Buongiorno, Da qualche anno soffro di disturbi tipo diarrea dopo i pasti, ma non sempre è diarrea

16 risposte
Buongiorno,

Da qualche anno soffro di disturbi tipo diarrea dopo i pasti, ma non sempre è diarrea, gli spasmi quelli invece ci sono sempre.
Sospetto IBS di tipo M. Negli ultimi mesi ho avuto gonfiore, bruciore al basso ventre e problemi urinari (bruciore alla vescica, urgenza al mattino, ecc).

Tuttavia da gennaio 2025 sotto consiglio medico assumo probiotici e tutti i sintomi sopra descritti sono spariti, tranne gli spasmi.

E' molto invalidante dover correre in bagno quando si è fuori casa. Prima assumevo Imodium ma ho capito che è meglio assumere antispasmotici come Buscopan, Spasmomen e altri. Forse ci sono ceppi probiotici più adatti per l'IBS? attualmente assumo un probiotico con un unico ceppo (bacillus coagulans BC513).

Il vino non posso più berlo nonostante i probiotici che assumo, mi da bruciore al basso ventre per diverse ore se lo bevo.

Devo rassegnarmi agli spasmi dopo certi pasti? o evitare gli spasmi solo per via farmacologica?

Chi è più esporto in IBS e microbiota? Gastroenterologo o nutrizionista?
Chi ha migliore conoscenza dei probiotici?
Dott. Luca Agostini
Nutrizionista
Piove di Sacco
La sindrome dell’intestino irritabile (IBS), soprattutto nella variante con prevalenza di diarrea (IBS-D o tipo M), può essere fortemente invalidante, come nel suo caso. È positivo che l’assunzione di probiotici abbia migliorato molti dei sintomi: questo suggerisce un buon margine di risposta attraverso il microbiota intestinale. Tuttavia, ogni individuo ha una composizione microbica intestinale unica e per questo motivo alcuni ceppi probiotici possono essere più efficaci di altri.

Nel suo caso, un singolo ceppo come il Bacillus coagulans può essere un buon punto di partenza, ma esistono formulazioni più complete, con ceppi testati in letteratura per il trattamento dell’IBS, come Bifidobacterium infantis, Lactobacillus plantarum, Saccharomyces boulardii e Lactobacillus rhamnosus GG. Anche l’uso continuativo o ciclico può fare la differenza, così come l’associazione con fibre prebiotiche selettive.

Gli antispastici come Buscopan o Spasmomen possono essere utili, ma sarebbe opportuno affiancarli ad un approccio più globale che includa alimentazione specifica (es. dieta FODMAP), gestione dello stress e valutazione funzionale della motilità intestinale.

Per rispondere alla sua ultima domanda: il gastroenterologo è la figura di riferimento per l’inquadramento clinico-diagnostico dell’IBS e per eventuali terapie farmacologiche. Il nutrizionista, in collaborazione con lo specialista, può aiutarla a trovare una strategia nutrizionale efficace e personalizzata, inclusa la scelta dei probiotici più adatti e la gestione alimentare a lungo termine.

Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini

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Buona sera, molto probabilmente se togliesse glutine, (bene, non a volte) risolverebbe molti problemi. Ora si trova comunque in una condizione di infiammazione intestinale. Una alimentazione senza glutina andrebbe comunque accompagnata da abbinamenti alimentari corretti. Spero di esserle stato di aiuto. Buona serata.
Buongiorno,
purtroppo la sua condizione non rappresenta un caso isolato, ma molte persone presentano la sintomatologia simile. Il mio consiglio è di approfondire le cause alla radice del problema, evitando l'uso di probiotici generici per l'IBS. La diagnosi di IBS non fornisce informazioni riguardanti la composizione della popolazione batterica presente nell'intestino, né specifica il tipo di disbiosi eventualmente presente.

Per individuare la causa effettiva dei suoi sintomi, le suggerisco di sottoporsi a un test completo del microbiota intestinale, che permette di analizzare la presenza non solo di di batteri e virus ma anche di miceti e parassiti. La corretta e attenta lettura dei risultati del consentono di personalizzare e indirizzare in modo mirato la terapia, riducendo il rischio di interventi casuali e inefficaci.

Resto a disposizione per eventuali chiarimenti
Buonasera, le rispondo sulla base delle conoscenze che ho in merito all'IBS. E' possibile che qualcuno gliene fornisca di diverse e quindi valuti lei. Sugli spasmi, purtroppo, l'intervento farmacologico è necessario se per altre vie non è possibile attenuare i sintomi. Per altre vie intendo l'alimentazione, la scelta di attività fisiche come yoga e pilates, meditazione ed eventualmente psicoterapia. Sui probiotici non c'è ancora un consenso univoco sulle formulazioni. Si punta maggiormente a simbiotici, che prevedono la presenza di probiotici (anche monoceppo), prebiotici e vitamine e minerali. E' tutto ancora in corso di studio, quindi magari il suo medico le ha suggerito uno degli ultimi prodotti su cui si hanno riscontri incoraggianti. In ogni caso, la risposta è individuale e il fatto che, però, i sintomi siano in gran parte rientrati è molto positivo. Provi a parlare con il suo medico di eventuali altre formulazioni, per il resto le suggerisco di intervenire sulle pratiche di rilassamento e sull'alimentazione qualora non l'avesse già fatto.
Dott.ssa Francesca Altavilla
Nutrizionista, Biologo nutrizionista
Lecce
Buongiorno, le consiglierei di andare da un gastroenterologo per assicurarsi che sia davvero IBS e poi con la diagnosi rivolgersi al nutrizionista che potrà stilare una dieta mirata per il suo disturbo, ascoltando anche tutte le sensazioni da lei comprovante dopo l'assunzione di alcuni alimenti.
Gentile paziente,
Comprendo che stai vivendo una serie di sintomi correlati all'IBS, ma può trovare un approccio efficace per gestirli. È positivo sapere che l’assunzione di probiotici ha portato a un miglioramento, ma è comprensibile che gli spasmi addominali e l’urgenza di andare in bagno possano essere molto invalidanti.
Per quanto riguarda i probiotici, il suo attuale utilizzo di Bacillus coagulans BC513 è un buon inizio, ma potremmo considerare l’integrazione di ceppi multi-ceppo, come Lactobacillus e Bifidobacterium, che hanno dimostrato di essere efficaci nel migliorare i sintomi dell’IBS. Le consiglio di discuterne con un esperto per valutare le opzioni più appropriate.
In merito alla gestione degli spasmi, oltre agli antispastici come Buscopan e Spasmomen, è fondamentale considerare anche le modifiche dietetiche. Potremmo esplorare l’adozione di una dieta a basso contenuto di FODMAP o altre strategie alimentari personalizzate per identificare e ridurre gli alimenti che potrebbero scatenare i tuoi sintomi. La tua esperienza nutrizionale sarà preziosa in questo processo.
Infine, è importante lavorare in sinergia con un gastroenterologo esperto in disturbi gastrointestinali, poiché potrà offrire un supporto clinico mirato. La tua collaborazione con un professionista della salute esperto nella gestione dell’IBS e nel microbiota le permetterà di affrontare la situazione in modo più completo.
Rimanere in contatto e monitorare i sintomi sarà fondamentale per trovare la soluzione migliore. Se vuole posso supportarla nel tuo percorso verso un miglioramento della qualità della vita.
Cordiali saluti,
Dott.ssa F.A.
Salve, ha fatto una visita più approfondita da un gastroenterologo? Le feci come sono
?
Dott.ssa Ilaria Carandente
Dietista, Nutrizionista
Pozzuoli
Salve! Comprendo la sua frustrazione relativa a questi sintomi scomodi e invalidanti. L'assunzione di probiotici adatti è essenziale per curare òla causa di IBS ovvero l'alterazione del microbiota intestinale, ma ahimè da sola non basta! c'è infatti bisogno di un'alimentazione ad hoc che prevede l'esclusione e successiva reintegrazione di alimenti altamente fermentativi che sono appunto causa di questi sintomi fastidiosi nonostante si siano attenuati con il probiotico. Consiglio vivamente di consultare un dietista o nutrizionista esperto di IBS per avere un piano nutrizionale specifico. Se vuole, sono a completa disposizione sia con consulenze di persona che online
Salve, dalle informazioni che comunica sembra si tratti di uno stato di disbiosi intestinale che ha causato disbiosi anche nelle vie urinarie. L'assunzione di alcuni ceppi specifici di probiotici può andare ad attenuare o mascherare il problema, in quanto le disbiosi non si curano solo con probiotici o integratori, quelli sono quasi l'ultimo step da fare e spesso il mischiare i vari step dei protocolli nel lungo termine fa più male che bene. Purtroppo i medici di base e a volte anche i gastroenterologi la fanno molto sbrigativa dando probiotici perchè effettivamente in alcuni casi in cui il soggetto presenta i sintomi da poche settimane allora in questi specifici casi il semplice probiotico potrebbe risolvere il problema, ma se le problematiche vanno nel cronico allora ci sono protocolli specifici da seguire per un periodo di tempo che va dalle 4 alle 12 settimane in cui è previsto uno o più protocolli dietetici + terapia antibiotica (non sempre necessaria) + integrazione specifica che varia in base alla fase del protocollo ed in fine la reintroduzione di tutti gli alimenti esclusi inizialmente ma in maniera progressiva.
Resto a disposizione per altre info in chat privata.
Un caro saluto Dott. Andrea Panni
Buongiorno. Il nutrizionista comprende la sua frustrazione riguardo ai sintomi persistenti, in particolare gli spasmi, nonostante l'assunzione di probiotici.
Per quanto riguarda la sua situazione, è importante sottolineare che la gestione dell'IBS è spesso multidisciplinare. Sia il gastroenterologo che il nutrizionista possono avere un ruolo cruciale.
Il gastroenterologo è lo specialista medico che si occupa delle patologie del tratto gastrointestinale. È la figura di riferimento per la diagnosi di IBS e per escludere altre possibili cause dei suoi sintomi. Può prescrivere farmaci specifici per la gestione del dolore e degli spasmi, come gli antispastici che lei ha menzionato.
Il nutrizionista, d'altra parte, è esperto nel rapporto tra alimentazione e salute. Può aiutarla a identificare eventuali alimenti scatenanti i suoi sintomi, come sembra essere il vino nel suo caso, e a elaborare un piano alimentare personalizzato per gestire l'IBS. Questo può includere strategie per modulare la sua risposta digestiva e ridurre il gonfiore.
Riguardo ai probiotici, entrambi gli specialisti possono avere una buona conoscenza in merito. Tuttavia, un nutrizionista potrebbe essere più aggiornato sulle specifiche proprietà dei diversi ceppi probiotici e su come questi possono influenzare il microbiota intestinale nel contesto dell'IBS. Diversi studi suggeriscono che alcuni ceppi probiotici possono essere più efficaci di altri nel ridurre specifici sintomi dell'IBS. Il Bacillus coagulans può essere utile per alcuni, ma in caso di IBS, spesso si utilizzano formulazioni con più ceppi batterici, tra cui Lactobacillus e Bifidobacterium.
Riguardo alla sua domanda se debba rassegnarsi agli spasmi o affidarsi solo ai farmaci, il nutrizionista suggerisce che potrebbe essere utile esplorare ulteriormente l'approccio nutrizionale. Identificare i pasti o gli alimenti che più frequentemente scatenano gli spasmi potrebbe permetterle di apportare modifiche alla sua dieta per ridurne l'incidenza. Insieme a questo, potrebbe valutare con il suo medico l'opportunità di provare un probiotico con una formulazione diversa e più specifica per l'IBS.
In sintesi, per una gestione ottimale dei suoi sintomi, il nutrizionista le consiglia di:
* Continuare il dialogo con il suo medico curante e/o gastroenterologo per escludere altre cause e discutere la gestione farmacologica degli spasmi.
* Consultare un nutrizionista esperto in IBS e microbiota per valutare la sua attuale alimentazione, identificare potenziali trigger alimentari e considerare l'utilizzo di probiotici con ceppi specifici per l'IBS.
Un approccio combinato tra gestione medica e nutrizionale potrebbe offrirle il miglior sollievo dai suoi sintomi e migliorare la sua qualità di vita. A presto!
Salve, sì, esistono ceppi più specifici per IBS. Il Bacillus coagulans che assume è un buon probiotico "di base", ma nella sindrome dell’intestino irritabile i migliori studi clinici hanno identificato questi ceppi:
Bifidobacterium infantis 35624 → riduce gonfiore, dolore, diarrea.
Lactobacillus plantarum 299v → eccellente sulla gestione degli spasmi e dolore addominale.
Saccharomyces boulardii → utile soprattutto per diarrea persistente o dopo infezioni intestinali.
Mix multi-ceppo tipo: Lactobacillus acidophilus + Bifidobacterium lactis.

ma comunque vanno consigliati nello specifico da gastroenterologo o nutrizionista specializzato previa visita.

Gastroenterologo: è il riferimento principale per diagnosi certa di IBS, gestione di farmaci, eventuali esami (colonscopia ecc.), esclusione di patologie più gravi.
Nutrizionista esperto di microbiota e FODMAP: è più preparato sulla gestione quotidiana con dieta, probiotici, strategie di mantenimento, riduzione fermenti, piani alimentari personalizzati.
Dr. Paolo Capoccia
Nutrizionista
Cologno Monzese
Buongiorno,

la sua situazione è piuttosto comune nei pazienti con IBS tipo M. È già positivo che i probiotici abbiano apportato benefici, sebbene non ancora completi.

Alcuni ceppi probiotici hanno dimostrato maggiore efficacia nell'IBS, tra questi:

- Bifidobacterium infantis 35624
- Lactobacillus plantarum 299v
- Bifidobacterium lactis Bi-07
- Miscele multiceppo (come il VSL#3)

Questi ceppi spesso migliorano sintomi come diarrea, spasmi e gonfiore.

Per quanto riguarda gli spasmi, gli antispastici (ad esempio Spasmomen o Buscopan) sono utili al bisogno, ma un uso continuativo va concordato con il gastroenterologo.

Il problema con il vino, che provoca bruciore, è frequente, poiché l’alcol agisce da irritante diretto sulla mucosa intestinale. Pertanto, sarebbe meglio evitarlo o limitarlo fortemente.

In merito a IBS e microbiota intestinale:

- Il gastroenterologo è più indicato per la diagnosi, la terapia farmacologica e la gestione clinica.
- Il nutrizionista esperto in microbiota può invece offrire un supporto mirato nella scelta dei probiotici più efficaci e nell'ottimizzazione alimentare per ridurre i sintomi.

La soluzione migliore sarebbe una collaborazione tra queste due figure professionali.

Non si rassegni: ottimizzando dieta e integrazione probiotica mirata può ulteriormente migliorare e ridurre il ricorso ai farmaci.

Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.

Cordiali saluti,
Paolo Capoccia
Dott. Fabio Turi
Osteopata, Chinesiologo, Nutrizionista
Agropoli
Salve, stai affrontando la questione con grande attenzione. Bacillus coagulans è utile, ma nell'IBS (soprattutto tipo misto) i ceppi più studiati sono i bifidobatteri (come Bifidobacterium infantis 35624) e alcuni lattobacilli (Lactobacillus plantarum e Lactobacillus rhamnosus). Esistono probiotici multispecie formulati proprio per l'IBS che potrebbero aiutarti più efficacemente. Gli spasmi purtroppo spesso restano perché dipendono anche dall’ipersensibilità intestinale, quindi l'uso di antispastici tipo Buscopan può essere ancora necessario, ma migliorando il microbiota talvolta si riducono. Il gastroenterologo è il riferimento principale sia per IBS che per il microbiota se è aggiornato sulle terapie più moderne; un nutrizionista esperto può aiutarti nel costruire una dieta mirata, ma meno sui protocolli probiotici avanzati.
Sicuramente ci sono prodotti appositi per la patologia da IBS che migliorano i sintomi e che oltre a probiotici hanno altri principi attivi importanti, ad esempio l'acido butirrico.
Sebbene il Bacillus coagulans BC513 sia valido, per l'IBS di tipo misto potrebbero essere più efficaci ceppi specifici come B. coagulans MTCC5856 o altri probiotici come Bifidobacterium infantis e Lactobacillus plantarum, particolarmente studiati per ridurre spasmi e dolore addominale. Come alternative agli antispasmotici farmacologici (Buscopan, Spasmomen), consideri rimedi naturali come infusi di malva, camomilla o melissa, che hanno proprietà antispastiche e antinfiammatorie. Consulti un gastroenterologo per una valutazione personalizzata della sua condizione.
Dott.ssa Barzaghi Federica
Salve,
il quadro andrebbe valutato anche con una anamnesi alimentare... spesso pzienti affetti da IBS, comprensibilmente, effettuano una dieta restrittiva e inizia un circolo vizioso per la salute del microbiota. Mi sento però di indicarle Butirrisan CBM588, solitamente molto efficace nel trattamento di IBS. Ricorda però che i fermenti "da soli" possono dare giovamento, ma per "farli sopravvivere e colonizzare" e risolvere l'IBS devono essere supportati da una alimentazione specifica... altrimenti è un ulteriore integrazione/costo senza soluzione a lungo termine!

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