Buongiorno, ho una domanda riguardo alla pratica EMDR. Sono in cura con una psicologa, ma quando mi
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Buongiorno, ho una domanda riguardo alla pratica EMDR. Sono in cura con una psicologa, ma quando mi dice di entrare nel ricordo non riesco. Mi vengono in mente ricordi al di fuori del momento in cui fa il tapping bilaterale. Non riesco a entrare nei ricordi. Come posso fare?
Ciao, capisco quanto possa essere frustrante quando non riesci a concentrarti sui ricordi durante la terapia EMDR. È importante ricordare che ogni persona vive questo processo in modo diverso. A volte la mente ha bisogno di più tempo per elaborare o per sentirsi pronta a rivivere certi momenti. Potresti parlarne con la tua psicologa, così da poter esplorare insieme altre modalità per accedere ai ricordi o gestire questi momenti. Non c'è fretta, il processo è delicato e tu stai facendo già un grande lavoro.
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Gentile utente, è comprensibile che l'accesso ai ricordi durante la pratica EMDR possa risultare complesso o non immediato. La rielaborazione dei ricordi traumatici è un processo individuale, e ogni persona risponde in modo diverso.
L'EMDR si basa sulla stimolazione bilaterale (tramite movimenti oculari, tapping o suoni alternati) per facilitare l'elaborazione dei ricordi traumatici. In genere, la persona è guidata a focalizzarsi su un ricordo specifico, ma possono emergere spontaneamente altre memorie, sensazioni corporee, emozioni o pensieri collegati, anche se inizialmente non sembrano pertinenti. Questo fa parte del processo di rielaborazione e può fornire spunti utili per il lavoro terapeutico.
Se non riesce a "entrare" nei ricordi, può essere utile esplorare con la sua terapeuta eventuali blocchi emotivi o strategie per facilitare il processo, come lavorare sulle sensazioni corporee o sulle emozioni legate al ricordo, piuttosto che sul ricordo stesso. L'EMDR non si basa esclusivamente sul rivivere il passato, ma sulla rielaborazione delle esperienze in modo da ridurre il loro impatto emotivo nel presente.
Se ha dubbi o difficoltà, le consiglio di condividerli con la sua terapeuta, che potrà adattare il trattamento alle sue esigenze.
Un caro saluto,
Dott.ssa Sara Dassiè
L'EMDR si basa sulla stimolazione bilaterale (tramite movimenti oculari, tapping o suoni alternati) per facilitare l'elaborazione dei ricordi traumatici. In genere, la persona è guidata a focalizzarsi su un ricordo specifico, ma possono emergere spontaneamente altre memorie, sensazioni corporee, emozioni o pensieri collegati, anche se inizialmente non sembrano pertinenti. Questo fa parte del processo di rielaborazione e può fornire spunti utili per il lavoro terapeutico.
Se non riesce a "entrare" nei ricordi, può essere utile esplorare con la sua terapeuta eventuali blocchi emotivi o strategie per facilitare il processo, come lavorare sulle sensazioni corporee o sulle emozioni legate al ricordo, piuttosto che sul ricordo stesso. L'EMDR non si basa esclusivamente sul rivivere il passato, ma sulla rielaborazione delle esperienze in modo da ridurre il loro impatto emotivo nel presente.
Se ha dubbi o difficoltà, le consiglio di condividerli con la sua terapeuta, che potrà adattare il trattamento alle sue esigenze.
Un caro saluto,
Dott.ssa Sara Dassiè
Buongiorno,
Se lei non riesce a seguire i passi della terapia che sta svolgendo, forse è meglio cambiare approccio o dare un po' di tempo a se stesso.
Se lei non riesce a seguire i passi della terapia che sta svolgendo, forse è meglio cambiare approccio o dare un po' di tempo a se stesso.
Buongiorno (o meglio buonasera),
Capisco che possa essere frustrante quando la mente sembra allontanarsi dai ricordi specifici durante una seduta EMDR. Quello che sta accadendo potrebbe essere legato a un meccanismo naturale di difesa della mente, che cerca di proteggersi da ricordi dolorosi o troppo intensi. È interessante notare che i ricordi che emergono fuori dal contesto del tapping bilaterale potrebbero comunque essere significativi. Cosa pensa che questi ricordi stiano cercando di comunicarle? Potrebbe essere utile parlarne con la sua psicologa, per esplorare insieme come accogliere questi ricordi e scoprire come la mente li stia processando. Ha mai pensato che l’obiettivo possa non essere solo entrare nel ricordo, ma esplorare come gestire queste difficoltà durante il processo?
Un caro saluto,
Dr. Giorgio De Giorgi
Capisco che possa essere frustrante quando la mente sembra allontanarsi dai ricordi specifici durante una seduta EMDR. Quello che sta accadendo potrebbe essere legato a un meccanismo naturale di difesa della mente, che cerca di proteggersi da ricordi dolorosi o troppo intensi. È interessante notare che i ricordi che emergono fuori dal contesto del tapping bilaterale potrebbero comunque essere significativi. Cosa pensa che questi ricordi stiano cercando di comunicarle? Potrebbe essere utile parlarne con la sua psicologa, per esplorare insieme come accogliere questi ricordi e scoprire come la mente li stia processando. Ha mai pensato che l’obiettivo possa non essere solo entrare nel ricordo, ma esplorare come gestire queste difficoltà durante il processo?
Un caro saluto,
Dr. Giorgio De Giorgi
Buongiorno,
quello che descrivi è un fenomeno che può accadere durante la pratica dell'EMDR. Il processo di rielaborazione dei ricordi traumatici non è sempre lineare e può variare da persona a persona. È possibile che emergano ricordi altri o che la mente abbia difficoltà a focalizzarsi su un momento specifico. Questo può dipendere da diversi fattori, come il livello di attivazione emotiva, la protezione che la mente mette in atto per evitare il ricordo traumatico o semplicemente il modo in cui elaborare le informazioni.
Parlarne con la tua psicologa è fondamentale: potrai adattare il protocollo EMDR alle tue esigenze, aiutandoti a trovare strategie per migliorare la connessione con i ricordi in modo più sicuro e funzionale. Ad esempio, si possono esplorare tecniche di messa a terra, respirazione o immaginazione guidata per facilitare l'accesso ai ricordi nel modo più efficace.
Sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi a uno specialista.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
quello che descrivi è un fenomeno che può accadere durante la pratica dell'EMDR. Il processo di rielaborazione dei ricordi traumatici non è sempre lineare e può variare da persona a persona. È possibile che emergano ricordi altri o che la mente abbia difficoltà a focalizzarsi su un momento specifico. Questo può dipendere da diversi fattori, come il livello di attivazione emotiva, la protezione che la mente mette in atto per evitare il ricordo traumatico o semplicemente il modo in cui elaborare le informazioni.
Parlarne con la tua psicologa è fondamentale: potrai adattare il protocollo EMDR alle tue esigenze, aiutandoti a trovare strategie per migliorare la connessione con i ricordi in modo più sicuro e funzionale. Ad esempio, si possono esplorare tecniche di messa a terra, respirazione o immaginazione guidata per facilitare l'accesso ai ricordi nel modo più efficace.
Sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi a uno specialista.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Gentile Utente,
Lavorare una memoria traumatica, come quelle delle quali si occupa l’EMDR, richiede alla mente di “disobbedire” al bisogno di difendersi dal contenuto della memoria, che la mente fatica nel gestire.
Quindi la stimolazione bilaterale, rischia di risultare improduttiva, se non si è prima costruita nella terapia una cassetta degli attrezzi che aiuti a recuperare un senso di sicurezza quando gli affetti traumatici riemergono.
Nel senso, se vogliamo immergerci in profondità, ci servono maschera e bombole.
Fatene un problema condiviso con il/la terapeuta, e costruite insieme le condizioni di sicurezza che aiutino la sua mente a non evitare i ricordi che vorrebbe lavorare.
Un caro saluto
Lavorare una memoria traumatica, come quelle delle quali si occupa l’EMDR, richiede alla mente di “disobbedire” al bisogno di difendersi dal contenuto della memoria, che la mente fatica nel gestire.
Quindi la stimolazione bilaterale, rischia di risultare improduttiva, se non si è prima costruita nella terapia una cassetta degli attrezzi che aiuti a recuperare un senso di sicurezza quando gli affetti traumatici riemergono.
Nel senso, se vogliamo immergerci in profondità, ci servono maschera e bombole.
Fatene un problema condiviso con il/la terapeuta, e costruite insieme le condizioni di sicurezza che aiutino la sua mente a non evitare i ricordi che vorrebbe lavorare.
Un caro saluto
Buonasera, sento il dovere di rettificare che la psicoterapia con il trattamento EMDR non va sul ricordo direttamente, sull'evento traumatico. Lei parla di tapping ma principalmente si usa la SBL (stimolazione bilaterale). Importante poi è avere una formazione adeguata e per la somministrazione del protocollo è importante svolgere supervisioni per sviluppare al meglio tecniche di sblocco e difficoltà. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti. Saluti
Buongiorno, ci potrebbero essere diverse ragioni, sicuramente è una cosa molto importante con cui discutere con la collega che la sta seguendo.
Buongiorno,
la inviterei a parlare di queste difficoltà con la collega da cui è seguita. Potrebbe rappresentare un interessante spunto di riflessione su cui soffermarsi e da cui ripatire.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
la inviterei a parlare di queste difficoltà con la collega da cui è seguita. Potrebbe rappresentare un interessante spunto di riflessione su cui soffermarsi e da cui ripatire.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, quello che sta vivendo è una difficoltà più comune di quanto possa pensare, e voglio rassicurarla sul fatto che non significa che la terapia non stia funzionando o che lei stia sbagliando qualcosa. Ogni persona ha un modo unico di accedere ai ricordi e di processarli, e nel caso della pratica EMDR, può capitare che i ricordi emergano in modo meno lineare o non esattamente nel momento in cui si esegue il tapping bilaterale. L’EMDR è una tecnica che aiuta a rielaborare i ricordi traumatici attraverso la stimolazione bilaterale, ma il processo non è sempre immediato. Alcune persone riescono a rievocare il ricordo in modo chiaro, mentre altre possono avere difficoltà ad accedervi o percepire che i pensieri si disperdano in altre direzioni. Questo non significa che non stia avvenendo un’elaborazione, ma che il suo cervello potrebbe aver bisogno di più tempo o di un approccio leggermente diverso per permettere l’accesso ai ricordi in un modo più fluido. Una possibilità è che il suo sistema di difesa interno stia in qualche modo bloccando l’accesso diretto ai ricordi, magari perché il contenuto emotivo è ancora troppo intenso o perché inconsciamente cerca di proteggersi dall'esperienza. Questo è assolutamente normale e può essere affrontato con gradualità. Potrebbe essere utile parlarne apertamente con la sua terapeuta, esprimendo la difficoltà che sta incontrando, in modo che possa aiutarla a trovare strategie alternative per entrare nel ricordo. Alcuni accorgimenti che potrebbero aiutarla sono: provare a evocare il ricordo prima della seduta, magari scrivendo qualche parola chiave su un foglio per facilitare l’accesso durante la stimolazione; utilizzare immagini, suoni o sensazioni corporee associate al ricordo per avvicinarsi ad esso in modo più indiretto; oppure sperimentare con un rilassamento guidato prima dell'EMDR per ridurre eventuali resistenze inconsce. Un altro elemento da considerare è che il modo in cui l’EMDR lavora non sempre segue uno schema rigido. Anche se i ricordi sembrano emergere in momenti diversi dal tapping, potrebbero comunque essere parte del processo di elaborazione. Talvolta, il cervello riattiva frammenti di ricordi collegati, che possono sembrare scollegati inizialmente, ma che in realtà hanno un senso all’interno del lavoro terapeutico. La cosa più importante è non forzarsi e non giudicare la propria esperienza come “giusta” o “sbagliata”. Il suo percorso è unico, e il fatto che si stia accorgendo di queste difficoltà è già un passo importante per affrontarle. Con pazienza e il giusto supporto, riuscirà a trovare la modalità che le permetterà di entrare nei ricordi in modo più naturale e sicuro. Ne parli con la sua terapeuta, perché insieme potrete trovare la strada più adatta a lei. Cari saluti, Dott. Andrea Boggero
Gentile utente, il mio consiglio è di parlare di questa sua difficoltà con la collega che la sta seguendo. Sicuramente saprà come consigliarla al meglio.
La tecnica EMDR lavora su connessioni fuori dal controllo razionale. Quello che emerge può avere un collegamento inaspettato con la tematica che stiamo affrontando e possiamo non vederlo all'inizio.
Il mio consiglio è di non preoccuparsi di quali ricordi emergono, li lasci arrivare e si affidi alla sua terapeuta.
Cordiali saluti, Dott.ssa Claudia Torrente Cicero
La tecnica EMDR lavora su connessioni fuori dal controllo razionale. Quello che emerge può avere un collegamento inaspettato con la tematica che stiamo affrontando e possiamo non vederlo all'inizio.
Il mio consiglio è di non preoccuparsi di quali ricordi emergono, li lasci arrivare e si affidi alla sua terapeuta.
Cordiali saluti, Dott.ssa Claudia Torrente Cicero
Buongiorno, immagino la sua difficoltà. Sia che si utilizza questa specifica tecnica o altre modalità, alle volte in terapia non è facile accedere ad alcune memorie. In ogni caso, le consiglierei di parlarne proprio in terapia di questo. Per facilitare il percorso è sempre utile creare una buona relazione di fiducia con la sua psicologa anche esponendole dubbi e perplessità, lei saprà come aiutarti e tranquillizzarti su questo.
Mi rendo disponibile per altri chiarimenti, cari saluti. Dott.ssa Sara Vento
Mi rendo disponibile per altri chiarimenti, cari saluti. Dott.ssa Sara Vento
Gentilissima,
Essendo l'EMDR una pratica inserita all'interno di un percorso di psicoterapia personale, la invito a rivolgere tutti i suoi dubbi alla propria psicoterapeuta, in quanto esternamente non avremmo la possibilità di restituirle un parere accurato.
Cordialmente,
Essendo l'EMDR una pratica inserita all'interno di un percorso di psicoterapia personale, la invito a rivolgere tutti i suoi dubbi alla propria psicoterapeuta, in quanto esternamente non avremmo la possibilità di restituirle un parere accurato.
Cordialmente,
Buongiorno, più che entrare nel ricordo occorre visualizzare mentalmente l'immagine del ricordo traumatico che si vuole procedere ad elaborare.
Gent. Scrivente, quando durante la pratica dell'emdr ci sono dei blocchi non è il paziente che deve trovare soluzioni, bensì la sua terapeuta.
Rimandi a lei la ricerca della soluzione. Non è suo compito. Buona serata. Bruno Ramondetti
Rimandi a lei la ricerca della soluzione. Non è suo compito. Buona serata. Bruno Ramondetti
Buongiorno gentile Utente, ciò che descrive è un’esperienza che può accadere a diverse persone durante l’EMDR, ed è importante sapere che non c’è un modo “giusto” o “sbagliato” di accedere ai ricordi. L’EMDR lavora con la naturale capacità della mente di rielaborare le esperienze traumatiche, e ogni persona ha tempi e modalità diverse. Il fatto che le vengano in mente ricordi al di fuori del momento in cui avviene la stimolazione bilaterale non significa che il processo non stia funzionando, ma potrebbe essere un segnale che la sua mente ha bisogno di più tempo per connettersi in modo fluido a quei ricordi.
Potrebbe essere utile condividere apertamente questa difficoltà con la sua psicologa, in modo che possiate esplorare insieme eventuali blocchi o resistenze. A volte, può essere d’aiuto lavorare prima su tecniche di stabilizzazione e sicurezza, oppure iniziare con ricordi meno intensi per poi arrivare gradualmente a quelli più difficili. Se fatica a entrare nel ricordo, può provare a descrivere le sensazioni corporee, le emozioni o anche solo le immagini frammentarie che emergono, senza forzare nulla.
Si dia tempo e ascolti il suo ritmo interiore. L’EMDR è un processo che lavora anche in modo non lineare e spesso i risultati emergono anche dopo la seduta, quando la mente continua a rielaborare.
Dott. Luca Vocino
Potrebbe essere utile condividere apertamente questa difficoltà con la sua psicologa, in modo che possiate esplorare insieme eventuali blocchi o resistenze. A volte, può essere d’aiuto lavorare prima su tecniche di stabilizzazione e sicurezza, oppure iniziare con ricordi meno intensi per poi arrivare gradualmente a quelli più difficili. Se fatica a entrare nel ricordo, può provare a descrivere le sensazioni corporee, le emozioni o anche solo le immagini frammentarie che emergono, senza forzare nulla.
Si dia tempo e ascolti il suo ritmo interiore. L’EMDR è un processo che lavora anche in modo non lineare e spesso i risultati emergono anche dopo la seduta, quando la mente continua a rielaborare.
Dott. Luca Vocino
Buongiorno,
la difficoltà a rimanere focalizzata sul ricordo durante la stimolazione bilaterale è un aspetto che può emergere nel percorso EMDR e può dipendere da diversi fattori, come il livello di attivazione emotiva, le difese o la modalità con cui la sua mente tende ad elaborare le esperienze.
Le consiglio di confrontarsi apertamente con la sua terapeuta; potrebbe essere utile esplorare insieme cosa accade in quei momenti, se ci sono emozioni o pensieri che la distraggono, o se magari è necessario adattare il metodo di stimolazione per facilitarle l’accesso ai ricordi. A volte, un lavoro preliminare sulla regolazione emotiva o sull’esplorazione del ricordo in modo graduale può rendere più efficace la rielaborazione.
Il protocollo EMDR è estremamente flessibile, quindi può essere adattato in base alle esigenze individuali.
Un caro saluto,
Dottoressa Sara Tezza
la difficoltà a rimanere focalizzata sul ricordo durante la stimolazione bilaterale è un aspetto che può emergere nel percorso EMDR e può dipendere da diversi fattori, come il livello di attivazione emotiva, le difese o la modalità con cui la sua mente tende ad elaborare le esperienze.
Le consiglio di confrontarsi apertamente con la sua terapeuta; potrebbe essere utile esplorare insieme cosa accade in quei momenti, se ci sono emozioni o pensieri che la distraggono, o se magari è necessario adattare il metodo di stimolazione per facilitarle l’accesso ai ricordi. A volte, un lavoro preliminare sulla regolazione emotiva o sull’esplorazione del ricordo in modo graduale può rendere più efficace la rielaborazione.
Il protocollo EMDR è estremamente flessibile, quindi può essere adattato in base alle esigenze individuali.
Un caro saluto,
Dottoressa Sara Tezza
Buongiorno, la miglior mossa che tu possa fare è parlarne direttamente con il terapeuta.
Buonasera, grazie per averci scritto. Sicuramente sta facendo resistenza, forse perchè è riluttante verso questa tecnica (ci crede poco) e questo le impedisce di lasciarsi andare completamente durante il tapping...o peggio ha paura di lasciar andare i suoi ricordi e la sua sofferenza perchè ne è abituato. Sembra assurdo ma spesso accade. Provi a darsi una possibilità, alla fine è un'opportinità di serenità che si dà. Si giochi il rischio de sì, qualche volta funziona. Quando è in terapia si deve donare opportunità di cambiamento, si ricordi che paga per questo. L'EMDR è una valida occasione che la potrebbe aiutare tanto. Vada a pescare i suoi ricordi con il coraggio di guardarli in faccia. Ci faccia a pugni, insomma ci faccia i conti. Si ricordi che non è solo, perchè accanto a lei c'è la sua terapeuta pronta a reggerla e a sostenerla. Se vuole rinascere deve essere pronto ad affrontare ogni sfida e l'EMDR è una grande sfida che può dare una svolta alla sua vita. Forza e coraggio, si sieda su quella sedia e si affidi alla speranza di potercela fare. In bocca al lupo.
Buongiorno, ne ha parlato con la sua terapeuta?
Ne parli innanzitutto con la sua psicologa. Molto probabilmente il ricordo è ancora doloroso ci vorrà del tempo e una maggiore elaborazione di esso.
Gentile utente, credo che possa essere importante parlare proprio di questo con la sua terapeuta. Accade qualcosa dentro di lei che non le permette di entrare nel ricordo. Condivida ciò che le accade. Cordialmente dott.ssa Alessia D'Angelo
Buonasera, questa è una domanda da porre a chi sta eseguendo il trattamento.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno. Provi a parlarne con la psicologa che la segue. Se non si sente a suo agio con la tecnica EMDR potete prima provare a gestire in altro modo ciò che è contenuto nei suoi ricordi.
Buon proseguimento di lavoro!
Buon proseguimento di lavoro!
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