Esperienze

Sono Ilaria, ho scelto di diventare psicologa per poter aiutare ad arrivare alla consapevolezza, attraverso l'ascolto e l'empatia. Il mio obiettivo è aiutare le persone ad autorealizzarsi, nella versione migliore di se stesse, attraverso un percorso di presa di coscienza di se. Ognuno ha delle fragilità che possono diventare delle risorse, e non degli ostacoli.
Ho iniziato il mio percorso studiando Psicologia Clinica all'Università di Pisa.
Successivamente, ho proseguito gli studi all'Università di Padova, specializzandomi in Psicologia di Comunità.
Ho svolto il tirocinio pre lauream presso l'ospedale psichiatrico Villa Maria Luigia. Ho scelto di trattare nella mia tesi sperimentale la Schema Therapy, una terapia cognitivo-comportamentale per i disturbi di personalità.
Mi sono specializzata nel ramo della sessuologia attraverso un corso biennale al Centro Italiano di Sessuologia di Bologna, per poter diventare consulente sessuale.
Ho svolto il tirocinio professionalizzante nel Centro dei Disturbi del Comportamento Alimentare dell'Ausl di Reggio Emilia.
Dopo aver sostenuto l'esame di stato, mi sono iscritta all'Albo degli Psicologi dell'Emilia Romagna.
Ho intrapreso il corso Mindfulness Educators, per poter insegnare la mindfulness, ovvero la modalità che permette di essere presenti nel qui e ora. La mindfulness è utile per la gestione dello stress, la regolazione delle emozioni negative e per favorire la concentrazione.
Attualmente sto frequentando il terzo anno di corso della scuola di psicoterapia ASCCO Accademia di Scienze Comportamentali Cognitive a Parma.
Altro
Esperto in:
  • Psicoterapia cognitivo comportamentale
  • Sessuologia

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Kairos Fisioterapia e Riabilitazione
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G
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Presso: Kairos Fisioterapia e Riabilitazione colloquio psicologico


Lo studio di via Pascal è accogliente e raccolto, la Dottoressa non si riesce a descrivere in pochi aggettivi perché sarebbe riduttivo per quanto è brava nell’ ascolto e nell’empatia che dimostra durante gli incontri.
Non potevo affidarmi a un professionista migliore!

A
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Presso: Kairos Fisioterapia e Riabilitazione colloquio psicologico

Ilaria è una professionista delicata, empatica e sensibile. Mi sta aiutando in un momento difficile e sto capendo tanto insieme a lei. Consigliata assolutamente

F
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Presso: Kairos Fisioterapia e Riabilitazione colloquio psicologico

Nel percorso con Ilaria mi sono sentita accolta da subito. È molto attenta a mettere a proprio agio le persone e a non farle sentire giudicate. Sa entrare in empatia in modo gentile e delicato. Ho conosciuto una professionista capace e adatta alle mie esigenze. Mi sta aiutando a trovare gli strumenti per affrontare la situazione, ma soprattutto a migliorare il mio percorso personale! Sono proprio contenta di averla incontrata e consiglio anche agli altri di farlo!

J
Appuntamento verificato
Presso: Kairos Fisioterapia e Riabilitazione primo colloquio psicologico

Accogliente, premurosa, empatica. Nonostante sia stato il primo appuntamento mi sono sentita in sintonia perfetta e sono riuscita a comunicare tutto quello che mi sentivo.

G
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Presso: Kairos Fisioterapia e Riabilitazione colloquio psicologico

Con la dottoressa mi sono subito sentita a mio agio. È cordiale e gentile. Rispetto al mio problema sento di stare meglio e lei mi permette di guardare le cose da un diverso punto di vista.

K
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Presso: Kairos Fisioterapia e Riabilitazione colloquio psicologico

Ilaria è una professionista, riesce a metterti a tuo agio rimanendo sempre professionale. Grazie a lei sto facendo tanti progressi.

M
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Presso: Kairos Fisioterapia e Riabilitazione colloquio psicologico

Avevo dubbi all'inizio se intraprendere il percorso o no, a quale specialista rivolgermi. Ho scelto la Dott.ssa Ilaria e non avrei potuto fare scelta più azzeccata! Mi ascolta sempre con attenzione, facendomi sentire accolto e tranquillo. Si crea uno spazio libero e aperto in cui riflettere. Il percorso è una scoperta di se e Ilaria sa guidarti con delicatezza e sensibilità. Consiglio a tutti questa esperienza, grazie Ilaria!

M
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Presso: Kairos Fisioterapia e Riabilitazione colloquio psicologico

La Dott.ssa Truzzi è una professionista gentile, sempre disponibile ad intercettare le mie necessità. Ho trovato in ogni incontro apertura mentale, cordialità e quella delicatezza che ha reso possibile raccontare le mie difficoltà, nonostante la paura. È stato più facile affidarsi a lei, perché l’ho sentita interessata ad aiutarmi e mi ha dato coraggio, anche se ero all’inizio titubante. Un percorso molto proficuo!

C
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Presso: Kairos Fisioterapia e Riabilitazione

Ho intrapreso un percorso di ascolto e di cura con la dott.ssa Truzzi da circa 3 mesi e ne sono entusiasta. La dott.ssa Truzzi è molto professionale e preparata, ed è anche molto propensa all’ascolto, affrontando il paziente con calma e serietà. L’impressione al primo incontro è stata quella di trovarsi nel posto giusto con la persona giusta e le aspettative non sono state deluse. Nel corso delle nostre sedute posso parlare apertamente, senza mai sentirmi giudicata, il confronto è sempre costruttivo e le sue indicazioni si sono sempre rivelate preziose. Il mio percorso è ancora lungo, ma avendo altre esperienze alle spalle, so di poter esprimere sin d’ora un giudizio più che positivo. La ringrazio per il lavoro che sta facendo e la consiglio vivamente!

M
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Presso: Kairos Fisioterapia e Riabilitazione colloquio sessuologico

Consiglio a tutti questa esperienza: all'inizio avevo dubbi e paure nell'affrontare il percorso. Ho avuto la fortuna di scegliere la dott.ssa Ilaria. È stata davvero accogliente: mi sono sentito in uno spazio di ascolto, accettazione e libertà. Ho trovato in lei delicatezza e rispetto. Lo studio è comodo, ci sono parcheggi, è facile da trovare. Puntualità e professionalità. Grazie!

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Risposte ai pazienti

ha risposto a 91 domande da parte di pazienti di MioDottore

Cosa ci sta succedendo?
Salve, sono una donna di 30 anni, scrivo perché mi sto tormentando da giorni. Si tratta di una situazione relazionale piuttosto confusa e mi sembra di camminare sui vetri ad ogni passo.
Parto dalla base.
Ho una amicizia molto intima con un collega di lavoro, di quasi 10 anni di più grande. Ci siamo conosciuti circa 3 anni fa, nel disprezzo, che si è evoluto pian piano in una simpatia ed è sfociata nel sesso occasionale più bello e coinvolgente che abbia mai avuto. Il tutto è durato qualche mese, anche a distanza, con un intermezzo di allontanamento per esigenze di lavoro, e una mia dichiarazione di coinvolgimento un po' più profondo. Si è tirato indietro di fronte a ciò, dicendomi che era nel mezzo di un casino (aveva una donna con cui le cose non andavano già da un po'). Non ci siamo più visti fuori dal lavoro. Sono stata, però, il motivo precipitante della loro rottura, a seguito della quale è ripiombato un'altra, ultima volta con me. Poi, ha cominciato ad allontanarsi e, alla mia richiesta di rivederci ancora, dopo qualche settimana, mi ha detto di no, perché ogni volta che veniva a letto con me gli facevo casino in testa e piombava in un buco nero. Ciò detto, abbiamo provato a mantenere un rapporto amichevole ma distaccato, che ovviamente non abbiamo saputo gestire. Io, intanto, provavo disagio e sentimenti forti, ma non ero innamorata. Ho ceduto e glielo ho ribadito, con una conseguente litigata e rottura definitiva che è durata circa 8 mesi, con nessun contatto anche per motivi logistici. Con la psicoterapeuta, ho affrontato tutto, arrivando al distacco e ad aver abbandonato l'idea di vederlo.
Tuttavia... la vita si è messa di mezzo e ci siamo ritrovati di nuovo a lavorare insieme. Non è stato facile, ma gradualmente è riuscito a conquistare uno spazio nella mia vita che non pensavo volesse e che io volessi dargli ancora. In questi ultimi 9 mesi, l'ho visto valicare i confini che lui stesso aveva tracciato in precedenza. È stato questo suo indebolirsi ad aprire la via a una intimità relazionale che non avevamo mai avuto e che non avevamo da anni, anche a suo dire. Lui ha cominciato a brillare, non come una bomba pronta a deflagrare, ma come il lumino che nelle sere d’infanzia ti protegge dal buio. Ho cominciato ad apprezzare la sua capacità di starmi vicino in momenti di stress e smarrimento, ha vinto alcune paure perché sapeva che erano momenti importanti per me. Io l'ho sostenuto e consigliato, ogni giorni di più, e non abbiamo avuto alcun coinvolgimento fisico per mesi. Per me non era nemmeno plausibile che volessimo ancora qualcosa di erotico, sebbene fosse stato l'ultimo per me e tutti i nostri amici mi dicessero che fosse palese un imminente riavvicinamento più intenso. Noi quando siamo insieme ridiamo, ci divertiamo anche stando solo sul divano, abbiamo persino cominciato ad avere un registro di frasi ed espressioni tutto nostro. Lui non nasconde più in pubblico la voglia di starmi vicino ed è stato tutto così genuino e naturale e sobrio che non so come siamo arrivati ad ora.
Morale della favola, mentendo a me stessa senza rendermene conto, una sera siamo usciti ed gli ho detto quanto fossi grata di aver superato tutto, che alla fine non era una relazione possibile e che volendo sarei andata a letto con lui un'ultima volta prima del suo trasferimento. Come è finita? Che la sera stessa mi ha baciata e poi mi ha mandata via. E' stato come fumare una sigaretta dopo mesi di astinenza: caldo ed euforizzante. Da lì, siamo stati in intimità 2-3 volte e tutte le volte, sul più bello, lui non ce l'ha fatta. Ha perso quasi sempre l'erezione o dopo aver fatto sesso, scadentissimo rispetto a prima, si rintanava da solo e non voleva più essere toccato o toccare me. E' stato bruttissimo, soprattutto perché avevo un ricordo speciale dei nostri incontri. Io mi sono sentita a disagio e triste mentre mi davo a lui, perché mi sono resa conto di essere innamorata di lui. Una sola sera gli ho chiesto se avesse l'ansia o fosse a disagio e mi ha confessato, nei fumi dell'alcol, che era agitato per il suo imminente trasferimento e perché io ero, di fatto, l'unica con cui stesse avendo rapporti da tempo. Ha farfugliato qualcosa del tipo "per me non è soltanto... niente insomma, ho l'ansia anche perché sei tu" per poi rispondere alla domanda se volesse ancora fare sesso con me che sì, lo voleva da sempre e ancora nei prossimi mesi a venire, ma che si sente in un buco nero e che aveva deciso di farlo di nuovo con me perché gli avevo offerto una roba senza legame ed impegno (cioè quasi a dire "ora è colpa tua"). Io non ho avuto il coraggio di dirgli nulla su come mi sento, anche perché ci stiamo fisicamente separando e non so se ci vedremo più questa volta, ma so che siamo arrivati a fare del sesso "brutto" e distante è perché non siamo presenti e siamo presi dalle nostre reciproche angosce, che forse anche per lui riguardano il nostro rapporto. Lui, quando ci vediamo mi abbraccia, mi accarezza i capelli, mi odora il collo e poi mi spinge via dicendo di andare. Ci siamo sentiti qualche sera negli ultimi giorni e siamo in rapporti tutto sommato distesi e amichevoli. Io, però, non riesco ad accontentarmi e a non volerlo vedere, mi sto frenando in ogni modo possibile per non cadere in un fosso ancora più profondo. Non lo sto cercando e sto facendo una fatica mostruosa. Lui non è perfetto, è un soggetto di base evitante, insicuro, indeciso e anche con traumi relazionali pesanti alle spalle che non ha mai voluto affrontare. Non ama davvero da anni, da quando ha rotto con la ragazza della vita. E' come se fosse stato rinchiuso in un mausoleo di sconfitte che ha arredato lui. Lo stesso valeva per me, poi è arrivato il lui presente.
So che nessuno di voi legge nel pensiero altrui, ma mi chiedevo se secondo voi è plausibile che lui si trovi in una condizione in cui provi qualcosa che non mi sta dicendo. Io mi sto auto-convincendo che non provi nulla. E' più facile per me. Gli ho scritto delle lettere che non gli ho spedito, perché so che non ama questo tipo di cose e lo metterebbero a disagio. Io comunque sono paralizzata.

Buongiorno, grazie per la condivisione. Ha centrato in pieno, non possiamo leggere la mente altrui. Tuttavia, sarebbe utile forse in un momento così delicato, con tante incertezze e ambiguità, proprio riaffrontare la questione con la suo psicoterapeuta. Non possiamo decifrare le idee e le motivazioni degli altri, possiamo solo controllare le nostre azioni nel momento presente, e cercare di allinearle il più possibile coi nostri valori, coi nostri progetti di vita, a breve e a lungo termine, e quello che per noi è importante.
Grazie, Dott.ssa Ilaria Truzzi

Dott.ssa Ilaria Truzzi

Buongiorno dottori e dottoresse
Ho svolto per circa 10 anni lo stesso lavoro in modo appassionato.
Da un mese, è diventato improvvisamente insopportabile e faccio fatica a farlo.
Non riesco a capire cosa sia cambiato. Che ne pensate?

Buongiorno, grazie per la condivisione.
Da queste poche righe, non è possibile avere un'idea del cambiamento che percepisce.
Tuttavia, potrebbe essere un'ottima occasione per fermarsi e riflettere se da un mese nella sua vita è cambiato qualcosa, a livello ambientale ma anche emotivamente. Le suggerisco, se trova importante per lei lavorare sulla consapevolezza, un percorso con uno psicologo per fare chiarezza su quello che sta avvenendo. Potrebbe aiutarla a far chiarezza e prendere consapevolezza di quello che sta succedendo, per trovare un equilibrio e una serenità, nuova, costruita in base ai suoi valori e a quello che per lei è importante.
Grazie, Dott.ssa Ilaria Truzzi

Dott.ssa Ilaria Truzzi
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