Sono una signora di 69 anni soffro di insonnia da anni prendo en altrimenti faccio la notte in bianc

16 risposte
Sono una signora di 69 anni soffro di insonnia da anni prendo en altrimenti faccio la notte in bianco gocce io vorrei smettere con ene prendere tipo passiflora oppure qualche integratore .Prendo anche i seguenti medicinali plunac,totalip e clopidogler.Cosa mi consiglia, ho parlato con il mio dottore lui dice di non prendere niente ma niente non riesco a dormire. cosa posso fare? grazie
Dott.ssa Camilla Persico
Psicologo, Sessuologo, Neuropsicologo
Carrara
Salve. La gestione dell'insonnia può coinvolgere diverse strategie, e il coinvolgimento del professionista sanitario è un passo importante.
È positivo che lei cerchi alternative oltre ai medicinali attuali: la passiflora e gli integratori possono essere considerati come opzioni, ma è essenziale discutere qualsiasi cambiamento nel regime di trattamento con il suo medico, specialmente considerando gli altri farmaci che sta assumendo, come il Plunac, il Totalip e il Clopidogrel.
La valutazione di eventuali interazioni farmacologiche e la considerazione delle sue condizioni mediche preesistenti sono cruciali nella scelta di un nuovo approccio, inoltre, è consigliabile valutare la possibilità di apportare modifiche allo stile di vita, come una routine del sonno regolare, l'evitare stimolanti prima di andare a letto e l'aderire a un ambiente notturno confortevole.
Sebbene il suo medico le abbia consigliato di non assumere nulla, se l'insonnia persiste e sta causando un notevole disagio, potrebbe essere utile richiedere un consulto più approfondito con un altro specialista che possa valutare anche gli aspetti psicologici coinvolti, ma le raccomando anche di discutere ulteriormente le sue preoccupazioni e opzioni con il suo medico di fiducia al fine di sviluppare un piano di trattamento che sia sicuro e adatto alle sue esigenze specifiche.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti o approfondimenti, se necessario, un caro saluto, dott.ssa Camilla Persico

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Dott.ssa Carmen Rizzuti
Psicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
Roma
Gentile signora l'insonnia può essere legata a vari fattori che è fondamentale conoscere prima di pensare ad un trattamento efficace.
Sarebbe utile comprenderne la natura (fa fatica ad addormentarsi? ha frequenti risvegli? sonnolenza diurna? ecc.) e la causa. L'insonnia può celare altre problematiche di natura organica e/o emotiva (es. ansia, depressione, ecc.).
Scrive che ne soffre da anni e, a mio parere, fa bene a curarla per evitare l'innescarsi di altri problemi.
Chiederei un consulto di natura psicologica per cercare di capire se c'è una forte componente emotiva dietro questo sintomo e, allo stesso tempo, mi rivolgerei ad un neurologo (tenendo conto della sua età, della durata del problema e soprattutto in virtù del fatto che lei sta assumendo dei farmaci ipertensivi e anticoagulanti di cui tener conto).
resto a disposizione.
Saluti.
Dott.ssa Carmen Rizzuti
Dott. Andrea De Lise
Psicologo, Neuropsicologo, Psicoterapeuta
Napoli
Gentile, le consiglio di valutare anche la possibilità di iniziare un percorso psicologico, così da capire se c'è una componente emotiva e caratteriale dietro questo sintomo.
Resto a disposizione, se necessario
Saluti,
dott. Andrea de Lise
Dott.ssa Sara Marchesi
Sessuologo, Psicologo, Neuropsicologo
Vimercate
Buongiorno, le consiglio di prendere in considerazione l'idea di iniziare un percorso psicoterapeutico in modo tale da capire i motivi alla base della sua insonnia e per avere strumenti perchè lei possa gestire tale situazione che le crea disagio non solo farmacologicamente!
Resto a disposizione! Cordiali saluti.
Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Capisco che la sua insonnia sia un problema che la preoccupa da tempo. Tuttavia, è importante prendere decisioni riguardo ai farmaci o agli integratori sotto la supervisione del suo medico. Dato che ha già parlato con il suo dottore e lui consiglia di non prendere nulla, potrebbe essere utile esplorare altre opzioni per gestire l'insonnia. Una terapia psicologica potrebbe essere di aiuto per identificare e affrontare eventuali cause psicologiche sottostanti all'insonnia, come lo stress o l'ansia. Potremmo lavorare insieme per sviluppare nuove abitudini di sonno e tecniche di rilassamento che possono favorire un sonno più profondo e riposante. Inoltre, potremmo esaminare il suo regime di farmaci attuale per vedere se ci sono eventuali interazioni o effetti collaterali che potrebbero influenzare il sonno. L'obiettivo sarebbe aiutarla a trovare soluzioni efficaci per migliorare la qualità del suo sonno senza l'uso eccessivo di farmaci.
Dott. Alessandro Capezzuto
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Salerno
Salve, la prima cosa da fare è comprendere se l'insonnia abbia una origine di natura neurologica. Escluso qualsiasi condizione organica, il migliore alleato contro l'insonnia è una educazione ad uno stile di vita più corretto, dove per stile di vita si vuole intendere alimentazione, idratazione, esercizio fisico e cura del proprio benessere mentale. Inoltre è giusto darsi la possibilità di intraprendere un percorso di supporto psicologico.
Dott. Rocco Ressa
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Palagiano
Gentile Signora, da quanto racconta si comprende che lei è seguita in modo ottimale dal suo medico il quale conoscendo la sua storia clinica le ha dato opportuni consigli. Parli col suo medico e si lasci consigliare da lui se intraprendere un persorso psicoterapeutico. In molti casi, infatti, alcuni processi mentali inconsci, possono influenzare il nostro comportamento. Andrebbero meglio esplorate le cause della sua insonnia ed eventualmente lavorare su possibili conflitti emotivi e psicologici che possono essere causa o concausa del suo disturbo.
Dott.ssa Anna Malgieri
Psicologo, Neuropsicologo, Psicologo clinico
Avellino

Gentile Signora,
capisco quanto possa essere frustrante convivere con l'insonnia, soprattutto se sta cercando di ridurre l'uso di farmaci come l'EN. Considerando il suo desiderio di esplorare alternative naturali e il fatto che assume altri medicinali, potrebbe essere molto utile intraprendere un percorso psicologico con uno psicologo esperto nel trattamento dell'insonnia.
Dott.ssa Arianna Forcelli
Psicologo, Neuropsicologo
Forlì
Gentile, le consiglio di considerare di rivolgersi ad uno specialista per iniziare un percorso psicologico che la aiuti a capire quali sono le cause dell'insonnia e trovare soluzioni.
Un caro saluto
Dott.ssa Giulia Zucchini
Psicologo, Neuropsicologo, Psicoterapeuta
Trieste
Salve, io le consiglio di prenotare un appuntamento con uno psichiatra che potrà farle un piano per scalare en ed integrare e/o sostituirlo con altri tipi di aiuto, cordiali saluti.
Dott.ssa Flavia Maria Longo
Neuropsicologo, Psicologo clinico, Psicologo
Napoli
Certamente! L’insonnia è una condizione complessa, ma con il giusto approccio è possibile affrontarla e migliorare la qualità della vita. Capisco il suo desiderio di smettere con l’En e passare a soluzioni più naturali, ma questo richiede un percorso ben pianificato per evitare ricadute o effetti di astinenza.

Cosa può fare per affrontare l’insonnia:
Ridurre gradualmente l’En

È importante che la sospensione dell’En avvenga in modo graduale e sotto supervisione medica. Scalare la dose lentamente riduce il rischio di insonnia di rimbalzo e altri sintomi di astinenza.
Durante questa fase, si possono integrare strategie non farmacologiche e naturali per sostenere il sonno.
Valutare integratori naturali

Può considerare rimedi come passiflora, valeriana, melissa o camomilla, che favoriscono il rilassamento.
Melatonina: È utile per regolare il ciclo sonno-veglia, soprattutto se il ritmo circadiano è alterato.
Magnesio e vitamina B6: Possono aiutare a rilassare il sistema nervoso e favorire il sonno.
Attenzione: È fondamentale verificare la compatibilità di questi integratori con i farmaci che assume (Plunac, Totalip, Clopidogrel) prima di iniziarli. Il suo medico o un farmacista può aiutarla a valutare le interazioni.
Tecniche per migliorare il sonno

Igiene del sonno:
Mantenga orari regolari per andare a dormire e svegliarsi.
Eviti stimolanti come caffeina o alcol nelle ore serali.
Crei un ambiente confortevole in camera da letto, con buio, silenzio e temperatura adeguata.
Tecniche di rilassamento:
Provi esercizi di respirazione profonda, meditazione o mindfulness prima di andare a dormire.
La musica rilassante o i suoni della natura possono aiutare a calmare la mente.
Evitare la luce blu: Riduca l’uso di telefoni o tablet almeno un’ora prima di dormire, perché interferiscono con la produzione di melatonina.
Psicoterapia per l’insonnia

Un percorso psicologico, in particolare con la terapia cognitivo-comportamentale per l’insonnia (CBT-I), può aiutarla a:
Gestire i pensieri che ostacolano il sonno.
Imparare tecniche pratiche per favorire un riposo naturale.
Migliorare la qualità del sonno senza farmaci.
Creare una routine rilassante

Integrare attività piacevoli e calmanti, come una passeggiata serale o una tisana rilassante, può essere di grande aiuto. Anche piccole modifiche nello stile di vita possono avere un impatto positivo sul sonno.
Come posso aiutarla
Come psicologa, posso affiancarla nel suo percorso verso un sonno più naturale e soddisfacente:

Valutazione personalizzata: Esploreremo insieme le cause profonde della sua insonnia, comprese quelle emotive o psicologiche.
Piano per la riduzione dell’En: Posso aiutarla, in collaborazione con il suo medico, a gestire gradualmente la transizione verso rimedi naturali e tecniche non farmacologiche.
Terapia cognitivo-comportamentale per l’insonnia (CBT-I): Lavoreremo su strategie pratiche e scientificamente valide per migliorare il sonno senza farmaci.
Perché prenotare una consulenza?
È il primo passo per affrontare l’insonnia in modo personalizzato e naturale.
Potrà ritrovare il piacere di dormire senza dipendere dai farmaci.
Avrà un supporto concreto per migliorare la qualità del suo riposo e della sua vita.
Non esiti a contattarmi per fissare un appuntamento: insieme possiamo creare un percorso su misura per lei. Dormire bene è possibile, e possiamo affrontare questo percorso insieme!
Dr. Massimo Maugeri Saccà
Psicoterapeuta, Neuropsicologo, Psicologo
Torino
Salve signora, innanzitutto può essere utile qualche accorgimento relativo allo stile di vita.
Ovvero pasti leggeri soprattutto la sera, evitare luce blu e schermi e attività impegnative prima di dormire, fare un pò di attività fisica nel corso della giornata.
Le terapie psicologiche per le insonnie croniche possono spesso produrre buoni cambiamenti, sia con protocolli cognitivo comportamentali orientati al sintomo che psicoterapie più complesse (che possono essere necessarie nel caso siano presenti nuclei traumatici importanti, sintomi ansiosi o depressivi che possono influire sulla qualità del sonno). Cambiamenti che possono essere significativi e persistenti.
Potrebbe anche essere opportuno vagliare anche la presenza di altre cause mediche interferenti , se il suo medico di medicina generale non le ha già escluse.
Rimango a disposizione,
Massimo Maugeri Saccà
Dott.ssa Mirea Colantuono
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Marano di Napoli
Salve Cara, se le è stato prescritto questo farmaco dovrebbe seguire la terapia, anzi dovrebbe essere monitorata dal medico che gliel' ha prescritto. Nessun medico può suggerirle una terapia o degli integratori su internet, le consiglio di vedere uno psichiatra se non è già in cura. Inoltre per l'insonnia le consiglio di abbinare alla cura farmacologica una terapia psicologica. Un caro saluto.
Dott. Alessandro Casalone
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Cagliari
Gentilissima,

Comprendo il suo stato d'animo e le difficoltà legate all'insonnia.
Dal momento che sta già assumendo farmaci, le consiglierei di consultare uno psicologo (possibilmente specializzato in disturbi del sonno) per dare inizio a un percorso di supporto psicologico che potrebbe aiutarla in modo significativo a comprendere le cause alla base dell'insommia e a contenere, se non a risolvere, il problema.

Rimango a sua disposizione per ulteriori informazioni.
Cordiali saluti,

Dott. Alessandro Casalone
Dott.ssa Francesca Murgia
Psicoterapeuta, Psicologo, Neuropsicologo
Padova
Buongiorno,
capisco bene la sua situazione: convivere con l’insonnia per molti anni può diventare molto faticoso e, come racconta, il timore di non dormire può a sua volta alimentare ansia e rendere ancora più difficile il riposo.

È importante che la sospensione o la sostituzione di farmaci come l’En avvenga solo sotto controllo medico, per evitare sintomi di astinenza o peggioramenti del sonno. Tuttavia, in parallelo a una valutazione medica, può essere molto utile affiancare un percorso psicologico mirato alla regolazione del sonno e dello stress.

Le tecniche di rilassamento, respirazione, mindfulness e igiene del sonno possono aiutare progressivamente il corpo a “reimparare”, riducendo l’attivazione mentale e fisica che spesso mantiene l’insonnia.

Nel frattempo, può iniziare da piccole accortezze:

mantenere orari regolari di sonno e risveglio, anche nei weekend;

evitare schermi e luce intensa nelle ore serali;

introdurre una routine rilassante prima di dormire (lettura calma, musica dolce, respirazione lenta);

non restare troppo tempo a letto se non si riesce a dormire, ma spostarsi in un’altra stanza finché non torna il sonno.

Un lavoro terapeutico può aiutarla a comprendere meglio le cause emotive o cognitive che alimentano l’insonnia.

Un caro saluto,
Dott.ssa Francesca Murgia – Psicologa Psicoterapeuta
Dott.ssa Cecilia Scipioni
Psicologo, Neuropsicologo
Casalgrande
Salve,
l’insonnia cronica, soprattutto in età matura, può essere legata a diversi fattori — biologici, farmacologici ed emotivi — e la sospensione dell’En (benzodiazepina) va sempre gestita con gradualità e sotto controllo medico, poiché l’interruzione brusca può peggiorare il sonno e l’ansia.

Integratori naturali come passiflora, melatonina o valeriana possono aiutare, ma devono essere valutati con attenzione per possibili interazioni con i farmaci che assume (in particolare il clopidogrel e il totalip). Per questo motivo è fondamentale non sostituire l’En autonomamente.

Oltre alla componente farmacologica, può trarre beneficio da un percorso psicologico mirato ai disturbi del sonno, che insegni tecniche di rilassamento, ristrutturazione dei pensieri legati al dormire e igiene del sonno personalizzata.

Le consiglio di rivolgersi al suo medico curante o a un centro del sonno per valutare un piano di riduzione graduale dell’En e un eventuale supporto non farmacologico.

Resto a disposizione per aiutarla a individuare strategie comportamentali utili a migliorare il riposo in modo naturale e sicuro.

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