Salve mi chiamo Alessia io la scrivo più sulla dipendenza a da quando avevo 13 anni che ho iniziato

41 risposte
Salve mi chiamo Alessia io la scrivo più sulla dipendenza a da quando avevo 13 anni che ho iniziato a fare uso di cocaina poi verso i 17 anni ho smesso per due anni ha 19 ho riniziato e ora che ho 23 anni ho smesso da due mesi.. Ma mi sento nervosa con sbalzi d umore mi sento impazzire e la testa mi va sempre la cerco di resistere ma la vorrei sempre! ????
Dr. Emanuele Incoronato
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve Alessia, per quello che ha descritto potrebbe essere utile intraprendere quanto prima un percorso terapeutico al fine di individuare le cause originarie della sua dipendenza. Cordiali saluti

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Dott.ssa Alessia Vaudano
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Torino
Buongiorno,
Sì, potrebbe essere importante intraprendere un percorso terapeutico. Si può rivolgere privatamente, ma anche a un SerD presente nella sua zona di residenza. In alternativa, si informi se sono presenti dei centri clinci di psicoterapia nel luogo in cui vive, magari che si occupino prevalentemente di tossicodipendenza.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento,
Alessia Vaudano
Dott.ssa Elisa Taverniti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve Alessia,
l’uso di cocaina, in quando sostanza che incide molto sul sistema della gratificazione e della motivazione, provoca un elevato rischio di ricaduta.
Se ritiene che, nonostante gli sforzi, sia difficile per lei smettere, di servirsi dell’aiuto di uno dei diversi centri di prevenzione e di disintossicazione presenti su tutto il territorio nazionale (SerD) ma le consiglio vivamente di intraprendere un percorso di psicoterapia individuale per far emergere i pensieri e le emozioni connessi a questo tipo di comportamento.
Arrivederci
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Dott.ssa Angela Barlotti
Psicoterapeuta, Psicologo
Roma
Buongiorno Alessia, quello che lei sente è perfettamente normale durante la disintossicazione. Il fatto che lei abbia smesso di assumere cocaina è davvero indice della sua forza e del suo desiderio di stare bene. Si tratta di un percorso impegnativo ma fondamentale per la qualità della sua vita. Èd è per questo che è altrettanto fondamentale che in questo momento si avvalga di tutti gli aiuti possibili, per riappropriarsi del suo tempo e per evitare ricadute. Come le hanno scritto i miei colleghi ha tante opportunità, le colga, merita davvero di sentirsi felice rimanendo presente a se stessa! Le auguro un buon cammino e sono a disposizione per ogni chiarimento. Angela Barlotti
Dott.ssa Flavia Salierno
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, quella che lei descrive è una sintomatologia tipica di chi fa uso di sostanze. Credo che chiedere aiuto sia un passo molto importante, fondamentale. Si rivolga alla sua asl di competenza per chiedere il Servizio di tossicodipendenza più vicino. Sicuramente la’ potrà incontrare colleghi che le indicheranno il percorso più idoneo. Cordiali saluti
Dott.ssa Daniela Guzzino
Psicoterapeuta, Psicologo, Neuropsicologo
Roma
Alessia si rivolga appena può ad un Sert ( servizi per le tossicodipendenze ) della asl dove abita. Ha bisogno di aiuto e subito!! Rimango a disposizione per maggiori informazioni sui meccanismi della dipendenza da cocaina. Le auguro di attivarsi subito, aspettare tempo senza un aiuto professionale non le servirà purtroppo a stare meglio. Dottssa Daniela Guzzino
Dott. Omar Vitali
Psicologo, Terapeuta, Professional counselor
Dalmine
Gent.ma,
è necessario che non faccia tutto da sola ma che si faccia supportare e sostenere. A riguardo un importante Docente italiano di psichiatria e psicoanalista, Michele Rugo un giorno, ci disse:
<<Per mia esperienza le tossicodipendenze vanno curate soprattutto in comunità.>>
Le consiglio di rivolgersi immediatamente ad un servizio per le tossico dipendenze della sua zona, e considerare una riabilitazione in comunità. E' giovane, ha molto tempo per poter investire in salute, investa in questo senso!!
Dott.ssa Alessia Rita Candiloro
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Professional counselor
Napoli
Gentile, data la sua giovane età e le possibilità di miglioramento che i giovani hanno data comunque la loro forza di rinascere e migliorarsi , le consiglio un percorso sia di gruppo ad esempio rivolgendosi al sert, sia individuale rivolgendosi ad uno psicoterapeuta, così da avere un doppio sostegno sia attraverso un gruppo d'aiuto che individualmente. saluti.
Dott.ssa Monica Diamantini
Psicologo, Psicoterapeuta
Ravenna
Gentile Alessia. In questi casi è necessario farsi assistere dal Sert della propria Ausl. Poi credo sia consigliabile un percorso psicoterapeutico parallelo al percorso all'interno del Sert. Cordiali saluti
Dott. Emanuele Grilli
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Salve.
Come già alcuni miei colleghi hanno sottolineato, lei ha in sé una forte motivazione alla salute e alla vita. La battaglia per risolvere una dipendenza di questo genere non la può vincere da sola. Si faccia aiutare da un professionista della salute mentale (Psichiatra e/o Psicoterapeuta) che abbia però una specifica competenza sul tema che la riguarda.
Mi auguro che lei decida e metta in atto una richiesta formale di aiuto.
Sarà lei a vincere.
Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli.
Dott.ssa Silvia Pinna
Psicologo, Psicoterapeuta, Tecnico sanitario
Roma
Buongiorno. Concordo con quanto detto sopra dai colleghi. Affinché questa sia davvero la svolta, onde evitare quel pericoloso senso di fallimento, può rivolgersi ad un servizio pubblico di zona. A mio avviso per proteggersi un po' occorre farsi aiutare da più parti (es. Terapia individuale e di gruppo, oppure sostegno alle persone che vivono con lei, eventuale uso di farmaci antagonisti alla sostanza etc etc. Su Roma le suggerisco il day hospital del Policlinico Gemelli)
Dott. Cristian Maggiori
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta
Marino
Buonasera, sarebbe opportuno si rivolgesse al Sert/D della sua zona di residenza per affrontare al meglio la sua difficoltà. In alternativa potrebbe provare privatamente presso uno psicoterapeuta specializzato in tossicodipendenza. Le faccio i migliori auguri
Dott. Stefano Polidori
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Salve. Il dato che mi sorprende è che lei abbia iniziato a fare uso di cocaina a 13 anni. Al di là delle cattive compagnie, credo che l'uso così precoce di una droga così pesante, sia indicativo di una condizione di vita difficile. Per questo, oltre che al sert, le consiglio di rivolgersi ad un buon psicoterapeuta per avere uno spazio dove poter esprimere il suo disagio. In questo modo forse smetterà di esprimerlo o di sedarlo con l'uso della cocaina. Arrivederci.
Dott.ssa Giuditta Sestu
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera Alessia, lei descrive una situazione complessa che necessita di un setting terapeutico forte che possa mettere in campo più figure professionali. Si rivolga al SerT di residenza, troverà dei professionisti che le sapranno indicare il percorso più idoneo alla sua situazione. Non desista dal suo intento di ritrovare sé stessa. Saluti. G.S.
Dott. Massimiliano Trossello
Psicologo, Terapeuta, Psicologo clinico
Leinì
Buonasera. Si rivolga il prima possibile ad al Ser.d di competenza per avere un consulto anche medico, per affrontare al meglio la sintomatologia fisica dovuta alla carenza della sostanza. Le implicazioni psicologiche dovute ad una possibile disintossicazione possono in seguito essere affrontate e supportate attraverso un percorso psicoterapico.

Cordialità

Massimiliano Trossello
Dott.ssa Olga Guardiani
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roseto degli Abruzzi
Salve Alessia,
è importante in in questo momento che lei cerchi di riappropriarsi della percezione delle sue possibilità per rendersi consapevole di aver bisogno o no dell'aiuto di un esperto. La prima domanda che io mi porrei è se ho la percezione o no di farcela da sola. Se la risposta è si, probabilmente, che non vuol dire certamente, questa altalena tra periodi con sostanza e senza sostanza si ripeteranno, diversamente potrebbe, affrontando la prima grande difficolta di chiedere aiuto, intraprendere un percorso diverso che la aiuti a fare i conti con la dipendenza dalla sostanza e con le sue origini più profonde.
I miei colleghi le hanno già indicato quali potrebbero essere i servizi privati o nelle strutture sanitarie pubbliche a disposizione. Le auguro di trovare la forza di "fermarsi" e scegliere con convinzione il suo percorso.
Un cordiale saluto.
Dott.ssa Olga Guardiani


Dr. Argo Penovi
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Collevecchio
Buongiorno Alessia, purtroppo lei ha un problema di dipendenza, e se non sceglie di affrontarlo presto o tardi tornerà ad usare la cocaina. Se vuole liberarsi da questa dipendenza vada alla sua Asl di riferimento rivolgendosi al più vicino SerD o vada nei centri clinici di psicoterapia dove vive che abbiano una lunga esperienza di tossicodipendenza. Purtroppo non è un qualcosa che può riuscire ad eliminare da sola, ma deve scegliere di farsi aiutare se vuole essere libera. Buona giornata
Dott. Andrea De Simone
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Salerno
Buongiorno, ha mai pensato di intraprendere un percorso di psicoterapia?
Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia, al fine di trovare un modo per fronteggiare l'utilizzo della sostanza psicoattiva.
Buona giornata.

Dott Fiori
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace per il disagio espresso.
E' chiaro che l'astinenza può portare a sintomi molto difficili da gestire. Ritengo essenziale, oltre all'avvio di un percorso di disintossicazione dalla sostanza, un supporto psicologico per elaborare le situazioni che l'hanno portata all'assunzione della sostanza e al disagio connesso.
Cordialmente, dott. FDL
Dr. Manuel Marco Mancini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, può provare ad intraprendere un percorso presso un terapista, potrebbe aiutarla a capire come fronteggiare la dipendenza.
MMM
Dott. Alessandro D'Agostini
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Dott. Luca Milani
Psicologo
Como
Salve Alessia, so quanto possa essere difficile resistere alla voglia di cocaina. oltre ai professionisti privati che possono esserle di aiuto esistono strutture pubbliche a cui può rivolgersi gratuitamente in cui trovare ascolto, quali SerT e SMI ad esempio.
le auguro il meglio,
Dott. Luca Milani
Buongiorno Alessia, affrontare una dipendenza non è una cosa di poco conto. Oltre al suggerimento piu' che opportuno dei colleghi di rivolgersi a strutture con competenze nell'ambito, come il SerD nell'ambito della sanità pubblica o altri professionisti formati sulle dipendenze, mi chiedo se abbia una rete di supporto familiare e amicale intorno a sé; potrebbe essere una buona risorsa da cui partire per poter chiedere aiuto.
Cari saluti e in bocca al lupo per il suo percorso
Dott.ssa Conversano
Dott. Mauro Vargiu
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo
Milano
Gentile utente, il trattamento delle dipendenze da sostanze è molto delicato, la cocaina, come tutti sanno, è pericolosissima. Chieda immediatamente aiuto a un professionista esperto di dipendenze.

Cordiali saluti

Dottor Mauro Vargiu
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Arese
Buongiorno Alessia! è tutto normale, la disintossicazione da sostanze è molto complessa e necessita di un supporto psicologico soprattutto se è da molto tempo che si utilizza la sostanza e se ha avuto esordio nell'adolescenza. Le consiglio di rivolgersi subito ad un professionista così che riesca a portare a termine la disintossicazione.
Resto a disposizione e le auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Dott.ssa Ilenia Scaglia
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Alfianello
Gentilissima, inizio col dirle che scrivere un messaggio come questo potrebbe essere il primo passo verso una ricerca d'aiuto. Questo è importantissimo! La incoraggio perché bisogna riconoscere di avere un bisogno per chiedere una mano. Allora chieda una consulenza con un professionista specializzato (psichiatra o psicoterapeuta) oppure controlli se nel suo territorio sono presenti servizi mirati Ser.T o comunità. Chieda anche al suo medico di base in caso la saprà indirizzare. Auguro il meglio
Dott. Diego Emmanuel Cordoba
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Ciao Alessia, mi dispiace sentire della tua lotta con la dipendenza dalla cocaina. È un percorso difficile e con alti e bassi, ma è incoraggiante sapere che sei riuscita a smettere per due mesi. È normale provare nervosismo e sbalzi d'umore durante il periodo di disintossicazione, ma è importante rimanere forte e resistere all'impulso di ricadere nella dipendenza.
Ti consiglio di cercare supporto da professionisti qualificati, come uno psicologo o un gruppo di sostegno per persone con problemi di dipendenza. Parlarne con qualcuno che ti capisce e può offrirti supporto emotivo può aiutarti a superare questo momento difficile. Ricorda che sei una persona forte e capace di superare questa sfida. Non arrenderti e continua a lottare per la tua salute e il tuo benessere. Se hai bisogno di ulteriori consigli, non esitare a chiedere aiuto. Sono qui per te. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio conoscitivo.
Dott. Cordoba
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Dott.ssa Cristiana Danese
Psicologo, Psicologo clinico
Palermo
Cara Alessia, purtroppo uscire da una tossicodipendenza non è affatto semplice, poiché disintossicarsi comporta una lunga serie di sintomi fisici e psichici veramente difficili da affrontare. Si rivolga ad un Sert nella sua zona o richieda un supporto psicologico che la aiuti ad avere un sostegno emotivo per poter finalmente uscire dalla dipendenza. Se lo vorrà, sono a sua disposizione anche online. Le auguro il meglio. Dott.ssa Cristiana Danese psicologa
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Dott.ssa Gloria Friso
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, da quello che ha scritto sembra esserci da parte sua la motivazione a smettere di usare cocaina. Tuttavia, il percorso che sta iniziando ad affrontare non è celere nè lineare (come lei stessa ha sperimentato, vi possono essere ricadute) ed è normale che stia ancora lottando con gli effetti della dipendenza, come il nervosismo, gli sbalzi d'umore e il desiderio costante della sostanza. Spesso la dipendenza da sostanze può essere un modo per sfuggire da situazioni difficili ed emozioni intense che non si sa gestire. A mio avviso potrebbe esserle d'aiuto intraprendere un percorso psicologico, così da avere un suo spazio sicuro dove poter indagare e comprendere le radici del suo disagio e trovare nuovi modi per affrontarlo. E' anche importante considerare un lavoro di rete, potrebbe esserle utile rivolgersi al Sert della sua zona ma anche comprendere chi tra le persone a Lei care e vicine possono supportarla in questo percorso. Un saluto, dott.ssa Gloria Friso
Dott.ssa Alice Fazzina
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quartu Sant'Elena
Salve Alessia, questa è una fase molto delicata ma fondamentale per la sua vita. Sicuramente, le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia, rivolgendosi a qualche professionista specializzato nelle dipendenze. Potrebbe essere importante rivolgersi al SERD (servizio per le dipendenze) nella sua zona di residenza. Le faccio i miei migliori auguri
Dott.ssa Laura Porcheddu
Psicologo, Sessuologo, Psicologo clinico
Darfo Boario Terme
Buongiorno Alessia,

Prima di tutto ci tengo a dirle che quello che sta vivendo è una fase molto comune nel percorso di recupero dalla dipendenza. Smettere di usare cocaina è un passo enorme, e il fatto che lei abbia resistito per due mesi dimostra una grande volontà di cambiamento. Tuttavia, la cocaina influisce sul cervello, e il suo corpo sta cercando di adattarsi a funzionare senza di essa. Gli sbalzi d’umore e il senso di frustrazione che prova sono parte di questo processo di "disintossicazione emotiva". Non significa che sta per crollare, ma che il suo cervello sta recuperando il suo equilibrio.
In questo momento è fondamentale avere un supporto psicologico. Un percorso al SerD o con un professionista privato può aiutare a gestire le emozioni difficili, a identificare i trigger e a sviluppare strategie per affrontare i momenti di desiderio intenso. È normale voler “scappare” da queste sensazioni, ma ci sono modi per affrontarle senza ricadere nella dipendenza. Il supporto giusto può aiutarla a trasformare queste difficoltà in un'opportunità di crescita e stabilità duratura.
Resto a disposizione se desidera ulteriori chiarimenti.
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, si rivolga ad un servizio territoriale che la possa aiutare, potrebbe essere una crisi di astinenza che deve essere quindi contenuto.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Dott.ssa Camilla Persico
Psicologo, Sessuologo, Neuropsicologo
Carrara
Salve Alessia,

innanzitutto, voglio riconoscere quanto sia significativo e impegnativo il percorso che sta affrontando. Essere riuscita a interrompere l’uso di cocaina da due mesi è un traguardo molto importante, anche se capisco che i sintomi che descrive – come il nervosismo, gli sbalzi d’umore e il desiderio costante della sostanza – possano rendere questo momento difficile da gestire.

Questi sintomi sono comuni nelle prime fasi di astinenza e fanno parte del processo di adattamento del cervello alla mancanza della sostanza. La cocaina, infatti, influenza profondamente i circuiti cerebrali legati al piacere e alla regolazione dell’umore, e il cervello impiega tempo per ristabilire un equilibrio naturale. La tentazione e il pensiero costante verso la cocaina possono sembrare travolgenti, ma è importante sapere che questi sintomi, per quanto intensi, tendono a diminuire con il tempo e con il supporto giusto.

Potrebbe trovare sollievo cercando un sostegno continuativo, che sia individuale o in un gruppo, dove le persone condividono esperienze simili e strategie per affrontare i momenti più difficili. Un terapeuta specializzato in dipendenze può aiutarla a sviluppare strumenti pratici per gestire il nervosismo e gli sbalzi d’umore, e a trovare modi per affrontare i momenti in cui il desiderio si fa più intenso.

Se ha bisogno di ulteriori informazioni o di un punto di ascolto, sono qui per lei.

Un caro saluto,
Dott.ssa Camilla Persico
Dott. Mario Salinas
Psicologo, Psicologo clinico
Taranto
Salve Alessia, innanzi tutto le faccio i miei complimenti per aver smesso di utilizzare la sostanza da due mesi, è un traguardo importate ed ogni obbiettivo raggiunto quando si tratta di sostanze va celebrato. Purtroppo la cocaina crea importanti squilibri a livello chimico nel cervello di chi la usa e ci vuole del tempo perché la situazione migliori. Anche se la fase piu brutta dell'astinenza che di solito sono le prime due settimane è ormai passata. Non deve per forza affrontare questo periodo da sola, ci sono professionisti qualificati che posso sicuramente darle un grosso aiuto. Una cosa che mi sento di consigliarle, per evitare ricadute, è di fare un analisi dei posti e delle persone che la riportano mentalmente alla sostanza ed evitarle. Focalizzi la sua attenzione verso amicizie ed attività lontane da quel mondo. Le faccio un esempio per chiarirle come funziona il nostro cervello, se le dico di non pensare al colore verde cosa accade? che lai penserà certamente al colore verde. L'unico modo che ha di non pensare al colore verde è pensare ad un altro colore, pre esempio al blu. La stessa cosa vale per il pensiero ossessivo della cocaina. Non deve cercare di non pensare alla sostanza, ma deve cercare di pensare, piu intensamente che può, a qualcos'altro, come allo sport per esempio. Le auguro di trovare sollievo e di mantenere la libertà dalla dipendenza che ha così duramente guadagnato, cordiali saluti
Dott. Jonathan Trobia
Psicologo, Neuropsicologo, Psicologo clinico
Milano
Salve, è sicuramente complicato affrontare un percorso per superare una dpendenza. Per quanto riguarda i vissuti che esprime, in parte possono essere legati all'assenza della sostanza, che può accadere soprattutto nei primi periodi di astinenza. Sottolineo che tali stimoli si verificano in maniera opposta rispetto ad altri come la fame, ad esempio. Più viene utilizzata la sostanza più ne aumenta l'esigenza. Non assumendo la sostanza, quindi, questi vissuti dovrebbero ridursi gradualmente. Una parte della situazione che descrive può essere anche legata al valore emotivo che ha l'oggetto della sua dipendenza, legato sicuramente ad aspetti più individuali.

Le suggerisco un percorso psicologico a sostegno dell'impegno che sta impiegando nel superare la situazione che descrive e per evitare ricadute.

Rimango a disposizione per evenyuali dubbi o richieste,
Buona serata
Cara Alessia, la transizione verso il recupero può essere molto difficile e gli sbalzi d’umore e il desiderio di tornare a usare la sostanza possano farti sentire sopraffatta.

Questi sintomi che descrivi, come lo stato di nervosismo, sono comuni nei periodi di astinenza, soprattutto dopo un uso prolungato di sostanze come la cocaina. Il corpo e la mente stanno cercando di adattarsi a un nuovo equilibrio, e questo processo può richiedere tempo.

Ti consiglio di cercare supporto, in quanto può essere utile al fine di sviluppare strategie di coping efficaci. Potresti anche prendere in considerazione il supporto di gruppi di recupero, che possono offrirti un ambiente di comprensione e sostegno reciproco.

È importante non essere troppo dura con te stessa e ricordare che il recupero è un processo, che comporta alti e bassi. Ogni giorno senza l'uso della sostanza è un successo. Se ti senti sopraffatta o se noti che i tuoi sintomi stanno peggiorando, potrebbe essere utile anche esplorare l'opzione di un trattamento medico.

Spero che tu possa continuare a trovare il sostegno di cui hai bisogno per rimanere su questo cammino.
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Jessica Furlan
Psicologo, Psicologo clinico
Fiumicino aeroporto
Buongiorno, le consiglio di farsi aiuta perchè da soli non si esce dalla dipendenza da sostanza. Si informi su gruppi di mutuo aiuto specifici sul tema e segua un percorso psicologico personale. Entrambi la aiuteranno a uscirne, ma in primis ci deve essere la sua volontà e il suo tenere alla sua vita. Se vuole veramente uscirne si attivi in questa direzione, vedrà che i risultati arriveranno con il tempo. Dovrà lavorare molto nel percorso, non è semplice, quindi ci pensi bene se è decisa a farlo.
La sua vita va rispettata e io la rispetto!
Saluti
Dott.ssa Lavinia Sestito
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Ciao Alessia.
Sicuramente importante la tua dipendenza ma un supporto farmacologico e terapeutico potranno aiutarti.
Si può stare bene ma richiede impegno e fatica.
Un caro saluto
Lavinia
Dott.ssa Gabriella Montanari
Psicologo, Psicologo clinico
Ravenna
Buongiorno Alessia, credo che in questa fase sarebbe utile per lei un intervento di gestione del craving (il forte desiderio di fare uso della soatnaza) e di prevenzione delle ricadute attraverso psicoeducazione e colloqui motivazionali. Naturalmente, in parallelo, considerato lo stato attuale di agitazione e variabilità del tono dell'umore, sarebbe bene lavorare anche sulla gestione delle emozioni e sui fattori all'origine della tossicodipendenza.
Dott.ssa Giulia Spilli
Psicologo, Psicologo clinico
Firenze
Cara Alessia, il nervosismo e lo sbalzo d'umore sono le risposte di astinenza che le da il suo corpo. All'inizio è normale sia così, poi quando il corpo ritrova un suo equilibrio interno i tremori e l'alterazione dell'umore di placheranno un po'. Quello che mi sento di consigliarle è di affiancare a questa scelta che sta facendo un percorso di supporto privato o territoriale come un SERD. Penso che potrebbe giovare alla sua persona.

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