Buongiorno, soffro del DBP. Almeno una volta al mese mi viene una crisi di rabbia che riverso sul m

23 risposte
Buongiorno, soffro del DBP.
Almeno una volta al mese mi viene una crisi di rabbia che riverso sul mio compagno, dando la colpa a lui e dicendogli che mi fa sentire sbagliata.
Ma non è così, io con lui mi sento al sicuro, sono felice con lui.
Io mi sento sbagliata nella vita proprio, ma ci sto lavorando con la psicologa.
Durante queste discussioni lui ci rimane molto male e il nostro rapporto si sta rovinando a causa di quest'ultime.
Vorrei un vostro aiuto, come posso tenere a bada le crisi? Come posso controllare ciò che la mia bocca dice senza controllo in quelle situazioni?
Dott. Paolo Mirri
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Livorno
Gentilissima, se lei va da una psicologa probabilmente dovrebbe affrontare questo tema proprio con lei. Le auguro un buon proseguimento, Paolo Mirri

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Dott.ssa Francesca De Angelis
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Gaeta
Gentile utente, da quello che dice ha in corso un percorso con una psicologa quindi potrebbe innanzitutto parlarne con lei che conoscendola e conoscendo la sua storia saprà guidarla nella maniera più funzionale. In bocca al lupo! Dott.ssa Francesca De Angelis
Dott.ssa Silvia Di Chio
Psicoterapeuta, Psicologo, Terapeuta
Roma
Salve,
anch'io penso che parlarne con la sua terapeuta possa aiutarla ad approfondire una riflessione su questi aspetti. Le auguro il meglio.
Dr. Roberto Prattichizzo
Psicologo, Psicoterapeuta
Napoli
Buonasera, mi dispiace sentire che stai attraversando queste crisi di rabbia che influenzano la tua relazione con il tuo compagno. È positivo che tu sia consapevole dei tuoi sentimenti e che stia lavorando con uno psicologo per affrontare il disturbo borderline.
Cerca di identificare i segnali precoci che indicano l'arrivo di una crisi di rabbia. Potrebbero essere cambiamenti nell'umore, tensione muscolare, pensieri negativi impulsivi o sensazioni di irritabilità. Una volta che identifichi questi segnali, puoi prendere delle misure preventive per evitare che la situazione si intensifichi. Durante i momenti di calma, parla con il tuo compagno della tua situazione e spiega come le crisi di rabbia ti influenzano. Cerca di stabilire un linguaggio e dei segnali di avvertimento che potete utilizzare durante una crisi per aiutarvi a gestire la situazione insieme. Quando senti che la rabbia sta crescendo, cerca di distrarti focalizzandoti su qualcos'altro.
Non esitare a chiedere supporto al tuo partner durante le crisi. Se senti che l'emozione sta diventando troppo intensa, puoi chiedere al tuo compagno di darti uno spazio o una mano tesa per aiutarti a gestire la situazione. Sarà importante che il tuo compagno comprenda il tuo disturbo e sappia come supportarti nel modo migliore.
Dr. Roberto Prattichizzo
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile Utente, potrebbe valutare di affiancare alla terapia individuale degli incontri di consulenza di coppia che vi aiutino ad affrontare le crisi che lei vive individuando delle strategie che vi permettano di salvaguardare il rapporto. I reciproci vissuti sperimentati in particolar modo nelle fasi critiche andrebbero condivisi ed esplorati insieme e ciò può avvenire più facilmente in uno spazio protetto come quello terapeutico.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Alessandra Domigno
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Buongiorno cara utente, mi dispiace per le sue crisi di rabbia incontrollata. Penso che se già va da una psicoterapeuta potrebbe parlarne e lavorare anche su questo in maniera importante visto che è un problema che la fa soffrire. Buon lavoro. Dott.ssa Alessandra Domigno
Dott.ssa Ilaria Rasi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Buongiorno, concordo con i colleghi. Un tema molto delicato è proprio quello della fiducia e per questo, provi a parlare con la sua psicologa di quando ha descritto ora. Un saluto
Dott.ssa Michela Romano
Psicologo, Psicoterapeuta
Santorso
Buongiorno, in che modo ci rimane male? E' dispiaciuto per il momento di tensione? E' dispiaciuto perchè vede che in quei momenti lei non è padrona delle sue emozioni? Perchè si sente offeso? Perchè ancora non ha accettato il suo problema? Perchè vorrebbe avere più strumenti per non accendere le discussioni? Credo che condividere tra voi, in un momento buono, questi aspetti può esservi utile per migliorare la vostra relazione e comunicazione.

Disponibile anche per un counseing di coppia online qualora lo riterrete necessario.

Michela Romano
Dott.ssa Ombretta Di Teodoro
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Ariccia
Buongiorno, ne parli alla sua psicologa. Sono sicura che la aiuterà a gestire questi vissuti.
Un caro saluto, O. D. T.
Dott.ssa Lina Robertiello
Psicologo, Psicoterapeuta
Bologna
Salve gentile utente, avendo già in corso una psicoterapia le suggerisco di affrontare il tema della rabbia con la sua psicoterapeuta.
Un caro saluto
Dott.ssa Lina Robertiello
Dott.ssa Valeria Filippi
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
San Donato Milanese
Buongiorno,
Lei è sta già facendo un percorso con una psicologa per cui la persona a cui dovrebbe rivolgere la domanda è la sua terapeuta in primis.
Sono certa che potrà indirizzarla al meglio.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Valeria Filippi
Dott.ssa Arianna Moroni
Psicoterapeuta, Psicologo
Trieste
Gent. Utente, senza conoscere la sua storia, risulta difficile darle strategie specifiche. Sarebbe utile esplorare i pensieri che sopraggiungono quando si arrabbia. L’emozione di cui parla, inserita nel quadro borderline che cita, può far immaginare un elevato livello di sofferenza che merita di essere approfondita nel suo percorso psicoterapico. È altrettanto importante che lei sia fiduciosa e motivata e che condivida eventuali domande con la sua terapeuta affinché possiate lavorare insieme.
Un caro saluto, Dott.ssa Arianna Moroni, Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
Dott.ssa Cristiana Monni
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Selargius
Buongiorno, grazie per aver scritto e condiviso. Immagino che debba essere molto frustrante sentire tutta questa rabbia e non riuscire a controllarla finendo poi per pagarne le spese in termini di relazione. Esistono tecniche e strategie per prendersi cura della rabbia ed imparare ad esprimerla in modo funzionale piuttosto che distruttivo. Ne parli con la sua terapeuta e valutate l'idea di proseguire in parallelo con un percorso di coppia per lei e il suo compagno. Le auguro il meglio.
Dott.ssa Antea Viganò
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pessano con Bornago
Gentilissima, avendo lei già in corso un percorso con uno specialista, le consiglio di rivolgersi direttamente al suo terapeuta, in modo da confrontarsi attivamente e proattivamente con esso.
cordiali saluti
AV
Dott.ssa Maria Pia Zonno
Psicologo, Psicoterapeuta
Cattolica
Cara utente, credo che le risposte alle sue domande meritino un giusto spazio e attenzione che un percorso psicologico possono offrire. Per imparare a gestire le nostre emozioni, abbiamo bisogno di conoscerle e di comprenderle, di capire che cosa attivano nella nostra mente oltre che nelle nostre azioni. Resto a disposizione, un caro saluto
Dott. Giulio Massafra
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Lecce
Buonasera, la ringrazio per la condivisione e per il coraggio avuto, immagino non sia stato facile e mi dispiace per il suo vissuto di dolore e sofferenza. Tuttavia credo che sia utile per lei affrontare tale argomento con la sua psicologa ed eventualmente riprendere con lei la sua insoddisfazione su eventuali argomenti già affrontati.
Cordialmente, Saluti.
Dott. Giulio Massafra
Dott. Mauro Fadda
Psicologo, Psicoterapeuta
Bolzano
Gentilissima Utente,
penso di poter immaginare la preoccupazione che prova nel rendersi conto di avere dei comportamenti poco funzionali, senza però riuscire ad intervenire per camiarli, ma da quello che scrive Lei sta seguendo un percorso con una Professionista; quindi, esprima apertamente e con trasparenza le sue preoccupazioni alla Collega. Ogni percorso terapeutico ben strutturato prevede la definizione di precisi obbiettivi da raggiungere, organizzati in base a determinate priorità. Lei può dunque concordare con la Collega di lavorare specificatamente su questo tema ed insieme a lei delineare le strategie e le tecniche più adeguate per il raggiungimento dellˈobbiettivo.
Le auguro tutto il meglio, un caro saluto
Mauro Fadda
Dott. Guido Conti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Buongiorno,
mi rendo conto siano stati ed emozioni difficili da gestire al meglio. Nell'ambito del Disturbo Borderline di Personalità terapie molto efficaci di derivazione cognitivo-comportamentale per la regolazione emozionale esistono la DBT e Schema Therapy. Entrambe hanno prove di efficacia scientifica in letteratura e sono molto valide. Per quanto riguarda il percorso DBT prevede psicoterapia personale + skills training di gruppo per apprendere strategie di gestione di stati emotivi intensi che vengono gestiti con comportamenti problematici (acting out, abuso di sostanze, autolesionismo, gesti suicidari e parasuicidari, evitamento ecc).
La Schema Therapy è un approccio più completo a 360 gradi che lavora sugli schemi maladattivi precoci molto dolorosi, oltre al lavoro immaginativo ed esperienziale per le parti del sè che abbiamo interiorizzato e sviluppato nel corso della nostra vita. Questo tipo di lavoro permette di collegarci alle parti vulnerabili prendendosene cura e rispondendo efficacemente ai bisogni emotivi fondamentali. Lo sviluppo della parte adulta sana permette quindi di riuscire a gestire meglio gli stati emotivi, favorire l'integrazione degli stati mentali, imparare a fare scelte sane collegate ai nostri bisogni emotivi e prendersi cura del proprio bambino interiore. Consiglio queste tipologie di trattamento che possano aiutare per la gestione della sua sofferenza.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Daniela Canosa
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Salve, come già indicato dai miei colleghi, parlarne con la sua terapeuta è il primo passo fondamentale. Tuttavia, in linea generale può considerare che gli attacchi di rabbia si possono gestire: pensi a un'esplozione vulcanica, guardi e ascolti ogni piccolo bollore che riscalda e fa innalzare il livello della lava; riconoscendo ogni piccolo frammento della sua rabbia, elaborandolo nel tempo, tenderà a raffreddarsi e a non costituire più materiale incandescente.
In bocca al lupo
Dott.ssa Michela Campanella
Psicoterapeuta, Psicologo, Professional counselor
Desenzano del Garda
Buonasera, intanto vorrei dirti che e' un passo importante riconoscere ciò che accade durante le crisi e desiderare di cambiare per il bene della relazione.
Il consiglio è imparare a identificare i segnali che precedono una crisi di rabbia. Potrebbero essere pensieri specifici, tensione fisica, o una sensazione di frustrazione crescente. Prendere consapevolezza di questi segnali può darti il tempo per intervenire prima che la rabbia esploda.
Quando senti che la rabbia sta aumentando, prova a mettere in pausa la situazione. Puoi comunicare al tuo compagno qualcosa come: "Sto per perdere il controllo, ho bisogno di un momento per calmarmi". Allontanarti fisicamente per qualche minuto può essere molto utile.
Prova a parlarne anche con la tua psicologa e insieme provate a trovare le strategie più adatte alla tua situazione.
Un cordiale saluto.
Dot.ssa Michela Campanella
Dott. Simone Matarese
Psicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
Roma
Buonasera, è positivo che tu stia già lavorando su te stessa. Le crisi di rabbia e la sensazione di sentirti sbagliata sono comuni nel Disturbo Borderline, ma è possibile gestirle. Tecniche come il respiro profondo, la mindfulness e il "time-out" (prenderti una pausa prima di rispondere) possono aiutarti a fermarti prima di agire impulsivamente.

Inoltre, lavorare sul dialogo interno e chiederti se ciò che stai per dire corrisponde ai tuoi veri sentimenti può ridurre gli scatti. Se le crisi continuano a danneggiare la relazione, una terapia mirata come la DBT potrebbe esserti utile per gestire meglio le emozioni intense.

Se vuoi, posso aiutarti a esplorare meglio questi strumenti.
Dott. Valerio Ancis
Psicoterapeuta, Psicologo
Assemini
Buongiorno,
la ringrazio per il coraggio e la lucidità con cui descrive la sua esperienza. Condividere ciò che accade durante i momenti di crisi emotiva non è semplice, ma è un primo passo fondamentale per prenderne consapevolezza e iniziare un reale percorso di cambiamento.

Lei scrive di soffrire di Disturbo Borderline di Personalità (DBP) e di essere in psicoterapia — questo è un punto molto importante: sta già lavorando su di sé, e questo merita riconoscimento. Il DBP comporta un’intensa instabilità emotiva, soprattutto nelle relazioni significative, e spesso il partner diventa il “contenitore” di emozioni che si attivano in modo automatico e travolgente.

Il fatto che lei riconosca la discrepanza tra ciò che prova davvero e ciò che dice nei momenti di crisi è un segnale prezioso: significa che esiste dentro di lei un livello di consapevolezza che può essere rafforzato.

Come può cominciare a tenere a bada le crisi?
Riconoscere i segnali prima della crisi
Le crisi non arrivano dal nulla: spesso ci sono pensieri, tensioni corporee, emozioni che crescono poco a poco. Tenere un diario delle emozioni o dei pensieri automatici può aiutarla a identificare i trigger ricorrenti (ad esempio sentirsi trascurata, fraintesa o non capita).

Tecniche di regolazione emotiva
Le persone con DBP beneficiano molto di strumenti presi dalla DBT (Dialectical Behavior Therapy): esercizi di respirazione, “pause” consapevoli prima di parlare, o rituali di de-escalation nelle discussioni con il partner (es. concordare una parola o gesto per fermarsi e riprendere a mente lucida).

Scrivere invece che parlare (quando possibile)
In certi momenti, scrivere ciò che sente e vorrebbe dire (anche solo in una nota sul telefono) può darle il tempo di prendere distanza e valutare l’impatto delle parole. Questo “filtro” può ridurre i danni nelle relazioni.

Esplicitare al partner ciò che accade
Se non lo ha già fatto, può essere utile spiegargli che quelle parole non riflettono il suo vero sentire, ma sono espressione di un dolore profondo e antico. Questo non giustifica, ma favorisce comprensione reciproca. Anche un percorso di coppia (se possibile) potrebbe aiutarvi.

Autocompassione post-crisi
Dopo una crisi, spesso si attivano vergogna, senso di colpa e paura di perdere l’altro. In quei momenti, invece di punirsi mentalmente, si domandi: “Cosa sto cercando di comunicare davvero, anche se in modo disfunzionale?” – L’obiettivo non è reprimere, ma tradurre il dolore in parole costruttive.

Infine, le suggerisco di parlare con la sua psicologa della possibilità di lavorare in modo specifico sulle crisi relazionali e sulla regolazione della rabbia, magari integrando strumenti della DBT o della Schema Therapy.
Lei sta già facendo tanto. Continui a prendersi cura di sé, anche nei momenti in cui sembra più difficile. Il cambiamento richiede tempo, ma è possibile. Un saluto, Dott. Valerio Ancis

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