Vorrei sapere se i borderline sono consapevoli di agire in modo "anomalo" negli eccessi di ira? com
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Vorrei sapere se i borderline sono consapevoli di agire in modo "anomalo" negli eccessi di ira?
come reagire alle loro accuse e difendersi ma aiutandoli a prendere consapevolezza di se?
come reagire alle loro accuse e difendersi ma aiutandoli a prendere consapevolezza di se?
Dipende da quanto sia pervasivo il "disturbo" sicuramente un ambiente che accoglie e contiene può supportare in modo sano una persona con atteggiamenti paramoici ed irasciscibili.
Un eventuale percorso che aiuti a sostenere un clima di questo tipo se continuamente esposti potrebbe essere particolarmente importante.
Cordialmente, Dott.ssa Marcella Cammalleri.
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Salve alcuni Borderline hanno la capacità di riconoscere i propri comportamenti anomali, altri non riescono ad averne consapevolezza . È sicuramente difficile avere a che fare con un una persona che manifesta tale patologia poiché ci si trova di fronte a una persona che manifesta costante alternanza di emozioni estremamente positive ed estremamente negative nei confronti dell'altro. ciò che può fare è consigliare alla persona a cui fa riferimento di rivolgersi a uno specialista: In genere i momenti più adatti sono quelli di maggior crisi.
salve, sicuramente è una delle sfide più ardue per chi sta vicino a chi è affetto da DBP ma comprensione e sostegno possono svolgere un ruolo determinante soprattutto nelle situazioni di "crisi", mettendo a proprio agio la persona che esprime il suo parere discordante o che si apporta in modo violento, anche se non lo condividiamo. Evitare perciò che il soggetto colpito da DBP assuma atteggiamenti cosiddetti “vittimistici” diventa fondamentale per evitare l’incorrere di tutti gli altri sintomi.
Non bisogna preoccuparsi di fronte alle improvvise esplosioni di rabbia, disappunto o frustrazione, tutto ciò non è che una conseguenza del grave squilibrio di personalità e giudizio che impedisce alla persona colpita dal DBP di esprimere le proprie idee in modo coerente e naturale. Un atteggiamento positivo e utile potrebbe essere di coinvolgere la persona colpita da DBP in qualsiasi cosa desideriate, chiedere il suo parere e offrire il vostro aiuto, se richiesto, mettendo a proprio agio senza mettere in dubbio il vostro legame, solo così il suo processo di riequilibrio ed il suo naturale reintegro alla vita sociale, per così dire “normale”, sarà decisamente più fattibile. Per far fronte ai loro momenti d'ira potrebbe essere utile anche imparare strategie per affrontare il momento della "crisi" Le procedure di skills training hanno lo scopo di promuovere l’apprendimento di nuove abilità al fine di sostituire i comportamenti disadattivi e poco funzionali con risposte più competenti e adeguate. Resto a disposizione .
Non bisogna preoccuparsi di fronte alle improvvise esplosioni di rabbia, disappunto o frustrazione, tutto ciò non è che una conseguenza del grave squilibrio di personalità e giudizio che impedisce alla persona colpita dal DBP di esprimere le proprie idee in modo coerente e naturale. Un atteggiamento positivo e utile potrebbe essere di coinvolgere la persona colpita da DBP in qualsiasi cosa desideriate, chiedere il suo parere e offrire il vostro aiuto, se richiesto, mettendo a proprio agio senza mettere in dubbio il vostro legame, solo così il suo processo di riequilibrio ed il suo naturale reintegro alla vita sociale, per così dire “normale”, sarà decisamente più fattibile. Per far fronte ai loro momenti d'ira potrebbe essere utile anche imparare strategie per affrontare il momento della "crisi" Le procedure di skills training hanno lo scopo di promuovere l’apprendimento di nuove abilità al fine di sostituire i comportamenti disadattivi e poco funzionali con risposte più competenti e adeguate. Resto a disposizione .
Buona sera, sì la persona con disturbo borderline, il più delle volte non riconosce di avere un problema. La famiglia o la persona più vicina potrebbe chiedere un intervento indiretto, un primo colloquio ad una persona competente uno psicoterapeuta, inizialmente è l'unica possibilità di trattamento. Si è notato che un rapporto diretto fra chi soffre del disturbo borderline e uno psicoterapeuta non è facile, perchè potrebbe sentirsi malato ed inadeguato. Inoltre per chi gli è vicino tramite l'aiuto, cercherà di far capire che ha bisogno di essere aiutato e ristabilire un benessere nell'ambito della famiglia. Per qualsiasi altra spiegazione mi può contattare, dott. Eugenia Cardilli
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Condivido con le colleghe: sì dipende dalla gravità del disturbo e sì, molto molto spesso non sono consapevoli di quando sia pervasivo il problema. Sicuramente intraprendere un percorso terapeutico è un ottimo consiglio da dare a questa persona. Quello che mi sento di consigliare io a lei invece, è di rimanergli accanto, sebbene tale proposta sia davvero molto faticosa e logorante. Le persone con questo tipo di personalità hanno la caratteristica a idealizzare o svalutare l'altro in maniera totalitaria. Per capirci: faticano a vedere del "buono" nel "nemico" e allo stesso tempo, a vedere del "cattivo" nell'"amico". Riuscire a mantenere una relazione, a dimostrare il proprio affetto anche quando si è svalutati e si è oggetto delle sue ire, potrebbe (nel lungo periodo) gettare le basi per la costruzione di una relazione il più possibile sana e completa.
Buongiorno . Il disturbo borderline di personalità è uno dei disturbi in assoluto più complessi a causa della ampia gamma sintomatologica.
Alcuni border hanno maggiore consapevolezza e possono rendersi poi conto di aver commesso degli eccessi, altri sono meno consapevoli e vivono in maniera egosintonica gli acting out rabbiosi. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Alcuni border hanno maggiore consapevolezza e possono rendersi poi conto di aver commesso degli eccessi, altri sono meno consapevoli e vivono in maniera egosintonica gli acting out rabbiosi. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
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Buongiorno. Il fondamento del.disturbo borderLine di personalità è un intrinseco senso di colpa da odio da sé (nella lettura C.M.T. ). Queste personalità non si amano e quindi a loro volta hanno una modalità d'amare altalenante, causando una sorta di fisarmonica emotiva nelle persone coinvolte in relazioni molto profonde. Intanto lei, appare consapevole di questo, e in tal modo cerchi di utilizzare la sua coscienza della malattia. Quanto la persona cui fa riferimento sia consapevole o voglia intraprendere un percorso terapeutico non sta a noi definirlo.
Buonasera,
mi perdoni la domanda: il disturbo borderline è già stato diagnosticato con certezza?
Perché il primo passo è proprio capire se si tratta in modo specifico di questo disturbo o di altri quadri patologici che possono avere delle similitudini con esso, ma di fatto sono altro.
Questa potrebbe sembrare una questione di poco conto, ma farebbe molta differenza proprio per ciò che lei chiede.
Il disturbo borderline fa parte dei disturbi di personalità che vengono definiti tali proprio perché riguardano il soggetto nella sua totalità e nella parte più profonda di sé. Questo vuol dire che in alcuni casi può esserci consapevolezza dei propri atteggiamenti, ma molto più spesso tale consapevolezza non c'è perché per la persona direttamente interessata dal disturbo pensa che il suo sia un comportamento, in un certo senso, "normale" o naturale.
Se invece si tratta di un quadro clinico con caratteristiche simili, ma che non rientra nei disturbi di personalità allora è più facile che una consapevolezza ci sia e ci sono anche maggiori possibilità di miglioramento.
Ovvio che mettendo la persona di fronte le proprie responsabilità rischia di essere un buco nell'acqua. Provi a invertire i termini del ragionamento: non dica alla persona in questione che si comporta male e cerchi di non puntarle il dito contro (non perché non abbia delle responsabilità, ma perché tenderebbe a negare), provi a farle capire come si sente lei quando si trova coinvolta in determinate situazioni. Questo potrebbe smuovere un po' della sua empatia e aprire uno spiraglio di confronto, anche se la cosa migliore sarebbe comunque un percorso psicoterapeutico
mi perdoni la domanda: il disturbo borderline è già stato diagnosticato con certezza?
Perché il primo passo è proprio capire se si tratta in modo specifico di questo disturbo o di altri quadri patologici che possono avere delle similitudini con esso, ma di fatto sono altro.
Questa potrebbe sembrare una questione di poco conto, ma farebbe molta differenza proprio per ciò che lei chiede.
Il disturbo borderline fa parte dei disturbi di personalità che vengono definiti tali proprio perché riguardano il soggetto nella sua totalità e nella parte più profonda di sé. Questo vuol dire che in alcuni casi può esserci consapevolezza dei propri atteggiamenti, ma molto più spesso tale consapevolezza non c'è perché per la persona direttamente interessata dal disturbo pensa che il suo sia un comportamento, in un certo senso, "normale" o naturale.
Se invece si tratta di un quadro clinico con caratteristiche simili, ma che non rientra nei disturbi di personalità allora è più facile che una consapevolezza ci sia e ci sono anche maggiori possibilità di miglioramento.
Ovvio che mettendo la persona di fronte le proprie responsabilità rischia di essere un buco nell'acqua. Provi a invertire i termini del ragionamento: non dica alla persona in questione che si comporta male e cerchi di non puntarle il dito contro (non perché non abbia delle responsabilità, ma perché tenderebbe a negare), provi a farle capire come si sente lei quando si trova coinvolta in determinate situazioni. Questo potrebbe smuovere un po' della sua empatia e aprire uno spiraglio di confronto, anche se la cosa migliore sarebbe comunque un percorso psicoterapeutico
Buongiorno. Risponderò dando per certo che il disturbo sia stato diagnosticato correttamente. Invece se si tratta soltanto di una sua ipotesi il mio consiglio è quello di accertarlo con l’aiuto di un esperto. Tornando su cosa sia meglio fare tenga presente che le persone con questo disturbo sono consapevole di ciò che fanno ma ritengono che il loro comportamento sia adeguato e giustificabile. Per questo motivo accusarli è inutile perché li farebbe sentire semplicemente vittime di un’ingiustizia così aumentando la rabbia e le sue manifestazioni. È probabile che quando lei tenta di difendersi la persona percepisce questo come un attacco. Immagino quindi che sia frustrante e difficilissimo alternare la relazione tra senso di pericolo e senso di sicurezza che questa fluttuazione determina Per lei. Aiutare le persone con questo disturbo non è facile lei può sollecitare le capacità di riflessione e di empatia di questa persona solo nelle fasi di crisi più depressiva, cioè quando finita la rabbia la persona si sente svuotata e responsabile di te aver fatto qualche disastro. Quello è il momento in cui è probabile che sia possibile far capire a questa persona Che le sue azioni e ai suoi atteggiamenti determinano una conseguenza emotiva e pratica lei. Sarebbe consigliabile che lei si faccia aiutare da qualcuno per preservare il suo proprio equilibrio dato che questo disturbo determina frequenti crisi nelle relazioni. D’altra parte se la persona in questione non è già seguita ciò che lei può fare e quella di aiutarlo a trovare un professionista che lo possa seguire a lungo termine. Facilmente le persone con questo disturbo interrompono le psicoterapie molto prima che esse siano efficaci. A qualsiasi costo dunque è importante che la persona mantenga una relazione con un professionista, la quale sarà altalenante perché condizionata dal disturbo stesso, ma comunque alla lunga lo aiuterà. Sono a disposizione per qualsiasi chiarimento o approfondimento. Saluti dottoressa Maria Luisa Gargiulo
Salve. Da quanto ho capito lei ha in famiglia una persona che soffre di DBP. Come ha suggerito la collega che ha scritto prima di me, si accerti che si tratti veramente di questo problema. In seconda Analisi il livello di consapevolezza della Persona Borderline varia da individuo ad individuo. Nei momenti di crisi il Bordarline usa l'altro come un "puntaspilli", nel senso che si sente obbligata a scaricare sull'altro doloro rabbia e paura.La persona borderline ha certamente necessita' di un contenitore rassicurante e allo stesso tempo fermo e solido,in grado di resistere alla rabbia e all'odio. L'amore e la pazienza svolgono un grande ruolo nella gestione di queste persone, per questo motivo le suggerisco di farsi supportare da uno specialista che la aiuti in questo difficile compito. L'ideale sarebbe che la persona stessa si facesse carico della sua sofferenza. Per qualsiasi altro chiarimento sono a sua disposizione. Cordiali Saluti. Dottor Emanuele Grilli
Salve, come già risposto dai miei colleghi la capacità di riconoscere il loro agire anomalo varia molto. La stessa variabilità la ritroviamo nella stessa manipolazione che alcuni soggetti affetti dal disturbo hanno delle loro reazioni sulle persone che in quel momento sono difronte o intorno. Per mia esperienza sicuramente un atteggiamento fermo e neutrale ma allo stesso tempo calmo e accogliente da parte del "ricevente" aiuta a gestire l'espressione acuta del disturbo.
La sua domanda conserva richieste e aiuti che vanno meglio analizzati e acquisiti nello specifico comprendendo l'enorme difficoltà che si possa avere dinnanzi ad una manifestazione anomala e spesso continuativa.
Cordialmente, dott.ssa Arcangela AnnaRita
La sua domanda conserva richieste e aiuti che vanno meglio analizzati e acquisiti nello specifico comprendendo l'enorme difficoltà che si possa avere dinnanzi ad una manifestazione anomala e spesso continuativa.
Cordialmente, dott.ssa Arcangela AnnaRita
Durante la "fase acuta" sono molto poco consapevoli, divorati dall'ira e dal resto delle emozioni. Può parlare con la persona quando è più calma, stando attenta ai modi ed alle parole che usa (ad esempio non essendo accusatorio) per cercare di creare una comunicazione più costruttiva possibile.
Cari Saluti
Cari Saluti
In genere il grado di consapevolezza è labile essendo le crisi una parte della loro personalità. Le accolga nel loro disagio
È una domanda complessa. Oggi la parola borderline vine usata un po' ovunque, ma se si parla di diagnosi di borderline la questione è diversa. Se non compensata l con farmaci e psicoterapia la persona (riassuntiva ente) avrà un atteggiamento marcatamente sfidante/vittimistico e una visione della realtà distorta in cui prevale il ragionamento mentale "la colpa è tutta tua" alternato a "è tutta colpa mia", con le sue conseguenze drammatiche, anche in termini emotivi. Il consiglio è far seguire l'individuo borderline farmacologicamente e soprattutto psicologicamente, poi inoltre anche la famiglia per capire bene le dinamiche interne e le transazioni scatenanti.
Credo che non sia corretto parlare di borderline, ogni persona funziona in modo singolare , rapportarsi con una persona che ha un funzionamento altalenante ė piuttosto complicato perché richiede un impegno emotivo abbastanza intenso. Mi permetto di darle qualche suggerimento, cerchi di non rispondere a tutti gli attacchi della persona e si metta in una posizione di accoglienza e compressione
Buona vita
Buona vita
Salve, un percorso di cura ideale per un paziente affetto da DBP, prevede, oltre alla cura del soggetto stesso, un percorso familiare finalizzato alla comprensione e conoscenza del disagio, alle risposte comportamentali più consone al contenimento dei sintomi e alla gestione dell'ansia dei familiari che circondano il paziente. Ciò risulta fondamentale dal momento che il contesto familiare rappresenta una delle maggiori risorse capaci di contenere e aiutare il paziente a prendere consapevolezza di quegli agiti che opera, a volte, inconsciamente. Cordialità
Salve,
Vivere a stretto contatto con una persona che soffre di un Disturbo Borderline di Personalità non è assolutamente semplice. Per quanto riguarda il grado di consapevolezza dei pazienti con questo disturbo, la risposta è "dipende": alcuni possono rendersene conto dopo e pentirsene, ma tenga presente che la difficoltà a controllare gli impulsi è una delle caratteristiche tipiche del disturbo, per cui gli episodi incontrollati tendono a ripetersi nonostante i "pentimenti".
Le consiglio di chiedere aiuto ad un professionista, per la persona che ha il DBP, ma soprattutto per lei.
Un caro saluto,
GF
Vivere a stretto contatto con una persona che soffre di un Disturbo Borderline di Personalità non è assolutamente semplice. Per quanto riguarda il grado di consapevolezza dei pazienti con questo disturbo, la risposta è "dipende": alcuni possono rendersene conto dopo e pentirsene, ma tenga presente che la difficoltà a controllare gli impulsi è una delle caratteristiche tipiche del disturbo, per cui gli episodi incontrollati tendono a ripetersi nonostante i "pentimenti".
Le consiglio di chiedere aiuto ad un professionista, per la persona che ha il DBP, ma soprattutto per lei.
Un caro saluto,
GF
Gentile Utente, nel linguaggio psicologico, con borderline si intente sia il disturbo di personalità, sia l'organizzazione di base su cui si strutturano molte differenti personalità, e per finire alcuni studiosi mettono addirittura in dubbio che esista un disturbo borderline puro, e ne fanno una variante del disturbo isterico in senso ampio. Le scrivo questo per dirle che la domanda così posta è molto generica, bisognerebbe avere molti più dati, invece sarebbe interessante indagare sul perchè lei è diventata il ricettacolo di questa rabbia e che cosa la spinge a rimanere in questa relazione invece di proteggersi?
Dipende da soggetto a soggetto. Provi a consigliare un colloquio con uno psicoterapeuta che lo aiuti anche a prendere consapevolezza delle sue difficoltà
Buonasera,
i borderline sono al limite come sicuramente saprà tra la nevrosi e la psicosi. Cioè tra lo stare dentro e lo stare fuori la realtà. Per cui alcuni potrebbero rendersi conto dei loro agiti impulsivi. Ed è in questi momenti di consapevolezza che hanno che bisogna dire loro di farsi aiutare.
Cordiali Saluti.
i borderline sono al limite come sicuramente saprà tra la nevrosi e la psicosi. Cioè tra lo stare dentro e lo stare fuori la realtà. Per cui alcuni potrebbero rendersi conto dei loro agiti impulsivi. Ed è in questi momenti di consapevolezza che hanno che bisogna dire loro di farsi aiutare.
Cordiali Saluti.
Grazie della domanda! innanzitutto mi chiedo se è lecito addossarsi il tentativo di aiutare qualcuno che non lo chiede, e in secondo luogo mi chiedo se fare il parafulmine (cioè attirare su di sé tutta l'aggressivitá di un altro) sia tanto gratificante e mi chiedo se questa diagnosi sia fatta da un esperto o autosomministrata... Penso che salvarsi a volte sia più importante rispetto a salvare, ma questo non è un consiglio, solo una opinione personale. Dette le mie opinioni, credo sia doloroso per lei stare in una situazione così pressante. Credo che a volte chiedere al medico di base di dire e parlare di alcuni livelli clinici al proprio paziente e magari chiedere di essere inviati da qualcuno per risolvere il problema clinico, spero risolva, Adriano Principe
Salve, questi disturbi includono gamme diverse tra loro ed ogni individuo reagisce in maniera diversa. Dovrebbe affidarsi ad un professionista che conosca la situazione da vicino e che possa aiutarla meglio nel suo caso.
MMM
MMM
Buonasera, la sua domanda è molto vaga ed è difficile risponderle. Le persone sono differenti tra di loro. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buonasera, come hanno sottolineato i miei colleghi è difficile dare una risposta univoca alla sua domanda. il disturbo borderline di personalità si manifesta in modo diverso in ciascun individuo. uno delle modalità più ricorrenti è senz'altro la difficoltà a controllare gli impulsi e una tendenza ai cosiddetti passaggi all'atto che potrebbero sostenere quelli che lei ha definito eccessi di ira. Proprio per questo motivo sembra essere molto utile un percorso psicologico volto a sostenere non solo l'individuo con queste caratteristiche di personalità ma anche le persone a lui più vicine, al fine di provare a gestire nel modo migliore possibile questi difficili momenti. Spero di esserle stata d'aiuto.
un caro saluto,
Dott.ssa Francesca De Lise
un caro saluto,
Dott.ssa Francesca De Lise
Gentile utente, la consapevolezza dipende da diversi fattori, tra cui la gravità del disturbo e l'insight della persona. Sicuramente può invitarla a chiedere un supporto psicologico.
Un caro saluto
Dottor Mauro Vargiu
Un caro saluto
Dottor Mauro Vargiu
Buonasera, dando per certo che sia una diagnosi accertata da un professionista, il quadro di un disturbo di personalità è difficile porti un livello di consapevolezza sufficiente per rendersi conti di quanto facciano male le proprie azioni.
Molto spesso la consapevolezza arriva quando purtroppo ci si ritrova soli, e anche in quel caso si tende a dare colpa all'esterno.
Ma questi sono dati generali, va analizzata bene la situazione e il livello di pervasività del disturbo. Riguardo lei e cosa può fare, consigli un supporto psicoterapico, e se necessario anche un consulto dallo psichiatra.
In bocca al lupo!
Molto spesso la consapevolezza arriva quando purtroppo ci si ritrova soli, e anche in quel caso si tende a dare colpa all'esterno.
Ma questi sono dati generali, va analizzata bene la situazione e il livello di pervasività del disturbo. Riguardo lei e cosa può fare, consigli un supporto psicoterapico, e se necessario anche un consulto dallo psichiatra.
In bocca al lupo!
Buon giorno, il livello di consapevolezza delle proprie azioni dipende dalla gravità del quadro patologico. Spesso poi la consapevolezza arriva dopo che è passata la crisi, quando oramai tutto è successo , e non si può tornare indietro. Si aggiunge quindi la frustrazione o il senso di colpa di aver ferito qualcuno. Per dare delle informazioni precise poi bisognerebbe avere altre notizie sul caso specifico. Consiglio un consulto specialistico. Saluti
Buongiorno, alcuni pazienti con disturbo Borderline hanno la capacità di riconoscere "alcuni" dei propri comportamenti, di altri non riescono ad averne consapevolezza. Tutto questo dipende da gravità del disturbo, dal contesto familiare, farmacologico e psicoterapico. La convivenza con un paziente con dbp è piena di alternanze di emozioni estremamente positive ed estremamente negative. Comprensione e supporto hanno un ruolo determinante nelle situazioni di maggiore crisi, mettendo a proprio agio la persona che si apporta in modo violento, per evitare che assuma posizione vittimistica.
Le esplosioni di ira sono una conseguenza dello squilibrio di personalità, con incapacità di esprimere il loro parere in altre modalità: si è osservato che la vicinanza al paziente, espressa tramite supporto emotivo e conferme della stabilità della vostra affezione siano ottimi strumenti per ridimensionare le esplosioni.
Può essere di aiuto, con l'aiuto di un professionista, conoscere e rinforzare le proprie risorse, acquisendo sempre più consapevolezza dell'aiuto che si può dare, proteggendo il proprio bagaglio di esperienze, elaborandolo.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti. Dott.ssa Paradiso
Le esplosioni di ira sono una conseguenza dello squilibrio di personalità, con incapacità di esprimere il loro parere in altre modalità: si è osservato che la vicinanza al paziente, espressa tramite supporto emotivo e conferme della stabilità della vostra affezione siano ottimi strumenti per ridimensionare le esplosioni.
Può essere di aiuto, con l'aiuto di un professionista, conoscere e rinforzare le proprie risorse, acquisendo sempre più consapevolezza dell'aiuto che si può dare, proteggendo il proprio bagaglio di esperienze, elaborandolo.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti. Dott.ssa Paradiso
Gentile utente, immagino debba essere complesso per lei vivere questa situazione. Molto spesso, ef in base alla gravità della condizione, le persone con disturbo borderline non sono consapevoli di poter ferire molto l'altro durante gli accessi di ira. Stanno molto con la loro di ferita, in quel momento vedono solo loro stessi e la sofferenza che stanno sperimentando. La rabbia è una risposta difensiva rispetto a qualcosa che ha fatto loro del male. Qualcosa che può sembrare anche di poco conto per l'altro, dal border può essere vissuto come un potente attacco alla propria intera persona. Le interazioni, dunque, possono diventare davvero difficili e provanti per chi li circonda. Ciò che sento di dirle, pertanto, è di prendersi uno spazio di riflessione per sé, anche di contenimento e di supporto, nel quale poter, innanzitutto, stare con i suoi vissuti, dandosi il permesso di poterli vivere ed esprimere. In secondo luogo, sento anche di dirle che non può competere a lei aiutare questa persona nel raggiungimento della consapevolezza: potrebbe essere capitato che, una volta terminato l'episodio di ira, questa persona le abbia chiesto scusa e abbia riconosciuto di aver esagerato nel suo comportamento per poi ricadere, nuovamente, nella stessa modalità. Per questa ragione, è importante sia questa persona stessa a richiedere un aiuto ad un professionista col quale raggiungere una maggiore consapevolezza circa il proprio funzionamento, mettendosi in gioco e scoprendo le risorse atte a gestire questi scatti. La motivazione deve partire da lei.
Le faccio un grande in bocca al lupo.
Un caro saluto,
Simona Del Peschio
Le faccio un grande in bocca al lupo.
Un caro saluto,
Simona Del Peschio
Salve, sulla base di ciò che ha detto non ci sono elementi per darle la risposta che cerca, ma piuttosto per chiederle: chi ha fatto la diagnosi? Di chi parla? Che relazione ha con questa persona? Cosa si aspetta dall'altro? Quali sono i comportamenti cui fa riferimento?
La diagnosi di disturbo borderline di personalità, così come tutte le altre, ci dà informazioni su alcuni tratti di personalità, sul temperamento, sul "disturbo", ma per fortuna non classifica la persona rendendola uguale a ogni altra
La diagnosi di disturbo borderline di personalità, così come tutte le altre, ci dà informazioni su alcuni tratti di personalità, sul temperamento, sul "disturbo", ma per fortuna non classifica la persona rendendola uguale a ogni altra
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In quanto persona con disturbo borderline di personalità (DBP), potrebbe essere consapevole o meno del fatto di agire in modo "anomalo" negli eccessi di ira. Ognuno può avere una reazione diversa, ma in generale, alcune persone con DBP possono riconoscere che il loro comportamento di ira è eccessivo o inappropriato, mentre altre possono avere difficoltà a prendere consapevolezza di ciò.
Quando viene accusata da una persona con DBP, è importante adottare un approccio empatico e comprensivo. Lei potrebbe avere una forte paura dell'abbandono e potrebbe reagire sensibilmente alle critiche o alle percezioni di critica. Pertanto, evitare di rispondere in modo difensivo o accusatorio può essere più utile.
Per aiutarla a prendere consapevolezza di sé stessa, ecco alcuni suggerimenti:
Mostri empatia e comprensione per le sue emozioni e le sue esperienze. Riconosca che le emozioni intense possono essere difficili da gestire e che il suo comportamento potrebbe derivare da una sofferenza interna.
Comunichi in modo assertivo, esprima i suoi sentimenti e le sue opinioni in modo calmo e rispettoso. Eviti di farlo in modo accusatorio o critico. Si concentri su come il suo comportamento specifico l'ha fatta sentire, senza generalizzazioni o attacchi personali.
Offra un feedback costruttivo quando lei è in uno stato mentale più stabile. Potrebbe discutere dei suoi comportamenti e delle conseguenze che possono avere sugli altri. Sottolinei l'importanza della comunicazione aperta e della gestione sana delle emozioni.
Suggerisca di cercare l'aiuto di uno psicoterapeuta specializzato nel trattamento del DBP. Uno specialista può lavorare con lei per sviluppare strategie di coping più efficaci, migliorare la consapevolezza di sé e gestire l'ira in modo più sano.
Stabilisca limiti sani nel suo rapporto con lei. Sia assertiva nel comunicare ciò che le è accettabile e ciò che non lo è, e assicurisi che entrambi rispettino tali limiti.
È importante ricordare che il supporto di uno psicoterapeuta esperto è fondamentale per il trattamento del disturbo borderline di personalità. Questo professionista può lavorare con lei per affrontare le sfide emotive e relazionali, migliorare la gestione delle emozioni e sviluppare strategie di adattamento più sane.Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno. Se desiderasse condividere la sua esperienza e lasciare una recensione sul mio profilo, sarebbe molto apprezzato. Le recensioni positive mi aiutano a migliorare e a fornire supporto a più persone come lei.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
Grazie ancora per aver condiviso la sua situazione con me, e spero di sentirla presto!
Quando viene accusata da una persona con DBP, è importante adottare un approccio empatico e comprensivo. Lei potrebbe avere una forte paura dell'abbandono e potrebbe reagire sensibilmente alle critiche o alle percezioni di critica. Pertanto, evitare di rispondere in modo difensivo o accusatorio può essere più utile.
Per aiutarla a prendere consapevolezza di sé stessa, ecco alcuni suggerimenti:
Mostri empatia e comprensione per le sue emozioni e le sue esperienze. Riconosca che le emozioni intense possono essere difficili da gestire e che il suo comportamento potrebbe derivare da una sofferenza interna.
Comunichi in modo assertivo, esprima i suoi sentimenti e le sue opinioni in modo calmo e rispettoso. Eviti di farlo in modo accusatorio o critico. Si concentri su come il suo comportamento specifico l'ha fatta sentire, senza generalizzazioni o attacchi personali.
Offra un feedback costruttivo quando lei è in uno stato mentale più stabile. Potrebbe discutere dei suoi comportamenti e delle conseguenze che possono avere sugli altri. Sottolinei l'importanza della comunicazione aperta e della gestione sana delle emozioni.
Suggerisca di cercare l'aiuto di uno psicoterapeuta specializzato nel trattamento del DBP. Uno specialista può lavorare con lei per sviluppare strategie di coping più efficaci, migliorare la consapevolezza di sé e gestire l'ira in modo più sano.
Stabilisca limiti sani nel suo rapporto con lei. Sia assertiva nel comunicare ciò che le è accettabile e ciò che non lo è, e assicurisi che entrambi rispettino tali limiti.
È importante ricordare che il supporto di uno psicoterapeuta esperto è fondamentale per il trattamento del disturbo borderline di personalità. Questo professionista può lavorare con lei per affrontare le sfide emotive e relazionali, migliorare la gestione delle emozioni e sviluppare strategie di adattamento più sane.Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno. Se desiderasse condividere la sua esperienza e lasciare una recensione sul mio profilo, sarebbe molto apprezzato. Le recensioni positive mi aiutano a migliorare e a fornire supporto a più persone come lei.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
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Talvolta ne sono consapevoli, talvolta no; alcune volte si ha una completa amnesia delle proprie reazioni. In generale se la persona è realmente affetta dal disturbo non è realistico pensare di agire efficacemente senza essere qualificati per farlo, è un problema di personalità molto radicato e prendendosi una simile responsabilità ci si arrischia di essere aggrediti. Una linea di condotta corretta può essere di porre in leggera frustrazione le sue richieste, ad esempio se esige che si risponda subito ad un messaggio, comunicare che lo si farà sempre dopo qualche minuto; se la persona richiede la propria presenza tutti i giorni, riservarne uno di assenza, et cetera (sottolineo, leggera frustrazione); è un modo per favorire nella persona reazioni più funzionali abituandolo a non avere sempre ciò che vuole senza però dare un disagio eccessivo dal suo punto di vista
Gentile utente, come hanno già risposto i miei colleghi i soggetti borderline possono essere consapevoli delle proprie reazioni ma non sempre è così.
In ogni caso se è spesso esposto a tali comportamenti non si precluda di chiedere aiuto ad uno specialista.
A presto
Dott.ssa Veronica Guidi
In ogni caso se è spesso esposto a tali comportamenti non si precluda di chiedere aiuto ad uno specialista.
A presto
Dott.ssa Veronica Guidi
Buongiorno, la ringrazio per la domanda. Le rimando che non è sicuramente semplice stare vicino ed entrare in relazione con chi manifesta tale patologia; le oscillazioni e le reazioni possono essere molteplici e faticose da gestire nella quotidianità. E' importante per chi li circonda mostrare comprensione e sostegno, le quali sono ancora più di rilievo nei momenti di maggiore "crisi".
Per rispondere nel dettaglio alla sua domanda, alcuni di loro percepiscono e riconoscono le proprie manifestazioni, altri non riescono ad averne consapevolezza .
Le consiglio di affidarsi ad un terapeuta che possa supportare la persona di cui mi parla; non si precluda di consultare uno specialista anche per sè nei momenti di difficoltà relazionale.
Resto a disposizione, Dott.ssa Maria De Masis
Per rispondere nel dettaglio alla sua domanda, alcuni di loro percepiscono e riconoscono le proprie manifestazioni, altri non riescono ad averne consapevolezza .
Le consiglio di affidarsi ad un terapeuta che possa supportare la persona di cui mi parla; non si precluda di consultare uno specialista anche per sè nei momenti di difficoltà relazionale.
Resto a disposizione, Dott.ssa Maria De Masis
Gentile Signora, il disturbo Borderline di personalità da luogo a ripetuti sbalzi di umore e diverse difficoltà di pensiero. Hanno problemi con il senso del limite e delle regole, per cui va prima inquadrato diagnosticamente il soggetto data la complessità del disturbo e poi inserito in un contesto psicoterapeutico individualmente o con la propria famiglia. Sono pazienti in generi molto resistenti all'alleanza terapeutica e richiedono molto tempo prima di stabilire un rapporto di fiducia con lo psicoterapeuta. Sono pochi i casi in cui senza una motivazione personale riescono ad andare in psicoterapia se inviati o per consiglio di parenti o amici. Grazie per averci interpellato. Dr. Davide Cinotti
Ciao! per il disturbo borderline di personalità la consapevolezza di sé può variare. Alcuni possono essere consapevoli nei loro attacchi di ira mentre per altri non è così. In linea generale per reagire alle accuse e difendersi ma allo stesso tempo essere di supporto sarebbe importante: mantenere la calma; riconoscere e validare le emozioni della persona senza necessariamente concordare con il comportamento e le accuse; comunicare chiaramente i propri limiti; evitare di esprime troppe giustificazioni in quanto potrebbe intensificare il conflitto; esprimere fiducia nella capacità della persona di gestire le proprie emozioni e offrire supporto. Comunque ogni persona con diagnosi Borderline è diversa dalle altre quindi per aiutarla al meglio è importante il supporto di un professionista sia per il trattamento del disturbo e sia come guida per migliorare la consapevolezza di sé e delle relazioni interpersonali. Un saluto dott.ssa Francesca Carmela Sommella.
Buongiorno gentile utente, grazie per aver condiviso le sue perplessità. Nella maggior parte dei casi i pazienti borderline sono consapevoli della loro instabilità emotiva e dell'impulsività che caratterizza il loro umore e il loro comportamento. Sicuramente è una grande sfida riuscire ad individuare la modalità più funzionale per interagire con loro. Può essere importante creare un ambiente accogliente che non colpevolizzi il paziente ma che consenta un tranquillo dialogo sui propri sbalzi d'umore. L'accettazione del disturbo gradualmente consente una migliore capacità di gestione emotiva ed efficacia interpersonale; per questo potrebbe essere utile una consulenza psicologica. resto a sua disposizione per qualunque chiarimento, saluti, dott.ssa amelia capezio
Il Disturbo Borderline di Personalità (DBP) è visto non solo come una disfunzione individuale, ma anche come un problema che coinvolge le dinamiche relazionali. Le persone che presentano tratti borderline possono avere difficoltà a regolare le proprie emozioni e reazioni, e questo si riflette spesso in rapporti complessi e intensi con gli altri.
Consapevolezza degli eccessi di ira: Le persone con tratti borderline possono avere una consapevolezza variabile riguardo ai loro eccessi di ira. In alcuni casi, possono riconoscere che la loro reazione è sproporzionata rispetto alla situazione, ma possono sentirsi incapaci di controllarla. In altri, la consapevolezza può mancare completamente, soprattutto in momenti di intensa arousal emotiva. Questo può portare a sentimenti di vergogna o colpa in seguito, creando un ciclo di emozione negativa che alimenta ulteriormente la loro instabilità emotiva.
Reagire alle accuse e difendersi: Quando ci si trova ad affrontare accuse da parte di una persona con tratti borderline, è importante mantenere la calma e non reagire con difensività o ostilità, poiché ciò potrebbe intensificare la situazione. Rispondere in modo empatico e assertivo può aiutarli a sentirsi ascoltati senza validare comportamenti distruttivi. Ad esempio:
1. Ascolto attivo: Dimostra che stai ascoltando le loro preoccupazioni. Puoi dire: "Capisco che ti senti molto arrabbiato riguardo a questa situazione."
2. Esprimere i tuoi sentimenti: Comunicare come ti senti riguardo alle loro accuse senza attaccarli. Ad esempio: "Mi sento ferito quando mi accusi di questo, perché non era mia intenzione farti del male."
3. Stabilire confini: È essenziale stabilire dei confini chiari in modo che la conversazione rimanga produttiva. Puoi dire: "Sono aperto a parlarne, ma è necessario che entrambi manteniamo rispetto nel nostro dialogo."
Aiutarli a prendere consapevolezza di sé: Per promuovere la consapevolezza di sé, puoi adottare approcci che stimolino la riflessione e l’autoconsapevolezza:
1. Riflessione: Invitarli a riflettere sulle loro reazioni emotive dopo che la tempesta è passata. "Cosa pensi che abbia scatenato quella reazione forte? C’è qualcosa che potremmo fare diversamente la prossima volta?"
2. Educazione emotiva: Promuovere una maggiore comprensione delle emozioni e delle loro cause. Potresti suggerire di esplorare insieme tecniche di gestione delle emozioni.
3. Supporto terapeutico: Incoraggiarli a considerare un supporto professionale, come la terapia dialettico-comportamentale (DBT), che è specificamente progettata per aiutare chi sperimenta il DBP a sviluppare competenze di regolazione emotiva e consapevolezza.
In sintesi, affrontare le reazioni di una persona con tratti borderline richiede empatia, limite e pazienza, consentendo al contempo un ambiente favorevole alla riflessione e all'autoconsapevolezza. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio conoscitivo.
Dott. Cordoba
Consapevolezza degli eccessi di ira: Le persone con tratti borderline possono avere una consapevolezza variabile riguardo ai loro eccessi di ira. In alcuni casi, possono riconoscere che la loro reazione è sproporzionata rispetto alla situazione, ma possono sentirsi incapaci di controllarla. In altri, la consapevolezza può mancare completamente, soprattutto in momenti di intensa arousal emotiva. Questo può portare a sentimenti di vergogna o colpa in seguito, creando un ciclo di emozione negativa che alimenta ulteriormente la loro instabilità emotiva.
Reagire alle accuse e difendersi: Quando ci si trova ad affrontare accuse da parte di una persona con tratti borderline, è importante mantenere la calma e non reagire con difensività o ostilità, poiché ciò potrebbe intensificare la situazione. Rispondere in modo empatico e assertivo può aiutarli a sentirsi ascoltati senza validare comportamenti distruttivi. Ad esempio:
1. Ascolto attivo: Dimostra che stai ascoltando le loro preoccupazioni. Puoi dire: "Capisco che ti senti molto arrabbiato riguardo a questa situazione."
2. Esprimere i tuoi sentimenti: Comunicare come ti senti riguardo alle loro accuse senza attaccarli. Ad esempio: "Mi sento ferito quando mi accusi di questo, perché non era mia intenzione farti del male."
3. Stabilire confini: È essenziale stabilire dei confini chiari in modo che la conversazione rimanga produttiva. Puoi dire: "Sono aperto a parlarne, ma è necessario che entrambi manteniamo rispetto nel nostro dialogo."
Aiutarli a prendere consapevolezza di sé: Per promuovere la consapevolezza di sé, puoi adottare approcci che stimolino la riflessione e l’autoconsapevolezza:
1. Riflessione: Invitarli a riflettere sulle loro reazioni emotive dopo che la tempesta è passata. "Cosa pensi che abbia scatenato quella reazione forte? C’è qualcosa che potremmo fare diversamente la prossima volta?"
2. Educazione emotiva: Promuovere una maggiore comprensione delle emozioni e delle loro cause. Potresti suggerire di esplorare insieme tecniche di gestione delle emozioni.
3. Supporto terapeutico: Incoraggiarli a considerare un supporto professionale, come la terapia dialettico-comportamentale (DBT), che è specificamente progettata per aiutare chi sperimenta il DBP a sviluppare competenze di regolazione emotiva e consapevolezza.
In sintesi, affrontare le reazioni di una persona con tratti borderline richiede empatia, limite e pazienza, consentendo al contempo un ambiente favorevole alla riflessione e all'autoconsapevolezza. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio conoscitivo.
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Salve, capisco le difficoltà nel gestire le dinamiche con persone che manifestano comportamenti tipici del disturbo borderline. In genere, le persone con disturbo borderline possono essere consapevoli di agire in modo intenso o eccessivo, ma spesso trovano difficile controllare le loro reazioni emotive. La Terapia Breve Strategica potrebbe essere utile in questo contesto. Questo approccio terapeutico mira a fornire strumenti concreti e pratici per gestire le emozioni e i comportamenti disfunzionali.
Per reagire alle accuse e aiutare una persona con disturbo borderline a prendere consapevolezza, potrebbe essere utile adottare un approccio calmo e assertivo, evitando conflitti diretti e cercando di chiarire le situazioni in modo costruttivo. La Terapia Breve Strategica può anche offrire tecniche per migliorare la comunicazione e la comprensione reciproca, facilitando il cambiamento del comportamento. Sarebbe vantaggioso che la persona coinvolta iniziasse un percorso terapeutico per esplorare e gestire le proprie emozioni in modo più efficace.
Per reagire alle accuse e aiutare una persona con disturbo borderline a prendere consapevolezza, potrebbe essere utile adottare un approccio calmo e assertivo, evitando conflitti diretti e cercando di chiarire le situazioni in modo costruttivo. La Terapia Breve Strategica può anche offrire tecniche per migliorare la comunicazione e la comprensione reciproca, facilitando il cambiamento del comportamento. Sarebbe vantaggioso che la persona coinvolta iniziasse un percorso terapeutico per esplorare e gestire le proprie emozioni in modo più efficace.
Salve, dire borderline non ha grande senso.
Il problema è rappresentato dal grado di gravità in cui si trova la persona nel momento di vita presente.
Un richiamo può essere rappresentato dal far presente le regole che normano la relazione.
Se però vi è espressione di grave patologia l’invio allo psicoterapeuta e allo psichiatra é praticamente inevitabile.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Il problema è rappresentato dal grado di gravità in cui si trova la persona nel momento di vita presente.
Un richiamo può essere rappresentato dal far presente le regole che normano la relazione.
Se però vi è espressione di grave patologia l’invio allo psicoterapeuta e allo psichiatra é praticamente inevitabile.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Le persone con disturbo borderline della personalità (DBP) vivono una sofferenza interiore molto intensa, che spesso risulta difficile da esprimere verbalmente o in modo adeguato.
Quando sperimentano eccessi di ira o comportamenti che possono sembrare "anomali", ciò è spesso il risultato di emozioni estremamente forti che faticano a regolare. In quei momenti, possono non essere pienamente consapevoli dell'impatto delle loro azioni sugli altri, poiché sono sopraffatti dal loro dolore emotivo.
Per rispondere alla sua domanda: sì, in alcune circostanze possono rendersi conto, a posteriori, di aver reagito in modo eccessivo, ma nel momento dell’ira è come se fossero "travolti" dall'emozione. La loro reazione non è intenzionale o calcolata per fare del male, ma piuttosto una manifestazione della loro lotta interiore.
Quando ci si confronta con una persona che vive episodi di ira dovuti al DBP, è fondamentale non reagire in modo accusatorio o difensivo, poiché questo potrebbe intensificare il conflitto.
La sua comprensione e il suo supporto possono essere cruciali per aiutarli a gestire meglio le loro emozioni, ma è altrettanto importante proteggere il suo benessere emotivo e cercare aiuto professionale, se necessario.
Un caro saluto
Quando sperimentano eccessi di ira o comportamenti che possono sembrare "anomali", ciò è spesso il risultato di emozioni estremamente forti che faticano a regolare. In quei momenti, possono non essere pienamente consapevoli dell'impatto delle loro azioni sugli altri, poiché sono sopraffatti dal loro dolore emotivo.
Per rispondere alla sua domanda: sì, in alcune circostanze possono rendersi conto, a posteriori, di aver reagito in modo eccessivo, ma nel momento dell’ira è come se fossero "travolti" dall'emozione. La loro reazione non è intenzionale o calcolata per fare del male, ma piuttosto una manifestazione della loro lotta interiore.
Quando ci si confronta con una persona che vive episodi di ira dovuti al DBP, è fondamentale non reagire in modo accusatorio o difensivo, poiché questo potrebbe intensificare il conflitto.
La sua comprensione e il suo supporto possono essere cruciali per aiutarli a gestire meglio le loro emozioni, ma è altrettanto importante proteggere il suo benessere emotivo e cercare aiuto professionale, se necessario.
Un caro saluto
Le persone che soffrono di questa psicopatologia possono variare molto nella loro consapevolezza dei comportamenti e delle reazioni emotive intense, come gli episodi di ira. Alcune persone borderline possono avere un certo grado di consapevolezza e successivamente provare vergogna o colpa per le loro reazioni, mentre altre possono non essere pienamente consapevoli, come in delle crisi dissociative, reagendo di impulso e in modo esagerato, dovuto da una interpretazione erronea di quello che accade.
Pertanto occorrerà un ascolto attivo ed empatico, favorire la riflessione e un percorso terapeutico come la Terapia Dialettico-Comportamentale (DBT), specificamente per disturbo borderline.
Pertanto occorrerà un ascolto attivo ed empatico, favorire la riflessione e un percorso terapeutico come la Terapia Dialettico-Comportamentale (DBT), specificamente per disturbo borderline.
Buongiorno, la persona di cui parla è a conoscenza della sua diagnosi di borderline? Bisognerebbe conoscere l'entità della sua relazione con questa persona e comprendere meglio cosa accade. Se lei sa che è si sta confrontando con una persona che ha delle problematiche prima di tutto deve chiedersi come rimodulare il vostro rapporto se queste reazioni sono impegnative da gestire. In ogni relazione dobbiamo sempre prima di tutto avere cura d noi, questo ci farà relazionare con l'altro in modo adeguato, perchè riconosciamo i loro ma anche i nostri bisogni. potrebbe aiutare questa persona facendole presente gli effetti che le sue reazioni hanno e che suggerendole un percorso di psicoterapia.
Grazie per la sua domanda, che tocca un tema molto delicato e complesso. Le persone con tratti borderline possono essere consapevoli, a volte, delle loro reazioni intense, ma spesso, durante gli episodi di ira, sono sopraffatte dalle emozioni e possono avere difficoltà a riconoscere il proprio comportamento come "anomalo" in quel momento. Solo successivamente, quando le emozioni si calmano, potrebbero rendersi conto di ciò che è accaduto, provando anche vergogna o senso di colpa.
Per gestire queste situazioni, è importante mantenere la calma e non reagire con altrettanta intensità.Alcuni suggerimenti utili potrebbero essere: rimanere calmi e neutrali, stabilire confini chiari, validare i loro sentimenti, scegliere il momento giusto.
Un percorso di psicoterapia è efficace per aiutare queste persone a gestire meglio le emozioni e migliorare le loro relazioni.
Se ha bisogno di ulteriori chiarimenti, resto a disposizione
Per gestire queste situazioni, è importante mantenere la calma e non reagire con altrettanta intensità.Alcuni suggerimenti utili potrebbero essere: rimanere calmi e neutrali, stabilire confini chiari, validare i loro sentimenti, scegliere il momento giusto.
Un percorso di psicoterapia è efficace per aiutare queste persone a gestire meglio le emozioni e migliorare le loro relazioni.
Se ha bisogno di ulteriori chiarimenti, resto a disposizione
Buongiorno cara utente, comprendo la situazione complessa e dolorosa, gestire una relazione con una persona che presenta tratti borderline può essere difficile. Non sempre tutti i comportamenti possono essere attribuiti a questo disturbo. Oltre a suggerire alla persona affetto da questo disturbo un percorso di psicoterapia, potresti cercare anche tu il giusto supporto per affrontare le sfide di questa relazione. Resto a disposizione per qualsiasi informazione, sono disponibile anche per terapie online. Un caro saluto Dott.ssa Cristina Sinno.
Le persone con Disturbo Borderline di Personalità possono essere consapevoli, in misura variabile, dei propri comportamenti durante gli episodi di ira. Tuttavia, questa consapevolezza spesso dipende dall’intensità delle emozioni che stanno vivendo e dal livello di autocomprensione raggiunto nel loro percorso personale o terapeutico.
Negli episodi di rabbia intensa, la percezione delle emozioni può sopraffarli, rendendo difficile riconoscere l’impatto dei propri comportamenti sugli altri. Spesso, dopo l’episodio, possono provare vergogna, senso di colpa o confusione rispetto alle proprie reazioni.
Negli episodi di rabbia intensa, la percezione delle emozioni può sopraffarli, rendendo difficile riconoscere l’impatto dei propri comportamenti sugli altri. Spesso, dopo l’episodio, possono provare vergogna, senso di colpa o confusione rispetto alle proprie reazioni.
Le persone con funzionamento borderline spesso vivono emozioni molto intense e faticano a regolarle, soprattutto in situazioni di frustrazione o conflitto. Durante gli episodi di ira, possono non essere pienamente consapevoli dell’impatto delle loro reazioni, perché in quel momento la loro sofferenza emotiva è dominante. Tuttavia, in alcuni casi, possono rendersi conto successivamente di aver avuto una reazione eccessiva, provando vergogna o senso di colpa.
Per rispondere alle loro accuse senza alimentare il conflitto, può essere utile mantenere confini chiari e comunicare in modo fermo ma rispettoso. Frasi come "Capisco che sei arrabbiato, ma vorrei parlarne con calma quando entrambi saremo più tranquilli" possono aiutare a disinnescare l'escalation emotiva.
Aiutarli a prendere consapevolezza di sé è un processo che richiede tempo e spesso un supporto terapeutico. Un approccio efficace può essere quello di esplorare con loro, in un momento di maggiore calma, cosa abbia scatenato la reazione e come gestire in modo diverso situazioni simili in futuro.
Se la relazione diventa troppo difficile da gestire, è importante anche tutelare il proprio benessere, eventualmente suggerendo un percorso di supporto psicologico per la persona coinvolta.
Per rispondere alle loro accuse senza alimentare il conflitto, può essere utile mantenere confini chiari e comunicare in modo fermo ma rispettoso. Frasi come "Capisco che sei arrabbiato, ma vorrei parlarne con calma quando entrambi saremo più tranquilli" possono aiutare a disinnescare l'escalation emotiva.
Aiutarli a prendere consapevolezza di sé è un processo che richiede tempo e spesso un supporto terapeutico. Un approccio efficace può essere quello di esplorare con loro, in un momento di maggiore calma, cosa abbia scatenato la reazione e come gestire in modo diverso situazioni simili in futuro.
Se la relazione diventa troppo difficile da gestire, è importante anche tutelare il proprio benessere, eventualmente suggerendo un percorso di supporto psicologico per la persona coinvolta.
buongiorno, il disturbo borderline è un disturbo di personalità importante che deve essere seguito da uno specialista, da solo non si hanno le giuste competenze per aiutare la persona. L'Esplosioni di ira possono essere risposte emotive legati a fattori personali della persona interessata, non è detto che sia rivolta a un comportamento specifico dell'altro.
Non può aiutare lei un borderline a prendere consapevolezza di sé. Questo è un lavoro MOLTO SERIO che può fare SOLO un professionista del settore.
Questa tipologia di pazienti NON ha VERA consapevolezza della propria malattia.
Lei può solo spingerlo a curarsi. Se il soggetto si rifiuta, allora impari lei a non entrare nel vortice della sua rabbia. Tenga distanza.
Questa tipologia di pazienti NON ha VERA consapevolezza della propria malattia.
Lei può solo spingerlo a curarsi. Se il soggetto si rifiuta, allora impari lei a non entrare nel vortice della sua rabbia. Tenga distanza.
Buongiorno, il disturbo di personalità borderline - così come i disturbi di personalità in generale - sono clinicamente "egosintonici": in linea con l'immagine che la persona ha di se' ed in armonia con il proprio io. Pertanto, pur provando un alto grado di sofferenza, nella maggior parte dei casi, la persona ha scarsa consapevolezza delle radici di tale sofferenza e dei comportamenti (spesso impulsivi ) che agisce. Sicuramente poter rimandare alla persona il proprio vissuto nella relazione, può aiutare a consapevolizzare certe dinamiche interne, ma sicuramente la strada più indicata è la psicoterapia. Inoltre, l'utilizzo dell'etichetta borderline non è sempre accurato: la persona potrebbe avere dei tratti, non un disturbo. Solo una diagnosi fatta da un clinico esperto può dare certezze in tal senso. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Buongiorno.
Il discontrollo affettivo degli impulsi è una caratteristica sempre presente in caso di disturbo borderline di personalità. Sono reazioni generalmente conseguenti ad un comportamento/evento che è stato percepito minacciante o non curante.
E' importante che la persona effettui un proprio percorso personale, piuttosto che cercare di adeguarsi a comportamenti disfunzionali, questo purtroppo non farebbe altro che rinforzare quelle credenze e peggiorare la situazione.
Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, la saluto cordialmente.
Il discontrollo affettivo degli impulsi è una caratteristica sempre presente in caso di disturbo borderline di personalità. Sono reazioni generalmente conseguenti ad un comportamento/evento che è stato percepito minacciante o non curante.
E' importante che la persona effettui un proprio percorso personale, piuttosto che cercare di adeguarsi a comportamenti disfunzionali, questo purtroppo non farebbe altro che rinforzare quelle credenze e peggiorare la situazione.
Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, la saluto cordialmente.
Buongiorno,
la sua domanda tocca un tema complesso ma molto importante: quello della consapevolezza emotiva nei momenti di forte attivazione.
Le persone che presentano tratti borderline o un funzionamento emotivo molto intenso possono, durante gli scatti di rabbia, non essere pienamente consapevoli dell’effetto che le proprie reazioni hanno su sé stesse o sugli altri. È come se l’emozione, in quel momento, “prendesse il comando”, oscurando la parte più riflessiva e adulta.
Nel mio approccio integrato, che unisce Gestalt e Analisi Transazionale, si lavora proprio sul riconoscimento delle emozioni nel momento presente, sulla possibilità di dar loro un nome, e sull’ascolto profondo dei bisogni che si nascondono dietro certe reazioni. Spesso dietro la rabbia si celano ferite antiche, paura del rifiuto o vissuti di abbandono.
Se lei sta vivendo queste dinamiche in prima persona o accanto a qualcuno che le manifesta, il lavoro terapeutico può aiutare a:
riconoscere i segnali prima dell’esplosione;
ristabilire confini sani e comunicazioni più chiare;
trasformare reazioni automatiche in scelte consapevoli.
Un caro saluto,
Fabrizia Longo
la sua domanda tocca un tema complesso ma molto importante: quello della consapevolezza emotiva nei momenti di forte attivazione.
Le persone che presentano tratti borderline o un funzionamento emotivo molto intenso possono, durante gli scatti di rabbia, non essere pienamente consapevoli dell’effetto che le proprie reazioni hanno su sé stesse o sugli altri. È come se l’emozione, in quel momento, “prendesse il comando”, oscurando la parte più riflessiva e adulta.
Nel mio approccio integrato, che unisce Gestalt e Analisi Transazionale, si lavora proprio sul riconoscimento delle emozioni nel momento presente, sulla possibilità di dar loro un nome, e sull’ascolto profondo dei bisogni che si nascondono dietro certe reazioni. Spesso dietro la rabbia si celano ferite antiche, paura del rifiuto o vissuti di abbandono.
Se lei sta vivendo queste dinamiche in prima persona o accanto a qualcuno che le manifesta, il lavoro terapeutico può aiutare a:
riconoscere i segnali prima dell’esplosione;
ristabilire confini sani e comunicazioni più chiare;
trasformare reazioni automatiche in scelte consapevoli.
Un caro saluto,
Fabrizia Longo
Buongiorno,
chi vive emozioni molto intense, come spesso accade in situazioni di forte difficoltà relazionale, può trovarsi a reagire con eccessi di ira che appaiono “anomali” o difficili da gestire. La consapevolezza di questi comportamenti può variare molto da persona a persona: alcuni la riconoscono solo dopo, altri possono non aver ancora gli strumenti per comprenderla nel momento.
Quando ti trovi di fronte a accuse forti o reazioni intense, è importante mantenere un atteggiamento calmo e non difensivo. Puoi rispondere con curiosità, cercando di comprendere cosa c’è dietro quell’ira, senza lasciarti risucchiare nel conflitto. Ad esempio, potresti dire:
“Mi sembra che tu stia vivendo un momento molto difficile, vorrei capire meglio cosa c’è dietro questa rabbia.”
In questo modo, eviti di alimentare lo scontro e inviti l’altro a riflettere su se stesso, aiutandolo a prendere consapevolezza senza giudizio.
Ricorda che il cambiamento passa spesso attraverso il riconoscimento condiviso delle emozioni e delle storie che ciascuno costruisce, non dall’etichetta o dalla diagnosi.
chi vive emozioni molto intense, come spesso accade in situazioni di forte difficoltà relazionale, può trovarsi a reagire con eccessi di ira che appaiono “anomali” o difficili da gestire. La consapevolezza di questi comportamenti può variare molto da persona a persona: alcuni la riconoscono solo dopo, altri possono non aver ancora gli strumenti per comprenderla nel momento.
Quando ti trovi di fronte a accuse forti o reazioni intense, è importante mantenere un atteggiamento calmo e non difensivo. Puoi rispondere con curiosità, cercando di comprendere cosa c’è dietro quell’ira, senza lasciarti risucchiare nel conflitto. Ad esempio, potresti dire:
“Mi sembra che tu stia vivendo un momento molto difficile, vorrei capire meglio cosa c’è dietro questa rabbia.”
In questo modo, eviti di alimentare lo scontro e inviti l’altro a riflettere su se stesso, aiutandolo a prendere consapevolezza senza giudizio.
Ricorda che il cambiamento passa spesso attraverso il riconoscimento condiviso delle emozioni e delle storie che ciascuno costruisce, non dall’etichetta o dalla diagnosi.
Durante gli scatti d’ira, chi ha tratti borderline può non rendersi pienamente conto dell’intensità delle proprie reazioni. In quei momenti è utile mantenere la calma, rimandare il confronto e comunicare con chiarezza ma senza attaccare.
Buongiorno. Certo, chi ha disturbo borderline spesso vive emozioni molto intense e può non essere sempre consapevole dell’impatto che hanno i suoi comportamenti, specialmente durante gli scoppi d’ira. La loro reazione nasce da una profonda sofferenza e difficoltà nel gestire le emozioni.
Quando ricevi accuse, cerca di mantenere la calma, ascolta senza giudicare ma senza assorbire colpe non tue. Aiutarli a diventare consapevoli richiede pazienza e dialogo aperto, magari con il supporto di un terapeuta.
Se ti senti coinvolto o sopraffatto, è importante anche prendersi cura di sé e chiedere aiuto. Ogni piccolo passo verso la comprensione può migliorare molto la relazione e il benessere di entrambi.
Quando ricevi accuse, cerca di mantenere la calma, ascolta senza giudicare ma senza assorbire colpe non tue. Aiutarli a diventare consapevoli richiede pazienza e dialogo aperto, magari con il supporto di un terapeuta.
Se ti senti coinvolto o sopraffatto, è importante anche prendersi cura di sé e chiedere aiuto. Ogni piccolo passo verso la comprensione può migliorare molto la relazione e il benessere di entrambi.
Salve,
è una domanda molto importante e delicata. Le persone con disturbo borderline spesso vivono emozioni molto intense e possono avere difficoltà a gestirle, specialmente in momenti di rabbia o frustrazione. Non sempre sono pienamente consapevoli di come i loro comportamenti possano apparire agli altri in quei momenti, perché le emozioni forti possono sopraffarli.
Quando si trovano ad affrontare accuse o momenti di tensione, può essere utile rispondere con calma e empatia, cercando di non alimentare il conflitto. Mostrare comprensione per il loro stato emotivo, senza però giustificare comportamenti dannosi, può aiutare a mantenere un dialogo aperto.
Per aiutarli a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé, spesso serve pazienza e supporto, magari incoraggiandoli a riflettere insieme su ciò che è successo quando le emozioni si sono calmate. In ogni caso, il percorso è personale e può essere utile il supporto di un professionista.
Spero che queste riflessioni possano essere di aiuto.
Dott.ssa Federica Franco
Psicoterapeuta
è una domanda molto importante e delicata. Le persone con disturbo borderline spesso vivono emozioni molto intense e possono avere difficoltà a gestirle, specialmente in momenti di rabbia o frustrazione. Non sempre sono pienamente consapevoli di come i loro comportamenti possano apparire agli altri in quei momenti, perché le emozioni forti possono sopraffarli.
Quando si trovano ad affrontare accuse o momenti di tensione, può essere utile rispondere con calma e empatia, cercando di non alimentare il conflitto. Mostrare comprensione per il loro stato emotivo, senza però giustificare comportamenti dannosi, può aiutare a mantenere un dialogo aperto.
Per aiutarli a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé, spesso serve pazienza e supporto, magari incoraggiandoli a riflettere insieme su ciò che è successo quando le emozioni si sono calmate. In ogni caso, il percorso è personale e può essere utile il supporto di un professionista.
Spero che queste riflessioni possano essere di aiuto.
Dott.ssa Federica Franco
Psicoterapeuta
Gentile utente, i pazienti con tale disturbo possono essere consapevoli della loro ira, ma hanno difficoltà a gestire queste emozioni impetuose nel momento in cui le provano. Per prendere le consapevolezze di se stessi è opportuno iniziare un percorso psicologico. Può cercare in questi momenti di utilizzare toni gentili e non compiere azioni irruente. Dott.ssa Valentina Pisciotta
Salve, la diagnosi di disturbo borderline di personalità è sicuramente una delle più complesse da trattare. Ovviamente un paziente che abbia acquisito consapevolezza del proprio funzionamento potrebbe comprendere che alcune sue reazioni siano eccessive, tuttavia tale consapevolezza non sarebbe, da sola, in grado di annullare la riproposizione di certi schemi nè tanto meno garantirebbe dei reali e profondi atti di riparazione. Affinchè ciò avvenga, è consigliabile che il paziente borderline intraprenda un percorso di psicoterapia lungo ed approfondito. Chi ha delle relazioni con persone che abbiano una diagnosi di borderline, partner o familiari, può "aiutarle" soltanto chiedendo aiuto lui stesso, attraverso un percorso personale di terapia.
salve, il disturbo Borderline di personalità è un quadro clinico particolare. Chi ha tale disturbo non sa di agire in modo eccessivo, ma vive le situazioni e le sente in modo molto più amplificato. Per far sì che si prenda consapevolezza bisogna intraprendere un percorso psicologico affinchè si riesca a comprendere cosa fa scattare la rabbia e come imparare a gestirla a fronte di emozioni forti.
È importante sapere che le persone con tratti o diagnosi di Disturbo Borderline di Personalità non sempre sono pienamente consapevoli di stare reagendo in modo eccessivo durante gli episodi di forte ira. In quei momenti l’emozione raggiunge un’intensità molto elevata e la mente entra in uno stato di allarme che rende difficile valutare la situazione in modo lucido. La consapevolezza, quando c’è, tende a comparire solo dopo l’episodio, a volte accompagnata da vergogna o senso di colpa.
Quando ci si trova ad affrontare le loro accuse, è utile evitare di discutere mentre l’emozione è ancora molto alta. In quel momento è più efficace sospendere il confronto e mantenere un tono calmo e fermo, ponendo dei confini chiari sul comportamento (“Possiamo parlarne, ma non mentre ci sono urla o offese”). Questo permette di proteggere sé stessi senza alimentare l’escalation emotiva.
Per aiutarli a sviluppare maggiore consapevolezza di sé, è importante rimandare la conversazione a un momento più tranquillo, validando l’emozione ma non il comportamento (“Capisco che ti sei sentito ferito/a, ma il modo in cui ci siamo parlati non ci aiuta”). In queste situazioni diventa utile anche invitare la persona a notare i segnali che precedono la perdita di controllo, così da poter intervenire prima che l’intensità aumenti.
Naturalmente, nessuno può sostituire un percorso terapeutico, ma un contesto relazionale stabile, con limiti chiari e una comunicazione rispettosa, può facilitare la regolazione emotiva e favorire una maggiore consapevolezza da parte della persona.
Spero di esserle stata utile
EV
Quando ci si trova ad affrontare le loro accuse, è utile evitare di discutere mentre l’emozione è ancora molto alta. In quel momento è più efficace sospendere il confronto e mantenere un tono calmo e fermo, ponendo dei confini chiari sul comportamento (“Possiamo parlarne, ma non mentre ci sono urla o offese”). Questo permette di proteggere sé stessi senza alimentare l’escalation emotiva.
Per aiutarli a sviluppare maggiore consapevolezza di sé, è importante rimandare la conversazione a un momento più tranquillo, validando l’emozione ma non il comportamento (“Capisco che ti sei sentito ferito/a, ma il modo in cui ci siamo parlati non ci aiuta”). In queste situazioni diventa utile anche invitare la persona a notare i segnali che precedono la perdita di controllo, così da poter intervenire prima che l’intensità aumenti.
Naturalmente, nessuno può sostituire un percorso terapeutico, ma un contesto relazionale stabile, con limiti chiari e una comunicazione rispettosa, può facilitare la regolazione emotiva e favorire una maggiore consapevolezza da parte della persona.
Spero di esserle stata utile
EV
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- Buongiorno, ho bisogno di ricevere informazioni riguardanti gli attacchi di rabbia che può avere un persona affetta dal disturbo borderline. Ho da poco discusso con la mia fidanzata (lei soffre del disturbo) e durante la discussione (nata perche le ho detto che mi sembra che non dia attenzione a ciò…
- Buongiorno a tutti, sono la mamma di un ragazzo di 23 anni, da circa un anno e mezzo sono sorti in lui problemi molto gravi di autolesionismo a causa di una storia d amore finita male. Sarebbe troppo lungo spiegare tutto l accaduto. Diciamo che dopo vari ricoveri e vari tentativi farmacologici sembrava…
- Buonasera, ho una figlia di 29 anni, con la diagnosi di DBT da 2022, siccome la lista dei farmaci che le sono stati somministrari è molto lunga, chiedo sé il percorso in strutture doppia diagnosi possa guarire questo tipo di paziente? Comincio a pensare che mia figlia non si recupererà mai più perché…
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