Salve a tutti. Mio marito di 30 anni ad agosto ha sofferto di depressione, ha assunto (analfracil, W

17 risposte
Salve a tutti. Mio marito di 30 anni ad agosto ha sofferto di depressione, ha assunto (analfracil, Wellbutrin , brintellix e Resilient). Al giorno d’oggi si può dire che sta bene ma non ancora al 100% poiché non riesce a tornare a lavoro , e avverte una leggera leggera ansia ma che gli permette di fare tante cose come andare a ballare, uscire al bar con gli amici e uscire con me. Il suo psichiatra non gli ha modificato nulla nella sua cura ma gli ha detto di andare a fare la psicoterapia. Può essere effettivamente utile per questi ultimi piccoli residui di depressione? Come viene effettuata? Cosa ne pensate a rigaurdo?
Salve, ritengo fondamentale che oltre ai farmaci suo marito possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarlo ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che gli impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL

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Salve,

sono completamente d'accordo con il suo psichiatra! Suo marito avrà un grandissimo giovamento da una terapia, perché potrà comprendere i motivi profondi che lo hanno portato a deprimersi, e finalmente superarli.

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Salve, una psicoterapia è utile nel caso di suo marito e in molti altri casi. Tutti abbiamo dei nodi da sciogliere e non vedo perché suo marito non debba averne. Cercate un professionista fidato e andate o, meglio , lui vada perché la psicoterapia riguarda solo lui.
Salve, la psicoterapia è assolutamente complementare alla terapia farmacologica nel caso di suo marito, perché incide sulle dinamiche profonde del disturbo, a differenza del farmaco, che ne tampona gli effetti.
Cordialmente, dr.ssa Daniela Benvenuti
Buonasera, la psicoterapia è certamente utile, perchè, tra le altre cose, permette di viaggiare dentro sè stessi e comprendere le origini dei nostri vissuti, per avere quindi la possibilità di conoscerli ed elaborarli. Con la sola terapia farmacologica, molto utile e, in certi casi, imprescindibile, tutto questo non sarebbe possibile.
Cordiali Saluti,
Silvia Sibilio
In caso di depressioni moderate e di anse lievi come lei descrive la psicoterapia dovrebbe essere la prima scelta ed eventualmente in casi gravi affiancare gli psicofarmaci.

Le condotte di Evitamento d'ansia contribuiscono a lasciarlo senza sufficienti stimoli che può trovare dall'ambiente e dal reinserimento lavorativo.

A disposizione,

Dr. Gianpietro Rossi
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Buonasera. A mio avviso un percorso di psicoterapia potrebbe essere molto importante e prezioso nella situazione che descrive, che riguarda la ripresa graduale e progressiva di suo marito da una depressione che ha avuto l’anno scorso. La funzione della psicoterapia in generale è quella di aiutare la persona a ritrovare gradualmente ed in modo attivo il benessere attraverso la consapevolezza di sé e ed il potere personale sulla propria vita e sulle proprie scelte; nella situazione di suo marito la psicoterapia sarebbe molto importante per completare e rafforzare attivamente il processo di cura che nel suo caso è iniziato con la terapia farmacologica che ha agito e agisce principalmente in modo passivo, ovvero è il farmaco che fa il lavoro terapeutico. Infine, oltre all’importante indicazione dello psichiatra di suo marito e degli altri pareri specialistici ricevuti, fattore fondamentale per la scelta di iniziare un percorso di psicoterapia è la motivazione personale che sente suo marito a tal proposito. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Gentile utente, la psicoterapia potrebbe aiutare suo marito a comprendere le cause di quest'ansia e sviluppare strategie di gestione. Inoltre la psicoterapia risulta molto utile al fine di comprendere le cause profonde del malessere che suo marito ha attraversato ed in parte sta ancora affrontando. Cordialmente dott.ssa Alessia D'Angelo
Cara Utente, indubbiamente la psicoterapia è un sopporto importantissimo in questo caso perché sicuramente la cura farmacologica aiuta ma lavora solo.in superficie. Le questioni che hanno portato sul marito a soffrire di depressione andrebbero capite, affrontate per riuscire ad elaborarle al meglio e trovare una forza e serenità a lungo termine. Nel percorso di terapia potrà darsi lo spazio di cogliere a 360° la sofferenza che lo accompagna . Un caro saluto, Laura Mandelli
Buongiorno,

il trattamento farmacologico per le sindromi ansioso-depressive deve esser sempre affiancato dalla psicoterapia. Attraverso un percorso psicologico suo marito potrà meglio comprendere il significato e le funzioni relazionali dei suoi sintomi guardando così ad un benessere più a lungo termine.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente,
assolutamente si, un buon percorso di psicoterapia sarebbe da integrazione alla terapia farmacologica e può aiutarlo a gestire meglio quel residuo di stato ansioso e/o depressivo che gli è rimasto, anzi la psicoterapia è uno spazio in cui costruire o tirar fuori le proprie competenze personali iper affrontare fattori di vita stressanti e la quotidianità.
Un saluto,
Dott.ssa Michela Romano
Buongiorno, la psicoterapia è sicuramente utile per suo marito. Non solo per togliere i residui di ansia e depressione che lei ci riporta ma per riprendere la sua vita lavorativa, capire come si è sviluppato e mantenuto il disturbo e per poi calare i farmaci.
A presto Dott.ssa Elena Sirotti

Salve Cara Signora
Sì, la psicoterapia può essere estremamente utile per affrontare i residui di depressione e l'ansia residuali che tuo marito sta sperimentando. Anche se la sua condizione è migliorata, è normale che possano rimanere piccoli sintomi residui o difficoltà nel tornare al lavoro. La psicoterapia può aiutare tuo marito a esplorare e affrontare le sfide che sta incontrando, ad esempio il ritorno al lavoro e il mantenimento del benessere mentale nel lungo termine.

La psicoterapia può essere condotta in diversi modi, a seconda delle esigenze e delle preferenze individuali di tuo marito. Questo potrebbe includere la terapia cognitivo-comportamentale (TCC), che si concentra sul cambiamento dei modelli di pensiero negativi e dei comportamenti disfunzionali, o altre forme di terapia, come la terapia di accettazione e impegno (ACT) o la terapia psicodinamica. L'importante è trovare un terapeuta con cui tuo marito si senta a suo agio e in cui abbia fiducia.

Io tifo per la terapia EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), spesso suggerita per la depressione perché si è dimostrata efficace nel trattamento di traumi e esperienze emotivamente negative che possono contribuire allo sviluppo e al mantenimento della depressione.

Molte persone affette da depressione hanno vissuto eventi traumatici o stressanti nel corso della loro vita, che possono essere radicati nella memoria e influenzare il modo in cui vedono se stesse, gli altri e il mondo. La terapia EMDR mira a elaborare e risolvere questi traumi attraverso la ripetizione guidata di movimenti oculari o altre forme di stimolazione sensoriale, mentre il paziente ripercorre l'evento traumatico.

Ciò può portare a una rielaborazione delle esperienze passate, consentendo al paziente di integrare le informazioni in modo più adattivo e di ridurre il loro impatto negativo sul presente. Inoltre, la terapia EMDR può aiutare a modificare le credenze negative e i pensieri distorti che alimentano la depressione, fornendo un nuovo quadro di riferimento più equilibrato e positivo.

In sintesi, la terapia EMDR può essere suggerita per la depressione perché affronta direttamente le esperienze traumatiche o stressanti che possono contribuire alla condizione, aiutando i pazienti a superare i traumi passati e a ridurre i sintomi depressivi associati.

È incoraggiante che il suo psichiatra abbia raccomandato la psicoterapia, poiché il trattamento combinato di farmaci e terapia può spesso portare a risultati migliori nel lungo termine rispetto all'uso di farmaci da soli. La psicoterapia può fornire a tuo marito gli strumenti e le risorse necessarie per affrontare efficacemente gli ultimi residui di depressione e ansia, e per migliorare ulteriormente il suo benessere complessivo.

È importante incoraggiare tuo marito a prendere in considerazione la psicoterapia come parte del suo percorso di guarigione, e a discutere con il suo psichiatra e/o medico curante di eventuali dubbi o preoccupazioni che potrebbe avere.

Ricorda che ogni individuo è unico, quindi ciò che funziona per una persona potrebbe non funzionare per un'altra. Tuttavia, con il giusto sostegno e la giusta cura, tuo marito può continuare il suo percorso verso il benessere mentale e il recupero.

Ritengo doveroso dirti che incorporare la psicoterapia fin dall'inizio insieme alla terapia farmacologica avrebbe potuto offrire a tuo marito un supporto più completo e approfondito nel suo percorso di guarigione. Tuttavia, è incoraggiante che ora abbia l'opportunità di iniziare la psicoterapia e affrontare in modo più completo gli aspetti emotivi e psicologici della sua condizione.

È importante che tuo marito si prepari adeguatamente al distacco dalla terapia farmacologica, poiché un abbandono improvviso dei farmaci potrebbe aumentare il rischio di ricaduta depressiva. La psicoterapia può svolgere un ruolo fondamentale nel supportare tuo marito durante questa transizione, aiutandolo a sviluppare strategie di coping efficaci, a identificare i fattori di rischio per la ricaduta e a consolidare le abilità acquisite durante il trattamento.

Ricorda che la psicoterapia è un processo collaborativo che richiede impegno e apertura da entrambe le parti. Incoraggia tuo marito a impegnarsi pienamente nel suo percorso di psicoterapia, ad affrontare apertamente le sfide e a lavorare in stretta collaborazione con il suo terapeuta per raggiungere i suoi obiettivi di benessere mentale a lungo termine. Con il giusto sostegno e la giusta cura, tuo marito può affrontare con successo la transizione dalla terapia farmacologica alla psicoterapia e continuare il suo percorso verso il benessere emotivo e psicologico.
Salve caro utente. La cura farmacologia è fondamentale e da quello che racconta ha dato i suoi frutti. Ma è altrettanto fondamentale accompagnarla ad un percorso psicoterapico che aiuti a superare le difficoltà psichiche che hanno dato luogo al disturbo e ad approcciarsi diversamente al futuro.
Saluti Dr.ssa Damiano Maria
Gentile utente grazie per aver condiviso con noi questa sua difficoltà o meglio la difficolta di suo marito credo che sia fondamentale affiancare alla farmacoterapia una psicoterapia per capire come mai si presenta un determinato sintomo. Un caro saluto e vi auguro che suo marito trovi il terapeuta giusto per lui che lo faccia sentire accolto e dove possa sentirsi a proprio agio per capire e intraprendere un percorso di conoscenza dott.ssa Valeria Sicari
il modo ottimale per affrontare problemi legati alla depressione è la combinazione di cura farmacologica e psicoterapia. Oltre ad un alleviamento dei sintomi della depressione è fondamentale capire come sia sorta la difficoltà. Noi abbiamo paura di tutto ciò che non conosciamo, quindi conoscere il nostro malessere è il modo migliore per superarlo.
Buonasera, concordo pienamente con ciò che ha detto lo psichiatra. Ai farmaci è necessario affiancare una psicoterapia che vada a modificare le sue percezioni e i suoi vissuti. Suo marito dovrà trovare un professionista con il quale si senta a suo agio, che è la condizione fondamentale per una buona riuscita di un trattamento.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

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