Buonasera sono un ragazzo di 26 anni appena laureato, dovrei essere contento, spensierato,ma in real

23 risposte
Buonasera sono un ragazzo di 26 anni appena laureato, dovrei essere contento, spensierato,ma in realtà non lo sono.
Sono tante le cose che offuscano la mia mente.
In primis i miei genitori, nonostante la loro giovane età, sono retrogradi, mi soffocano, mi impediscono di viaggiare con la mia ragazza, perché per loro bisogna sposarsi prima di dormire, sono pesanti sugli orari e su tante altre questioni, vogliono avere ragione sempre loro ma purtroppo non è così.
In secundis il rapporto con mio fratello, un rapporto molto freddo, distante nonostante ci togliamo solo 5 anni.
Vorrei un aiuto !
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso.
Comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione da lei riportata.
Ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico per indagare cause origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo possa essere utile ritagliarsi uno spazio per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione da lei riportata.
Cordialmente, dott FDL

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Salve. Sarebbe importante che iniziasse a pensare a sé, al suo futuro in termini di autonomia. La sua famiglia è la sua famiglia ma non può condizionarle il futuro. È un giovane uomo, non è più un ragazzino. Si conceda la possibilità di ricavarsi uno spazio per sé, dove possa elaborare i vissuti collegati ai condizionamenti che derivano dalla famiglia, in un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a liberarsi da ciò che la vincola negativamente e la soffoca. Distinti saluti
Buongiorno,
le informazioni che fornisce descrivono un quadro familiare caratterizzato da relazioni difficili e frustranti, per motivi opposti, dall'oppressione alla freddezza. Eppure lei è riuscito a raggiungere obiettivi importanti, come la laurea e una relazione affettiva. Questo fa pensare che possiede risorse per poter conquistare maggiore libertà. L'aiuto che posso darle è quello di suggerirle un consulto psicologico. Il lavoro con un professionista può rafforzare le sue risorse e prima ancora far sì che lei ne sia consapevole. Resto a disposizione per ogni chiarimento, anche online e le auguro il meglio! Dott.ssa Franca Vocaturi
Buongiorno, innanzitutto congratulazioni per la sua laurea. Questo rappresenta un risultato importante che lei è riuscito a raggiungere... e non se lo deve dimenticare.
Le consiglio anch'io di iniziare un percorso psicoterapeutico per crearsi prima di tutto uno spazio tutto suo, dove nessuno può entrare, condizionarla e mettere regole, e che la può aiutare ad individuare le sue risorse interiori utili per affrontare la situazione e riuscire a vivere meglio le sue relazioni familiari.
Distinti saluti.
Buon giorno, l'importante risultato raggiunto con la laurea non è sufficiente a farti prendere le distanze da una famiglia rigida cosi come la descrivi tu, però puoi iniziare un tuo percorso di crescita personale che ti aiuterà a gestire questa situazione con tutti i componenti della tua famiglia.
Se è vero che non si possono cambiare gli altri, iniziando tu un tuo cambiamento di conseguenza si può riuscire a modificare anche il resto.
Saluti
Salve, scrive di voler essere aiutato, credo che un percorso psicologico possa aiutarla a trovare le risposte che cerca. Inoltre, tramite la psicoterapia, potrebbe potenziare le sue risorse interne.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buongiorno, oggi la laurea è sicuramente una tappa importante per entrare ad ogni titolo nel mondo adulto, per affacciarsi al mondo del lavoro ed ottenere la propria indipendenza dalla famiglia d'origine. Da quanto racconta, lei ha bisogno di questa indipendenza per costruirsi una vita a sua dimensione, con le sue proprie regole e per fare questo ha bisogno di un aiuto, cosa di cui è consapevole. Non le resta che scegliere un/una psicoterapeuta che possa affiancarsi a lei per raggiungere i suoi obiettivi. Un cordiale saluto.
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Gentile utente, da quello che scrive il comportamento dei suoi genitori sembra essere inadeguato. Inoltre lei non sembra essere riuscito a svincolarsi da loro. Mi chiedo: per quale ragione non ha provato in passato a proporre le sue richieste per una maggiore autonomia? Oppure, se lo ha fatto, quali sono state le reazioni dei suoi genitori? Non ho compreso se lei sia economicamente indipendente ed abbia la possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico, infatti ritengo che per lei sarebbe importante lavorare su se stesso in modo da trovare gli strumenti necessari per rafforzare la propria autostima ed riuscire a venir fuori da questa situazione. Un cordiale saluto. Dott.ssa Georgia Silvi
Buonasera, l'insoddisfazione, se ben diretta, è un'ottima riserva di energia per cambiare le situazioni nelle quali viviamo e che non ci danno la possibilità di esprimere pienamente noi stessi/e. Questo non significa, però, che possiamo cambiare gli altri. Cerca un/a terapeuta che ti piace ed inizia con il suo sostegno la tua avventura personale. In bocca al lupo! Giovanna Silvestri
Gentile Signore forse dovrebbe valutare l'opportunità di un consulto per approfondire maggiormente i temi che accenna velocemente nella sua nota. Un semplice consiglio o l'indicazione di un meccanismo che la possa aiutare a leggere diversamente gli elementi che le creano disagio non sembra una buona scelta. Un cordiale saluto
Gentile utente, l'aiuto che cerca potrà trovarlo iniziando un percorso su di sé attraverso la psicoterapia. Le sarebbe utile riflettere su cosa prova all'interno delle relazioni da lei citate, se trova ci siano situazioni in cui sente attivarsi gli stessi vissuti, capire qual'è la sua parte nel mantenimento di questi schemi relazionali. Tenga anche conto che la laurea, per quanto sia un traguardo desiderato, può rappresentare un evento destabilizzante, in cui ci si può sentire proiettati verso la realizzazione di sé. Quest'ultimo aspetto comporta sempre dei cambiamenti che possono essere vissuti, nel profondo, come perdite e quindi spaventare.
Resto a sua disposizione per approfondimenti.
Un cordiale saluto, Dott.ssa Pamela Cornacchia
Salve.... Bene si è laureato... Adesso inizi il suo percorso d indipendenza con la ricerca di un lavoro.... Forse si concentra sulla famiglia d origine per non affrontare le nuove sfide che l attendono se è il caso faccia un percorso psicologico che l aiuti a chiarirsi le idee e avere nuovi punti di vista
Gentile utente, la laurea è un passaggio emblematico e significativo che per molti è vissuto come un passo verso un’indipendenza economica, sociale e professionale maggiore. Il suo interrogarsi sui rapporti della famiglia d’origine possono produrre sicuramente delle riflessioni se condivisi in un percorso psicologico, di stampo psicoanalitico o psicodinamico, che l’aiuti ad indirizzare la sua personale individuazione
Buongiorno ,credo che per lei è arrivato il momento di fare un percorso psicologico personale,i suoi genitori e le dinamiche familiari sono ancora troppo opprimenti e lei ne è tuttora molto invischiato.Purtroppo loro non possono cambiare mentre lei può intraprendere un percorso psicologico che le permetta di emanciparsi da questa situazione rigida e infantilizzante Resto a disposizione Dottssa Luciana Harari
Buonasera, congratulazioni per il traguardo raggiunto. Capisco che a volte i genitori li percepiamo come soffocanti e assillanti. Ha parlato di una serie di pensieri, tra cui il rapporto con suo fratello che percepisce freddo. Consiglio di analizzare il contenuto dei pensieri, che immagino siano catastrofici, intrusivi, persistenti e ruminativi. Dal mio approccio psicoterapeutico sono i pensieri erronei che ci causano il nostro malessere emotivo e comportamentale. Per affrontare il contenuto e la natura del malessere che sente, le consiglio di iniziare un percorso psicologico. Arrivederci
Buongiorno, da un lato descrive dei genitori che la soffocano, dall'altro un fratello freddo e distante. La questione che lei porta sembra inerire l'eccessiva vicinanza ma anche l'eccessiva distanza delle relazioni che vive in famiglia .
Può contattare un terapeuta affinché l'aiuti a dare forma alla misura relazionale in cui lei possa stare bene e per scendere nei dettagli delle cose che la fanno sentire"offuscato". Un saluto. Daniela Bianchi
Buonasera, congratulazione per la sua laurea. Credo che sia giusto che ora consideri tutto ciò che ha descritto come delle costrizioni. Di conseguenza, spero che presto riesca a realizzarsi nel mondo del lavoro in modo da sentirsi autonomo e svincolarsi dalla sua famiglia di origine. Sono a disposizione per dedicarle uno spazio di ascolto per iniziare la grande svolta! Saluti
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Buonasera, l’insoddisfazione che sente merita di essere ascoltata. Uno psicoterapeuta potrebbe aiutarla a comprendere meglio la sua situazione familiare e personale, a raggiungere una maggiore autonomia e a vivere a pieno la sua vita.
Salve,

complimenti per il traguardo che ha raggiunto: la laurea è un trampolino a partire dal quale potrà costruire il suo futuro, e soprattutto la sua autonomia. Proprio da questo, visto che chiede un aiuto, partirei pe runa riflessione assieme a lei: a 26 anni ancora l'approvazione dei propri genitori è importante, soprattutto se non si ha l'indipendenza economica di potersi assumere le proprie responsabilità. Liberarsi dal peso delle pretese dei genitori è un compito di crescita che tutti hanno dovuto affrontare, e non si può evitare di deluderli. Ma stia pure tranquillo: nessun genitore è mai morto di delusione!
In questo percorso le sarebbe di grande aiuto uno spazio in cui riflettere e sciogliere i tanti lacci che sembrano trattenerla dal sentirsi protagonista della sua vita. Per questo le consiglio un percorso di ascolto psicologico: scoprirà risorse in se stesso di cui non sospettava l'esistenza.

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Salve. L'aiuto che richiede è improntato a dipanare le cose che ha in mente e stare meglio. Per farlo bisogna lavora in sinergia con uno psicologo all'interno di un percorso, in modo da riuscire a trovare la spensieratezza che tanto ricerca. Il lavoro su di sé passa attraverso un lavoro su pensieri, emozioni, comportamenti, mi sembra di capire che per lei sarebbe importante definire le sue autonomie all'interno delle relazioni che ha. Mi rendo disponibile nel caso in cui valuti un colloquio conoscitivo. Cordialmente, dott.ssa Vigani Viola
Gentile utente di mio dottore,
la sua domanda ci riferisce che diversi sono gli aspetti su cui varrebbe la pena soffermarsi. Per poter ricevere aiuto, sarebbe opportuno intraprendere una psicoterapia, con l’obiettivo di rivisitare la sua storia familiare e il tipo di relazioni che L hanno portata a star male. Andrebbe approfondito come mai alla età di 26 anni tutto ora i suoi genitori avrebbero ancora questo ascendente su di lei e cosa frena la sua crescita e la sua possibile uscita di casa. A quale funzione assolve anche per la sua famiglia, la sua attuale posizione all’ interno del sistema. Mi occupo da anni di terapia sistemico-relazionale e potrei esserle di aiuto in tal senso. Qualora avesse bisogno di un consulto non esiti a contattarmi in privato.

Cordiali saluti
Dottor. Diego Ferrara
Gentile utente, l'auto che chiede è legittimo e mi pare inerente al tema della libertà personale ed espressiva. Un percorso di psicoterapia potrebbe giovare alla sua autonomia e magari anche a vedere la sua famiglia in una luce differente. Non si possono cambiare i soggetti ma le garantisco che un lavoro su di sé le sarebbe di aiuto per vedere tutto sotto altra luce e vivere il contesto famiglia in modo differente.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Desidero innanzitutto esprimerle tutta la mia vicinanza, non è affatto facile quando si ha la sfortuna di sentire la propria famiglia ostacolare i nostri desideri e i nostri progetti. Essere riuscito a laurearsi e ad avere una relazione possono darle fiducia sul fatto di possedere delle risorse abbastanza forti da raggiungere degli obiettivi. Impiegare queste risorse per raggiungere una propria autonomia può essere una chiave per raggiungere un'indipendenza, innanzitutto psicologica.
Purtroppo non ci scegliamo la famiglia, ma possiamo provare a circondarci di persone che condividono le nostre scelte e ci sostengono con il loro affetto. Non sarà affatto facile, ma non attenda l'approvazione familiare per fare le sue scelte e seguire i suoi desideri. Si ricordi che è lei, e sarà sempre lei il protagonista della sua vita, non la sua famiglia.
Richiederà molto coraggio, costanza, energia, anche un po' di fortuna, ma riuscirà a costruirsi la sua area di autonomia, e se dovesse sentire il bisogno di un sostegno potrà rivolgersi ad uno psicologo o a un terapeuta, che la aiuteranno ad utilizzare al meglio le risorse di cui dispone, elaborando nel frattempo le difficoltà di emanciparsi dalla propria famiglia.
Tenga duro, le auguro il meglio!

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