Leggendo varie domande ho deciso di chiedere un consiglio. 1 anno fa ho conosciuto un ragazzo, dolce

17 risposte
Leggendo varie domande ho deciso di chiedere un consiglio. 1 anno fa ho conosciuto un ragazzo, dolce, bello, intelligente. Mi ha corteggiata tantissimo fino a che abbiamo iniziato una relazione. Voleva una vera storia da me, voleva conoscere la mia famiglia, far parte della mia vita. Pian piano come ci stringevamo sempre di più, spariva improvvisamente per poi tornare dicendomi che gli mancavo. Fino ad un mese fa che ci siamo avvicinati davvero molto, dopo aver passato una bellissima serata, la mattina ci siamo svegliati con il sorriso in faccia entrambi, pensando già a quando ci saremmo visti di nuovo.. Ma è stata l ultima volta che l ho visto. Ha evitato le mie telefonate e si rifiuta di vedermi. Sono andata nel panico pensando che avesse un altra, ma non c'è nessuno. Dice di non volermi più vedere perché per me non prova niente. Sta facendo un percorso da uno psicologo per i vari traumi che ha avuto durato l infanzia per via del rapporto che ha con i genitori, in più ha accusato molto la pandemia, vive da solo, i lavoro che sta diventando un problema perché sono 5 mesi che non ha un giorno libero e non ne può più di questa situazioni, fa pensieri brutti come il suicidio, o dire che lui è un maledetto perché fa appassire tutto ciò che ha intorno. Non riesco a credere che non gli interessa niente di me perché appena mi vedeva gli brillavano gli occhi, e ne ha fatte troppe pur di volermi! non riesco a capire che gli stia passando per la testa, non so come aiutarlo o come riconquistarlo. Ha fatto di tutto pur di avermi e ora che mi vede coinvolta, all improvviso mi dice che non gli interesso. Ha avuto altre 2 storie importanti che sono finite per via delle sue ex che entrambe l hanno tradito. Viviamo in 2 piccoli paesi e si sa sempre tutto di tutti e ogni cosa che mi ha raccontato non mi ha mai mentito. Non so più cosa pensare e fare
Dalle sue parole sembra attraversare un momento davvero particolare che meriterebbe di essere condiviso. I suoi vissuti, anch'essi così importanti e delicati, necessiterebbero di essere ascoltati e approfonditi in un contesto terapeutico, certamente un percorso psicologico la aiuterebbe a fare chiarezza e ad affrontare questo momento. La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è arrivato il momento di incontrare. Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso di terapia con la compagnia di qualcuno che si sintonizzi al meglio con le sue necessità e aspettative, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se la motiverà a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla. Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto. Un gentile saluto

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Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso.
Comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione da lei riportata pertanto ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico per indagare cause origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Cordialmente, dott FDL
Gentile Utente, mi dispiace molto per la sofferenza che sta vivendo. Il fatto che sia qui a formulare la sua richiesta per lui denota quanto questo ragazzo sia importante e quanto questa relazione sia significativa per lei. Al contempo, a prescindere dalla sua percezione e dai suoi desideri, le dinamiche di coppia sono definite dall'incontro di entrambe le parti, dalla volontà e dalle possibilità di entrambi. Oltre ad accennare dei comportamenti del ragazzo in questione e a riportare alcuni eventi relativi alla sua storia di vita, scrive che egli ha intrapreso un percorso di supporto psicologico: ha quindi una risorsa importante a cui attingere. Mi chiedo se Lei può dire o fare lo stesso. Ritengo certamente utile approfondire quanto ha scritto in uno spazio e un tempo adeguato per riservare innanzitutto a Sé stessa l'attenzione che ora rivolge all'altro. Resto a sua disposizione, dott.ssa Valentina Cecchi
Salve, prima di tutto mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Scrive di essere confusa e dispiaciuta per la situazione che si è venuta a creare, quindi credo che un percorso psicologico possa aiutarla a gestire meglio il disagio che descrive. Ci rifletta.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve. A volte, ci può essere più interesse alla conquista della persona che alla relazione con la persona. E, raggiunto l'obiettivo della conquista, può calare l'interesse. Sono situazioni che causano confusione e sofferenza in chi le subisce. Valuti la possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico che possa sostenerla e aiutarla a fare chiarezza su ciò che ha vissuto e sta vivendo in questo momento della sua vita. Distinti saluti
Gentile utente,
la sua sofferenza e il suo disorientamento sono più che comprensibili. L'uomo di cui parla probabilmente sta affrontando un percorso in cui fa i conti con il passato. Potrebbe essere spaventato dalla relazione e il suo allontanamento dovuto proprio al suo interesse e al "pericolo" che diventi qualcosa di serio. Non è detto che sia possibile per lei aiutarlo o riconquistarlo. Sta a lui imparare pian piano a non distruggere le relazioni sul nascere. A lei invece sta il compito di non rimanere troppo a lungo appesa a questa situazione. Valuti la possibilità di richiedere la consulenza di un professionista.
Resto a disposizione, anche online. Dott.ssa Franca Vocaturi
Salve, la confusione e lo smarrimento che descrive sono comprensibili dato il momento che sta vivendo. La persona di cui parla ora è ingaggiata in un lavoro su di sé, potrebbe essere utile anche a lei trovare uno spazio di espressione e di sostegno. Resto a disposizione in tal senso. Buona giornata
Buongiorno, sta evidentemente attraversando un momento di dolorosi dubbi che, per quanto inevitabili ogni tanto nella vita di tutti, possono talvolta essere fonte di angoscia e disperazione e si può avere la sensazione di esserne sovrastati. Se si sente in questo modo potrebbe essere utile un confronto con uno psicologo che la aiuti ad attraversare questo momento difficile. Se ne sente il bisogno e ne ha la possibilità non esiti a chiedere un colloquio dal quale potrebbe ricavare sollievo e una maggior comprensione di quello che sta vivendo. Rimango a disposizione, anche da remoto, nel caso in cui desideri parlarne più approfonditamente. Un cordiale saluto. Dott. Riccardo Salvoldi
Salve, comprendo la frustrazione di dover accettare una situazione del genere, però dovrebbe cercare delle situazioni che le permettano di sperimentare un benessere duraturo e non solo legato al momento. Potrebbe esplorare questi aspetti di sè con un suo spazio terapeutico. Magari chiarendosi degli aspetti potrà mettere in campo nuove strategie per le relazioni future.
Dott.ssa Antonella Abate
Gentile utente,
È una situazione complicata e dolorosa! La confusione che sente è comprensibile perché questa persona sembrerebbe mandare messaggi contrastanti tra ciò che dice e ciò che fa, tra ciò che sente e ciò che dice.
La coinvolge e poi la allontana.
Certo, in questo momento di vita sembra che lui sia immerso in molte difficoltà e questo non getta buoni presupposti per poter impostare una buona relazione con un partner.
Possono esserci moltissimi motivi che possono rendere le persone indisponibili ad una relazione, e approfondirli magari può aiutarla a comprendere meglio quest’uomo, ma è ancora più importante che lei comprenda se stessa, i suoi bisogni e le sue aspettative e che non li metta da parte.
Non è affatto facile stare all’interno di una relazione dove ci viene chiesto di esserci ad intermittenza, di annullarci a comando, di rispettare il bisogno di lontananza dell’altro.
Rischia di diventare una relazione dove è solo l’altra persona ad essere presente pur nella sua assenza, nella sua testa, che si riempie di perché, mentre lei quasi senza accorgersi, inizia a relegare i suoi bisogni in un angolino.
E infatti parla molto poco di sé nella sua lettera, concentrata come è a rendere presente il fuggitivo!
Ecco, questo potrebbe essere un punto da cui partire per affrontare la confusione e per elaborare la sofferenza che genera il sentirsi esclusi improvvisamente da una persona a cui si è legati.
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Salve carissima utente
Una brutta faccenda, senza dubbio molto dolorosa. Mi dispiace molto per lei e per quanto ha investito su questa relazione che dal suo racconto sembra che apparisse inizialmente proprio come "quella giusta", quindi ancor più difficile tollerarne l'epilogo.
I problemi riferiti dal suo partner circa se stesso possono senz'altro portare una instabilità delle scelte che, tra l'altro, potrebbe ripetersi anche se facesse ritorno da lei, vuol dire che potrebbe di tanto in tanto vedere in lei il nemico, oppure colei che è imperfetta, sentire un giorno amore e quello dopo indifferenza. Per questo risponderle cosa fare è impossibile, la corteccia cerebrale, la parte razionale del cervello, dovrebbe indicare di escludere tentativi inutili per non avviare una relazione di sofferenze periodiche, ma sappiamo che chi è innamorato difficilmente si arrende anche perché la lontananza fa troppo male.
Potrebbe quindi pensare cosa è disposta a sopportare e quale è il suo limite. Fatto questo, se avesse individuato un margine di tolleranza in se stessa, allora potrebbe proporre al suo partner di continuare a sentirsi per amicizia e attendere la sua risposta.
In bocca al lupo
Dott.ssa Tiziana Vecchiarini
Gentile utente, le sue parole sono cariche di smarrimento e di dolore. Lei ha chiaramente investito in questa relazione, ha deciso di mettere in gioco i propri sentimenti, e il comportamento di questo ragazzo le sta procurando delle ferite importanti. Sapere quali sono le motivazioni profonde che lo spingono ad agire così, senza aver avuto con lui un confronto profondo e diretto, non mi è possibile. Però potrei consigliarle di esplorare a fondo come si sente lei, quali sono le sue aspettative e i suoi desideri, magari con l'aiuto di un professionista che possa guidarla nel recuperare un po' di benessere.
Dott.ssa Jessica Maranza
Buonasera, la sua confusione è comprensibile, questa relazione potrebbe essere paragonata ad una montagna russa emotiva, dove si susseguono emozioni positive e ricerca di vicinanza del suo partner ed emozioni negative accompagnate da rifiuto e distacco. Mi verrebbe da chiederle: Cosa ricerca in un compagno che riesce a "esserci" al 50%? La risposta a questa e a numerose altre domande potrebbe ottenerle, attraverso un percorso psicoterapeutico, che la guidi verso una maggiore conoscenza di sé e delle dinamiche che si attivano in una relazione di coppia.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Elisa Lai
Buonsera,
é comprensibile che attraverso dinamiche di "mordi e fuggi" ci si ritrovi ad essere disorientati, maggiormente coinvolti e a non capire cosa davvero provi l'altro. Tutto questo viene validato ancor di più da spiegazioni o giustificazioni dovute a traumi, eventi particolari.
La pandemia cosi come l'infanzia e i suoi relativi periodi difficili mettono a dura prova il percorso esistenziale di ogni individuo.
Ad ogni modo non è possibile credere di riuscire a interpretare le azioni di una persona soltanto leggendo della sua disavventura.
Quello che posso consigliarle è guardare dentro sé stessa, accettando che nonostante il luccichio degli occhi, le belle parole, i ritorni; le azioni del suo compagno restano quelle di una persona che non ha ancora ben chiaro cosa vuole per se stesso ed accettare che non è suo compito aiutarlo a superare questo momento difficile, specialmente perchè non le ha chiesto una mano.
Cordialmente.
Buongiorno cara! lo stile relazionale vissuto durante l'infanzia se non "positivo", può incidere sulle future relazioni. Fantastico è che questo ragazzo stia già facendo un percorso terapeutico, perché in questo modo potrà se vorrà, trovare una soluzione ai problemi che presenta.
Buongiorno, accade a volte che qualcuno ci attiri a sè e dopo esserci riuscito si allontani o addirittura scompaia nel nulla: il disagio che si sperimenta in casi del genere è violento perchè il rifiuto sociale attiva nel cervello gli stessi percorsi neurali del dolore fisico. Indubbiamente, si tratta di un modo di gestire i problemi - quello di negarsi o sparire nel nulla - che denota grandi difficoltà di relazione, spesso esito di stili di attaccamento disfunzionali, ovvero di relazioni affettive poco soddisfacenti con quelli che la psicologia contemporanea definisce caregiver, cioè i genitori o comunque chi si è preso cura di noi durante l’infanzia. Il dolore emotivo, quando viene sperimentato in fasi molto precoci, tende a creare degli schemi che poi tendiamo a replicare.
A prescindere dalle difficoltà di questo ragazzo e delle motivazioni profonde che ne possono determinare il comportamento, sarebbe importante - per lei - riuscire a elaborare la sua delusione in modo da lasciarsi la possibilità di aprirsi al nuovo con la migliore disposizione.
Un caro saluto

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