da molto tempo mi curo per ansia depressiva cosi mi dice il mio medico. Prendo la mattina
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da molto tempo mi curo per ansia depressiva cosi mi dice il mio medico. Prendo la mattina Pasaden, il pomeriggio Citalopram e la sera Pasaden. Sto un po meglio ma non riesco a stare bene come lo ero prima di avere avuto questa caduta. In dei momenti sto anche peggio e allora il mio medico mi aumenta un po le gocce e non appena sto meglio torno a a quelle solite. Vorrei interrompere ma non ci riesco, ho paura che queste gocce a lungo andare mi faranno male. Avete suggerimenti? Grazie
Salve, Mi spiace molto per la situazione che descrive perché posso comprendere il disagio connesso. Il suggerimento che posso darle è quello di confrontarsi in maniera schietta e sincera con il suo medico descrivendogli la situazione comunque Tenga presente che la letteratura scientifica è ormai Concorde nel sostenere che l'intervento più efficace sia quello combinato ossia costituito da farmaco più psicoterapia Dunque ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare Quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL
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Buongiorno, concordo con quando espresso dal collega qui sopra riguardo l'efficacia di un trattamento combinato. Il solo uso di farmaci può permettere la regolazione dell'umore e di sintomi psicosomatici tuttavia potrebbe non essere sufficiente nel trattamento di un "disturbo d'ansia". Penso le sarebbe utile consultare uno psicoterapeuta al fine di poter comprendere la fonte dell'ansia vissuta e poterla gestire diversamente. Cordiali saluti Dott.ssa Estelle Clavier
Gentile utente, oltre alla cura farmacologica sarebbe opportuno affiancare una psicoterapia per poter capire e lavorare su ciò che le causa questa forte ansia.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Verena Elisa Gomiero
Cordiali saluti.
Dott.ssa Verena Elisa Gomiero
Salve! Grazie per aver scritto! Sta chiedendo aiuto? Accanto alla terapia farmacologica occorre un sostegno psicologico. Non deve avere paura della cura che presuppone consapevolezza e desidero di migliorare
In caso disturbi d'ansia o depressivi, è bene integrare la terapia farmacologica con la psicoterapia. Le suggerisco di richiedere una valutazione psico diagnostica e un successivo piano terapeutico.
Può ascoltare il Podcast Le Stanze della Paura, disponibile gratuitamente su diverse piattaforme on line. E' un podcast rivolto alle persone che soffrono di disturbi d'ansia e ai loro famigliari. Troverà informazioni, approfondimenti, e strumenti di auto aiuto che potrà utilizzare nei momenti di maggiore malessere psico somatico.
Segua la pagina Fb Le Stanze della Paura.
Buona serata. Bruno Ramondetti
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Buona serata. Bruno Ramondetti
Buonasera, mi pare che questo momento delicato duri da un po' di tempo e senza saperne le cause né nulla della sua storia mi è difficile dare un'opinione clinica completa. Quello che mi sento di suggerirle, se non lo ha mai fatto, è di valutare un supporto psicologico per andare alla radice della questione , senza, almeno in un primo momento, toccare la terapia farmacologica.
Un caro saluto
Dottoressa Cristina Villa
Un caro saluto
Dottoressa Cristina Villa
Buonasera. Il mio suggerimento è di valutare l'integrazione del trattamento farmacologico con un lavoro di psicoterapia attraverso il quale poter lavorare sulla consapevolezza di sé e sulla promozione attiva del proprio benessere.
Caro utente, mi dispiace per ciò che riporta.
Sarebbe importante capire se oltre ad una terapia farmacologica in corso segue un percorso psicoterapeutico poiché è di fondamentale importanza.
Saluti
Sarebbe importante capire se oltre ad una terapia farmacologica in corso segue un percorso psicoterapeutico poiché è di fondamentale importanza.
Saluti
Buongiorno, mi dispiace molto per il malessere che sente. Mi sento, inoltre, di ringraziarLa per il coraggio di chiedere aiuto e per il desidero che porta di prendersi cura di Lei. Primo passo fondamentale per cercare, con il proprio tempo, uno spazio per poter star meglio.
Ritengo importante che Lei possa esprime tutti i suoi dubbi e le paure con il proprio medico, in modo da avere un confronto che possa mettere maggior chiarezza alla situazione, inoltre è importante poter trovare uno spazio e un momento proprio in cui prendersi cura di se stessi, integrando la terapia farmacologica con quella psicoterapeutica. Uno spazio in cui sentirsi accolti con le proprie paure, fragilità e punti di forza, uno spazio in cui sentirsi liberi di esprimersi e cercare, insieme allo psicoterapeuta, di approfondire il Suo sentire e il Suo vissuto per poterlo cogliere, elaborare e rendere maggiormente accettabile.
Cordialmente Dott.ssa Giovanna Grasso.
Ritengo importante che Lei possa esprime tutti i suoi dubbi e le paure con il proprio medico, in modo da avere un confronto che possa mettere maggior chiarezza alla situazione, inoltre è importante poter trovare uno spazio e un momento proprio in cui prendersi cura di se stessi, integrando la terapia farmacologica con quella psicoterapeutica. Uno spazio in cui sentirsi accolti con le proprie paure, fragilità e punti di forza, uno spazio in cui sentirsi liberi di esprimersi e cercare, insieme allo psicoterapeuta, di approfondire il Suo sentire e il Suo vissuto per poterlo cogliere, elaborare e rendere maggiormente accettabile.
Cordialmente Dott.ssa Giovanna Grasso.
Gentile Amica o Amico,
il suggerimento che mi sento di darle è di intraprendere al più presto una psicoterapia. I farmaci sono molto utili per iniziare a stare meglio, ma senza uno spazio di elaborazione e comprensione non potrà risolvere facilmente il problema.
Le auguro di intraprendere presto questo percorso, e di stare riprendere a vivere con soddisfazione la sua vita.
con i migliori auguri,
dr. Ventura
il suggerimento che mi sento di darle è di intraprendere al più presto una psicoterapia. I farmaci sono molto utili per iniziare a stare meglio, ma senza uno spazio di elaborazione e comprensione non potrà risolvere facilmente il problema.
Le auguro di intraprendere presto questo percorso, e di stare riprendere a vivere con soddisfazione la sua vita.
con i migliori auguri,
dr. Ventura
Gentile utente di mio dottore,
la cura delle sindromi ansiose-depressiva passa attraverso la farmacoterapia e la psicoterapia. Queste due devono camminare di pari passo affinché si possano ottenere risultati soddisfacenti e duraturi nel tempo. I farmaci consentono di tamponare ad una situazione di sofferenza psichica laddove i sintomi sono talmente acuti da non consentire il regolare svolgimento delle attività quotidiane mentre la psicoterapia da la possibilità di guardare ad un benessere più a lungo termine, consentendo al paziente di approfondire i significati relazionali degli stessi sintomi rendendolo consapevole dei meccanismi sottostanti. Si rivolga quanto prima ad uno specialista ed intraprenda un percorso di psicoterapia. Vedrà che con il tempo riuscirà a star meglio. In bocca al lupo per tutto.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
la cura delle sindromi ansiose-depressiva passa attraverso la farmacoterapia e la psicoterapia. Queste due devono camminare di pari passo affinché si possano ottenere risultati soddisfacenti e duraturi nel tempo. I farmaci consentono di tamponare ad una situazione di sofferenza psichica laddove i sintomi sono talmente acuti da non consentire il regolare svolgimento delle attività quotidiane mentre la psicoterapia da la possibilità di guardare ad un benessere più a lungo termine, consentendo al paziente di approfondire i significati relazionali degli stessi sintomi rendendolo consapevole dei meccanismi sottostanti. Si rivolga quanto prima ad uno specialista ed intraprenda un percorso di psicoterapia. Vedrà che con il tempo riuscirà a star meglio. In bocca al lupo per tutto.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente,
comprendo il suo desiderio di voler interrompere ma forse le sarà più utile almeno inizialmente affiancare alla terapia farmacologica un percorso di psicoterapia pe imparare a gestire e ad accogliere in modo funzionale la sintomatologia ansiosa depressiva.
Resto a disposizione per eventuali dubbi.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Daniela Chieppa
comprendo il suo desiderio di voler interrompere ma forse le sarà più utile almeno inizialmente affiancare alla terapia farmacologica un percorso di psicoterapia pe imparare a gestire e ad accogliere in modo funzionale la sintomatologia ansiosa depressiva.
Resto a disposizione per eventuali dubbi.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Daniela Chieppa
Salve, comprendo le ragioni del suo disagio e ne sono dispiaciuto. Tuttavia qualsiasi ipotesi formulata sulla base delle sole informazioni presenti nel suo scritto sarebbe a mio avviso riduttivo a fronte di una situazione complessa come la sua (tutte quelle che riguardano il vissuto umano lo sono). La invito per questo a contattarmi in privato, anche con un semplice messaggio se vuole; mi limiterei a farle solo qualche ulteriore domanda in modo da offrirle una consulenza più accurata. Cordiali saluti Dott. Antonio Panza.
Buonasera, la sola terapia farmacologica non modifica le percezioni, i pensieri e i sentimenti. Le suggerisco di affiancare una psicoterapia e valutare il da farsi.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno,
il supporto farmacologico può essere uno strumento efficace per contenere alcuni sintomi legati alla situazione da lei descritta; tuttavia, sarebbe altrettanto importante intraprendere parallelamente un percorso psicoterapico, che le permetta di condividere insieme ad un professionista un lavoro improntato sulla conoscenza del proprio funzionamento, in modo da poter intervenire efficacemente e apprendere strategie che la possano supportare nei momenti di maggiore difficoltà.
La terapia Cognitivo Comportamentale prevede alcuni protocolli specifici per intervenire, di comprovata efficacia!
In bocca al lupo!
Dott. Luca Oppo
il supporto farmacologico può essere uno strumento efficace per contenere alcuni sintomi legati alla situazione da lei descritta; tuttavia, sarebbe altrettanto importante intraprendere parallelamente un percorso psicoterapico, che le permetta di condividere insieme ad un professionista un lavoro improntato sulla conoscenza del proprio funzionamento, in modo da poter intervenire efficacemente e apprendere strategie che la possano supportare nei momenti di maggiore difficoltà.
La terapia Cognitivo Comportamentale prevede alcuni protocolli specifici per intervenire, di comprovata efficacia!
In bocca al lupo!
Dott. Luca Oppo
Gentile utente, mi spiace per la situazione che sta vivendo. Potrebbe valutare di associare alla terapia farmacologica un percorso di psicoterapia per far luce sui suoi vissuti, sulle sue percezioni, trovando delle strategie per far fronte alle difficoltà, sentendosi così protagonista del suo "cambiamento". Cordiali saluti Dott.ssa Elena Epilotti
Salve, per le prescrizioni farmacologiche e le modalità di scalaggio del farmaco si può rivolgere direttamente al medico.
È consigliabile una psicoterapia in abbinamento al trattamento farmacologico.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
È consigliabile una psicoterapia in abbinamento al trattamento farmacologico.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Buongiorno,
Capisco la sua preoccupazione riguardo al trattamento e all'uso dei farmaci. È importante sapere che, quando si seguono terapie per l'ansia e la depressione, l'interruzione improvvisa può avere effetti negativi. È fondamentale che qualsiasi cambiamento o sospensione dei farmaci venga discusso e pianificato con il medico curante. Se ha timore degli effetti a lungo termine, le consiglio di parlarne apertamente con il suo medico, chiedendo se esistono alternative o un piano graduale di riduzione. La terapia psicologica, insieme ai farmaci, può anche essere utile per affrontare le cause sottostanti del disturbo e migliorare il benessere a lungo termine.
Capisco la sua preoccupazione riguardo al trattamento e all'uso dei farmaci. È importante sapere che, quando si seguono terapie per l'ansia e la depressione, l'interruzione improvvisa può avere effetti negativi. È fondamentale che qualsiasi cambiamento o sospensione dei farmaci venga discusso e pianificato con il medico curante. Se ha timore degli effetti a lungo termine, le consiglio di parlarne apertamente con il suo medico, chiedendo se esistono alternative o un piano graduale di riduzione. La terapia psicologica, insieme ai farmaci, può anche essere utile per affrontare le cause sottostanti del disturbo e migliorare il benessere a lungo termine.
Salve, prima di tutto, è importante sottolineare che la sua preoccupazione riguardo alla gestione del trattamento farmacologico è legittima e comprensibile. Sarebbe importante cercare di esplorare non solo gli aspetti medici e farmacologici, ma anche come la sua esperienza emotiva e relazionale possa influenzare il suo vissuto di ansia e depressione.
Il fatto che lei stia cercando di "tornare come prima" potrebbe riflettere un desiderio profondo di ritrovare una condizione di equilibrio, di serenità, che sente non esserci più. Tuttavia, la difficoltà a raggiungere quella stabilità, insieme alla sua paura di non riuscire a stare bene senza farmaci, può anche segnalare una lotta interna tra la parte di lei che desidera guarire e quella che invece è spaventata dalle implicazioni di un cambiamento che percepisce come rischioso o fuori dal suo controllo.
Per quanto riguarda il trattamento farmacologico, è vero che i farmaci, come il Citalopram o il Pasaden, sono utili per gestire i sintomi acuti, ma non sempre risolvono le cause più profonde delle difficoltà emotive. Il farmaco agisce sull’aspetto biochimico della nostra psiche, ma non tocca direttamente le dinamiche emotive, relazionali e psicologiche che possono aver contribuito al suo malessere. La sua paura dei farmaci potrebbe, in parte, riflettere un timore di perdere il controllo o di non essere in grado di affrontare la realtà senza un aiuto esterno. Potrebbe esserci anche un conflitto tra la parte di lei che cerca di "superare" la sofferenza, e quella che invece si sente più sicura nel rimanere nel conosciuto, anche se ciò significa continuare con il trattamento farmacologico.
Un lavoro psicoterapico, per esempio, potrebbe aiutarla a dare un senso più profondo alla sua sofferenza e a rafforzare le sue risorse interne per affrontare i momenti di difficoltà senza dover fare affidamento esclusivamente sui farmaci. Inoltre, una riflessione sul significato che attribuisce ai suoi sintomi (e alle sue paure legate ai farmaci) potrebbe offrire nuove prospettive di comprensione e di cambiamento.
Spero di esserle stata d'aiuto.
Un caro saluto
Il fatto che lei stia cercando di "tornare come prima" potrebbe riflettere un desiderio profondo di ritrovare una condizione di equilibrio, di serenità, che sente non esserci più. Tuttavia, la difficoltà a raggiungere quella stabilità, insieme alla sua paura di non riuscire a stare bene senza farmaci, può anche segnalare una lotta interna tra la parte di lei che desidera guarire e quella che invece è spaventata dalle implicazioni di un cambiamento che percepisce come rischioso o fuori dal suo controllo.
Per quanto riguarda il trattamento farmacologico, è vero che i farmaci, come il Citalopram o il Pasaden, sono utili per gestire i sintomi acuti, ma non sempre risolvono le cause più profonde delle difficoltà emotive. Il farmaco agisce sull’aspetto biochimico della nostra psiche, ma non tocca direttamente le dinamiche emotive, relazionali e psicologiche che possono aver contribuito al suo malessere. La sua paura dei farmaci potrebbe, in parte, riflettere un timore di perdere il controllo o di non essere in grado di affrontare la realtà senza un aiuto esterno. Potrebbe esserci anche un conflitto tra la parte di lei che cerca di "superare" la sofferenza, e quella che invece si sente più sicura nel rimanere nel conosciuto, anche se ciò significa continuare con il trattamento farmacologico.
Un lavoro psicoterapico, per esempio, potrebbe aiutarla a dare un senso più profondo alla sua sofferenza e a rafforzare le sue risorse interne per affrontare i momenti di difficoltà senza dover fare affidamento esclusivamente sui farmaci. Inoltre, una riflessione sul significato che attribuisce ai suoi sintomi (e alle sue paure legate ai farmaci) potrebbe offrire nuove prospettive di comprensione e di cambiamento.
Spero di esserle stata d'aiuto.
Un caro saluto
Gentile utente, grazie per aver condiviso il suo vissuto. È comprensibile sentirsi preoccupati riguardo l'uso a lungo termine dei farmaci. I farmaci possono essere un valido supporto, aiutando a ridurre l'intensità dei sintomi e migliorando la qualità della vita. Tuttavia, è importante sottolineare che non risolvono le cause profonde del problema. La combinazione di psicoterapia e farmacoterapia può essere particolarmente efficace in alcuni casi, soprattutto quando l'ansia è molto severa e interferisce significativamente con la vita quotidiana. Le consiglio di considerare un consulto psicologico, così da esplorare più a fondo la situazione e affrontare i pensieri e le emozioni legati ad essa, con l’obiettivo di trovare maggiore serenità.
Resto a disposizione anche per consulenze online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Valentina De Chiara
Resto a disposizione anche per consulenze online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Valentina De Chiara
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