Buongiorno, Ieri ho scoperto che il mio compagno per un periodo mi ha tradito…. 14 anni di relazio

21 risposte
Buongiorno,
Ieri ho scoperto che il mio compagno per un periodo mi ha tradito….
14 anni di relazione mi sono stati portati via, come uno tsunami in pieno viso
Tra l’altro una relazione protratta durante il periodo che cercavamo un figlio…che compravamo la nostra casa … atto ancora più grave durante l’inizio della gravidanza, questo mi ha distrutto totalmente
Sono piena di rabbia , ma allo stesso tempo vuota…umiliata …ho fisicamente male al cuore
Mai , mai avrei pensato ad una cosa del genere…lui …l’uomo con valori , integrità…i sacrifici che abbiamo fatto insieme in questi anni , i viaggi , i momenti unici che abbia provato insieme…
Ora tutto è andato in pezzi … la nostra famiglia, la nostra casa piena di risate , scherzi, ironia ….
Lui non si giustifica, dice che ha ben chiaro l’atto gravissimo commesso … si sente male …dice che in questi 2 anni è stato divorato dai sensi di colpa, che è consapevole del male che mi sta facendo
Dice che lui non ha mai avuto dubbi, che in questi anni ha capito che non voleva perdermi, che è stato un atto del tutto egoista
Mi suonano come frasi di un film….un film che sto vedendo come se non fosse la mia vita
Nonostante tutto lo amo, ma guardo nostra figlia, che abbiamo così voluto, così cercato , che amiamo sopra ogni cosa ….penso che non vorrei mai che si trovasse in una situazione del genere , io sono una donna realizzata, orgogliosa….piena di dignità , ma sono disposta ha passarci sopra con un trattore ? Si … questo mi fa stare ancora peggio , perché dopotutto dovrò impegnarmi nel cercare di superare, lui dice che anche lui dalla sua parte cercherà di mostrarmi che è ancora degno della mia fiducia, della mia autostima… che farà l’impossibile …
Ma è possibile l’impossibile ? Quanto dura questo dolore straziante, vorrei solo nascondermi e fissare il vuoto … ma la bambina ha bisogno di noi, ha bisogno di un ambiente sereno…lei ne ha il diritto
Ha bisogno del suo papà che la fa giocare e la mette a nanna , ha bisogno di continuare a vedere le risate, non comprenderebbe un cambiamento così radicale, quindi come possiamo uscire da questo … se non possiamo gridare il nostro dolore …
Non posso parlare con nessuno di questa cosa, non potrei sopportare gli occhi di pietà o vedere cambiare lo sguardo dei nostri amici verso di lui … perché è stato fatto a me e non sarebbe corretto che cambiasse l’idea che hanno di lui, perchè oggettivamente è una persona splendida, ma con me , si è comportato in un modo inimmaginabile
Dott.ssa Maria Carla del Vaglio
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Napoli
Buongiorno,

Capisco profondamente quanto possa essere doloroso e devastante affrontare una situazione come questa. La scoperta di un tradimento, specialmente dopo anni di condivisione, impegno e sogni costruiti insieme, è un colpo durissimo. L'insieme di rabbia, tristezza e confusione che provi è del tutto naturale e comprensibile.

Nonostante il dolore, sembra che tu stia cercando di mantenere la serenità per il bene di tua figlia, e questo è un atto di grande forza e responsabilità. La tua preoccupazione per il suo benessere è lodevole, ma è fondamentale anche che tu possa trovare un modo per gestire e affrontare il tuo dolore in modo sano.

Ecco alcuni spunti che potrebbero aiutarti a riflettere su come procedere:

Prenditi il Tempo di cui Hai Bisogno: È importante permettersi di vivere il dolore senza forzare un "superamento" immediato. Ogni persona ha il suo ritmo per elaborare una ferita così profonda.

Cerca Supporto Professionale: Parlare con uno psicoterapeuta può aiutarti a esplorare e gestire le tue emozioni, e a prendere decisioni che siano giuste per te e per la tua famiglia. Anche una terapia di coppia potrebbe essere utile per affrontare il tradimento e cercare di ricostruire la fiducia, se entrambi siete disposti a farlo.

Comunicazione e Trasparenza: Se decidi di continuare la relazione, è cruciale avere una comunicazione aperta e onesta. Potrebbe essere utile esprimere chiaramente i tuoi bisogni e le tue aspettative e valutare se il tuo compagno è pronto a impegnarsi completamente per ricostruire la fiducia.

Riflessione sulle Priorità: Prenditi del tempo per riflettere su cosa è più importante per te a lungo termine. La decisione di continuare la relazione o meno deve basarsi su ciò che senti sia giusto per te e per tua figlia, e non solo sul desiderio di mantenere l'apparenza di una famiglia intatta.

Proteggi il Tuo Benessere: Non devi affrontare tutto da sola. Anche se ti preoccupa il giudizio degli altri, cercare supporto da amici fidati o gruppi di sostegno può offrirti uno spazio sicuro per esprimere i tuoi sentimenti.

Se ti senti sopraffatta, rimango a disposizione per una consulenza come terapeuta. La tua situazione è complessa e delicata, e avere un professionista al tuo fianco può fare una grande differenza.

Prenditi cura di te e non dimenticare che hai il diritto di essere ascoltata e sostenuta nel tuo percorso di guarigione.

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Dott.ssa Carmen Tedeschi
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Napoli
gentile utente, la ringrazio per aver condiviso la sua difficoltà e capisco quanto sia doloroso e anche quanti emozioni ambivalenti possano coesistere in lei in questo momento. Purtroppo ciò che è stato non è possibile cancellarlo, ma è possibile elaborarlo e valutare quanto per lei questo sia doloroso e perchè. Sarebbe importante anche capire se questo tradimento significhi per lei qualcosa di negativo rispetto a se stessa, se mina la sua autostima, se mina ciò che si è costruita rispetto alla sua persona, o se mina esclusivamente la relazione. Sapere ciò è importante per comprendere quanto di quello che sta vivendo è riferito a se stessa. Sicuramente pensare al bene della bambina è una cosa giustissima, ma se lei non è serena anche la bambina tenderà a percepirlo, per cui le consiglio di provare a comunicare in maniera chiara ed aperta i suoi bisogni al suo compagno, ed anche cercare di capire cosa è meglio e giusto per se stessa e se fa delle scelte perchè si adattano a lei o perchè diversamente si sentirebbe ancora più sopraffatta.
Mi dispiace che stia affrontando tutto da sola, questo di certo non la aiuta a guardare le cose da più prospettive e con più lucidità. Se per ora non se la sente di confidarsi con un amico, le consiglio magari di provare a farsi supportare da uno specialista in un momento così delicato.
Un caro saluto, dott.ssa Carmen Tedeschi
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Silvia Ragni
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Carissima, capisco come sta all'indomani di questa scoperta. Oggi non può che stare così perchè la sorpresa, la rabbia, l'indignazione stanno dominando i suoi pensieri. Quale donna non la capirebbe? Non sa quante donne (e anche uomini) ci sono passati. Non vuole essere una consolazione, è la constatazione che nelle relazioni d'amore queste cose succedono. Ora si tratta di comprendere, e ci vuole il suo tempo, come lei vuole reagire a quanto successo. Dalle esperienze si può uscire distrutti o rafforzati. Questa situazione va elaborata, in parte da sola, in parte con suo marito. E' un paziente lavoro di ricucitura e di ricostruzione di fiducia, se volete rimanere insieme, altrimenti è un processo per lasciarsi e rimanere una coppia genitoriale per la bambina. Deciderà lei, deciderete insieme. Le suggerisco una terapia di coppia: un luogo neutro dove vi confrontate alla presenza di una persona neutrale che vi aiuta a comprendere le vostre intenzioni, ad esternare le emozioni, a prendersi le proprie responsabilità. Qualche volta le esperienze dolorose sono occasione dii crescita, a caro prezzo ma lo sono. La saluto cordialmente, rimango a disposizione, dott.ssa Silvia Ragni
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Dott.ssa Federica Tilotta
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, capisco il profondo dolore che comporta l’affrontare un tradimento e l’incertezza che ne segue.
Il processo emotivo legato a questa situazione è complesso, ciò significa che non occorre forzare la risoluzione del dolore che stai provando in questo momento. Prendersi del tempo per fare spazio anche alle emozioni “negative” può essere utile per comprendere il tipo di percorso che si vuole intraprendere.
Solo dopo esserti presa cura del dolore che provi puoi chiederti cosa fare e affrontare tutto questo con un/a professionista potrebbe esserti utile.
Ascoltati, chiediti come stai, prenditi il tuo tempo.
Un caro saluto, dott.ssa Federica Tilotta
Dott.ssa Maria Eugenia Michel
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Buongiorno, capisco il dolore, la tristezza, la disillusione, impotenze, rabbia e smarrimento che comporta un tradimento, ma dipende da lei come affrontarlo, lasciare che un solo evento distrugga quello che avete costruito o si potrebbe pensare, quando la tempesta interna sia più calma, in ricostruire, ricominciare con quello che c'è ora, senza aspettative e vedere cosa succede. Perdonare è un gesto di enorme generosità verso l altro, ma l'altra persona deve capire questo gesto.
Per guarire di questa perdita di fiducia se potrebbe fare terapia di coppia e anche individuale
Un abbraccio
Dott.ssa Giovanna Cappelletti
Psicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
Verona
Gentile utente,

la rabbia che prova in questo momento, così come qualsiasi altra emozione che potrebbe associarsi, è del tutto normale. Si dia tempo, si prenda del tempo. Per se stessa. Non è questione di "passarci sopra come un trattore", qualora ristabilisse una progettualità con il suo compagno, ma di accettare quello che è successo e, nonostante questo, decidere di andare avanti. E' una presa di posizione, una scelta, con tutti i pro e i contro che questa porta con sé. Parlare con qualcuno potrebbe aiutarla, non tanto nel prendere una decisione quanto piuttosto nel trovare una valvola di sfogo in questa situazione così ricca a livello emotivo. Potrebbe anche pensare di intraprendere una psicoterapia individuale o di coppia per lavorare su quanto accaduto.
Dr. Alessandro Matteuzzi
Psicologo, Psicoterapeuta
San Casciano in Val di Pesa
Salve,
sento che è davvero difficile vivere una cosa come la sua.
Sappia che il tempo le renderà giustizia ma credo che sarà comunque assai, assai doloroso.
Deve, è necessario, che usi questa situazione per prendere slancio anzichè compiere azioni di autosabotaggio.
Dovrà ripercorrere e vedere da altre angolazioni ciò che, vivendo, aveva creduto essere in un certo modo.
Non deve credere che lui solo ha tradito la persona ed il ruolo che lei interpretava. Ci pensi molto a questo. E se le risuona qualcosa mi può contattare.
comunque auguri.
Dott.ssa Giulia Virginia La Monica
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Trento
Buongiorno,
spiacente di leggere la sofferenza che scrive; queste situazioni possono risuonare effettivamente come tsunami emotivi che dividono un prima da un dopo. Quello che in questo contesto posso consigliarLe è di intraprendere un percorso di supporto in cui valutare le Sue intenzioni ed elaborare quanto accaduto per scrivere un nuovo capitolo. Potrebbe essere anche una terapia di coppia se preferite un confronto condiviso.
Vi auguro di stare meglio, sia nella famiglia che avete creato che individualmente.
Saluti
Dr. Bruno De Domenico
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno Signora, il rapporto del padre con la bambina non dovrebbe essere messo in discussione anche se lei decidesse di lasciarlo, ovviamente, anche se non sarebbe la stessa cosa. D'altra parte, nella sua decisione dovrebbe pensare in primo luogo ai suoi sentimenti ed emozioni, perché se per esempio non si sentisse di starci ancora insieme, per esempio, la bambina percepirebbe questa situazione e questo suo "sacrificio" non aiuterebbe né lei né sua figlia. Lei può e deve gridare il suo dolore, ma in modo terapeutico, elaborando questo dolore, che è cosa diversa dal "vendicarsi". Qualunque cosa farà e deciderà ha diritto che i suoi sentimenti vengano rispettati, e ha diritto, anche, a prendersi un periodo di pausa e di riflessione.
Dott.ssa Letizia Muzi
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Pontassieve
Buona sera
questo evento che ha portato la vostra coppia e la vostra famiglia in una crisi profonda può e dovrebbe essere accolto come un momento di cambiamento e di riflessione. Il dolore fisico che sente con il tempo si attenuerà ma se non si concede la possibilità di esplorare il significato che ha per lei questo evento traumatico e le ripercussioni che si stanno attivando nell'immagine di sè, potrebbe poi con il tempo agire comportamenti e/o esprimere le sue emozioni in maniera disfunzionale e forse distruttiva per sè e per la sua famiglia. Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento ed indicazione, la saluto cordialmente. Dott.ssa Letizia Muzi
Dott.ssa Lorena Assunta De Pari
Psicoterapeuta
Cosenza
Salve cara utente. La sua situazione è molto più comune di quello che lei stessa può immaginare, e sebbene questo non la rassicuri dovrebbe iniziare a pensare al fatto che in tanti hanno superato questa fase di stallo con il giusto aiuto. è necessario che lei ne parli con qualcuno e che chiarisca dentro di se ciò che veramente desidera per il suo benessere e non per le apparenze. le consiglierei di contattare un esperto, anche online per poter comprendere come poter procedere insieme. sono a sua disposizione per qualsiasi sua necessità. Un caro saluto. Dott.ssa Lorena Assunta De Pari
Dott.ssa Marina Bonadeni
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Gentile Utente, racconta la sua amara esperienza con grande dignità e lucidità, nonostante la disperazione e il vissuto di impotenza e di confusione sul da farsi. Da come espone la sua storia, la sensazione è che abbia la forza di uscirne senza farsi piegare, qualunque sia la sua decisione in merito. Nonostante la lucidità e la forza, le direi che parlarne con un professionista la potrebbe aiutare a rifletterci meglio sopra e a scaricare anche la tensione e il dolore, senza convenevoli e timore di cosa possano pensare i destinatari delle sue confidenze. Rimango a disposizione. Un cordiale saluto.
Dott.ssa Marina Bonadeni
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Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Buongiorno,
lei è portatrice di una istanza di coppia, ed è in un percorso di coppia che andrebbero affrontate le problematiche qui riportate.
Ne parli con suo marito, sarebbe una occasione di confronto e di crescita per entrambi.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, possiamo dire che per lei è morto l'uomo che aveva mitizzato?
Adesso ha la persona reale di fronte a sé, un uomo che le ha spezzato il cuore ma ancora per questo non merita forse allontanamento dalla sua vita.
Questi è sicuramente un momento di svolta, in cui può decidere di riprendere in mano i termini di questa relazione e portarla ad un livello diverso.
Sarebbe indicato un doppio percorso, uno singolo e personale dove lei potrebbe trovare una ricomposizione dei suoi "pezzi".
Simultaneamente occorrerebbe seguire un percorso di coppia per comprendere se vi è margine di recupero e ricostruzione.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
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Dott.ssa Simona Palma
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Orbassano
Buongiorno, mi dispiace per il dolore che sta vivendo e comprendo l'incertezza che ne è derivata. Si prenda del tempo, non è possibile forzare una situazione tanto delicata e complessa.
Questo è certamente un periodo di cambiamento e di riflessione che potrà portare a nuovi equilibri.
Credo che in questa fase possa beneficiare di uno spazio tutto suo per esplorare maggiormente i suoi vissuti di modo da capire quale direzione prendere.
Valuti anche se può trarre vantaggio da un percorso di coppia grazie ad un confronto condiviso.
Un caro saluto.
Dott. Gaetano Marino
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Novara
Gentile utente, traspare e si sente il suo dolore rispetto a quello che scrive e immagino sia per lei difficile condividere questo disagio. Quello che le consiglio vista anche dal racconto la disponibilità del suo compagno è di iniziare un percorso terapeutico di coppia, dove potrà capire meglio e affrontare assieme a lui cosa lo ha spinto al tradimento, proprio mentre stava per diventare padre, che è una cosa molto significativa. Cordialità dott. Gaetano Marino
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Mi dispiace molto per il dolore che stai attraversando. Quello che descrivi è un'esperienza profondamente destabilizzante e difficile da affrontare, sia a livello emotivo che relazionale. Il tradizione in una relazione di lunga durata, specialmente quando coinvolge momenti significativi come la ricerca di un figlio o l'inizio di una gravidanza, può scuotere le fondamenta della fiducia e mettere in discussione tutto ciò che è stato costruito insieme.
Il senso di vuoto, la rabbia, l'umiliazione, il dolore fisico: sono tutte reazioni normali a un trauma emotivo di questa portata. È importante riconoscere che questi sentimenti sono validi e che non c'è una risposta "giusta" o "sbagliata" su come affrontarli. Il percorso per superare questa ferita richiede tempo, pazienza e un lavoro interiore profondo.
La decisione di proseguire o meno la relazione è estremamente personale. Non c'è una strada unica: alcune coppie riescono a ricostruire la fiducia ea trovare un nuovo equilibrio, mentre altre scelgono percorsi diversi. È chiaro che ami il tuo compagno, ma anche che stai cercando di proteggere tua figlia e la serenità della famiglia. Questo richiede un equilibrio delicato tra il tuo benessere personale e il contesto familiare.
Per affrontare questa situazione così complessa, potrebbe essere fondamentale ricevere un supporto esterno. Una consulenza con uno/a psicoterapeuta esperto/a nelle dinamiche di coppia potrebbe aiutarti a elaborare il dolore, a comprendere le tue emozioni ea prendere decisioni consapevoli e serene. Un professionista può anche sostenere entrambi nel percorso di ricostruzione della relazione, se questa è la strada che desideriamo intraprendere.
Non devi affrontare tutto questo da sola. Rivolgersi a uno specialista non è un segno di debolezza, ma di grande forza e cura per te stessa e la tua famiglia.

Dottoressa Silvia Parisi Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Le suggerisco di considerare la psicoterapia breve strategica. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Cordiali saluti,
Dr. Michele Scala.
Carissima,
dalle sue parole emerge chiaramente il dolore e il tradimento subito, come donna, come moglie e come mamma.
Il tradimento intacca cosi tante parti di noi che è questo che lo rende cosi pesante e distruttivo. Mi sembra di capire che ci sia ancora il desiderio di continuare la vostra vita insieme, per voi e per la vostra bambina. Mi sento però di dirle che, riprendendo le sue parole "la bambina ha bisogno di noi, ha bisogno di un ambiente sereno…lei ne ha il diritto", su questo sono assolutamente concorde, ma dobbiamo fare molta attenzione su tutto ciò che non verbalmente arriva ai bambini. Mi spiego meglio; una casa apparentemente serena, dove non ci sono grida, dove non ci sono litigi, ma dove magari sono presenti silenzi ingombranti, accuse silenti, lacrime e lontananza fra mamma e papà è comunque un ambiente non sereno. I bambini assorbono tutto perchè non riescono a dargli il giusto significato e questo spesso può creare confusione.
Se entrambi siete nella posizione di voler ricostruire la vostra famiglia, senza dimenticare quanto è successo, ma analizzandolo, comprendendolo e con il tempo, il giusto tempo (non si faccia influenzare da nessuno su quanto lungo questo debba essere) lasciarlo indietro in quella che è la vostra storia di coppia, ancor prima che familiare, allora il mio consiglio è quello di iniziare una terapia di coppia, e se rivedeste qualche effetto di quanto accaduto sulla bambina, di chiedere una consulenza anche per lei con uno Psicoterapeuta specialista in età evolutiva.
Se però questo non dovesse accadere, spesso la serenità dei figli passa anche attraverso una difficile decisione dei genitori, che può essere quella di non esserci più come coppia e quindi vivere una vita separata, ma assolutamente presenti come genitori e quindi comunque come famiglia.

Può intraprendere un percorso solo suo in cui lavorare su quanto accaduto, per cercare di fare chiarezza su quanto sia realmente sopportabile per lei tutto questo e su quanto possa lei andare avanti senza far diventare quanto accaduto un mostro presente nella stanza.
Le auguro di trovare una nuova serenità.
Un caro saluto
Dott.ssa Caputo Maria Angela
Dott. Simone Matarese
Psicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
Roma
Buonasera,
le parole che hai scritto arrivano dritte al cuore, e descrivono con una lucidità dolorosa cosa significa vedere crollare in un istante tutto ciò che si è costruito in anni di amore, sacrifici, sogni e complicità. Quello che stai vivendo è uno shock profondo, e il dolore che provi è assolutamente legittimo. Non c’è niente di sbagliato nel sentirsi spezzata, arrabbiata, delusa, e allo stesso tempo ancora legata a lui.

Quando si viene feriti nel punto più sacro — proprio nel momento in cui si dà la vita e si immagina il futuro di una famiglia — è normale sentirsi paralizzati tra l’istinto di proteggere e la voglia di fuggire. È un trauma affettivo, e va trattato con la stessa cura con cui si curerebbe una ferita grave: con tempo, ascolto e rispetto per ciò che senti.

Non c’è una risposta semplice alla domanda “è possibile ricostruire?”, ma è possibile iniziare a esplorare il dolore, un pezzo alla volta, senza dover nascondere o giustificare. Se senti il bisogno di uno spazio sicuro dove poter dare voce a tutto questo, lontano dai giudizi e dagli sguardi, sono qui. Non sei sola, e non devi attraversare tutto questo in silenzio.

Un caro saluto

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