Dott.ssa Chiara Senaldi

Il colloquio psicologico e, in generale la consultazione psicologica, è un momento preliminare il cui scopo è accogliere e analizzare la domanda portata dal paziente in tutte le sue sfaccettature, definire il disagio espresso, e costruire le basi per un intervento adeguato a ripristinare, o alle volte creare, uno stato di benessere.
La consultazione ha anche lo scopo di permettere ai due protagonisti, psicoterapeuta e paziente, di “annusarsi” e comprendere come ci si senta l’uno nei confronti dell’altro e se sia possibile ipotizzare un lavoro insieme.
I colloquio preliminari hanno una durata variabile, in genere 3-4 incontri, e in alcuni casi possono essere sufficienti per raggiungere gli obiettivi che ci si propone.
Più frequentemente, essi sono il preludio ad un lavoro futuro, di frequenza e durata variabile, concordata assieme in base alla necessità.

Il colloquio psicologico e, in generale la consultazione psicologica, è un momento preliminare il cui scopo è accogliere e analizzare la domanda portata dal paziente in tutte le sue sfaccettature, definire il disagio espresso, e costruire le basi per un intervento adeguato a ripristinare, o alle volte creare, uno stato di benessere. La consultazione ha anche lo scopo di permettere ai due protagonisti, psicoterapeuta e paziente, di “annusarsi” e comprendere come ci si senta l’uno nei confronti dell’altro e se sia possibile ipotizzare un lavoro insieme. I colloquio preliminari hanno una durata variabile, in genere 3-4 incontri, e in alcuni casi possono essere sufficienti per raggiungere gli obiettivi che ci si propone. Più frequentemente, essi sono il preludio ad un lavoro futuro, di frequenza e durata variabile, concordata assieme in base alla necessità.

Il colloquio psicologico e, in generale la consultazione psicologica, è un momento preliminare il cui scopo è accogliere e analizzare la domanda portata dal paziente in tutte le sue sfaccettature, definire il disagio espresso, e costruire le basi per un intervento adeguato a ripristinare, o alle volte creare, uno stato di benessere.
La consultazione ha anche lo scopo di permettere ai due protagonisti, psicoterapeuta e paziente, di “annusarsi” e comprendere come ci si senta l’uno nei confronti dell’altro e se sia possibile ipotizzare un lavoro insieme.
I colloquio preliminari hanno una durata variabile, in genere 3-4 incontri, e in alcuni casi possono essere sufficienti per raggiungere gli obiettivi che ci si propone.
Più frequentemente, essi sono il preludio ad un lavoro futuro, di frequenza e durata variabile, concordata assieme in base alla necessità.

Il colloquio psicologico e, in generale la consultazione psicologica, è un momento preliminare il cui scopo è accogliere e analizzare la domanda portata dal paziente in tutte le sue sfaccettature, definire il disagio espresso, e costruire le basi per un intervento adeguato a ripristinare, o alle volte creare, uno stato di benessere.
La consultazione ha anche lo scopo di permettere ai due protagonisti, psicoterapeuta e paziente, di “annusarsi” e comprendere come ci si senta l’uno nei confronti dell’altro e se sia possibile ipotizzare un lavoro insieme.
I colloquio preliminari hanno una durata variabile, in genere 3-4 incontri, e in alcuni casi possono essere sufficienti per raggiungere gli obiettivi che ci si propone.
Più frequentemente, essi sono il preludio ad un lavoro futuro, di frequenza e durata variabile, concordata assieme in base alla necessità.

Il colloquio psicologico e, in generale la consultazione psicologica, è un momento preliminare il cui scopo è accogliere e analizzare la domanda portata dal paziente in tutte le sue sfaccettature, definire il disagio espresso, e costruire le basi per un intervento adeguato a ripristinare, o alle volte creare, uno stato di benessere.
La consultazione ha anche lo scopo di permettere ai due protagonisti, psicoterapeuta e paziente, di “annusarsi” e comprendere come ci si senta l’uno nei confronti dell’altro e se sia possibile ipotizzare un lavoro insieme.
I colloquio preliminari hanno una durata variabile, in genere 3-4 incontri, e in alcuni casi possono essere sufficienti per raggiungere gli obiettivi che ci si propone.
Più frequentemente, essi sono il preludio ad un lavoro futuro, di frequenza e durata variabile, concordata assieme in base alla necessità.

Il colloquio psicologico e, in generale la consultazione psicologica, è un momento preliminare il cui scopo è accogliere e analizzare la domanda portata dal paziente in tutte le sue sfaccettature, definire il disagio espresso, e costruire le basi per un intervento adeguato a ripristinare, o alle volte creare, uno stato di benessere.
La consultazione ha anche lo scopo di permettere ai due protagonisti, psicoterapeuta e paziente, di “annusarsi” e comprendere come ci si senta l’uno nei confronti dell’altro e se sia possibile ipotizzare un lavoro insieme.
I colloquio preliminari hanno una durata variabile, in genere 3-4 incontri, e in alcuni casi possono essere sufficienti per raggiungere gli obiettivi che ci si propone.
Più frequentemente, essi sono il preludio ad un lavoro futuro, di frequenza e durata variabile, concordata assieme in base alla necessità.

Il colloquio psicologico e, in generale la consultazione psicologica, è un momento preliminare il cui scopo è accogliere e analizzare la domanda portata dal paziente in tutte le sue sfaccettature, definire il disagio espresso, e costruire le basi per un intervento adeguato a ripristinare, o alle volte creare, uno stato di benessere.
La consultazione ha anche lo scopo di permettere ai due protagonisti, psicoterapeuta e paziente, di “annusarsi” e comprendere come ci si senta l’uno nei confronti dell’altro e se sia possibile ipotizzare un lavoro insieme.
I colloquio preliminari hanno una durata variabile, in genere 3-4 incontri, e in alcuni casi possono essere sufficienti per raggiungere gli obiettivi che ci si propone.
Più frequentemente, essi sono il preludio ad un lavoro futuro, di frequenza e durata variabile, concordata assieme in base alla necessità.

La consulenza psicologica online è sostanzialmente simile alla consulenza in presenza, e ha scopo di accogliere e analizzare le necessità e le difficoltà psicologiche del paziente, definire il disagio espresso, e costruire le basi per un intervento adeguato a ripristinare, o alle volte creare, uno stato di benessere.
Si rivolge a tutte le persone che per ragioni diverse (distanza geografica, quarantena, ecc) non possono incontrare un terapeuta di persona.
Sono diversi anni che utilizzo questo strumento con pazienti che risiedono all’estero e ritengo sia valido, anche se non adatto a tutti. Le diverse necessità e indicazioni saranno valutate assieme caso per caso.

La psicoterapia è innanzitutto un trattamento finalizzato ad aiutare il paziente a essere meno sofferente e più soddisfatto della sua quotidianità grazie ad una migliore comprensione del proprio funzionamento mentale.
Si tratta di una cura che si serve della parola e della relazione tra il paziente e il suo terapeuta per creare le condizioni per affrontare meglio i problemi che possono emergere in ambito familiare, lavorativo, relazionale o con sé stessi.
Come una medicina, la psicoterapia è efficace nella misura in cui viene assunta attraverso modalità precise, costanti, adeguate alla situazione e modulate sulla specificità del singolo caso.
Perché si possa strutturare un rapporto che sia in grado di creare un cambiamento degli adattamenti disfunzionali e possa aumentare il benessere dell’individuo, occorrono diversi ingredienti:
- la forte motivazione a mettersi in discussione
- la costanza nel tempo
- la regolarità di frequenza
Le sedute durano 50 minuti e rispettano alcune importanti condizioni (in linea di massima sempre lo stesso luogo, lo stesso giorno, la stessa durata) che permettono al paziente e al suo terapeuta di osservare, analizzare e riflettere su ciò che accade negli ambiti problematici e nelle relazioni significative, e su come questo si riverbera nella relazione terapeutica.
Per la sua caratteristica di regolarità, la terapia costituisce un impegno per il terapeuta e il paziente, che si riservano di dedicare quel tempo e quello spazio al loro incontro: è quindi importante trovare una collocazione che sia compatibile con altri impegni.
La conclusione della terapia viene stabilita di comune accordo quando si siano raggiunte gli obiettivi che si sono preposti e, più in generale, una condizione di benessere soddisfacente.
Come tutti i rapporti umani, ogni storia di psicoterapia è unica e attraversa vicissitudini personalissime di sviluppo e di crescita; può andare incontro a difficoltà, incomprensioni e ostacoli di varia natura, il cui superamento spesso è di grande aiuto nella risoluzione delle problematiche.

La psicoterapia è innanzitutto un trattamento finalizzato ad aiutare il paziente a essere meno sofferente e più soddisfatto della sua quotidianità grazie ad una migliore comprensione del proprio funzionamento mentale.
Si tratta di una cura che si serve della parola e della relazione tra il paziente e il suo terapeuta per creare le condizioni per affrontare meglio i problemi che possono emergere in ambito familiare, lavorativo, relazionale o con sé stessi.
Come una medicina, la psicoterapia è efficace nella misura in cui viene assunta attraverso modalità precise, costanti, adeguate alla situazione e modulate sulla specificità del singolo caso.
Perché si possa strutturare un rapporto che sia in grado di creare un cambiamento degli adattamenti disfunzionali e possa aumentare il benessere dell’individuo, occorrono diversi ingredienti:
- la forte motivazione a mettersi in discussione
- la costanza nel tempo
- la regolarità di frequenza
Le sedute durano 50 minuti e rispettano alcune importanti condizioni (in linea di massima sempre lo stesso luogo, lo stesso giorno, la stessa durata) che permettono al paziente e al suo terapeuta di osservare, analizzare e riflettere su ciò che accade negli ambiti problematici e nelle relazioni significative, e su come questo si riverbera nella relazione terapeutica.
Per la sua caratteristica di regolarità, la terapia costituisce un impegno per il terapeuta e il paziente, che si riservano di dedicare quel tempo e quello spazio al loro incontro: è quindi importante trovare una collocazione che sia compatibile con altri impegni.
La conclusione della terapia viene stabilita di comune accordo quando si siano raggiunte gli obiettivi che si sono preposti e, più in generale, una condizione di benessere soddisfacente.
Come tutti i rapporti umani, ogni storia di psicoterapia è unica e attraversa vicissitudini personalissime di sviluppo e di crescita; può andare incontro a difficoltà, incomprensioni e ostacoli di varia natura, il cui superamento spesso è di grande aiuto nella risoluzione delle problematiche.

La psicoterapia è innanzitutto un trattamento finalizzato ad aiutare il paziente a essere meno sofferente e più soddisfatto della sua quotidianità grazie ad una migliore comprensione del proprio funzionamento mentale.
Si tratta di una cura che si serve della parola e della relazione tra il paziente e il suo terapeuta per creare le condizioni per affrontare meglio i problemi che possono emergere in ambito familiare, lavorativo, relazionale o con sé stessi.
Come una medicina, la psicoterapia è efficace nella misura in cui viene assunta attraverso modalità precise, costanti, adeguate alla situazione e modulate sulla specificità del singolo caso.
Perché si possa strutturare un rapporto che sia in grado di creare un cambiamento degli adattamenti disfunzionali e possa aumentare il benessere dell’individuo, occorrono diversi ingredienti:
- la forte motivazione a mettersi in discussione
- la costanza nel tempo
- la regolarità di frequenza
Le sedute durano 50 minuti e rispettano alcune importanti condizioni (in linea di massima sempre lo stesso luogo, lo stesso giorno, la stessa durata) che permettono al paziente e al suo terapeuta di osservare, analizzare e riflettere su ciò che accade negli ambiti problematici e nelle relazioni significative, e su come questo si riverbera nella relazione terapeutica.
Per la sua caratteristica di regolarità, la terapia costituisce un impegno per il terapeuta e il paziente, che si riservano di dedicare quel tempo e quello spazio al loro incontro: è quindi importante trovare una collocazione che sia compatibile con altri impegni.
La conclusione della terapia viene stabilita di comune accordo quando si siano raggiunte gli obiettivi che si sono preposti e, più in generale, una condizione di benessere soddisfacente.
Come tutti i rapporti umani, ogni storia di psicoterapia è unica e attraversa vicissitudini personalissime di sviluppo e di crescita; può andare incontro a difficoltà, incomprensioni e ostacoli di varia natura, il cui superamento spesso è di grande aiuto nella risoluzione delle problematiche.