Buonasera, ho 59 anni e sono sposato da 27 anni. Da circa un'anno mia suocera donna 77enne vedova da

5 risposte
Buonasera, ho 59 anni e sono sposato da 27 anni. Da circa un'anno mia suocera donna 77enne vedova da 3 anni, mi pratica 2/3 volte al mese sesso orale. Ancora oggi nonostante la sua età è molto attraente e ben messa,
Da qualche giorno mi dice che vorrebbe la penetrazione ma io non me la sento . Non vorrei che la situazione mi sfuggisse di mano e causi problemi nel matrimonio ed in famiglia. Non riesco a farle capire che quello che facciamo è gia un qualcosa di inammissibile.
Da quello che mi racconta capisco che per lei il matrimonio non è stato un qualcosa che l'ha frenata, ha scelto di vivere una vita libertina tenendo mio suocero all'oscuro di tutto. Si è presa i suoi svaghi e ne va fiera, ma non avrebbe mai immaginato di trovare attrazione fisica nei confronti del proprio Genero.
Mia moglie è figlia unica, anche lei è una bella Donna, in pratica è il Clone della Mamma, abbiamo un ottimo rapporto, anche quello sessuale è fantastico, senza nessun tipo di tabu', ma da sempre ho provato attrazione verso la Mamma anche sapendo che doveva rimanere un qualcosa seppellito nella mia mente.
Quando mi si propose in modo esplicito non volevo crederci, ma visto il mio imbarazzo iniziale si adoperò a far si che tutto venisse presentato come un qualcosa di bello ma audace e allo stesso tempo non grave in quanto non avveniva penetrazione. Sapevo che era un'errore farlo ma mi lasciai andare e cedetti.
Come potrei fare per venirne fuori senza danneggiare la famiglia?
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Buonasera,

la situazione che descrive è certamente complessa e carica di implicazioni emotive, relazionali ed etiche. È comprensibile che si senta in difficoltà e preoccupato per le possibili conseguenze sul suo matrimonio e sulla famiglia.

In casi come questo è fortemente consigliabile approfondire la situazione con uno specialista, che possa aiutarla a comprendere le dinamiche alla base di questo comportamento, a gestire i sensi di colpa e a trovare strategie per interrompere questo legame in modo consapevole e rispettoso per tutti i coinvolti.

Un percorso psicologico individuale può offrirle uno spazio protetto in cui affrontare questi vissuti, chiarire i propri bisogni e recuperare un equilibrio personale e relazionale.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa

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Dott. Simone Tealdi
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Torino
Buongiorno, le consiglio di NON parlarne subito in famiglia senza prima aver consultato un professionista psicologo con cui poter prima elaborare bene la strategia corretta a livello comunicativo e comportamentale, in modo da poter agire in sicurezza per tutti. Da quello che scrive la situazione è abbastanza delicata, quindi non prenderei iniziative.
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dr Tealdi
Dr. Matteo Lupi
Psicologo, Sessuologo, Psicologo clinico
Prato
Comprendo la delicatezza della situazione che sta vivendo e il disagio che può accompagnarla: è una condizione in cui curiosità e desiderio si intrecciano con la consapevolezza delle possibili conseguenze, sia che decida di proseguire sia che decida di interrompere. è un po' come se si sentisse in "trappola".

La proposta di sua suocera sembra aver segnato un punto di svolta nella situazione che descrive. Ora avverte la sensazione di doversi orientare verso una scelta: da un lato teme che, andando avanti, possa perdere il controllo e compromettere gli equilibri familiari; dall’altro, percepisce che anche fermarsi o fare un passo indietro – sia mantenendo il rapporto nei limiti precedenti, sia interrompendolo del tutto – potrebbe in qualche modo destabilizzare gli stessi equilibri famigliari.
Anche se la descrizione che fornisce è chiara, ciò che emerge è che le variabili in gioco, che vale la pena di approfondire, sono molte: la personalità e la storia di sua suocera, le sue dinamiche famigliari in generale, i suoi vissuti di attrazione e colpa, e i possibili effetti che ogni scelta potrebbe generare nel sistema familiare. È importante considerare che, fino ad ora, questo fragile e “inammissibile” equilibrio ha comunque svolto per Lei una funzione, permettendole in qualche modo di mantenere una certa stabilità pur all’interno di una situazione complessa. Per questo, prima di prendere decisioni, può essere utile fermarsi a comprendere a fondo quali sono i suoi timori nel proseguire, ma anche quali potrebbero essere le conseguenze – emotive, relazionali– dell’interrompere questa relazione.

Avere una visione più ampia e lucida Le consentirà di capire cosa sta realmente cercando attraverso questo legame, quali bisogni o emozioni vi sono alla base, e soprattutto quale direzione possa tutelare al meglio se stesso e la stabilità della sua famiglia.

In un contesto così delicato, una consulenza psicologica può aiutarla ad avere maggiore chiarezza, ad analizzare con calma la complessità della situazione e a individuare la scelta più tutelante e strategica per Lei e per il mantenimento dell’equilibrio familiare.

Un cordiale saluto,
disponibile per eventuali informazioni
Dr. Matteo Lupi
Dott.ssa Emerilys Marthai Delgado Garcia
Psicologo, Professional counselor, Sessuologo
Salerno
Gentile utente, la situazione che descrive è delicata e coinvolge dinamiche familiari e personali complesse. È importante riconoscere i limiti etici e relazionali che sono stati superati, e agire con responsabilità per tutelare la propria famiglia e il proprio benessere. Interrompere con chiarezza ciò che sta accadendo è un primo passo fondamentale. Un supporto psicologico individuale potrebbe aiutarla a comprendere meglio le motivazioni profonde, gestire l’ambivalenza emotiva e ritrovare coerenza con i suoi valori. Un percorso professionale può offrirle uno spazio sicuro per riflettere e prendere decisioni consapevoli.
Cari saluti
Dottssa Emerilys Marthai Delgado Garcia
Buongiorno, in ciò che racconta la paura sembra essere un elemento centrale: paura di fare del male, di perdere ciò che ha costruito, ma anche quella paura che, insieme alla trasgressione, può trasformarsi in eccitazione. È un meccanismo ben noto in psicologia.

Allo stesso tempo, la paura delle conseguenze reali e il senso di colpa generano confusione, portando a un circolo in cui si alternano attrazione, rimorso e tentativi di razionalizzazione.

Lei stesso riferisce di aver provato a mettere dei limiti in passato, ma che questi sono stati aggirati o ridimensionati. Questo punto è particolarmente importante: se i confini vengono sistematicamente oltrepassati, è utile chiedersi cosa sta davvero succedendo.

Forse, in questo momento, ciò che potrebbe aiutarla non è tanto cercare la soluzione più “giusta” o meno dannosa sul piano concreto, ma provare a fermarsi e guardare meglio cosa sta accadendo fuori e dentro di sé. Sono domande complesse a cui può trovare risposta in uno spazio professionale, neutro e non giudicante.

A volte, dietro queste esperienze si nascondono dinamiche interiori più radicate di quanto si possa immaginare, e poterle osservare da vicino può essere il primo passo per poterne uscire.

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