Buongiorno. Scrivo questo messaggio per ricevere un consiglio. Sono un ragazzo di 21 anni e da 2 ann

17 risposte
Buongiorno. Scrivo questo messaggio per ricevere un consiglio. Sono un ragazzo di 21 anni e da 2 anni sono in un relazione con un ragazzo di 22 anni. Quando ci siamo messi insieme (2 anni fa), lo abbiamo fatto abbastanza velocemente e abbiamo vissuto un lungo periodo di "luna di miele" in cui tutto sembrava super romantico e dolce. Ora, però, dopo 2 anni sento come se questa relazione non facesse per me. Mi spiego meglio. Molto spesso mi capita di pensare che lui non sia la persona giusta per me. E' un ragazzo estremamente timido, silenzioso. E' sempre super sdolcinato con me. Quando litighiamo mi dà sempre ragione, non mi contraddice mai veramente. Mi sento come se dovessi costantemente proteggerlo per paura di ferirlo. Ho la sensazione che dopo 2 anni, sia finito il periodo di "luna di miele" e che la relazione sia diventata dannatamente ordinaria. Voglio moltissimo bene a lui, non rimpiango quello che abbiamo fatto, ma ho la sensazione che il tempo della relazione si sia esaurito. Non ho il coraggio di lasciarlo per paura di fargli del male e anche, egoisticamente, per paura di rimanere "solo" (senza una figura "romantica" nella mia vita). Allo stesso tempo, però, ho voglia di avere nuove esperienze e di conoscere nuovi ragazzi. Specifico che questa è la mia prima (ed unica per ora) relazione "seria". Non so cosa fare. Non so se perdere questa stabilità "noiosa" per lanciarmi in qualcosa di nuovo o se restare nella relazione che ormai non mi dà più emozioni forti.
È comprensibile che lei stia attraversando un momento di incertezza e confusione riguardo alla sua relazione. In un percorso psicologico, potremmo esplorare più approfonditamente i suoi sentimenti e desideri, così come le sue paure e preoccupazioni riguardo al futuro della relazione. Potremmo lavorare sullo sviluppo della consapevolezza emotiva e sulla capacità di prendere decisioni che siano più in linea con ciò che desidera veramente. Inoltre, potremmo esaminare le sue aspettative e valori in una relazione e come questi si allineano con la sua situazione attuale. L'obiettivo sarebbe aiutarla a trovare chiarezza e fiducia nel prendere una decisione che sia autentica e gratificante per lei.

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Buongiorno.
Innanzitutto ti ringrazio per aver condiviso il tuo vissuto personale e avermi permesso di entrare maggiormente nelle vostre dinamiche di coppia. L'essere umano ama la novità, ne è naturalmente attratto, soprattutto alla tua età ed in questa nuova società, per cui non vi è nulla di strano. Comprendo il timore di rimanere solo, di ferire l'altro, ma la vera domanda che mi pongo è che cosa cerchi tu in questo momento? Senti la necessità di esplorare il mondo intorno a te e fare nuove conoscenze oppure permanere in una relazione monogama?
Penso sia fondamentale analizzare maggiormente il tuo vissuto personale, i tuoi timori davanti a questo bivio relazione-esplorazione e i tuoi desideri attuali.
Resto a disposizione per chiarimenti o confronti,
dott.ssa Annalisa Covri.
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carissimo, leggendoti, riesco a percepire la sofferenza che stai attraversando in questo importante periodo della tua vita; di questo mi dispiace e ti sono vicina! le prime esperienze amorose sono tra le più forti sia nel bene, con le sue farfalle nello stomaco, che nel male, portandoci varie confusioni nel cuore e nella mente! non sarà semplice togliere questa importante confusione tramite un messaggio, ma ci proverò =) La durata media dell’effetto “luna di miele” è stimata dai ricercatori a circa 30 mesi (due anni e mezzo), anche se ogni coppia può variare nel modo in cui cambia nel tempo ; i fattori soggettivi che fanno variare tale durata, possiamo riassumerli, in modo grossolano, nei 3 tipi di attrazione:
1. attrazione sessuale: Si tratta di una forma di attrazione intensa, carnale e profonda, che suscita il desiderio di avere un contatto intimo con l'altra persona. L'attrazione sessuale non coincide necessariamente con l'amore, e generalmente dura poco se la teniamo in considerazione da sola senza altri fattori che la alimentano; 2. attrazione intellettuale: si basa sull'essere attratti dalla stimolazione intellettuale, appunto, dell'altro attraverso la condivisione di interessi, valori, scopi, progettualità, su come si affrontano certe tematiche/discorsi, etc.; 3. attrazione emotiva: si basa sul come io mi sento stando in relazione con l'altro (accolto, amato, stimato, etc.).
solo dall'unione delle tre attrazioni si riesce a far trasformare il periodo dell'innamoramento, in cui c'è la "luna di miele", ad amore.
occorre anche sottolineare che nulla è per sempre e che, all'interno delle relazioni, sia esse amicali che affettive, ci si sceglie ogni giorno =)
siete meritevoli di amore entrambi: e non sarebbe bellissimo, se ognuno di voi, venisse amato per come merita e desidera?!
mi piacerebbe tanto poter continuare a parlare con te, per poterci raccontare meglio e poter diminuire al massimo questa confusione, potendoti aiutare ad arrivare alla scelta per te più adeguata, e per tale ragione, scrivimi se lo desideri =)
La paura di ferirlo, di fargli male, e quindi proteggerlo finora ha funzionato, ma ora non funziona più, dopo due anni che vi conoscete. Provi a dargli "piccole ferite" e veda come reagisce, forse bisogna stanarlo dal suo rifugio.
Si dice, a questo proposito,... tirare il mattone per ricevere la giada.
Buona caccia.
Entrambe le situazioni presentano sfide emotive e decisionali significative. Per la prima situazione, è importante comunicare apertamente con il compagno riguardo ai sentimenti e alle preoccupazioni. Potrebbe essere utile cercare il supporto di uno psicologo di coppia. Per la seconda situazione, è normale sentire il desiderio di esplorare nuove esperienze dopo due anni di relazione. È importante valutare se ci sono ancora elementi positivi nella relazione attuale e ascoltare le proprie esigenze personali. Potrebbe essere utile parlare con uno psicologo per ottenere un supporto nella presa di decisioni. Cordialmente, GDV
Buonasera, l'innamoramento se non si trasforma in un legame d'amore stabile dura massimo due anni, come lei definisce la "luna di miele" con il suo partner, ormai terminata. La relazione da parte sua si trascina, è rimasto l'affetto non sufficiente a portare avanti il rapporto da parte sua. Comprendo la paura a ritornare single, il sentirsi solo, e il dispiacere di ferire il suo ragazzo nel lasciarlo, il tutto convive con il desiderio di conoscere nuove persone. In questo momento può essere utile il supporto di uno psicoterapeuta nell'accompagnarla verso i cambiamenti più in linea con i suoi bisogni. Un caro saluto. Dr.ssa Lorena Ferrero
Buongiorno, ho l'impressione che lei senta il suo fidanzato come poco presente, come se tutta la relazione fosse gestita da lei e non ci sia davvero un altro dall'altra parte. Probabilmente se il suo ragazzo avesse più personalità, tutto sarebbe diverso. Teoricamente sarebbe opportuno parlarne chiaramente ma la frena la fragilità che lui dimostra e che può farla sentirla in colpa. Deve però rompere questo incastro e manifestare ciò che sente. L'onestà è la strada che si rivela sempre più proficua ed evita sofferenze in entrambi.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera gentile utente,
grazie per la Sua condivisione. Mi colpisce molto il suo accenno alla conclusione del periodo di "luna di miele". Effettivamente la coppia passa proprio attraverso delle tappe fondamentali nel corso della relazione: quella dell’innamoramento, ossia della reciproca ammirazione, in cui ciascuno dei due soddisfa le aspettative dell’altro; il risveglio, che inizia quando si evidenziano le aspettative mancate, per cui la delusione è il sentimento predominante; infine l’ultima fase, quella dell’accettazione, in cui i due partner hanno imparato a considerare le differenze come risorse, invece che come limiti e hanno appreso a sostenersi reciprocamente. Ora, sembra proprio che il poter vedere il suo compagno per quello che è, nelle sue differenze identificative, la stia destabilizzando, facendola naturalmente sentire spaventato all'idea di essere nuovamente solo, ma forse distinto, e anche "cattivo", nel caso agisse la fine. Si apre un nuovo "instabile" equilibrio, fatto però di nuove potenti emozioni e parti di sè, sia pronto ad accoglierle.
Cordialmente,
Dr.ssa Carabellò
Salve penso che se ha dei dubbi rispetto alla sua relazione ne debba parlare con il partner.
Siete molto giovani ed è giusto lasciare ad entrambi la possibilità di essere felici.
La sincerità è sempre vincente.
Dott.ssa milvia verginelli
Buongiorno, relativamente al suo senso di insoddisfazione lei dovrebbe parlarne con il suo partner e contestualmente capire dentro di lei cosa e ' cambiato. Un aiuto psicoterapico potrebbe certamente aiutarla far luce nei suoi sentimenti e trovare la forza di agire un cambiamento. Saluti dottssa M.Vini
Buongiorno, grazie per aver condiviso la sua esperienza.
Una relazione di coppia attraversa diverse fasi, la prima è "la luna di miele" ma poi finita questa fase è venuta fuori una dinamica di coppia che non le piace: lei che si prende cura del suo compagno che è costantemente bisognoso. Le domande che si pone sono domande legittime che potrebbero essere affrontate in un percorso terapeutico per esplorare come mai lei si sia ritrovato "incastrato" in una relazione di questo tipo, e soprattutto capire perché non ne riesce ad uscire nonostante il suo desiderio di interrompere con quest'uomo sia chiaro a lei.

Spero di esserle stato utile,

Cordialmente

Dr Emilio Selvini
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Non è mai facile lasciare il cammino già calpestato per affrontare l'ignoto, ma molto spesso si tratta di un passo necessario per conoscersi meglio e fare esperienze. Non è mai facile lasciare qualcuno, soprattutto quando abbiamo condiviso momenti belli con il nostro partner. Meglio però essere onesti e parlare con il partner dei propri sentimenti. Sono dell'idea che l'onestà e il confronto siano le caratteristiche più importanti in una relazione umana. Per altre domande non esiti a contattarmi. Paolo Di San DIego
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. Non è sicuramente un momento facile, ma anche perchè da quello che ho capito non è mai riuscito ad avere un confronto diretto con il suo partner rispetto a quello che non sta funzionando. Lei vorrebbe che lui si sbilanciasse di più, che si esprimesse di più, prendendo anche il rischio di non essere in accordo con lei, e potrebbe innanzitutto provare a parlargli chiaramente di questa cosa vedendo che effetti ha sulla vostra relazione e sui suoi sentimenti. Se invece quello che prova si è esaurito, non abbia paura a prenderne consapevolezza e ad agire di conseguenza. Non è facile lasciare qualcosa di conosciuto, ma stare dentro a una relazione solo per la paura di restare soli la renderà inevitabilmente arida. Se avesse bisogno di ulteriore supporto o chiarimenti resto a disposizione, anche online. Un caro saluto, Dott.ssa Elena Gianotti
Buongiorno,

lei è portatore di una istanza di coppia ed è in un percorso di coppia che andrebbero affrontate le problematiche qui riportate. Ne parli anche con il suo ragazzo; in alcuni casi la psicoterapia di coppia può aiutare anche due persone a lasciarsi.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Salve se non si sente più sicuro di questa relazione ne parli con qualcuno, con il suo compagno ad esempio. E' giusto che entrambi siate felici. Si apra esponga i suoi dubbi e vedrà che la vita le offrirà nuove opportunità.
Buongiorno, comprendo la tua situazione e i sentimenti contrastanti che stai vivendo. Dopo due anni di relazione, è normale che la fase della "luna di miele" possa essere finita e la routine possa prendere il sopravvento. È fondamentale che tu rifletta su ciò che realmente desideri per te stesso e per la tua vita sentimentale. Se senti che la relazione non ti sta più donando la felicità e l'emozione che cerchi, potrebbe essere il momento di valutare se desideri restare in questa relazione o esplorare nuove esperienze con altre persone. Prendere una decisione non sarà facile, ma è importante essere sinceri con se stessi e non rimanere in una relazione solo per paura di ferire l'altro o di restare soli. Ti consiglio di esaminare la situazione con calma e riflessione, magari anche con l'aiuto di un professionista, per comprendere i tuoi veri desideri e bisogni.

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