Bungiorno, soffro di attacchi di panico da oltre due anni, gli attachi mi vengono solo quando sono

36 risposte
Bungiorno,
soffro di attacchi di panico da oltre due anni, gli attachi mi vengono solo quando sono da sola, mi arriva il terrore di potermi sentire mele e non poter chiedere aiuto.Se invece sono in compagnia anche solo di una persona sono serena e faccio tutto per bene..
Anche il semplice fatto di dover andare al lavoro e percorrere un tratto di strada da sola e non vedere nessuno in giro..un viale deserto o strada deserta mi viene il panico.
Il medico mi ha prescritto lo xanax 5 goccie la sera .....e 5 la mattina ...possono essere suffiicenti??

grazie
Buongiorno, da quanto scrive non è chiaro se il suo medico le abbia anche consigliato di intraprendere un percorso di intervento psicologico. In caso contrario potrebbe essere opportuno un approfondimento della sintomatologia che riferisce per comprendere bene la loro natura e origine e stabilire insieme le possibili strategie di approccio alla problematica. Lo xanax, così come qualsiasi intervento farmacologico, ha il vantaggio di limitare i sintomi, ma non attacca la fonte del suo stato d'ansia.
Per quanto riguarda il dosaggio farmacologico le consiglio di monitorare l'effetto nelle prossime settimane e di condividere sempre con il suo medico la sua volontà di modificare o sospendere l'assunzione.

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Gentile utente, lungi dall'effettuare una valutazione psicodiagnostica in questa sede, i suoi sintomi rimandano a una possibile condizione di agorafobia, che va affrontata non solo mediante l'intervento farmacologico, ma anche con quello psicoterapico. Consulti uno psicologo per richiedere una valutazione e si faccia indicare il trattamento più indicato. Quanto alla sua domanda, il suggerimento è di attendere gli effetti dei farmaci che le sono stati prescritti; in caso di inefficacia, è necessario contattare il medico prescrivente per una modulazione della dose o un adeguamento della terapia.
Buongiorno, sicuramente lo xanax può essere un valido aiuto, ma mi sento di consigliarle un percorso psicologico in quanto vi sono tecniche efficaci che aiutano a combattere gli stati ansiosi e il panico senza l'aiuto farmacologico. Un caro saluto Dr.ssa Claudia Sposini
Bisogna capire l' origine di questa ansia, il nesso che l' ha generata, rinforzare lei come persona attraverso una mappatura ed una narrativa chiara. Nel raccontarsi focalizzando non solo il sintomo ma eventuali ferite o insoddisfazioni si può venire a capo della sua sofferenza. Psicoterapia congiunta a farmaco può essere una combinazione più rapida. Molte persone risolvono. Dall'ansia si può uscire
Buonasera, un parere che le posso dare è che i farmaci da soli non sono sufficenti ai fini di un miglioramento significativo. I farmaci sicuramente possono garantire una riduzione della sintomatologia, nel suo caso ansiosa, ma questo significherebbe curare solo ciò che appare in superficie senza dare un senso a ciò che lei sta vivendo e senza comprendere l'origine del suo malessere. Parallelamente all'aiuto farmacologico le consiglierei pertanto di intraprendere un percorso psicologico.
Buon giorno, il farmaco può essere di aiuto ma è fondamentale intraprendere un percorso di psicoterapia per comprendere ed elaborare il significato dei suoi sintomi e individuare modalità di gestione efficaci degli stessi.
È possibile uscire da questo circolo vizioso e stare meglio. Ci provi. Un caro saluto
Salve, per quanto riguarda l'utilizzo dei farmaci si consulti sempre con il proprio medico di fiducia.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve,
Da quanto scrive si evince che vorrebbe liberarsi da quella terribile sensazione ma ha mai provato a chiedersi cosa le sta comunicando il sintomo ? La nostra parte più profonda cerca sempre di comunicare con noi perché a qualcosa da dirci e ascoltarla serve a farci crescere e divenire consapevoli di ciò che siamo. Il farmaco serve al momento ma non va alla radice del problema e, il fantasma potrà stare in silenzio ma non scomparirà se non illumina le sue ombre. Quello che vorrei trasmetterle e che non le serve una bacchetta magica ma che è lei che può diventare la sua magia prendendosi la responsabilità della sua fragilità. Non rimprovererebbe un bambino che piange perché ha paura o non lo tratterebbe con superficialità ma cercherebbe di accogliere il suo pianto, di sostenerlo non lo farebbe tacere solo perché le da fastidio. Ci sono parti di noi che hanno bisogno di crescere e sta a noi riconoscerle ,amarle e prendercene cura. Consideri la sua paura non come un problema ma come una possibilità di rinascita. Le consiglio di rivolgersi a degli esperti che la aiuteranno a dare voce alle sue parti che hanno bisogno di essere ascoltate e viste.La saluto con una frase che spero la faccia riflettere: "Non posso dire se sarà meglio,quando,sarà diverso;ma posso dire: è necessario che cambi, se deve migliorare".Buon Cammino
Dott.ssa Gelsomina Labellarte
Salve,
no non sono sufficienti, deve integrare la terapia farmacologica con una psicoterapia, in modo da capire la causa degli attacchi di panico.
Saluti.
Gentile Utente,
sarebbero necessari degli approfondimenti ma le devo dire che mi colpisce la sua frase "faccio tutto per bene". Gli stati d'ansia che lei descrive potrebbero contenere dei vissuti importanti che tuttavia non rientrano nella categoria delle cose "per bene?" secondo il suo giudizio?
Le consiglierei di esplorare questi suoi stati d'ansia con uno psicoterapeuta per potersi conoscere meglio e uscire da questo senso di isolamento.
Buongiorno!
Sicuramente il farmaco che le hanno prescritto è un valido aiuto, ma sarebbe necessario comprendere meglio le cause degli attacchi di panico che lei descrive. Mi sento di consigliarle un percorso psicologico per comprendere e imparare a gestire situazioni di questo tipo.
Cordialmente.
Dottoressa Giulia Calori
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Ho l'impressione che la soluzione propostale non la soddisfi indipendente dal fatto che l'intervento farmacologico possa essere più o meno congruo con i sintomi descritti. Immagino che se ha scelto di rivolgere questa domanda in questa sede si sia già fatta un'idea di cosa possa corrispondere maggiormente al tipo d'aiuto che spera di ricevere in questo momento. Se non può permettersi una psicoterapia privata può sempre rivolgersi al suo medico per ricevere informazioni circa i servizi pubblici offerti nel suo territorio e le modalità per accedervi. Le auguro di risolvere al meglio i suoi problemi.
Buonasera,
si consulti con il medico per ciò che concerne la terapia farmacologica.
Un saluto,
MMM
Buongiorno, accanto alla terapia farmacologica (che le consiglio di verificare con uno psichiatra, qualora le fosse stata prescritta dal medico di base) è sempre consigliabile anche un percorso psicoterapeutico. Infatti, il farmaco ha la possibilità di agire sul sintomo, alleviandole lo stato ansioso / spaventato, mentre la psicoterapia è l'unico modo per lavorare su ciò che la ha portata a manifestare il sintomo e, pertanto, a stare bene nel lungo periodo. Saluti
Buongiorno, capisco la sua situazione essendo comune a diversi miei pazienti. Per mia esperienza affrontare la causa e lavorare su come lei si rapporta agli altri nonchè la gestione della solitudine sono essenziali; perciò un percorso psicoterapeutico mirato in tal senso potrebbe aiutarla. Saluti
Gentilissima, per qualsiasi dubbio sulla terapia farmacologica non esisti a confrontarsi con il medico che la segue. Oltre al supporto farmacologico, ha mai valutato la possibilità di affiancare anche un percorso psicologico in grado di restituirle senso e significato di quello che vive e ridurre ulteriormente il suo disagio?
Buongiorno. Rispetto al dosaggio del farmaco, valuti gli effetti che ha su di lei. Si sente meglio? Riesce a fare cose che prima non riusciva assolutamente? Si sono manifestati effetti indesiderati? Risponda a queste domande e le riferisca al suo medico, così potrà valutare con lui la necessità di diminuire o aumentare il dosaggio. Poiché non fa accenni su un possibile percorso psicologico, le consiglio (se non l'ha già intrapreso) di prenderlo in considerazione. Di fatto, il farmaco agisce sui sintomi, ma non sulle cause. Un percorso psicologico volto al raggiungimento di una maggiore consapevolezza e all'elaborazione di vissuti emotivi gravosi, sicuramente l'aiuterà a gestire meglio e a superare la sofferenza che sta provando. Cordialmente, dott. RC
Salve, mi spiace per il disagio espresso. Per quanto riguarda l'assunzione del farmaco, credo che la soluzione migliore sia chiedere al medico prescrivente, sicuramente persona più competente in materia.
Oltre a questo, mi permetto di suggerirle che il farmaco, da solo, non può riconoscere ed identificare le cause ed i fattori di mantenimento del sintomo. Questi aspetti sono invece trattabili all'interno di un percorso psicologico che, se non ha già intrapreso, a mio avviso potrà darle le risposte che cerca.
Cordialmente, dott. FDL
Buon giorno, otre ad un supporto farmacologico, le suggerisco degli incontri psicoterapeutici per comprendere come gestire il panico in determinate situazioni e poter apprendere come vivere in prospettiva diversa e funzionale le situazioni che le creano ansia.
Un cordiale saluto
Buogiorno,
lo Xanax è un ansiolitico e viene utilizzato per brevi periodi di tempo perchè può portare ad assuefazione (necessità di aumentare il dosaggio per raggiungere lo stesso obiettivo); con questo voglio dirle di sospendere la terapia? Assolutamente No visto che probabilmente in questo momento la sta aiutando! Ma è importante che sappia che se glielo ha prescritto il suo medico di base forse è meglio che lei si rivolga ad uno psichiatra che sicuramente le darà la terapia più efficace per la cura degli attacchi di panico.
Inoltre le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia con un professionista esperto in disturbi d'ansia così da acquisire maggiore consapevolezza circa i fattori di mantenimento del disturbo e ricevere strumenti per fronteggiare le diverse situazioni in cui avverte la cosiddetta "ansia anticipatoria".
A disposizione per chiarimenti, in bocca al lupo!
Dottor Roberto Morlacchi
Gentile utente, l’attacco di panico è un importante campanello di allarme e ha la funzione di segnalare un malessere psicologico profondo che merita di trovare uno spazio di approfondimento dove essere esplorato e compreso. L’intervento farmacologico allevia il sintomo ma da solo non risolve il disagio che lo causa, quindi non può costituire l’unica risorsa su cui fare affidamento. Valuti l'opportunità di consultare uno psicoterapeuta anche solo per un primo colloquio, se lo desidera può anche chiedere maggiori informazioni tramite una consulenza online per iniziare ad accostarsi a questa possibilità. Un caro saluto
Buonasera, io con lei lavorerei su come l'ansia disturba la sua vita per trovare soluzioni che le permettano di gestire l'ansia stessa.
Buongiorno, immagino che tale difficoltà la stia ostacolando nelle sue attività quotidiane pertanto le consiglio di rivolgersi ad un professionista. Credo che con lo Xanax lei stia solo tamponando la sintomatologia ma senza un percorso non ha modo di superare le sue difficoltà. Mi sembra che sia fondamentale per lei avere la figura di un accompagnatore per sentirsi rassicurata dalle sue preoccupazioni. Questa è la strategia che ha trovato per far fronte alle sue paure. Lavorare sui pensieri che le generano ansia e preoccupazione l'aiuterebbe a godersi della sua quotidianità senza dover dipendere dalla figura di qualcuno per svolgere le sue attività.
La saluto e resto a sua disposizione.
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Gentilissima, il farmaco non risolve il problema, interviene soltanto sul sintomo e può creare dipendenza.
In una prima fase può sicuramente essere di aiuto, ma a mio avviso è fondamentale intraprendere un percorso di supporto psicologico per andare alla radice del problema che fa scatenare gli attacchi di panico ed intervenire su questo.
Uscire da queste situazioni è possibile, ma è necessario indagare le cause e risolverle.
Le faccio un grosso in bocca al lupo.
dott. Rodolfo Vittori
Buongiorno gentile utente, lo xanax può essere un valido aiuto, ma le consiglio se possibile di cominciare un percorso psicologico, in quanto potrebbe aiutarla a capire le cause del suo malessere.
cordiali saluti
AV
Buonasera,
comprendo l'uso dei farmaci ma come rafforzativi rispetto a una terapia o quantomeno una consulenza psicologica. Mi rendo disponibile per un colloquio conoscitivo. Sicuramente avere un spazio dedicato dove poter parlare approfonditamente di ciò che la turba può essere già un primo passo per sentirsi meglio.
Cordialmente
AG
Buongiorno, per quanto riguarda il dosaggio dei farmaci si rivolga al medico che ha fatto la prescrizione.
Da quanto emerge dal suo racconto, sarebbe necessario un percorso psicologico per andare a capire le cause e i significati che questa sintomatologia ha per lei.
Resto a disposizione
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Buongiorno, non è mia competenza esprimermi sul dosaggio del farmaco. Le suggerisco però di intraprendere un percorso psicologico, in quanto, il solo utilizzo del farmaco senza un intervento terapeutico, che va a lavorare sulle cause dei suoi attacchi di panico, svolge un effetto anestetizzante non curativo. Assumere solo il farmaco non le fa sentire il sintomo ma non per questo risolve la sua difficoltà.
Resto a disposizione.
Un caro saluto
Dott.ssa Alessandra Morosinotto
Gentilissima, grazie per aver condiviso questo suo intenso vissuto, immagino non sia semplice. Ritengo abbia fatto bene a chiedere aiuto ad un medico, tuttavia potrebbe consultare anche uno psicoterapeuta al fine di approfondire ulteriormente la sintomatologia ed iniziare un eventuale percorso. Auguro il meglio.
Gentile utente, mi spiace che stia passando un periodo di estrema fatica. Dalla sua breve descrizione emergono sintomi persistenti di ansia che influenzano non solo il suo stato psicofisico ma compromettono le attività della sua quotidianità. Il farmaco che le hanno prescritto può sicuramente attenuare i sintomi, ma non sufficiente per gestire la sua problematica. Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico per indagare e affrontare le cause e i significati della sua sintomatologia. Le auguro di poter ritrovare la sua serenità al più presto. Rimango a disposizione, cordiali saluti. Dott.ssa Silvia Spelta
Salve, innanzitutto la ringrazio per aver esposto la sua difficoltà. Mi dispiace per la difficoltà che sta attraversando. Trovo interessante, ma comunque comprensibile, che in presenza di altre persone non soffra di attacchi di panico in quanto si sente in un contesto sicuro. Mi viene da pensare, banalmente, che quando si trova da sola ormai si inneschi il circolo vizioso tipico degli attacchi di panico. Per quanto riguarda la somministrazione di farmaci dovrebbe rivolgere la domanda ad un medico psichiatra. Consiglierei, in parallelo alla terapia farmacologica, un percorso psicologico finalizzato alla comprensione e gestione di questi sintomi.
Rimango a disposizione, Dott. Edoardo Garlaschi
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Gentile utente,
rifletta sull'ipotesi di iniziare un percorso di Psicoterapia, le sarebbe di grande aiuto nella gestione degli attacchi di panico. In merito alla posologia, si affidi al suo MMG o ad uno Psichiatra.

Resto a disposizione,
cordiali saluti.
Dott.ssa Silvia Dal Ben
Salve, mi dispiace sentire che stai affrontando questi attacchi di panico. È comprensibile che la sensazione di essere da sola possa scatenare queste reazioni intense.

Lo Xanax può essere efficace nel fornire un sollievo immediato dai sintomi dell'attacco di panico. Tuttavia, è importante ricordare che è solo un trattamento a breve termine e non affronta le cause sottostanti dell'ansia. Pertanto, potrebbe essere utile considerare anche un trattamento a lungo termine per gestire l'ansia, come la terapia cognitivo-comportamentale (TCC) o altre forme di terapia psicologica.

Quanto alla dose di Xanax prescritta, è essenziale seguire attentamente le indicazioni del medico. Tuttavia, è sempre consigliabile discutere con il medico eventuali preoccupazioni sulla dose o sull'efficacia del farmaco. Potrebbe essere utile anche valutare con il medico se ci sono alternative al farmaco che potrebbero essere più adatte alle tue esigenze, come altri tipi di farmaci o terapie non farmacologiche.

Inoltre, considera di parlare con uno psicologo o uno psicoterapeuta per esplorare le cause sottostanti dei tuoi attacchi di panico e imparare strategie efficaci per gestirli. La terapia può aiutarti a sviluppare competenze per affrontare l'ansia e affrontare le situazioni che la scatenano in modo più efficace.

In sintesi, le gocce di Xanax possono fornire un sollievo immediato dai sintomi, ma è importante considerare anche altre forme di trattamento a lungo termine per gestire l'ansia in modo più efficace. Parla con il tuo medico e considera di cercare supporto professionale per affrontare i tuoi attacchi di panico in modo completo e sostenibile.
Mi dispiace sentire che stai attraversando questo periodo difficile. È importante seguire le indicazioni del medico e prendere la dose prescritta di Xanax. Tuttavia, se senti che non sta aiutando abbastanza, ti consiglio di parlarne nuovamente con il medico per valutare se è necessario aggiustare la dose o provare un'altra terapia. Inoltre, potresti considerare di rivolgerti a uno psicologo o uno psichiatra per un supporto terapeutico aggiuntivo per affrontare e gestire gli attacchi di panico. Ricorda che non sei sola e che ci sono risorse e professionisti disponibili per aiutarti a superare questa situazione. Ti auguro tutto il meglio. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio conoscitivo
Dott. Cordoba
Gentile, le suggerirei di rivolgersi al medico che le ha prescritto il farmaco per chiarire i suoi dubbi in merito al dosaggio. Rifletterei sull'idea di intraprendere un percorso di supporto psicologico, ci sono evidenze scientifiche in merito a strategie efficaci per il trattamento degli attacchi di panico.
Cordialmente,
Dott.ssa Alice Savoia

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