrontare in maniera efficace questo "blocco" che sente che gli impedisce di andare avanti. Sarebbe uno spazio solo per lei alla scoperta di se stessi. In caso volesse, io sono a completa disposizione, in presenza ma anche Online. Dott. Matteo De Nicolò
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Buongiorno, come già scritto dai colleghi, è assolutamente normale avere timori per una nuova esperienza lontano dalla propria casa e dalla propria famiglia. Essendo una scelta reversibile può sempre provare e nel caso tornare indietro. Eventualmente un percorso di supporto psicologico la può aiutare ad affrontare questa situazione.

Cordiali saluti
Dott.ssa Martina Gallo
Cara utente, le paure e le emozioni che sta vivendo sono assolutamente legittime e normali; non è mai semplice lasciare la propria zona di confort. Il nuovo per sua intrinseca natura fa un po paura, semplicemente perchè non lo conosciamo. Si ricordi però che nessuna decisone è irreversibile, una condizione umana irreversibile è la morte. Dunque qualsiasi scelta farà potrà sempre trovare una nuova soluzione, c'è sempre una via.
Si chieda però cosa teme così fortemente se uscisse dalla sua zona di confort? Quale è lo scenario peggiore? E se anche questo scenario peggiore accadesse cosa direbbe questo di lei...?
Tali quesiti potrebbe affrontarli anche in un percorso di supporto psicologico. Cordialmente dott.ssa Alessia D'Angelo
Se la proposta di lavoro è interessante per il tipo di laurea che hai, ma cosa aspetti? Hai 25 anni e tante ragazze come te già si sono allontanate da casa per frequentare l'università! Sarai sola inizialmente ma poi se sei disponibile farai conoscenza con i colleghi/e , poi ti potrai iscrivere ad una palestra o altro in base ai tuoi interessi e così conoscerai altre persone. Sappi che ce la potrai fare. Hai bisogno di maggior fiducia in te stessa. Forse un supporto psicoterapico ti potrebbe essere utili proprio per sentirti più forte. Cordiali saluti. Lina Isardi
Buonasera, il suo timore è comprensibile. La vita ci mette davanti a continui cambiamenti che, in certi momenti, sono necessari ma, talvolta, implicano una scelta non semplice da fare. Spesso, lasciare una situazione conosciuta per una nuova ci spaventa perché siamo costretti ad uscire da una zona di comfort al quale siamo abituati.
Questa zona di comfort ci fa sentire al sicuro e protetti ma alla lunga può diventare la nostra gabbia. Se, in questo momento, è difficile trovare la sua strada perché sente di essere bloccata davanti ad un bivio allora sono sicura che iniziare un percorso psicoterapeutico possa aiutarla a ritrovare se stessa.
Un caro saluto
Dott.ssa Alessandra Scala
Ciao! Innanzitutto congratulazioni per la tua fresca Laurea! Spero tu l'abbia festeggiata e celebrata! Mi piace tanto questo momento di vita perchè è sì, pieno di incertezze, ma anche di tanta potenzialità! I primi passi per la tua carriera professionale!
Detto tutto ciò, ci saranno sicuramente tutta una serie di domande pratiche da valutare, legate ai costi da sostenere, ai pro e ai contro, insomma tutta la parte razionale! In aggiunta ti chiedo: c'è un po' di divertimento nell'immaginarti in quella città? C'è curiosità, meraviglia, una piccola spinta nel farlo? "La tua pancia si diverte a immaginarti lì?"
Ti lascio con queste domande!
Priscilla
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Buongiorno,
le consiglio di provare ad accettare l'eventuale proposta e iniziare questa nuova esperienza. Può sempre tenere in considerazione che può sempre tornare indietro. Nel frattempo se sente che non riesce a gestire le sue paure e l'ansia può seguire un percorso psicologico che la sostenga in questa fase della sua vita.
Saluti Dott.ssa Maria Luisa Strano
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