Non ho la certezza di aver bisogno di questo tipo di aiuto, ma è da un po’ di tempo a questa parte c
29
risposte
Non ho la certezza di aver bisogno di questo tipo di aiuto, ma è da un po’ di tempo a questa parte che non vivo bene, sono insoddisfatta, nonostante abbia un lavoro gratificante ho la costante sensazione di volere e dover cambiare la mia vita. Non ho più ambizioni e non so neanch’io cosa cerco. Quando la sera poggio la testa sul cuscino mi viene da piangere
ma non c’è un vero e proprio motivo. Piango come una stupida, sento un peso gicantesco sullo stomaco e a volte mi dispero ma non capisco qual è il mio malessere e da cosa deriva.
Grazie in anticipo per l’attenzione
ma non c’è un vero e proprio motivo. Piango come una stupida, sento un peso gicantesco sullo stomaco e a volte mi dispero ma non capisco qual è il mio malessere e da cosa deriva.
Grazie in anticipo per l’attenzione

Insoddisfazione, senso di pesantezza e di vuoto, tristezza, sono tutte emozioni / sensazioni / pensieri che portano sofferenza. A volte si può pensare che la sofferenza sia unicamente connessa al dolore fisico ("mi fa male la schiena in modo insopportabile") oppure a un dolore emotivo ("ho perso un mio caro"), ma la sofferenza è spesso legata a vissuti e pensieri che traduciamo con parole come "mi manca il senso di tutto, non riesco a capire da dove arrivi tutto questo, io sto bene non capsico, etc. etc.", come se stessimo cercando qualcosa che non c'è e talvolta ci giudichiamo per questo, alimentando così la sofferenza stessa.
Provare a guardare insieme a un professionista quello che le accade e come vive personalmente questa situazione, può essere una via per cominciare a osservarsi e conoscersi, abbassando, piano piano, la sofferenza.
Provare a guardare insieme a un professionista quello che le accade e come vive personalmente questa situazione, può essere una via per cominciare a osservarsi e conoscersi, abbassando, piano piano, la sofferenza.
Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online
Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.
Mostra risultati Come funziona?

Concordo con il collega. Il fatto che lei abbia.un lavoro gratificante non deve farla sentire strana o in difetto nel provare questi sentimenti di insoddisfazione. L'esistenza umana è un alchimia e poterla decifrare aiuta a governarla

Voler conoscere l'origine del malessere e trovare una soluzione significa già aver fatto il primo passo .
Intraprendere un percorso psicologico con un professionista non può che esserle d'aiuto per fare chiarezza .
Intraprendere un percorso psicologico con un professionista non può che esserle d'aiuto per fare chiarezza .

Il riconoscimento del suo stato di malessere è un passo fondamentale. La costante sensazione di insoddisfazione, disperazione che coinvolge la mente e il corpo è l'espressione sintomatica di un disagio interiore che ha bisogno di trovare le parole per esprimersi. A differenza di ciò a cui si è abituati a pensare la sofferenza non riguarda ciò che si ha oppure no nella forma più esteriore, ma si colloca sul livello dell'esperienza soggettiva del mondo che ciascuno vive. Uno spazio di parola psicoterapeutico, orientato psicoanaliticamente, può essere utile per trovare vie di accessibilità ed elaborazione della propria condizione esistenziale in un determinato periodo della vita.
Cordiali Saluti
Cordiali Saluti

Il mal di vivere arriva all'improvviso,una mazzata.
mandare .......giù i rospi.............. significa aprire la porta alla depressione.
vediamo assieme che cosa non hai digerito e troviamo la strada per aprire nuovi varchi al vivere.
Se sei in Liguria o Lombardia o piemonte puoi venire e vediamo di uscire dal tunnel...
mandare .......giù i rospi.............. significa aprire la porta alla depressione.
vediamo assieme che cosa non hai digerito e troviamo la strada per aprire nuovi varchi al vivere.
Se sei in Liguria o Lombardia o piemonte puoi venire e vediamo di uscire dal tunnel...

I miei colleghi hanno già trovato parole sensibilmente adeguate per raccogliere questi suoi legittimi interrogativi circa ciò che sente, che la abita dentro e che non riesce momentaneamente a carpire in termini razionali, intellettivi, pragmatici...ma è proprio questo suo sentire se stessa insoddisfatta, insofferente, appesantita, che le permetterà di comprendersi meglio, scoprire ciò che desidera e ciò che è bene per lei, se si concederà uno spazio per ascoltarlo e tradurlo, in buona compagnia. Buon viaggio!

Bisogna sempre ascoltarsi, soprattutto quando non si sa da dove arrivi il malessere. La riuscita nel lavoro non è sinonimo di soddisfazione, di riuscita della persona anche se è certamente un aspetto centrale senza il quale si soffre.
Ognuno di noi ha molteplici ordini di bisogni, si parte da quelli legati alla sopravvivenza, alla sicurezza, al riparo per arrivare alla dimensione affettiva, relazionale e creativa.
Si può essere persone pienamente realizzate sul piano sociale ma non altrettanto su quello emotivo.
Un meccanismo difensivo chiamato dissociazione, spiega questi differenti meccanismi di funzionamento nella stessa persona. Si tratta di stati di funzionamento psichico che possono essere affrontati, migliorati o risolti con una psicoterapia .
Ognuno di noi ha molteplici ordini di bisogni, si parte da quelli legati alla sopravvivenza, alla sicurezza, al riparo per arrivare alla dimensione affettiva, relazionale e creativa.
Si può essere persone pienamente realizzate sul piano sociale ma non altrettanto su quello emotivo.
Un meccanismo difensivo chiamato dissociazione, spiega questi differenti meccanismi di funzionamento nella stessa persona. Si tratta di stati di funzionamento psichico che possono essere affrontati, migliorati o risolti con una psicoterapia .

Buonasera,
quello che lei descrive innanzitutto non è una sensazione rara nella popolazione di oggi: molto spesso improvvisamente si avverte un vuoto interiore dal dolore indecifrabile.
Nonostante la razionalità porti a fare i conti con i "successi" della vita, come lei accenna rispetto al suo lavoro, occorre potersi legittimare ed accogliere nella propria sofferenza o insoddisfazione.
Il non sapere da dove queste sensazioni hanno origine, ma l'essere spinta ad osservarle, pare già il primo passo verso un percorso di consapevolezza.
Intraprendere un percorso di psicoterapia, tra i tanti obiettivi, ha proprio quello di aumentare la consapevolezza di sè e della propria vita.
Un caro augurio,
Dott.ssa Elisabetta Giuli
quello che lei descrive innanzitutto non è una sensazione rara nella popolazione di oggi: molto spesso improvvisamente si avverte un vuoto interiore dal dolore indecifrabile.
Nonostante la razionalità porti a fare i conti con i "successi" della vita, come lei accenna rispetto al suo lavoro, occorre potersi legittimare ed accogliere nella propria sofferenza o insoddisfazione.
Il non sapere da dove queste sensazioni hanno origine, ma l'essere spinta ad osservarle, pare già il primo passo verso un percorso di consapevolezza.
Intraprendere un percorso di psicoterapia, tra i tanti obiettivi, ha proprio quello di aumentare la consapevolezza di sè e della propria vita.
Un caro augurio,
Dott.ssa Elisabetta Giuli

Salve, a volte erroneamente pensiamo che il malessere debba essere conseguenza di ciò che ci accade nella vita, ma non è sempre cosi, a volte anche avendo una vita apparentemente perfetta non si è sereni.L a serenità la si conquista non tanto con quello che si ha ma prevalentemente con il modo nel quale ci si rapporta e ci si spiega il mondo che ci circonda. Capita di incontrare persone che per varie ragioni hanno una vita difficile e pure sono serene. La serenità deriva da un percorso interiore , da una elaborazione ed una accettazione dei propri vissuti. Accettare il proprio malessere è un primo passo verso questa ricerca, concordo con i miei colleghi nel consigliarle quando vorrà e quando si sentirà pronta un percorso di crescita personale che non necessariamente debba essere un psicoterapia. Spero di esserle stata utile e la invito a ricontattarmi qualora lo ritenga utile.
dott.ssa Rosalba Cardillo
dott.ssa Rosalba Cardillo

Salve, a volte sembra avere una vita soddisfacente e non si capisce perchè ci si sente tristi.
La tristezza sembra l'emozione dominante in questo momento. Cerca la causa ma non la trova e si sta domandando da dove viene tutto quello che prova.
Inizi un percorso psicoterapeutico per essere supportata nella sua ricerca e poter cosi riacquisire la sua serenità.
Un saluto
La tristezza sembra l'emozione dominante in questo momento. Cerca la causa ma non la trova e si sta domandando da dove viene tutto quello che prova.
Inizi un percorso psicoterapeutico per essere supportata nella sua ricerca e poter cosi riacquisire la sua serenità.
Un saluto

Salve, lei inizia la sua domanda con la frase " non ho la certezza di aver bisogno di questo aiuto", penso che non è detto che tutti i suoi dubbi, tristezze e malumori, potrebbero essere elaborati in un setting. Dove potrebbe trovare tramite una psicoterapia una risposta ai suoi malesseri, le auguro di trovare ciò che sta cercando e le auguro di trovare la sua serenità, cordiali saluti, dott. Eugenia Cardilli
Prenota subito una visita online: Primo colloquio individuale - 50 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.

Buongiorno.
I colleghi hanno già ampiamente risposto a riguardo. Vorrei solo sottolineare ciò che ho colto come Psicoterapeuta Espressiva: quel peso sullo stomaco. Nel mio lavoro di Psicoterapeuta utilizzo anche la Danza Movimento Terapia, grazie alla quale è possibile esprimere e dare un senso ai contenuti emotivi che non sempre si possono esprimere attraverso la parola. A volte si esprimono attraverso dei segnali corporei ed è da lì che si può partire per attribuirgli un significato. Forse potrebbe provare un percorso di questo tipo, o comunque anche una Psicoterapia verbale di cornice psicodinamica. Saluti.
I colleghi hanno già ampiamente risposto a riguardo. Vorrei solo sottolineare ciò che ho colto come Psicoterapeuta Espressiva: quel peso sullo stomaco. Nel mio lavoro di Psicoterapeuta utilizzo anche la Danza Movimento Terapia, grazie alla quale è possibile esprimere e dare un senso ai contenuti emotivi che non sempre si possono esprimere attraverso la parola. A volte si esprimono attraverso dei segnali corporei ed è da lì che si può partire per attribuirgli un significato. Forse potrebbe provare un percorso di questo tipo, o comunque anche una Psicoterapia verbale di cornice psicodinamica. Saluti.

Buongiorno. Lei descrive chiaramente una sofferenza profonda: "non vivo bene, sono insoddisfatta... non ho più ambizioni e non so neanch'io cosa cerco. Quando la sera poggio la testa sul cuscino mi viene da piangere... sento un peso gigantesco sullo stomaco e a volte mi dispero". Perché quindi ritiene di non aver bisogno di un supporto psicologico? Intraprendere un percorso psicoterapeutico la aiuterebbe a capire il motivo di questa sofferenza, riuscirebbe a comprendere cosa c'è o cosa manca nella sua vita che nell'ultimo periodo le ha fatto sorgere questo malessere, perché queste emozioni non emergono a caso, c'è sempre un significato e individuarlo è essenziale per modificare il proprio stato d'animo e attivarsi per migliorare la propria vita. Le consiglio di provare a intraprendere un percorso psicoterapeutico di orientamento psicodinamico.
Rimango a disposizione.
Cordialmente, Dott.ssa Mariavittoria Zanchetta
Rimango a disposizione.
Cordialmente, Dott.ssa Mariavittoria Zanchetta

Buon giorno a lei. Grazie per la sua domanda che suscita la mia attenzione. Sarebbe opportuno provare a conoscerLa meglio per capire insieme quali strategie possono essere più o meno opportune da apportare. La vita può presentare sovente momenti di tristezza che se non adeguatamente affrontati rischiano di diventare invalidanti sino a sfociare in una costante sensazione e vissuti di malessere generalizzati. Le consiglio di rivolgersi a uno psicoterapeuta clinico al fine di iniziare accurata psicodiagnosi così da conoscere insieme quelle che sono le sue risorse e le aree che possono necessitare di accurato e mirato intervento psicologico. Cordialmente Gian Piero Grandi

Buongiorno, chiedere aiuto non è un segnale di debolezza, anzi.
Potrebbe comprendere meglio la sua situazione con pochi incontri e chiarire in modo risolutivo questa sua "insoddisfazione".
Ottime cose, Dott. Andrea De Simone
Potrebbe comprendere meglio la sua situazione con pochi incontri e chiarire in modo risolutivo questa sua "insoddisfazione".
Ottime cose, Dott. Andrea De Simone

Gentilissima, le difficoltà che riferisce configurano un quadro con caratteristiche "depressive" (senza che questo implichi necessariamente una diagnosi ed essa relativa!). Questo è sempre legato, come d'altro canto Lei coglie già da sè molto bene, alla progettualità e agli orizzonti di attesa: il ripiegamento su di sè (riduzione di voglia, umore) e l'ansia relativa sono le spie di una difficoltà legata alla Sua attuale indecisione rispetto a sè è a ciò che vuole. È fondamentale comprendere la Storia che la ha portata qui, dove è ora, in che contesto Lei fa esperienza e in che modo l'orizzonte di attesa è venuto meno provocando la sintomatologia attuale. Il colloquio anamnestico psicoterapeutico sara fondamentale a chiarire tale intersezione tra passato, presente e futuro per porre le basi di un percorso volto a risolvere tutto. Con motivazione e impegno sarà in grado di afferrare quella parte di esperienza che Lei adesso non riesce a cogliere e a riconfigurare identitariamente nella Storia di vita. Ne vale la pena: contatti uno psicoterapeuta! In bocca al lupo, cordialmente. DMP

Salve,
anche se lei non riesce ancora a capire la causa della sua sofferenza, sicuramente tale condizione le genera malessere e come tale non va sottovalutato, ma affrontato. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta in modo da trovare un sostegno e comprendere cosa si cela dietro questo suo stato.
Saluti.
anche se lei non riesce ancora a capire la causa della sua sofferenza, sicuramente tale condizione le genera malessere e come tale non va sottovalutato, ma affrontato. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta in modo da trovare un sostegno e comprendere cosa si cela dietro questo suo stato.
Saluti.

Buona sera,.... non vivo bene, sono insoddisfatta, nonostante abbia un lavoro gratificante ho la costante sensazione di volere e dover cambiare la mia vita. Non ho più ambizioni e non so neanch'io cosa cerco... Molti in periodi particolari della propria vita si ritrovano nella sua stessa situazione le cause possono essere di varia natura psico-sociali, biologiche, dovute a cambiamenti nella regolazione di neurotrasmettitori quali noradrenalina e serotonina, o a malattie croniche o deficienze alimentari, come per esempio la carenza di vitamina B12. Non vanno poi dimenticate le cause genetiche, dalle informazioni che da non si può fare alcuna ipotesi.È pertanto consigliabile rivolgersi al medico curante, allo psicologo o allo psicoterapeuta che potrà indicare, se necessario, diversi supporti, quali, ad esempio, consigli comportamentali, trattamenti farmacologici e psicoterapia cognitivo-comportamentale. Non sottovaluti questo stato ... se avesse febbre forte andrebbe dal Medico ? Giusto? Allora cosa è che la blocca a chiedere aiuto a Psicologi o a Psicoterapeutici?

Carissima,
Spesso le insoddisfazioni e le sofferenze che proviamo hanno radici profonde e sono presenti anche quando apparentemente va tutto bene o non abbiamo molto di cui lamentarci.
Molto spesso è necessario fare un lavoro di ascolto e conoscenza di se stessi per comprenderne le motivazioni e soprattutto ritrovare un senso di pienezza e di benessere.
Un caro in bocca al lupo!
Spesso le insoddisfazioni e le sofferenze che proviamo hanno radici profonde e sono presenti anche quando apparentemente va tutto bene o non abbiamo molto di cui lamentarci.
Molto spesso è necessario fare un lavoro di ascolto e conoscenza di se stessi per comprenderne le motivazioni e soprattutto ritrovare un senso di pienezza e di benessere.
Un caro in bocca al lupo!

Salve, spesso la causa di questi stati può essere attribuita sia a cause recenti che pregresse, per capire meglio il tutto le consiglio un professionista di cui possa riuscire a fidarsi totalmente.
MMM
MMM

Migliorare la nostra vita è un dovere; non sempre sappiamo come fare e sicuramente la psicoterapia è un'opportunità per aprire altri scenari.
La mente mente, ma il corpo non mente mai e prima o poi presenta il conto. Avere soddisfazioni nel lavoro è importantissimo, ma non sicuramente sufficiente. Ci sono più ambiti in cui sviluppare le nostre potenzialità. Cerchi un terapeuta nel Suo territorio e intraprenda un cammino. Il viaggio nella nostra anima è l'unico che valga veramente la pena di iniziare. Buona vita!
La mente mente, ma il corpo non mente mai e prima o poi presenta il conto. Avere soddisfazioni nel lavoro è importantissimo, ma non sicuramente sufficiente. Ci sono più ambiti in cui sviluppare le nostre potenzialità. Cerchi un terapeuta nel Suo territorio e intraprenda un cammino. Il viaggio nella nostra anima è l'unico che valga veramente la pena di iniziare. Buona vita!

Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

Un'emozione speso sottovalutata è il desiderio. E' quello che ci spinge a muoverci nella vita: è la spinta alla progettualità, a una meta ambita, a una vita soddisfacente.
Non necessariamente è un evento traumatico a facri stare male, ma può essere l'assenza di un fattore che ci motiva. Mi permetto di consigliarle una terapia dove possa analizarre se stessa e costruire gradualmente altri scenari più soddisfacenti. In bocca al lupo.
Non necessariamente è un evento traumatico a facri stare male, ma può essere l'assenza di un fattore che ci motiva. Mi permetto di consigliarle una terapia dove possa analizarre se stessa e costruire gradualmente altri scenari più soddisfacenti. In bocca al lupo.

Gentilissima utente, grazie per aver condiviso con noi questo suo momento di vita. Non sempre è un motivo palese e chiaro a scatenare il malessere nelle persone, come sta succedendo a lei. Spesso l'insoddisfazione è celata dietro cause più profonde, che potrebbero essere indagate assieme ad un professionista. Ha già fatto il primo passo per chiedere aiuto, ora si affidi a chi ritiene più adeguato, il cuscino non ha più bisogno delle sue lacrime!
In bocca al lupo e cari saluti
Dott.ssa Alessandra Cristofaro
In bocca al lupo e cari saluti
Dott.ssa Alessandra Cristofaro

Sento il bisogno di onorare quelle lacrime, che stanno fluendo in tutta la loro dignità! Quanto è importante che scorrano, e chissà quale importante messaggio hanno da dare! Hai mai esplorato questo cambio vita? Dove saresti ora se fossi totalmente libera?
Un percorso potrebbe essere utile per concedersi di esplorare questi scenari, rimanendo in ascolto di ciò che "suona" bene!
Un percorso potrebbe essere utile per concedersi di esplorare questi scenari, rimanendo in ascolto di ciò che "suona" bene!
Prenota subito una visita online: Colloquio psicologico - 60 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.

Gentile signora, grazie per avere esposto il suo disagio ai professionisti di Mio Dottore.
Proviamo ad esaminare assieme ciò che succede dentro di lei in questo momento.
Intanto è molto significativo che lei inizi la sua richiesta esponendo un dubbio “Non ho la certezza di aver bisogno di questo tipo di aiuto” questa prima frase ci dice immediatamente che lei stà attraversando un momento di incertezze e insicurezze che la disorientano.
Subito dopo aggiunge “da un po’ di tempo a questa parte che non vivo bene, sono insoddisfatta…ho la costante sensazione di volere e dover cambiare la mia vita” e ancora “Non ho più ambizioni e non so neanch’io cosa cerco.” Lei stà parlando di un vuoto interiore, probabilmente di tipo affettivo o relazionale che le crea un’insoddisfazione profonda togliendole il piacere di vivere a pieno la sua vita.
Ciò che segue nella sua lettera sono espressioni che possono essere ricondotte presumibilmente ad una tendenza depressiva, una sofferenza profonda che vuole venire fuori attraverso le lacrime. Secondo le teorie della psicoterapia bioenergetica non bisogna reprimere le lacrime ma al contrario assecondarle per permettere al corpo di esprimere quel dolore profondo e pian piano(con l’aiuto di un terapeuta) comprenderne la causa. La tristezza è una emozione che và espressa e non seppellita come cenere sotto la sabbia. Non ha motivo di sentirsi stupida per il suo bisogno di piangere, il peso sullo stomaco simbolizza qualcosa che non riesce a mandare giù, un evento o una situazione relazionale che non può modificare con la sua volontà ma che per lei è “inaccettabile”.
Ricordi che tutto ciò che non riusciamo ad accettare, quindi a mandar giù, diventa un peso che si avverte come malessere alla bocca dello stomaco che può associarsi ad altre sintomatologie fisiche.
Continuiamo la nostra analisi: “Quando la sera poggio la testa sul cuscino mi viene da piangere ma non c’è un vero e proprio motivo” , carissima il motivo purtroppo c’è sempre ma non sempre si è consapevoli e non si è in grado di verbalizzarlo, è il nostro corpo ad “avvertire il colpo” come afferma il grande neuroscienziato Van Der Kolk, il linguaggio corporeo esprimere il malessere psichico in vari modi, con un abbassamento delle energie, con la diminuzione degli stimoli, con la diminuzione della proattività e dell’autostima, con il pianto improvviso, con l’ansia localizzata nel diaframma, con il senso di vuoto e incertezza e in tanti altri modi. Nel suo caso, la motivazione del suo malessere emotivo è fermo nell’inconscio ossia al di sotto della soglia della consapevolezza, lo dimostra il fatto che si manifesta “quando poggia la testa sul cuscino”, ossia la sera quando alla fine della giornata le nostre difese sociali si abbassano. Quando ci troviamo nell’oscurità e nella solitudine della nostra camera, calate finalmente le maschere sociali di persone perfette e felici che siamo costretti a indossare durante le nostre attività, proprio in quella solitudine emergono fragilità, paure, insoddisfazioni, delusioni del nostro vero Io. Occorre un percorso psicoterapeutico per comprendere cosa desidera cambiare della sua vita o cosa invece è il caso di accettare.
Il suo stato è facilmente risolvibile con una terapia psicologica, se vuole anche a distanza. Il mio suggerimento è di rivolgersi ad uno psicologo che si focalizzi sull’aumento dell’energia fisica per ritrovare la voglia di vivere e il benessere psicofisico, la bioenergetica ad esempio farebbe al caso suo, in quanto si sofferma sulla soddisfazione dei bisogni non riconosciuti, se vuole può contattarmi, in tanto le faccio tanti in bocca al lupo. Cordialmente.
Dott.ssa Maria Graziano
Proviamo ad esaminare assieme ciò che succede dentro di lei in questo momento.
Intanto è molto significativo che lei inizi la sua richiesta esponendo un dubbio “Non ho la certezza di aver bisogno di questo tipo di aiuto” questa prima frase ci dice immediatamente che lei stà attraversando un momento di incertezze e insicurezze che la disorientano.
Subito dopo aggiunge “da un po’ di tempo a questa parte che non vivo bene, sono insoddisfatta…ho la costante sensazione di volere e dover cambiare la mia vita” e ancora “Non ho più ambizioni e non so neanch’io cosa cerco.” Lei stà parlando di un vuoto interiore, probabilmente di tipo affettivo o relazionale che le crea un’insoddisfazione profonda togliendole il piacere di vivere a pieno la sua vita.
Ciò che segue nella sua lettera sono espressioni che possono essere ricondotte presumibilmente ad una tendenza depressiva, una sofferenza profonda che vuole venire fuori attraverso le lacrime. Secondo le teorie della psicoterapia bioenergetica non bisogna reprimere le lacrime ma al contrario assecondarle per permettere al corpo di esprimere quel dolore profondo e pian piano(con l’aiuto di un terapeuta) comprenderne la causa. La tristezza è una emozione che và espressa e non seppellita come cenere sotto la sabbia. Non ha motivo di sentirsi stupida per il suo bisogno di piangere, il peso sullo stomaco simbolizza qualcosa che non riesce a mandare giù, un evento o una situazione relazionale che non può modificare con la sua volontà ma che per lei è “inaccettabile”.
Ricordi che tutto ciò che non riusciamo ad accettare, quindi a mandar giù, diventa un peso che si avverte come malessere alla bocca dello stomaco che può associarsi ad altre sintomatologie fisiche.
Continuiamo la nostra analisi: “Quando la sera poggio la testa sul cuscino mi viene da piangere ma non c’è un vero e proprio motivo” , carissima il motivo purtroppo c’è sempre ma non sempre si è consapevoli e non si è in grado di verbalizzarlo, è il nostro corpo ad “avvertire il colpo” come afferma il grande neuroscienziato Van Der Kolk, il linguaggio corporeo esprimere il malessere psichico in vari modi, con un abbassamento delle energie, con la diminuzione degli stimoli, con la diminuzione della proattività e dell’autostima, con il pianto improvviso, con l’ansia localizzata nel diaframma, con il senso di vuoto e incertezza e in tanti altri modi. Nel suo caso, la motivazione del suo malessere emotivo è fermo nell’inconscio ossia al di sotto della soglia della consapevolezza, lo dimostra il fatto che si manifesta “quando poggia la testa sul cuscino”, ossia la sera quando alla fine della giornata le nostre difese sociali si abbassano. Quando ci troviamo nell’oscurità e nella solitudine della nostra camera, calate finalmente le maschere sociali di persone perfette e felici che siamo costretti a indossare durante le nostre attività, proprio in quella solitudine emergono fragilità, paure, insoddisfazioni, delusioni del nostro vero Io. Occorre un percorso psicoterapeutico per comprendere cosa desidera cambiare della sua vita o cosa invece è il caso di accettare.
Il suo stato è facilmente risolvibile con una terapia psicologica, se vuole anche a distanza. Il mio suggerimento è di rivolgersi ad uno psicologo che si focalizzi sull’aumento dell’energia fisica per ritrovare la voglia di vivere e il benessere psicofisico, la bioenergetica ad esempio farebbe al caso suo, in quanto si sofferma sulla soddisfazione dei bisogni non riconosciuti, se vuole può contattarmi, in tanto le faccio tanti in bocca al lupo. Cordialmente.
Dott.ssa Maria Graziano

Gentile utente,
mi trovo in accordo con gran parte delle considerazioni espresse dai colleghi, che denotano un approccio professionale e rispettoso nei confronti del tema da lei esposto.
Cordiali saluti
mi trovo in accordo con gran parte delle considerazioni espresse dai colleghi, che denotano un approccio professionale e rispettoso nei confronti del tema da lei esposto.
Cordiali saluti

Buongiorno,
Quello che descrive è un vissuto di profonda insoddisfazione e di confusione emotiva, che può essere molto faticoso da affrontare da soli. La sensazione di non riuscire a individuare un motivo preciso per il proprio malessere, pur percependone il peso, è più comune di quanto si pensi e può essere legata a diversi fattori, come stress, insicurezze, cambiamenti di vita o stati emotivi non elaborati.
Il fatto che il suo lavoro sia gratificante ma che comunque provi un senso di vuoto e il bisogno di cambiare qualcosa nella sua vita suggerisce che ci sia un bisogno più profondo da esplorare. Spesso, queste sensazioni possono essere il segnale di un disagio interiore che merita attenzione e comprensione.
Sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista, che possa aiutarla a comprendere meglio le sue emozioni, individuare le cause del suo malessere e trovare un percorso per ritrovare serenità e benessere.
Cordiali saluti,
DOTTORESSA SILVIA PARISI
PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA SESSUOLOGA
Quello che descrive è un vissuto di profonda insoddisfazione e di confusione emotiva, che può essere molto faticoso da affrontare da soli. La sensazione di non riuscire a individuare un motivo preciso per il proprio malessere, pur percependone il peso, è più comune di quanto si pensi e può essere legata a diversi fattori, come stress, insicurezze, cambiamenti di vita o stati emotivi non elaborati.
Il fatto che il suo lavoro sia gratificante ma che comunque provi un senso di vuoto e il bisogno di cambiare qualcosa nella sua vita suggerisce che ci sia un bisogno più profondo da esplorare. Spesso, queste sensazioni possono essere il segnale di un disagio interiore che merita attenzione e comprensione.
Sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista, che possa aiutarla a comprendere meglio le sue emozioni, individuare le cause del suo malessere e trovare un percorso per ritrovare serenità e benessere.
Cordiali saluti,
DOTTORESSA SILVIA PARISI
PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA SESSUOLOGA

Buon pomeriggio, riuscire a mettere in parole il proprio disagio è già un passo molto importante. Il senso di insoddisfazione che descrivi, accompagnato dalla sensazione di vuoto e di pianto senza motivo indica che qualcosa dentro di te sta cercando di emergere e questo può bastare come input per iniziare ad esplorare insieme ad un professionista cosa sta succedendo. Non sei sola, e non sei "stupida" per sentire quello che senti: il tuo dolore merita attenzione, rispetto e cura.
Quando ti sentirai pronta, sarò qui per accoglierti.
Un caro saluto.
Dott.ssa Petrolo Genny
Quando ti sentirai pronta, sarò qui per accoglierti.
Un caro saluto.
Dott.ssa Petrolo Genny
Esperti






Domande correlate
- Buongiorno, Sono una donna di 40 anni. Scrivo poiché, a seguito di risveglio anticipato, ansia generalizzata e lieve depressione, il mio medico mi ha prescritto escitalopram (inizialmente 5 mg per ca. un mese per poi aumentare a 10 mg.) Ho iniziato 4 mesi fa ma non mi sembra di essere migliorata. A…
- Buongiorno, È un periodo in cui non mi sento felice, non riesco a godermi le piccole cose, tutto mi è abbastanza indifferente, mi sembra di non riuscire a provare emozioni positive, inoltre sto cercando un secondo figlio ma non arriva. Ho paura che diventi un pensiero fisso che mi tormenti. Volevo…
- Buongiorno ho 28 anni con una bimba di 11 mesi io e il papà non siamo spostati ci siamo separati quando la bimba aveva 5 mesi e tornati insieme quando la bimba aveva 10. Ad oggi siamo di nuovo separati. Il nostro problema è che non andiamo d accordo io per mancanza di fiducia lui perché vivendo in due…
- buongiorno e da un po’ di mi sento tanto insicura tanto da fare le cose 2/3 volte, nella mia mente so magari che ho messo un ingrediente nella cena, ma poi mi assalgono pensieri e alla fine butto tutto per rifare d’ accapo, sono sempre stata una persona insicura ma ora diciamo mi sta portando nervosismo…
- Buongiorno, ho una figlia di 25 anni che ieri sera ha avuto un attacco di panico che sono riuscita con calma a farle passare. Mi ha confessato poi che ultimamente si sente triste e il fatto che non abbia ancora avuto un fidanzato o un minimo di interesse da parte dei ragazzi la fa sentire triste e insicura.…
- Salve. Sono una ragazza di 26 anni. Ultimamente sto soffrendo di abbandono, mi sento sempre sola, ho sbalzi d'umore continui e non riesco a gestire la mia vita. Ho dei problemi in famiglia, che probabilmente incidono molto sulla mia persona. Non riesco più ad uscire, ho paura del confronto con gli…
- Com’è possibile di aver fatto un sogno limpido di un ricordo che ho vissuto tanti anni fà? Ma che in realtà questo ricordo non l’ho mai vissuto in questa vita?
- Buongiorno, soni sempre la ragazza che vi ha scritto ieri riguardo allansia somatizzata che aveva le ossessioni e che fa un unuversita che non le piace. Volevo aggiungere che sto facendo un percorso di psicoterapia già da un anno e diciamo che a livello di ossessioni la situazione sta migliorando ma…
- buongiorno mi sento tanto insicura tanto da fare le cose 2/3 volte, nella mia mente so magari che ho messo un ingrediente nella cena, ma poi mi assalgono pensieri e alla fine butto tutto per rifare d’ accapo, sono sempre stata una persona insicura ma ora diciamo mi sta portando nervosismo sta cosa, la…
- Sono una ragazza di vent'anni e mi dà fastidio tutto e ciò mi rende molto triste. Mi dà fastidio la gente e la sua mondanità, la sua ipocrisia, il falso voler bene quando in realtà hanno sempre uno scopo, odio il volume alto, la mamma che non mi capisce, i miei fratelli disordinati, la gente che racconta…
Hai domande?
I nostri esperti hanno risposto a 120 domande su colloquio psicologico
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.