Buonasera, sono le 5:05 del mattino e non riesco a dormire. Scrivo qui perché vorrei un consiglio su
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Buonasera, sono le 5:05 del mattino e non riesco a dormire. Scrivo qui perché vorrei un consiglio sulla mia situazione
Io e e il mio ragazzo, entrambi 25 anni, insieme da 3, con amore alle spalle, tanto amore che però io adesso non sento più da parte sua.
Io non sono una persona che purtroppo riesce a comunicare per bene i propri sentimenti soprattutto quando sono per me opprimenti.
Lui dice di essere una persona antirelazionale, secondo lui incapace di avere una relazione, ma quando siamo insieme mi parla di come si vorrebbe fare altre persone, scherza sul fatto si volermi lasciare ma poi non lo fa mai, mi dice che ha detto al suo collega di lavoro che vuole lasciarmi ma poi dice che scherza... insomma... poi una frase che mi disse da ubriaco "ti amo ma la relazione mi sta stretta" e io mi chiedo perché non mi lasci se la pensi così? Io ormai mi sono rassegnata al fatto che dovrò farlo io, perché sono stanca ed è come se lui mi stesse portando all'esasperazione per farsi lasciare e per non avere responsabilità.
Io lo amo tantissimo ma sono settimane che piango, che quando lui è con me io non vorrei sentirmi dire queste cose che lui ta passare per scherzo perché vorrei viverci un momento di spensieratezza visto che è il giorno libero per entrambi dal lavoro.
Poi mi continua a dire questa frase "eddai dopo se ci lasciamo rimaniamo amici jok voglio perderti, possiamo essere scopamici" come se volesse avere tutto di me senza avere alcuna responsabilità e io non lo accetto...
Cosa posso fare? Ho paura di parlare apertamente di questo mio dolore e del disagio che provo anche a parlarci per chat tanto che non ho più niente da dire a volte.
Io e e il mio ragazzo, entrambi 25 anni, insieme da 3, con amore alle spalle, tanto amore che però io adesso non sento più da parte sua.
Io non sono una persona che purtroppo riesce a comunicare per bene i propri sentimenti soprattutto quando sono per me opprimenti.
Lui dice di essere una persona antirelazionale, secondo lui incapace di avere una relazione, ma quando siamo insieme mi parla di come si vorrebbe fare altre persone, scherza sul fatto si volermi lasciare ma poi non lo fa mai, mi dice che ha detto al suo collega di lavoro che vuole lasciarmi ma poi dice che scherza... insomma... poi una frase che mi disse da ubriaco "ti amo ma la relazione mi sta stretta" e io mi chiedo perché non mi lasci se la pensi così? Io ormai mi sono rassegnata al fatto che dovrò farlo io, perché sono stanca ed è come se lui mi stesse portando all'esasperazione per farsi lasciare e per non avere responsabilità.
Io lo amo tantissimo ma sono settimane che piango, che quando lui è con me io non vorrei sentirmi dire queste cose che lui ta passare per scherzo perché vorrei viverci un momento di spensieratezza visto che è il giorno libero per entrambi dal lavoro.
Poi mi continua a dire questa frase "eddai dopo se ci lasciamo rimaniamo amici jok voglio perderti, possiamo essere scopamici" come se volesse avere tutto di me senza avere alcuna responsabilità e io non lo accetto...
Cosa posso fare? Ho paura di parlare apertamente di questo mio dolore e del disagio che provo anche a parlarci per chat tanto che non ho più niente da dire a volte.
Buongiorno,
dalle tue parole si percepisce una profonda sofferenza, e mi dispiace molto per questo. Sicuramente vivere una relazione in cui il partner continua a dare segnali che ti portano sempre più verso un versante di insicurezza e instabilità deve essere molto logorante. Dal punto di vista psicologico e relazionale, sarebbe importante domandarsi cosa ti spaventa nel parlare apertamente del dolore che provi e cosa vi impedisce di avere un confronto autentico e costruttivo. Inoltre, potrebbe essere utile esplorare se ci sono delle insicurezze su cui la vostra relazione si regge e che, in qualche modo, ti impediscono di agire, anche se stai soffrendo così tanto.
Resto a disposizione, se desideri approfondire o condividere altri aspetti.
dalle tue parole si percepisce una profonda sofferenza, e mi dispiace molto per questo. Sicuramente vivere una relazione in cui il partner continua a dare segnali che ti portano sempre più verso un versante di insicurezza e instabilità deve essere molto logorante. Dal punto di vista psicologico e relazionale, sarebbe importante domandarsi cosa ti spaventa nel parlare apertamente del dolore che provi e cosa vi impedisce di avere un confronto autentico e costruttivo. Inoltre, potrebbe essere utile esplorare se ci sono delle insicurezze su cui la vostra relazione si regge e che, in qualche modo, ti impediscono di agire, anche se stai soffrendo così tanto.
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Buongiorno.
Le consiglio vivamente di aprire un discorso chiaro e sincero con il suo partner. Questa situazione è chiaramente logorante e non può durare in eterno. Non per forza la relazione deve trovare una fine a causa di quanto descritto da lei, ma, sicuramente, è importante "cambiare le carte in tavola" e iniziare a "giocare a carte scoperte". Con questo intendo dire che: è necessario che anche lei inizi a manifestare i sui desideri e preoccupazione al partner, senza la paura di perderlo.
Considerata la difficoltà della questione, potrebbe essere importante affrontare la questione anche con uno psicologo
Le consiglio vivamente di aprire un discorso chiaro e sincero con il suo partner. Questa situazione è chiaramente logorante e non può durare in eterno. Non per forza la relazione deve trovare una fine a causa di quanto descritto da lei, ma, sicuramente, è importante "cambiare le carte in tavola" e iniziare a "giocare a carte scoperte". Con questo intendo dire che: è necessario che anche lei inizi a manifestare i sui desideri e preoccupazione al partner, senza la paura di perderlo.
Considerata la difficoltà della questione, potrebbe essere importante affrontare la questione anche con uno psicologo
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera, capisco quanto questa situazione sia dolorosa. Da ciò che descrive, il suo compagno sembra mettere in atto comportamenti ambigui che minano la sua serenità e la rendono insicura, pur senza assumersi responsabilità. Quando l’amore diventa sofferenza cronica e comunicare il proprio disagio è motivo di ulteriore angoscia, forse il primo passo non è chiedersi cosa può fare per salvarlo, ma cosa può fare per prendersi cura di sé. Merita rispetto, chiarezza e reciprocità: condizioni minime per qualsiasi relazione sana.
Dr. Giuseppe Mirabella
Dr. Giuseppe Mirabella
Gentile Utente,
leggendo le sue parole, soprattutto quel “sono le 5:05 del mattino e non riesco a dormire”, si percepisce subito quanto dolore e confusione sta vivendo. Quando dice “lo amo tantissimo ma sono settimane che piango”, è come se racchiudesse il cuore della questione: un sentimento forte, ma non più corrisposto nel modo in cui lei ha bisogno. E quando l’amore non basta più a farci stare bene, iniziano le domande più difficili.
Il suo compagno sembra oscillare tra presenza e distacco, tra scherzi che feriscono e frasi che sminuiscono il legame (“ti amo ma la relazione mi sta stretta”), lasciandola in un limbo che logora. Da come lo descrive, sembra quasi che stia spingendo lei a prendere una decisione che lui non riesce ad assumersi fino in fondo. E questo la sta esasperando, giustamente.
Il punto non è se lui voglia lasciarla o no, ma come si sente lei in tutto questo. E lei lo dice chiaramente: è stanca, si sente opprimere, non riesce più a comunicare il suo disagio perché “non ha più niente da dire”. È il segnale che qualcosa si è rotto, o che almeno chiede di essere ascoltato seriamente, non con sarcasmo o leggerezza.
Ha tutto il diritto di volere un amore che la faccia sentire scelta, rispettata e accolta. E se oggi ha difficoltà a parlare apertamente con lui, potrebbe essere utile trovare uno spazio (magari terapeutico) dove iniziare a farlo in modo protetto – per sé, prima ancora che per la coppia.
Un caro saluto,
Dott.ssa Maria Francesca Copani
leggendo le sue parole, soprattutto quel “sono le 5:05 del mattino e non riesco a dormire”, si percepisce subito quanto dolore e confusione sta vivendo. Quando dice “lo amo tantissimo ma sono settimane che piango”, è come se racchiudesse il cuore della questione: un sentimento forte, ma non più corrisposto nel modo in cui lei ha bisogno. E quando l’amore non basta più a farci stare bene, iniziano le domande più difficili.
Il suo compagno sembra oscillare tra presenza e distacco, tra scherzi che feriscono e frasi che sminuiscono il legame (“ti amo ma la relazione mi sta stretta”), lasciandola in un limbo che logora. Da come lo descrive, sembra quasi che stia spingendo lei a prendere una decisione che lui non riesce ad assumersi fino in fondo. E questo la sta esasperando, giustamente.
Il punto non è se lui voglia lasciarla o no, ma come si sente lei in tutto questo. E lei lo dice chiaramente: è stanca, si sente opprimere, non riesce più a comunicare il suo disagio perché “non ha più niente da dire”. È il segnale che qualcosa si è rotto, o che almeno chiede di essere ascoltato seriamente, non con sarcasmo o leggerezza.
Ha tutto il diritto di volere un amore che la faccia sentire scelta, rispettata e accolta. E se oggi ha difficoltà a parlare apertamente con lui, potrebbe essere utile trovare uno spazio (magari terapeutico) dove iniziare a farlo in modo protetto – per sé, prima ancora che per la coppia.
Un caro saluto,
Dott.ssa Maria Francesca Copani
Comprendo profondamente quanto possa essere doloroso trovarsi in una relazione in cui ci si sente amati a metà e feriti da parole che vengono sminuite come scherzi ma che lasciano un segno dentro capisco la fatica di trattenere tutto dentro per paura di esplodere o di non essere capita e la confusione che nasce quando si desidera ancora tanto ma si riceve così poco sento la tua stanchezza e il bisogno di leggerezza in un legame che invece pesa e lascia lacrime quando dovrebbe dare pace comprendo anche quanto sia difficile pensare di lasciare chi si ama ma allo stesso tempo sentire che restare così fa male se senti il bisogno di chiarire e ritrovare un tuo equilibrio potresti pensare di parlare con uno psicologo o una psicoterapeuta che ti aiuti a ritrovare la tua voce e a capire cosa desideri davvero per te stessa.
Comprendo il disagio e la frustrazione che emergono in te quando ti senti dire quelle frasi. Pur trattandosi di frasi dette per stuzzicare, a lungo andare possono diventare pesanti e oggetto di interrogativi.
Probabilmente, a questo punto, non sono altro che un messaggio (indiretto) da parte sua, che tu hai già chiaramente intercettato (farsi lasciare e non avere la responsabilità). Tuttavia, sulla base di queste poche informazioni, quanto detto in precedenza è una semplice supposizione.
Se ne senti il bisogno, sono a tua disposizione per parlare più nel dettaglio della situazione e aiutarti a superare questa fase delicata della tua vita e della vostra relazione.
Probabilmente, a questo punto, non sono altro che un messaggio (indiretto) da parte sua, che tu hai già chiaramente intercettato (farsi lasciare e non avere la responsabilità). Tuttavia, sulla base di queste poche informazioni, quanto detto in precedenza è una semplice supposizione.
Se ne senti il bisogno, sono a tua disposizione per parlare più nel dettaglio della situazione e aiutarti a superare questa fase delicata della tua vita e della vostra relazione.
Gentile Paziente,
ciò che descrive indica una situazione emotivamente logorante e profondamente sbilanciata. Il comportamento del suo compagno – fatto di battute svalutanti, ambiguità emotive e dichiarazioni contraddittorie – appare come una modalità passivo-aggressiva per evitare un confronto diretto, spingendola lentamente verso una decisione che lui non si assume la responsabilità di prendere.
Le sue difficoltà nel comunicare i propri sentimenti, aggravate dal senso di smarrimento, sono comprensibili: quando si è coinvolti affettivamente, può diventare molto difficile distinguere tra amore e dipendenza emotiva. Tuttavia, ciò che sta vivendo: pianti ricorrenti, senso di stanchezza, mancanza di leggerezza anche nei pochi momenti condivisi, è un chiaro segnale di malessere interiore, non una fragilità da reprimere.
Le frasi da lui pronunciate denotano una gestione immatura dell’intimità: desiderare i benefici della vicinanza senza la responsabilità del legame. In questo contesto, la sua sofferenza è legittima e non deve essere minimizzata.
Se sente di non riuscire a parlare apertamente con lui, può essere utile iniziare da un confronto chiaro con se stessa: chiedersi cosa desidera davvero, che tipo di amore merita, e se può continuare a tollerare una relazione in cui viene continuamente messa in discussione, anche con leggerezza.
Chi lascia non sempre è chi smette di amare per primo. A volte è chi, con fatica, sceglie di proteggersi.
Un caro saluto
Giulia Masin
ciò che descrive indica una situazione emotivamente logorante e profondamente sbilanciata. Il comportamento del suo compagno – fatto di battute svalutanti, ambiguità emotive e dichiarazioni contraddittorie – appare come una modalità passivo-aggressiva per evitare un confronto diretto, spingendola lentamente verso una decisione che lui non si assume la responsabilità di prendere.
Le sue difficoltà nel comunicare i propri sentimenti, aggravate dal senso di smarrimento, sono comprensibili: quando si è coinvolti affettivamente, può diventare molto difficile distinguere tra amore e dipendenza emotiva. Tuttavia, ciò che sta vivendo: pianti ricorrenti, senso di stanchezza, mancanza di leggerezza anche nei pochi momenti condivisi, è un chiaro segnale di malessere interiore, non una fragilità da reprimere.
Le frasi da lui pronunciate denotano una gestione immatura dell’intimità: desiderare i benefici della vicinanza senza la responsabilità del legame. In questo contesto, la sua sofferenza è legittima e non deve essere minimizzata.
Se sente di non riuscire a parlare apertamente con lui, può essere utile iniziare da un confronto chiaro con se stessa: chiedersi cosa desidera davvero, che tipo di amore merita, e se può continuare a tollerare una relazione in cui viene continuamente messa in discussione, anche con leggerezza.
Chi lascia non sempre è chi smette di amare per primo. A volte è chi, con fatica, sceglie di proteggersi.
Un caro saluto
Giulia Masin
Buon pomeriggio, per sapere dove vuole andare deve connettersi con le sue emozioni e sensazioni, chiedendosi in primis, cosa merita? Cosa vuole da se stessa? Cosa si riconosce come meriti e difetti? Solo in un secondo momento, si potrà domandare cosa vuole veramente da una relazione di coppia.
Se riuscirà a fare chiarezza e trovare delle risposte a queste domande, riuscirà a sentire quando e come parlare al suo compagno. Lei è padrona della sua vita e se penserà che sia l'altro a dover decidere e direzionare la sua relazione, sta dando un potere smisurato all'altra persona che farà creare relazioni sempre sbilanciate. Come vuole stare in questo mondo? COsa vuole raggiungere e dove vuole andare?
Se sceglierà di farlo sulle sue gambe o aggrappandosi all'altro farà la differenza.
Avere l'altro nella propria vita è una ricchezza.
Se vede che non riesce a uscirne da sola può sempre richiedere un supporto psicologico.
Spero di esserle stata di aiuto
Saluti
Se riuscirà a fare chiarezza e trovare delle risposte a queste domande, riuscirà a sentire quando e come parlare al suo compagno. Lei è padrona della sua vita e se penserà che sia l'altro a dover decidere e direzionare la sua relazione, sta dando un potere smisurato all'altra persona che farà creare relazioni sempre sbilanciate. Come vuole stare in questo mondo? COsa vuole raggiungere e dove vuole andare?
Se sceglierà di farlo sulle sue gambe o aggrappandosi all'altro farà la differenza.
Avere l'altro nella propria vita è una ricchezza.
Se vede che non riesce a uscirne da sola può sempre richiedere un supporto psicologico.
Spero di esserle stata di aiuto
Saluti
Ciao, grazie per aver condiviso qualcosa di così delicato. Da quello che racconti emerge chiaramente quanto tu stia soffrendo e quanto ti senta sola in questa relazione. Non è facile convivere con il dubbio continuo sui sentimenti dell’altro, specialmente quando ti ritrovi ad affrontare frasi e atteggiamenti che ti feriscono, anche se “detti per scherzo”. Quando l’amore diventa un insieme di ambiguità, ironia tagliente e mancanza di rispetto, è normale sentirsi stanchi, confusi e senza più parole. Hai tutto il diritto di volere una relazione in cui sentirti al sicuro, considerata e amata, non solo a parole ma anche nei fatti. Se senti che per te non c'è più spazio in questa dinamica, scegliere di proteggerti, anche con un distacco, può essere un gesto di amore verso te stessa. Parlare apertamente del tuo dolore è difficile, ma è anche un primo passo per riprendere il tuo spazio emotivo. Non devi restare dove non ti senti più bene. E non sei sola.
È evidente che sta attraversando un momento emotivamente molto difficile, fatto di confusione, dolore e senso di solitudine nella relazione.
Le frasi che riporta, “scherzi” continui, ambiguità, provocazioni, parlare di lasciarsi senza mai assumersi una responsabilità chiara, sono dinamiche relazionali che possono diventare emotivamente logoranti, soprattutto quando dall’altra parte c’è una persona come lei, che prova sentimenti autentici ma fatica a esprimerli per paura di rompere un equilibrio già precario.
Ciò che descrive sembra somigliare a un legame asimmetrico, dove uno dei due (lei) porta avanti il peso emotivo della relazione, mentre l’altro si muove in modo ambiguo, talvolta svalutante. Frasi come “restiamo amici, scopamici” o “la relazione mi sta stretta” non sono innocue, anche se dette “scherzando”, minano la fiducia, la stabilità e soprattutto la dignità emotiva di chi ascolta.
Il punto non è più capire cosa prova lui, ma chiedersi con chiarezza cosa merita lei, merita di vivere un amore sereno, rispettoso, con una comunicazione autentica e un investimento reciproco. Se oggi questo non c’è, e lei stessa dice di piangere da settimane e sentirsi esausta, allora forse ha già intuito dentro di sé quale sia la direzione giusta, anche se è difficile da mettere in atto.
Le consiglio, se può, di rivolgersi a un professionista con cui elaborare questo passaggio, non per decidere in fretta, ma per ritrovare uno spazio sicuro dove ascoltarsi e comprendere meglio i suoi bisogni, le sue paure e la sua forza.
Un caro saluto.
Le frasi che riporta, “scherzi” continui, ambiguità, provocazioni, parlare di lasciarsi senza mai assumersi una responsabilità chiara, sono dinamiche relazionali che possono diventare emotivamente logoranti, soprattutto quando dall’altra parte c’è una persona come lei, che prova sentimenti autentici ma fatica a esprimerli per paura di rompere un equilibrio già precario.
Ciò che descrive sembra somigliare a un legame asimmetrico, dove uno dei due (lei) porta avanti il peso emotivo della relazione, mentre l’altro si muove in modo ambiguo, talvolta svalutante. Frasi come “restiamo amici, scopamici” o “la relazione mi sta stretta” non sono innocue, anche se dette “scherzando”, minano la fiducia, la stabilità e soprattutto la dignità emotiva di chi ascolta.
Il punto non è più capire cosa prova lui, ma chiedersi con chiarezza cosa merita lei, merita di vivere un amore sereno, rispettoso, con una comunicazione autentica e un investimento reciproco. Se oggi questo non c’è, e lei stessa dice di piangere da settimane e sentirsi esausta, allora forse ha già intuito dentro di sé quale sia la direzione giusta, anche se è difficile da mettere in atto.
Le consiglio, se può, di rivolgersi a un professionista con cui elaborare questo passaggio, non per decidere in fretta, ma per ritrovare uno spazio sicuro dove ascoltarsi e comprendere meglio i suoi bisogni, le sue paure e la sua forza.
Un caro saluto.
Cara paziente, dalle sue parole emerge una sofferenza profonda e prolungata; questa relazione sembra minare il suo senso di valore e serenità. Nelle relazioni, quando manca una comunicazione autentica o quando ci si sente svalutati o non ascoltati, si possono sperimentare confusione, ambivalenza e un senso di smarrimento.
Le sue difficoltà sono segnali importanti che meritano uno spazio sicuro in cui essere accolti e compresi.
Se sente che è arrivato il momento di prendersi cura di sé un percorso psicologico potrebbe aiutarla a rimettere al centro i suoi bisogni, a dare un nome alle emozioni che sta vivendo e a ritrovare la forza per fare chiarezza, dentro e fuori di sé.
Un caro saluto.
Le sue difficoltà sono segnali importanti che meritano uno spazio sicuro in cui essere accolti e compresi.
Se sente che è arrivato il momento di prendersi cura di sé un percorso psicologico potrebbe aiutarla a rimettere al centro i suoi bisogni, a dare un nome alle emozioni che sta vivendo e a ritrovare la forza per fare chiarezza, dentro e fuori di sé.
Un caro saluto.
Buonasera, la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza, in un momento così delicato e solitario come una notte insonne. Dalle sue parole emerge con forza il dolore, la confusione e la stanchezza emotiva che sta vivendo, così come il bisogno di essere vista, ascoltata e rispettata in una relazione in cui invece si sente ignorata o svalutata nei suoi bisogni più profondi. Quello che sta raccontando è una dinamica molto complessa, dove da una parte c’è un legame costruito in tre anni di storia, con sentimenti forti e ricordi condivisi, ma dall’altra parte c’è una comunicazione che sembra sempre più sbilanciata e carica di ambiguità. Quando il suo ragazzo dice di sentirsi "antirelazionale", oppure lancia battute sul volere altre persone o sulla possibilità di lasciarsi, crea in lei una tensione emotiva continua. Anche se cerca di farle passare queste frasi come scherzi, in realtà generano incertezza, la tengono in uno stato di allerta e la fanno sentire insicura. E tutto questo, nel tempo, può diventare estremamente logorante. È importante sottolineare che la comunicazione ambigua, soprattutto quando è ripetuta nel tempo e non viene chiarita, può essere una forma di evitamento. In altre parole, è possibile che lui stesso non riesca o non voglia confrontarsi con la realtà della relazione e stia, consapevolmente o meno, cercando di lasciare a lei il compito difficile di prendere una decisione definitiva. Questo, come ha intuito, può diventare una strategia per evitare la responsabilità della rottura, ma così facendo, le sta caricando addosso un peso emotivo ingiusto. Il suo bisogno di chiarezza è legittimo, così come è legittimo volere una relazione in cui si possa condividere spensieratezza, sostegno e stabilità, e non un continuo senso di precarietà. Anche il fatto che lei scriva di sentirsi svuotata, senza più parole, è un segnale significativo. Quando una relazione ci toglie più energia di quella che ci dà, quando ci ritroviamo a piangere spesso e a non riuscire più a comunicare, è il momento di fermarsi e riflettere su cosa ci sta davvero facendo bene e cosa, invece, ci sta facendo male. Parlare del proprio dolore è difficile, soprattutto se si ha paura di non essere ascoltati o compresi. Ma in questo momento, più che mai, merita uno spazio per poter esprimere ciò che sente, senza dover temere il giudizio o la reazione dell’altro. Se le parole dirette le risultano troppo pesanti, potrebbe anche iniziare scrivendo una lettera a lui, in cui spiega con calma ciò che prova, ciò che desidera, e ciò che non riesce più a tollerare. In questo modo potrebbe anche aiutarsi a mettere ordine nei pensieri e prepararsi ad affrontare una conversazione che, per quanto dolorosa, potrebbe essere necessaria. In ogni caso, è fondamentale ricordare che merita una relazione in cui sentirsi amata e sicura, non in cui dover continuamente difendersi o decifrare messaggi ambigui. A volte, anche se si ama profondamente una persona, è necessario scegliere di proteggere se stessi e fare spazio per una vita affettiva più sana, più coerente con i propri valori e bisogni. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Sembra che tu stia vivendo una grande confusione e dolore in questa relazione, soprattutto perché i segnali che ricevi sono ambivalenti e ti lasciano senza certezze. Spesso, quando una persona manda messaggi contrastanti, può essere un modo per evitare una decisione chiara o per scaricare la responsabilità su chi sta dall’altra parte. Ti invito a riflettere su cosa tu davvero meriti: una relazione che ti faccia sentire sicura e amata, non in ansia o in balia di dubbi. Provare a mettere un limite chiaro, anche se difficile, può aiutarti a non restare intrappolata in questa confusione. Se parlare con lui è troppo faticoso, potresti scrivere una lettera o un messaggio in cui esprimi solo ciò che senti, senza aspettarti una risposta immediata. Ricorda che la tua serenità è importante quanto i suoi sentimenti.
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Gentile utente, mi dispiace per la situazione che sta passando.
Penso che comunicare anche solo il suo sentire, ovvero il fatto che la fa stare male quando il suo ragazzo dice determinate frasi, possa essere un punto di partenza e che debba essere preso seriamente, anche se magari non sente di stare utilizzando le parole "giuste". Così come ha scritto qui, la sua sofferenza è chiara e riesce a passare.
Penso che a nessuno farebbe piacere che il proprio ragazzo scherzi su queste cose, prova a parlargliene direttamente, altrimenti l'alternativa potrebbe essere quella di rimuginare su queste frasi senza però riuscire a trovare una reale soluzione. Magari parlandogli lui potrebbe cominciare a gestire diversamente queste battute o a parlarti apertamente su quali sono i suoi reali sentimenti o ancora su cosa intendesse dire rispetto alla "relazione che gli sta stretta". è importante in questi momenti, per quanto difficile a volte, passare da un atteggiamento di rimuginio, dove si pensa costantemente alle stesse cose come se si fosse all'interno di un loop, a un atteggiamento di problem solving dove si cercano le possibili soluzioni e si cerca di metterle in atto. Prova a fare questo esercizio, a trovare le soluzioni a questa situazione, cercare di capire a cosa possono portare e mettere in atto quella che secondo te è la migliore. Sempre tenendo in considerazione la comunicazione diretta con il tuo ragazzo.
Spero di essere stata d'aiuto, dott.ssa Ilaria Bresolin.
Penso che comunicare anche solo il suo sentire, ovvero il fatto che la fa stare male quando il suo ragazzo dice determinate frasi, possa essere un punto di partenza e che debba essere preso seriamente, anche se magari non sente di stare utilizzando le parole "giuste". Così come ha scritto qui, la sua sofferenza è chiara e riesce a passare.
Penso che a nessuno farebbe piacere che il proprio ragazzo scherzi su queste cose, prova a parlargliene direttamente, altrimenti l'alternativa potrebbe essere quella di rimuginare su queste frasi senza però riuscire a trovare una reale soluzione. Magari parlandogli lui potrebbe cominciare a gestire diversamente queste battute o a parlarti apertamente su quali sono i suoi reali sentimenti o ancora su cosa intendesse dire rispetto alla "relazione che gli sta stretta". è importante in questi momenti, per quanto difficile a volte, passare da un atteggiamento di rimuginio, dove si pensa costantemente alle stesse cose come se si fosse all'interno di un loop, a un atteggiamento di problem solving dove si cercano le possibili soluzioni e si cerca di metterle in atto. Prova a fare questo esercizio, a trovare le soluzioni a questa situazione, cercare di capire a cosa possono portare e mettere in atto quella che secondo te è la migliore. Sempre tenendo in considerazione la comunicazione diretta con il tuo ragazzo.
Spero di essere stata d'aiuto, dott.ssa Ilaria Bresolin.
Cara Paziente,
Da quello che scrivi, sembra che la tua relazione stia diventando per te sempre più pesante e faticosa: le sue battute sul lasciarsi, sul volere altre persone o sul restare “scopamici” ti lasciano giustamente confusa e triste.
E' normale che restare in silenzio per paura di affrontare il tema ti faccia sentire svuotata, proprio perchè dall'altra parte percepisci un'ambiguità che crea confusione.
Se senti che da sola non riesci a gestire tutto questo, un percorso breve ti aiuterebbe ad accogliere le tue emozioni e a trovare un po’ di chiarezza e forza per affrontare la situazione.
Da quello che scrivi, sembra che la tua relazione stia diventando per te sempre più pesante e faticosa: le sue battute sul lasciarsi, sul volere altre persone o sul restare “scopamici” ti lasciano giustamente confusa e triste.
E' normale che restare in silenzio per paura di affrontare il tema ti faccia sentire svuotata, proprio perchè dall'altra parte percepisci un'ambiguità che crea confusione.
Se senti che da sola non riesci a gestire tutto questo, un percorso breve ti aiuterebbe ad accogliere le tue emozioni e a trovare un po’ di chiarezza e forza per affrontare la situazione.
Buongiorno, quello che sta vivendo ha il sapore di un amore che si trascina tra sentimenti forti ma anche grande confusione, e purtroppo, una crescente mancanza di rispetto emotivo nei suoi confronti. Il dolore che prova, il pianto ricorrente, la paura di parlare apertamente e quel senso di vuoto comunicativo non sono segnali da ignorare. Ci dicono che sta cercando di mantenere viva una relazione che però, nei fatti, sembra non nutrirla più come dovrebbe.
Quando una persona evita di assumersi la responsabilità di una scelta, lasciando che sia l’altro a farlo, spesso lo fa per paura, per comodità o per non affrontare le conseguenze emotive della propria ambivalenza. Ma ciò non toglie che questo atteggiamento possa risultare profondamente invalidante per chi lo subisce. I “scherzi” ripetuti su una possibile separazione, i messaggi ambigui, le proposte che riducono il rapporto a una formula che le fa male, rischiano di diventare veri e propri tentativi di deresponsabilizzazione a discapito del suo benessere. Lei ha il diritto di desiderare una relazione autentica, fatta di reciprocità, cura e spazio emotivo sicuro. Se tutto questo viene meno, e se il confronto diretto le appare ormai troppo faticoso o sterile, può essere il momento di ascoltare quella parte di sé che, nonostante l’amore, ha iniziato a sentire il bisogno di protezione.
Parlare con uno psicoterapeuta in questo momento potrebbe aiutarla a fare chiarezza e a recuperare voce e forza decisionale, anche solo per capire quali sono i suoi bisogni reali in una relazione. Non deve affrontare tutto da sola, e soprattutto non deve rinunciare alla possibilità di stare bene dentro a un legame, senza doversi rassegnare.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Quando una persona evita di assumersi la responsabilità di una scelta, lasciando che sia l’altro a farlo, spesso lo fa per paura, per comodità o per non affrontare le conseguenze emotive della propria ambivalenza. Ma ciò non toglie che questo atteggiamento possa risultare profondamente invalidante per chi lo subisce. I “scherzi” ripetuti su una possibile separazione, i messaggi ambigui, le proposte che riducono il rapporto a una formula che le fa male, rischiano di diventare veri e propri tentativi di deresponsabilizzazione a discapito del suo benessere. Lei ha il diritto di desiderare una relazione autentica, fatta di reciprocità, cura e spazio emotivo sicuro. Se tutto questo viene meno, e se il confronto diretto le appare ormai troppo faticoso o sterile, può essere il momento di ascoltare quella parte di sé che, nonostante l’amore, ha iniziato a sentire il bisogno di protezione.
Parlare con uno psicoterapeuta in questo momento potrebbe aiutarla a fare chiarezza e a recuperare voce e forza decisionale, anche solo per capire quali sono i suoi bisogni reali in una relazione. Non deve affrontare tutto da sola, e soprattutto non deve rinunciare alla possibilità di stare bene dentro a un legame, senza doversi rassegnare.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Ciao,
Forse potrebbe aiutarti, quando ti sentirai pronta, provare a esprimere a lui con calma e sincerità come ti fa sentire tutto questo, senza accusarlo ma parlando di te e dei tuoi bisogni. Se lui continua a non voler affrontare la situazione seriamente, potrebbe essere importante pensare a te stessa e al tuo benessere, anche valutando se questa relazione ti fa stare bene o no.
Non sei sola, e trovare qualcuno con cui parlarne, un amico di fiducia o anche un professionista, può darti un grande supporto per fare chiarezza e affrontare questo momento.
Sono a disposizione,
Dott.ssa Janett Aruta
Psicologa- ricevo su MioDottore e in studio a Palermo
Forse potrebbe aiutarti, quando ti sentirai pronta, provare a esprimere a lui con calma e sincerità come ti fa sentire tutto questo, senza accusarlo ma parlando di te e dei tuoi bisogni. Se lui continua a non voler affrontare la situazione seriamente, potrebbe essere importante pensare a te stessa e al tuo benessere, anche valutando se questa relazione ti fa stare bene o no.
Non sei sola, e trovare qualcuno con cui parlarne, un amico di fiducia o anche un professionista, può darti un grande supporto per fare chiarezza e affrontare questo momento.
Sono a disposizione,
Dott.ssa Janett Aruta
Psicologa- ricevo su MioDottore e in studio a Palermo
Capisco quanto ti senta esausta. Quando il partner gioca con stati d’animo e responsabilità, finisci per portare il peso emotivo da sola.
È una dinamica disfunzionale: ti tiene legata con dichiarazioni d’affetto, poi ti respinge (“la relazione mi sta stretta”), senza mai prendersi la responsabilità di chiudere davvero. Il suo “rimaniamo amici” o “scopamici” è un modo per avere i vantaggi senza impegno.
Tu meriti chiarezza e rispetto. Se non riesci a esprimere le emozioni nel momento, puoi scrivergli un messaggio breve e fermo in cui dici che la relazione ti fa soffrire e che per te non è accettabile né l’incertezza né la proposta di rimanere “solo amici”. Spiega che hai deciso di chiudere e che non sei disponibile a rimanere in contatto. Non lasciare spazio a discussioni: è una decisione già presa.
Proteggi te stessa: evita inutili contatti e cerca il supporto di un’amica o uno spazio terapeutico per elaborare il dolore. Hai il diritto di uscire da una relazione che ti fa piangere e non ti dà solidità.
È una dinamica disfunzionale: ti tiene legata con dichiarazioni d’affetto, poi ti respinge (“la relazione mi sta stretta”), senza mai prendersi la responsabilità di chiudere davvero. Il suo “rimaniamo amici” o “scopamici” è un modo per avere i vantaggi senza impegno.
Tu meriti chiarezza e rispetto. Se non riesci a esprimere le emozioni nel momento, puoi scrivergli un messaggio breve e fermo in cui dici che la relazione ti fa soffrire e che per te non è accettabile né l’incertezza né la proposta di rimanere “solo amici”. Spiega che hai deciso di chiudere e che non sei disponibile a rimanere in contatto. Non lasciare spazio a discussioni: è una decisione già presa.
Proteggi te stessa: evita inutili contatti e cerca il supporto di un’amica o uno spazio terapeutico per elaborare il dolore. Hai il diritto di uscire da una relazione che ti fa piangere e non ti dà solidità.
la situazione è da osservare focalizzando l'attenzione sul comportamento attuale delle parti; da un lato riferisce di un compagno con fobia della relazione ( come mai emerge ora?) ma anche con la paura dell'abbandono per non perdere i benefici di un rapporto ( restiamo scopamici); dall'altra c'è lei che ora si rende conto che la situazione è disfunizonale e la fa stare male.Forse occorre domandarsi se questa relazione è basata sul rispetto, sulla attenzione reciproca, ( io faccio per te cosa tu fai per me) simmetrica nei diritti e "doveri " dell'uno nei confronti dell'altro. La relazione sentimentale per essere tale necessita almeno di questi piccoli accorgimenti e a volte è necessario farsi aiutare per capire come mai stiamo accettando una precarietà all'interno della coppia? come mai stiamo accettando delle svalutazioni personali ?( rimaniamo scopamici) velate dall'ironia, e il sarcasmo? ecco partiamo da questo e possiamo iniziare a mettere noi stesse in primo piano almeno nella dignità nel valore personale e nel rispetto. Prendersi cura di sè è il primo passo per decidere se stare o no in questa situazione.
Capisco quanto dolore stai provando in questo momento, e non è un caso che tu non riesca a dormire - il nostro corpo spesso manifesta così la sofferenza emotiva non elaborata.
Quello che descrivi ha elementi molto chiari: lui sta agendo comportamenti contraddittori e ambivalenti che ti tengono in una posizione di incertezza costante. Gli “scherzi” sul lasciarti, i discorsi su altre persone, la proposta di essere “scopamici” - tutto questo non è casuale. Sembra proprio che stia creando una situazione insostenibile per spingerti a prendere tu l’iniziativa della rottura, evitando così il peso emotivo della decisione.
La tua intuizione è molto lucida: “è come se mi stesse portando all’esasperazione per farsi lasciare”. Questo pattern è riconoscibile e doloroso, perché ti mette nella posizione di essere tu la “cattiva” che interrompe la relazione.
La difficoltà a comunicare che senti è comprensibile - quando siamo in una dinamica così destabilizzante, anche parlare diventa difficile perché non sappiamo più cosa aspettarci dall’altro.
Il tuo amore per lui è reale, ma l’amore da solo non basta se dall’altra parte c’è qualcuno che non riesce a impegnarsi emotivamente in modo autentico. Tu meriti una relazione dove non devi costantemente dubitare dei sentimenti dell’altro o sentirti in prova.
Forse è il momento di ascoltare il tuo corpo e le tue lacrime: ti stanno dicendo qualcosa di importante sulla sostenibilità di questa situazione.
Quello che descrivi ha elementi molto chiari: lui sta agendo comportamenti contraddittori e ambivalenti che ti tengono in una posizione di incertezza costante. Gli “scherzi” sul lasciarti, i discorsi su altre persone, la proposta di essere “scopamici” - tutto questo non è casuale. Sembra proprio che stia creando una situazione insostenibile per spingerti a prendere tu l’iniziativa della rottura, evitando così il peso emotivo della decisione.
La tua intuizione è molto lucida: “è come se mi stesse portando all’esasperazione per farsi lasciare”. Questo pattern è riconoscibile e doloroso, perché ti mette nella posizione di essere tu la “cattiva” che interrompe la relazione.
La difficoltà a comunicare che senti è comprensibile - quando siamo in una dinamica così destabilizzante, anche parlare diventa difficile perché non sappiamo più cosa aspettarci dall’altro.
Il tuo amore per lui è reale, ma l’amore da solo non basta se dall’altra parte c’è qualcuno che non riesce a impegnarsi emotivamente in modo autentico. Tu meriti una relazione dove non devi costantemente dubitare dei sentimenti dell’altro o sentirti in prova.
Forse è il momento di ascoltare il tuo corpo e le tue lacrime: ti stanno dicendo qualcosa di importante sulla sostenibilità di questa situazione.
Buongiorno cara, la situazione che descrivi è emotivamente molto complessa e richiede attenzione sia ai tuoi sentimenti sia alle dinamiche della relazione.
Quello che emerge con forza è un clima di confusione e ambivalenza: il tuo ragazzo alterna dichiarazioni di amore a frasi contraddittorie e scherzi che minimizzano il tuo dolore. Questo genera insicurezza, stanchezza emotiva e senso di impotenza, poiché ti senti costantemente sotto pressione e incapace di vivere momenti di leggerezza e complicità.
Dal tuo racconto appare chiaro che sei esausta: il bisogno di essere ascoltata e rispettata è legittimo, così come il desiderio di chiarezza e sicurezza emotiva. Quando le parole del partner creano ambiguità o feriscono, si mette in crisi l’equilibrio emotivo e si amplifica il senso di colpa o di responsabilità nei suoi confronti, anche quando il comportamento problematico dipende da lui.
Ecco alcune strategie pratiche e concrete che possono aiutarti a sbloccare la situazione:
1. **Chiarezza interiore**: prenditi del tempo per scrivere ciò che desideri davvero dalla relazione, quali comportamenti sei disposta a tollerare e quali no. Questo ti aiuta a orientarti e a ridurre la confusione emotiva.
2. **Comunicazione diretta e strutturata**: individua un momento tranquillo per esprimere i tuoi sentimenti, usando frasi in prima persona (“Io sento…”, “Io ho bisogno…”) e senza attaccare l’altro. L’obiettivo è far comprendere il tuo disagio in modo chiaro e sicuro.
3. **Stabilire limiti chiari**: definisci cosa è accettabile e cosa no. Ad esempio, commenti o scherzi che ti feriscono devono essere dichiarati inaccettabili, altrimenti continueranno a generare sofferenza.
4. **Responsabilità emotiva**: riconosci che non puoi cambiare il comportamento del partner né assumerti la responsabilità dei suoi conflitti interni. Il tuo compito è tutelare la tua stabilità emotiva.
5. **Supporto esterno**: un percorso terapeutico può aiutarti a esplorare le tue emozioni, rafforzare i confini personali e acquisire strumenti per gestire la relazione in modo consapevole, senza sacrificare te stessa.
Questo lavoro ti permetterebbe di trasformare il senso di confusione e dolore in scelte consapevoli, proteggendo la tua integrità emotiva e imparando a gestire relazioni complesse con equilibrio. Un caro saluto,
Dott.ssa Marzia Mazzavillani
Psicologa clinica - Voice Dialogue - Mindfulness - Dreamwork
Quello che emerge con forza è un clima di confusione e ambivalenza: il tuo ragazzo alterna dichiarazioni di amore a frasi contraddittorie e scherzi che minimizzano il tuo dolore. Questo genera insicurezza, stanchezza emotiva e senso di impotenza, poiché ti senti costantemente sotto pressione e incapace di vivere momenti di leggerezza e complicità.
Dal tuo racconto appare chiaro che sei esausta: il bisogno di essere ascoltata e rispettata è legittimo, così come il desiderio di chiarezza e sicurezza emotiva. Quando le parole del partner creano ambiguità o feriscono, si mette in crisi l’equilibrio emotivo e si amplifica il senso di colpa o di responsabilità nei suoi confronti, anche quando il comportamento problematico dipende da lui.
Ecco alcune strategie pratiche e concrete che possono aiutarti a sbloccare la situazione:
1. **Chiarezza interiore**: prenditi del tempo per scrivere ciò che desideri davvero dalla relazione, quali comportamenti sei disposta a tollerare e quali no. Questo ti aiuta a orientarti e a ridurre la confusione emotiva.
2. **Comunicazione diretta e strutturata**: individua un momento tranquillo per esprimere i tuoi sentimenti, usando frasi in prima persona (“Io sento…”, “Io ho bisogno…”) e senza attaccare l’altro. L’obiettivo è far comprendere il tuo disagio in modo chiaro e sicuro.
3. **Stabilire limiti chiari**: definisci cosa è accettabile e cosa no. Ad esempio, commenti o scherzi che ti feriscono devono essere dichiarati inaccettabili, altrimenti continueranno a generare sofferenza.
4. **Responsabilità emotiva**: riconosci che non puoi cambiare il comportamento del partner né assumerti la responsabilità dei suoi conflitti interni. Il tuo compito è tutelare la tua stabilità emotiva.
5. **Supporto esterno**: un percorso terapeutico può aiutarti a esplorare le tue emozioni, rafforzare i confini personali e acquisire strumenti per gestire la relazione in modo consapevole, senza sacrificare te stessa.
Questo lavoro ti permetterebbe di trasformare il senso di confusione e dolore in scelte consapevoli, proteggendo la tua integrità emotiva e imparando a gestire relazioni complesse con equilibrio. Un caro saluto,
Dott.ssa Marzia Mazzavillani
Psicologa clinica - Voice Dialogue - Mindfulness - Dreamwork
Quello che racconti trasmette tanta stanchezza e dolore, e capisco bene il senso di confusione e impotenza che provi. Da quello che descrivi, sembra che il tuo ragazzo mandi messaggi contraddittori: ti dice che ti ama ma parla di lasciarti, ti fa battute pesanti che ti feriscono e poi minimizza come se fosse uno scherzo, ti confessa che la relazione “gli sta stretta” ma non prende mai una decisione chiara. Questo ti lascia sospesa in un limbo logorante, dove senti amore da parte tua ma non più da parte sua.
È naturale che tu pensi che forse voglia farsi lasciare, perché il suo comportamento sembra proprio questo: non assumersi la responsabilità di chiudere, lasciando che il peso e il dolore ricadano su di te. Le sue frasi sul “rimanere amici” o sul “scopamici” ti fanno sentire ridotta a qualcosa di meno di quello che sei e che meriti: una persona amata e rispettata.
Il punto è che tu non puoi costringerlo a essere chiaro, ma puoi chiederti quanto ancora vuoi accettare questa ambiguità. Il fatto che tu dica di piangere da settimane, che ogni giorno libero insieme diventi motivo di malessere invece che di leggerezza, è già un segnale forte: la relazione così com’è ti fa soffrire più di quanto ti faccia bene.
Parlargliene apertamente ti fa paura perché temi di non essere ascoltata o di essere liquidata. Ma il tuo dolore non sparisce se lo tieni dentro, anzi cresce. Non si tratta di accusarlo, ma di dirgli con sincerità come stai e cosa non riesci più a sopportare. La tua voce conta, e merita di essere ascoltata.
Se davvero lo ami, la decisione di lasciarlo ti sembra insostenibile. Ma prova a chiederti: lo ami ancora per come è oggi, con i comportamenti che ti feriscono, o stai amando il ricordo di quello che è stato? Non è solo la paura di perderlo a farti soffrire, ma anche la frustrazione di non essere trattata con la cura e la dignità che desideri.
Non sei tu a dover accettare una relazione in cui l’altro si prende tutto senza responsabilità. Hai il diritto di volere di più, di volere chiarezza, di volere amore reciproco e non giochi crudeli mascherati da scherzi.
Dott.ssa De Pretto
È naturale che tu pensi che forse voglia farsi lasciare, perché il suo comportamento sembra proprio questo: non assumersi la responsabilità di chiudere, lasciando che il peso e il dolore ricadano su di te. Le sue frasi sul “rimanere amici” o sul “scopamici” ti fanno sentire ridotta a qualcosa di meno di quello che sei e che meriti: una persona amata e rispettata.
Il punto è che tu non puoi costringerlo a essere chiaro, ma puoi chiederti quanto ancora vuoi accettare questa ambiguità. Il fatto che tu dica di piangere da settimane, che ogni giorno libero insieme diventi motivo di malessere invece che di leggerezza, è già un segnale forte: la relazione così com’è ti fa soffrire più di quanto ti faccia bene.
Parlargliene apertamente ti fa paura perché temi di non essere ascoltata o di essere liquidata. Ma il tuo dolore non sparisce se lo tieni dentro, anzi cresce. Non si tratta di accusarlo, ma di dirgli con sincerità come stai e cosa non riesci più a sopportare. La tua voce conta, e merita di essere ascoltata.
Se davvero lo ami, la decisione di lasciarlo ti sembra insostenibile. Ma prova a chiederti: lo ami ancora per come è oggi, con i comportamenti che ti feriscono, o stai amando il ricordo di quello che è stato? Non è solo la paura di perderlo a farti soffrire, ma anche la frustrazione di non essere trattata con la cura e la dignità che desideri.
Non sei tu a dover accettare una relazione in cui l’altro si prende tutto senza responsabilità. Hai il diritto di volere di più, di volere chiarezza, di volere amore reciproco e non giochi crudeli mascherati da scherzi.
Dott.ssa De Pretto
Buongiorno, mi dispiace tanto per quello che stai attraversando. A volte, oltre al sentimento, ci sono dinamiche relazionali che generano sofferenza e sembra che questa relazione non ti stia dando il benessere che desideri. Parlare di quello che ti fa soffrire potrebbe essere importante per condividere pensieri ed emozioni e provare a trovare una soluzione insieme. Se invece desideri uno spazio personale in cui provare ad affrontare tutto questo, sono a tua disposizione anche online. In bocca al lupo, Dott.ssa Cristiana Danese psicologa
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