Buonasera , ho 51 anni e sono sposata da 4 anni (secondo matrimonio) ho un figlio e il mio attuale m

18 risposte
Buonasera , ho 51 anni e sono sposata da 4 anni (secondo matrimonio) ho un figlio e il mio attuale marito ha una figlia di 19 anni. Mio figlio vive per conto suo. Conosco e mi sono presa cura della ragazza da quando aveva 10 anni (la mamma è morta ) all inizio tutto bene ma crescendo e vivendo assieme ad padre non è mai andato bene il mio “metodo” semplici regole che ci sono in tutte le famiglie. Quindi litigavamo di fronte a sua figlia , la ragazza prendeva le difese del padre e invece di capire che x crescere ci vogliono regole si faceva come voleva lui… perché io non facevo e non faccio parte della famiglia in quanto non madre naturale . Quindi mi mettevo da parte non occupandomi di sua figlia (xke così mi era stato imposto ) ma pochi giorni dopo la situazione impostami non andava bene quindi litigi xke io dovevo essere diversa. Insomma x dirla corta qualsiasi cosa faccio x sua figlia non fa bene, se non faccio non va bene se ke dico che ha 19 anni non deve andare via vestita mezza nuda non fa bene, se le dico che non si torna alle 5 del mattino non va bene.. (premetto che io sto sveglia finché lei è fuori a diversi Mentre suo padre dorme tranquillo) … ha un amore morboso nei confronti della figlia, la tratta sempre come una bambina piccola (ha il fidanzato da un anno e mezzo) …dice che se passa del tempo con me si sente in colpa verso la figlia… che se la figlia tutte le sere se ne era x conto suo in camera è colpa mia xke io non so instaurare un rapporto con lei .. da premettere che in un mese mi rinfaccia (sua figlia) che io non sono nessuno e non faccio parte della sua famiglia (composta da lei e suo padre).. lui si sente in colpa , vive nel passato, non accetta che la figlia è cresciuta da molto tempo, e trova ogni pretesto x litigare e tenermi il muso. Non riesco a fargli capire che sua figlia è grande che deve imparare a crescere , non riesco a fargli capire che tutti i ragazzi se ne stanno x conto loro in camera con i cellulari, che è ora di finirla con “ poverina lei è senza mamma” , non riesce a fare il padre .. fa L amico dicendole sempre si su tutto, e così le fa solo del male… ma niente da fare… non capisce, non accetta i consigli da nessuno.. dice che sua figlia è la cosa più importante (nessuno dice il contrario) che devo essere diversa nei confronti di lei (purtroppo mi ha fatto del male e lo fa tutte le volte quanto mi dice che non sono nessuno e lo dice quando non c è suo padre.. non devi insegnarmi come si pulisce casa chi sei te? Oppure sei entrata nella mia famiglia a rovinarci la vita, povero tuo figlio che ha una madre così… spero che mio padre tu mandi via così vai a vivere sotto un ponte.. tutte parole scritte nero su bianco) … cosa posso fare? Ho anche detto di andare assieme da un psicologo ma la risposta è stata che lui non ne ha bisogno xke lui sta facendo tutto giusto …
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei intanto possa richiedere per sè un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Buongiorno , e
la ringrazio per quello che ha esposto qui brevemente.
Il rapporto con la figlia del suo compagno è diventato molto burrascoso e lei vorrebbe riprendere in mano il timone, che ora sembra non avere nessuno.
Vedere che la nave appare senza una vera guida forse la fa arrabbiare, oltre che i comportamenti di insubordinazione della ragazza che diventa una donna.
Lei può chiedere sempre una mano di aiuto per se stessa , e per rimettere in sesto la vostra nave.
Buongiorno, immagino le difficoltà causate da questa situazione e credo sia per lei importante poter iniziare un percorso personale (poi ci potranno anche essere, col tempo, sedute con anche il suo compagno quando lui sarà pronto) per prendersi cura di se ed elaborare la situazione che si è venuta a creare, soprattutto per quanto riguarda la coppia.
La ragazza sicuramente scarica su di lei il grosso dolore e rabbia che le ha causato la perdita della madre in giovane età.
Comprendo quanto sia difficile e delicato il suo ruolo attuale.
Rimango a disposizione e le auguro una buona giornata.
Buongiorno, comprendo la sua difficoltà, non è mai semplice trovare uno spazio di relazione in una situazione familiare complessa.
Ha mai pensato di rivolgersi ad uno psicoterapeuta?
Cordiali saluti,
Giada Bruni
Gentile signora, sicuramente la situazione non è semplice. Lei riporta di percepire continui vissuti di svalutazione e di inadeguatezza da parte del suo compagno e questo sicuramente non le permette di vivere una vita familiare serena. Così come da sua descrizione sembrerebbe proprio che il suo compagno non sia riuscito ad andare oltre, in veste di genitore, alla perdita della prima moglie, madre della figlia e questo abbia fatto si che si instaurasse un rapporto all'apparenza non sano e anche pericoloso per la ragazza stessa....oltre che fonte di stress per lei come compagna. Credo che il tentativo da lei fatto di proporre una consulenza psicologica per voi come coppia sia la strada corretta pertanto la invito a ritornare sull'argomento con suo marito. Nel caso in cui nuovamente rifiutasse questa strada potrebbe pensare di iniziare lei un percorso per trovare uno spazio di elaborazione della sua infelicità/frustrazione derivante dalla sua vita familiare.
Un caro saluto.

Dott.ssa Arianna Sala
Psicologa Psicoterapeuta
Consulente di Coppia
Cernusco sul Naviglio (MI)
Gentile signora, spiace molto per la situazione che Lei ha abilmente descritto e nella quale è bene percepibile la sofferenza e il suo disagio. Purtroppo non può imporre la sua scelta al suo compagno seppur sia giustificata. Quello che mi viene da domandarle è cosa è per lei importante. Cosa può fare per il suo benessere psicologico e fisico. Forse dovrebbe capire cosa è davvero importante per lei che ha tutto il diritto di stare bene. Coraggio e a sua disposizione. Cordialmente Gian Piero dott Grandi
Buongiorno,
sembra che la situazione sia proprio come la descrive:
" Insomma x dirla corta qualsiasi cosa faccio x sua figlia non fa bene..."
Quale è la persona più importante per Lei?
Se non ha pensato subito "IO", abbiamo un problema.
Quando la 19nne le dice che senza suo marito finirebbe sotto i ponti è vero? Se così fosse la vedo dura. Se così non fosse si chieda: come poso crescere personalmente se mi devo occupare continuamente di chi mi disprezza? L'unico lavoro sensato è quello fatto su noi stessi per crescere esistenzialmente, non per adeguarsi alle altrui aspettative.
Come utilizzare una situazione così difficile per migliorarsi e prendere le redini della la propria vita? Non ho nessun consiglio se non quello di cercare le proprie Risorse Interiori. La psicoterapia è un percorso di liberazione dai propri meccanismi di dipendenza, dopodiché comincia il percorso di autorealizzazione (prettamente di Sua competenza).
Buona fortuna.
Gentilissima Signora,
comprendo il malessere e il disorientamento che la sua complessa situazione familiare le sta creando. Purtroppo la fase dell'adolescenza è sempre faticosa e comporta un riassestamento degli equilibri personali e familiari. Frequentemente, per tanti motivi, alcune famiglie affrontano delle criticità maggiori. In questi casi è l'intero nucleo familiare a soffrire. Allora diventa necessario fare un gioco di squadra e lavorare con degli esperti sull'intero sistema familiare, fornendo anche supporto alla coppia, che rischia di andare in crisi. Se questo, come riferisce, non è nel suo caso possibile, le consiglio caldamente di valutare una terapia individuale che possa sostenere Lei, con i suoi bisogni e le sue difficoltà in questa fase delicata, al fine di evitare che le problematiche possano radicarsi, compromettendo anche le sue relazioni più importanti.
Un caro saluto
dr.ssa Laura Tofani
Buongiorno,

la situazione che descrive sembrerebbe essere vissuta come un peso per lei, lo si legge dalle sue parole.
In primis dovrebbe chiedersi su quale relazione vuole lavorare: quella con il suo compagno, con la sua figlia, con entrambi?
Potrebbe essere un buon punto di partenza per un percorso psicologico individuale, visto che il suo compagno le ha esplicitato di non voler intraprendere un percorso di coppia.
Provi a considerarlo.
Grazie
cordiali saluti
dott.ssa Veronica Cascone
studio di psicologia online
Buongiorno e grazie per la sua condivisione. Ho letto con grande amarezza il suo racconto e mi dispiace che stia vivendo tutto questo. Sicuramente non si può risolvere la situazione con un consiglio ma è anche vero che la cosa migliore che può fare per se stessa è quella di iniziare una terapia individuale. Se suo marito non ritiene di averne bisogno è inutile insistere più di tanto, pensi a se stessa che secondo me ne ha tanto bisogno al fine di vivere meglio all'interno di una situazione assurda ed ingiusta.
Rimango a disposizione per qualsiasi consiglio o chiarimento e nel mentre le faccio un grande in bocca al lupo per il futuro.
Cordialmente, dottor Moraschini Mattia.
Buonasera signora, è una situazione non facile e grazie per averla condivisa. Leggendo quello che scrive la sua fatica e la sua sofferenza nel gestire la situazione sono evidenti. Sicuramente c’è molto dolore sia parte sua che da parte del suo compagno e della figlia. Quello che mi viene da dirle è che se lei dovesse sentirne la necessità potrebbe rivolgersi a un professionista che la aiuti a definire il ruolo che lei si sente di poter ricoprire in famiglia. Traspare da parte sua molto amore e molta cura nel voler far funzionare le cose, a volte è meno semplice del previsto e in quei casi è bene prendersi cura di se prima di tutto. Se una terapia di coppia non è implementanile, a volte una terapia individuale può cambiare in egual modo gli equilibri e aiutare a comprendere quello che si sente ma che non si sa come esprimere e che spesso può creare incomprensioni e litigi. Ognuno ha il proprio vissuto e non sempre è facile capire cosa ci muove e cosa ci spinge a dire certe cose o agire certi comportamenti. L’aiuto di un professionista è molto importante nel comprendere quella spinta e renderla funzionale.
È una situazione complicata e lei scrivendo qui ciò che sente si sta già muovendo nella giusta direzione.

La abbraccio metaforicamente nella speranza di esserle stata utile.

E.C.

Gentile signora, la situazione che sta vivendo appare senza via d'uscita e senza speranza per il futuro, favorendo così una reazione di carattere depressivo, per la quale è importante chiedere aiuto ad uno psicoterapeuta di fiducia, visto che il suo compagno non appare disponibile ad un confronto costruttivo. A volte essere emotivamente coinvolti impedisce di avere una visione chiara e oggettiva delle problematiche che coinvolgono una famiglia in cui lei ha trovato, a fronte di tanto impegno, solo tentativi di allontanarla e per così dire ridefinirne il ruolo, che in realtà è a pieno titolo materno. Si confronti con uno psicoterapeuta per trovare le modalità più adattive e funzionali per svolgere questo ruolo senza rinunciare al suo benessere. Spero di esserle stata di utilità e la saluto cordialmente.
Gentilissima, deve essere molto dura non sentirsi più al centro di qualcosa che si riteneva la cosa più importante e sentire che la propria voce non raggiunge le persone più amate. Si vuole solo trasmettere quell'amore che si prova in tutti i modi e non essere visti crea un dolore importante. Purtroppo tentare la stessa soluzione fino a voler abbattere il muro può portare a trovarne uno più spesso dietro. Una soluzione più efficace e strategica potrebbe essere quella di trovare serenità in quelle semplici parole che trasmettiamo , vedendo che effetto fa prima a noi stessi, prima che agli altri, e notare quando riusciamo quanto è importante ancora. Non c'è bisogno di affrontare queste difficoltà da soli, grazie dottor. Benjamin Collins
Buongiorno Sig.ra,
Mi dispiace per la situazione conflittuale che vive giornalmente e forse anche la mancanza di un appoggio e di condivisione.
Sarebbe bello esplorare come si è formata la coppia e come era il vostro equilibrio prima. Sembra quasi mancare un confine genitoriale e l’idea di un rapporto genitore figlio che permette di distinguere bene il genitore dal figlio.
Lei nel frattempo può iniziare a lavorare sul suo stato d’animo, ad elaborare sofferenze e non detti.
Non esiti a contattarmi.
Cordialmente
Dr.ssa Federica Fecarotta
Mi dispiace sentire che stai vivendo una situazione complicata nella tua famiglia. È difficile quando ci sono conflitti e divergenze di opinione all'interno di una relazione, specialmente quando coinvolgono i figli e le dinamiche familiari.

È importante ricordare che ogni famiglia è diversa e ogni individuo ha il proprio modo di affrontare le situazioni. Tuttavia, quando ci sono problemi ricorrenti e litigi che non si risolvono, può essere utile cercare un supporto esterno, come un terapeuta o un consulente familiare. La consulenza può offrire un ambiente neutrale e sicuro in cui tutti possono esprimere le proprie preoccupazioni e lavorare insieme per trovare soluzioni.

Hai menzionato di aver proposto di andare da uno psicologo insieme, ma tuo marito ha rifiutato l'idea. In tal caso, potresti considerare di cercare supporto per te stessa. Un terapeuta può aiutarti ad affrontare lo stress e le difficoltà che stai vivendo nella tua relazione e darti degli strumenti per gestire la situazione in modo più costruttivo.

Inoltre, potrebbe essere utile cercare risorse e supporto da parte di organizzazioni locali che si occupano di famiglie o di genitori. Queste organizzazioni possono fornire informazioni, consigli e gruppi di sostegno in cui puoi condividere le tue esperienze con altre persone che potrebbero affrontare situazioni simili.

Ricorda che la tua opinione e il tuo benessere sono importanti. Cerca di mantenere la calma e la pazienza durante le discussioni con tuo marito, ma allo stesso tempo, cerca di farti sentire ascoltata e rispettata. Comunicare apertamente e in modo rispettoso le tue preoccupazioni e i tuoi bisogni può essere un passo importante per affrontare i problemi familiari.

Se la situazione diventa insostenibile o pericolosa per te o per la tua salute mentale, potresti anche considerare di parlare con un avvocato o un consulente legale per discutere delle tue opzioni e dei possibili passi da seguire.

Ricorda che ogni situazione è unica e può richiedere tempo per trovare le soluzioni più adeguate. Cerca il supporto che ritieni possa essere più utile per te e cerca di prenderti cura di te stessa durante questo processo.Non esitare a cercare il supporto di professionisti qualificati per affrontare queste difficoltà e iniziare a lavorare verso il recupero.Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
Grazie ancora per aver condiviso la sua situazione, e spero di sentirla presto!
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La situazione che descrivi sembra molto complessa e dolorosa. È importante che tu e tuo marito riusciate a comunicare apertamente e a cercare una soluzione insieme. Potrebbe essere utile coinvolgere un mediatore familiare o uno psicologo per aiutare a migliorare la comunicazione e la comprensione reciproca. È importante anche prenderti cura di te stessa e del tuo benessere emotivo. Cerca sostegno da parte di amici, familiari o di un professionista per affrontare lo stress e trovare strategie per gestire la situazione.
Rimango a disposizione,
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Mi dispiace per la situazione difficile che stai vivendo. Gestire le dinamiche familiari complesse, specialmente in una famiglia allargata, può essere molto impegnativo. Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarti a navigare in questa situazione:

Comunicazione con il Tuo Marito: Cerca di avere una conversazione calma e costruttiva con tuo marito. Esprimi le tue preoccupazioni e sentimenti in modo chiaro e rispettoso. Spiega come il comportamento di sua figlia e la sua reazione influenzino te e la vostra relazione.
Ascolta il Punto di Vista di Tuo Marito: Cerca di capire il punto di vista di tuo marito e le sue preoccupazioni come padre. Potrebbe essere utile discutere di come lui vede il suo ruolo e le sue responsabilità verso sua figlia.
Gestione dei Conflitti: Evita di criticare o discutere della figliastra in sua presenza, specialmente se ciò potrebbe portare a conflitti. Cerca di affrontare le questioni in modo più generale, focalizzandoti sulla dinamica familiare piuttosto che su episodi specifici.
Supporto Professionale per te Stessa: Considera di cercare il supporto di uno psicologo o di un terapeuta per te stessa. Un professionista può aiutarti a gestire i tuoi sentimenti, a elaborare strategie per affrontare la situazione e a mantenere il tuo benessere emotivo.
Confine e Autoprotezione: È importante stabilire confini chiari su ciò che sei disposta a tollerare. Se le parole o le azioni di tua figliastra sono offensive o dannose, è giusto esprimere le tue preoccupazioni e aspettative in merito.
Considerare la Terapia di Coppia: Anche se tuo marito è riluttante, potresti suggerire di nuovo la terapia di coppia come un modo per lavorare insieme su queste sfide. A volte, un terzo neutrale può aiutare a mediare e a trovare compromessi.
Valutare la Situazione Complessiva: Rifletti sulla salute generale della tua relazione e sulle dinamiche familiari. Se la situazione attuale è insostenibile e tuo marito rifiuta di riconoscere o affrontare i problemi, potrebbe essere necessario considerare altre opzioni, come la separazione.
Rete di Supporto: Cerca di costruire una rete di supporto intorno a te. Ciò può includere amici, familiari o gruppi di supporto per persone in situazioni familiari simili.
Riflessione Personale: Prenditi del tempo per riflettere su cosa vuoi per te stessa e per il tuo futuro. A volte, dobbiamo fare scelte difficili per il nostro benessere e per vivere una vita più serena.
Ricorda, la tua felicità e il tuo benessere sono importanti. È essenziale prendersi cura di se stessi, soprattutto in situazioni di stress familiare prolungato.
Buongiorno,
non credo che suo marito veda la figlia come una bambina piccola, altrimenti non la manderebbe in giro "mezza nuda fino alle 5 di mattina", credo piuttosto che non la veda proprio. Lei giustamente dice che è cresciuta, eppure si preoccupa del suo abbigliamento e vita notturna....ma se è cresciuta, a 19 anni, è libera di fare ciò che vuole, anche stare col cellulare jn camera sua ogni sera.
Ecco il punto, credo che lei, mia cara signora, la consideri e tratti come una bambina, sicuramente per proteggerla e perché come dice lei, avendo perso la madre, se ne "prende cura".
Mi dispiace che la ragazza sia crudele con lei, ma è la sua modalità di ribellione ad una vita che non ha scelto.
Non credo, infine, che lei debba essere diversa, quello che potrebbe fare è indagare in un percorso di terapia, cosa la spinge a rapportarsi così con suo marito e sua figlia.
Un caro saluto
Lavinia
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