Salve, ho mio marito marito che soffre di ludopatia gioca molto denaro è capitato 600 in un giorno,

17 risposte
Salve, ho mio marito marito che soffre di ludopatia gioca molto denaro è capitato 600 in un giorno, nega il problema e lo ritorce su di me dicendo che sono io a spendere se lo rimprovero diventa violento ,non sta mai a casa,su ricorda dei suoi figli ogni tanto, non lavoro e gestisco tutto io ma quando vuole il denaro glielo devo dare e basta ,non solo non ammette che ha un problema, la mamma lo copre e lo mette contro di me ,ha speso mille euro in mese ho detto basta sta cercando insieme alla mamma un avvocato per rovinarmi xché il problema dice che sono io come devo comportarmi xché non vuole farsi aiutare questo scenario va avanti da 19 anni.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Buonasera, forse potrebbe rivolgersi ad un Serd e anche lei potrebbe consultare un avvocato. La situazione non è semplice mi rendo conto, veda se al Serd possono aiutarla, altrimenti può provare a consultare uno specialista privato. Un caro saluto
Gent sig.ra, cosa la trattiene dal consultare un kegale e tutelarsi? Lei sta vivendo una situazione di costrizione da cui sembra non voler/poter svincolarsi. La ludopatia è una delle dipendenze più difficili da curare, però mi sembra che suo marito non abbia alcuna motivazione per uscirne. Perché le strade in questo senso ci sono, eccome, ma chi ne soffre deve ammettere di avere un grosso problema. Si rivolga al Serd della sua città, dove quasi sempre esiste un servizio appositamente rivolto alla dipendenza dal gioco. Un professionista l'autoradio a comprendere perché sopporta da 19 anni una simile situazione. Pensi a reagire e a orendere consapevolezza di sé stessa. Cordiali saluti, dr.ssa Daniela Benvenuti
Cara Amica,

Deve rivolgersi per prima cosa a un avvocato per tutelare lei stessa e i suoi figli. Inoltre, visto che ci sono minacce a lei e trascuratezza dei suoi figli, può rivolgersi ad un centro anti violenza che saprà darle indicazioni.

Non perda fiducia!
D. Ventura
Signora, la situazione é molto seria. Può rivolgersi al Serd chiedendo aiuto, ma se come dice suo marito diventa violento e teme anche ripercussioni per sé (anche a livello legale, se teme che stia contattando un avvocato) si rivolga direttamente ad un centro antiviolenza,loro hanno a disposizione consulenza psicologica e legale, oltre alla possibilità di metterla in protezione. Può chiamare direttamente il 1522. Spero di essere staat utile, Dr. Barbara Civera
Buonasera, credo che 19 anni siano veramente tanti e carichi di sofferenza difficile da gestire. Le suggerirei di tutelarsi rivolgendosi ad un centro per la cura delle ludopatie, accolgono anche i familiari e potrebbero darle suggerimenti utili. Inoltre è necessario che lei si protegga sia a livello legale ma anche psicologico, ha necessità di non sentirsi da sola e di essere sorretta per difendere la sua vita e quella dei suoi figli. La dipendenza da gioco può essere trattata ma solo se chi ne soffre riconosce il problema, qui mi pare che sia pure appoggiato da un rapporto malsano con la madre. Inizi a fare qualcosa di diverso, si faccia aiutare, perché ripetendo le stesse dinamiche avrà gli stessi risultati.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno,
la ludopatia richiede l intervento congiunto di più professionisti: psichiatri, psicologi, operatori sociali. Per questo genere di problematiche vi sono i SERD/T. È lì che dovreste rivolgervi, potreste trovare una presa in carico di tipo familiare, solitamente è cose che funziona.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Salve,
la sua situazione è molto complessa poiché deve far fronte a un marito, alla ludopatia, ad una suocera che le rema contro. Si appoggi a qualcuno che possa aiutarla, dandole il giusto supporto che le necessità. Abbia fiducia nel fatto che una figura esterna possa accompagnarla durante il percorso che la porterà a riprendere in mano la sua vita, per lei stessa e per i suoi figli.
Per qualunque chiarimento può contattarmi online.
Dott.ssa Elena Rolfo
buongiorno, come le hanno già suggerito i miei colleghi, la ludopatia come tutte le dipendenze è importante che venga seguita da un team di specialisti per poter supportare la persona a 360°. Oltre a suo marito non si deve dimenticare che esiste anche lei, che sicuramente ha bisogno di aiuto e supporto in questa situazione, oltre a come le è già stato suggerito di consultare un avvocato. Un caro saluto
La situazione che sta vivendo con suo marito a causa della sua ludopatia è davvero difficile e dolorosa. La ludopatia è una condizione che può distruggere la vita di chi ne soffre e influire negativamente su tutti coloro che sono coinvolti. È fondamentale prendere misure concrete per affrontare questa situazione. Come le hanno consigliato ai SerT hanno percorsi per familiari di persone affette da ludopatia, tal volta strutturati come percorsi individuali, altre volte come gruppi (in cui è garantito l'anonimato), che permettono di confrontarsi sulle difficoltà emotive, relazionali e pratiche di persone legate a soggetti con dipendenze.
La situazione che dipinge è comunque complessa, in cui riporta pressioni emotive, psicologiche e fisiche da parte di suo marito e di sua madre che possono avvenire in relazioni abusanti dal punto di vista psicologico e fisico. E quindi importante che chieda supporto, possibilmente in un centro antiviolenza 1522. Potrà confrontarsi con operatori qualificati che le daranno indicazioni e supporto per comprendere meglio la situazione. Può infine valutare un percorso psicologico, presso un servizio pubblico o privato, per aiutarla ad elaborare questa fase della sua vita e comprendere anche cosa l'ha legata ad una situazione di sofferenza così a lungo, spesso alla base del continuare relazioni così disfunzionali ci sono molti motivi diversi. Oltre ad aspetti concreti, come difficoltà economiche, possono esserci pressioni collegate alle persone intorno a sé come la paura delle reazioni della famiglia di origine e il giudizio degli altri. Altre volte i motivi sono maggiormente personali, come la paura del cambiamento, una bassa autostima o la speranza di poter salvare il partner. E' importante fare quindi un percorso su di sé per comprendere meglio se stessi e cosa portato alla situazione attuale.
E' importante però che si faccia carico il prima possibile di questa situazione sfruttando questo periodo della sua vita, in cui anche grazie a questa domanda, ha iniziato a cercare di mettere in campo un cambiamento per lei e i suoi figli. Buona giornata e in bocca al lupo.
Buongiorno signora ,la ludopatia è una dipendenza a tutti gli effetti; chi ne soffre fa molta fatica anche scegliendo di farsi aiutare, perchè il GAP ha le caratteristiche di tutte le dipendenze.Farsi aiutare andando al sert è comunque il primo passo per chi ne soffre; mi pare però che suo marito non riconosca il bisogno e non sia motivato.Pensare quindi ad un cambiamento dello stesso non credo possa aiutarla perchè non ci sono i presupposti. A questo punto deve pensare a farsi aiutare a comprendere le sue emozioni in una situazione dove vi sono anche dei figli; sul territorio veda se ci sono consultori per poter parlare con un professionista o se può cerchi aiuto al sert come coniuge di un paziente con ludopatia; monitori il livello di tensione in casa e se vi sono minacce fisiche ma anche costrizioni ed atteggiamenti verbali non adeguati chieda un colloquio al centro antiviolenza.
Auguri
dott.ssa Nicoletta Balestra
Da ciò che dice sembra abbastanza stanca della situazione e potrebbe ricorrere ad un avvocato per chiedere la separazione che ha comunque dei costi e delle incognite legate alle decisioni del giudice, a dover provare le sue lamentele, assegnazione casa, dover probabilmente iniziare a lavorare ecc.. Prima perciò di eventualmente tentare questo passo le consiglio qualche colloquio di Terapia dela Gestalt che può risolvere i problemi di relazione sia con suo marito che con la suocera. Per maggiori info sulla Gestalt può consultare il sito a mio nome
Gentile signora, la dipendenza è gravosa anche per chi vive vicino ad una persona che ne è affetta. Il mio consiglio è di valutare di intraprendere un percorso di sostegno psicologico. Nel territorio, il servizio che si occupa di Dipendenze (sia da sostanze che comportamentali) è il SerD. Per qualsiasi informazione rimango a disposizione. Un caro saluto, dott.ssa Giada D'Amico
Gentile Utente, le consiglio, come hanno fatto alcuni colleghi, di fare riferimento al Ser.D (servizio per le dipendenze patologiche) della sua zona, troverà dei professionisti specializzati che possono aiutarla e supportarla nel migliore dei modi per risolvere il suo problema.
Cordiali saluti
Dott. Marenco
Buonasera, purtroppo la ludopatia è un brutto male che rovina chi ne soffre e tutte le persone che gli ruotona attorno.. dovrebbe cercare di tutelarsi non solo da un punto di vista psicologico ma anche giuridico. Cordiali saluti
Caro utente, immagino quanto possa essere difficile questa situazione che ha descritto, specie perchè si ripete da tanti anni e forse si sentirà impotente e sfiduciata. Ma per amor proprio e dei suoi figli, dovrebbe chiedere aiuto e rivolgersi a dei professionisti che possano aiutarla a ritrovare prima di tutto la fiducia in se stessa e poi, le auguro, la serenità. Un avvocato, un centro antiviolenza, il servizio dipendenza della città in cui vive sono risorse che possono aiutarla a vedere la luce in questo tunnel nel quale vive intrappolata da anni. Inoltre, uno psicologo può aiutarla a ritrovare le risorse che ha ma che forse sta impiegando in un modo che non la aiutano a sentirsi serena, ovvero sperando che un uomo che ha una dipendenza patologica, possa, improvvisamente, redimersi e ammettere le sue difficoltà. Resto a disposizione, nel frattempo le faccio un grosso in bocca al lupo!
Gentilissima, da come descrive la situazione sembra che suo marito non percepisca il problema: una persona con dipendenza può essere aiutata solo nel momento in cui sente di avere responsabilità circa la sua sofferenza, non solo psichica, bensì, come in questo caso, sociale. Da qui, le consiglio di rivolgersi a uno psicologo - psicoterapeuta per prendersi cura di se stessa e dei suoi figli, richiedendo anche un supporto legale.
A disposizione
Buona vita
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