Buongiorno. Circa 8-9 anni fa (quindi quando avevo 13-14 anni) ho avuto non delle esperienze omoses
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Buongiorno.
Circa 8-9 anni fa (quindi quando avevo 13-14 anni) ho avuto non delle esperienze omosessuali perché a me sono sempre piaciute le donne, ma con un mio amico, che molto probabilmente è stato bisex fino ai 15 anni (poi si è fidanzato con una ragazza), ma come una sorta di giochi sensoriali (io non gli ho fatto nulla, ma quando mi toccava ero eccitato perché era come se mi volessi masturbare in un modo diverso e provare cose nuove influenzato anche dalla pornografia conosciuta da altri miei amici) .
Non abbiamo avuto rapporti sessuali ovviamente e non c’è stato nessun abuso altrimenti una persona con il mio carattere l’avrebbe detto subito ai miei genitori, anche perché quando vedevo questo mio amico era come se non fosse accaduto nulla, ridevamo e scherzavamo come sempre e non provavo ansia o disagio quando lo vedevo.
Ultimamente ci sto rimuginando sopra (soffro di ansia generalizzata/ DOC e i mesi scorsi sono stati difficili per molti motivi) e questo mi fa un po’ stare male perché è come se fosse una piccola macchia della mia vita, nonostante io sia in quegli anni che nei successivi ho sempre provato forte interesse per le ragazze (ma fino a 10 giorni fa vivevo questi episodi con il mio amico solamente con un po’ di vergogna ma poi non ci davo peso, poi all’improvviso sono aumentati d’intensità) .
Vi chiedo se queste cose possono accadere nell’adolescenza e cosa può essere scattato a livello cerebrale in entrambi.
Vi ringrazio per l’attenzione.
Cordiali saluti
Circa 8-9 anni fa (quindi quando avevo 13-14 anni) ho avuto non delle esperienze omosessuali perché a me sono sempre piaciute le donne, ma con un mio amico, che molto probabilmente è stato bisex fino ai 15 anni (poi si è fidanzato con una ragazza), ma come una sorta di giochi sensoriali (io non gli ho fatto nulla, ma quando mi toccava ero eccitato perché era come se mi volessi masturbare in un modo diverso e provare cose nuove influenzato anche dalla pornografia conosciuta da altri miei amici) .
Non abbiamo avuto rapporti sessuali ovviamente e non c’è stato nessun abuso altrimenti una persona con il mio carattere l’avrebbe detto subito ai miei genitori, anche perché quando vedevo questo mio amico era come se non fosse accaduto nulla, ridevamo e scherzavamo come sempre e non provavo ansia o disagio quando lo vedevo.
Ultimamente ci sto rimuginando sopra (soffro di ansia generalizzata/ DOC e i mesi scorsi sono stati difficili per molti motivi) e questo mi fa un po’ stare male perché è come se fosse una piccola macchia della mia vita, nonostante io sia in quegli anni che nei successivi ho sempre provato forte interesse per le ragazze (ma fino a 10 giorni fa vivevo questi episodi con il mio amico solamente con un po’ di vergogna ma poi non ci davo peso, poi all’improvviso sono aumentati d’intensità) .
Vi chiedo se queste cose possono accadere nell’adolescenza e cosa può essere scattato a livello cerebrale in entrambi.
Vi ringrazio per l’attenzione.
Cordiali saluti
Carissimo,
dalla sua descrizione dei fatti non ho dubbi che si sia trattato di un atto di esplorazione e curiosità normale in quella fascia di età, per nulla legata all'attrazione verso l'Altro.
Il ritornarci con il pensiero e la preoccupazione legata a quell'episodio sono generati dal DOC, il cui pensiero è caratterizzato dal cosiddetto "fusione pensiero-azione" cioè il solo fatto di pensarlo vuol dire che posso realizzarlo.
Mi contatti pure per ulteriori chiarimenti
Saluti
Antonella Zangari
dalla sua descrizione dei fatti non ho dubbi che si sia trattato di un atto di esplorazione e curiosità normale in quella fascia di età, per nulla legata all'attrazione verso l'Altro.
Il ritornarci con il pensiero e la preoccupazione legata a quell'episodio sono generati dal DOC, il cui pensiero è caratterizzato dal cosiddetto "fusione pensiero-azione" cioè il solo fatto di pensarlo vuol dire che posso realizzarlo.
Mi contatti pure per ulteriori chiarimenti
Saluti
Antonella Zangari
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Buongiorno, mi sembra che tu stia parlando di un tuo desiderio di sperimentare negli anni dell'adolescenza che oggi sta assumendo nuovi significati magari alla luce di avvenimenti che sono sopraggiunti. Cosa ne pensi dell'idea di parlarne con uno psicologo/a?
Buongiorno. Probabilmente, rimuginare costantemente sulle esperienze passate le provoca confusione e smarrimento. Riferisce anche di vivere degli stati di ansia che le procurano qualche difficoltà: sarebbe opportuno potesse prendere un appuntamento con uno specialista per capire meglio di cosa si tratta e ipotizzare un eventuale lavoro psicoterapeutico. SG
Buongiorno, la ringrazio per la sua condivisione.
Nella sessualità avere dei desideri, provare nuove esperienze anche solo semplicemente per trasgredire è assolutamente normale e non indice per forza di una definizione del proprio orientamento.
Soprattutto in adolescenza siamo portati a provare esperienze nuove, ricercare con maggiore intensità stimoli anche solamente con il gusto di esplorare e capire cosa ci piace e cosa no.
Il lei dei 13 e 14 anni ha probabilmente vissuto quell’esperienza con questo spirito e con la libertà di concedersi questa esperienza. Tant’è che il vissuto che riporta è di gioco e di scoperta. Per rispondere alla sua prima domanda direi assolutamente si, è normale avere questo tipo di esperienze (è molto più comune di quanto si creda) come è normale avere dell’attrazione verso persone dello stesso sesso (senza che necessariamente questo porti ad una definizione del proprio orientamento sessuale). La sessualità in adolescente rappresenta una scoperta importante e come ogni scoperta si può avere una spinta a esplorare tutte le sue sfumature.
Comprendo d’altra parte il vissuto che sta portando rispetto alla vergogna e ai continui dubbi. è come se il suo sé adulto non accettasse quell’esperienza e mettesse in dubbio la sua identità sessuale.
Dal testo non mi è chiaro qual è l’obiettivo del suo rimuginare: se eliminare il dubbio che lei possa provare attrazione per gli uomini o se teme che qualcuno lo possa scoprire e giudicarla o se sono altre le ragioni che lo spingono a fare questo.
Sembra che la sua attenzione si sia focalizzata in modo importante su quell’episodio e questo è il meccanismo che la porta poi a soffrire.
Le consiglio di valutare la possibilità di un percorso psicologico per gestire meglio il processo ruminativo in modo che la possa fare stare meglio, oltre che per l’ansia e il DOC che ha riportato.
Cordiali saluti
Nella sessualità avere dei desideri, provare nuove esperienze anche solo semplicemente per trasgredire è assolutamente normale e non indice per forza di una definizione del proprio orientamento.
Soprattutto in adolescenza siamo portati a provare esperienze nuove, ricercare con maggiore intensità stimoli anche solamente con il gusto di esplorare e capire cosa ci piace e cosa no.
Il lei dei 13 e 14 anni ha probabilmente vissuto quell’esperienza con questo spirito e con la libertà di concedersi questa esperienza. Tant’è che il vissuto che riporta è di gioco e di scoperta. Per rispondere alla sua prima domanda direi assolutamente si, è normale avere questo tipo di esperienze (è molto più comune di quanto si creda) come è normale avere dell’attrazione verso persone dello stesso sesso (senza che necessariamente questo porti ad una definizione del proprio orientamento sessuale). La sessualità in adolescente rappresenta una scoperta importante e come ogni scoperta si può avere una spinta a esplorare tutte le sue sfumature.
Comprendo d’altra parte il vissuto che sta portando rispetto alla vergogna e ai continui dubbi. è come se il suo sé adulto non accettasse quell’esperienza e mettesse in dubbio la sua identità sessuale.
Dal testo non mi è chiaro qual è l’obiettivo del suo rimuginare: se eliminare il dubbio che lei possa provare attrazione per gli uomini o se teme che qualcuno lo possa scoprire e giudicarla o se sono altre le ragioni che lo spingono a fare questo.
Sembra che la sua attenzione si sia focalizzata in modo importante su quell’episodio e questo è il meccanismo che la porta poi a soffrire.
Le consiglio di valutare la possibilità di un percorso psicologico per gestire meglio il processo ruminativo in modo che la possa fare stare meglio, oltre che per l’ansia e il DOC che ha riportato.
Cordiali saluti
Buongiorno, durante l'adolescenza è assolutamente normale una fase di esplorazione e curiosità verso il proprio corpo e la sessualità e non vanno a definire l'orientamento sessuale della persona.
Se per anni questa tematica non è stata per lei un problema ed è invece uscita in questo periodo con rimuginazioni e pensieri ossessivi potrebbe essere legata ad una fase ansiosa che sta vivendo e che potrebbe affrontare con un percorso di psicoterapia. Le auguro buona vita!
Se per anni questa tematica non è stata per lei un problema ed è invece uscita in questo periodo con rimuginazioni e pensieri ossessivi potrebbe essere legata ad una fase ansiosa che sta vivendo e che potrebbe affrontare con un percorso di psicoterapia. Le auguro buona vita!
Buongiorno,
La situazione che descrive è comprensibilmente delicata e può generare confusione. È importante ricordare che l’orientamento e l’attrazione sono aspetti molto personali e spesso più fluidi di quanto si pensi. Le esperienze di vita, il contesto in cui cresciamo e le relazioni significative che viviamo possono influenzare ciò che proviamo e come interpretiamo alcune sensazioni.
È possibile che il suo amico, essendo bisessuale, provasse una forma di attrazione nei suoi confronti, non solo legata all’aspetto fisico ma anche alla profondità del vostro rapporto di amicizia. In un momento di vicinanza emotiva, un gesto affettuoso può assumere un significato più intenso del solito, e può evocare sensazioni piacevoli o di benessere, soprattutto se in quel momento c’era un bisogno di conforto. Questo non definisce necessariamente il suo orientamento, però può descrivere ciò che ha provato in quella specifica situazione.
È molto interessante che questa questione emerga proprio ora. Cosa la preoccupa in particolare? L’idea che, oltre alla sua eterosessualità, possa esserci anche una parte di curiosità o attrazione verso lo stesso sesso rappresenta per lei un problema? Che emozioni sta vivendo mentre ripensa a quell’episodio?
Il mio consiglio è di valutare un percorso con un professionista che possa accompagnarla nell’esplorazione di questi vissuti, aiutandola a comprendere meglio se stessa e ad accogliere senza giudizi ciò che scoprirà. Conoscersi in profondità è il primo passo per stare bene con la propria identità, qualunque essa sia, senza aver paura di giudizi da parte di altri e soprattutto da parte di sé stessi. Va tutto bene se si è in pace con noi stessi.
La situazione che descrive è comprensibilmente delicata e può generare confusione. È importante ricordare che l’orientamento e l’attrazione sono aspetti molto personali e spesso più fluidi di quanto si pensi. Le esperienze di vita, il contesto in cui cresciamo e le relazioni significative che viviamo possono influenzare ciò che proviamo e come interpretiamo alcune sensazioni.
È possibile che il suo amico, essendo bisessuale, provasse una forma di attrazione nei suoi confronti, non solo legata all’aspetto fisico ma anche alla profondità del vostro rapporto di amicizia. In un momento di vicinanza emotiva, un gesto affettuoso può assumere un significato più intenso del solito, e può evocare sensazioni piacevoli o di benessere, soprattutto se in quel momento c’era un bisogno di conforto. Questo non definisce necessariamente il suo orientamento, però può descrivere ciò che ha provato in quella specifica situazione.
È molto interessante che questa questione emerga proprio ora. Cosa la preoccupa in particolare? L’idea che, oltre alla sua eterosessualità, possa esserci anche una parte di curiosità o attrazione verso lo stesso sesso rappresenta per lei un problema? Che emozioni sta vivendo mentre ripensa a quell’episodio?
Il mio consiglio è di valutare un percorso con un professionista che possa accompagnarla nell’esplorazione di questi vissuti, aiutandola a comprendere meglio se stessa e ad accogliere senza giudizi ciò che scoprirà. Conoscersi in profondità è il primo passo per stare bene con la propria identità, qualunque essa sia, senza aver paura di giudizi da parte di altri e soprattutto da parte di sé stessi. Va tutto bene se si è in pace con noi stessi.
Gentile Utente, è assolutamente comprensibile che oggi tu possa riguardare quei ricordi con occhi diversi e che questo ti crei inquietudine soprattutto se stai attraversando un periodo di ansia più intensa Quello che descrivi rientra molto spesso nelle esplorazioni dell’adolescenza: è un’età in cui il corpo cambia rapidamente e il cervello è molto curioso e sensibile agli stimoli nuovi e non sempre ciò che si sperimenta in quei momenti ha un significato identitario profondo è più un modo per capire sensazioni confini piaceri e il tutto avviene spesso tra amici in un clima di gioco e sperimentazione senza implicazioni di orientamento sessuale. Il fatto che tu in quegli anni non abbia provato disagio e che la vostra relazione sia rimasta serena dice molto sulla natura non problematica dell’esperienza. Quello che ti disturba oggi sembra collegato più all’ansia e alla tendenza a rimuginare tipica del DOC che non al contenuto reale del ricordo quando la mente è tesa va a cercare qualcosa che appare come una macchia e lo ingrandisce come se dovesse proteggerti da un pericolo che però non c’è, A livello cerebrale è normale che nell’adolescenza ci sia un aumento della curiosità sensoriale e una maggiore risposta agli stimoli come la pornografia e il contatto fisico con gli altri senza che questo definisca nulla del proprio orientamento quello si costruisce nel tempo, attraverso ciò che senti davvero per le persone non per episodi isolati del passato. Quello che senti ora è una reazione emotiva della tua ansia non un segnale su chi sei davvero e non c’è nulla di sbagliato in ciò che è successo eri un ragazzo che esplorava come tantissimi altri e oggi sei un uomo che sta attraversando un momento in cui la mente ha bisogno di rassicurazione. In sostanza, singoli episodi non ci definiscono :) Un caro saluto,
Dott. Silvia Falqui
Dott. Silvia Falqui
Buongiorno, ti rispondo molto brevemente dicendo che questi episodi sono assolutamente naturali in quella prima fase dell’adolescenza. E’ l’età in cui si inizia ad esplorare la sfera della sessualità, spesso proprio con gli amici. Quindi mi sento di dire che puoi stare sereno, non rappresenta nessuna macchia. L’orientamento sessuale è un discorso a parte, lo riconosci in base a se sei attratto da uomini o da donne.
Un saluto
Un saluto
Gentile Utente, la sua condivisione racconta di un momento di scoperta ed esplorazione che, per quanto poco se ne parli nella nostra cultura, sono assolutamente normali nella fase adolescenziale. Su questo punto, dunque, starei tranquillo. Credo che uno dei focus importanti in questo suo racconto sia rappresentato dall'essere toccato, dove la sua intenzionalità è una prerogativa fondamentale altrimenti entreremmo in un campo differente e dalle conseguenze emotive potenzialmente più complesse, ma che lei ha scongiurato. Un altro punto, inoltre, ruota attorno al suo vissuto d'ansia generalizzato/ DOC che alimenta pensieri intrusivi, riguardo l'accaduto, in un circolo vizioso. Credo che possa essere importante in questo caso poter seguire un percorso di terapia, in modo da poter disporre di uno spazio d'ascolto non giudicante in cui può sentirsi libero di portare i suoi vissuti e rielaborarli con un professionista. Un caro saluto
É comprensibile il suo disagio e il bisogno di fare chiarezza. Ciò che descrive rientra molto spesso nella normale esplorazione della sessualità in adolescenza, anche quando avviene con coetanei dello stesso sesso.
A 13-14 anni il cervello è in un momento di intenso rimodellamento. Il sistema limbico, che include strutture come amigdala e ippocampo, è responsabile dell’eccitazione, della curiosità e della ricerca del piacere, è molto attivo. Questo rende gli adolescenti più reattivi agli stimoli tattili e sensoriali, e più inclini a vivere l’eccitazione come risposta spontanea a qualunque forma di novità o intimità. È per questo che molti adolescenti possono vivere momenti di gioco, sperimentazione o ricerca di sensazioni nuove insieme ai pari, senza che questo abbia nulla a che vedere con l’orientamento sessuale o con una vera attrazione romantica.
L’eccitazione corporea, in quelle fasi della crescita, può attivarsi per la novità, l’intimità, la curiosità, la scoperta del proprio corpo, o anche per l’influenza della pornografia vista troppo presto. Non è un “indicatore”, è una reazione fisiologica del corpo adolescente.
Poiché in questa fase la corteccia prefrontale, che regola la razionalità, la capacità di dare significato alle esperienze, il controllo degli impulsi e l’interpretazione morale, è ancora immatura. Ciò significa che l’adolescente vive le esperienze più sul piano sensoriale ed emotivo che non su quello dell’identità. Non attribuisce loro i significati complessi che da adulto siamo portati a costruire. Infatti è perfettamente coerente con quello che racconti: all’epoca non provavi disagio, continuavi a giocare con quell’amico come se nulla fosse, e tutto era vissuto nella naturalezza tipica di quell’età.
Inoltre il circuito dopaminergico — quello che regola la motivazione, il piacere e la ricerca della novità — è particolarmente sensibile in adolescenza. Questo amplifica la spinta a esplorare, provare sensazioni nuove, sperimentare il proprio corpo. Anche l’esposizione precoce alla pornografia può avere un effetto di “priming”: rende il sistema sessuale più reattivo e aumenta la curiosità, senza influire sull’orientamento.
Tutto questo ci dice che le esperienze che ha vissuto allora sembrerebbero compatibili con un normale sviluppo neuropsicologico.
Buongiorno — grazie per la domanda molto chiara e sensata.
Prima cosa: quello che descrive è relativamente comune nell’adolescenza. In quel periodo il corpo e il cervello stanno cambiando molto, gli ormoni aumentano la sensibilità sessuale e la curiosità, e molti giovani sperimentano forme di gioco, esplorazione tattile o fantasie per capire se stessi. Queste esperienze di esplorazione non determinano automaticamente l’orientamento sessuale: il fatto che lei abbia sempre provato attrazione per le ragazze rende comunque coerente la sua storia.
Alcuni punti pratici per capire meglio ciò che è successo e perché oggi la fa soffrire:
L’eccitazione durante “giochi sensoriali” può essere semplicemente una reazione fisiologica a stimoli nuovi o a contatto corporeo: il corpo reagisce, ma questo non stabilisce preferenze identitarie.
L’esposizione alla pornografia in adolescenza può orientare la curiosità verso pratiche particolari e amplificare la curiosità sperimentale; non è raro che questo condizioni il modo in cui si vive l’eccitazione in quel periodo.
L’ansia generalizzata e il DOC favoriscono il rimuginio: pensieri o ricordi che prima erano gestibili possono improvvisamente intensificarsi e diventare fonte di disagio. Il rimuginio tende a “ingrandire” elementi che prima non davano tanto fastidio.
Dal punto di vista cerebrale, l’adolescenza comporta cambiamenti nel sistema di ricompensa, nella regolazione emotiva e nella formazione di memoria: tutto questo rende le esperienze emotive e sessuali più salienti e facilmente ricordabili, ma non significa che abbiano effetti determinanti sull’identità personale a lungo termine.
Da quanto racconta, non emergono segnali di abuso (se ne fosse stato vittima probabilmente avrebbe ricordato più disagio e reazioni differenti), e il fatto che non ci sia stato rapporto sessuale e che lei provasse attrazione per le ragazze rende plausibile che si sia trattato di esplorazione adolescenziale.
Cosa può fare adesso:
Accettare che molte persone hanno vissuto esperienze simili in adolescenza e che questo non “macchia” la vita: è una parte di esperienza che può essere elaborata.
Se il rimuginio e l’ansia aumentano, la terapia cognitivo-comportamentale (con tecniche per il controllo del rimuginio e per l’OCD) o interventi mirati sulla regolazione emotiva possono essere molto utili. L’EMDR non è indicato in tutti i casi, ma può essere valutato se emergessero ricordi traumatici o vissuti molto disturbanti.
Lavorare con uno specialista può aiutarla a ridurre l’ansia, mettere quei ricordi in prospettiva e far sì che non occupino più tanto spazio nella vita quotidiana.
In sintesi: quanto descrive può accadere nell’adolescenza, spesso è esplorazione sessuale influenzata da fattori ormonali, curiosità e talvolta pornografia; l’attuale peggioramento sembra legato al rimuginio e all’ansia, che rendono il ricordo più doloroso. È consigliabile approfondire con uno specialista per ricevere sostegno mirato e strategie pratiche per ridurre l’ansia e il rimuginio.
Cordiali saluti,
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Prima cosa: quello che descrive è relativamente comune nell’adolescenza. In quel periodo il corpo e il cervello stanno cambiando molto, gli ormoni aumentano la sensibilità sessuale e la curiosità, e molti giovani sperimentano forme di gioco, esplorazione tattile o fantasie per capire se stessi. Queste esperienze di esplorazione non determinano automaticamente l’orientamento sessuale: il fatto che lei abbia sempre provato attrazione per le ragazze rende comunque coerente la sua storia.
Alcuni punti pratici per capire meglio ciò che è successo e perché oggi la fa soffrire:
L’eccitazione durante “giochi sensoriali” può essere semplicemente una reazione fisiologica a stimoli nuovi o a contatto corporeo: il corpo reagisce, ma questo non stabilisce preferenze identitarie.
L’esposizione alla pornografia in adolescenza può orientare la curiosità verso pratiche particolari e amplificare la curiosità sperimentale; non è raro che questo condizioni il modo in cui si vive l’eccitazione in quel periodo.
L’ansia generalizzata e il DOC favoriscono il rimuginio: pensieri o ricordi che prima erano gestibili possono improvvisamente intensificarsi e diventare fonte di disagio. Il rimuginio tende a “ingrandire” elementi che prima non davano tanto fastidio.
Dal punto di vista cerebrale, l’adolescenza comporta cambiamenti nel sistema di ricompensa, nella regolazione emotiva e nella formazione di memoria: tutto questo rende le esperienze emotive e sessuali più salienti e facilmente ricordabili, ma non significa che abbiano effetti determinanti sull’identità personale a lungo termine.
Da quanto racconta, non emergono segnali di abuso (se ne fosse stato vittima probabilmente avrebbe ricordato più disagio e reazioni differenti), e il fatto che non ci sia stato rapporto sessuale e che lei provasse attrazione per le ragazze rende plausibile che si sia trattato di esplorazione adolescenziale.
Cosa può fare adesso:
Accettare che molte persone hanno vissuto esperienze simili in adolescenza e che questo non “macchia” la vita: è una parte di esperienza che può essere elaborata.
Se il rimuginio e l’ansia aumentano, la terapia cognitivo-comportamentale (con tecniche per il controllo del rimuginio e per l’OCD) o interventi mirati sulla regolazione emotiva possono essere molto utili. L’EMDR non è indicato in tutti i casi, ma può essere valutato se emergessero ricordi traumatici o vissuti molto disturbanti.
Lavorare con uno specialista può aiutarla a ridurre l’ansia, mettere quei ricordi in prospettiva e far sì che non occupino più tanto spazio nella vita quotidiana.
In sintesi: quanto descrive può accadere nell’adolescenza, spesso è esplorazione sessuale influenzata da fattori ormonali, curiosità e talvolta pornografia; l’attuale peggioramento sembra legato al rimuginio e all’ansia, che rendono il ricordo più doloroso. È consigliabile approfondire con uno specialista per ricevere sostegno mirato e strategie pratiche per ridurre l’ansia e il rimuginio.
Cordiali saluti,
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Buongiorno, le consiglio di rivolgersi allo psichiatra/psicologo che già la seguono e che conoscendola potranno darle l'aiuto che le serve. Cordiali saluti.
Gentile paziente anonimo
Può rasserenarsi in merito agli episodi di omosessualità con il suo amico
Fanno parte della fase adolescenziale in cui si esplora il corpo e ci si riconosce con più facilità con individui dello stesso sesso.. Per evolvere poi nel tempo la propria identità sessuale e l'incontro con altro sesso. Tutto nella norma quindi
Se però continuano episodi di ansia generalizzata le consiglio di fare un trattamento terapeutico per risolvere le problematiche di fondo
In bocca al lupo
Dott.ssaLorenzini Maria santa psicoterapeuta
Può rasserenarsi in merito agli episodi di omosessualità con il suo amico
Fanno parte della fase adolescenziale in cui si esplora il corpo e ci si riconosce con più facilità con individui dello stesso sesso.. Per evolvere poi nel tempo la propria identità sessuale e l'incontro con altro sesso. Tutto nella norma quindi
Se però continuano episodi di ansia generalizzata le consiglio di fare un trattamento terapeutico per risolvere le problematiche di fondo
In bocca al lupo
Dott.ssaLorenzini Maria santa psicoterapeuta
Buongiorno,
grazie per aver condiviso la sua esperienza. L'adolescenza è il primo periodo di vita dove la sessualità diventa espressa verso l'altro e si ricerca un qualcosa che prima era vissuto solo a livello personale. Sarebbe utile indagare meglio questi sintomi che descrive e le consiglio di intraprendere un percorso con un professionista di modo da sondare le dinamiche da lei descritte.
Le auguro il meglio
Dott. Luca Mazzoleni
grazie per aver condiviso la sua esperienza. L'adolescenza è il primo periodo di vita dove la sessualità diventa espressa verso l'altro e si ricerca un qualcosa che prima era vissuto solo a livello personale. Sarebbe utile indagare meglio questi sintomi che descrive e le consiglio di intraprendere un percorso con un professionista di modo da sondare le dinamiche da lei descritte.
Le auguro il meglio
Dott. Luca Mazzoleni
Buongiorno, queste esperienze che lei descrive possono accadere in adolescenza. Mi sembra che lei in seguito non abbia avuto dubbi rispetto alle sue preferenze sessuali. Sono esperienze che fanno parte della scoperta del piacere e del proprio corpo ma poi lasciano il campo alle preferenze sessuali più stabili. Se ha bisogno di approfondire sono disponibile anche online. Buona Giornata! Dario Martelli
Caro 21enne con ansia generalizzata, la mia risposta è si. Può accadere che durante la pubertà prima (tra i 9 e 14 anni per i maschi) e l'adolescenziale poi, salga l'interesse per la sessualità e si sperimentino e si esplorino sensazioni, emozioni e comportamenti sessuali. Questo interesse sessuale può manifestarsi in vari modi, come flirt, baci, masturbazione o rapporti sessuali. Come per gli adulti, l'interesse sessuale tra gli adolescenti può variare considerevolmente ed è influenzato da norme e costumi culturali, educazione sessuale, educazione sessuale, orientamento sessuale e fattori sociali. In questo periodo di transizione dall'infanzia verso l'età adulta, anche il sesso è coinvolto nella costruzione della propria identità, nella definizione dei propri gusti. Se si ha un forte interesse o curiosità verso alcuni rapporti è difficile potersene fare un'idea senza provare. Per questo non parlerei di "macchie" nel tuo passato ma di esperienze in cui è difficile non sporcarsi le mani per viverle affondo e trarne le proprie conclusioni. Riparti da te oggi, sulla base di ciò che hai raccolto nel passato. Il passato non ti definisce, può servirti come riferimento, ma è importante incorporare il diritto di poter scegliere, ogni giorno, cosa fare, chi essere, anche contraddicendo ciò che pensavi il giorno prima. Oggi è un altro giorno e quello che sei oggi lo devi anche a quello che hai attraversato. Sta a te dargli una forma che ti appartenga e ti rappresenti. Se qualcosa non ti appartiene più lascialo andare, senza rinnegarlo. Se senti che ti appartiene ma in modo diverso, adattalo a ciò che senti oggi. Fai di te la tua bussola, al di là di qualsiasi giudizio morale. La morale è la tua e parla di ciò che ti corrisponde. Il sesso è libertà, lasciarsi andare al piacere e cosa ti piace parla inevitabilmente di te e dei tuoi gusti. Assaggiare non è "peccato" è peccato non farlo quando si ha voglia di farlo. Infine, se può aiutarti, sappi che anche l'universo femmine eterosessuale contempla la possibilità di aver avuto o di avere esperienze omosessuali. Cordiali saluti. Se vuoi sono disponibile per accompagnarti in un percorso che ti aiuti ad attraversare l'ansia che provi in questo momento. Contattami se vuoi.
Buongiorno,
la preadolescenza e l'adolescenza sono periodi di riscoperta di sé, non si è più bambini e non si è ancora adulti, quindi spesso ci sono dei momenti di esplorazione di ciò che è nuovo, soprattutto per quanto concerne la sfera sessuale. E' molto comune in questo periodo sperimentare in vari modi, tra cui anche con esperienze con persone dello stesso sesso. Per alcuni questa può essere una scoperta della propria omosessualità, per altri un'esperienza transitoria di condivisione con un pari.
Spero di aver risposto alla sua domanda.
Cordialmente,
Dott. Andrea Perottoni
la preadolescenza e l'adolescenza sono periodi di riscoperta di sé, non si è più bambini e non si è ancora adulti, quindi spesso ci sono dei momenti di esplorazione di ciò che è nuovo, soprattutto per quanto concerne la sfera sessuale. E' molto comune in questo periodo sperimentare in vari modi, tra cui anche con esperienze con persone dello stesso sesso. Per alcuni questa può essere una scoperta della propria omosessualità, per altri un'esperienza transitoria di condivisione con un pari.
Spero di aver risposto alla sua domanda.
Cordialmente,
Dott. Andrea Perottoni
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua situazione.
Le esperienze corporee e sensoriali tra coetanei in adolescenza sono frequenti e fanno parte di una fase esplorativa in cui si sperimenta il proprio corpo, la curiosità e i confini dell’intimità. Nelle sue parole emerge che già allora non c’erano vissuti di minaccia o disagio, ma un clima di gioco e scoperta, che non definisce l’orientamento sessuale di una persona.
Il fatto che oggi quei ricordi tornino con forza sembra più legato al periodo di ansia e vulnerabilità che sta vivendo. Quando l’equilibrio emotivo è più fragile, pensieri neutrali o lontani nel tempo possono caricarsi di significati che non avevano all’origine, diventando motivo di preoccupazione o vergogna.
Può essere utile chiedersi come mai proprio ora questi episodi abbiano assunto un nuovo peso e cosa rappresentino per lei sul piano dell’identità e dei vissuti personali.
Prenoti un primo colloquio gratuito per esplorare i suoi vissuti, ricevere un primo parere professionale e valutare i passi successivi.
Per ogni eventuale approfondimento sono a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto,
Dott. Mauro Terracciano.
Le esperienze corporee e sensoriali tra coetanei in adolescenza sono frequenti e fanno parte di una fase esplorativa in cui si sperimenta il proprio corpo, la curiosità e i confini dell’intimità. Nelle sue parole emerge che già allora non c’erano vissuti di minaccia o disagio, ma un clima di gioco e scoperta, che non definisce l’orientamento sessuale di una persona.
Il fatto che oggi quei ricordi tornino con forza sembra più legato al periodo di ansia e vulnerabilità che sta vivendo. Quando l’equilibrio emotivo è più fragile, pensieri neutrali o lontani nel tempo possono caricarsi di significati che non avevano all’origine, diventando motivo di preoccupazione o vergogna.
Può essere utile chiedersi come mai proprio ora questi episodi abbiano assunto un nuovo peso e cosa rappresentino per lei sul piano dell’identità e dei vissuti personali.
Prenoti un primo colloquio gratuito per esplorare i suoi vissuti, ricevere un primo parere professionale e valutare i passi successivi.
Per ogni eventuale approfondimento sono a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto,
Dott. Mauro Terracciano.
Grazie per aver condiviso la sua preoccupazione.
Lei racconta un’esperienza che può accadere durante l'adolescenza, un periodo in cui si è in una fase di esplorazione sia fisica che emotiva. L'adolescenza è una fase di grande cambiamento, in cui il corpo, le emozioni e i pensieri sono in continuo sviluppo. È naturale sentire il bisogno di esplorare e scoprire.
La sessualità è un aspetto complesso e non c'è nulla di strano nel fatto che stia riflettendo su questi episodi ora, ma sembra che in qualche modo l'ansia di cui parla stia amplificando il significato di quelle esperienze in una forma più di preoccupazione e disagio.
Forse potrebbe essere utile intraprendere un percorso psicologico che le consenta di porsi queste domande in uno spazio sicuro e accogliente: in modo da esplorare questi pensieri in modo più profondo, comprendere meglio le sue emozioni e a ridurre l’ansia che li accompagna.
Le auguro il meglio,
Dott. Daniele Migliore
Lei racconta un’esperienza che può accadere durante l'adolescenza, un periodo in cui si è in una fase di esplorazione sia fisica che emotiva. L'adolescenza è una fase di grande cambiamento, in cui il corpo, le emozioni e i pensieri sono in continuo sviluppo. È naturale sentire il bisogno di esplorare e scoprire.
La sessualità è un aspetto complesso e non c'è nulla di strano nel fatto che stia riflettendo su questi episodi ora, ma sembra che in qualche modo l'ansia di cui parla stia amplificando il significato di quelle esperienze in una forma più di preoccupazione e disagio.
Forse potrebbe essere utile intraprendere un percorso psicologico che le consenta di porsi queste domande in uno spazio sicuro e accogliente: in modo da esplorare questi pensieri in modo più profondo, comprendere meglio le sue emozioni e a ridurre l’ansia che li accompagna.
Le auguro il meglio,
Dott. Daniele Migliore
Le esperienze che descrivi rientrano in ciò che può accadere con molta normalità nell’adolescenza: in quella fase il cervello è in pieno sviluppo, la curiosità corporea è molto intensa, l’identità sessuale non è ancora definita e i comportamenti esplorativi (anche con amici dello stesso sesso) possono comparire senza che questo abbia alcun legame con l’orientamento sessuale futuro.
Quello che stai vivendo oggi non riguarda l’episodio in sé, ma il modo in cui la tua ansia sta reinterpretando quei ricordi: nell’adolescenza la risposta di eccitazione è fortemente influenzata da novità, stimoli nuovi e giochi di sperimentazione, non da un interesse affettivo o romantico verso l’altra persona, quindi non c’è nulla di “macchiato”: è un frammento di crescita, come accade a molti ragazzi.
Il fatto che questi pensieri siano riemersi proprio ora, in un periodo di forte ansia e DOC, è "comprensibile": non è l’evento ad essere problematico, ma la modalità con cui la tua ansia lo sta amplificando.
Se senti che questi pensieri stanno diventando intrusivi o che ti provocano disagio, parlarne in terapia può aiutarti a rimettere le cose nella loro giusta prospettiva e a ridurre la tendenza a ruminare su ciò che è stato.
Non c’è nulla di anomalo in quello che è accaduto: è parte di un processo di sviluppo comune a molti adolescenti.
Quello che stai vivendo oggi non riguarda l’episodio in sé, ma il modo in cui la tua ansia sta reinterpretando quei ricordi: nell’adolescenza la risposta di eccitazione è fortemente influenzata da novità, stimoli nuovi e giochi di sperimentazione, non da un interesse affettivo o romantico verso l’altra persona, quindi non c’è nulla di “macchiato”: è un frammento di crescita, come accade a molti ragazzi.
Il fatto che questi pensieri siano riemersi proprio ora, in un periodo di forte ansia e DOC, è "comprensibile": non è l’evento ad essere problematico, ma la modalità con cui la tua ansia lo sta amplificando.
Se senti che questi pensieri stanno diventando intrusivi o che ti provocano disagio, parlarne in terapia può aiutarti a rimettere le cose nella loro giusta prospettiva e a ridurre la tendenza a ruminare su ciò che è stato.
Non c’è nulla di anomalo in quello che è accaduto: è parte di un processo di sviluppo comune a molti adolescenti.
Buonasera e grazie per la condivisione :)
Questo tipo di esperienze possono essere assolutamente normali in adolescenza, età in cui ci si scopre nella sessualità e nell'autoerotizzazione. Non è detto che si debba poi avere necessariamente un orientamento sessuale di tipo omosessuale, ma possono rimanere anche semplici esperienze esplorative.
Le darei più che altro indicazione di continuare con il suo percorso, nel caso in cui ne stia facendo uno, anche perché questo potrebbe essere un sottotipo del DOC utile da esplorare.
Un caro saluto,
dott.ssa Francomano Ilaria
Questo tipo di esperienze possono essere assolutamente normali in adolescenza, età in cui ci si scopre nella sessualità e nell'autoerotizzazione. Non è detto che si debba poi avere necessariamente un orientamento sessuale di tipo omosessuale, ma possono rimanere anche semplici esperienze esplorative.
Le darei più che altro indicazione di continuare con il suo percorso, nel caso in cui ne stia facendo uno, anche perché questo potrebbe essere un sottotipo del DOC utile da esplorare.
Un caro saluto,
dott.ssa Francomano Ilaria
Gentile utente, è del tutto normale che si verifichino degli episodi di questo tipo durante l'adolescenza, e non necessariamente sono questi a determinare il nostro orientamento. Può trattarsi di una semplice curiosità. L'importante, come lei stesso ha detto, è che sia stato un momento in cui entrambi eravate consapevoli e consenzienti. Tuttavia, capisco che ognuno di noi può vivere queste situazioni in maniera differente col passare del tempo, e ripresentarsi sotto forma di continue rimuginazioni. Dovesse avere bisogno di un consulto, mi contatti pure. Un caro saluto
Buongiorno,
quello che descrive rientra con molta probabilità nella normale esplorazione tipica dell’adolescenza. In quella fase il cervello è guidato dalla curiosità, dalla ricerca di sensazioni nuove e dalla sperimentazione, indipendentemente dall’orientamento sessuale definitivo. Molti ragazzi vivono esperienze simili senza che questo definisca chi sono o cosa desiderano.
Il disagio che prova oggi sembrerebbe essere più legato all’ansia e ai meccanismi del rimuginio tipici del DOC. Un percorso può aiutarla a distinguere i ricordi dai pensieri intrusivi, a ridurre il senso di colpa e a smettere di valutarla con gli occhi e le paure di oggi. Non è una “macchia” ma semplicemente una parte della sua storia di crescita.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Mara Di Clemente
quello che descrive rientra con molta probabilità nella normale esplorazione tipica dell’adolescenza. In quella fase il cervello è guidato dalla curiosità, dalla ricerca di sensazioni nuove e dalla sperimentazione, indipendentemente dall’orientamento sessuale definitivo. Molti ragazzi vivono esperienze simili senza che questo definisca chi sono o cosa desiderano.
Il disagio che prova oggi sembrerebbe essere più legato all’ansia e ai meccanismi del rimuginio tipici del DOC. Un percorso può aiutarla a distinguere i ricordi dai pensieri intrusivi, a ridurre il senso di colpa e a smettere di valutarla con gli occhi e le paure di oggi. Non è una “macchia” ma semplicemente una parte della sua storia di crescita.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Mara Di Clemente
Buongiorno, quando ci si addentra nell'ambito delle esperienze affettive, emotive e sessuali, bisogna prestare attenzione a non generalizzare. Sicuramente l'adolescenza è un periodo in cui la sperimentazione e la messa alla prova del proprio orientamento sessuale sono elementi presenti. Per questo motivo, al di là delle esperienze avute, è stato utile poter sperimentare con un amico nuove sensazioni. Ciò, però, ora genera ansia. sarebbe utile approfondire le motivazioni per cui questo accade all'interno di un percorso psicologico poiché potrebbero essere contestualizzate (quando emerge, che vita conduce, cosa sperimenta nell'incontro con l'altro). A livello cerebrale penso si siano potute attivare le aree cerebrali legate al piacere (corteccia prefrontale e sistema limbico), ma sono solo ipotesi.
Spero di essere stata chiara.
Spero di essere stata chiara.
Buonasera, la ringrazio per aver condiviso in maniera così aperta la Sua esperienza. Quello che descrive rientra pienamente nella normalità dell’adolescenza. In questo periodo, il corpo e la mente attraversano una fase di grande esplorazione sessuale e sensoriale: è del tutto comune provare curiosità verso coetanei dello stesso sesso o sperimentare sensazioni di piacere in modi “sperimentali”, senza che ciò metta in discussione il proprio orientamento sessuale.
Spesso questi comportamenti non nascono da un desiderio romantico o da una scelta identitaria, ma dalla semplice scoperta del piacere, dalla stimolazione sensoriale e dalla curiosità naturale tipica dell’adolescenza. Il cervello, in questa fase, è particolarmente sensibile agli stimoli sessuali e alle sensazioni di eccitazione, quindi è normale che esperienze come quelle che racconta abbiano suscitato reazioni corporee, anche se non erano collegate a un interesse reale per persone dello stesso sesso.
Il fatto che all’epoca non abbia provato disagio, ansia o senso di colpa, e che abbia continuato a provare attrazione per le ragazze, indica chiaramente che si trattava di una fase di esplorazione, senza implicazioni sulla Sua identità sessuale.
Può succedere, soprattutto in periodi di maggiore ansia o stress, che la mente riporti alla memoria ricordi del passato, facendoli sembrare più intensi o significativi di quanto fossero realmente. Questo non è indice di qualcosa di “sbagliato”: è una modalità normale con cui il cervello elabora emozioni e esperienze vissute.
Non c’è nulla di “macchiato” o negativo in ciò che è accaduto. Sono esperienze che fanno parte della normale crescita e che non modificano né il Suo orientamento sessuale né la Sua identità. Se dovesse avvertire che questi pensieri diventano troppo invadenti o generano ansia, parlarne con uno psicologo può essere utile per gestirli in maniera serena e senza giudizio. Rimango a disposizione, un saluto!
Spesso questi comportamenti non nascono da un desiderio romantico o da una scelta identitaria, ma dalla semplice scoperta del piacere, dalla stimolazione sensoriale e dalla curiosità naturale tipica dell’adolescenza. Il cervello, in questa fase, è particolarmente sensibile agli stimoli sessuali e alle sensazioni di eccitazione, quindi è normale che esperienze come quelle che racconta abbiano suscitato reazioni corporee, anche se non erano collegate a un interesse reale per persone dello stesso sesso.
Il fatto che all’epoca non abbia provato disagio, ansia o senso di colpa, e che abbia continuato a provare attrazione per le ragazze, indica chiaramente che si trattava di una fase di esplorazione, senza implicazioni sulla Sua identità sessuale.
Può succedere, soprattutto in periodi di maggiore ansia o stress, che la mente riporti alla memoria ricordi del passato, facendoli sembrare più intensi o significativi di quanto fossero realmente. Questo non è indice di qualcosa di “sbagliato”: è una modalità normale con cui il cervello elabora emozioni e esperienze vissute.
Non c’è nulla di “macchiato” o negativo in ciò che è accaduto. Sono esperienze che fanno parte della normale crescita e che non modificano né il Suo orientamento sessuale né la Sua identità. Se dovesse avvertire che questi pensieri diventano troppo invadenti o generano ansia, parlarne con uno psicologo può essere utile per gestirli in maniera serena e senza giudizio. Rimango a disposizione, un saluto!
Salve,
l 'adolescenza è un periodo particolare della vita di un individuo, ed è un momento nel quale le persone sono alla ricerca della propria identità, anche sessuale. Credo che questo sia accaduto anche a lei e le esperienze qui descritte le possono essere servite a comprendere meglio i suoi interessi sessuali. Qualora fosse motivato ad approfondire maggiormente quanto qui espresso consulti pure uno specialista, potrebbe aiutarla a trovare le risposte che cerca.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
l 'adolescenza è un periodo particolare della vita di un individuo, ed è un momento nel quale le persone sono alla ricerca della propria identità, anche sessuale. Credo che questo sia accaduto anche a lei e le esperienze qui descritte le possono essere servite a comprendere meglio i suoi interessi sessuali. Qualora fosse motivato ad approfondire maggiormente quanto qui espresso consulti pure uno specialista, potrebbe aiutarla a trovare le risposte che cerca.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Buonasera, la mente può intrecciare eventi lontani con eventi recenti in modi molto lontani e diversi da una logica razionale. Se non è seguito in un percorso è il momento di farlo. Se è già seguito, valuti il percorso con chi la segue. Dall'ansia e dalle sue manifestazioni si può guarire.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
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