Io e mia moglie siamo sposati da 40 anni. In questo periodo ci siamo separati per alcuni anni per po

16 risposte
Io e mia moglie siamo sposati da 40 anni. In questo periodo ci siamo separati per alcuni anni per poi tornare insieme.
Al momento sono 7/8 che non facciamo più sesso , dovuto al rifiuto di mia moglie.
La convivenza ha momenti felici alternati a litigi .
La motivazione del rifiuto, a suo tempo , è stata :non provo più niente per te, tu per me sei come un fratello.
Inizialmente ho patito tanto, poi mi sono rassegnato e quando desidero fare sesso trovo altre strade.
Per completare il quadro aggiungo molti anni fa ha deciso di abortire senza chiedere il mio parere, ha un carattere molto lunatico e ha da sempre sofferto di depressione, in questi ultimi12/13 anni il problema si è accentuato.
Economicamente non abbiamo problemi .
Questi ultimi dettagli che ho riportato,pensate possano essere motivo di questo suo comportamento? O più semplicemente tutto ciò dipende da me?
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Credo innanzitutto che sia importante che voi possiate instaurare un dialogo schietto e sincero mediante il quale poter condivedere pensieri e vissuti emotivi circa la situazione da lei riportata al fine di trovare soluzioni che possano soddisfare le esigenze di tutti. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Salve, sua moglie ha ragione, non si fa sesso con un fratello.
Per tornare ad esere un amante, si faccia tutti i giorni questa domanda : " Come potrei diventare interessante, annche sessualmente, per mia moglie? Cosa dovrei fare, o non fare più, per smettere di essere come un fratello per mia moglie, e per ridiventare ancora un amante?
Saluti.
Gentile utente, . I dettagli sono pochi, ma tento a tracciare un'ipotesi? Se sua moglie è tornata con lei un motivo ci sarà, ma evidentemente lei non le da emozioni che la possano tirare fuori dallo stato di noia e tristezza. È probabile che lei funga da"contenitore" e supporto, ruolo che non facilmente sua moglie concederebbe a chiunque. Sicuramente vi lega un buona quota di affettività, ma considerando che sua moglie la percepisce come un familiare: un fratello? Un padre che la protegge? È ovvio che evita il sesso. Questa è solo un'ipotesi, sarebbe interessante conoscere meglio la vostra storia per potervi aiutare. Grazie per aver scritto . Saluti Dott ssa Silvana Zito
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Buonasera, credo che ci sia un "filo rosso" che nonostante tutto vi lega. Sarebbe importante esplorarlo in una terapia di coppia che porti alla luce ciò che vi lega, anche in modo non sempre positivo.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera. Ritengo che possa esserle, ed esservi, d'aiuto provare a vedere la problematica che lei e sua moglie state vivendo da ormai un po' tempo con un focus che consideri principalmente la vostra relazione di coppia più che le responsabilità individuali che ognuno di voi potrebbe avere nelle difficoltà che riferisce. In tal senso, il mio suggerimento, se entrambi d'accordo, è di rivolgervi ad un/a professionista che possa supportarvi nella vostra comunicazione e nella maggiore comprensione dell'esperienza relazionale che state vivendo come coppia.
In alternativa lei potrebbe rivolgersi individualmente ad un professionista per dar voce alla sua personale esperienza ed avere un proprio spazio di esplorazione e di consapevolezza. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Buongiorno,
in virtù di quanto esposto le chiedo se abbiate mai pensato ad un percorso di psicoterapia di coppia. Potrebbe aiutarvi nel ritrovare la serenità di un tempo.

Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile Utente, ha un rapporto di lungo corso, che però ha incontrato e sta incontrando tutt’ora ostacoli importanti. Ciò che nasce nella coppia, trova anche soluzione nella coppia. Tuttavia se da un lato sua moglie la fa testimone del problema del “fratello” ma resta in una relazione che diventa allora ibrida, dall’altro lei sembra intento a capire se ci siano delle ragioni che la assolvano da una colpa che tende a darsi, quando si (ci) chiede se tutto ciò dipende da lei.
Laddove lei cerca spiegazioni, significa che sua moglie non le ha date, e quindi state cercando al più entrambi di risolvere il problema individualmente. L’assenza di intimità è una mancanza importante nella coppia, ma ciononostante siete insieme da 40 anni, e questo qualcosa dovrà significare. Ciò che serve è che entrambi problematizziate questa situazione, e che gli sforzi si uniscano in una ricerca della soluzione che allo stato attuale vede coinvolto solo lei. Un caro saluto
Salve, Non sempre non avere più rapporti sessualità è indice di crisi totale è un sintomo acuto di un disagio.
Consiglio vivamente una valuda terapia di coppia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara





Caro utente, mi spiace per la situazione , ma penso che tornare insieme potrebbe non essere stata la scelta più opportuna considerando che , da quanto scrive, sua moglie la reputa ancora un “ fratello”
Se insieme lo desiderate potreste intraprendere un percorso psicoterapeutico di coppia, altrimenti , forse le risponde’hia le avete
Buongiorno, da quanto riferito sarebbe utile parlare con un terapeuta di coppia che sappia aiutarvi, in questo difficile momento, ad esplorare i vostri vissuti emotivi riguardo a questa situazione. A volte il problema presentato nasconde origini più complesse che andrebbero indagate in un adeguato spazio terapeutico. Un caro saluto
Buongiorno e grazie per la condivisione. Ritengo sia difficile dare una risposta esaustiva alla sua domanda in quanto molti sono i fattori da tenere in considerazione,una relazione di 40 anni, l'andamento della stessa nel tempo, gli ultimi accadimenti riferiti, ma soprattutto io ritengo che lei debba concentrarsi sul far emergere con maggiore chiarezza i suoi bisogni e desideri relazionali, questi possono spingere nella direzione di un diverso equilibrio. Rimango a disposizione per ogni ulteriore domanda.
Buongiorno, la responsabilità è sempre condivisa in questi casi, non è mai "colpa" di una sola persona. La situazione che descrive è certamente dolorosa e la distanza tra lei e sua moglie è destinata a calcificarsi in mancanza di un dialogo e di un accordo comune per la ricerca di una soluzione. Una terapia di coppia sarebbe l'ideale, ma in mancanza di una volontà condivisa ad affrontare un percorso psicologico, le consiglio di iniziarne uno individuale al fine di chiarire a se stesso il senso del suo presente e la progettazione del suo futuro. In bocca al lupo!
Buon pomeriggio, sarebbe interessante e utile sapere se questo che scrive lo condivide anche con sua moglie, se si concede uno spazio con lei di comunicazione per capire cosa succede tra voi.
Se non lo ha fatto intanto le suggerisco di provare a parlarne con lei anche se dovessero emergere dei timori oppure iniziare un percorso psicoterapeutico individuale o di coppia (se il malessere è condiviso e se dall'altra parte vi è l'intenzione di risolvere tali problematiche).
Resto a disposizione per approfondimenti
Cordiali saluti.
Gentile paziente, grazie della condivisione di questa sua sofferenza. Sofferenza che ha trovato sino ad oggi delle vie di risposta 'adattive' la situazione: separazione, sessualità vissuta separatamente dalla coppia, vicinanza nelle difficoltà di vivere accanto ad una persona depressa. Si sente il suo amore ed il suo desiderio di trovare altre soluzioni. Da una parte può prendersi cura di quelle che sono le sue emozioni e di come vive e agisce queste difficoltà di coppia in uno spazio terapeutico personale; dall'altra può condividere con sua moglie un percorso di terapia che vi aiuti ad affrontare diversamente la quotidianità e di prendervi cura l'un l'altra di ciò che avete costruito insieme. Aggiungerei infine una nota sulla depressione di sua moglie della quale ha solo accennato: essere accompagnata e supportata individualmente è protettivo per entrami. Un caro saluto, Maria dr. Zaupa
Le cause possono essere tante, di sua moglie e sue. Come in tutte le relazioni il passaggio da amanti a fratelli è facile avvenga dopo tanti anni. E' fondamentale lavorarci, magari un percorso di coppia potrebbe aiutarvi, per ritrovare la giusta complicità.
Gentile utente grazie per aver condiviso la sua esperienza. Certamente dopo molti anni le relazioni si trasformano, così come la sessualità. Potrebbe essere utile una terapia di coppia, per riflettere insieme sulla relazione, su ciò che oggi vi lega. Resto a disposizione, anche online, dott.ssa Amelia Capezio

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